Premessa.
L’omicidio rituale è uno degli omicidi più diffusi da secoli. Tutt’oggi sono delitti rituali molti dei delitti “inspiegabili” della nostra cronaca quotidiana; tali delitti sono inspiegabili e misteriosi infatti solo perché per una serie di motivi (coperture ad alti livelli, disinformazione da parte della gente comune, ecc.) vengono trattati come delitti comuni. Da qui le contraddizioni nelle indagini, gli aspetti oscuri in vicende che sono quasi quotidianamente all’attenzione dei mass media come i delitti di Cogne, Erba, Meredith e Garlasco. Inoltre, a parlare di omicidi rituali, si finisce per essere presi per matti, quindi quei pochi che intravedono la verità spesso tacciono, mentre quelli che ne parlano apertamente come Gabriella Carlizzi, vengono considerati dei visionari.
L’omicidio rituale. Concetto.
Vediamo cos’è l’omicidio rituale, per poi capire il motivo dell’apparente disinteresse degli apparati investigativi e della letteratura scientifica (sia essa psichiatrica o forense).
L’omicidio rituale è quello compiuto non per motivi contingenti e variabili, ma per una finalità precisa, ulteriore al delitto stesso, e funzionale agli interessi di un gruppo organizzato (religioso, sociale, o di altro tipo) o del singolo. Per essere annoverato nella categoria degli omicidi rituali il fatto deve presentare delle caratteristiche costanti, funzionali al raggiungimento dello scopo finale.
In tal senso sono omicidi rituali, oltre ai delitti di gruppi satanici, molti delitti di mafia (non tutti), i delitti di un serial killer, e i delitti massonici.
Nei delitti di mafia, ad esempio, gli omicidi seguono spesso una precisa ritualistica quando si tratta di eliminare un affiliato che ha parlato troppo o ha tradito. Nel libro “Gomorra” Roberto Saviano descrive ad esempio l’uccisione da parte della camorra di un affiliato che si era pentito, che viene ritrovato in mezzo alla strada, col corpo martoriato in modo terribile e la lingua mozzata. Il traditore, in altre parole, non può morire in un modo qualsiasi, ma deve morire seguendo un preciso rituale che serva da deterrente per i delatori futuri, e serva al tempo stesso da sfoggio di potenza da parte dell’organizzazione.
Sono delitti rituali quelli commessi da organizzazioni sataniche, come le cosiddette Bestie di Satana, una delle poche sette che sono incappate nella maglie della giustizia (le altre invece sono libere di agire come a loro pare, grazie alla cospicua letteratura scientifica di esperti famosi che insistono nel sostenere che il satanismo sia un fenomeno poco diffuso, in cui al massimo si sgozza qualche gallina; esperti che però non forniscono mai una risposta alla domanda “che fine fanno le centinaia di bambini italiani che spariscono nel nulla senza lasciare traccia, secondo i dati ufficiali della polizia di stato?”).
Assolutamente mai trattato, nella letteratura, è l’omicidio massonico, così come noi lo abbiamo esposto in articoli precedenti. Eppure l’omicidio massonico vanta una tradizione secolare, sussurrata, ma mai analizzata a fondo. Una tradizione che vede tra le vittime illustri persone come Mozart (si pensa che venne avvelenato perché nella sua opera il Flauto magico aveva rivelato alcuni segreti massonici; e si racconta che il suo requiem è un’opera incompiuta perché lui la stava scrivendo per se stesso, sapendo che lo avrebbero ucciso), e imperatori come Ludovico II di Baviera che non a caso muore in una data ammantata di simbologia rituale massonica: 13 giugno 1886, data il cui valore numerico è – non a caso – 33 (1+3+6+1+8+8+6).
La cosa che colpisce di più è che manca una trattazione degli omicidi rituali anche in opere specialistiche; ad esempio nel manuale “Crime Classification Manual”, cioè il manuale dell’FBI sulla classificazione e investigazione dei crimini violenti, manca totalmente una voce corrispondente a “omicidio rituale”. Troveremo “omicidio domestico”, “omicidio domestico spontaneo”, addirittura “omcidio a sfondo sessuale di donna anziana”, ma neanche un accenno a omicidi rituali di altro tipo. Una dimenticanza non casuale, probabilmente, dato che il rapporto tra omicidi a sfondo sessuale di donna anziana, contro gli omicidi rituali satanici nel nostro paese, è di 1:1000.
Mentre digitando in Internet la voce “omicidio rituale”, oppure cercando dei libri specifici sull’argomento, troverete una marea di libri e informazioni sull’ “Omicidio rituale ebraico”, con tutte le polemiche recenti sul libro di Ariel Toaff “Pasqua di sangue”; poi migliaia di pagine sull’omicidio del Piccolo Simonino da Trento avvenuto nel 1475; ma nulla sull’omicidio rituale dei nostri giorni. Silenzio assoluto.
Non c’è da meravigliarsi poi se le indagini sugli omicidi rituali, come i dodici omicidi presi in considerazione nell’articolo precedente a questo, non vengano riconosciuti come tali. Perché delle due l’una: o chi indaga appartiene all’organizzazione, quindi quando riconosce la simbologia avrà cura di non rivelarla. Oppure chi indaga non la conosce, e inevitabilmente gli parrà fantascienza l’idea di trovarsi davanti ad un’organizzazione tanto complessa da avere collegamenti e radici ovunque, in grado di bloccare ogni indagine in virtù del giuramento di segretezza che vincola gli appartenenti a queste organizzazioni in ogni grado.
Come riconoscere l’omicidio rituale.
L’omicidio rituale si riconosce da alcuni indizi. Un indizio è la data. Poi un indizio importante, nei delitti della Rosa Rossa, è il mancato ritrovamento dell’arma del delitto, che viene acquisita per gli scopi esoterici dell’organizzazione. Un ulteriore indizio è dato dal ritrovamento sulla scena del delitto di oggetti simbolici, come una rosa, dei cerchi, piramidi (nei delitti del mostro di Firenze ad es.) e altro ancora.
Talvolta il simbolo non è in un oggetto ritrovato, ma nel luogo del delitto, o addirittura nel nome degli assassini.
Un esempio di luogo simbolico: nel delitto Pantani il ciclista viene trovato all’hotel “Le Rose”.
Un esempio di delitto ove la firma è nel nome: nell’omicidio di Annalaura Pedron avvenuto nel 1988, gli indagati sono Rosalinda Bizzo e suo figlio David Rosset (quindi la madre dovrebbe chiamarsi Rosalinda Rosset, RR, cioè la firma della Rosa Rossa). Una bella coincidenza. E – ulteriore coincidenza – i due sospettati facevano parte di un’associazione esoterica denominata “Cenacolo 33”. Ce ne sarebbe a sufficienza, solo leggendo un semplice articolo con questi dati, per approfondire la pista del delitto rituale.
Poi ci sono ulteriori indizi: i depistaggi, la sistematica eliminazione dei testimoni, l’appartenenza dei familiari a gruppi esoterici, ecc… Spesso in alcuni delitti, come quello di Cogne e di Erba, ad es. gli indizi che fanno concludere per la ritualità dell’omicidio sono ben più che i classici tre indizi che fanno prova.
Il calcolo della data.
Ma soffermiamoci sul metodo di calcolo delle date.
I numeri utilizzati negli omicidi sono in genere i seguenti:
– 7, il numero perfetto. Il numero che, secondo Oswald Wirth ha una particolarità in quanto nel sigillo di Salomone tutti i numeri opposti riconducono al sette, secondo la “legge del settenario” (Oswald Wirth, pag. 82)
– 8 (che nella cabala simboleggia la giustizia, quindi uccidere qualcuno significa fare giustizia),
– 11 (che ha assunto lo stesso significato dell’8 nella ritualistica rosacrociana della Golden Dawn; fu infatti la Golden Dawn – ai cui rituali si rifà la Rosa Rossa – che cambiò il significato di questo numero, attribuendogli quello della giustizia),
– 13 (che simboleggia la morte e la trasformazione). Il 13 ricorre in particolare, oltre che nei delitti della Rosa Rossa, anche nei delitti di gruppi satanici organizzati. Nei delitti satanici talvolta ricorre anche il 18, perché 18 non è altro che 6 per tre, cioè 666.
– infine quasi tutti i multipli di 11, in particolare il 33, che oltre ad essere il numero 11 moltiplicato per tre, è anche il numero del massimo grado dell’iniziazione massonica.
Occorre infine ricordare che, a parte i multipli dell’ 11 e il numero 13, tutti gli altri numeri vanno sempre ricondotti a un numero di una cifra (ad esempio se il valore numerico di una data è 25, occorre poi sommare nuovamente 2 e 5 e il risultato è 7).
Alcune date sono poi particolarmente simboliche perché ricorrono due o tre simboli numerici in contemporanea. I numeri infatti possono essere combinati anche in modo differente dalla semplice somma aritmetica (Papus, “La scienza dei numeri”).
Ad esempio nell’omicidio di Ludovico II di Baviera (13.6.1886) ricorre il 13 iniziale, numero della morte, con il 33, numero della più alta iniziazione massonica; come dire: morte massonica. La sua morte fu archiviata come suicidio per annegamento, ma in epoca contemporanea si è accertato che è stato vittima di un complotto.
Oppure, facendo un esempio recente, Cecilia Gatto Trocchi (una delle maggiori esperte di esoterismo italiane, che aveva spesso parlato del satanismo dei cosiddetti “colletti bianchi” e dei potenti uomini di stato) muore il 11.7.2005. Sommando solo le ultime cifre, 2 e 5, si ottiene un sette; cosicché i simboli numerici che si leggono sono 11.77. Cioè: 11: giustizia; e 77, simbolo che troviamo spesso nei delitti satanici. Inoltre il valore numerico della data nel suo complesso è 7 (1+1+7+2+5 uguale 16 cioè 1-6 che fa 7) simbolo di perfezione ma anche numero della Rosa Rossa. In altre parole già analizzando la data, e considerando gli argomenti di cui si occupava la dottoressa, si può ipotizzare un omicidio e ci sarebbero sufficienti questi spunti per indagare ancora; ma è inutile dire che il caso è stato archiviato come un suicidio.
Due esempi pratici. Cogne e Erba.
I delitti di Cogne e di Erba per chi è esperto di esoterismo sono chiaramente dei delitti rituali. Non sono però riconosciuti e trattati come tali per una serie di motivi. Vediamo come giungiamo a questa affermazione.
Iniziamo dalla data.
Erba: 11.12.2006. Valore numerico 13. Da notare che il giorno è l’11, altro numero altamente simbolico negli omicidi.
Cogne: 30.1.2002. Valore numerico: 8.
Poi abbiamo altri indizi. Le armi del delitto non vengono ritrovate; ora, se questo è un fatto teoricamente possibile nel delitto di Erba, dove gli assassini avevano una certa libertà di movimento per far scomparire l’arma, più difficile è capire come sia possibile che Anna Maria Franzoni abbia fatto sparire l’arma del delitto in pochi minuti in una località isolata come quella di Cogne.
Altro indizio. La grande quantità di sangue sparsa ovunque. Al bambino addirittura viene sfondato il cranio, e da un buco fuoriesce materia cerebrale; considerando che la Rosa Rossa utilizza parti di cadavere per i suoi riti, viene il dubbio che quella violenza non derivi dalla brutalità della madre o da quella di un maniaco assassino, quanto dalla volontà di asportare un feticcio da utilizzare per i riti esoterici successivi.
Notevoli poi le similitudini tra questi delitti e quelli esaminati nell’articolo precedenti, delle dodici morti romane: oltre al valore numerico delle data, l’assenza dell’arma del delitto e la grande quantità di sangue persa dalle vittime.
Poi ci sono tanti altri fatti e accadimenti, tutti trascurati dagli inquirenti. Un mese prima del delitto di Cogne, Gabriella Carlizzi – l’investigatrice che più di ogni altra si è occupata di questa organizzazione – aveva avvertito alcuni inquirenti che la Rosa Rossa avrebbe colpito e ucciso un bambino di tre anni dal nome biblico, in una località che richiama il Paradiso. Questo perchè l’investigatrice, da anni ha decriptato i codici con cui gli affiliati alla Rosa Rossa si scambiano i messaggi sui giornali e sulle TV. Quindi aveva previsto con esattezza il fatto.
Ma si sa – si sa – la Carlizzi è pazza, e in tempi moderni un uomo razionale e intelligente non può credere a queste idiozie da superstiziosi. Figuriamoci se questa organizzazione può davvero comunciare tramite giornali e TV!!! Pare fantascienza no?????
Però guarda tu che coincidenza… Il delitto è avvenuto proprio come anticipato e previsto dalla Carlizzi e la questione è ben raccontata in alcuni articoli apparsi sulla rivista Disinformazione.
Poi abbiamo un’altra coincidenza curiosa, rilevata da un criminologo, Carmelo Lavorino. Costui è uno dei criminologi più famosi in Italia, e si è occupato di molti casi importanti, dal mostro di Firenze al giallo di Arce. Egli, analizzando la scena del delitto, è giunto alla conclusione che non poteva essere stata la madre a uccidere, ma il delitto è stato compiuto da qualcuno di esterno. Inoltre la vicenda dei coniugi di Cogne (dal loro trasferimento in una località di montagna, all’uccisione del bambino) è stranamente identica a quella narrata nel racconto di un autore francese, Charles Ramuz, morto nel 1947: due coniugi si trasferiscono in una località di montagna con i due figli di sette e tre anni; il piccolo, che si chiama Celeste, muore in modo analogo a Samuele, nel momento in cui la mamma si allontana per un po’ da casa..
Curiosa coincidenza, vero?
Coincidenze che avrebbero meritato ben altri approfondimenti e – a tacer d’altro – avrebbero dovuto perlomeno portare ad un’assoluzione della Franzoni per non essere raggiunta la piena prova della sua colpevolezza.
Ma coincidenze sulle quali nessuno ha voluto lavorare, né lavorerà.
Dati questi indizi si tratta di trovare la firma, sia essa la firma della Rosa Rossa o di un’altra organizzazione.
Bene.
Nel delitto di Cogne, la località presenta un particolare curioso; essa sorge nel massiccio del Gran Paradiso, a poca distanza dal Monte Rosa.
Mentre nel delitto di Erba l’omicida si chiama Rosa Bazzi, coniugata con Olindo Romano. Ovverosia il suo nome è Rosa Romano. Ancora una volta ricorre RR, senza considerare gli altri riferimenti simbolici e rituali, come la città (Erba… e l’erba richiama il verde, colore per eccellenza dei Rosacroce) o il nome di una delle vittime, Valeria Cherubini: apparentemente un nome come un altro, per chi ritiene l’esoterismo un mucchio di sciocchezze per superstiziosi. Ma un nome che indica molto di più a chi conosce la disputa teologica tra Rosacroce e Chiesa Cattolica.
Non siamo gli unici visionari a pensare che il delitto di Cogne sia un delitto rituale, in realtà. Lo pensa anche Giuseppe Cosco (un investigatore esperto in sette sataniche e criminali) che in un suo articolo reperibile in Internet
http://cosco-giuseppe.tripod.com/esoterismo/samuele.htm
sostiene la tesi del delitto satanico e ritiene che il significato della data consista nel fatto che il 2 febbraio è la festa della candelora, una festa importante per il calendario satanico.
La tesi, pur essendo plausibile, non mi convince, a fronte di tutti gli altri indizi, ben più numerosi, che riconducono, appunto, alla Rosa Rossa, a cominciare dalla data e dal luogo, nonché scorrendo anche i nomi degli affiliati a questa organizzazione che, negli anni, si sono occupati di questa vicenda in veste di esperti.
La nostra, ovviamente, è solo una tesi, suscettibile di approfondimento. Alla luce di quello che diciamo, però, si spiegherebbero bene tutte le contraddizioni apparenti di questa inchiesta. Come mai il padre, pur sapendo che la madre ha ucciso il figlio, decide di mettere al mondo un altro figlio e le sta vicino per tutto questo tempo?
Come mai la madre non ha mai ceduto né confessato? Se ha commesso il fatto in un momento di follia, come mai ha retto psicologicamente senza mai cedere? E se è sana di mente, perché ha ucciso il figlio?
Come mai l’arma del delitto non fu trovata?
Queste e altre domande troverebbero una risposta molto semplice: il padre sa bene la verità e la conosce anche la Franzoni. Ma se la dicessero, chi crederebbe loro?
E se qualcuno gli credesse, quanto resterebbero al loro posto di lavoro, o addirittura quanto potrebbero restare in vita gli inquirenti che provassero ad approfondire la questione?
Ma soprattutto… quanti – anche tra coloro che leggono – sono disposti ad approfondire una simile ipotesi di lavoro, che nessun autore, neanche Dan Brown o Stephen King hanno mai ipotizzato?
Sarebbe interessante poi notare le similitudini tra questi delitti, i dodici precedenti, e quello di Meredith ad esempio dove, guarda tu che coincidenza, non viene trovata l’arma del delitto e il valore numerico della data fa ancora una volta – altra coincidenza – 13. E dove la Rosa Rossa è stata deposta dal padre, come si può leggere in questo articolo on line su Repubblica:
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/perugia-uccisa/prima-notte-in-carcere/prima-notte-in-carcere.html
Ma ovviamente il discorso ci porterebbe troppo lontano e ai nostri fini è sufficiente fermarci qui.
Problematiche di accertamento dell’omicidio rituale.
A questo punto è chiaro il motivo per cui nessuno, per molti decenni ancora, tratterà l’omicidio rituale.
In primo luogo è un problema pratico. Chi arriva alla verità muore o viene trasferito.
In secondo luogo c’è un problema culturale. La massoneria – lo si capisce chiaramente anche solo scorrendo l’elenco delle grandi personalità del passato e del presente appartenenti a questa istituzione – ha fatto la storia del mondo, abilmente occultando i suoi segreti più preziosi. Logico quindi che essendo la nostra cultura ufficiale una cultura massonica, ovverosia influenzata grandemente dalla sapienza massonica, è stato espunto dai documenti ufficiali tutto ciò che potesse essere ricondotto in qualche modo a tale associazione e che ne svelasse i segreti. Quindi occorre una paziente opera di studio del simbolismo massonico per poi vedere chiaramente tale simbologia non solo nelle architetture degli edifici, nell’arte, nella cultura, ma anche nei delitti.
A chi obietta che la nostra visione è fantascientifica e sembra opera di un visionario che vuole scrivere un libro di fantascienza, possiamo rispondere agevolmente come segue.
In primo luogo nessun romanzo ha mai rivelato queste verità perché se qualche romanziere lo facesse non farebbe in tempo a pubblicare il libro; sarebbe controproducente mettere in circolazione simili racconti dato che il lettore potrebbe domandarsi “e se fosse vero?”. Ecco perché i romanzi in genere, anche quelli di Le Carrè o Dan Brown, sono molto meno fantasiosi della realtà.
Seconda obiezione. Prima di bollare queste ricostruzioni come fantasie, occorre conoscere ciò di cui si parla.
Se una persona senza conoscere la mafia e senza sapere neanche cosa è Cosa Nostra andasse in Sicilia e trovasse una persona morta e incaprettata, probabilmente riterrebbe fantasia parlare di un’associazione che controlla addirittura la Sicilia intera, uccidendo i traditori in quel modo.
Oppure, per fare un altro esempio, se un investigatore che non conosce il Cristianesimo trovasse in alcuni delitti seriali un riferimento a passi della Bibbia, li archivierebbe come frasi senza senso e non riuscirebbe a individuare la simbologia cattolica in essi contenuta. Quindi, magari, non utilizzerebbe quelle frasi per ricostruire la personalità dell’assassino.
Bene. Coloro che si occupano di delitti rituali senza conoscere la simbologia e la storia massonica, è come se camminassero in una nazione straniera senza conoscerne la lingua; logico che poi sulla scena di un delitto non trovino il bandolo della matassa, non riescano a spiegare le apparenti contraddizioni e trascurino indizi assolutamente evidenti per i non profani.
Se a questo aggiungiamo che i media sono sotto il controllo diretto o indiretto della massoneria, si spiegano le difficoltà riscontrate nell’individuazione della verità per la maggior parte – per non dire tutti – questi delitti.
C’è un terzo motivo, ed è quello psicologico. La realtà, così come la raccontiamo noi, è difficile da accettare e quindi è logico che istintivamente la gente comune non voglia ammettere che possa esistere una situazione del genere. Questa realtà, la maggioranza delle persone non vuole neanche vederla, tanto è intrisa dal razionalismo e dal conformismo della cultura dominante. Spesso viene negata dagli stessi parenti delle vittime, che preferiscono pensare alla sfortuna, ad un accanimento di una sorte avversa che fa capitare loro investigatori incapaci, giornali che per fare scoop riportano notizie false, piuttosto che credere ad un meccanismo complesso come lo abbiamo descritto noi. Complesso e preciso come un orologio, perché da secoli certe realtà sono solo “sussurrate” e raramente venute fuori in modo esplicito.
Infine, c’è un quarto motivo. Ammesso e non concesso che un tribunale volesse prendere in considerazione l’ipotesi dell’omicidio rituale, ammesso e non concesso che questo tribunale sia immune da contaminazioni massoniche (ipotesi praticamente fantascientifica), sorgerebbero delle difficoltà di accertamento processuale insormontabili. Se con una certa difficoltà si potrebbero individuare gli esecutori (questo, anche se raramente, talvolta è stato fatto, come è accaduto nei delitti del Mostro di Firenze e di Erba) è quasi impossibile individuare i mandanti, trattandosi di un’organizzazione che non comunica certo per lettera o telefono, ma tramite messaggi veicolati da frasi in codice, con qualsiasi mezzo di comunicazione, dalle comuni lettere, ai giornali e alle Tv, ai libri (libri talvolta diffusi in edizione limitata tramite cerchie ristretti di aderenti ad associazioni o clubs, ecc.), ma comunque sempre tramite una simbologia e un linguaggio sconosciuti ai non iniziati.
Quindi l’ipotesi di un tribunale che indaghi sui delitti della Rosa Rossa, è assolutamente fantascientifica perché l’organizzazione non potrebbe mai processare se stessa essendo essa incardinata fino ai più alti vertici dello Stato.
Ragioni storiche e culturali dell’attuale situazione.
So che quello che dico e le cose che scrivo in questo articolo faranno sì che la maggior parte delle persone mi considererà un visionario. E ciò è comprensibile.
Quando avevo vent’anni, ritenevo assurde e deliranti le tesi del difensore di Pacciani, Fioravanti, che indicava la pista esoterica per quegli omicidi, cercando di scagionare il suo assistito.
E quando, anni dopo, cominciai a capire “il sistema”, penetrando i suoi segreti più nascosti, o semplicemente intuendoli, rimasi a lungo perplesso e la mia principale domanda fu: “se non sono pazzo, e quello che ho scoperto è vero, come è possibile creare un meccanismo del genere? Come è possibile essere giunti fino a questo punto di raffinatezza criminale, da parte dei poteri occulti, e di ignoranza da parte di noi cittadini ignari? Come è possibile una così sistematica presa in giro da parte di tutti, politici, mass media, inquirenti”?
Poi, lentamente, è venuta fuori la risposta.
Il problema dell’omicidio rituale è prima di tutto culturale e storico.
Tutti noi siamo infatti circondati dalla cultura Cattolica (che in genere conosciamo a sufficienza da saperla riconoscere nei principali fatti della vita quotidiana); ma siamo anche un popolo circondato dalla cultura massonica; con la differenza che la cultura massonica non la conosce nessuno se non gli uomini di potere e di cultura; quindi i suoi simboli e i rituali, il modus di agire, sono sconosciuti alla maggioranza.
Infatti per secoli i Rosacroce, i Templari e la massoneria in genere si sono nascosti per sopravvivere alla feroce lotta che la Chiesa e i sovrani muovevano contro di loro, a causa delle ricerche e delle idee che costoro portavano avanti.
Queste associazioni hanno quindi effettuato in segreto ricerche scientifiche, tecnologiche, ed esoteriche, perché altrimenti il potere ufficiale di allora non l’avrebbe permesso.
La segretezza attuale dell’associazione Rosa Rossa, quindi, ma al tempo stesso la sua potenza e onnipresenza nello stato, non deve stupire, perché è la logica conseguenza storica del comportamento della Chiesa per secoli. I Rosacroce e le altre associazioni segrete erano spesso collegate tra loro, e hanno sviluppato una struttura sempre più efficiente.
Nei secoli si sono rafforzate e strutturate sempre più e hanno rovesciato le monarchie.
Per secoli si sono fronteggiati due poteri: la Chiesa (e gli imperatori) e la Massoneria; la prima in modo visibile, la seconda in modo quasi invisibile.
E ci vorranno ancora parecchi decenni prima che la massoneria esca completamente alla luce e sia visibile a tutti.
Finché non si inizierà a studiare la cultura massonica e la storia della massoneria (che poi è anche la storia del mondo occidentale degli ultimi 8 secoli), finché la cultura massonica non sarà studiata anche dalla gente comune, ma soprattutto da investigatori e giornalisti, tutti i delitti massonici rimarranno sempre irrisolti.
Il mio parallelo con la cultura cattolica non è casuale. Come dice uno dei massoni più intelligenti e sottili, cioè il Gran Maestro Di Bernardo (curiosa “coincidenza” che il cognome del Maestro sia lo stesso di San Bernardo, il monaco che codificò la regola dei templari): “ci sono due Chiese oggi: La Chiesa Cattolica e la Chiesa Massonica”. La Chiesa massonica è stata per secoli, come loro giustamente rivendicano, il tempio del libero pensiero, in contrapposizione alla Chiesa Cattolica, che voleva imporre il suo credo ovunque bollando come eretico chiunque osasse mettere in dubbio le scienza ufficiale di allora; quindi si mandava al rogo chi affermava teorie innovative sulla terra e l’universo (Giordano Bruno), e si massacrava in massa chiunque, pur aderendo al messaggio Cristiano, non riconosceva la gerarchia ecclesiastica (i Catari).
Oggi la massoneria rosacrociana e templare, cioè quella più potente e segreta (quella speculativa, che si rifà veramente alle sue origini e non utilizza la struttura massonica per finalità di potere), continua ad essere il tempio del libero pensiero, per quanto riguarda alcuni aspetti della nostra vita spirituale e culturale. Ma purtroppo utilizza il vincolo di segretezza massonico per proteggere se stessa e i delitti commessi dai loro associati nonché per eliminare coloro che ne rivelano i segreti. Inoltre la massoneria continua a tenere per sé molte delle sue conoscenze acquisite nei secoli, non più per crescere ed elevare spiritualmente l’uomo come invece faceva nei secoli scorsi ma esclusivamente per finalità di potere e per tenere soggiogati i cittadini, che credono alla verità dei giornali e telegiornali, all’oscuro di quel che avviene realmente nelle stanze del potere.
Un aneddoto conclusivo.
A proposito delle difficoltà di accertamento dei delitti rituali mi ricordo un episodio capitatomi personalmente. Un funzionario della Digos ci stava interrogando sull’avvelenamento di Solange; alcune cose non gli quadravano; decidemmo allora di aprirci completamente e di raccontargli alcune vicende che fino a quel momento avevamo omesso.
– Perché non le avete raccontate prima? – chiese lui un po’ arrabbiato.
– Sa, perché si tratta di vicende complicate, non tutti sono preparati per affrontarle e non sapevamo se voi eravate competenti in materia. –
– Di che si tratta? – domandò lui
– Massoneria – dissi io – ma non so se siete competenti anche su questo.
– Certo che siamo competenti in fatti di massoneria – rispose lui – Siamo la Digos, noi, mica “pizza e fichi” –
– Bene. Cominciamo dall’inizio. Sa, il padre della mia collega era iniziato al Grande Oriente d’Italia….
– Cosa è il Grande Oriente? – chiese il funzionario.
A quel punto capii che l’interrogatorio si sarebbe risolto come in effetti si risolse: Solange si era avvelenata da sola, forse si drogava, e io la coprivo perché, abitando nella stessa casa, non potevamo che essere amanti e io quindi ero suo complice.
Figuriamoci se avessimo spiegato al funzionario il problema della data e dei simboli.
Inutile dire che quando siamo stati vittima di alcuni tentati omicidi, in epoca successiva non siamo mai più andati alla Digos. Tentati omicidi in date – guarda tu che coincidenza – dal valore numerico 8 per il primo caso (17.9.2007) e 13 nel secondo caso (2.1.2008); abbiamo denunciato il fatto ai carabinieri ove perlomeno non ci hanno trattato come matti, ma, anzi, quando abbiamo detto che avevamo subito due incidenti di moto nello stesso giorno, il commento è stato un più professionale “avvocato, avete rotto le scatole a qualche politico, vero?”.
Per la precisione, la denuncia fu fatta solo per i fatti del 17, che coinvolgevano anche Solange. Quelli del 2 coinvolgevano me in prima persona, e non andai mai a denunciarli, perché si sa, da quando mi occupo di queste cose sono suggestionabile e mi allarmo per niente. E poi vedo Rose Rosse dappertutto. E avendo capito perfettamente come funziona la giustizia, preferisco affidarmi a quella divina, che mi farà morire non un minuto prima, né un minuto dopo, rispetto a quello che il destino mi ha preparato.
In questo la massoneria potrebbero avere una parte di ragione: il mondo è fatto di pesi, numeri e misure, e conoscere il segreto dei numeri significa conoscere il segreto dell’universo.
Bibliografia:
Per la simbologia numerica:
Oswald Wirth, I Tarocchi, ed. Mediterranee.
Papus, La scienza dei numeri, ed. Mediterranee.
Si tenga presente che questi due autori sono massoni e rosacrociani, tra i più colti e famosi, quindi si tratta di opere autorevoli.
Sulla disputa teologica tra massoneria rosicruciana e Chiesa Cattolica:
Angela Pellicciari, I Papi e la massoneria, ed. Ares
AA.VV. La Massoneria, Ecco il nemico, Edizioni Civiltà Brescia.
AAVV La massoneria e i suoi segreti. Edizioni Civiltà Brescia.
Per una storia completa dei rapporti tra massoneria e Chiesa, fino al Nuovo ordine mondiale attuale: Ephifanius, Massoneria e sette segrete, la faccia occulta dalla storia.
La citazione di Di Bernardo è tratta da Ferruccio Pinotti, Fratelli d’Italia, ed. BUR
Alcune informazioni sulla Rosa Rossa sono contenute in: Gabriella Carlizzi, Gli affari riservati del Mostro di Firenze.
I rituali magici della Golden Dawn (rituali cui si rifà la Rosa Rossa), sono pubblicati in Italia da Edizioni Mediterranee, a cura di Sebastiano Fusco (ma ne esiste in commercio un’edizione precedente a cura di I. Regardie).
Si rendono quindi doverose alcune precisazioni.
Il termine era ironico, e ciò mi pareva evidente perché anche io mi sono definito pazzo all’interno dello stesso articolo.
Inoltre, subito dopo ho detto che le sue previsioni si avverarono… e le previsioni di un pazzo non si avverano, in genere, specie quelle particolarmente precise realtive ad argomenti difficili come questo,
Gabriella è la prima persona che ha parlato esplicitamente della Rosa Rossa, svelandone i rituali e i segreti.
Leggendo il suo libro “Gli affari riservati del mostro di Firenze” capimmo, ad esempio, che la rosa rossa deposta sull’uscio di casa di Solange dopo la morte del padre non era il regalo di un innamorato anonimo, come lei aveva pensato per anni, ma la firma dell’organizzazione.
Grazie alle indicazioni della Carlizzi io mi salvai la vita il 2.1.2008.
Anche se è un personaggio difficile da capire, e per certi versi contraddittorio, è quella che conosce meglio di ogni altro questa organizzazione e spero che un giorno metta a disposizione di tutti le conoscenze che lei ha relativamente a questa organizzazione.
Barzo
1 Settembre 2008 @ 15:47
ciao Paolo, bentornato!
ti ricordi la mail che ti mandai prima dell’estate?
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/news_collection/awnplus_altrenotizie/visualizza_new.html_758711573.html
Arthur
1 Settembre 2008 @ 16:03
Ciao. Trovo interessanti i tuoi post, anche se credo che a volte le tue ipotesi di connessione siano azzardate.
Ho già ordinato il libro di Epifanius mi dovrebbe arrivare a giorni. Hai per caso notizie sull’autore del volume e la sua bibliografia?
giovanni
1 Settembre 2008 @ 20:28
Vada per Cogne ma per Erba c’è un testimone sopravvissuto.
Li vede lei quei due come appartenenti a qualche organizzazione?
Io francamente no.
Paolo Franceschetti
1 Settembre 2008 @ 22:03
Ciao Barzo. Ci siamo scritti più volte, quindi non ricordo a quale alludi. Se non ti ho riposto però forse non mi è arrivata.
Arthur, non ho sottomano il libro, purtroppo, quindi per ora non posso rispondere.
Quanto a Giovanni…
non ho detto che Rosa Bazzi e il merito appartengono all’organizzazione. Anzi. Secondo me non l’hanno mai neanche sentita nominare.
Come Pacciani senz’altro non conosceva l’organizzazione. Trovarono però i suoi conti correnti con centinaia di milioni, quindi era stato pagato per fare ciò che aveva fatto.
Mentre per i due coniugi, a mio parere, non troveranno neanche soldi sul conto corrente, perchè il collegamento è un altro. Loro sono gli esecutori di un disegno che ignoravano totalmente.
Anonimo
1 Settembre 2008 @ 22:37
Salve Prof.Franceschetti…devo devo farle i complimenti per gli ultimi due articoli…completi e “terrificanti”!!devo confessarle che ho provato a fare il calcolo delle date su alcuni “strani” delitti avvenuti dalle mie parti e…mi sono venuti i brividi…in un caso veniva 7…in un altro l’11 era già presente nella data e sommandola e ricalcolandola 22,un multiplo di 11! porca miseria! e dulcis in fundo…in un duplice delitto compariva l’8 e non solo…sapesse cosa mi è preso quando mi sono accorto che i due avevano nomi biblici e in più lei riportava come secondo nome “Rosa”!! è veramente mostruoso…a questo punto mi chiedo: come ci si può proteggere da questo tipo di delitti, tenendo conto delle organizzazioni con cui si ha a che fare?
esiste secondo voi un simbolismo che possa contrastare tali rituali?
non può esistere il nero senza il bianco…ci deve essere qualcosa a livello di numeri, colori e oggetti che possono dar loro fastidio!ma forse viaggio troppo di fantasia…mi creda sono veramente scioccato dai suoi ultimi due articoli….Claude
Alessio Greco
4 Maggio 2017 @ 14:56
Certo che esistono, ascolta ..
Fiori: giglio,foglie alloro,foglie di salvia ecc..
Sale
Minerali e pietre:Quarzo (più puro, il massimo della protezione), Ametista(terzo occhio),Zaffiro(purezza),ecc..
Nessun rituale, occorre essere sempre puri di anima e cambiare sempre ,"trasformarsi" e soprattutto non combattere io sistema ,dentro il sistema
Un consiglio circondati di persone che sarebbero quasi la vita per te
Virgo
Barzo
1 Settembre 2008 @ 22:58
mi riferivo all’omicidio della ragazza italiana in spagna, ad opera del Gordo (vedi link del precedente commento) e dell’arrivo di Ronaldinho al Milan subito dopo, con tanto di arrivo all’hotel del Gordo del calcio: durante il servizio su sky è apparsa una rosa rossa molto grande in mano a un presunto tifoso.
Barbara Palombelli: Donna, Giornalista, e Madre
2 Settembre 2008 @ 7:14
Posso dire una cosa?
Premesso che sono di sinistra, e premesso che gli omicidi rituali sono naturalmente una cosa orribile, bisogna anche stare attenti agli eccessi del femminismo, perché il femminismo ha portato a torture, ha portato a brutture, ancora peggiori della barbarie dell’omocidio rituale.
O perlomeno, equidistanti. (Tra virgolette naturalmente)
throwdown
2 Settembre 2008 @ 8:47
salve,
stmattina guardavo il servizio del tg1 sul caso degli “8” italiani scomparsi in venezuela e su cui sembra che nessuna istituzione si stia impegnando a fondo per le ricerche, comunque durante il servizio è comparsa la solita rosa rossa per qualche decimo di secondo…a che serviva metterla nel servizio visto che non ci sono neanche le bare delle vittime? e poi non era un mazzo di fiori tenuto in mano o appoggiato a un loculo, ma solo una singola RR in primo piano…mah
Anonimo
2 Settembre 2008 @ 9:09
Innanzitutto ciao Paolo, bentornato e complimenti per l’ottimo articolo.
Riguardo all’aereo caduto in Venezuela, cercando informazioni, mi sono imbattuto in un forum dove un utente esprime le sue perplessità più che legittime sull’accaduto.
Posto qui il link:
http://www.evangelici.net/cgi/forum/YaBB.pl?board=lasttimes;action=display;num=1201073484
Roby
Stefania Nicoletti
2 Settembre 2008 @ 9:10
Signora Palombelli,
sappiamo chi è. L’ha già fatto questo scherzo! 🙂
Almeno cambi personaggio. Che so… Maria De Filippi?
Paolo Franceschetti
2 Settembre 2008 @ 10:06
Rispondo alle due domande.
Cosa fare per contrastare il fenomeno non lo so. La soluzione verrà con naturalezza, in futuro, fra decenni, quando questi fenomeni saranno conosciuti e studiati, e di esso ne prenderanno coscienza tutti, compresi i cattolici e i massoni disposti a riconoscere il nero nelle rispettive “Chiese” di appartenenza.
Quanto all’aereo caduto in Venezuela… si, la domanda che mi fanno più di frequente le persone che si accostano a questo problema è: perché riempire di loro somboli le scene del delitto?
I motivi sono vari.
Prima di tutto serve a dare precisi messaggi a tutti gli appartenenti all’associazione; i politici, ad esempio, che sono quasi tutti rosacrociani, sanno quindi che non dovranno mai intervenire o impicciarsi troppo di certi fatti, dal mostro di Firenze, alla caduta di un aereo in Venezuela.
In secondo luogo, tieni presente che, per alcune migliaia di persone che in questi anni hanno imparato a riconoscere i loro simboli, ce ne sono sempre oltre 50 milioni che non li riconosceranno mai. E poche migliaia di persone non costtuiscono un problema per un’organizzazione che esiste da secoli, e che conta tra i suoi iscritti tutti i capi di governo delle nazioni occidentali e la maggior parte dei politici e imprenditori di livello nazionale e mondiale.
Terzo. La tua domanda è corretta, ma allora dobbiamo domandarci: che senso ha mettere la piramide nella moneta da un dollaro, più tutti gli altri simboli massonici, la scritta novus ordo seclorum, e tutti gli atri riferimenti? Che senso ha mettere nelle monete da uno e due euro che sono in circolazione normalmente, un curioso simbolo: 6 linee, 6 stelle, e ancora 6 linee (666)? Che senso ha chiamare il partito di Rifondazione Comunista con la sigla RC (Rosa+Croce), e poi scrivere un libro come “La Rosa Rossa, il futuro della sinistra?” da parte del parlamentare diessino Cesare Salvi, su cui esiste pure una magnifica recensione pubblicata sul Manifesto, scritta da Rossana Rossanda dal titolo “Croce e Rosa”? La recensione la trovate qui: http://209.85.135.104/search?q=cache:SFCCplB75bEJ:www.larivistadelmanifesto.it/archivio/10/10A20001013.html+manifesto+della+rosa+rossa&hl=it&ct=clnk&cd=4&gl=it
Voglio precisare che il fatto che la sigla RC sia la sigla dei Rosacroce non me lo sono inventato io, ma è il punto n. 5 del più importante manifesto rosacrociano, la Fama Fraternitas, risalente al 1614 e pubblicato in Italia da edizioni Mediterranee, ove si legge che i Rosa Croce si impegnano "ad usare la sigla RC come sigillo, parola d’ordine ed emblema".
Quarto. Per capire il perché di tutto questo occorre studiare il valore del simbolismo, che, secondo gli studi esoterici ha il potere di influenzare l’inconscio. Occorre cioè invertire la logica comune, e studiare a fondo l’esoterismo massonico e la simbologia. Ma questo discorso è troppo lungo e non può essere affrontato in questa sede.
D’altronde, vai a dire ad uno di estrema sinistra che legge “il manifesto” che questo giornale veicola spesso messaggi in codice rosacrociani.
E vai a dire ad un cattolico con i paraocchi che alcuni Papi erano rosacrociani e massoni.
La disputa teologica tra Massoneria, RosaCroce e Chiesa Cattolica, non è conosciuta né dai cattolici né dai massoni dei gradi più bassi, quindi possono fare ciò che vogliono sicuri che nessuno se ne accorgerà. Ci sono dei siti, come il sito Chiesa Viva, di padre Villa, che denuncia da decenni queste cose, ma molti cattolici lo bollano come un sito di destra troppo estremista.
E chi scorge simboli rosacrociani dappertutto, tanto, è senz’altro un visionario.
goober
2 Settembre 2008 @ 10:57
Paolo ti ringrazio
I Post di questo mese sono interessantissimi: è quello che secondo me molti aspettavano da tempo: un’analisi chiara e “definitiva nei limiti del possibile” delle modalità operative criminali della Rosa Rossa e dei delitti rituali compiuti dalle sette sataniche o massoniche.Se non ricordo male sei stato tu ad aver suggerito di interpretare anche la morte del fratello di jovanotti (cherubini)in quest’ottica?
E’ davvero sconfortante constatare quanto poco si sappia o si voglia sapere sulla massoneria, figuriamoci sui delitti rituali!!!
Vi voglio raccontare 2 episodi che mi sono accaduti quest’estate:
un’amica di famiglia avvocato, incuriosita dalle mie letture(p2 moro etc.)mi ha chiesto cosa ne pensassi degli scandali della sanità abruzzese;
Io le ho risposto che nonostante le accuse,le prove etc. la Massoneria pescarese e abruzzese avrebbe sistemato tutto con pochi danni per i “fratelli”.
Lei sorpresissima ha detto:”Anche tu con questa massoneria,ma allora è una cosa seria!Cioè esiste davvero!In procura ho sentito delle voci!Spiegami che cos’è!!!”
Io col morale sempre più a terra le ho spiegato più o meno cos’è una loggia,come funziona etc.
Dopo 1 oretta mi ha detto:”lo sai che potresti fare il consulente per la procura, ne sai davvero tanto!”
NO COMMENT!!!
Immaginate se il consulente per la procura sulla massoneria lo potrei fare io che a malapena bazzico da un anno su questo blog!!!
Il guaio è che credo che me lo avrebbero proposto davvero se non mi fossi messo a ridere!!!
2° episodio
Sul giornale locale si parlava del coinvolgimento della massoneria in uno scandaletto riguardante un appartamento a “luci rosse” intestato ad un tesserato del G.O.I.
Parlando con un mio cugino che vedo 1 volta all’anno e che si occupa di politica, gli chiedo:
“Che ne sai della Massoneria?”
Lui, un tipo sempre allegro, che parla sempre a voce alta e in dialetto locale, di colpo cambia espressione si gira si guarda intorno sospettoso e mi fa:
“ma sei matto?? ma chi te le mette in testa ste cose? questa è una cosa che non si deve dire!!!
Io,sorpreso dalla sua reazione cosi seria gli chiedo:”Quindi qua a Pescara contano…?
E lui:” Si si, ma ta da fa’li cazze tu!(traduzione superflua)
scusate il post prolisso.
Buone vacanze a chi le ha ancora e buon lavoro a chi è rientrato.
Anonimo
2 Settembre 2008 @ 11:21
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/08/pininfarina-andrea-incidente-torino.shtml?uuid=1d1b301a-645d-11dd-907e-33b072e9b89b&DocRulesView=Libero&correlato
Che ne pensate?
throwdown
2 Settembre 2008 @ 13:25
Car Paolo,
grazie per avermi risposto, ne approfitto anche io per farti i complmenti sul tuo ultimo post, era proprio ciò che ci voleva per mettere chiarirci ancora una volta meglio le idee, se posso vorrei suggerire a te o ad altri di mettere tutto ciò anche su youtube con dei video anche montati in casa, credo che i ragazzi che siano venuti a conoscenza delle storie su Illuminati, skull&bones ecc.. (e credo siano ormai in parecchi a conoscerle) la maggior parte lo hanno fatto attraverso questi video, quindi perchè non provarci anche con i fatti sul mostro di firenze o sugli altri omocidi rituali…
ciao!
Gabriella Carlizzi
2 Settembre 2008 @ 14:37
Caro Paolo, una volta per tutte, visto che “verba volant e scripta manent”, dopo aver letto il tuo articolo, mi sento in dovere di rettificare sia il tuo linguaggio nei miei confronti, benchè “ironico”, sia nella sostanza quanto riporti nel merito , ad esempio del “caso Cogne”. E’ bene che tu e chi ci legge sappiano che io potetti anticipare quel delitto, sulla base di una mia decriptazione di un preciso codice, che mi aveva colpito nel leggere una nota rivista mensile, uno dei tanti veicoli universali, sui quali gli affiliati all'”Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro Indipendente e Rettificato” si parlano. Come tu sai, costoro si servono di veicoli universali, quali le banconote, i canali televisivi, la pubblicità ordinata in precise sequenze, fotografie e impaginazioni su alcuni rotocalchi, parole di canzoni candidate in un famoso Festival ecc. Dunque, quando un Magistrato che si interessava di esoterismo e sette sataniche mi chiese, sulla base dei codici da me decriptati, cosa ci si doveva aspettare come prossima azione criminale, io dissi che sarebbe stato ucciso un bambino maschio, al di sotto dei cinque anni, con un nome biblico e signicativo per la Giustizia, e che viveva in un luogo vicino al Paradiso. Dopo pochi giorni, il piccolo Samuele (nome biblico e uno dei Giudici), maschio, al di sotto dei cinque anni, abitante vicino al Paradiso (Cogne) fu ucciso. La mia non fu certo una previsione ma solo una anticipata decriptazione, per la quale nessuno poteva evitare nulla, ma non per incredulità, ma per il codice di procedura penale, che vede l’obbligatorietà dell’azione penale solo dopo che il reato si è verificato.Altrimenti, un qualunque intervento preventivo sarebbe passibile per inquirenti o forze dell’ordine del reato di abuso d’ufficio.
Sta di fatto che dopo il delitto, tra me e gli inquirenti, ma anche talune fonti riservatissime vi furono incontri, fax, verbali, fino all’incontro personale con Stefano Lorenzi e il padre della Franzoni, presso il Parco Hotel di Monte Acuto, in presenza degli avvocati Bezicheri e Roversi, ed era lo stesso giorno del primo interrogatorio in carcere della Franzoni assistita dall’allora suo difensore, avvocato Grosso. Per questo motivo, mentre io ero a colloquio con Lorenzi e Franzoni padre, arrivò a Lorenzi la telefonata dell’avvocato Grosso, che gli riferiva l’esito dell’interrogatorio di Anna Maria che si era appena concluso. Poichè Lorenzi voleva che ascoltasse anche il suocero, mise il vivavoce, e così ascoltai anche io quanto l’avvocato Grosso riferì, e chiedeva insistentemente a Lorenzi se sapeva cosa leggesse sua moglie. Lorenzi rispose che lui non sapeva nulla in proposito, mentre l’avvocato insisteva in quanto gli inquirenti gli avevano mostrato un libricino trovato nella camera della Franzoni, con alcuni appunti a margine e scritti a mano, libricino che sembra parlasse di offerte sacrificali di tipo religioso. Non ricordo il titolo, ma posso ritrovarlo nei miei appunti. Da notare che in quei giorni del delitto, iniziava a Perugia la riapertura del “Caso Narducci” collegato poi ai delitti del Mostro di Firenze, proprio quando a Firenze si seguiva la pista esoterica. Devo anche rettificare che Pacciani era a conoscenza dell’esistenza della Schola Esoterica della “Rosa Rossa”, tanto è vero che fece un disegno nel quale raffigurò un terreno dal cui sottosuolo usciva una mano femminile che teneva tra le dita una coppia di boccioli di Rose Rosse, E il polsino della mano femminile era un polsino riconducibile come stile ed eleganza tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, proprio quando si costituì l'”Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro Indipendente e rettificato”. Da notare che fu storicamente il primo Ordine Massonico aperto alle donne. Non posso dilungarmi oltre, ma per chi fosse interessato, ho aperto un sito web (www.idelittidellarosarossa.net) sito che è allo stato ancora in allestimento, data la mole di materiale che sto inserendovi.
Quanto al prendere visione degli atti relativi alle inchieste da me seguite, anche quelle che a mio parere sono riconducibili alla “Rosa Rossa”, basterà fissare un appuntamento presso la mia Redazione romana, telefonando ai numeri: 0644251319 o sul cellulare 3488500720.
Mi scuso per il lungo intervento, ma era necessario, ad onor del vero.
Gabriella Carlizzi
Stefania Nicoletti
2 Settembre 2008 @ 17:27
Oltretutto: la recensione è di Rossana Rossanda. RR.
Ma sarà un caso. L’avrà fatta lei perché è una delle firme più autorevoli del manifesto.
A proposito della ragazza italiana uccisa in Spagna: due giorni fa sono stati diffusi i verbali della confessione del Gordo.
Titolo Ansa. El Gordo: una voce mi ha detto “uccidila”.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/news_collection/awnplus_altrenotizie/visualizza_new.html_758711573.html
Questo invece l’articolo di Repubblica: http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/cronaca/ragazza-scomparsa-barcell-2/gordo-confessa/gordo-confessa.html?rss
Quanto all’aereo caduto in Venezuela… Una nota trasmissione televisiva fece una puntata di approfondimento sulla vicenda (a gennaio o febbraio) sottolineando, tra le altre cose, che quell'”incidente” era il 33esimo in Venezuela.
Anonimo
2 Settembre 2008 @ 17:28
Nel caso di Serena Mollicone fu addirittura più precisa, almeno se quello che è riportato qui è affidabile : http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2001/08/22/pages/artI2474591.html
Roby
2 Settembre 2008 @ 17:39
Nel caso di Lloret de mar, nella foto che giornali e TV fanno sempre vedere, in cui la ragazza è in compagnia del “Gordo”, entrambi hanno i pollici alzati e di fatto formano il numero 11.
Stefania Nicoletti
2 Settembre 2008 @ 17:46
Mi sono accorta solo ora che il link alla notizia Ansa del mio post precedente, è lo stesso che aveva già postato Barzo nel suo primo commento.
Ti chiedo scusa. Pensavo che il tuo fosse su Ronaldinho! 🙂
Barzo
2 Settembre 2008 @ 18:00
eheh tranquilla Stefania, scusa di che?:) sono io che mi son fatto un volo ultrapindarico fra la morte della ragazza e l’annuncio lo stesso giorno di Ronaldinho al Milan..
Stefania Nicoletti
2 Settembre 2008 @ 18:10
Eh sì, lo so. 🙂
Ma non è mica poi così ultrapindarico, sai?
Se poi hai visto quella rosa inquadrata senza motivo…
Anastasio
2 Settembre 2008 @ 19:18
Caro Paolo e cara Solange (bentornati)
è sufficiente stimarvi per le cose in cui credete.
Non dovete preoccuparvi quindi, se a seguito delle cose che dite e di quelle per cui scrivete, molti di coloro che vi leggeranno vi considereranno come dei visionari …
la consapevolezza, necessaria a “comprendere” quello che voi dite, è come un bagaglio di conoscenze molto particolari, maturate gradatamente sulla propria pelle, e a seguito di molte sensazioni e di un’attenta rivisitazione di tutta una serie di dati e di fatti strani, memorizzati anche involontariamente, nel corso dei decenni; ovvero un processo di metabolizzazione e di analisi retroattiva non adatto per tutti, ma solo per coloro che hanno una mente aperta e abbastanza evoluta, da saper accettare e tentar di comprendere, anche quelle questioni che vengono considerate come un misto di casuale fatalità e che non sembrerebbero quindi per nulla misteriose e strampalate, se le dovessimo leggere con questa strana logica fredda e strettamente scientifica! (spesso inutile a spiegare molte cose, ma più che autorevole nel definire la propria stessa ignoranza, catalogando tutto cio che non si può spiegare, come scherzi ottici [gli UFO] o come mistificazioni di soggetti in cerca di gloria [i Crop Circles]
Il sottoscritto, crede fermamente in un futuro radioso della razza umana, un futuro non certo vicino a quello che stiamo vivendo, dati i tantissimi bubboni con i quali abbiamo a che fare attualmente, a causa di un gran numero di situazioni altamente criminali …
Il sottoscritto, crede fermamente in una specie di “DIES IRAE” e quindi: ad un’epoca (ancora lontana) in cui avverrà UNA TOTALE RESA DEI CONTI, per tutti coloro che non hanno utilizzato positivamente la loro esistenza e che hanno mistificato, truffato, danneggiato o ucciso un proprio simile.
Il sottoscritto, crede fermamente e fortemente nella PSICOSTASIA ovvero nella “pesatura delle anime” … e crede quindi, che IL GIORNO DELLA RIVELAZIONE (detta anche APOCALISSE) verrà, a ripulire questo dannato mondo … e che quel giorno, i tantissimi imbecilli e criminali, pagheranno adeguatamente per tutto il male che hanno fatto!
La giustizia divina, sarà tremenda e infallibile!
Un caro saluto, a tutti coloro che apprezzano i contenuti di questi blog
e un augurio di buona maturazione a tutti coloro che non possono credere in tali analisi …
da Anastasio
>
Il visibile,
non è che la traccia
dell’invisibile …
>>>—–> Leon Bloy
>
Roby
3 Settembre 2008 @ 7:56
Una domanda: coloro che appartengono a queste organizzazioni per riuscire a capire che quel nome, quel numero, quella data, quel simbolo o quel messaggio mediatico hanno un significato particolare, non essendoci tracce materiali della loro attività e nulla di scritto, come apprendono questo tipo di linguaggio?
Anonimo
3 Settembre 2008 @ 8:01
Che ne pensano i tuoi familiari del fatto che il blog continua?
Paolo Franceschetti
3 Settembre 2008 @ 8:37
Roby…
Esistono delle scuole esoteriche in tutti il mondo. La sola Rosa Rossa ne ha 49, di cui una in Italia.
Inoltre molte cose possono essere apprese direttamente su libri comprati in libreria specializzate. La maggior parte delle cose, con una ricerca accurata, le può apprendere anche una persona comune con i testi adatti comprati in libreria.
Paolo Franceschetti
3 Settembre 2008 @ 8:44
Quanto alla domanda, che ne pensano i miei familiari…
Alcuni non pensano nulla. Evitano di dare giudizi perchè già è difficile capire qualcosa per me, che ci sono dentro, figuriamoci per chi sta fuori.
Altri, come era inevitabile, vivono nel terrore, e pensano che io li metta in pericolo, che sia egoista perchè vado avanti(presupponendo che fare questa cosa mi diverta, o lo faccia per tornaconto personale).
Mi dicono che lo faccio per salvare me stesso mettendo in pericolo gli altri; che lo faccio perchè mi piace e mi gratifica quando degli sconosciuti su un blog mi dicono bravo e altro ancora.
E qualsiasi cosa succederà in futuro, ovviamente, sarà colpa mia, come colpa mia è se loro sono terrorizzati.
Anonimo
3 Settembre 2008 @ 8:46
GUIDO Pisa
@ x Paolo Franceschetti e/o Gabriella Carlizzi.
Ho alcune domande per voi.
1)Gli inquirenti hanno sempre parlato di alcune intercettazioni ambientali dove si diceva di nascondere l’arma del delitto e nasconderel’atto sconsiderato della Mamma.
2)La Sig Franzoni ha evidentemente una personalita’disturbata,basta vedere quello sguardo assente.Fu giudicata Borderline.
3)Sono circolate delle voci che parlano di una parentela tra la Franzoni e la moglie del Prode Massone Romano,sig.a Flavia.
Grazie in anticipo
Roby
3 Settembre 2008 @ 10:52
Ti ringrazio Paolo.
Leggo che molto spesso questi omicidi rituali servono a propiziarsi protezioni giudiziarie.
Come mai è necessario arrivare a tanto quando simili organizzazioni possono ottenere lo stesso risultato sfruttando connivenze e metodi intimidatori?
Anonimo
3 Settembre 2008 @ 11:13
Complimenti a tutti per gli articoli che scrivete. Seguo il blog da molto e credo di aver ben capito come questo sistema marcio funzioni e vada avanti da sempre.
Gli articoli sono interessantissimi e permettono anche a persone che non sono esperte di esoterismo/massoneria di farsi un’opinione chiara e certa su quello che accade.
Ad un certo punto però non riesco più a darmi delle risposte, e mi riferisco in particolare agli episodi come Cogne, Erba, Pacciani, Federica Squarise, ecc.
Mi chiedo quali possano essere gli scopi di questi delitti feroci, non riesco a capire se sia un gioco perverso di una parte deviata fine a sè stesso (i rituali), se sia un “intrattenimento” mediatico, o se sia una sorta di intimidazione reciproca tra le organizzazioni (o gli affiliati) stesse.
E’possibile che si arrivi a tanto? Non è già più che sufficiente tutto il resto per raggiungere gli scopi delle organizzazioni occulte? E’questo che non riesco a spiegarmi o capire: perchè si debba arrivare a tanto.
Giorgio C.
Anonimo
3 Settembre 2008 @ 13:31
Per Paolo.Io penso che i tuoi familiari non abbiano torto.Come fai a dire che se loro sono in pericolo non dipende dalla tua attività?Pur apprezzando il lavoro che fai,non riesco a capire il tuo ragionamento.
Roberto
3 Settembre 2008 @ 13:37
E’ evidente che aanche se non si conoscono i significati di tali messaggi ci sono fatti evidenti e superficiali che con un po’ di attenzione si possono osservano ( non li ritengo casuali )
Per esempio l’attacco della Georgia è avvenuto l’8 agosto, ancora in Ucraina c’è stata la rivoluzione delle rose ecc…..
giovanni
3 Settembre 2008 @ 16:19
Sbaglio o mi è stato cancellato il post?
Lo riscrivo:
Anch’io credo che i due di Erba non facciano parte di alcuna organizzazione, ma come fai a renderli così feroci? Magia nera? Messaggi subliminali? Chi più ne ha più ne metta.
Un consiglio: io eviterei di scrivere numeri telefonici privati.
Stefania Nicoletti
3 Settembre 2008 @ 17:09
Roberto giustamente parlava dell’attacco della Georgia all’Ossezia del Sud, avvenuto l’8 agosto 2008. Cioè 08.08.08. Guarda caso.
Peraltro la rosa è il simbolo nazionale della Georgia. Nel 2003 c’è stata la Rivoluzione delle Rose. E guardate un po’ questi articoli su Saakashvili (sono in inglese, dalla rivista Time).
http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,634647,00.html
http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,603201,00.html
Il primo si intitola “In the name of the rose”: “Nel nome della rosa”. (che ricorda qualcosa…)
Il secondo “The rose has thorns”: “La rosa ha le spine”.
Con tanto di foto con la rosa rossa in mano, of course.
Barbara
3 Settembre 2008 @ 17:19
paolo,
dimentichi l’omicidio inspiegabile del piccolo Tommy, dal padre loschissimo.
Quanto a Giuseppe Cosco, famosissimo in Rete, è morto in circostanze misteriose e mai descritte nel lontano 2002. Qui qualcosa:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=17531
Stefania Nicoletti
3 Settembre 2008 @ 17:43
Tommy:
Data del rapimento 02.03.2006. Valore numerico: 13. La morte.
Data del ritrovamento del corpo: 01.04.2006. Valore numerico: 13. La morte.
Barzo
3 Settembre 2008 @ 18:38
Paolo, stai assistendo nella tua Viterbo alla cerimonia della macchina di Santa Rosa?? 🙂
Ecco perchè ho sempre odiato inconsciamente quei posti..
ivan
3 Settembre 2008 @ 19:28
Salve a tutti,
dopo aver letto e riletto gli articoli di paolo e della carlizzi, e dopo essermi reso conto della terrificante realtà in cui vivo, c’è un pensiero che mi balla sempre in testa: se esiste una cosi grande quantità di persone, per lo piu molto colte, che pratica questi omicidi-sacrifici a scopo di guarigione, protezione o altro, significa quindi che questi riti funzionano? significherebbe allora che demoni, spiriti o comunque “entità” esistono sicuramente? cioè qui non si tratta di aver fede, qui si tratta di prove empiriche!
E cosa succederebbe se le grandi masse venissero a conoscenza di tutto ciò? succederebbe che ci scanneremmo a vicenda per ottenere la propria guarigione o di un familiare, o comunque per i propri scopi?
Anonimo
3 Settembre 2008 @ 22:15
Ciao. Non sapevo nulla di nulla su questa Rosa Rossa, andrò a comprare qualche libro da te consigliato.
Non ti fossilizzare troppo sulla massoneria, funzionava lustri fa, ora bastano politici e servizi segreti per questi esperimenti di follia.
Vai a leggere cosa scrive David McGowan sul suo libro “Programmed to Kill”, sono sicuro che sapresti collegare molte cose meglio di chiunque altro viste tutte le ricerche che hai fatto.
E’ proprio ora che la gente apra gli occhi difronte a questo mondo di orrori nascosti! Grazie!
Anastasio
4 Settembre 2008 @ 5:35
Interessanti le notizie del TG di ieri sera …
Berlusconi presente ai festeggiamenti di Santa Rosa a Viterbo … perchè afferma che, "Santa Rosa" gli è cara, per IL NOME di sua Madre!
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/09/03/115835-berlusconi_assistere_trasporto_della_macchina_santa_rosa_promessa.shtml
Tra l'altro, si afferma che, questa sua visita a Viterbo l'aveva promessa (il 26 Marzo) in piena campagna elettorale, inviando alle suore Clarisse di questo capoluogo, un gran bel mazzo di "Rose Rosse"! (sic.)
http://www.stato-oggi.it/archives/00082505.html
Ad Majora a Silvio e a tutti i "silvani" …da parte di Anastasio
>
IPSE DIXIT
La verità ha sempre mille volti, come ogni volto ha sempre mille verità.
>>>—-> Silvio Berlusconi
Se c'è qualcuno che riesce a comprendere questo aforisma del "ns" Silvio, mi fa la cortesia di spiegarmelo …?
>
Anonimo
4 Settembre 2008 @ 6:13
Anastasio: per Silvio ogni verità ha un milione di volti (1000×1000).
E’ il suo concetto di verità.
Giorgio C.
Anonimo
4 Settembre 2008 @ 7:56
Io sono arrivata da poco qui e mi riesce ancora difficile mandare giù il boccone. Non ne ho parlato con nessuno. E mi chiedo, tra tantissime cose, come mai non riesco ad attivare i link che avete dato per il sole24ore. Siccome io ascolto la loro radio, vorrei anche sapere di chi sono gli articoli….
gelu
Paolo Franceschetti
4 Settembre 2008 @ 8:17
Ivan…
hai fatto una domanda molto interessante ma la risposta è un po’ complessa.
E’ la stessa domanda che mi sono posto io quando ho scoperto i nomi di alcune persone dediti a questi riti, primi tra tutti il padre di Solange. Essendo costui una persona pratica, e il cui unico fine era il potere, per cui avrebbe fatto qualsiasi cosa, mi sono domandato la stessa cosa che ti sei domandato tu.
Se approfondirai la materia, scoprirai da solo la risposta.
Ci vuole qualche mese, ma ti assicuro che la risposta poi arriva.
Ma non è un semplicistico, no o si.
Paolo Franceschetti
4 Settembre 2008 @ 8:33
Barzo… non sono andato alla festa di Santa Rosa, per vari motivi. Troppe cose non mi quadravano.
Inoltre proprio ieri mattina mi sono arrivate per posta due carte di un mazzo di tarocchi. Due carte tratte da un mazzo di tarocchi della Golden Dawn (ovverosia dell’ordine magico ai cui riti di rifà la Rosa Rossa). Ovviamente erano la carta numero 8 e la numero l1.
Nella otto, tra l’altro, si vede una donna con una rosa rossa in mano.
Ho preferito quindi dormire fuori Viterbo.
Paolo Franceschetti
4 Settembre 2008 @ 9:04
Per l’anonimo che mi scrive
“Io penso che i tuoi familiari non abbiano torto.Come fai a dire che se loro sono in pericolo non dipende dalla tua attività?Pur apprezzando il lavoro che fai,non riesco a capire il tuo ragionamento”.
Forse mi sono speigato male. Non ho detto che se loro sono in pericolo non dipende dalla mia attività.
Dipende da ciò che faccio, ma
semplificando la questione, diciamo che al punto in cui samo arrivati non è così semplice tirarsi indietro.
I miei familiari sono solo un mezzo indiretto per fermare me e poi per fermare Solange che è più pericolosa di me.
Infatti, continuando il blog, da qualche settimana si stanno dedicando a noi lasciando in pace i miei. A parte le carte di ieri ricevute per posta, di cui ho parlato nel post precedente, a Solange qualche giorno fa hanno sfondato il lunotto posteriore dell’auto, mentre l’auto era in garage, poi hanno sparato di notte in giardino e poi ne hanno fatte anche di peggio.
In media ci fanno uno scherzo a settimana con una fantasia che, devo dire, certe volte supera ogni immaginazione, ponendo in essere delle situazioni talmente assurde che raccontarle sarebbe non credibile.
Ritengo, comportandomi come mi sono comportato, di aver dirottato nuovamente i pericoli su di me, come è dimostrato dalla recrudescenza dei fatti che ci sono capitati in queste ultime settimane.
Ma la soluzione non è così semplice e non si risolve in un’ alternativa: se continui a occuparti di queste cose sei in pericolo, se smetti vivranno tutti tranquilli.
Il pericolo c’è comunque, e l’unica alternativa che ho, per adesso, mi pare quella di dirottare il pericolo su di me. In futuro, ovviamente, cercherò una soluzione anche per me, anche se credo veramente che la soluzione sia solo dovina.
Paolo Franceschetti
4 Settembre 2008 @ 9:57
Scusa anonimo ma aggiungo una cosa…
Volevo anche esprimere un altro concetto.
Quando succede qualcosa di grave è facile dire che è “colpa dell’altro”.
Troppo facile ora dire che per “colpa mia” i miei familiari sono in pericolo.
Allora è anche colpa di Solange se io sono in pericolo.
Poi è colpa del padre che le ha lasciato dei documenti prima di morire, se Solange è in pericolo. E così via.
Tempo fa ad uno dei miei miglior amici, Ciro, hanno ucciso due fratelli. Facile, dopo la morte, dare la colpa al padre che ha avviato attività economiche in terra di camorra, dare la colpa a qualcun altro.
Quando succede qualcosa è sempre colpa di qualcuno. Ma spesso questo “qualcuno” non immagina le conseguenze di ciò che fa, specialmente quando ritiene di fare una cosa giusta.
E quel che volevo dire è che è inevitabile che ci siano divisioni litigi e paure in famiglia, e che di qualsiasi cosa verrò incolpato io.
Questo “loro” volevano, e questo hanno ottenuto. Non volevano minacciare, ma semplicemente dividere, come hanno fatto.
specialmente quando si minacciano persone che ritengono che la Rosa Rossa non esiste, che nessuno abbia cercato di uccidermi a gennaio perchè io sono solo suggestionabile, e che ritengono che i politici oggi al potere siano brave persone.
A quel punto, è inevitabile una frattura familiare perchp anche se i mezzi per togliere loro la paura ci sarebbero, partendo da questi presupposti l’impresa è impossibile
E chi ha agito per metterci l’uno contro l’altro, lo sapeva bene.
Anonimo
4 Settembre 2008 @ 10:14
ho fatto un po’ di conti, fino alla fine del 2012 (che molti indicano come la fine del mondo…) non ci sono date che sommano 33.
In compenso da ottobre a gennaio 2009 ci sono 7 giorni che sommano 13, altrimenti si stava tranquilli fino al 2010 dove iniziano le date a somma 7-8-11. Se succede qualcosa mi prendo male…
barzo
4 Settembre 2008 @ 11:05
anonimo, ci fai l’elenco delle date fino al 2009 così me lo segno sul calendario e vedo se succede qualcosa…
Anonimo
4 Settembre 2008 @ 12:34
Giovanni,
mettono i numeri di telefono per farci uscire allo scoperto.
Vi consiglio con tutto il cuore di non chiamarli. Mai.
goober
4 Settembre 2008 @ 13:37
CHI è L’ANONIMO CHE CONSIGLIA CON TUTTO IL CUORE DI NON CHIAMARE ?
E SOPRATUTTO QUALI SONO I NUMERI DA NON CHIAMARE? QUELLI DI PAOLO e DELLA CARLIZZI? SAREBBERO LORO CHE VOGLIONO FARCI USCIRE ALLO SCOPERTO?
BOH!!
goober
4 Settembre 2008 @ 13:49
Per Gabriella Carlizzi:
Il mensile su cui ha trovato le indicazioni in codice del delitto di Cogne era per caso FOTOGRAFARE?
Anonimo
4 Settembre 2008 @ 14:09
Essendo appassionato di musica non posso non notare questo, riguardo alle date delle morti di importanti cantanti: Bob marley 8; Nancy (ragazza di un componente sex pistols, misteriosamente uccisa) 11; John Lennon 11; Janis Joplin 22; Jimi Hendrix 8.
Altri personaggi: Tommaso Onofri 13; Pantani Marco 13; Pininfarina 7.
Mi stupisce come la data di decesso di Valentino Fois e di Rino Gaetano (attenzione che nel suo caso la festa della repubblica è un dato interessante) possano fare rispettivamente 23 e 9, e che essendo deceduti nella notte la data ufficiale sia un giorno più avanti rispetto a quella?
Michele R.
Anonimo
4 Settembre 2008 @ 14:50
@ barzo:
02/10/2008
11/10/2008
20/10/2008
01/11/2008
10/11/2008
01/01/2009
buona caccia
adrian
Otto
4 Settembre 2008 @ 19:12
Interessante l’articolo, un po’ più di precisione riguardo a Galileo (Niente rogo, solo qualche anno di prigione paragonabile a quelli che ancora ricevono personaggi del giorno d’oggi come Irving. Inoltre il discorso è un po’ più complesso di “la terra gira si o no”) e i Catari lo renderebbe ancora più credibile.
Stefania Nicoletti
4 Settembre 2008 @ 19:24
Poi, nel 2009, le date a somma 13 sono anche:
01/01/2009
10/01/2009
01/10/2009
10/10/2009
Paolo Franceschetti
5 Settembre 2008 @ 9:10
Otto grazie della segnalazione. Ho solo confuso Giordano Bruno con Galileo e ho corretto la cosa.
Michele.
Rino Gaetano aveva avuto un altro incidente, identico, il mese precedente ma si era salvato. Possibile che poi nel ripeterlo non abbiano aspettato un giorno numericamente importante.
Tuttavia oltre alle date simboliche per il valore numerico ci sono altre date altalmente simboliche. Ad es il 24 giugno, festa di San Giovanni, e poi ricorrenze particolari legate a determinati fatti; ad esempio ricordo dei ragazzi di Viterbo che avevano avuto l’idea di assistitere in segreto ad un rito satanico che si celebrava in un paese dalle nostre parti; uno di loro morì il 31 dicembre successivo.
Anonimo
5 Settembre 2008 @ 9:49
Paolo grazie per avermi risposto e chiarito.
L’argomento è vastissimo e gli elementi da conoscere sono davvero molti.
Riguardo al primo incidente di Rino Gaetano non sono riuscito a trovare assolutamente nulla in rete nè sui libri.
Probabilmente l’unica traccia sono i giornali dell’epoca e i familiari. Il suo caso credo sia uno tra gli omicidi massonici più eclatanti.
Michele R.
Anonimo
5 Settembre 2008 @ 12:11
A proposito di Rose Rosse ovunque, i facchini di S. Rosa portano in vita una fascia rossa. Hai mai pensato di approfondire la questione? Ed il premier quali fiori ha inviato alle Clarisse il 3 settembre scorso? Buon lavoro! ek
Anonimo
5 Settembre 2008 @ 14:12
Luigi Tenco
-valore numerico data di decesso 33
-non fu trovato il proiettile
-non vennero fatte foto appena fu trovato morto
-si sarebbe sparato con la mano sinistrà, ma era destro
-la pistola viene trovata lontana dal corpo
-il corpo viene ritrovato in una posizione strana
Inoltre, come per Rino Gaetano, Tenco scrisse testi allora scomodi e che vennero censurati in diverse occasioni.
Tutto questo (e lo può constatare qualsiasi persona, come me in poco tempo cercando su internet) fornisce una quantità di stranezze che parlare di suicidio è ridicolo.
Michele R.
barzo
5 Settembre 2008 @ 14:58
San Lorenzo è il patrono di Vt, ma la festa la si fa a S.Rosa..
Santa che si è battuta contro Federico II, messo all’Inferno da Dante, uno dei principali cantori della Rosa mistica.
Paolo Franceschetti
5 Settembre 2008 @ 15:02
Goober…
In genere Gabriella non legge questo blog se non saltuariamente. Provo a risponderti io. Una delle riviste che veicola regolarmente messaggi è fotografare. Ma prova a leggere anche “Il foglio”. Ma in realtà messaggi in codice stanno sui principali quotidiani e riviste. Non so ad esempio se hai visto la copertina del supplemento mensile del settimanale Oggi.
Per l’anonimo che mi parla della fascia rossa. Non ho capito se il messaggio è una presa in giro o no. Se è serio rispondo che non ci vedo nulla di strano nella fascia dei facchini di santa rosa, come trovo normale che le suore di viterbo abbiano regalato delle rose rosse a Berlusconi.
Occorre distinguer ciò che può essere na coincidenza da ciò che è senz’altro voluto
Anonimo
5 Settembre 2008 @ 15:32
Salve Prof.Franceschetti la volevo ringraziare per avermi risposto per le domande di qualche giorno fa e confermo ciò che lei ha detto nell’ultimo post: qualche mese fa, mi pare proprio “Oggi” o “Gente”, mise in copertina una rosa rossa con la scritta: La rosa rossa di Padre Pio…rimasi gelato a vedere ciò…ignoro naturalmente il significato ma era chiaro che era un messaggio…voi che ne pensate, Professore?
Claude
Anonimo
5 Settembre 2008 @ 16:42
Considerando che la festa di S. Rosa è il 4 settembre e 04+09 fa 13, forse il rosso della fascia dei facchini NON è una coincidenza.
Non so neanche io se sto scherzando.
Di certo, è il premier che ha regalato rose rosse alle Clarisse e non, invece, il contrario (come erroneamente da te affermato.
Non pensi che potrebbe essere un tema d’indagine?
Buon lavoro!
EK
Stefania Nicoletti
5 Settembre 2008 @ 16:57
Il “suicidio” di Luigi Tenco è un bel casino. In quella vicenda sono coinvolti anche nomi eccellenti che erano nelle liste della P2.
Per quanto riguarda Rino Gaetano: l’altro incidente lo ebbe in realtà pochi giorni prima. Ne uscì illeso, ma la sua auto, una Volvo 343, rimase distrutta. Ma lui ne comprò subito un’altra uguale.
Poi c’è il famoso episodio del rifiuto da parte di cinque ospedali, come aveva predetto nella sua Ballata di Renzo…
Roby
5 Settembre 2008 @ 17:33
A differenza di Rino Gaetano non conosco bene i testi di Tenco, chi mi può spiegare i motivi per cui poteva essere considerato un personaggio scomodo?
Paolo Franceschetti
5 Settembre 2008 @ 18:13
Caro EK, la festa di Santa Rosa esiste da secoli, e anche se non me ne sono mai inteessato, penso che anche la fascia rossa esista da parecchio tempo.
E’ vero che i rosacroce nei secoli hanno trasformato molte feste cristiane in vere feste pagane, dal Natale (cui hanno sostituito Babbo Natale al presepe, e che è diventata una festa consumistica estrema) alla Pasqua (in cui si mangia a quattro palmenti e si mangiano dolci a volontà, e che viene festeggiata anche dai non cattolici). Ma non ho mai approfondito la questione della festa di Santa Rosa.
Quest’anno la festa di Santa Rosa è stata in gran parte profanata da altri segnali, molto peggiori, ma ovviamente sottovalutati e non notati. Il crocifisso della statua di Santa Rosa è stato divelto e la statua che doveva essere portata in processione è stata sfondata a calci nel basamento. Inoltre nella statua stessa ci hanno messo un gattino di un mese, ma nessuno ha fatto caso al significato del fatto perchè, si sa – siamo gente moderna – e non si può credere a superstizioni.
Solo il costruttore ha parlato di una profanazione, ma ovviamente non è stato ascoltato perchè del significato religioso degli eventi non se ne occupa più nessuno, neanche i cattolici. Con buona pace dei Rosacroce che trasformano tutte le feste religiose in feste pagane sotto il naso dei cattolici ignari.
Poi ci sono stati altri segnali molto peggiori su cui sorvolo per evitare di sembrare un visionario.
Ma il problema della fascia non me lo sono mai posto e ci vorrebbe troppo tempo per approfondire la cosa. Della cosa se voleva occupare la Carlizzi ma poi non so se l’ha fatto.
Ho evitato volutamente di occuparmi della festa di santa rosa e me ne sono andato, dedicandomi a aggiornare la nuova edizione di un mio libro giuridico, dimenticando Santa Rosa e il bar The red rose aperto pochi mesi fa proprio davanti al luogo di partenza della statua della santa, che mi da il voltastomaco solo a vederlo
Anonimo
5 Settembre 2008 @ 19:24
Caro Paolo,
allora qualcosa su cui indagare ci sarebbe davvero!
Attendiamo notizie dalla Carlizzi.
Per quanto riguarda la fascia rossa dei facchini, invece, negli opuscoli distribuiti quest’anno si affermava che tale colore sarebbe stato scelto perché era lo stesso delle vesti dei cardinali che nel 1258 trasportarono il corpo della giovane Rosa nella chiesa di Santa Maria, dove attualmente sorge il santuario.
C’è da chiedersi perché i facchini, allora, non siano vestiti tutti di rosso.
Ma i cardinali, poi, non vestono di color PORPORA?
Buon lavoro!
EK
Anonimo
6 Settembre 2008 @ 7:14
vogliamo commentare il film sul mostro di firenze che che verrá prodotto e interpretato da tom cruise ?
cercatore
goober
6 Settembre 2008 @ 8:07
@paolo:
Scusami se insito su fotografare ma mi lo faccio perchè mi sembra strano che una rivista che dovrebbe occuparsi di un hobby, si occupi di onomanzia, simboli e quant’altro.
Secondo te Ciapanna, il direttore del giornale, perchè lo fa?
Perdona l’ingenua semplificazione:
E’dei “nostri” o dei “loro”?
So che in rete è abbastanza diffusa la storia della sua lotta contro la mistificazione sull’aids.
Spero di averti strappato un sorriso coi miei racconti estivi.
Una parola sull’incidente aereo del cherubini,fratello del popolare lorenzo??
Anonimo
6 Settembre 2008 @ 8:27
Cara Stefania Nicoletti, come tu precisi Rino Gaetano ha avuto il primo incidente pochi giorni prima di quello fatale.
A questo punto credo sia interessante andare a vedere la data del primo incidente e il suo relativo valore numerico. Potrebbe essere stato quindi uno di questi giorni:
-18/27 maggio (v.num.33)
-23 maggio (v.num.11)
-20 maggio (v.num.8).
@Roby: per quanto riguarda Tenco cercati il testo di “Cara maestra” e “una brava ragazza”.
Michele R.
Roby
6 Settembre 2008 @ 9:21
Grazie Michele!
Roberto
6 Settembre 2008 @ 10:08
Avrei alcune domande;
riguardo ai messaggi che vengono mandati tramite i giornali noi riusciamo a scoprire solo qualche segno , mi chiedo, ci sono proprio dei messaggi inserite e bastano solo dei simboli per far capire il messaggio, il mesaggio puo essere estrapolato da degli articoli secondo un loiro codice?
secondo l’analisi dei gesti delmovimento futurista può aver qualche collegamento?
terzo in un forum con la Carlizzi in occasione si parlo di strane pagine web con una serie di parole al momento insensate ve le metto anche se non sono più presenti sono state svuotate
http:// mary1751.blog.deejay.it/segretezza_del_tavolo_del_google.html
http:// mary1751.blog.deejay.it/liberare_la_ragazza_di_gioco.html
http:// mary1751.blog.deejay.it/bowling_dei_vicoli_del_kenmore.html
http:// mary1751.blog.deejay.it/museo_Santa_di_arte_di_ana.html
http:// sacrire749.blog.deejay.it/glidden_i_colori_della_vernice.html
http:// sacrire749.blog.deejay.it/bustina_di_te_allingrosso.html
grazie
Barzo
6 Settembre 2008 @ 12:11
A tempo perso, mi son messo a esaminare i vincitori del festival di sanremo. Comune denominatore in 50.. amooore amoore amoore sfigato sempre e comunque. L’unico a non parlare di AMOR e Eros (tanto cel’ha nel nome..).
Molto presente anche il tema del cielo e del Blu (hanno valore simbolico a tema?)
Ecco chi ha vinto grazie alle rose:
1951
Grazie dei fiori
Fra tutti gli altri li ho riconosciuti
Mi han fatto male eppure li ho graditi
Sono rose rosse e parlano d’amor
1954
È tanto bello quel volto di donna
che veglia un bimbo e riposo non ha;
sembra l’immagine d’una Madonna,
sembra l’immagine della bontà.
1956
La prima rosa rossa è già sbocciata
e nascon timide
le viole mammole.
1957
E’ tornata
L’hanno accolta le stesse cose
L’hanno attesa le stesse rose
Dolce sogno dagli occhi verdi
E’ tornata ma è troppo tardi
Troppo tardi per chi aspetto
1996 Rosalino Cellamare
Vorrei incontrarti fra cent’anni
Rosa rossa fra le mie mani
2007
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
2008 (fuori concorso)
C’erano segni
c’erano segnali
numeri indecifrabili
forse nascosti sotto ai mari
Mimì
6 Settembre 2008 @ 16:53
Carissimi tutti: Paolo, Solange, lettori e bloggers. Entro ed esco da questo blog con un certo sgomento e inquietudine. Volevo porre un po’ di domande e spero che qualcuno risponda: perchè omicidi rituali? A cosa servono?Come vengono scelte le “vittime”, esiste per caso una specie di “roulette russa” o chi viene “sacrificato” deve avere particolari caratteristiche e quindi viene studiato tempo prima?
Quanto ci vorrà affinché le masse comincino a capire che il sistema è malato? Numerosi testi spirituali affermano che ci stiamo avvicinando ad una rinascita evolutiva dell’umanità (vedi anno 2012) ma che accadrà? Dovremo resettare tutto a costo della nostra stessa estinzione per far rinascere un mondo di amore, pace e armonia?
Mando a tutti un abbraccio fraterno
goober
6 Settembre 2008 @ 17:11
Avete sentito dell’anestesista del 118( 11 8 ) GENNARO NOE’ sospeso per negligenza riguardo alla morte di lorenzo appierto , annegato nella piscina di casa sua a RIVAROSSA????
Essere..Luce..
6 Settembre 2008 @ 17:36
Onore Sempre e Divinamente..
alla Consapevolezza..
Solo chi Vive nella Verità..
E’un Uomo Libero..
“Veritas Vincit”
Stefania Nicoletti
6 Settembre 2008 @ 19:17
Un’altra cosa a proposito di Luigi Tenco.
La cantante Dalida, sua compagna (cantò con lui “Ciao amore ciao” al festival di Sanremo del ’67, e fu lei a trovare Tenco morto nella camera d’albergo), tentò il suicidio il 26.02.1967 (un mese dopo il “suicidio” di Tenco). Ci riprovò, e stavolta ci riuscì, vent’anni dopo: il 03.05.1987. Entrambe le date danno come somma 33. Così come la data di Tenco.
Anastasio
6 Settembre 2008 @ 20:19
Per la serie “ditelo con i fiori” o meglio ancora … ditelo con le “Rose rosse” …
Personalmente penso che la più famosa, attualmente, sia quella di Massimo Ranieri della Canzonissima 1969:
… Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te
D'amore non si muore
e non mi so spiegare
perche' muoio per te
da quando ti ho lasciato
sarà perché ho sbagliato
ma io vivo di te
e ormai non c'e' piu' strada
che non mi porti indietro
amore sai perché
nel cuore del mio cuore
non ho altro che te
Forse in amore le rose
non si usano più
ma questi fiori sapranno
parlarti di me
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te …
Ma quelli che hanno la mia età, ricordano anche il testo di quella che cantava Carlo Buti con la sua voce stentorea (mio padre la accennava spesso, con la sua voce roca, quando si faceva la barba …)
Tutte le rose di tutti i roseti
Vorrebbe il cuore soltanto per sé,
Tutte le rose dei giorni più lieti
Porti in’cuore, più triste non è.
E si fan tenere, le bocche baciano,
Baciano e fremono tra i prati in fior.
Cuore so che vuoi goder
So che vuoi per te
Rose d’ogni colore
Ma, le rose rosse no!
Non le voglio veder
Non le voglio veder
So d’un giardino che fu devastato
Poiché la guerra feroce vi entrò
Tutto il terreno di sangue arrossato
Sangue che tutte le rose macchiò
E rosseggiarono corolle e petali
In fronte al tiepido bacio del sol.
Cuore so che vuoi goder
So che vuoi per te
Rose d’ogni colore
Ma, le rose rosse no!
Non le voglio veder
Non le voglio veder
Torni il bel maggio e il ricordo cancelli
D’un tempo tristo che alfine passò
Tutti i colori più vaghi e più belli
Vegga fiorir chi sofferse d’amor
Ma non ritornino le rosse immagini
Che ci ricordano tanto dolor.
Cuore so che vuoi goder
So che vuoi per te
Rose d’ogni colore
Ma, le rose rosse no!
Non le voglio veder
Non le voglio veder! …
Poi, bisogna senz'altro ricordare la bellissima canzone di Pierangelo Bertoli (Pescatore …) cantata anche da Fiorella Mannoia!
…
Rosa rossa pegno di amore
rosa rossa malaspina,
nel silenzio della notte ora
la mia bocca gli è vicina,
no per Dio non farlo tornare
dillo tu al mare
è troppo forte questa catena
io non la voglio spezzare
io non la voglio spezzare …
E quella della coppia Mogol Battisti, “Emozioni” ?
…
Uscir nella brughiera di mattina
dove non si vede a un passo
per ritrovar se stesso.
Parlar del più e del meno con un pescatore
per ore e ore
per non sentir che dentro qualche
cosa muore…
E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa…
O quella di Pino Daniele …
Passione
…
Il ricordo di un amore
viaggia nella testa
e non c'è una ragione
quando cerchiamo quel che resta
è come un vento di passione
o una rosa rossa
il ricordo di un amore
ci cambia e non ci lascia …
O quella di Marco Masini …
Principessa
…
Vieni principessa ti porto via con me
ci sarà in questo mondo di merda
una rosa rossa da cogliere per te
e domeniche e sogni sull'erba …
…
Vieni principessa ti porto via con me
fra le stelle di un altro pianeta
c'è una rosa rossa da cogliere per te
e domeniche e sogni di vita
vieni principessa ti porto via con me…
via con me.
Ma quella sicuramente più interessante, e quasi a dimostrazione che il senso metaforico – misteriosofico di tale questione, lo si può estrinsecare meglio se entriamo nel soggetto favolistico, è la seguente … che vi invito a leggere “lentamente e molto attentamente” e riguarda “Alice nel Paese delle meraviglie …”
Le Rose di Rosso noi le Tingiam
(Alice)
Il viaggio vuoi incredibile
Nel mondo inverosimile
Che niun sa dir dov'è
Dov'è quel magico
Paese che tu sai trovar
Oltre le nubi o in fondo al mar
oppur dentro di te
Chissà dov'è
Forse laggiù
Si vanno a rifugiar
La luna e gli astri
Quando il sole in cielo và
Alice guidaci
Le meraviglie mostraci
Di quei paesi magici
Che sai trovar …
(Le carte)
Rosse le pitturiam
le rose noi verniciam
non c'è che dir, non c'è che far
adesso né più né men
di rosso le tingerem
bo bo bo bom bom
Rosse noi le tingiam
ma quanto ahimè soffriam
perchè sappiam che al più doman
le rose moriran
oh!
Eppure noi insistiam
rosse le verniciam
oh oh oh oh
oh oh oh oh
Rosse noi le tingiam
le rose noi pitturiam
(Alice)
Ma signor Tre vorrei saper
se un buon motivo c'è.
(Le carte)
Eh? Oh!
(Tre)
Beh, il fatto è signorina
che abbiam piantato per sbaglio rose bianche e…
(Le carte)
C'è la regina che
le vuole rosse, è ver
se lo saprà
a tutti e tre
la testa taglierà
(Alice)
Oddio!
(Le carte)
Per questo noi ci affrettiam
e di rosso le verniciam.
(Alice)
Mio Dio!
Rosse le verniciam
(Tutti)
Rosse le pitturiam
(Le carte)
ma non dir mai
che hai visto e sai
non metterci nei guai
ma di rosso le tingerem
(Alice)
Sì, rosse le tingerem
(Le carte)
Nè blu, né ner
(Alice)
né arcobalen
(Tutti)
Di rosso le tingerem
Altrettanto interessante è una recente canzone inglese …
Scritta da un gruppo che si fa chiamare Theatres Des Vampires …
e che si intitola Rosa mistero …
Carpe mortem. Nigra mater.
Mater mortis. Sabath mater.
She can hear me.
A red rose is dying.
In her gloomy sleep
Night by night
She can hear me
She can see me
She can feel me
Under the snow
Under the barren rock
She can hear me…
A dead soul turns to dust
She can hear me
She can see me
She can feel me
Deep in the silence
Deep in the darkest forest
She can waits
Heavy stone lays
On your breast
She can hear me
She can see me
She can feel me
Traduzione di "Rosa Mistero":
Rosa Mistero
Cogli la morte. Madre nera.
Madre della morte. Sabath la morte.
Lei puo udirmi.
Una rosa rossa sta morendo.
Nel suo oscuro sonno
Notte dopo notte
Lei puo udirmi
Lei puo vedermi
Lei puo sentirmi
Figlia del male.
Male e mistero
Rosa di rose vestita di nero
Sotto la neve
Sotto l’arida roccia
Lei puo sentirmi…
Un’anima morta diventa cenere
Lei puo udirmi
Lei puo vedermi
Lei puo sentirmi
Figlia del male.
Male e mistero
Rosa di rose vestita di nero
Profondo nel silenzio
Profondo nella piu oscura foresta
Lei puo aspettare
La pesante pietra giace
Sul tuo petto
Lei puo udirmi
Lei puo vedermi
Lei puo sentirmi
Figlia del male.
Male e mistero
Rosa di rose vestita di nero.
Infine, bisogna aggiungere che le canzoni e le poesie che da secoli ci parlano della “Rosa” sono talmente tante, che possiamo realizzare quasi sicuramente un’enciclopedia di diversi volumi, sul tema … o no?
Per saperne di più in merito, suggerisco comunque le interessanti pagine web di questo sito:
http://www.mutamenti.ch/esperienze_rosa.htm
Un saluto da Anastasio
>
Chi sogna di giorno
conosce molte più cose
che sfuggono,
a chi sogna solo di notte.
>>>—-> Edgar Allan Poe
>
Fabio Piselli
6 Settembre 2008 @ 22:56
Paolo mi conosce, sono aperto ad ogni ipotesi ma raramente ne sposo una sola…
motivo per cui non sempre condivido l’ipotesi di una organizzazione come la rosa rossa in ogni omicidio presumibilmente rituale…
così come non sempre condivido il caloco numerico ad esso associato…
per la mia esperienza sono abituato a radicarmi ai dati di fatto per ricostruire progressivamente un evento giuridico, laddove il dato di fatto potrebbe essere tranquillamente una delle ipotesi suddette…
non è un problema di raziocinio o di credibilità verso talune teorie apparentemente “pazzesche”, ma è un metodo che ho sempre applicato proprio per meglio comprendere anche quelle più pazzesche ipotesi…
i livelli superiormente misteriosi esistono, ma esistono anche i non livelli ed i fatti meno superiormente organizzati…
non vorrei commettere un peccato quando credo di riconoscere in una rosa rossa anche la bellezza dei suoi petali e la poesia dei suoi colori, questo proprio perchè chi lo ha assunto a simbolo del male non condiziona la mia visione…
F
Roby
7 Settembre 2008 @ 6:38
Ci sono molte canzoni in cui viene nominata una rosa rossa, ma credo che non sempre ci si intenda riferire a quell’organizzazione anche perchè altrimenti tutti quelli che scrivono i testi dovrebbero esservi coinvolti e così su due piedi mi sembra abbastanza improbabile… Che ne pensi Anastasio?
Anastasio
7 Settembre 2008 @ 8:32
Caro Roby,
i tuoi interrogativi, come le osservazioni di Fabio Piselli, sono perfettamente condivisibili.
Ma appunto perché a parlar di rose (come a parlar di cuore e di amore …) lo si può fare in mille e più che variopinte maniere, noi, per tentar di “comprendere” SE, il messaggio poetico è strettamente correlato a una filosofia esoterica o ad altre e più genuine intenzioni … dobbiamo avere la CONSAPEVOLEZZA (come ci suggerisce in un msg. precedente anche l’anonimo … Essere … Luce …) di quelli che sono i giusti contenuti “metaforici” di base!
E questa CONSAPEVOLEZZA, è un prodotto mentale che si ottiene per gradi, a volte dopo anni ed anni di studi e a seguito di molti strati di analisi e di acquisizione di particolari dati filologici.
Solo così, potremo poi distinguere, quali siano i msg. occulti da quelli che invece sono soltanto poetici!
Per capire un po meglio queste “stravaganti” raffinatezze espressive, suggerisco anch’io come la signora Carlizzi e come sta facendo Goober, di leggere tutto quello che scrive da più di vent’anni (INCREDIBILE MA VERO! … nelle ultime pagine della rivista mensile FOTOGRAFARE …) il Direttore della medesima … Cesco Ciapanna!
Per quanto riguarda l’interlocutore anonimo, che si firma “Essere … Luce” … desidero dirgli che, NON È PER NIENTE VERO che: “Solo chi Vive nella Verità … E' un Uomo Libero …” ma per mille altre ragioni, È PROPRIO VERO IL CONTRARIO !
Chi è più “CONSAPEVOLE”, ha anche più responsabilità, nei confronti di tutti coloro che vivono nell’incoscienza … e quindi, ha anche IL DOVERE, SIA MORALE CHE MATERIALE (se non altro per una questione relativa alla PSICOSTASIA …) di comportarsi in maniera onesta; ovvero di VIVERE UNA VITA DEGNA DI ESSERE PRESA AD ESEMPIO E RACCONTATA …
Chi CREDE di ESSERE UN UOMO LIBERO, solo perché ritiene di comprendere quale sia la VERITA’, commette sicuramente un grave errore di presunzione e di arroganza !!!
Un saluto cordiale da Anastasio
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Chi sogna di giorno
conosce molte più cose
che sfuggono,
a chi sogna solo di notte.
>>>—-> Edgar Allan Poe
>
Anastasio
7 Settembre 2008 @ 10:28
Desidero aggiungere che, una visita attenta e non superficiale, a tutte le pagine di questo sito …
http://www.ccsg.it/Antonio.html
possono essere utili, per comprendere gli ulteriori "strati" e i passaggi interpretativi, in materia di "messaggi profondamente espressivi" … ma particolarmente sottili, e quasi invisibili!
Cordialmente da Anastasio
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Chi sogna di giorno
conosce molte più cose
che sfuggono,
a chi sogna solo di notte.
>>>—-> Edgar Allan Poe
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Anonimo
7 Settembre 2008 @ 11:59
……non mi preoccupano i messaggi subliminali, quanto invece i cacciatori di streghe, gli inquisitori, malati mente allo stadio finale, che vedono il male anche “nei frullati di mele” o dai fioristi. Vergogna ! Usate il cervello per favore !
Barbara Palombelli
7 Settembre 2008 @ 13:57
Anche io partecipo alla finale tra malati (di?) mente allo stadio.
Roby
7 Settembre 2008 @ 16:18
Grazie Anastasio,
anche per il link molto interessante.
Pensavo che alle volte magari può anche capitare che sia l’interprete a dare a certe segni un significato non voluto dall’autore o che altre volte ancora gli stessi artisti vengano inconsapevolmente usati per veicolare certi messaggi… E’ possibile?
E poi… se non chiedo troppo… potresti fare un semplice esempio, magari anche tra quelli che hai già citato però spiegandolo…?
Riccardo
7 Settembre 2008 @ 16:59
Anastasio,
il centro culturale san giorgio fa da tempo terrorismo filo-cattolico. Vedono tracce del demonio anche sull’etichetta dei sottaceti POLTI! (non è una battuta…)
Alcune segnalazioni sono interessanti ma la stragrande maggioranza sono farneticazioni.
vedi questo per esempio
http://www.ccsg.it/TopoSat.htm
(La stella a 5 punte è un simbolo esoterico molto più antico del satanismo e della cristianesimo. E a volte una stella è solo una stella.)
Ora aggiungo un’altra considerazione.
Seguo da tempo questo blog, e vi invito a non confondere satanismo ed esoterismo; per esempio il 31 ottobre, il 2 febbraio, i solstizi e gli equinozi NON sono feste sataniche, ma pagane.
Sono giorni importanti perchè scandivano, prima dell’avvento del cristianesimo, il ritmo dei lavori nei campi e l’avvicendarsi delle stagioni. In quei giorni particolari e di grande magia si eseguivano rituali di prosperità e si ringraziavano gli dei.
Fu poi la chiesa, decisa ad insinuarsi nei rituali della collettività che pose le sue ricorrenze nelle stesse date delle antiche feste pagane con l’intento di scalzarle.
Nel corso dei secoli queste antiche credenze sono state più volte riprese,manipolate ed integrate ad altre filosofie (come la Cabala, i tarocchi…) per creare nuove ritualizzazioni, che sono poi sfociate in vere e proprie correnti di pensiero esoterico come la “Hermetic Order of the Golden Dawn” (il rapporto tra Golden Dawn e massoneria sarebbe troppo lungo da spiegare in questa sede).
Quindi, a mio parere, i simbolismi esoterici riscontrati negli omicidi rituali sono da collegarsi al mondo dell’esoterismo piuttosto che in qualche setta pseudo-satanica.
Paolo Franceschetti
7 Settembre 2008 @ 17:51
Rispondo a Mimì che chiedeva, a cosa servono gli omicidi rituali.
Dipende da chi li fa e perchè.
Mi spiego.
Talvolta gli ordini più segreti, come il secondo ordine della Golden Dawn (ai cui rituali si ispira la Rosa Rossa), cui accedono i gradi superiori, uccidono per propiziarsi eventi positivi.
Oppure uccidono per indebolire l’avversario.
E’ il caso in cui la vittima ha il nome di un Santo o di un personaggio boblico; per esempio la piccola Maria Geusa, uccisa il 6.4.2004 a città di Castello. Il caso di Samuele, ucciso nel Gran Paradiso. O il caso di Valeria Cherubini uccisa dai coniugi di Erba).
Questi sono omicidi esoterici puri.
Poi ci sono gli omicidi commessi per procurarsi parti di cadavere, da usare per pozioni, riti ecc… Ad esempio ad alcune delle vittime del mostro di Firenze venne amputato un seno e la vagina.
Le finalità di questi riti sono ben descritte nel libro della Carlizzi “Gli affati riservati del mostro di Firenze”.
Servono per guarire un affiliato dall’impotenza, o da altri mali; in alcuni casi vengono preparati dei prodotti da vendere sul mercato mondiale ovviamente a cifre strepitose.
Poi ci sono gli omicidi per eliminare un testimone scomodo, un poliziotto che indaga troppo, un magistrato. Anche questi sono omcidi rituali, nel senso che essendo omicidi programmati dagli alti vertici della massoneria, ed essendo la massoneria un’organizzazione – per definizione – esoterica e iniziatica, devono essere commessi con determinati rituali, come la data, una determinata modalità ecc… Questo tipo di omicidi lo abbiamo analizzato nei nostri articoli “L’omicidio massonico 1 e 2”.
A chi ritiene assurda questa cosa, ricordiamo che la massoneria – lo ripeto – è un organizzazione principalmente, essenzialmente, esoterica. Ricordiamo che banche, sedi di aziene, ecc., vengono spesso costruite secondo determinati criteri esoterici.
Tutto il cammino e la ricerca di un massone è un percorso fatto di precisi rituali, dall’iniziazione, alle riunioni, che seguono sempre determinate modalità precise… Nulla di strano quindi che anche gli omicidi vengono commessi seguendo determinate modalità.
Gli stessi nomi e simboli dei partiti sono pieni di simboli e significati esoterici; il colore dell’arcobaleno, l’ulivo, ecc… sono simboli che ricorrono quando l’iniziato viene ammesso a determinati gradi.
Ora c’è poi la domanda più importante, quella che lascia tutti sgomento me compreso.
Ma perchè un potente, un politico importante, dovrebbe partecipare a riti esoterici con parti di cadavere e uccisioni varie?
La risposta ce l’ha data Fabio Piselli nel suo blog, con l’articolo la massoneria nera:
“Nasce così il doppio legame caratterizzato dal tacito ricatto di aver concorso alla commissione di un omicidio ritualistico, nasce così la reciproca copertura, non tanto solidale e massonica quanto complice e criminale con l’alibi della massoneria, nera in questo caso”.
In altre parole: una volta che un potente è ammesso alla conoscenza di questi riti, è completamente in mano all’organizzazione.
Qualcuno di loro ovviamente crede a queste cose.
Ma anche chi non ci crede, ritenendole delle superstizioni, o degli atti criminali fini a se stessi, partecipando a questi riti dimostra di mantenere il segreto su tutta l’organizzazione, anche su quegli aspetti che per avventura lui non dovesse condividere.
Le prime persone che hanno denunciato i riti esoterici e/o satanici dei potenti sono stati Cecilia Gatto Trocchi e Giuseppe Cosco (che ha scritto il libro “politica magia e satanismo”). La prima si è suicidata. Il secondo è morto di un malore inspiegabile e improvviso mentre si recava in tribunale per una consulenza nel maggio 2002.
Anastasio
7 Settembre 2008 @ 19:06
Per l’anonimo che ci invita ad usare “il cervello” … ma quale “cervello”? Uno come il suo?
Personalmente non potrei, non mi sento a tale livello!
Per Riccardo, è vero che il sito da me suggerito non è il massimo per tali approfondimenti, e che si possono dire molte cose anche sulle loro analisi; è vero inoltre che tutto quello che qui si dice o che dice anche il sottoscritto, non va comunque preso per “oro colato”, ma ben controllato, soppesato, ovvero, preso con il necessario beneficio di inventario, per non cadere nella semplice credulità!
E poi però, bisogna dire: ma è vero o non è vero che Walt Disney era massone e che mediante i fumetti e i cartoni animati abbia veicolato (nella sua lunghissima esistenza) tantissimi msg. esoterici?
E che la Walt Disney, abbia recentemente pagato (per le avventure di Bianca e Bernie) una somma pari a 70milioni di $ di penale, per aver inserito in quel cartone animato – destinato a dei bimbi – un messaggio subliminale, di tipo pornografico satanista?
http://www.ccsg.it/BeppeGri.ram
E poi, io non sarei così drastico nel determinare quelle che sono ATTUALMENTE le differenti scale di valore che esistono (e che indubbiamente esistevano in nuce …) fra l’esoterismo e il satanismo!
Certo che potrebbe sembrare assurdo e perfino ingeneroso, buttare nell’immondizia tutte le migliori “scuole di pensiero filosofico”, ma è possibile mai, che nessun affiliato alle numerose fraternità, riesca a vedere come stanno realmente le cose oggigiorno?
Le infiltrazioni avvenute in questi ultimi decenni, in tutte le scuole esoteriche, hanno di fatto trasformato e nella maniera più deteriore, lo straordinario msg. esoterico e metafisico, che per millenni era stato generosamente tramandato per via orale, e lo hanno miseramente impoverito e ridotto ad una sorta di “vetrina” per manager aziendali e per arrampicatori socio-politici … !
Un interlocutore (sicuramente massone) in uno di questi blog, ebbe a dire pochi mesi fa pressappoco così … “che se è vero che per essere accettato in una scuola di pensiero massonica, devi avere le migliori capacità intellettive, allora è altrettanto vero che i migliori rappresentanti sociali e di Governo (ovvero: coloro che si sono fatti una posizione sociale preminente) sono nella maggioranza massoni!
Gli ho rigirato l’interrogativo, e gli ho chiesto se lui riuscisse a vedere, in qualche settore della n/s vita parlamentare, qualche personaggio sicuramente massone e meritevole di attenzione, perché abbia saputo risolvere – fra i mille problemi sociali esistenti del “caso italiano” – una sola questione.
Es. la Giustizia, è vero o non è vero che l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa, nei temi della giustizia e per come vengono garantite le fasi processuali?
Es. la Sanità, è vero o non è vero che esistono troppe “baronie” e che i migliori posti ospedalieri vengono assegnati più politicamente che a seguito di regolari concorsi?
Es. la Scuola, è vero o non è vero che il sistema scolastico italiano, non rappresenta di certo il meglio e che per laurearsi in maniera sicuramente più apprezzabile, molti dei n/s ragazzi decidono di andare a studiare all’estero anche indipendentemente dal progetto Erasmus?
Non mi ha risposto!
Scusa se mi sono un po allargato; tutto cio per dire, che dobbiamo fare molta attenzione ai messaggi “sibillini” dei satanisti e delle sette sataniche … ma dobbiamo essere altrettanto attenti, a non prendere come “vangelo esoterico” tutto quello che ci viene tramandato, grazie anche al culto dei solstizi e degli equinozi.
Ti ringrazio comunque per avermi fatto questo appunto, questo significa che tu sei sicuramente persona degna.
Cordialmente da Anastasio
>
– Il bene pubblico è la legge suprema.
>>>———> Marco Tullio Cicerone
>
Anonimo
7 Settembre 2008 @ 19:38
….vede Dott. Franceschetti, se analiziamo bene la nostra storia attuale e passata, vediamo ben chiaro che la totalità , delle guerre, degli odi, dei terrorismi, dei razzismi sono originati da due fattori: fanatismo religioso e denaro.Il fanatismo religioso si identifica nell’odio, la persecuzione e l’inquisizione di ciò che è diverso, demonizzandolo ed usando tutti i sistemi per combatterlo, e non importa se ciò si chiama massoneria o ateismo o animismo o comunismo o Hippies o Incas o streghe od altro….. cambierà nome a secondo delle esigenze dei fanatici.
Mi sa indicare un solo caso con sentenza definitiva riguardo alla fantomatica organizzazione della rosa rossa, mi sa descriverne la struttura, gli obbiettivi, con tanto di documentazione prodotta dagli stessi, che abbia avuto interessamento da parte di Istituzioni Giudiziarie in qualsiasi parte del mondo ? Riguardo invece ai fanatismi religiosi le potrei fornire qualche tonnellata di materiale, per non parlare dei reati connessi alla finanza, che spesso si identificano con strutture conosciute e combattute, cioè le mafie. Il fanatismo religioso basa la sua forza sull’esistenza del cosidetto male, che se non c’è va inventato di sana pianta. Non mi meraviglierei se fanatici religiosi arrivassero a commettere omicidi per poi accusare delle pseudo-aeree-società segrete inesistenti per mantenere (in passato) o riconquistare (nel presente) il ruolo di paladini del bene, della morale e della giustizia divina. E’ già successo, è una storia vecchia.
Anastasio
7 Settembre 2008 @ 21:07
Per Roby,
quel link, l’ho suggerito proprio per ”dimostrare” almeno parzialmente, l’esistenza di precisi messaggi simbolici “subliminali” … diciamo che gli esempi ivi contenuti, evidenziano anche una notevole capacità di “inventiva artistica”!
Inoltre, come tutti noi sappiamo, i messaggi subliminali sono fortemente vietati e ben puniti nella società americana. Cosa che non possiamo affermare avvenga nel n/s Paese, ove esiste un personaggio (ovvero un ente privato) che con ben tre reti televisive ne può veicolare a profusione, per aumentare la propria migliore immagine personale!
Per meglio comprendere cosa significa l’utilizzo di tali messaggi, puoi approfondire i contenuti di questa pagina … http://it.wikipedia.org/wiki/Messaggio_subliminale e soprattutto nella parte dedicata ai messaggi in musica, alcuni dei quali, si pensa che possano incitare al suicidio o all’omicidio, in soggetti che assumono particolari sostanze allucinogene o che comunque siano già almeno in parte, psichicamente disturbati.
Naturalmente, le considerazioni che troverai in questa pagina, sono ben ponderate per evitare pericolosi allarmismi, ma è indubbio che nello studio e nell’utilizzo delle “sottili percezioni sensoriali”, qualcosa di molto simile agli “effetti ipnotici” si riescono a produrre, in soggetti altamente sensibili o in qualche modo ricettivi. O no?
Altrimenti non si spiegano e non si riuscirebbero davvero a spiegare tutti quei tentativi che in questi ultimi decenni sono stati fatti da Dianetics & Scientology per adescare adepti, facendo loro un bel lavaggio del cervello per poterli condizionare e ridurli a semplici “automi”, per poi controllare in tutti i sensi, le varie potenzialità di tali soggetti … tra le quali (badaben badaben …) anche quelle economiche!
http://xenu.com-it.net/
http://it.wikipedia.org/wiki/Scientology
e non si spiegherebbero nemmeno tutti quei “suicidi ed omicidi di massa” … avvenuti a causa di non ben precisati incontri religiosi …
http://www.astori.it/religione/Sette/dossier/strsuicollettivi.html
Io direi, che questa è una materia assai scottante, che (come tante altre questioni) NON È STATA PRESA IN GIUSTA CONSIDERAZIONE da coloro che ci governano, ma che bisogna assolutamente approfondire …
Per quanto riguarda gli artisti che “veicolano particolari msg.” … ce ne sono alcuni (soprattutto autori di testi o cantautori …) che hanno sicuramente una buona proprietà di linguaggio, relativa a tali tematiche.
E non sempre sono messaggi negativi, anzi, dovendo doverosamente parlare di quelli più evidenti, non possiamo evitare di apprezzare moltissimo, tutti quelli che sono stati realizzati da Franco Battiato e da Edoardo Bennato … i loro testi, NON SON SOLO CANZONETTE e contengono indubbiamente, numerosissimi msg. importanti e condivisibili!
Ma i Fabri Fibra ad es. http://it.youtube.com/watch?v=e1CJ80Xa2mk
http://it.youtube.com/watch?v=UdX4_rUM5Gs&NR=1
utilizzano le frasi più assurde ed invasive e le reiterano a josa (come se fossero mantra) per meglio depotenziare il cervello di chi ascolta e renderlo più fono-assorbente alle loro “eccitanti paranoie melodiche” … tutto ciò lo ritengo tremendamente insulso e altamente devastante oltre che “criminale”!
E che dire poi di tipi come Eminem ?
http://it.youtube.com/watch?v=577voFvHsb0
Che razza di msg. veicolano, con le loro musiche e con le loro apparizioni costoro?
Un caro saluto da Anastasio
>
– Il bene pubblico è la legge suprema.
>>>———> Marco Tullio Cicerone
>
Anonimo
7 Settembre 2008 @ 21:23
….e come volevasi dimostrare:
riporto da sopra
"Ma i Fabri Fibra ad es. http://it.youtube.com/watch?v=e1CJ80Xa2mk
http://it.youtube.com/watch?v=UdX4_rUM5Gs&NR=1
utilizzano le frasi più assurde ed invasive e le reiterano a josa (come se fossero mantra) per meglio depotenziare il cervello di chi ascolta e renderlo più fono-assorbente alle loro “eccitanti paranoie melodiche” … tutto ciò lo ritengo tremendamente insulso e altamente devastante oltre che “criminale”!
E che dire poi di tipi come Eminem ?……."
Bene, bravissimo e cosa dovrebbe essere fatto a questi soggetti che definisci criminali. Illuminaci.
Anonimo
7 Settembre 2008 @ 22:00
Hai scritto anche : ” Il bene pubblico è la legge suprema.” Ci potresti dire CHI decide cosa è il bene pubblico ?
Anastasio
7 Settembre 2008 @ 22:17
Caro Anonimo;
i tuoi interrogativi vorrebbero essere ironici, ma sono semplicemente superflui!
Ciao, dormi bene, zzzzzzzzz Anastasio
>
– Il bene pubblico è la legge suprema.
>>>———> Marco Tullio Cicerone
>
Anonimo
7 Settembre 2008 @ 22:22
Li hai trovati Ironici ?
Io invece le tue affermazioni le ho esaminate/commentate con tutta la gravità necessaria.
Barzo
7 Settembre 2008 @ 22:52
caro anastasio,
molte volte i tuoi commenti si sono rivelati interessanti, utili e critici.
Ma questa volta coi messaggi subliminali ritengo sia caduto nell’esagerazione.
Per me il rock è libertà, sono 20 anni che ascolto questa musica, sono cresciuto coi queen e dylan dog ed è grazie anche a loro che ho costruito una personalità che ora a 28 anni mi ha fatto interessare a blog come questo.
non c’è berlusconi o w. disney che tenga. Ognuno trova il messaggio che la sua mente è pronta a cogliere. E quei siti di pseudo-ultrà-cattolici rasentano il ridicolo nel loro fanatismo.
cordialmente,
barzo
Fabio Piselli
8 Settembre 2008 @ 7:14
di fronte alla ipotesi dell’esistenza di una “forza occulta” si sviluppa la possibilità di riconoscere la nostra “palese debolezza” con l’attivazione di tutta una serie di meccanismi che rischiano di confondere anche la persona più equilibrata.
Non è una questione di equilibrio psichico, motivo per cui non ci sono “matti” visionari oppure “pazzi” esoterici e satanici, a parte i casi di palese psicopatologia.
Dipende da tutta una serie di dinamiche interne ed esterne che riescono a veicolare un messaggio, corretto oppure criminogeno, proprio in virtù della capacità di eterodirigere le nostre debolezze attraverso la presunzione di un potere “occulto”.
Di fronte al quale avremmo dei soggetti che credono di avere dei particolari requisiti per riconoscerlo e combatterlo ed altri che invece ritengono di detenere questo potere nel quale si identificano.
E’ fin troppo facile affidarci al raziocinio per definire tutti questi una sorta di accozzaglia di psicotici, affetti da varie nevrosi che vedono mostri anche nelle biscottate o che credono di poter gestire la vita e la morte degli altri in relazione alla propria presunta organizzazione.
Non dobbiamo nemmeno escludere che nella maggior parte dei casi è facile imbatterci in soggetti il cui processo limbico ha subito qualche trauma, senza però scadere nella facile conclusione che dipende sempre e comunque dalla pazzia vera o presunta che sia.
La psicologia è però lo strumento base per la veicolazione del pensiero dell’esistenza di “poteri occulti” pro o contro, motivo per il quale ritengo importante fare attenzione alle dinamiche psicologiche più che alle perizie psichiatriche.
Attenzione che non serve per capire la “sanità” psicologica di un soggetto ma soprattutto per comprendere i meccanismi di condizionamento di questo soggetto, sia esso pro sia esso contro i “poteri occulti”.
Credo che sia importante anche esagerare nelle ipotesi di messaggi subliminali, nella ipotesi di rose rosse e sette varie, anche confondendo una presunta entità con un presunto modo di veicolazione del messaggio demoniaco, proprio perchè questo rappresenta l’interesse e la voglia di contrastare ogni eventuale potere da parte di chi non appartiene al presunto potere stesso.
Che questi sia un professionista che desidera capire i contenuti di una organizzazione o sia un mero cittadino che proietta le proprie esperienze non ha alcuna importanza rispetto al valore del confronto, il quale, progressivamente potrà risolversi in una discussione fra “visionari psicotizzati” oppure evolversi in una più equilibrata conoscenza del fenomeno.
La mia esperienza, personale e professionale, mi ha permesso di conoscere alcuni soggetti membri di talune realtà esoteriche, sataniche, massoniche le cui caratteristiche sono state un buon confronto per meglio capire il loro “messaggio” o la loro filosofia oppure il loro indice di pericolosità.
Non ho gli strumenti conoscitivi per riconoscere dei particolari segnali criptati di attivazione di un omicidio o della presenza di una setta segreta, posso riconoscere degli indizi che ipoteticamente potrebbero evidenziare dei riferimenti a questa o a quella organizzazione “occulta”, ma cerco di fare sempre molta attenzione fra la mia psicologia e l’immagine della forza occulta che ritengo di riconoscere in un evento giuridico in particolare.
chi scrive e chi commenta in questo blog esprime le proprie conoscenze, le proprie ipotesi, le proprie paure, indipendentemente dalla reale bontà delle propria capacità, competenza o struttura psichica per farlo in modo corretto.
Non ha importanza se possiamo leggere anche delle palesi baggianate rispetto ad una ipotesi, così come non ha importanza se leggiamo invece delle meravigliose descrizioni tecniche del fenomeno.
E’ importante che qualcuno voglia comprendere questà realtà, questo fenomeno, questo tipo di cultura più criminogena che criminale.
Avremo tempo per vomitarci addosso i nostri commenti rispetto al contenuto di una espressione o di una ipotesi, nel frattempo restiamo sereni di poterla esprimere senza paura di sentirsi dare del pazzo.
L’occulto spesso è la parte nascosta della nostra palese realtà ma in rari casi può essere anche la realtà nascosta di un palese pericolo.
Tutti noi necessitiamo di un dio da pregare e di uno da bestemmiare, di proiettare le nostre colpe e la nostra speranza nei confronti di un altro da noi, il quale sarà il catalizzatore delle nostre debolezze, da amare oppure odiare.
Chi è capace di gestire questa nostra caratteristica ha il potere su di noi, che lo faccia con un completo bianco o con un mantello nero poco cambia, cambia solo il modo di espressione pratica di questo potere, verso il bene di tutti, attraverso le c.d. buone azioni, oppure verso il bene di pochi attraverso le delega delle cattive azioni nei confronti di tanti potenziali buoni che hanno scelto il mantello sbagliato….
Fabio
Anonimo
8 Settembre 2008 @ 11:17
Salve Piselli,
il problema è per l’appunto di riportare certe fenomenologie sui giusti binari, capirne la capacità di azione, inquadrarle nei suoi aspetti criminali ed organizzativi, evitando assolutamente di farne una sorta di “mito” anche nella sua totale negatività. Il nostro Ordinamento Giudiziario definisce certe fenomenologie, quando esiste un comportamento criminale e di offesa alla pubblica sicurezza “associazioni a delinquere” con varie finalità. Quello che è importante, anche nel semplice dialogare, è definire bene ciò di cui si parla. Il nostro ordinamento non persegue organizzazioni o associazioni o club o altro in quanto tale, sarebbe anticostituzionale, antidemocratico degno dei regimi totalitari. Il nostro ordinamento persegue il comportamento criminoso, che sia compiuto da un massone, da un prete, da una suora, da un semplice cittadino, da un politico (speriamo…) o da chicchessia. Quindi, è assolutamente sbagliato puntare il dito contro qualsiasi forma di aggregazione o associazionismo o altro solo in quanto tale perchè questo è il preludio alla discriminazione.
Fabio Piselli
8 Settembre 2008 @ 11:36
sono pienamente d’accordo come credo lo siano anche gli altri…
ritengo di dire che la visione di chi scrive in questo blog è forse meno “giudiziaria” e più emotiva rispetto ai fatti che tratta, rischiando di criminalizzare laparte “avversa”..
occorre però fare molta attenzione fra la libertà di associazionismo, che tutelerò fino alla morte, e la libertà di farmi morire per tutela di qualche associazione…
la rilevanza penale dei reati associati dipende dalla capacità del giudice di evidenziarne i contenuti, spesso mascherati da meri reati bagatellari…
il grido di attenzione è proprio questo, certamente viziato da singole visioni e crociate, ma convergente sul fatto che spesso proprio un reato bagatellare nasconde una associazione a delinquere…
ho scritto più volte del potere della collettività rispetto alla debolezza dei singoli…
potere che non significa discriminazione rispetto alla possibilità di associarsi e di liberamente esprimere le proprie opinioni, anche avvere e diverse e pure con strumenti radicali…
potere collettivo che purtroppo scema di fronte alla associazione segreta o elitaria come parte della massoneria o di quelle organizzazioni settarie…
chi partecipa a questo blog detiene il potere collettivo, da raffinare e confrontare anche grazie al tuo intervento, per stimolare la magistratura e meglio evidenziare dei reati associativi la cui natura non è altrimenti specificata…
perseguire il singolo reato, anche se posto in essere in modo associativo, è il lavoro della magistratura che compie con tutta la sua forza e la sua debolezza…
stimolare la discussione sulla potenzialità di una forza associativa che potrebbe rappresentare un reato in danno collettivo è parte della libera espressione della collettività stessa…
la discriminazione scade quando nasce la discussione, come in questo caso, diversamente dalla impossibilità di confrontarmi con chi mi oppone un cappuccio, un mefisto o un “ordine superiore”…
posso solo invitarti a leggere fra le righe dei contenuti e dei commenti di questo blog, perchè in questi vuoti vi è la pienezza del contenuto stesso, rappresentato dalla non conoscenza di tali fenomeni e dalla volontà di conoscerli, anche commettendo degli errori, per i quali, coloro eventualmente offesi, potranno sempre adire all’azione penale o civile….
Fabio
Mimì
8 Settembre 2008 @ 13:04
Grazie per aver risposto Paolo.
Anonimo
8 Settembre 2008 @ 13:06
Sono assolutamente daccordo. E spero come te, che tanti nuovi mezzi di comunicazione, possano rappresentare uno strumento in più, anche per le Nostre Istituzioni, per capire ed apprezzare anche il contributo in senso civile che anche un semplice cittadino può dare.
“La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”.
Set
8 Settembre 2008 @ 15:00
Qualche tempo fa, su questo stesso blog, era stata espressa un ipotesi (però non supportata da prove che vorrei invece trovare) sulla vera natura dell’Grande Architetto Dell’Universo.
L’ipotesi affermava che ai “gradi alti” della massoneria venisse RIVELATA la sua “vera” natura e che si trattasse nientemeno che di Satana, il vero padrone dell’universo per i Satanisti, i quali lo fanno coincidere con l’Uomo stesso.
Esprimo la mia (forse inutile) opinione.
Se questo fosse vero, avremmo una spiegazione plausibile sull’importanza di tenere nella segretezza tutta l’organizzazione (in una società, più che veramente Cristiana, ancorata ancora ai suoi valori di fondo), e plausibile sembra pure l’utilità di portare ai “piani alti” chi sembra essere in sintonia con questa filosofiareligione incentrata sull’uomo e la sua natura materiale.
E ancora, alla luce di ciò, non mi sembra affatto improbabile che siano queste organizzazioni esoteriche a voler creare un nuovo ordine mondiale, basato sulla potere di pochi.
Inoltre troviamo anche una piccola spiegazione, per me più che plausibile, nel nascondere nei marchi, nella pubblicità tutti questi simboli satanici/sessuali in maniera subliminale.
Io credo fermamente nell’esistenza di questi messaggi, perché io stesso ne ho riscontrato un infinità, dovunque andassi, qualunque cosa comprassi. Ma su internet non ho trovato nessuna spiegazione che mi convincesse del tutto, sull’utilità e la funzione di questi messaggi.
Io non credo che nascondere un fallo o la scritta “sex” nelle bottiglie di coca cola incrementi le vendite o faccia esplodere chissà quali desideri sessuali… se non quelli che definirei naturali…
Non ho ancora trovato le prove che siano dannosi, ma alla luce del fatto che si sta parlando (sempre per ipotesi) di organizzazioni che sfruttanocredono nel Satanismo, allora appare più chiaro come ci sia il “divertimento” di nascondere falli nelle bottiglie di coca cola, o la parola “sex” nei cartoni animati come il Re Leone etc.. etc..
Un Nicciano
P.S
Non sono un vero satanista, perché non credo nella magia e nei rituali, spero che il nick non dia fastidio… sono solo un appassionato.
Anonimo
8 Settembre 2008 @ 15:10
Approfondiamo adesso la teoria/ipotesi della cosidetta organizzazione della “rosa rossa” (uso questi termini semplificativi) riprendendo i dati che sono stati esposti qui ed altrove :
1 La rosa rossa sarebbe una potentissima organizzazione mondiale.
2 La rosa rossa compie omicidi rituali e a quanto sembrerebbe in grandissimo numero.
3 E’ in grado grazie ai suoi adepti di controllare/condizionare mezzi d’informazione e molti/soggetti e luoghi Istituzionali.
4 La rosa rossa usa messaggi subliminali e/o criptici per comunicare tra gli adepti (titoli di giornali, pubblicità, film……).
Se tutto questo corrisponde al vero, ci sono delle cose che non tornano.
1 Non vi è traccia di fuoriusciti/denuncianti da questa organizzazione così potente ed organizzata, e questo è un dato rilevante e sintomatico di altre potenti organizzazioni (fuoriusciti/denuncianti dalla Cia, dal Kgb, dalla chiesa,da gruppi terroristici mondiali…….altri, naturalmente non li metto tutti sul solito piano, faccio solo una valutazione oggettiva).
2 A parte isolatissimi casi, non risulta, vista anche l’enorme mole di “omicidi rituali”,che da atti processuali testimonianze o fatti che possano in qualche modo ricondurre anche alla sola ipotesi sia mai emerso anche solo l’ipotesi di siffatta organizzazione, ricordo invece che riguardo ad altre organizzazioni sopracitate esistono eccome tonnellate di atti che ne dimostrano l’esistenza.
3 Il controllo dei mezzi d’informazione mi sembra che sia in tutte altre mani, la politica, la chiesa, la finanza, non mi sembra che ci sia un grande spazio per altre infiltrazioni e credo anche che non lo permetterebbero.
4 Che senso ha per un’organizzazione così potente di servirsi di sistemi di comunicazione così obsoleti, lenti e di dubbissima interpretazione, e comunque rivolta in particolar modo ad una manovalanza a rischio di rivelazioni, peraltro non risulta che qualche adepto fuoriuscito abbia dato le chiavi di interpretazione dei suddetti messaggi.
Sono osservazioni oggettive ? O qualcuno pensa che siamo davanti alla più grande organizzazione criminale segreta mondiale nello stile dei film di 007 o dei fumetti della Marvel.
Paolo Franceschetti
8 Settembre 2008 @ 16:51
Caro anonimo, esprimi dei dubbi assolutamente legittimi e logici, quindi rispondo punto per punto.
Tra l’altro i tuoi dubbi erano gli stessi miei, quando ho iniziato a occuparmi di queste cose.
Iniziamo dal punto 1.
1 Non vi è traccia di fuoriusciti/denuncianti da questa organizzazione così potente ed organizzata, e questo è un dato rilevante
Non è esatto. Alcuni ci sono stati. Uno dei più famosi è Leo Taxil, ma poi ritrattò tutto e dopo poco tempo, morì.
Poi ci sono quelli che hanno semplicemente rivelato qualche segreto, come Stanley Kubric, morto prima di terminare il suo ultimo film.
Quelli come mozart, che scrissero il flauto magico svelando alcuni segreti massonici e che infatti morì prima di scrivere il requiem.
Il punto è che la massoneria è un
organizzazione internazionale. Se il pentito di mafia può rivolgersi, in teoria, allo stato, il pentito rosacrociano a chi si rivolge? Rivolgersi allo stato significa rivolgersi alla massoneria stessa.
“2 A parte isolatissimi casi, non risulta, vista anche l’enorme mole di “omicidi rituali”,che da atti processuali testimonianze o fatti che possano in qualche modo ricondurre anche alla sola ipotesi sia mai emerso anche solo l’ipotesi di siffatta organizzazione”.
L’ipotesi è emersa. La P2, ad esempio, era infiltrata in tutti i settori dello stato. E occorre ricordare che la maggior parte degli iscritti non risultava dagli elenchi che furono trovati a Castiglio Fibocchi a casa di Licio Gelli. E tutti gli iscritti alla P2 di allora, fecero carriera anzichè perdere il posto; e li troviamo oggi nei massimi posti di potere.
Quanto a quei magistrati che hanno provato ad avvicinarsi alla verità, sono saltati in aria o sono stati uccisi, come il giudice Occorsio.
Mentre altri che hanno provato ad indagare sulla massoneria come istituzione sono stati fermati, come Cordova.
Quanto alla Rosa Rossa, è stata portata alla lice da Gabriella Carlizzi, ma esistono alcune risultanze processuali, in particolare riguardo al cosiddetto mostro di Firenze.
Ma a mio parere la migliore prova dell’esistenza di questa organizzazione è nei libri e nei testi massonici. Studiando i testi di storia massonica scoprirai da solo come riconoscerla e allora vedrai che è ovunque, e che tutti i più importanti uomini del passato, erano tutti rosacrociani.
Esistono poi i testi con i rituali della Golden Dawn, e centinaia di testi che trattano i Rosacroce. Se tu vai in una libreria Feltrinelli, ad esempio, probabilmente troverai più testi sui rosacroce che sulla seconda guerra mondiale o sulla politica attuale.
“3 Il controllo dei mezzi d’informazione mi sembra che sia in tutte altre mani, la politica, la chiesa, la finanza, non mi sembra che ci sia un grande spazio per altre infiltrazioni e credo anche che non lo permetterebbero”.
Hai ragione. Ma tieni presente che i vertici della politica e della finanza sono rosacrociani. Quanto alla Chiesa, se vai sul sito Chiesa viva di Padre Villa, vedrai che sia Paolo VI che Giovanni XXIII erano rosacrociani. E se leggi alcuni libri di matrice cattolica sulla disputa tra rosacroce e chiesa Cattolica, la cosa non ti deve stupire perchè la massoneria ha avuto da sempre tra i suoi principali scopi quello di indebolire la Chiesa sia dal punto di vista materiale, che spirituale.
“4 Che senso ha per un’organizzazione così potente di servirsi di sistemi di comunicazione così obsoleti, lenti e di dubbissima interpretazione, e comunque rivolta in particolar modo ad una manovalanza a rischio di rivelazioni, peraltro non risulta che qualche adepto fuoriuscito abbia dato le chiavi di interpretazione dei suddetti messaggi.
Sono osservazioni oggettive ? O qualcuno pensa che siamo davanti alla più grande organizzazione criminale segreta mondiale nello stile dei film di 007 o dei fumetti della Marvel”.
L’uso di giornali, Tv E ALTRI MEZZI DEL GENERE, non è obosoleto. Al contrario è l’unico modo per non essere mai intercettati e registrati, e l’unico modo per
non precostituire mai prove contro questa organizzazione.
Tanto c’è sempre qualche persona intelligente e razionale che di fronte ad evidenze palesi, come la moneta da un dollaro che contiene la piramide, è pronto a sostenere che deve trattarsi una coincidenza. O persone che sostengono che la Rosa nel pugno si chiama così perchè la Rosa è u simbolo universale di purezza.
Infine, non siamo di fronte ad un’organizzazione criminale qualunque…. siamo di fronte ad un’organizzazione che esiste da secoli, e le cui prove si trovano nei libri di storia, nei documenti ufficiali, nella storia di questa istituzione.
Inoltre, a voler cercare ulteriori prove, basta leggere gli atti giudiziari riguardanti casi importanti in cui i testimoni muoiono sempre nello stesso modo.
Le stragi rimaste tutte, sempre impunite, ove al massimo hanno preso qulche esecutore.
Tutto questo è indizio che c’è qualcosa di più, oltre alla verità ufficiale.
E studiando le opere massoniche, e quelle cattoliche relative al conflitto tra massoneria e chiesa, si trovano le “prove” di questa istituzione e si capisce cosa è quale “qualcosa in più” che non si riesce ad afferrare ascoltando solo la verità che ci propinano i mass media.
La prova, insomma, è nei libri di storia, in quella storia non ufficiale di cui nessuno parla, in genere, ma di cui ogni libreria volendo è piena.
Anonimo
8 Settembre 2008 @ 17:37
Apprezzo la risposta, ma non trovo elementi tali da definirla soddisfacente. E’ tutto un pò nebuloso e mischiato, non ho capito quali sarebbero i rapporti provati storicamente e Giudizialmente tra la P2 e la rosa rossa, Leo taxil è morto nel 1907, il riferimento a Stanley Kubric mi sembra un pò vago, inconsistente. Poi a parte che nel caso del “mostro di firenze” non trovo altre fonti testimoniali e/o Giudiziarie relative a questa organizzazione mondiale. I rosa croce mi sembra poi che abbiano una storia completamente a parte ….o sbaglio ?
Può aiutarmi a capire un pò meglio dati oggettivi e verificabili alla mano?
Paolo Franceschetti
8 Settembre 2008 @ 19:12
Caro anonimo, purtroppo in poche righe non si può dare una risposta esauriente.
Immagina che uno che non sa nulla di mafia chiedesse “ma dove sono le prove che esiste un organizzazione come questa, che controlla tutta la Sicilia?” Cosa bisogna rispondere?
Bisogna rispondere: la prova è nel funzionamento della Sicilia, nelle morti dei magistrati e dei poliziotti, nelle estersioni continue dei commecianti, nell’omertà quando c’è un delitto, e nella storia della Sicilia stessa, che occorre conoscere e studiare”.
Ma occorre informarsi molto per capire e conoscere la mafia.
Allora l’interlocutore domanderebbe: ma prove processuali ce ne sono?
La risposta sarebbe che c’è stato il maxi processo a cosa Nostra negli anni 80, ma mai un processo all’organiazzione intera.
Ma chi conosce la storia giudiziaria italiana e della Sicilia sa che esiste la mafia dappertutto, in Sicilia, e per convincersene occorre cominciare a studiare, leggere informarsi, osservare ecc…
Bene. Con la massoneria è la stessa cosa.
Non c’è mai stato un vero processo, tranne quello alla P2, ma poi esistono tanti processi scollegati tra loro e che bisogna collegare.
Poi esiste la storia di questa istituzione, dei suoi rapporti con la Chiesa, con gli imperi, con la cultura, e con la società tutta. Una storia che sta nelle encicliche papali, nei movimenti culturali di questi ultimi secoli.
Lo stesso Dante era un Rosacroce, e questo è riportato in tutti i principali testi massonici rosacrociani.
La cultura europea è Rosacrociana, anche se non ce ne rendiamo conto. E i principali uomini del nostro tempo erano e sono dei Rosacroce.
Un esempio eclatante. Madonna. Mi sono sempre domandato il perchè di questo nome, dato che non mi pare una fervente cattolica. E il perchè di alcuni spettacoli in cui lei, ricoperta di croci, fa gesti osceni.
Una volta che conosci i Rosacroce tutto diventa chiaro, specie alla luce del fatto che Madonna è un esperta della Cabala ebraica, e la filosofia rosacrociana prende molto dalla Cabala (ad esempio i numeri rituali per le morti sono presi dalla Sephirot cabalistica).
Quindi occorrerebbe studiare alcuni atti processuali, e poi la storia della massoneria.
E’ interessante poi leggere e studiare i testi massonici puri, cioè quelli scritti dai massoni, per i massoni. Li ci sono scritte le cose in modo molto più chiaro che da qualsiasi parte. Ad esempio che Dante era un Rosacroce non lo studierai a scuola, ma sui testi massonici.
Che Comenio, Ficht, Raimondo Lullo, Leonardo da Vinci, Giordano Bruno, Galileo, Cartesio, Leibniz, Goethe, Shakespeare, ma anche personaggi più oscuri come Alistair Crowley, o Nostradamus, siano rosacroce, lo troverai nei testi rosacrociani, non certo nei testi ufficiali che ci fanno studiare a scuola.
Voglio fare un ultimo parallelo. Se un iraniano a digiuno di cultura cattolica mi chiedesse “che prove hai che la Chiesa cattolica influenza e ha influenzato la cultura europea degli ultimi secoli?”
Cosa diresti? Studia, leggi la bibbia il vangelo, impara a capire la differenza tra un prete e un laico, e poi vedrai che troverai la cultura cattolica dai piccoli gesti quotidiani (la persona che dice “Dio Mio, Madonna mia”) agli ambienti degli uffici in cui spesso compaiono crocifissi, immagini di Padre Pio, ecc…
Dopodichè le cosiddette “prove” vengono da sé.
Bene. La stessa accade con la cultura massonica. Studiando i rosacroce vedrai che li ritrovi dappertutto e immediatamente capirai la pasione di Benigni per Dante, e la frase che gli si attribuisce spesso “Ama Dio e fai ciò che vuoi…”.
Che era si, il motto di Sant’agostino. Ma considerando che lui non mi pare un cattolico fervente, come Madonna, una volta che sai che è il motto di Alistair Crowley, allora i conti ti tornano.
E io non ho bisogno di prove per sapere che Benigni è un rosacroce. Semplicemente…mi basta sentirlo parlare, come mi basta sentir parlare una persona comune per qualche minuto, per capire se è credente o meno.
Per capire questo occorre cominciare a… studiare…
E le prove te le troverai da solo
Anastasio
8 Settembre 2008 @ 19:19
Caro Barzo,
ti ringrazio per gli apprezzamenti e anche per le critiche, che ritengo comunque positive perchè meritevoli di giusti ed ulteriori approfondimenti! (non si può aver sempre ragione)
Premetto che a me la musica piace TUTTA e sopratutto quella che “suggerisce” importanti concetti esoterici; in casa mia sono cresciuto e sono stato educato a cogliere tutte le raffinatezze della scala musicale.
Mio padre soleva dire che: “la musica è il linguaggio più adatto per parlare con la propria anima” …
Nel mio piccolo, ritengo quindi di avere un discreto orecchio musicale e non posso (non potrei) in nessun caso, dichiarare che non mi piaccia il Rock … e le incredibili sonorità del rock!
Andavo pazzo per Jimi Hendrix, per Elvis Presley, per i Pink Floyd ecc. ecc.
Ma anche in questo, come in tutti i campi del sapere e della conoscenza ci stanno “i pro e i contro” … non so se sei d’accordo?
E Franck Zappa, altro grande idolo del Rock, aveva qualcosa di ben diverso “dai puri” che ho precedentemente elencato, infatti Zappa e il suo gruppo The Mothers of Invention con le sue invenzioni satiriche – nichiliste sono un caso a parte, che sfugge alle pur larghe regole stilistiche del rock … e non sarà di certo un caso, se poi lo ritroveremo a lanciare messaggi musicali contro la chiesa di Scientology! O no?
http://it.wikipedia.org/wiki/Scientology
Altro artista sicuramente controverso, che tratta di un Rock di tipo “satanico” e Marilyn Manson … conosci per caso i motivi per i quali, costui ha adottato come pseudonimo artistico, il nome di Marilyn e il cognome di Manson?
Ma non possiamo considerare Rock, quello a cui mi riferivo nel post precedente! Anzi, c’è chi lo chiama REP o RAP di tipo DEMENZIALE … Hai ascoltato quelle canzoni che avevo proposto?
Hai mai sentito parlare di musica (Rep, Rap, Punk, metallica … ) e di brani musicali che incitano al suicidio o all’omicidio?
Secondo te, sono davvero interessanti e meritano comunque un applauso viscerale, tutti coloro che la propagano?
Se vai su Google e cerchi “musica … suicidi” troverai la bellezza di 828.000 siti che ne parlano, e ben pochi sono quelli che riguardano siti di “pseudo-ultrà-cattolici” !
La musica è una cosa seria (una cosa importantissima) ma il bieco rumore e le frasi cretine – che parlano di droga e incitano al tatuaggio o al suicidio … – frasi ripetute fino all’ossessione e fino a provocare la nausea, non mi allietano, e le trovo anzi (molto personalmente) delle criminali imbecillità!
Mai sentito parlare di Giuseppe Tartini?
Per quanto riguarda la MUSICA le scoperte musicali di Tartini sono importanti, per comprendere esattamente quello che intendo dire.
Tartini è stato un grande musicista italiano, un vero e proprio genio nato nel 1692;
Una notte affermò di aver scoperto, quello che definì musicalmente *Il Trillo del diavolo* !
L'aneddoto che ha dato luogo alla sonata il trillo del diavolo, è così raccontato da Tartini stesso al celebre astronomo Delalande:
« Una notte (1713) sognai che avevo fatto un patto e che il diavolo era al mio servizio. Tutto mi riusciva secondo i miei desideri e le mie volontà erano sempre esaudite dal mio nuovo domestico. Immaginai di dargli il mio violino per vedere se fosse arrivato a suonarmi qualche bella aria, ma quale fu il mio stupore quando da lui ascoltai una sonata così singolare e bella, eseguita con tanta superiorità e intelligenza, che non potevo più concepire nulla che le stesse al paragone. Provai tanta sorpresa, *rapimento e piacere* che mi si mozzò il respiro. Fui svegliato da questa violenta sensazione e presi all'istante il mio violino, nella speranza di ritrovare una parte della musica che avevo appena ascoltato, ma invano. Il brano che composi è in verità il migliore che abbia mai scritto, ma è talmente al di sotto di quello che m'aveva così emozionato che avrei spaccato in due il mio violino e abbandonato per sempre la musica se mi fosse stato possibile privarmi delle gioie che mi procurava. »
Passarono gli anni, e come sempre accade ai veri artisti, alla fine (nel 1730 circa) Tartini riuscì veramente a ritrovare quello che forse aveva solo ipotizzato o sognato … e tale scoperta, dovette apparire talmente straordinaria al n/s musicista, il quale dimostrò di ritenerla una vera e propria rivelazione!
Quello di cui stiamo parlando è “il terzo suono”, ovvero di una sonorità che – in ben determinate occasioni – produce “rapimento e piacere” come lui stesso lo definiva … ma non può sfuggire a nessuno che capisca di lingua italiana, che tali affermazioni sono anche sinonimo di “ipnosi semi-cosciente” .. ovvero di una particolare forma di “paralisi estatica” …!
[Per Tartini infatti, la natura è un insieme di fenomeni fisici, che cadono sotto i n/s sensi, e dai quali la volontà, l'intervento dell'uomo e della storia sono del tutto estranei. Caratteristica essenziale della natura e quella di essere regolata da principi riducibili a ben precise formule matematiche; essa tuttavia gelosissima, nasconde agli uomini questi principi, che sotto apparenze diverse reggono diversi ordini di fenomeni. Solo in alcuni casi (che lui riteneva eccezionali) essa "rivela" alcuni suoi aspetti, che possono alludere a questa grandiosa unità di principi. E il caso del "terzo suono" accomuna *misteriosamente e meravigliosamente* i principi, che da sempre accomunano il mondo sonoro a quello della pura razionalità. ]
(Pag. 643/b Dizionario della Musica e dei Musicisti Vol. VII de -Le Biografie- della casa Editrice UTET — … che io ho in casa!)
Per converso, e gia da qualche secolo precedente, grazie alla polifonia si era affermata quella che era considerata una “musica angelica” la musica dei “dolci rapimenti” e Raffaello ne descriverà magistralmente i contorni ”nell’ESTASI” di Santa Cecilia …!
http://www.rivistadiequipeco.it/note.htm
Guarda attentamente, i particolari di questo straordinario dipinto, e vedrai qualcosa di molto particolare, qualcosa che nemmeno i relatori di questa pagina hanno notato …
http://bp0.blogger.com/_Auac4fxSWiY/R49dITi2-9I/AAAAAAAAAFY/RwUxQSMbQis/s1600-h/Santa+Cecilia_Raffaello+Sanzio.jpg
San Giovanni è l’unico che guarda verso il basso e la punta della sua spada [fra i tanti strumenti musicali “e umani”, divenuti ben poca cosa, al confronto della musica che si sparge in cielo e tra “I Cherubini” …] a cosa ammicca?
Ammicca esattamente ad un triangolo, ovvero a qualcosa che ha un valore triplo, ovvero a qualcosa che ha una valenza che va oltre l’umano, oltre l’indicibile!
Ma prima ancora della Polifonia e degli “esoterici messaggi pittorici” di Raffaello, e ben 2000 anni prima di Guido D’Arezzo … è esistito un personaggio, che solo Leonardo Da Vinci poteva stargli alla pari …
Avrai sicuramente sentito parlare di Pitagora …?
A scuola, tutti lo abbiamo conosciuto e lo abbiamo ritenuto un genio, solo perché aveva inventato la “tavola pitagorica”, che semplificava tantissimo i nostri metodi di memorizzare il calcolo.
Ma Pitagora non è stato solo questo, Pitagora è stato probabilmente il più grande ESOTERISTA che la storia possa ricordare!
Tu pensa, usando solo un monocordo, è stato il primo che ha compreso come distinguere i suoni musicali e come scrivere la musica, ovvero è stato il primo (ben 2000 anni prima di Guido D’Arezzo) a rendere “leggibili” le note musicali!
Pitagora scoprì lo stretto rapporto che intercorre tra la musica e la matematica, e lui e la sua Scuola di Crotone la studiarono molto attentamente.
A detta scuola infatti, si deve la scoperta (i pitagorici vi assegnavano significati mistici) secondo la quale i differenti toni di una scala musicale, sono legati ai rapporti fra numeri interi: una corda dimezzata suona l'ottava superiore, ridotta ai suoi 3/4 la quarta, ridotta ai suoi 2/3 la quinta, e così via.
Ora non posso dilungarmi oltre, ma lo sai perché lo fece?
Perché comprese che grazie ai suoni musicali più o meno “suadenti” si può “catturare” meglio l’attenzione di tutti coloro che ci ascoltano … e questo fatto, lo possiamo notare di certo, quando una recitazione poetica viene accompagnata da dolcissime note di sottofondo.
Comunque, e per tornare ai giorni nostri; successivamente al Tartini, molti altri musicisti hanno approfondito tale argomento, e hanno ulteriormente saputo “frazionare” i suoni e le tonalità, al punto che ora si parla anche di “quarto, di quinto, di sesto, e di settimo suono” …
Il mio sospetto è, che grazie a queste ulteriori conoscenze musicali, si vada negli “ultrasuoni”, ovvero a frequenze musicali fortemente *psichedeliche*, a frequenze musicali che il n/s udito non sa perfettamente coniugare ed interpretare, ma che “i n/s sensi percettivi” comunque recepiscono e che a lungo andare (se propalate con perfida ossessività) risultano dannose, perché “negativamente subliminali”!
Naturalmente, questa è solo una mia opinione, quella di un semplice appassionato e fruitore; l’opinione di una persona che sa riconoscere i propri limiti, e che evita sempre di mettere alla prova le proprie capacita di resistenza auditiva, rispetto a tali orrendi frastuoni!
Un cordiale saluto da Anastasio
>
"Vale certamente di più, meritare il suffragio di un sol uomo di gusto,
che il saper suscitare, con mezzi indegni dell'arte,
gli applausi di una sala piena di spettatori volgari."
>>>—–> W. Shakespeare
>
Paolo Franceschetti
8 Settembre 2008 @ 19:23
Rispondo poi alla domanda se i rosacroce hanno una storia a parte rispetto alla massoneria.
No. Invece non si può conoscere la massoneria senza conoscere i rosacroce.
I rosacroce sono un ordine templare che nasce – pare – nel 1313, il 24 giugno.
Conmunque esistono da secoli prima della nascita ufficiale della massoneria.
Sono i rosacroce e i templari che fondano la massoneria.
La massoneria regolare è – per così dire – l’organizzazione esterna, quella ufficiale.
La massoneria rosacrociana è quella più segreta.
Esistono varie associazioni rosacrociane ma pare che ai verici più alti tutte le associazioni siano collegate tra loro. E tra le varie associazioni quella della Rosa Rossa (il cui nome completo è “Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’oro”) è quella che è diventata più potente e a cui appartengono molti dei politici attuali.
Puoi cominciare a leggere il libro di Epifanius Massoneria e sette segrete, la faccia occulta della storia.
Poi è molto istruttivo leggersi i vari testi rosacrociani, a partire dal “libro dei rosacroce” delle edizioni Atanor, ad altri testi interessanti come “l’illuminismo del Rosa Croce” di Yates, o il segreto dei Rosa Croce di Ambesi, delle edizioni mediterranee.
Anonimo
8 Settembre 2008 @ 19:51
Buonasera.
A proposito di Kubrick, lui ha spiegato TUTTO o quasi col film Eyes Wide Shut. Riporto articolo (lungo, chiedo vènia), da leggere in un fiato. Tratto dal sito http://www.giusepperausa.it/ Una scoperta !!!
Eyes Wide Shut: la magia del Potere e la logica del desiderio
L’ultimo film dell’artista, un progetto accarezzato gia’ negli anni settanta, completa la trilogia americana. In particolare esso si lega al primo pannello, Shining, di cui per alcuni aspetti risulta una replica: una famiglia in crisi, il contatto con ambienti misteriosi e potenti, la tragedia che ne consegue. Forse Shining e’ stato girato da un K che non osava ancora affrontare l’argomento di petto: all’Overlook tutto e’ celato dietro simboli. In Eyes invece niente e’ nascosto, a partire dal titolo: occhi-spalancati-chiusi, un titolo radicalmente modificato rispetto a quello del racconto (Traumnovelle, Doppio sogno, 1926), del quale K si limita a mantenere il traliccio narrativo, ampliandolo con figure (Ziegler) e situazioni (il rituale magico che apre l’orgia) inesistenti in Schnitzler. Gli occhi che vedono e al tempo stesso non vedono sono quelli di Bill e di Alice, della gente comune; sono anche gli occhi chiusi che faticano a riaprirsi della “serva” Mandy come quelli bendati (che qualcosa vedono e hanno intuito) di Nightingale. Occhi che qualora divengono troppo “aperti”, come nel caso del pianista e della ragazza, vengono chiusi per sempre con l’ “esilio” (Nightingale viene rispedito a Seattle, all’altro capo degli USA, la stessa citta’ verso cui fuggiva, sempre partendo da una New York “natalizia” un altro loser kubrickiano, il pugile sconfitto di Killer’s Kiss: entrambi i film raccontano di una coppia qualsiasi che, per caso, entra a contatto con un universo spaventoso, dominato dalla violenza; inoltre le due pellicole sono collegate dalla presenza dei manichini, simboli di quella “gente comune” che vede senza vedere) o con la morte (il sacrificio rituale di Mandy).
Eyes e’ ambientato ora nella capitale dell’impero, New York. Non allude al Potere, lo mostra nella sua enigmatica brutalita’. Il “terzo livello” (si veda quanto detto intorno ai tre livelli dell’ordine sociale nel capitolo precedente) veniva disegnato con maschere astratte in Shining; seppure lontana, la sua ferrea presenza si intuiva negli ordini che giungevano perentori in Full Metal Jacket, in quel Vietnam posto ai confini dell’impero; ora esso appare, dapprima alla festa di Ziegler, poi nell’orgia e infine nel dialogo “esplicatore” che gela l’ “accecato” Bill.
Il film si compone di cinque parti perfettamente equilibrate, introdotte da un prologo e concluse da un epilogo, entrambi puramente familiari. La prima (la festa), la terza (la cerimonia) e la quinta parte (il dialogo) sono i luoghi in cui appare il Potere, mentre la seconda e la quarta iniziano con due confessioni di Alice e proseguono con due odissee di Bill. Risulta ovvio che la prima e la terza parte sono la continuazione diretta di situazioni gia’ presenti all’Overlook; perfino l’elegante commento musicale, fatto di classiche, suadenti canzoni della tradizione americana, e’ il medesimo mentre la composizione di alcune immagini ricalca suggestivamente quelle della Golden Room. Si era notato allora il carattere massonico e perfino satanico prevalente nella sinistra setta che perseguitava i Torrance; tali caratteri si ripetono sottolineati con sorprendente audacia. Nel cuore del film, allorche’ Bill entra nel castello “incantato” (ancora un castello probabilmente settecentesco, la cui antica solennita’ allude alla stretta continuita’ tra i dominatori di un tempo e le moderne aristocrazie che ora lo popolano, al di la’ di ogni illusoria concezione democratica; esso rimanda inoltre alla sontuosa dimora di Paths: in entrambi i film il castello rappresenta il luogo del Potere e in entrambi una festa e un dialogo risolutore in un’elegante biblioteca sciolgono i nodi del racconto), assiste a una cerimonia di sapore satanico: mentre risuonano solenni e oscure litanie (se ne sentivano anche all’Overlook), un celebrante consacra con l’incenso alcune “sacerdotesse” del piacere (la loro statuaria nudita’ rimanda al corpo nudo di Alice mostrato nel prologo: l’evoluzione della protagonista verso un’agognata liberta’ sessuale si muove in quella direzione, come dimostrera’ il suo perverso sogno) e le invia come “apostoli” a diffondere il verbo tra gli adepti, a soddisfare ogni loro bramosia mentre la magnifica colonna musicale evoca il salmodiare e i molli melismi di una religiosita’ antica e di sapore orientale: tutto insomma appare una caricatura del cristianesimo, un suo rovesciamento. I potenti partecipano all’orgia mascherati e silenziosi (in ossequio alla celebre regola del silenzio e del segreto dell’Ordine), perfettamente padroni di se’ (caratteristica precipua, come si e’ spesso notato, della “razza padrona”), spesso semplici spettatori, altrove energici attori. La musica, che contiene le tipiche, inquiete fasce sonore (fasce presenti in tanto cinema kubrickiano, da 2001 a Shining a Full Metal Jacket, con un preciso significato gia’ ampiamente commentato), raddoppia il mistero e allude alla segreta presenza delle emanazioni luciferine del nero monolito in questo castello. Ne’ puo’ sfuggire che la parola d’ordine per accedere in esso non e’ piu’ “Danimarca” (Schnitzler), bensi’ “Fidelio” ovvero un’opera espressione degli ideali di liberta’ e fratellanza delle logge. Il titolo completo dell’opera beethoveniana e’ pero’ Fidelio oder Die Eheliche Liebe (Fidelio o l’amore coniugal): la scelta di questa parola d’ordine suona quindi beffarda, in quanto connessa esattamente al suo contrario (qualcosa di simile accadeva con il coro schilleriano della Nona sinfonia ancora di Beethoven in A Clockwork Orange); K rivela inoltre il carattere illusorio degli ideali della massoneria (uguaglianza e fratellanza a parole; nei fatti una rigida gerarchia che separa le elite del potere dai semplici “soldati” o apprendisti), indica il cinismo della setta, la distanza tra la sua teoria e la sua prassi (o meglio la prassi di alcuni suoi circoli piu’ esclusivi): Fidelio e’ infatti l’opera profondamente morale di un autore che aveva preso sul serio i nobili ideali delle logge e che non approvava il libertinismo (e’ noto l’imbarazzo di Beethoven di fronte al Don Giovanni mozartiano).
Infine quando Bill viene scoperto e interrogato, la configurazione che affronta e’ quella di un gran maestro e due sorveglianti (i loro colori, il rosso e il blu, con il bianco delle pareti, rinnovano l’ossessione kubrickiana per i colori della bandiera USA, colori presenti quasi in ogni sequenza del film) e l’immagine che la ritrae dall’alto mostra un’inequivocabile figura triangolare tipicamente massonica, racchiusa nel cerchio degli “spettatori”. Inoltre nella colonna sonora ora risuona il semplice e sinistro Mesto. Parlando, secondo brano della raccolta di miniature pianistiche Musica ricercata (1953) di Ligeti nel quale due sole note (fa e fa diesis), poste a distanza di un semitono ascendente, disegnano nell’aria simbolici triangoli sonori (abba) in un’atmosfera sonora misteriosa, memore delle sonorita’ inventate dal pianismo di Debussy. Tale musica indica ancora il potere massonico, raddoppiando i triangoli visivi in triangoli sonori (si ritrova la medesima figura melodica, insieme a molti altri incisi musicali tipici del complesso simbolismo sonoro liberomuratorio, ad esempio nell’ultima composizione di Mozart, la cantata massonica Laut Verkunde Unsre Freude K623 [1791; Ad alta voce annunzia la nostra gioia], diretta dal grande salisburghese in occasione dell’inaugurazione della loggia viennese Zur Neugekronten Hoffnung). Tuttavia Bill non capisce. E’ il piu’ ottuso dei protagonisti kubrickiani: non vuole evolvere come Alex, Redmond, Jack o Joker; semplicemente tentera’, nella seconda odissea, di comprendere, senza riuscirvi. Percio’ non va neppure incontro alla catastrofe di chi come Pyle cerca di mutare il proprio stato senza averne i mezzi.
Bill viene salvato da Mandy: con l’episodio della morte della prostituta K indica il potere di vita e di morte esercitato dalla confraternita; e’ un evento che si presta sia a letture meramente simboliche (l’esercizio di un potere assoluto sulla vita della gente comune), sia esoteriche (pratiche di morte come parte integrante di riti satanici volti al rafforzamento della setta e dei suoi adepti). Eyes e’ il film piu’ audace di K: Mozart mori’ mentre stava componendo un Requiem; K, che, ironia vuole, utilizza in una sequenza proprio un frammento di quel Requiem (sempre che sia stato lui a decidere quel commento musicale e non si tratti di una sinistra allusione; non sappiamo a che punto di completezza fosse la copia preparata dall’artista poco prima di morire), non ha potuto vedere compiuto questo film che considerava (giustamente) il suo capolavoro. Sulle improvvise morti di entrambi aleggia un certo mistero.
Analizzando in maniera piu’ dettagliata la tenebrosa cerimonia notiamo che la sequenza dura esattamente 18 minuti, suddivisi in tre parti distinte: il rituale di consacrazione (6 minuti), l’orgia (6 minuti), l’interrogatorio che prelude al sacrificio umano (6 minuti): dunque segretamente K allude al destinatario evocato nel castello, il 666 dell’Apocalisse, Satana. Il rituale sembra ispirarsi al testo magico piu’ noto del Novecento, Magick (1911-29) di Aleister Crowley (che amava soprannominarsi proprio Grande Bestia 666): nel Cerchio il mago evoca le potenze malefiche; le parole recitate dal celebrante, opportunamente rese incomprensibili, coadiuvate dal canonico uso dell’incenso (sostanza prediletta da Crowley nei suoi cerimoniali), chiamano tali forze a manifestarsi nel Cerchio. “Nelle operazioni di natura inequivocabilmente malefica, o che si affidano alle potenze del male, vesti nere o rosse sono in carattere con il tipo di cerimonia” (Richard Cavendish, La magia nera, 1967); infatti vesti rosse e nere sono prevalenti nel rito di consacrazione e nel sacrificio finale. Nella parte centrale, dedicata alla “magia sessuale” ampiamente teorizzata da Crowley, le “sacerdotesse” consacrate dal mago diffondono tra gli adepti le energie malefiche comparse nel Cerchio, attraverso pratiche erotiche, in una sorta di eucarestia nera. Poi giunge il momento del sacrificio alle divinita’ (si ricordi che anche la setta dell’Overlook pretendeva da Jack in sostanza dei sacrifici umani; né può passare inosservato che Mandy e Wendy [Torrance], due vittime designate, emblemi di una sprovveduta debolezza, hanno un nome molto simile). Cavendisch afferma che “nei rituali moderni la vittima viene spesso immolata al culmine del rito”, mentre Crowley spiega, nel capitolo Del sacrificio cruento, che: “Il sangue e’ la vita …ogni essere vivente e’ un magazzino di energia di quantita’ variabile secondo dimensioni e le condizioni di salute dell’animale. Alla morte dell’animale questa energia si libera improvvisamente. Percio’ l’animale deve venire ucciso dentro al Cerchio…Per la piu’ alta operazione spirituale bisogna scegliere la vittima che contiene la forza piu’ grande e pura. Un bambino maschio di perfetta innocenza e di elevata intelligenza e’ la vittima piu’ soddisfacente e piu’ adatta.” Sull’argomento il biografo di Crowley gli attruibuisce asserzioni ancor piu’ pertinenti: “Il rito supremo dovrebbe creare un’atmosfera particolare attraverso la morte della vittima. Con questo rito si potrebbe raggiungere il vertice dell’Arte Magica. La cosa migliore sarebbe sacrificare una fanciulla, possibilmente vittima volontaria, perche’ se fosse maldisposta al sacrificio, potrebbe introdurre una corrente ostile” (John Symonds, La grande Bestia, 1951, poi ampliato 1958). La finalita’ di tutto il rito, rito che perfino Crowley definisce segretissimo e adatto “soltanto a scopi importantissimi”, consiste quindi nel ribadire la comunione dei Potenti con le sconosciute Forze del Male, comunione che e’ per loro fonte di costante rafforzamento. “Fai cio’ che vuoi”, il celebre motto di Crowley, ben si addice a Ziegler e ai suoi amici. Insomma, se Aquino si era ispirato a 2001 per il suo satanico Tempio di Set (1975; si veda quanto detto nel capitolo su Shining), K a sua volta sembra dargli ragione, aderendo completamente alle piu’ diffuse pratiche della magia nera: nel rito del castello tutto sembra rivolgersi alle potenze oscure celate dietro al monolito.
Certamente Eyes parla anche di amore, erotismo e questioni coniugali (si ricordi il titolo completo del Fidelio). Ma tale tematica assai piu’ ovvia, sulla quale si e’ scatenata una stampa imbarazzata di fronte agli aspetti esoterici del film, non e’ la questione principale. Certamente essa si intreccia con il cuore dell’opera, ovvero il rapporto tra gente comune e moderne aristocrazie, ed anzi K tratta della questione del Potere proprio sul terreno della sessualita’. Nella dimensione “pacifica” e urbana di Eyes, gli uomini del Potere si svelano tali non all’interno di complesse vicende socio-politiche (Strangelove, A Clockwork Orange, Barry Lyndon), bensi’ nel loro usare i corpi degli altri per il proprio piacere. Ziegler, dopo i dialoghi cerimoniosi con cui accoglie Bill alla festa, rivela il suo vero carattere a contatto con il corpo nudo e moribondo di Amanda. Nel freddo bagno (ancora blu-rosso-bianco per accappatoio, tende, pareti) l’imbarazzato padrone di casa (si e’ dovuto “rivelare” a Bill) ha fretta di liberarsi di quel corpo “inefficiente”. Al piano di sotto un altro potente, Sandor Szavost (ungherese, in omaggio al carattere trasversale e cosmopolita delle moderne aristocrazie del potere) tenta di appropriarsi sfacciatamente del corpo di Alice (corpo, non a caso, mostrato nella sequenza d’apertura, ad indicare il centro dell’opera, il desiderio sessuale) esaltando la natura puramente e subdolamente erotica della femminilita’ (la spiegazione del matrimonio quale via maestra verso i piu’ sfrenati piaceri sessuali) mentre due modelle tentano di sedurre Bill, per portarlo “dove finisce l’arcobaleno”. Rainbow: arco/ponte di luce; Bowman (2001; il termine compare su un cartellone pubblicitario, durante la seconda odissea newyorkese del protagonista): uomo-arco; intorno a queste parole K intesse un’allusione alla possibile “evoluzione” del normale Bill in direzione di un “aumento di luce” (per usare una terminologia massonica), di una sessualita’ libera, disinibita, pronta a cogliere qualunque stimolo, senza alcun freno (nell’orgia appaiono anche due omosessuali: partecipano al ballo). Rainbow e’ infatti il nome del negozio di maschere in cui uno sciagurato padre prostituisce la figlia bambina (la piccola Lolita sussurra qualcosa di probabilmente osceno all’orecchio di Bill, cosi’ come Lolita a Humbert, nella sequenza chiave del film) ed e’ il luogo che offre a Bill un “ponte/arco” (bow) verso un altrove, un universo di completa, amorale realizzazione di se’ posto “al di la’ del bene e del male”. E’ infine ancora il Settecento a far capolino: la cultura libertina, anch’essa legata strettamente a quella massonica, di un Casanova o di un De Sade. Settecenteschi sono il castello e le maschere della cerimonia.
A Bill si presentano numerose possibilita’ per “evolvere”, ma egli e’ troppo condizionato dalla cultura della debolezza e della mediocrita’. Negli ambienti del protagonista abbondano gli alberi di natale, segni di quel cristianesimo principale responsabile di un’etica della rinuncia e della moderazione che, per K, si traduce infine in semplice debolezza e sottomissione, se non ottusa mediocrita’. La vicenda di Bill termina infatti in un negozio di giocattoli, in una “grigia” atmosfera natalizia, rotta solo dalla secca, volitiva affermazione finale di Alice intorno alla necessita’ di “scopare”: contagiata (nella realta’ e nel sogno) piu’ di Bill, dai suoi contatti con l’ottica libertina dei Potenti, la donna appare smarrita e indecisa intorno al proprio futuro rispetto all’impaurito coniuge. Al contrario, negli ambienti del Potere i segni “cristiani”, qualora presenti, sono posti in posizione marginale, mentre compaiono altri “indizi”: la festa di Ziegler si svolge in un tripudio di “Luce”, nel quale abbondano le stelle (si e’ gia’ detto del loro carattere massonico in Full Metal Jacket); nella casa del potente consigliere e della prostituta compaiono maschere (allusioni all’orgia oltre che alla doppiezza del Potere, alle sue regole di anonimato e silenzio). Insomma Eyes racconta, a suo modo, l’eterno scontro tra Massoneria e Cristianesimo intesi come forza e debolezza (coerentemente con l’intera opera dell’autore).
Dopo la prima festa, in un’atmosfera casalinga di noia e disinteresse, i coniugi cercano di esorcizzare il grigiore quotidiano fumando marjuana; sotto l’influsso dell’erba perdono il controllo (ulteriore segno della loro mediocrita’) e Alice confessa di essere stata attratta da un militare visto una sola volta, fino al punto di sentirsi disposta a lasciare Bill e la bambina per quell’uomo. Alice non parla di amore, dimensione totalmente assente nell’inconfondibile cinema di K; l’amore è solo una ferita che indebolisce, una deprecabile perdita di controllo che non puo’ interessare l’autore. Al contrario Alice parla di totale, feroce attrazione fisica, non dissimile da quella che anima i selvaggi accoppiamenti dell’orgia. L’insulso Bill ora “vede”, intuisce qualcosa che non immaginava: la femminilita’ e’ pura sessualita’, ricerca ossessiva dell’accoppiamento; la sua tranquillita’ e’ scossa, il suo orgoglio ferito: per lui Alice non sara’ piu’ quella di prima. Ne’ e’ un caso che l’oggetto del desiderio di Alice sia un militare (non e’ tale in Schnitzler), un guerriero simbolo superiore della forza (il “secondo livello” di cui si e’ detto, commentando Full Metal Jacket). Bill inizia la sua prima odissea (il forte legame con 2001 e’ sottolineato dalla presenza sui titoli di testa del valzer dalla Suite per orchestra jazz n 2 [1938] di Sostakovic, una specie di caricatura sanguigna e beffarda dei valzer di Strauss cosi’ come alle perfette “danze spaziali” delle astronavi si contrappone lo smarrito, disordinato vagabondare terrestre del protagonista); vorrebbe vendicarsi e ne ha subito l’opportunita’: l’insoddisfatta Marion, figlia del consigliere morto, lo assale nella stanza dove giace esanime il corpo del padre, ma Bill non osa, non riesce a uscire dalla propria dimensione. Marion e il suo fidanzato, due personaggi scialbi, costituiscono un raddoppiamento di Bill e Alice; anche fisicamente si assomigliano. In una stanza memore di quella in cui Bowman muore e rinasce (arredi settecenteschi in entrambe), di fronte al corpo senza vita di Nathanson, certamente un Potente (lo dicono la casa elegante e severa; la presenza di maschere; la marginalita’ dei segni natalizi), Bill non “rinasce”, non evolve; imbarazzato lascia e fugge.
La prostituta e’ un obiettivo piu’ scontato, ma anche con lei Bill abbandona dopo aver sentito la voce della moglie al telefono. Nel frattempo, nel percorso che conduce da Marion alla prostituta, Bill ha incrociato un “branco” di ragazzi violenti che lo ha insultato e definito “checca”: sono i drughi di Alex e i marines di Animal che stabiliscono la distanza tra loro e il tormentato, debole protagonista. Eyes costituisce anche una sorta di luogo di incontro di tutte le figure del cinema kubrickiano; in tal senso si tratta veramente di un’opera riassuntiva.
La terza tappa dell’odissea e’ al Sonata Cafe’. Nel locale Bill trova l’amico Nightingale il quale ricopre il ruolo di inconsapevole messaggero dei Potenti, simile a quello di Lloyd all’Overlook (anche qui lo conferma la somiglianza fisica dei due attori). Il locale, immerso in un rosso intenso, il colore del sangue, costituisce il logico preambolo all’atmosfera claustrale dominante nelle sale del castello. Nightingale, servo dei potenti, ne parla con deferenza e al cellulare accantona di colpo i toni scherzosi della conversazione in corso con Bill per irrigidirsi in un atteggiamento di “obbedienza”. La quarta tappa e’ il Rainbow, luogo dell’arco e della pioggia, della “luce” e del piacere disinibito: due pervertiti e giocondi giapponesi, esponenti simbolici anch’essi di una razza ammessa a condividere il potere statunitense, approfittano di una stuzzicante Lolita dopo aver pagato la tariffa al padre. Tutto e’ in vendita nell’universo USA: il denaro, sorta di divinita’ neopagana, e’ l’elemento che stabilisce il discrimine tra aristocrazie venali e ordinary people. Bill, in fondo, significa anche conto in inglese; e durante le sue odissee sperpera larghe somme per ottenere cio’ che vuole. Il valore delle persone si misura in dollari: il potente Ziegler riconosce la bravura di uno specialista presso cui e’ stato in cura, anche dalla consistenza del conto che ha dovuto pagare; Milich, il padre della Lolita, nel secondo incontro con Bill e’ esplicito: “non vendiamo solo costumi”, dice, alludendo alla giovane; lo stesso protagonista viene identificato come intruso alla cerimonia a causa della sua relativa “poverta’ ” (il taxi, il costume a nolo). Tuttavia anche nella quarta tappa l’atteggiamento di Bill e’ moralistico: anziche’ inserirsi nell’orgetta pedofila, anticipazione “povera” (ma i giapponesi sono pur sempre partner secondari del Potere; il loro paese e’ stato completamente distrutto dagli americani nel secondo conflitto e poi ricostruito sotto il loro controllo) della solenne cerimonia di magia sessuale, invoca la polizia, ne’ da’ ascolto ai sussurri lussuriosi della ragazza.
La lunga galleria di figure femminili mette a fuoco la donna in relazione alla sua sessualita’, al suo innato desiderio di accoppiamento. Alice vive nella noia di un asessuato universo familiare; madre di famiglia si sente inutile, avendo gia’ “espletato” la sua funzione primaria. Al contrario le altre figure femminili appaiono tutte piu’ vitali in quanto “professioniste” dell’amore: le due modelle, Amanda/Mandy (il nome e’ tutt’altro che casuale), Domino e Sally, la Lolita del Rainbow, le “sacerdotesse” costituiscono un modello di femminilita’ attiva del quale Alice prova una cocente nostalgia. Nell’universo kubrickiano la donna, certamente marginale, e’ connessa unicamente con l’erotismo e la riproduzione. K sembra dunque condividere la visione femminile presente in un celebre e “scomodo” saggio, Sesso e carattere (1903), di Otto Weininger, testo profondamente inattuale, nel quale l’essenza della donna e’ definita unicamente in relazione alla sua sessualita’ (“L’amplesso e’ il valore massimo della donna, che essa vuol veder realizzato sempre ed ovunque”; “la donna e’ la rappresentante dell’idea di promiscuita’ in generale”) ed in cui ogni illusione “progressista” insita nel movimento di emancipazione femminile viene liquidata senza mezze misure (“L’uomo piu’ basso e’ infinitamente superiore alla donna piu’ eletta”).
L’orgia mostra il protagonista ancora perplesso e impaurito: egli si limita a guardare. Il rito, non dimentichiamolo, ha luogo nei giorni del Natale e si configura come un festeggiamento rovesciato, come un provocatorio rituale di sesso e di sangue che puo’ essere rivolto solamente a potenze infere. Alle sentimentali e consumistiche usanze natalizie la setta reagisce, celebrando la sua forza di prevaricazione, la sua capacita’ di appropriarsi di anime altrui. L’ordine del maestro rivolto a Bill di spogliarsi prelude a un omicidio rituale con il quale punire l’intruso, ricondurlo cosi’ alla regola del silenzio chiudendogli gli occhi per sempre. Bill si salva fortunosamente.
Inizia la quarta parte. A casa Alice racconta al marito il suo perverso sogno: la narrazione assume i toni di una seconda confessione. La donna si colloca ormai al di fuori della tradizionale fedelta’ coniugale: nel sogno ha assaporato con orrore e piacere l’ebrezza di un’orgia di gruppo, un piacere che le ha fatto riscoprire l’essenza piu’ intima della sua femminilita’, ora sepolta in un uggioso matrimonio. Il parallelo con la vera orgia e’ sorprendente (si e’ gia’ detto della connessione tra le assai simili immagini di Alice nuda e delle “sacerdotesse” dell’orgia; in fondo queste ultime, donne che hanno scoperto nella pura sessualita’ la loro vera essenza, costituiscono la meta segreta della trasformazione in atto nella protagonista): i due coniugi, come si vede, percorrono un medesimo cammino (l’uno in una realta’ onirica, l’altra in un sogno realistico) che, come si e’ detto, produce esiti differenti.
Bill, nuovamente sconvolto, inizia la sua seconda odissea alla ricerca di spiegazioni. Scopre, senza difficolta’, che due uomini hanno picchiato Nightingale: si tratta dei due sorveglianti-guerrieri dell’Ordine, come due erano i custodi dell’Overlook. Il protagonista ripercorre le tappe della notte precedente (la struttura circolare del film richiama quella di A Clockwork Orange): torna da Milich dove ritrova i giapponesi e Lolita (sempre ricompaiono gli ossessivi colori della bandiera statunitense); torna alla villa mentre risuona il noto brano pianistico di Ligeti: anche ora il triangolo musicale massonico si traduce in fatto visivo poiche’ mentre Bill contempla spaventato l’edificio, il suo volto e’ incasellato in un’immagine non casualmente tripartita.
Poi e’ il turno di Marion, ma il tentativo muore sul nascere poiche’ al telefono risponde il fidanzato di lei. A casa della prostituta Domino trova una seconda ragazza, Sally che gli parla di Aids: la liberta’ sessuale sembra avere un costo e un rischio; ancora una volta Bill fugge. Ossessionato dalla gelosia il protagonista sembra venire deriso perfino da insegne luminose quali Verona Restaurant (ovvero la citta’ di Romeo e Giulietta) e, nel vicino negozio di indumenti intimi, A Hint of Lace (un suggerimento di pizzo). Intanto qualcuno lo sorveglia; il giornale parla di lui (il titlo recita Lucky to be alive); nel bar dove si rifugia risuona il Rex Tremendae dal Requiem di Mozart, complicata allusione al potere massonico (Mozart era un importante affiliato), al destino pericoloso che grava ormai su Bill, alla morte di Mandy, perfino forse alla morte di K. L’odissea si conclude di fronte al cadavere della ragazza, ai suoi occhi definitivamente chiusi.
La quinta parte, il dialogo tra il potente e l’uomo comune, e’ magnifica: in questo accecante finale l’apparente protagonista viene ridotto a figura marginale mentre un presunto personaggio del fondale si rivela il personaggio chiave, confermando che il vero Potere si cela nell’ombra, in un discreto “silenzio”, ed esce allo scoperto, con evidente fastidio, solo se obbligato da circostanze impreviste (come già era successo nella sequenza del bagno della prima parte). In una sala elegante, piena di antichi libri e dominata da un biliardo il cui panno rosso evoca il sangue (in Eyes il rosso e’ il colore dominante, diretta emanazione della cascata di sangue dell’Overlook; rossi sono la porta di casa della prostituta, alcune pareti del Rainbow, gli interni del Sonata cafe’, la veste del cerimoniere e il pavimento della sala dell’orgia; ne’ possono mancare, nella decisiva stanza del finale dialogo rivelatore, il blu e il bianco), uno spavaldo Ziegler tenta dapprima di “depistare” Bill mediante un’edulcorata storiella e un atteggiamento paternalista; non riuscendovi, egli accantona i toni amichevoli e forbiti e passa a quelli spicci e volgari di chi e’ abituato a disporre della vita altrui. L’umanitarismo di Bill (simile a quello che ingenuamente animava il colonnello Dax nella simile sequenza conclusiva di Paths) e’ appena tollerato dal crudo Ziegler, come una menzogna diffusa tra la gente comune, alla quale bisogna prestare qualche attenzione. Ma infine l’uomo si spazientisce, chiarisce che Mandy era solo una “puttana” (c’e’ un’eco del disprezzo di Grady per Hallorann, il “cuoco negro”) e quasi minaccia Bill, ricordandogli che ora corre un grave pericolo, avendo scoperto le cerimonie segrete di uomini, i cui nomi, se rivelati, turberebbero i suoi sonni. E’ evidente che il padrone di casa allude alle moderne aristocrazie, agli uomini del gotha del potere politico, finanziario, industriale e militare. Minimizza infine la morte/omicidio della giovane, senza piu’ troppo nascondere le responsabilita’ della setta; d’altronde il protagonista, esempio di quella “gente qualsiasi” citata con sufficienza da Ziegler, a questo punto preferisce non approfondire: egli ora non chiede di meglio che di essere ingannato e di tutto dimenticare; accetta dunque di buon grado le agnostiche (dunque anticristiane, semmai ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma) e generiche parole conclusive di Ziegler: “E’ morta una. Succede ogni giorno. La vita continua fino a quando non continua piu’. Ma questo tu lo sai, no?”. Con esse appare la fragile transitorieta’ dell’esistenza ed allora tutto, anche la hobbesiana logica sopraffatoria che regola le umane cose, sembra farsi piu’ tollerabile. Il crudele e “vittorioso” Victor Ziegler in fondo e’ assai piu’ sapiente dell’ingenuo Bill. Ancora una volta uno scettico, imperturbabile e amorale nichilismo sembra animare e risolvere coerentemente la kubrickiana visione del mondo.
A casa Bill trova l’ultimo avvertimento: la maschera, forse dimenticata al castello, sul suo cuscino; l’Ordine minaccia cosi’ la sua famiglia e gli impone il silenzio. Le immagini “rubate” a una dimensione “altra” devono essere cancellate dalla sua memoria; i suoi occhi devono tornare ad essere wide shut. Il protagonista, come ultimo gesto, spegne l’inutile albero di Natale: la logica cristiana e’ una vuota favola, la sua “luce” e’ fuorviante e allontana dalla verita’; si puo’ cancellare.
Nell’epilogo, in un colorato (sempre rosso, blu e bianco) negozio di giocattoli popolato da “gente qualsiasi” in cerca di regali natalizi, in una dimensione di banale quotidianita’, i coniugi Harford tirano un primo bilancio: Bill non chiede di meglio che di rientrare totalmente in quella rassicurante dimensione, Alice appare piu’ indecisa; la sua richiesta di puro sesso”(non di amore) sembra indirizzarsi verso una riscoperta della propria femminilita’ ed un uso piu’ spregiudicato del proprio corpo.
Per finire ancora due noterelle, le stesse che chiudevano la trattazione di Shining. In Eyes il maestro insiste nel propinarci la pubblicita’ di sigarette (un’insegna ripresa con insistenza in prossimita’ del Sonata Cafe’) gia’ comparsa all’Overlook; perche’ macchiare cosi’ un film perfetto? Piu’ stimolante, come sempre, un possibile ammiccamento “lunare”: durante la seconda odissea, nella strada della prostituta compare un grande cartello intitolato Bowman e raffigurante un’immagine lunare; nella stessa inquadratura appare anche The Lotto Store, un negozio vicino alla casa di Domino: certamente Bowman, l’oltreuomo, rappresenta una meta verso la quale l’innocuo Bill, sorta di moderno e grigio Papageno, non riesce a incamminarsi e ad “evolvere”; uscendo pero’ dall’ovvio riferimento alla vicenda filmica, 2001 e la luna vengono collegate al gioco (il lotto), alla simulazione (la casa della prostituta) e in definitiva al Potere (tra l’altro era intenzione di K girare questa “trasposizione” di Schnitzler subito dopo il film spaziale). Eyes Wide Shut: il titolo stesso, velata allusione alla cieca credulita’ della gente comune, si riferisce forse anche all’impresa lunare?
Anonimo
8 Settembre 2008 @ 20:02
Franceschetti le dico la verità a me Madonna, Benigni, (che purtroppo ha perso la verve di un tempo) Dante, Galileo,Leonardo da Vinci, Giordano Bruno, Cartesio, Leibniz, Goethe, Shakespeare piacciono un casino, nonostante che non abbia simpatie per la massoneria o per i rosacroce ma manco per i fanatici e gli estremisti. Continuo a non capire……ho capito solo che per Lei la differenza è tra chi è credente e chi non è credente. Io non sono credente, non ho nessuna simpatia per massoni rosacrociani o altre sette, mi piace il rock and roll e il ryhtm and blues, credo che James Brown o i red hot chili peppers abbiano ben espresso la loro esperienza umana, e comunicato il loro essere, e credo che siano a loro modo carichi di spiritualità naturale. C’è qualcosa di male in questo ? Sono un adepto del demonio per questo ? Sono stato plagiato ? A proposito mi piacciono un casino anche le donne……..forse sono anormale !
Paolo Franceschetti
8 Settembre 2008 @ 20:18
Anonimo…
io pratico il buddismo quindi a me, in teoria, della disputa teologica mi interessa poco.
Considero “La vita è bella” il più bel film mai prodotto.
In camera mia, dall’età di ventiquattro anni (quindi da circa 20 anni), sono appesi quattro quadri raffiguranti 4 carte di un mazzo di tarocchi. Solo da poco ho scoperto che questo mazzo è stato disegnato da Artur White che pare sia il fondatore della Rosa Rossa.
Pensa un po’… una bella beffa del destino non credi?
Ho fatto il DJ in una radio privata per dieci anni, e ho ballato con Madonna per tutto il tempo.
Sono buddista, e il buddismo è stato introdotto in Europa e diffuso proprio dalla massoneria.
Anni fa ascoltavo dei mantra, in particolare il mantra Tibetano Om mani Padme Hum. Per scoprire che è recitato in alcune logge da decenni, ben prima che il buddismo fosse diffuso in Italia.
Non ha capito il senso del mio discorso, vedo, ma non fa nulla.
Come non si può pretendere di spiegare la mafia in poche battute a qualcuno che non la conosce, non si può pretendere di spiegare la massoneria in poche pagine.
Se approfondirà i libri che le ho consigliato forse capirà di più ciò che dico.
E paradossalmente capirà ancora di più Dante e apprezzerà ancora di più tante cose.
Perchè, pensi un po’ che paradosso, da quanto studio la massoneria finalmente capisco di più l’arte e la letteratura e mi comincia a piacere pure Dante, la lettaratura, e la storia che un tempo, le confesso, mi annoiavano.
Fabio Piselli
8 Settembre 2008 @ 20:19
anonimo,
le tue osservazioni sono corrette, presumo che tu abbia avuto una esperienza specifica in ambito istituzionale o giudiziario, da come appunti le maiuscole…
condurre delle indagini specifiche, non solo storico-letterarie, di PG quindi, contro presunte tali organizzazioni è difficile per gli strumenti da porre in campo da parte della Procura procedente e delle PG delegata…
inoltre occore tener presente la fattispecie del presunto reato consumato, laddove evidenziato, oppure l’interesse d’iniziativa un reparto di polizia per poter capire il tipo di strumento investigativo da adottare, non certo mere SIT o qualche intercettazione, ma un ben più complicato lavoro d’intelligence…
proprio l’intelligence, l’ex sisde, si è occupato a lungo in chiave di analisi e di ricerche su questo tipo di “entità”, così come il vecchio ufficio “I” dei carabinieri, analisi condotte e relazionate superiormente per indirizzare l’attenzione verso il presunto fenomeno…
Chiedere ad un PM di accendere un procedimento diventa difficile se non in presenza di un reato consumato, generalmente bagatellare oppure invece omicidiario, ed in assenza di una corposa e consistente informativa di PG magari proveniente dai risultati delle analisi dei servizi…
elementi probatori a sostegno di queste forme di organizzazioni è molto difficile interpretarli se non grazie a qualche pentito o fuoriuscito, però la struttura cellulare ne impedisce la conoscenza tale da consentire che la sua eventuale testimonianza possa trasformarsi in pratica investigativa, al contrario è più compatibile con la “pazzia”…
la mafia ha un suo codice preciso dal quale si può anche sgarrare e assumersi il rischio di “pentirsi” ma utilmente perchè si conosce il nome e la persona..
nel caso di queso tipo di organizzazioni non sono i vertici che dispongono le attività varie, ma sono le precise attività condotte che dispongono le attività degli “adepti” in base ad un metodo ormai rodato…
se poi è vero che hanno tutto questo potere è ancor più facile per loro veicolare le complicità ai vertici delle forze varie di polizia…
personalmente non credo a tutto questo potere, credo di più alla poca professionalità di molti investigatori, ai pochi strumenti operativi, alla scarsa attenzione ai segnali non altrimenti specificati…
credo inoltre che se sarà dato seguito a delle ipotetiche indagini contro queste organizzazioni basate su simili ipotesi, rischiaremmo di intasare le varie procure con una immensa mole di visionari, psicotici, mitomani, millantatori, producndo un danno solo per selezionare chi dice una presunta verità rispetto alle tante fregnacce…
per cui giustamente il Pm ti dice, dammi un reato e vediamo che c’esce, delega un nucleo di PG e via alle danze…
per stimolare una inchiesta di ampio respiro occorre documentare un evento, di quelli ipotizzati da Paolo, anche con minimi indizi e sperare che le indagini non siano date solo ad un PM di turno ma ad una Procura capace di condurre una investigazione con strumenti e cervelli adeguati, togliendoli ad indagini più concrete e più urgenti…
personalmente qualche ricerca l’ho condotta quando mi sono occupato di abusi rituali satanici, reato riconosciuto una o due volte da un tribunale in tutto il mondo, tutto ciò che si può produrre in una eventuale denuncia è la dinamica di un reato, anche omicidiario, ed una lunga serie di indirizzi esoterici che meritano fiducia cieca da parte degli inquirenti…
in Italia, saprai, ci vuole coraggio per denunciare una “ipotesi di reato”, per quanto paradossalmente troppe denunce sono assolutamente carenti di rilevanza penale…
credo anche che alcuni nostre sezioni d’intelligence abbiano le capacità e la colleganza estera idonea per dare vita ad una informativa degna di attenzione anche da parte della AG, il problema è l’ivestimento giudiziario rispetto al potenziale dibattimentale, scarso purtroppo per i tempi di giustizia e per la debolezza delle eventuali prove acquisibili…
se anche si riuscisse a documentare un omicidio rituale, più che perseguire gli autori materiali e cercare di identificare i mandanti non potrà essere fatto, con i tempi ed i mezzi italiani…
laddove risultassero delle indicazioni verso un “livello superiore” le forze da impiegare e le operazioni da condurre sarebbero immense e con un forte impatto sociopolitico, altro che mani pulite, rischiando di smuovere un gran baccano per dei risultati improbabili….
se c’è un procuratore che desidera farsi avanti è il benvenuto….
le ipotesi sono tali proprio perchè carenti di elementi probatori…
Paolo ha l’intelligente coraggio della provocazione con il suo modo di “accusare” nella speranza di constringere alla difesa, all’evidenza quindi….
Sarebbe fin troppo facile smontarlo dati alla mano, ma sarebbe ancor più proficuo donargli fiducia nella sua lotta, indipendentemente se le sue ipotesi siano o meno razionali…
lo sostengo per quanto egli conosce il mio più “razionale” punto di vista, proprio perchè sono altresì cosciente che il primo passo per evidenziare l’eventuale presenza di queste organizzazioni consiste nel fargli tirare fuori la testa…
Paolo, forse incosciamente, sta facendo da esca, rischiando il ridicolo oppure la pelle…
per questo mi sforzo di leggere fra le righe…
Fabio
Paolo Franceschetti
8 Settembre 2008 @ 21:11
Caro Fabio hai centrato il problema, per quanto riguarda il mio atteggiamento ma voglio precisare due cose.
Primo. Non voglio costringere nessuno a mettere fuori la testa. La RR è un organizzazione troppo potente per poter reagire al fastidio di una formica e l’unica risposta che può fornire è il silenzio.
Secondo. Hai ragione quando dici che rischio la pelle o il ridicolo. Ma non inconsciamente, bensì consciamente. La pelle la rischiavo pure prima, ma tirando fuori questa chicca di Erba e di Cogne spero di portare la bilancia in favore della seconda opzione.
E i commenti al mio articolo, che è apparso anche su altre riviste, come “Comedonchiosciotte”, mi conferma che da oggi in poi l’etichetta di pazzo visionario non me la toglie nessuno.
Sempre che non mi tocchi la patente di visionario, e che poi non mi facciano la pelle lo stesso. Sarebbe stata una fatica inutile. 🙂
Anonimo
8 Settembre 2008 @ 21:32
Guardi Piselli tutto è possibile a questo mondo, e per questo è meglio non fare discriminazioni o dare per scontato cose che non lo sono affatto. I complotti esistono, sono sempre esistiti. I gruppi con leader “carismatici” lo stesso, li troviamo nelle lotte di resistenza contro i soprusi, e li troviamo nelle lotte di potere che i soprusi li attuano. Ma anche questo è un punto di vista dei soggetti. Quindi il terreno è minato. Il mio suggerimento è di parlare semplicemente di complotti e di associazioni criminali, perchè questo di fatto sono. L’abilità principale di un complottista non è l’affronto diretto, ma penetrare le linee nemiche e colpire dall’interno. Se volessi colpire in modo efficace la Chiesa Cattolica o la Massoneria cercherei di diventare Vescovo o Gran Maestro. Oppure compirei delle azioni tali da incastrare, incolpare l’altra parte di delitti orrendi o pratiche inumane. Questi sono gli strumenti veri dei complottisti. La Chiesa, La Massoneria, i Boy Scout, gli Hippies, le Groupies, gli Scambisti, i Testimoni di Geova, gli Islamici, i Buddhisti, gli Hare Krisnha, gli Indhuisti, i Forzisti, Pdisti, i comunisti, i fascisti sono delle Fratellanze (possiamo dire anche compagni, camerata….o altro), al loro interno può essere che qualcuno decida di previcaricare e perseguire quello che è diverso per coirciderlo o anche eliminarlo, e qui nascono i complotti che sono di tutti i colori e di tutte le tendenze, anche se certo alcune fratellanze sono più “portate” verso certi comportamenti. Quello che va combattuto è il complotto in se stesso e non la Libertà delle persone di associarsi e condividere delle esperienze. Qualcuno ha scritto che l’attacco alle torri gemelle è stato un complotto della Organizzazione della rosa rossa, io personalmente penso/ipotizzo solo il complotto e cerco di capire su dati oggettivi chi ha guadagnato (o voleva guadagnare) in soldi e poter da quella azione, Perchè poi tutto si riduce alle persone e non alle organizzazioni. Le persone possono essere criminali senza un’organizzazione, le organizzazioni senza le persone criminali sono innocue.Scusa Piselli ma sono rimasto condizionato dai tuoi Subliminali Titoli…..vado a prendere un cache per il mal di testa).
Fabio Piselli
8 Settembre 2008 @ 22:57
anche io ho spesso mal di testa, forse dovrei piantarla di produrre titoli del genere….
F
Anonimo
8 Settembre 2008 @ 23:09
Ma no !! A volte mi chiedo come fai sfornarle così tanti di seguito. Io non ci riuscirei, forse perchè ho sangue Pisano nelle vene……;-) …….a proposito è una Fratellanza anche questa.
Anonimo
9 Settembre 2008 @ 8:50
Ciao Paolo, ciao Solange, ciao a tutti gli altri.
Vi leggo da tanto ma non ho mai scritto.
Ora mi è sovvenuta una domanda.
Avete informazioni o fonti circa l´operato della massoneria in Germania? Io ci vivo ed è per interesse puramente personale e informativo che ve lo chiedo.
Inoltre volevo sapere cosa ne pensavate di questo articolo:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4993
Grazie per le eventuali risposte.
E complimenti per il lavoro che fate.
Saluti
S
Anastasio
9 Settembre 2008 @ 10:05
(per iniziare) Errata corrige:
per un infelice bisticcio mnemonico, ho scritto tantra anziché mantra, spero che si sia comunque compreso il senso, anche perché è strettamente correlato. ;o)
Molto interessanti le interpretazioni di Giuseppe Rausa, su Kubrick, di cui un anonimo ci ha dato lettura.
Altrettanto importanti le ultime osservazioni di Fabio Piselli.
Ulteriormente condivisibili (almeno in parte) le affermazioni di un altro (?) anonimo, che risponde a Fabio e ritiene che combattere il male non significa dover combattere per forza TUTTE le associazioni segrete!
E dico che, posso condividere in parte queste considerazioni, perché un’associazione esoterica che voglia veramente proporsi come la miglior scuola di pensiero (lo affermo gia da diversi post) deve saper trovare il sistema più adeguato, per espellere con forza e “con infamia”, tutti coloro che in tale fratellanza, ricercavano solo una patente o una garanzia per poter ottenere il loro miglior tornaconto!
Infine (e per riassumere) è stata come una ciliegina sulla torta, sapere che Paolo si interessa molto proficuamente di Buddismo e del mantra denominato OM, non so se ci avrà fatto caso, ma l’acronimo del mio nome e del mio cognome suggeriscono proprio questo mantra … sarà solo una circostanza fortuita, oppure un favorevole segno divino? ;o))
Sento che questo forum sta crescendo per intensità e per energie positive, e quindi penso sia giusto, fare un complimento a tutti coloro che vi partecipano e ci aiutano a migliorarlo!
Un caro saluto a tutti da Anastasio
>
"Vale certamente di più, meritare il suffragio di un sol uomo di gusto,
che il saper suscitare, con mezzi indegni dell'arte,
gli applausi di una sala piena di spettatori volgari."
>>>—–> W. Shakespeare
>
Anonimo
9 Settembre 2008 @ 13:03
…per la precisone, non ho mai parlato di combattere il “male” nè tanto meno ho parlato di associazioni segrete, e mi sembra che tutte quelle menzionate non lo siano affatto. “Il male” per me era uno splendido giornale di satirara degli anni 70′ 80′. Posso solo identificarlo con quello o il dolore fisico/psicologico, è un termine troppo aereo e predisposto a molteplici interpretazioni soggettive. Ho invece parlato di associazioni a delinquere e criminalità come definite secondo le nostre Leggi e Codici. Perdonami la precisazione
Roberto
9 Settembre 2008 @ 13:31
Oggi guardavo il tg scorrevano le notizie sul caso di Meredith di Perugia un servizio sul collegio di difesa di Rudy, mi è venuta in mente una cosa ma come fa quel ragazzo a permettersi tale collegio di difesa, fatto di professionisti noti e famosi che spesso intervengono anche in tv. Sarò malizioso?
Anonimo
9 Settembre 2008 @ 15:03
Oh Caro Paolo,
un bentornato dal tuo Poeta
anche se poeta non sono…..
Prepara la tua penna perchè questi mesi saranno molto caldi secondo me….
Con affetto.
oddi.andrea
9 Settembre 2008 @ 17:18
salve a tutti.
Avete notato il titolo e la locandina del programma di prima serata di canale 5 quest’oggi?
Manco a farlo apposta ‘il sangue e la rosa’ con una immagine che se non è il simbolo dei Rosa Croce poco ci manca. Chissà che non debbano mandare un messaggio in codice a qualcuno?
Tra l’altro leggendo la trama non ho ben capito l’attinenza con il titolo.
Un caro saluto, guvnor
Anonimo
9 Settembre 2008 @ 17:18
salve a tutti.
Avete notato il titolo e la locandina del programma di prima serata di canale 5 quest’oggi?
Manco a farlo apposta ‘il sangue e la rosa’ con una immagine che se non è il simbolo dei Rosa Croce poco ci manca. Chissà che non debbano mandare un messaggio in codice a qualcuno?
Tra l’altro leggendo la trama non ho ben capito l’attinenza con il titolo.
Un caro saluto, guvnor
Stefania Nicoletti
9 Settembre 2008 @ 17:54
Infatti non c’entra nulla con il titolo. La prima puntata è stata la settimana scorsa. A un certo punto è comparsa una rosa, ma era bianca, e comunque non aveva alcuna rilevanza. Invece nella sigla compare più volta la rosa rossa. E nel logo, alla rosa rossa si sovrappone una spada messa in senso orizzontale. Che sembra proprio una croce. Tanto per cambiare.
Per quanto riguarda Rudy Guede. In effetti sì: c’è da chiedersi come mai questi poveracci che non hanno una lira, possano permettersi i migliori (o presunti migliori… comunque i più famosi e quindi i più costosi) avvocati, periti e consulenti.
E chissà come mai sempre nei casi che tengono più banco nei media. Meredith, Cogne… Magari i coniugi di Cogne e Raffele Sollecito, qualche soldino in più rispetto al povero Rudy ce l’hanno. Ma insomma… Non credo che Taormina, Carlo Federico Grosso, la Bongiorno, se li possano permettere in molti.
Paolo Franceschetti
9 Settembre 2008 @ 18:14
caro anonimo, della massoneria in Germania so poco, ma comunque è potente quanto da noi.
Quanto all’articolo della Randazzo… penso che fra poco lo pubblicheremo pure sul nostro blog.
UN saluto
ivan
10 Settembre 2008 @ 10:04
scusate vorrei sapere se ci sono analogie tra la RR e la serie di romanzi scritti da Stehpen King intitolati “la torre nera” in cui si narra di una rosa rossa che cresce nella torre appunto. Qualcuno li ha letti? c’entrano qualcosa?
Anastasio
10 Settembre 2008 @ 10:25
Caro Paolo;
ho un interrogativo.
Questo 3d è intitolato “L’omicidio rituale … ecc. ecc.”
Ma quando “un omicidio” è rituale … ovvero “ben premeditato” … non è più corretto parlare di “efferato assassinio”?
Sai perché mi sto ponendo questo quesito?
Perché recentemente, in una intervista fatta a Cossiga, questi affermava che i responsabili della morte di Aldo Moro, erano “omicidi e non assassini” … e aggiungeva che nel diritto penale l’omicidio può avere “cause giustificative” mentre l’assassinio ha meno scusanti!
Personalmente sono molto ignorante in diritto penale, ma tale affermazione mi ha lasciato un po basito …
Questo significherebbe forse che se trovo qualche “scusante” per decidermi di uccidere qualcuno (nonostante abbia lungamente premeditato un tale fatto …) posso rientrare nelle “attenuanti generiche” e ottenere sconti di pena anche consistenti … come quelli che ottenne Mario Moretti?
Forse che i responsabili di atroci delitti, come quelli che tu hai proposto in discussione, possono ottenere (qualora fossero presi) più generose considerazioni, che se fossero considerati semplicemente FEROCI ASSASSINI?
Un caro saluto da Anastasio
>
Bisogna punire adeguatamente il male;
Chi non punisce il male in tale maniera
comanda egli stesso, che lo si faccia !
>>>——–>>> Leonardo Da Vinci
>
ivan
10 Settembre 2008 @ 16:31
Salve, vi segnalo un sito in cui viene riprodotto con una animazione in 3d il tempio della Golden Dawn, non so quanto possa essere attendibile ma di sicuro è molto misterioso e pieno di simbologia che chi studia queste cose sicuramente saprà riconoscere:
http://kheph777.tripod.com/GD/temple.html
Stefania Nicoletti
10 Settembre 2008 @ 18:07
Ne “La Torre Nera” la rosa rossa è protetta dalla Torre. La missione di Roland, l’ultimo dei Cavalieri Gunslingers, è appunto trovare la Torre Nera e quindi la rosa rossa custodita al suo interno. Se la rosa rossa venisse ditrutta, la Torre cadrebbe con essa. Interpretazione mia: la Torre Nera è quindi il sistema costruito (che contiene in sé il segreto: la RR). E se viene scoperta la Rosa Rossa, il sistema cade.
Per quanto riguarda la serie tv “Il sangue e la rosa” (a mio parere piena di sottili riferimenti…) è prodotta da Janus International. JANUS = GIANO.
Guardate un po’ il sito:
http://www.janusinternational.it/home.asp
Roby
10 Settembre 2008 @ 19:18
Su Giano bifronte leggete un po’ qui:
http://www.esoteria.org/documenti/simbologia/iduesangiovannieleportesolstiziali.htm
Anonimo
10 Settembre 2008 @ 19:26
Che mi dite del libro “L’Eletta Del Dragone”?
L’ho trovato per caso su internet, ma è completamente assurdo…
Anonimo
11 Settembre 2008 @ 11:11
@ Stefania Nicoletti
ho cliccato sul link della Janus.. ma in buona sostanza o ti registri o non puoi vedere niente di niente… me par strano…
@ Prof. Franceschetti
caro prof., ho letto con moltissimo interesse l’articolo sull’ “omicidio massonico”, in relazione al caso Pantani… ma quello che non ho inteso (e chiedo scusa per l’eventuale ingenuità) è il movente.. perchè Pantani sarebbe stato ucciso ??? per quale motivo ???
grazie per le risposte.. e grazie per l’ottimo lavoro che state facendo…
Gigio da Reggio Calabria
Barzo
11 Settembre 2008 @ 12:58
Franco Sensi ha una figlia di nome Rosella.
All’omaggio della prima partita di campionato (Roma napoli, causa di tutto il delirio di questi giorni), allo stadio hanno fatto un tribuno prima della partita.
Colonna sonora delle immagina che passavano sugli schermi: Candle in the wind.
Ora, va bene dedicarla a lady d…va bene dedicarla a Marylin.. ma qui gatta ci cova.
Stefania Nicoletti
11 Settembre 2008 @ 17:32
Per Gigio:
sì, infatti per accedere al sito vero e proprio ci si deve registrare. (Cercando il sito, ci sono rimasta male anch’io, perché speravo di trovare qualche informazione su questa Janus).
Ma è sufficiente guardare il logo nella home page, in alto a sinistra prima del nome: è Giano Bifronte.
A proposito di rose: andate sul sito dell’agenzia Ansa. http://www.ansa.it
A destra, nella photogallery, troverete, messa in evidenza come foto del giorno, una foto dal titolo “Una rosa per le vittime dell’11 settembre”.
Stefania Nicoletti
11 Settembre 2008 @ 17:41
Inoltre, sempre a proposito dell’11 settembre, si trovano molte rose rosse anche qui:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_761422737.html
D’accordo, è una commemorazione e le rose fanno sempre effetto. Però…
Abate Vella
11 Settembre 2008 @ 19:39
Una piccola considerazione sulle date ‘massoniche’:
il fatto che per compiere certi riti vengano scelte determinate date non dovrebbe sorprendere nessuno. E’ un fatto umano.
Date propiziatorie vengone scelte per compiere determinati atti a qualunque livello, non solo nella massoneria. Anzi direi che quella dei numeri e delle date é la parte meno controversa del post.
Basti pensare alle ultime olimpiadi: esse si sono aperte il giorno 08-08-08 alle 8:08. Il numero 8 é cosiderato nella cultura cinese un numero positivo, e quelli ci hanno addirittura basato l’organizzazione del loro evento piú importante.
Roberto
12 Settembre 2008 @ 7:30
Certo le coincidenze sono molte, guardate sta notizia
http://www.corriere.it/esteri/08_settembre_11/israele_rose_trovato_corpo_88983b08-7fec-11dd-9f6f-00144f02aabc.shtml
rose messa in una valigia rossa
Roby
12 Settembre 2008 @ 8:01
…in iù le iniziali del nonno sono RR…
Anonimo
12 Settembre 2008 @ 9:31
Dunque.
Ricapitolando.
1) Ronnie Ron (RR) ha ucciso la piccola Rose.
2) Che è stata trovata in una valigia Rossa.
3) Dopo aver dato 7 versioni diverse dell’accaduto.
Certe volte mi domando se sono più pazzi quelli che fanno queste cose o i decererati che dall’alto della loro razionalità sostengono sia tutta una coincidenza.
giuditta
20 Settembre 2008 @ 20:52
Omicidio dei fidanzatini di Policoro (Luca Orioli e MariROSA Andreotta) il 23 marzo 1988 (7)!
Anonimo
22 Settembre 2008 @ 10:28
avete letto la notizia sul corriere della sera? 13 bambini morti a Smirne. Notizia postata alle 10.03. Ma che coincidenza
Anonimo
16 Marzo 2009 @ 19:22
ciao
c’è un motivo per cui l’ipotesi del coinvolgimemto dei coiniugi è verosimile.. e quindi sono rimasti insieme…forse non hanno compiuto loro direttamente l’omicidio ma hanno permesso che qualcuno lo compiesse..
all’alba lo spirito è ricolmo di energia cosmica…ecco perchè si fa all’alba e nel talamo appunto dove energia corporale e sprirituale si fondono(mentre il fatto che venisse compiuto in casa e all’alba ha fatto propendere per la madre..!)
Ricordo che anche Cosco(presumbilmente ucciso ancheper questo! !) fece notare che alcuni riti di affiliazione ad una setta si fanno anche quando una famiglia non riesce ad avere figli(e non solo per cantanti od attori che affidano le loro sorti e successo a procuratori e affiliazioni,basta guardare questo video ”bruci la città” di Irene Grandi ed il testo
leggere in questo blog alla voce ”il male nei dettagli” http://falsoblondet.blogspot.com/
qui a giudicare dal testo la devozione è totale…)
è un rito biblico e pure li il nome è Samuele…
Pare infatti che quella famiglia avesse avuto grosse difficoltà ad avere figli e questo stava causando delle crisi depressive..
Ossia delle famiglie che hanno pregato a lungo o rivoltesi a medici e senza ottenere il figlio tanto desiderato si rivolgono anche a sette magari partecipano a riti di iniziazione o orgiastici(magari il problema ce l’ha l’uomo ed fare un rito sessuale con altri uomini risolve il problema,niente di magico…!!)
è noto(ne parlò anche Cosco) che il rito prevede poi che segua un altro figlio e a costui sarà dato un nome biblico e sarà sacrificato al loro demone..
quindi direi che le sorti di Samuele erano segnate dalla nascita
ecco perchè la mamma dice ”tanto ne facciamo un altro” perchè sapevano che dovevano perderlo…
ecco perchè nell’approssimarsi della data del sacrificio la signora aveva iniziato a soffire di crisi di ansia sempre di più…fino alla notte stessa che chiamò anche il 118 dicendo di essere in preda ad una crisi…
(e te credo…è come un esame 1.000.000 volte più stressante.. anche se il fatto che sapevano dalla nascita che avrebbe dovuto essere sacrificato aveva fatto in modo magari che ci si affezionasse di meno!)
questa pista non è stata minimamente battuta visto che gli investigatori escludono per definizione le piste esoteriche(l’unico caso in cui dopo anni si è riuscito ad accertare il satanismo ma senza arrivare mai ai veri mandanti,è stato il caso delle ”bestie di satana” anche se pure li in un primo momento non gli si era dato retta..)
Questa pista di Cosco e di altri non si trova più in rete penso che piano piano scompariranno tutte..
anzi il tipo di rito abbastanza chiaro dovrebbe portare da subito a capire che setta è!
Ovviamente la famiglia non dirà mai la verità molto meglio prendersi 13anni(16-3 dell’indulto)
per pazzia(tra l’altro non riconosciuta totalmente)che ammettere di aver concordato il sacrificio del figlio anche perchè non arriverebbero a fine processo
morirebbero lei il marito e l’altro figlio…tutto sommato è il male minore…
ed è blindato.
il sacrificio riecheggia la storia di Abramo: era in pratica impotente
ma Dio lo chiama e gli dice che grazie a lui (il rito)ora poteva figliare..ma Abramo visto che Sara la moglie era vecchia decide (disobbedendo)di farli con la sua schiava egiziana Agara e ne fa tre ;dio si ripresenta e odina che deve farli con Sara benchè vecchia..e cosi’ nasce Isacco(sorriso di Dio)e poi Dio (un dio cattivo)chiede ad Abramo di sacrificare suo figlio Isacco
per lui..
ecco questo rito di fertilità per intercessione della divinità e di sacrificio di uno dei figli successivi (qui con la variante di mogli diverse ma per disobbedienza di Abramo )ricalca chiaramente quello accaduto a Cogne..
e ricorda come a quei tempi i riti coinvolgevano esseri umani..come d’alltronde in sudAmerica..
solo dopo furono sostituiti con gli animali..ed infatti il rito si conclude con Dio che ferma la mano di Abramo ormai deciso a tagliare la gola in un mare di sangue ad uno dei figli grazie appunto al fatto che Dio lo aveva reso fecondo….
saluti
PS
quella è una zona piena cmq di sette e di riti..furono ritrovate nella zona parecchie teste di animale mozzate..e nel tempo ci sono stati alcuni omicidi molto strani..
Anonimo
19 Novembre 2009 @ 16:17
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Anonimo
28 Aprile 2010 @ 16:10
Alla luce di quanto lei scrive sul suo blog volevo sapere cosa ne pensa del brutale omicidio di Alessandro Mathas; se fosse confermato che è stato ucciso dopo la mezzanotte, la sua morte sarebbe stata messa in atto il 16-3-2010 (la cui somma fa 13). Inoltre, il 16 Marzo è una data che fa rizzare i capelli a chiunque conosca la storia d'Italia, soprattutto guardando alle iniziali del povero piccolo.
Le consiglio questo articolo che visivamente mi lascia un po' di stucco:
http://www.liguriaoggi.it/2010/03/18/genova-oggi-lautopsia-per-il-piccolo-alessandro/
e mentre le scrivo, mi imbatto anche in questo altro articolo:
http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/18/residence_Sindona_calciatori_co_9_100318019.shtml
Quindi c'è passato anche Sindona: che sorpresa.
Le scrivo non da esperta, ma senz'altro da interessata già da anni a questi temi; scrivere o postare cose su internet mi ha causato già varie volte situazioni non proprio simpatiche (gli amici naturalmente mi danno della visionaria), ma essendo profondamente credente confido che ci sarà sempre qualcuno che protegge la mia pellaccia.
Saluti, attendo la sua risposta con grande curiosità.
Anonimo
18 Ottobre 2011 @ 6:27
Ho pensato spesso alla morte del giovane Ferrero. Il Reputation Institute nel 2009 quota la Ferrero come la compagnia con la migliore reputazione al mondo. Impresa totalmente italiana, diretta concorrente di Nestle e Cadbury, compagni che fanno riferimento al cartello rockfelleriano. Il Sud Africa produce , come tutti sanno i diamanti, con tutto il loro significato occulto. L' aviazione sud africana ha come simbolo un riadattamento dell' simbolo ufficiale della massoneria, squadra e compasso. Il Sud Afrika è anche la più grande colonia ebrea in africa . Se si cerca con google " morto Ferrero" la data che compare al fianco della notizia è April 18, 2011. 1+8+2+1+1=13
Anonimo
19 Novembre 2011 @ 19:03
Buonasera dottor Franceschetti, vorrei chiedere di esaminare il caso di Cristian de Cupis, morto il 9 novembre 2011 a Viterbo.
Nel servizio del TG3 di ieri (18 nov.) delle 19:30, che ho seguito con particolare attenzione, ho subito notato l'inquadratura di una rosa rossa a metà servizio, e sul finire, una lunga inquadratura, con primo piano, di un'altra rosa rossa.
Sono rimasto parecchio impressionato, dopo aver letto i suoi articoli, osservo con molta più attenzione ciò che vedo in TV (che a dir la verità guardo molto sporadicamente).
Appena ho sentito che si parlava di un morto ho pensato subito: "la rosa rossa…", e dopo qualche secondo: una rosa rossa.
Il lungo primo piano sulla rosa alla fine del servizio è stato veramente un colpo.
Cristina Ciccarelli
11 Luglio 2018 @ 0:29
Volevo segnalare un paesino di 13 mila abitanti -san severino marche- nella provincia di macerata -regione marche- che finì sui giornali per messe nere in un colle del territorio comunale cd colle di
Pitino dove gli autoctoni si recavano nelle h. Notturne per fare riti scannando animali come polli e simili -carne bianca e sangue quindi pedofilia- chiamando le tre s di successo soldi e sesso -massoneria maceratese- e facendo segni sul suolo pubblico del colle -dovrebbe significare la loro ossessione nell’avere il controllo del territorio.
Venne aperta un indagine nel 2005 la quale portò a conoscenza della cittadinanza chequeste mese nere venivano fatte dagli anni 90 facendo orge.
Non credo ai riti ne tantomeno alle minchiate delle stupide 3 esse e sostengo che questa devianza criminale vada chiusa in manicomio perché sono persone con forti ossessioni sociali che non sanno gestire la loro emotività malata.
Provo sdegno per la sanità del territorio che ha chiuso gli occhi davanti a questa devianza e probabilmente fra i partecipanti vi erano anche esponenti della sanità corrotta del territorio di riferimento idem esponenti della politica locale, partiti. Ci sono sospetti forti verso lo schieramento di centro destra.
Cristina Ciccarelli
11 Luglio 2018 @ 0:43
Ho dimenticato di segnalare che non trovai mai leconclusioni di quelle indagini aperte nel 2005 quindi ho ragione di credere che siano state insabbiate o archiviate perché ogni volta che la massoneria maceratese è coinvolta in malaffari e devianza il territorio nasconde e se può cerca capri espiatori.
Di recente nel maceratese sono emersi dei fatti inquietanti che vedono -non è un caso- la massoneria coinvolta anche nel traffico di sostanze stupefacenti e nello sfruttamento sessuale di minori. Ci sono stati dei ritrovamenti di ossa umane di minori nascosti in un pozzo -minori scomparsi dal territorio circa 400 nell’arco temporale di circa 40 anni e troppe poche persone hanno tenuto alta l’attenzione verso questi inquietanti fatti della regione marche che è sempre stata isola felice per la massomafia che è un altra parola tabù infatti preferiscono usare la parola criminalità organizzata puntando il dito verso altre regioni o stati perché imarchigiani sono primi nel negazionismo infatti sono inaffidabili.
La provincia di macerata -la più vecchia della regione- è piena di truffe.