1. Introduzione.
Voglio provare a spiegare in due parole il nostro sistema giuridico, premettendo prima il mio percorso.
Ho studiato per anni dopo la laurea, perché amavo il diritto. Era una cosa appassionante. Anche complicata per certi versi. Per una questione di carattere amavo gli argomenti più difficili e intricati. In civile ho amato la causa del contratto, che è l’argomento più difficile, tanto che la maggior parte degli autori dice che è impossibile comprenderlo a fondo.
In diritto amministrativo ho amato l’interesse legittimo.
In diritto civile ho pubblicato 4 manuali, in edizioni diverse.
In diritto amministrativo un manuale che ha avuto 2 edizioni.
Ma poi ho scritto articoli, tenuto lezioni di vario tipo all’università e nei corsi post universitari, e dirigo due riviste giuridiche.
Pensavo che capire il sistema giuridico significasse, in fondo, capire il sistema in cui viviamo, le sue regole.
A un certo punto mi sono accorto che il diritto nei tribunali non serve quasi a niente. E che troppe cose non quadrano. E che tali regole sono sistematicamente disapplicate.
Anzitutto la prima cosa strana. La maggior parte dei giudici ignorano il diritto, e non riescono a distinguere – ad esempio – la prova del nesso causale di un fatto, dalla prova del fatto stesso.
Guai a sentir parlare di causa del contratto e guai a chiedere cosa è l’interesse legittimo e in cosa si differenzia dal diritto soggettivo.
E qui già si nota una prima cosa che non va. Il diritto dovrebbe servire a regolare la vita dei cittadini. Ma cosa cavolo deve regolare uno strumento che non è capito bene neanche dagli addetti ai lavori?
Non solo. Ma nel nostro sistema abbiamo oltre 370.000 leggi vigenti. E’ assolutamente ovvio che nessun giurista le possa conoscere tutte.
A vivere il diritto pratico quindi, ci si trova in un caos. E si capisce che il sistema reale è molto, molto diverso da quello che ci fanno studiare nei manuali e all’università.
E’ un sistema che è fatto per NON tutelare il cittadino e far sì che la legge non venga applicata.
Ed è un sistema che si basa su alcuni baluardi che ora cercheremo di descrivere:
Essi sono:
– Complicazione del sistema. Il sistema è così complicato che capirlo è un casino. In tal senso mi viene da dire che il diritto è molto simile ad un sistema esoterico.
– Linguaggio giuridico. I giuristi in genere scrivono in un linguaggio illeggibile e la maggior parte dei testi giuridici non è comprensibile neanche dai giuristi, a meno che non siano esperti di quella specifica materia trattata dal manuale. La cosa, ovviamente, serve per non permettere al cittadino di capire il sistema, ma anche per non farlo capire ai giudici e agli avvocati stessi.
– pluralità dei riti. Esistono decine di riti diversi, in modo che spesso è difficile anche capire quale sia il giudice competente.
– Lunghezza dei riti.
– Sistema fiscale demenziale
– Costi della giustizia.
– Mancanza di fondi e di organico
Approfondiamone alcuni.
2. La complicazione.
Qui troviamo una prima contraddizione del nostro sistema: neanche i giuristi sanno muoversi nel mondo del diritto, tanto è vero che anche noi avvocati, quando abbiamo un problema in una materia specifica, dobbiamo rivolgerci a un esperto di questa materia.
Non a caso esistono una marea di specializzazioni: civilista, penalista, amministrativista, fiscalista, giuslavorista, sono le grosse branche del diritto.
Ma poi esistono le sotto branche: solo nel diritto civile abbiamo gli esperti in società, i matrimonialisti, i contrattualisti, quelli esperti in responsabilità civile, in diritto d’autore, ecc…
E addirittura ci sono studi super specializzati dove c’è, nell’ambito dei matrimonialisti, l’esperto in diritto minorile, quello esperto in separazioni e divorzi, quello esperto in volontaria giurisdizione, ecc…
Come dire: anche noi avvocati non possiamo conoscere tutte le leggi, e abbiamo bisogno dell’avvocato.
Un assurdità. Ma è un assurdità a cui siamo tutti abituati e oramai non ci stupiamo di nulla..
D’altronde di che stupirsi? La maggior parte dei nostri politici non conosce neanche le leggi più importanti esistenti. Tempo fa le iene promossero una serie di interviste in cui chiedevano ai politici cosa è la Consob (cioè l’organo di controllo delle società). Venne fuori che la maggior parte dei politici non lo sapevano.
Poi non possiamo stupirci ovviamente se il parlamento non promuove leggi per risolvere il problema della privatizzazione della Banca d’Italia o del signoraggio. Il problema è che non sanno neanche cosa sia.
L’altra cosa assurda è il costo delle spese giudiziarie.
Un avvocato non famoso di una modesta città di provincia ha delle parcelle pari a uno o più stupendi mensili di un operaio. Il che è come dire una persona che guadagna 1000 euro al mese non può permettersi un legale.
Ora i geni del diritto diranno: “eh. Ma esiste il gratuito patrocinio per i non abbienti”.
No. E’ falso.
Prima di tutto perché il gratuito patrocinio ha dei limiti di reddito molto bassi. Praticamente da fame. Poi perché il gratuito patrocinio non copre le consulenze legali, e le attività stragiudiziali. Quindi se, ad esempio, un cittadino vuole delle semplici consulenze per sapere come comportarsi al fine di non violare la legge, non può farlo.
Ed è facilissimo violare la legge, perché abbiamo leggi su tutto: dal tipo di rubinetti che è possibile installare in un ristorante, ai metri quadri del gabinetto, alla forma delle sedie da installare.
Tempo fa ho scoperto che ero fuori legge perché non tagliavo i rami troppo sporgenti del mio giardino ed ero passibile di multa.
Anni fa scoprii che se lavavo l’auto in una fontana pubblica ero soggetto a contravvenzione.
E qualche tempo fa ho messo delle borse laterali alla mia moto. E ho scoperto di essere passibile di cotnravvenzione. Me l’ha detto un mio amico, che è un vigile urbano e che lo sa bene, perché ha la stessa moto mia, e ha le stesse borse e anche lui è fuorilegge.
3. Il sistema fiscale
La punta di diamante più assurda del nostro sistema giuridico è la parte fiscale. E’ notorio tra professionisti e commercianti che “se viene la finanza qualcosa di illegale ti trovano”.
Già perché le leggi fiscali sono talmente complicate che è impossibile rispettarle completamente. Tasse, sovrattasse, tasse locali, spese detraibili, spese deducibili, spese detraibili in parte, spese deducibili in parte, anticipi, acconti, ecc… un casino in cui è impossibile capirci qualcosa.
Ovvio che se sei soggetto ad una verifica fiscale da parte della finanza come minimo trovano che hai dedotto una spese non deducibile, che hai sbagliato un calcolo, un acconto, qualsiasi cosa.
Infatti ogni tanto a noi professionisti, o agli imprenditori, arrivano delle tasse arretrate. E quando la somma è piccola si paga senza fiatare; perché costa di più rifare tutti i calcoli che pagare senza protestare.
Un piccolo sopruso, ma costante, continuo, reiterato, e inflitto a migliaia di imprese e professionisti, con la volontà e complicità del sistema statale.
Se poi aggiungiamo le leggi sulla sicurezza del lavoro, quelle sanitarie, ecc… ne risulta che la maggior parte degli imprenditori e dei professionisti viola sempre e senz’altro qualche regola.
Tempo fa ad esempio ho scoperto che in uno studio legale, in teoria, si devono avere solo mobili “ignifughi”; ma sfido qualsiasi studio legale a dimostrare che non ha nelle stanze almeno un soprammobile di legno o altro materiale infiammabile perché ritengo che nessuno, al momento in cui acquista un mobile o un altro oggetto, pensi alle norme della legge 626 (poi confluita nel TU).
In realtà questo stato di cose serve per far avere una specie di sudditanza del cittadino nei confronti del potere; il cittadino non deve mai essere tranquillo; deve sempre aver paura di un possibile controllo; e deve sapere che a fronte di un abuso dell’autorità non potrà difendersi.
Ma la cosa più assurda si verifica nei tribunali.
Tempo fa entrai in un aula di diritto del lavoro, e scopri che la sedia del giudice non era a norma di legge, e che non c’era l’estintore e nelle cancellerie non c’erano tutte le misure prescritte dalla legge sulla sicurezza del lavoro.
Cioè i magistrati che in teoria dovrebbero controllare che tutti sia a norma, sono i primi a lavorare in un ambiente non in regola.
Qualche tempo fa ho messo la targa col mio nome, fuori dal portone del mio studio legale. Non sapevo che per farlo dovevo chiedere il permesso e pagare una tassa per le affissioni comunali. E’ passato un vigile mentre la affiggevo e mi ha chiesto se avevo il permesso.
Ho risposto di no e che non sapevo neanche ci volesse il permesso.
“Ma quant’è questa tassa?” Ho chiesto.
“Non lo so – risponde il vigile – ma comunque ti conviene non chiedere alcun permesso, e se viene un controllo paghi la multa. Costa meno ed è più pratico”.
Quindi se io metto il mio nome sul campanello è mio diritto. Ma mettere una targa accanto al campanello no. Il consiglio, del resto, viene dalla persona che in teoria dovrebbe controllare che io sia in regola con il permesso.
Proseguendo nelle assurdità fiscali, che dire del fatto che i professionisti e le imprese debbano pagare il 90 per cento del reddito presunto dell’anno successivo?
In altre parole: per noi cittadini è normale pagare in anticipo le tasse che guadagneremo l’anno prossimo. Di chi sia questa geniale invenzione non lo so. Ma quello che so è che a tutti deve sembrare normale, se nessuno ha mai pensato a fare un ricorso alla corte costituzionale (che, a mio parere, avrebbe notevoli possibilità di vittoria).
Vero è che il cittadino non ha interesse a fare un ricorso del genere a causa, ancora una volta, dell’assurdità con cui è previsto il meccanismo dell’impugnazione:
Già. Perché se io, cittadino, sono incazzato contro questa legge assurda non posso mica andare dalla Corte Costituzionale e promuovere direttamente il giudizio. No.
Devo prima farmi fare una multa (quindi devo prima rifiutarmi di pagare, e commettere un illecito) e poi impugnare questa multa davanti alle Commissioni Tributarie; e una volta che sono davanti alle commissioni tributarie, devo sollevare il giudizio davanti alla Corte Costituzionale.
Ma il giudizio davanti alla Corte ancora una volta non è automatico. No. E’ a discrezione del giudice che può sollevare il problema davanti alla corte solo se lo ritiene “non manifestamente infondato”.
Quindi la maggior parte di cittadini è scoraggiata dal fare una cosa del genere, e finché a promuovere un azione del genere non ci penserà un’associazione di consumatori, la cosa è ovviamente improponibile.
Fare una legge che consenta di chiedere il sindacato di costituzionalità in via diretta non è venuto in mente a nessuno. Sarebbe troppo semplice poi.
Quindi, riassumendo, se un cittadino vuole fare causa contro questa norma del cazzo, per non pagare con un anno di anticipo quegli euro di tasse che dovrà comunque pagare l’anno successivo, deve dare parecchie migliaia di euro ad un avvocato; e aspettare qualche anno di causa.
Tempo medio previsto per la definizione del giudizio: se tutto va bene qualche anno. Spesa prevista: circa 10 – 20.000 euro, a seconda dei casi.
E’ ovvio allora che conviene di più pagare in anticipo.
Qualcuno mi dirà: ma tu sei avvocato, fattela da solo.
Ma a me non va di farmela.
Perché dovrei?
Sono centinaia le possibili cause che potrei fare contro le leggi ingiuste e vessatorie.
Ma non ho tempo per farmele, perché devo lavorare. E quando non lavoro, scrivo articoli come questo, oppure mi studio la cabala, che mi serve sempre per lavoro.
E tutto questo per i miei colleghi è… normale
Altra cosa assurda, ma su cui nessuno ha qualcosa da reclamare sono le imposte di registro. Non so quanti sanno che se si acquista una casa, colui che acquista deve pagare l’otto per cento di imposta di registro; se si acquista un terreno l’imposta diventa addirittura il 17.
In altre parole se io compro un terreno da 100 mila euro, ne dovrò dare 17 allo stato. Più, tra imposte ipotecarie e catastali, si arriva al 18. A questo aggiungiamo la tariffa notarile e si arriva a 20.000 euro. 20.000 euro regalati allo stato ma non si sa perché.
E se io vado su un testo di diritto tributario per capire a cosa cazzo serve questa imposta, e perché io sono obbligato a pagare una cifra del genere, non lo trovo.
E’ un imposta. E’ dovuta. E basta.
Se chiedo a un collega tributarista a cosa serve questa imposta mi rispondono che non lo sanno. Loro sanno solo che si fa così.
4. La pluralità dei riti
Molte persone ingenuamente pensano che il nostro sistema si divida in civile, e penale. I più istruiti al massimo sanno che esiste un diritto amministrativo e un tribunale amministrativo.
Invece non è vero.
Anzitutto perché in seno ad ogni giudice ci sono diversi riti, cosicché in seno al rito civile esiste il rito del lavoro, quello societario, quello ordinario, più i vari procedimenti speciali, ognuno con una sua particolarità e una sua procedura diversa.
Poi esiste la Corte dei conti, con competenze sia amministrative che penali.
Il Tribunale militare.
Il tribunale delle acque. (si avete letto bene… esiste un tribunale delle acque…)
Le giurisdizioni tributarie.
A questi già non pochi tribunali si aggiungono ora le corti europee; Corte dei diritti dell’Uomo, Corte di giustizia della Ce.
Insomma esistono decine di riti diversi, fatti apposta per far impantanare alcuni procedimenti solo perché il Tizio che fa il ricorso ha sbagliato giudice.
Siccome poi la legge in molti casi non è chiara, ecco che è possibile arrivare a situazioni paradossali. Ad esempio per ricorrere contro l’espulsione di uno straniero non si sa bene se ricorrere al TAR o al Giudice Ordinario; alcuni tribunali amministrativi dicono di essere competenti loro; alcuni GO dicono di essere competenti loro; con il risultato paradossale che ci sono due giudici diversi che dicono entrambi di essere competenti.
Stessa cosa per un provvedimento con cui chiedete di essere ammessi ad un trattamento medico che vi viene rifiutato dalla ASL. Alcuni giudici ordinari si ritengono competenti; ma anche alcuni tribunali amministrativi.
Se ci sono dubbi di competenza comunque non c’è problema: il nostro legislatore ha provveduto a creare un sistema geniale per risolvere i problemi: il procedimento di giurisdizione davanti alle Sezioni Unite della Cassazione. Ecco quindi che in una causa tra due contendenti, che discutevano quale giudice avesse il potere di decidere su un diritto di pascolare delle pecore, nel 2007, dopo alcuni decenni di causa, si sono pronunciate le sezioni unite. Trenta anni solo per decidere il giudice competente… chissà fra quanti anni si saprà a chi deve andare quel diritto di pascolo.
In compenso alcune volte entrambi i tribunali si ritengono incompetenti con risultati che sfiorano il ridicolo.
Ad esempio avevo un procedimento davanti al Tribunale di Civitavecchia. Non si sapeva se fosse competente il giudice di Pace o il Tribunale. Nel dubbio ho fatto una cosa che non si potrebbe fare, cioè ho fatto la richiesta ad entrambi. Ma entrambi si sono dichiarati incompetenti.
Allora ho fatto appello. Il giudice dell’appello mi disse che lui era incompetente.
Alla fine il giudice, per risolvere il problema e non avere grattacapi, ha pensato bene di risolvere la questione giuridica in altro modo: il procedimento si è perso, e la sentenza non è mai stata emessa; le parti nel frattempo si sono dimenticate della questione anche perché il procedimento, per una causa di poche centinaia di euro, è costato quanto una auto nuova.
Ecco una cosa che in nessun manuale è contemplata: Il procedimento che si perde per strada.
5. Diritto civile
Il diritto civile è una materia già complessa in sé.
Ma a renderla davvero impraticabile, in modo che il cittadino non sia tutelato per niente, ci pensa il nostro geniale sistema processuale.
Un sistema fatto di notifiche, termini per produrre, e atti programmati secondo uno schema fisso, in modo che un processo civile può anche durare venti o trenta anni.
Se Tizio viene tamponano, l’assicurazione è costretta a pagare per forza; tutto sarebbe molto semplice se avessimo un sistema come quello americano, ove il giudice decide alla prima udienza dibattimentale e tutto si risolve in un procedimento che spesso consta di una sola udienza. Da noi no.
Mi hanno tamponato; ho ragione per forza; ma il nostro sistema impone prima di tutto di notificare l’atto alla compagnia; poi il giorno dell’udienza, anche se la compagnia magari non si presenta in giudizio, il giudice fissa un’udienza successiva per le richieste istruttorie in una data di diversi mesi successiva; poi segue la fase istruttoria; poi magari la fase della CTU; e poi infine la fase della memoria conclusionale. Il tutto in un tempo mai inferiore ai due anni nei casi più rapidi, ma che può arrivare a dieci, quindici, nei casi in cui ci sia l’avvicendamento di vari giudici per malattie, maternità, trasferimenti, ecc… Ecco che si arriva ai casi paradossali in cui una persona ha ragione da vendere, ma dopo quindici anni sta ancora in causa.
Poi arriva la sentenza.
Ma magari la controparte non paga. Allora siccome sarebbe troppo semplice prevedere la galera per chi in mala fede non paga un debito processuale, occorre istaurare un altro procedimento; cioè il procedimento esecutivo.
In altri casi ove il creditore abbia comunque un credito che deve incassare sicuramente abbiamo il cosiddetto procedimento per decreto ingiuntivo. Procedimento che in certi casi può durare anni, se la controparte fa una minima obbiezione formale sulla procedura (in gergo tecnico si chiama opposizione a precetto, o a decreto ingiuntivo).
Ecco quindi che il processo civile serve per proteggere i disonesti che non vogliono pagare.
Prevedere un sistema rapido, con definizione alla prima udienza dei casi più evidenti, sarebbe troppo semplice… quindi si preferisce mantenere il sistema come è.
Anche perché, nei pochi casi in cui il legislatore ha previsto un sistema efficiente e veloce, questo sistema non ha funzionato. Siamo così abituati a complicarci la vita, infatti, che li dove il legislatore ha previsto la definizione in un’unica udienza, purtroppo questa possibilità non è obbligatoria; con il risultato che la norma non viene applicata da nessuno. Alludo al processo davanti al giudice di pace (articolo 320 cpc), che in teoria potrebbe essere risolto in un’unica udienza, al massimo due, ma se qualche giudice prova ad applicare la legge e definire il giudizio nella prima udienza, viene trattato come un marziano.
La maggior parte dei giudici di pace non solo non definisce la causa alla prima udienza, ma dà pure i termini per le memorie conclusionali e addirittura per le memorie di replica.
Ecco quindi che io sono riuscito a stare in causa davanti ad un giudice di pace per un banale incidente stradale per ben 5 anni. Cinque.
Se poi il debitore, nonostante il decreto ingiuntivo, alla fine del procedimento continua a non pagare, si arriva alla tragicomica del processo esecutivo. Cioè si pignora (e si mette in vendita) un appartamento, un auto, un qualsiasi bene, al soggetto debitore; tempo medio per arrivare alla vendita del bene e al conseguimento del dovuto: tre – cinque anni, ma anche dieci o quindici anni, con punte di 30. In alcuni casi il processo viene abbandonato senza che se ne sappia più nulla, perché i creditori si stancano, o muoiono, o semplicemente si trasferiscono all’estero e se ne fregano dell’esito del giudizio, e tutto viene abbandonato.
In pratica il processo civile ha tempi ed esiti ragionevoli in pochissimi casi. Si riesce ad ottenere qualcosa nei soli casi in cui è coinvolta un’assicurazione (non sempre ovviamente; nei casi più complessi si può stare in giudizio anche trenta anni) oppure nel processo del lavoro.
Negli altri casi il giudizio è sempre sconsigliabile. Quando iniziai la professione un avvocato famoso a Viterbo, giudicato da tutti persona corretta, e presidente del Consiglio dell’Ordine mi disse “meglio una pessima transazione che un’ottima causa”.
Frase che ho capito solo dopo anni, quando ho capito davvero il sistema.
D’altronde, sempre dopo qualche anno ho capito il perché di un altro detto dell’avvocatura: “causa che pende causa che rende”.
Perché molti avvocati, stando trenta anni in causa, chiedono periodicamente delle somme al cliente, per un processo che spesso dura dieci, venti, o trenta anni di giudizio, dopo aver speso un capitale.
Quindi perché mai dovrebbero protestare perché il sistema non funziona? Tanto loro vengono pagati lo stesso.
Ma quello che in genere non dicono né i libri, né i docenti, quando si studiano le materie giuridiche è che il processo civile può impantanarsi e bloccarsi definitivamente in diversi punti. Ci sono vari casi in cui, infatti, un debitore scaltro riesce a farla in barba al creditore. I punti di impasse del processo civile sono tanti.
Mi soffermo solo sulla fase della notifica. La notifica implica che se Tizio vuole fare causa a Caio, deve farglielo sapere recapitandogli l’atto personalmente. Deve, appunto, notificarglielo. Ma prima di notificare l’atto deve trovare il soggetto in questione.
Quando il residente è all’estero notificare un atto diventa un problema complicato dal punto di vista tecnico, e costoso. Alcuni soggetti poi non hanno mai residenza fissa. Poi ci sono i soggetti (le società in genere) che operano in Italia ma risiedono all’estero. E poi, con vero colpo di genio, ci sono le società (questo è uno scherzetto ad esempio che fanno diverse società telefoniche) che hanno varie sedi: la sede amministrativa, la sede generale, la sede operativa, la sede secondaria, ecc… Siccome la notifica va fatta alla sede della direzione generale, se per caso chi vuole fare iniziare il giudizio si sbaglia e lo invia ad una sede secondaria, o alla sede amministrativa, ecc…, allora ecco che la citazione non vale nulla. Inutile dire che in genere, sul sito della società, compaiono diverse sedi ma non certo quella della direzione generale.
Ricordo in un caso in cui dovetti fare causa ad una società, e per risolvere il problema ho fatto sei o sette notifiche, a diversi indirizzi. La società si è costituita in giudizio, senza poter opporre il difetto di notifica, ma ovviamente ho dovuto spendere di notifiche più di quanto era il valore della causa. Un sistema ingegnoso per bloccare tutto all’origine ed evitare che un utente possa protestare.
6. Diritto penale.
Anche il diritto penale è pensato per tutelare i delinquenti e non le vittime.
Tra i delinquenti c’è una suddivisione in categorie.
1) Reietti. I reietti sono quelli che vanno in galera sicuramente, se vengono beccati. Sono in genere mafiosi, che sono quelli che subiscono le pene più dure.
2) Sfigati. Sfigati sono in genere gli extracomunitari o i drogati, che subiscono pene di media entità e nel cinquanta per cento dei casi possono finire in carcere.
3) Eletti. Appartengono a questa categoria quelli che non vanno mai in carcere e se ci vanno gli danno tutti i privilegi e li trattano come se fossero in albergo; sono gli amministratori pubblici, che hanno pene ridicole o inesistenti, e comunque nei pochi casi in cui vengono processati il processo va in prescrizione.
Poi ci sono i cittadini ordinari, che rientrano in una delle tre classi sopraelencate, a seconda dei soldi di cui dispongono, della loro appartenenza ad organizzazioni massoniche o paramassoniche, e da altre variabili.
Rubare un cesto di mele da un negozio di frutta e verdura, o un portafoglio su un autobus, ad esempio è un reato punito con la pena da 1 a sei anni (articolo 625).
Rubare un miliardo di euro agli azionisti, in una società che fattura dieci miliardi all’anno, non è punibile. Rubare un miliardo di euro in una società che fattura un miliardo di euro all’anno è punito con la pena da quindici giorni ad un anno (articolo 2621 e ss del codice civile).
Quindi chi ruba una mela è uno sfigato; chi ne ruba mille è un reietto; .ma se rubi milla milardi sei un eletto.
Se poi complotti per preparare un colpo di stato non c’è alcun reato; perché di recente l’articolo 289 che prevede il reato di attentato agli organi costituzionali è stato cambiato in modo tale che per essere punibile, il soggetto deve compiere un “atto violento”. E complottare, organizzare, ecc., non è considerato un atto violento.
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Ma il colpo di genio del legislatore è la prescrizione. Circa il novanta per cento dei reati commessi, oramai va in prescrizione perché i processi sono talmente lunghi (e le prescrizioni talmente brevi) che la maggior parte dei delinquenti non vanno mai in galera.
Questo significa che la macchina della giustizia (comprendendo in essa finanzieri, poliziotti, carabinieri, magistrati inquirenti e giudicanti, cancellieri, ufficiali giudiziari) funziona, con dispendio di soldi pubblici, per perseguire reati che non verranno mai puniti.
Il sistema potrebbe essere sanato anche semplicemente stabilendo ciò che è previsto in tutti i paesi normali: cioè che una volta che il processo è iniziato la prescrizione è interrotta.
Ma questo non accadrà mai, perchè sarebbe troppo semplice e poi per un colpo di sfortuna qualche eletto potrebbe pure finire in galera.
Certo… ci sono dei reati tanto gravi, in cui la prescrizione è lunga. O addirittura ci sono quei reati che non cadono mai in prescrizione. Ma qui scatta un altro diabolico meccanismo processuale. Il famigerato (per il giurista) modello 45, che non si studia all’università, ma solo sui campi di battaglia dei tribunali.
Cosa è questo modello 45 è presto detto.
Quando il PM indaga ha l’obbligo di chiudere le indagini in un tempo predeterminato dalla legge, diverso a seconda dei reati in esame. Al termine del tempo previsto egli ha due possibilità: può chiedere l’archiviazione o chiedere il rinvio a giudizio.
Il codice non prevede una terza possibilità: cioè che il PM non chieda nulla. In tal caso il processo è insabbiato per sempre e viene inserito nel cosiddetto modello 45, il modello della denunce non costituenti reato.
E’ sotto questo famigerato modello che vengono insabbiate le inchieste a magistrati, politici, persone potenti, di cui spesso non si avrà mai notizia.
Pochi poi riflettono sul fatto che molte leggi penali sono create e pensate da… criminali. Cioè molti parlamentari sono persone che sono state condannate in via definitiva per reati anche molto gravi. E pochi si rendono conto che molte leggi fatte dal parlamento sono un vero abuso; cioè costituisce un reato il fatto di averle emanate.
Un esempio.
La riforma del falso in bilancio, configurata in modo tale da rendere non punibile tale reato, è stato un vero reato, commesso da tutto il parlamento. In pratica è come se il parlamento avesse detto: ragazzi, siccome la maggior parte di noi ha delle società, magari per interposta persona, per salvarci il culo dalla galera perché non facciamo una legge con cui non siamo punibili?
E quindi si sono fatti una legge che abrogasse tale reato. In pratica è come se avessero incitato gli amministratori delle società a delinquere.
E incitare a commettere reati, è un reato, per il nostro codice, previsto dall’articolo 110 c.p. E’ come se tutto il parlamento concorresse a tutti i reati di falso in bilancio commessi dalla nazione.
Ma nessuno potrà mai mandare in galera tutto il parlamento.
7. Conclusioni.
Ci sarebbe altro da dire, molto altro, ma è impossibile farlo in un articolo.Ci sarebbe da parlare delle carenze di organico, ovviamente volute ad hoc per rendere ancor più inefficiente il nostro sistema; del disordine con cui vengono tenuti i fascicoli nella maggior parte dei tribunali italiani, il che è fatto apposta per permettere di rubare i fascicoli e farli sparire, per permettere di farli vedere ad occhi indiscreti, ecc.
Ci sarebbe da dire delle truffe continue e sistematiche che sono compiute dalle società telefoniche con le bollette taroccate; una vera e propria truffa ai danni di migliaia di utenti che però non viene perseguita perché si tratta di piccoli reati; e poi siccome è un reato commesso da società semi-pubbliche nessun magistrato ha il coraggio di perseguirlo (in caso contrario dovrebbero mandare in galera gli amministratori di queste società, ma è difficile trovare magistrati così impavidi).
Ci sarebbe da parlare della cartelle esattoriali pazze emesse da società private per conto del comune; società che durano un anno o due poi spariscono e chiudono, in modo che se per caso qualche centinaia di cittadini truffati volessero fare causa… non troverebbero più nulla, perché la società non esiste più.
Ci sarebbe da parlare del modo in cui vengono selezionati i magistrati e gli avvocati, con concorsi ed esami spesso truccati, o con dei commissari impreparati e con una preparazione inferiore a quella dei candidati. Basti ricordare il famoso caso dell’esame di Catanzaro: all’esame da avvocato che si tenne alla Corte di appello di Catanzaro nell’anno 2000, la magistratura scoprì che tutti i 2500 concorrenti avevano copiato, con la complicità della commissione (commissione composta da giudici, avvocati e professori universitari). Come è andata a finire? Tutto prescritto. Nessun colpevole. E i 2500 candidati che avevano copiato sono tutti avvocati.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/07_Luglio/10/avvocati.shtml
E il concorso in magistratura? Al concorso del 2002 un magistrato (non un magistrato qualsiasi si badi; ma un magistrato di CASSAZIONE) venne beccato con le mani nella marmellata mentre truccava un elaborato; il concorso non è stato annullato; tutta la commissione si schierò a sua difesa; e tutto è finito a tarallucci a vino. Non si poteva certo mandare in galera tutta la commissione di magistrati, professori universitari, ecc., e rifare tutto il concorso.
http://www.lavocedirobinhood.it/Articolo.asp?id=140&titolo=I%20VELI%20SUI%20CONCORSI%20TRUCCATI%20DEI%20MAGISTRATI
Per non parlare dell’ultimo concorso in cui molti concorrenti hanno copiato l’elaborato nel silenzio e nell’inerzia della commissione, con uno scandalo finito su tutti i giornali, ma che dopo qualche giorno è tornato nel dimenticatoio.
Quando la selezione dei futuri magistrati e dei futuri avvocati avviene con queste premesse… che pretendiamo?
8. Alcuni aneddoti
Nella mia breve carriera professionale ricordo alcuni aneddoti curiosi che racconto, per far capire un po’ come va la pratica.
Una signora un giorno si ritrova i conti correnti bancari chiusi, perché gli avevano protestato degli assegni di cui lei non sapeva nulla. Si scopre che una truffatrice di Firenze aveva emesso con un documento falso degli assegni a suo nome. Inoltre lo stesso scherzetto lo aveva fatto a decine di persone.
La truffatrice viene identificata, e portata davanti al magistrato. Confessa candidamente che si, ha emesso assegni falsi. Confessa candidamente che si, ha falsificato i documenti. Confessa candidamente che si, sono una decine di anni che fa questo gioco.
La Tizia viene rilasciata, perchè avendo confessato non ci sono le esigenze della custodia cautelare e da noi si va in galera solo dopo la sentenza definitiva, cioè dopo la Cassazione.
Il giorno dopo emette altri assegni. E poi ancora altri. Continuando cioè a creare problemi ad altri cittadini ignari che si troveranno i conti chiusi, i crediti bloccati, i mutui revocati.
Il processo è iniziato da pochi giorni, ma oramai, si sa, siamo vicini alla prescrizione. In fondo, il reato commesso non è grave. E questa signora continua ad andare in giro tranquilla.
Qualche anno fa un Tizio viene denunciato dalla compagnia di assicurazione per cui lavoro per truffa; aveva fatto decine di incidenti falsi nella zona di Civitavecchia finché i carabinieri lo avevano scoperto.
Qualche tempo dopo lo stesso soggetto viene a Viterbo, alla sede della compagnia, con un incidente falso; si trova quindi di fronte a gente che lo conosce e che gli dice “e che ci fai qui… ma se ti abbiamo denunciato a Civitavecchia?” E lui: “eh si… infatti li non potevo più lavorare… ora mi sono trasferito qui ma non immaginavo che lei, ispettore, avesse anche questa sede. Peccato. Mi devo trasferire ancora”.
Ad un mio cliente di Napoli avevano pignorato la casa che doveva andare in vendita. Nel 2005 mi chiede se poteva pagare tutti i debiti e riprendersi la casa ed eventualmente cosa fare in alternativa. Lui tiene a quella casa.
Analizzo il valore della casa. Circa 100.000 euro.
Il debito era di circa 50.00 euro suddiviso per una ventina di debitori, ma tra spese, legali, interessi, ecc… nel 2005 ammontava a circa 300.000 euro.
I debiti risalgono a circa 25 anni fa. Il procedimento di pignoramento è iniziato quindici anni fa, ma ancora in alto mare. Il cliente ha sessantatrè anni e non ha figli.
Il mio consiglio: continuare ad abitare quella casa. Se tutto va male la venderanno tra una decina di anni, quando lui sarà anziano. Ma data l’ubicazione dell’immobile e altre caratteristiche non la venderanno mai… Alla sua morte, ci andrà ad abitare qualche suo amico o parente e probabilmente nessuno gliela toglierà mai.
Sono a Napoli da un mio amico avvocato. Questo mio amico mi chiede di andare a notificare un atto al tribunale di (bo… non ricordo.. mi pare Castellammare). Mi dà l’atto, che dovrò consegnare all’ufficiale giudiziario, e poi mi consegna una busta con le “istruzioni” per la notifica pregandomi di consegnarla nelle mani dell’ufficiale X…
Vado in tribunale accompagnato dalla segretaria, mi avvicino al banco degli ufficiali giudiziari e consegno l’atto. Poi dico:
“Ora le do la busta con le istruzioni ma mi faccia controllare se le istruzioni sono giuste…”
A quel punto vedo che l’ufficiale giudiziario diventa pallido, e la segretaria mi si lancia addosso e mi strappa la busta dalle mani e sorridendo in modo nervoso la consegna all’ufficiale.
“Non c’è nulla da controllare – mi dice – le ho controllate io… stia tranquillo” fa rivolto all’ufficiale.
Mi spiegheranno poi che la busta conteneva i soldi per la tangente. E sia la segretaria, sia il mio amico, sia altri colleghi, si meravigliano che io non sappia che lì, quella è la prassi; se non dai almeno un “centone” l’ufficiale giudiziario non consegna nulla. E bisogna sempre sperare che la persona a cui l’atto sarà notificato non dia una somma ancora più grossa per evitare la notifica…
Quando sono tornato dal mio amico mi sono incazzato assai… e lui c’è rimasto male e mi ha chiesto scusa…
“Non sapevo – mi disse – che da voi funziona diversamente. Scusa”.
Tempo fa viene da me un lettore del blog. Dice che sono tanti anni che cerca giustizia perché tanti anni prima gli hanno pignorato la casa, l’azienda in cui egli lavorava, e l’auto, per dei debiti inesistenti; lui si era opposto in giudizio, e aveva fatto delle denunce penali; ma le denunce erano andate archiviate. E i procedimenti civili si arenavano sempre contro qalche ostacolo processuale; ora l’avvocato si dimenticava dei termini processuali e faceva scadere; ora veniva smarrito un documento. Nel frattempo l’azienda era stata data in custodia ad un amministratore del tribunale che era un boss della mafia, e quindi costui utilizzava l’azienda per i suoi fini personali, produceva merce, la vendeva, ecc…
Guardo le carte… i reati sono ormai prescritti… vedo se ci sono gli estremi di una causa civile. In teoria ci sarebbe da far causa ad avvocati giudici, controparti…Ma noto che i fatti risalgono a trenta anni fa. E il cliente ha 60 anni.
Scusi, gli dico… ma ha aspettato trenta anni?
“Eh si, nessuno ha mai voluto difendermi, fino ad oggi. Poi a un certo punto ho smesso di fidarmi degli avvocati e oggi sono qui da lei percho di lei mi fido”.
Già. Ma dopo trenta anni è impossibile.
Tempo fa viene da me una signora a cui la massoneria ha portato via una marea di beni. Vorrebbe fare causa ma trova sempre diversi ostacoli.
Ascolto la signora.
Leggo alcuni documenti.
Le dico che, avendo come avversario il marito (massone) e quindi essendo circondata da giudici e avvocati massoni, non sarà semplice vincere la causa e dico che magari potrebbe fare una transazione, rimettendoci un po’ di soldi, magari, ma almeno accelerando le procedure.
Mi riservo però di leggere gli atti e darle un giudizio nei giorni successivi.
Qualche giorno dopo telefono alla signora la quale mi dice: “non ho bisogno della sua tutela. Secondo me lei è un massone. Lei fa una pubblicità spudorata alla massoneria, dicendo che essa è potente, che è organizzata, ecc., scoraggiando la gente dal fare causa. Lei è la punta più elevata e più sofisticata della massoneria. Non mi serve il suo aiuto”.
——————–
Nei manuali di procedura civile e penale, all’università, studiavamo che la regole della procedura si applicano per tutelare il diritto della parte. Oggi dopo anni di studio posso affermare che servono per non tutelare nessuno, tranne i delinquenti. Non a caso Falcone, con riguardo al nostro codice di procedura penale, disse che era buono solo per i ladri di galline, non per la mafia.
E posso dare la seguente definizione del diritto, che in nessun manuale troveremo mai, né mai potrò pubblicare in una rivista giuridica: il diritto è quella sovrastruttura della società che serve per render schiavo il cittadino e assoggettarlo all’autorità dandogli l’illusione di essere libero.
Galeazzo Gargiulo
26 Maggio 2009 @ 4:47
L’emozione mi attanaglia. Sono il primo poster.
Beh, l’articoluzzo è buono. Certo, non ai livelli delle “10 architravi del pensioero” che sto piantanto su mio blog, ma comunque non è male.
Bene, bravo, sette più
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 4:49
Salve a tutti.
Il blog riprende il suo corso normale.
Fra pochi giorni riapriremo anche il forum.
Resta inteso che verrà censurato qualunque commento, positivo o negativo che sia, che riguarda Gabriella Carlizzi e la questione che ci ha visto come “contendenti”,
I commenti di Fabozzi invece verranno censurati a prescindere dal loro contenuto.
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 4:50
Galeazzo…
grazie del 7 più.
Tu invece vedi di impegnarti di più, perchè ultimamente i tuoi post sono da 2
Francy274
26 Maggio 2009 @ 4:51
Accidenti! Lo avevo capito da tanto tempo, pur essendo ignorante in materia, ma trovare una così chiara e simile conferma da parte di chi è esperto in materia mi demoralizza ancora di più.370.000 leggi….a trovarlo in Italia un innocente candido come un ciglio o al contrario incastrare uno che ne ha commesse di cotte e di crude.
C’è pure chi fa tante storie contro i magistrati quando sa che con tutta questa miriade di leggi può farla franca sempre e comunque, pazzesco!
Povera Italia e poveri italiani.
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 5:43
ma come si fa a non parlarne?????
possibile che si debba stare tutti qui a tremare come foglie davanti a minaccie, diciamocelo, totalmente ridicole?
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 5:57
Nessuno trema come una foglia.
Io e la Carlizzi parleremo al processo.
Quello che dovevo dire l’ho detto con un articolo dal contenuto molto grave e ancora visibile in rete.
E Gabriella dice la sua nel suo sito.
Nessuno trema.
Semplicemente, il blog, e il forum che riaprirà, devono procedere normalmente discutendo degli argomenti inerenti al blog e non della questioni tra me e Gabriella, di cui, immagino, ai lettori non importa molto in fondo.
fdmpaul
26 Maggio 2009 @ 7:12
Grazie per l’articolo, molto chiaro e illuminante !
Complimenti per G.Gargiulo che è diventato un poster, magari me lo attacco in cameretta.
X PAOLO: le questioni tra te e G.P.C. a noi interessano e anche parecchio !
facce sapè come procede e magari pubblica tutto se puoi.
La voglia di Verità e Giustizia c’è sempre, nonostante il nostro sistema giuridico.
I tuoi lettori ti sono vicini, non dimenticarlo. Per questo riapri il forum prima possibile !
Ti volevo chiedere: con queste tue affermazioni sul sistema giuridico (e quelle dei giorni scorsi che sono state anche riprese dalla G.P.C. sul suo sito) quanto rischi professionalmente ??? considerando anche che l’innominata dovrebbe aver informato il foro di Vt di quanto hai scritto ?
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 7:29
Sono stato in udienza a Viterbo, in Tribunale, c’era un giudice che mentre teneva udienza FUMAVA LA PIPA! Scandalizzato ho chiesto alla collega, mi ha risposto che quello era il Presidente del Tribunale e che nessuno aveva il coraggio di dirgli nulla…
Siccome era successa una cosa simile, qualche giorno prima, al Giudice di Pace di Roma ed avevo fato un casino che si era rilevato piuttosto controproducente, decisi di evitare di rovinare il mio cliente innanzi a quella sede visto che gli interessi in gioco erano piuttosto rilevanti.
Questo è la Giustizia Italiana.
Andrea
Guido
26 Maggio 2009 @ 7:47
“In realtà questo stato di cose serve per far avere una specie di sudditanza del cittadino nei confronti del potere; il cittadino non deve mai essere tranquillo; deve sempre aver paura di un possibile controllo; e deve sapere che a fronte di un abuso dell’autorità non potrà difendersi.”
Parole da incorniciare. Al signore feudatario medievale si e’ sostituita questa burocrazia apparentemente senza testa. Ma nulla cambia rispetto al medioevo.
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 8:12
interessante articolo..ma della rr si potra’ ancora parlare??? o no…
sR
26 Maggio 2009 @ 8:55
Il diritto positivo, quello delle leggi degli uomini, questo nomos che tutto vorrebbe giudicare è, a mio avviso, sbagliato alla radice.
La Giustizia degli uomini è ingiusta. Perché pochi sono gli uomini imparziali. Tutti noi, almeno una volta, avremo la possibilità di subire i soprusi dell’autorità.
Porto un mio piccolo esempio personale. Mia madre cura tutte le dichiarazioni dei redditi della famiglia, dato che è l’unica in grado di distinguere tra le varie voci da dichiarare.
E, siccome, cura tutto lei, una volta sbagliò un calcolo alla dichiarazione di mia nonna. L’importo di una voce fu 37,50E invece di 40,50E.
Insomma, mia nonna stava rubando 3 (TRE, TROIS, THREE, TRAI) EURO!!!
Mia madre si accorse dell’errore, ma era troppo tardi, le dichiarazioni erano state consegnate.
Arrivò, la letterina del Fisco che multò nonna di un centinaio di euro!
E il falso in bilancio non è reato.
Sapete che vi dico, ma V*********
(mi sono autocensurato)
http://www.youtube.com/watch?v=IQr7gf85veE
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 9:33
Ergo l’Italica furbizia: se questo è il sistema (e questo lo è veramente), posto che nel mio piccolo non sono in grado di modificarlo, come posso sterilizzarne gli effetti sulla mia persona? Ecco spiegati i costumi nazionali: elusione/evasione fiscale; bustarelle, finte invalidità, ecc..
Ed ecco perchè il pericolo è, paradossalmente, di nuovo, l’alfabetizzazione di massa: quante più conoscenze possiedo, quanto maggiore sarà la mia efficacia nell’operare detta sterilizzazione.
Adesso invece pensate cosa accadrebbe se non un solo Avvocato (Franceschetti), ma molti Avvocati, Medici, ecc. ecc. cominciassero dall’interno a decostruire il sistema…
Grande Franceschetti! L’Esoterismo (ovvero la conoscenza di pochi) è proprio la cifra del nostro sistema.
FabioTheNewOrder
26 Maggio 2009 @ 10:04
Mi sa che in questo senso era esplicativa anche la storia dell’Azzeccagarbugli di Manzoniana memoria… in 4 secoli non è cambiata una cippa, come per tutto del resto.
Azzeccagarbugli o Azzeccagargiuli che dir si voglia, tra parentesi 😉
Grazie dell’articolo Paolo!! Ora lo faccio leggere a mio padre che ha una causa in corso. 😀
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 10:09
Porca di quella troia, senza parole….io, avvocato trent’enne non posso che inchinarmi a cotanta lucidità d’analisi!!! Nel Tuo articolo c’è veramente tutto, quello che ho scoperto io in 5 anni di attività e tanto altro!!!!la domanda è…cosa faccio da grande, perchè spingermi oltre….poi penso, ma io devo fare il mio, sconsigliare le causa inutili, impegnarmi in quelle utitli, in cui credo realmente; ovviamente non farò mai tanti soldi, ma non cadrò mai in compromessi…ed sarò libero dentro, magari aiutando le persone cui per un consiglio non chiedo un euro sentendomi dire, grazie, lei si che è una brava persona…e così la potrò andare a letto ed sentirmi veramente fiero di me…paga più un sorriso od un aiuto disinteressato che tanta grana!!!Simo
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 10:30
Scusa ma perchè dopo la sentenza dici che ci vuole il decreto ingiuntivo? Se hai già il titolo esecutivo lo notifichi con il precetto e poi dai avvio all’esecuzione, o sbaglio?
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 11:10
ehi Paolo, ti hanno scritto una lettera aperta. Stai diventando famoso.
Duffy
26 Maggio 2009 @ 11:17
grazie paolo !
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 11:29
ciao Paolo sono quello a cui hai finalmente risposto anche se non hai detto tutto per il fatto che solage non lascia perdere e vuole riavere quei soldi sporchi, e del perche’ ti ostini a tener presente una persona poco chiara come il piselli che per come scrive è la cornucopia di quell’altra persona con cui hai avuto problemi (nota che non ho fatto nomi quindi va bene ) la poca chiarezza di queste persone è la loro caratteristica e tu stavi davvero prendendo quel linguaggio a furia di studiare quelle cose , cominci senza accorgertene a usare quei linguaggi va bene studiare il nemico ma non va bene parlare e scrivere come lui insomma divenire come lui comunque questo ultimo articolo è stupendo , sono felice che tu sia tornato a scrivere cose cosi utili ma fammi capire conviene o no fare causa a qualcuno per un torto subito ????? ….. non ti peoccupare di tutti i problemi che hai guarda in alto la tua vita sta avendo un nobile scopo invece del modo meschino e indifferente di come vivevi non ti offendere ma penso che se ci rifletti questa esperienza ti ha aperto il cuore e la mente e la sta aprendo a migliaia di persone con affetto e stima sinceri
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 12:12
… come ha fatto Mentana licenziato il 10 febbraio 2009 ad ottenere la sentenza di reintegro ieri 26 maggio 2009 ???
Andrea
Livornese in incognito
26 Maggio 2009 @ 12:24
….I livornesi in erba ……censurate anche quelli ?
Il Vernacolaro
26 Maggio 2009 @ 12:34
Scusate l’OT …..un’informazione….giusta….giusta…..:-)
che sappiate voi la rivista “il male” ha cessato la distribuzione a fine anni 80 ? Ho letto or ora un’articolo dove sembra invece che suddetta, fantastica rivista, sia ancora pubblicata.
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 12:36
Sbaglio o la mail “[email protected]” è sbagliata?
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 12:37
Per andrea, io sono avvocato e credo che l’unico iter seguito sia quello di un ricorso d’urgenza ex art. 700 cpc….altrimenti è impossibile!!!quanto all’inutilità del decreto ing. dopo la sentenza…sarà stata una svista, vero paolo???Simo
ZN
26 Maggio 2009 @ 12:50
Eh già.
Come diceva il mio vecchio medico di famiglia, ormai in pensione, “state lontani da medici e avvocati!”
Con il sistema delle specializzazioni non si è fatto altro che applicare l’unica legge che ESSI ri-conoscono e applicano: Divide et impera.
Anche in campo medico si è operata la stessa diabolica strategia, dividendo la visione olistica in settori specialistici.
Se, ad esempio, hai un problema al cuore ti mandano dal cardiologo, quando invece il problema, come insegna da millenni la medicina tradizionale cinese, potrebbe semplicemente dipendere da un eccesso di attività dei reni.
Insomma, con le specializzazioni si è persa la visione generale (olistica) sull’ammalato, anche in ambito psichiatrico. Infatti, ad esempio, se sei eccessivamente triste ti spediscono dallo psichiatra, quando invece basterebbe ripristinare adeguatamente i meridiani di agopuntura relativi a Polmoni e Intestino crasso.
Ma in un sistema capitalistico, dove tutto è business, non c’è da meravigliarsi se ci vogliono tutti ammalati e fuori legge, bisognosi di cure e avvocati costosissimi.
Non c’è il diritto alla salute, ma il dovere alla salute.
Non c’è la salute del diritto, ma la malattia del dovere.
Hanno addirittura tentato in ogni modo di sopprimere l’unica cosa che non è commerciabile, che non risponde alla “giustizia” umana, che non risponde a nessuna legge umana, a nessun farmaco, giacché è l’unica vera Giustizia e cura a tutti i mali: l’AMORE.
Hanno avvelenato la coscienza umana.
Hanno ucciso e calpestato i fiori più belli mai nati su questa terra, come Gesù, Buddha, Osho…
Hanno da sempre, preti e politici, tramato e cospirato tra loro contro la libertà di individui e intere popolazioni pacifici.
Hanno seminato terrore, malattie, superstizioni, al solo fine di soggiogare l’uomo al loro volere e potere.
Hanno rinchiuso i saggi in manicomi disumani e i ribelli in carceri angusti.
Hanno tappato la bocca ai giusti e agli onesti che, coraggiosamente, hanno osato denunciato i loro piani infernali, per mantenere la gente nell’ignoranza a venerare falsi idoli…
Ne hanno fatte davvero tante, troppe.
Sono immortali, ma, grazie a Dio, non sono eterni, anche se non esiterebbero a inchiappettarsi Dio, pur di diventarlo. Ma non lo sono. Né mai lo saranno. Perché l’eternità appartiene all’Amore, e loro temono l’Amore più della loro morte fisica. Vogliono possedere l’Amore per possedere l’Eternità. Ma l’Amore non si lascia possedere. E’ impossibile!
L’Amore è l’unica porta spalancata sull’Eternità che, necessariamente, bisogna varcare se si vuole far parte dell’Eternità. Ma essi temono di doverla attraversare, perché sanno che, attraversandola, perderanno tutto… compresa l’idea che hanno di se stessi. Non a caso qualcuno proferì che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che uno di essi attraverso il portone dell’Amore che porta all’Eterno.
Essi, è vero, sono secoli e millenni che tramano per impossessarsi del Potere Assoluto, ma è vero anche che, da altrettanto tempo, l’Eterno ha continuato a bussare alla loro porta.
Ma, essi, hanno continuato a far finta di essere sordi e a mantenere la porta sbarrata all’Eterno.
Eh eh, si sono rinchiusi da soli in una gabbia senza più uscite e uscieri, perché, non so voi, mai io non sento più l’Eterno bussare alla loro porta. E chi è dentro…
Saluti a Tutti
ZN
P.S.
Scusa Paolo, un chiarimento. Nel tuo ultimo articolo, al capitolo 3, scrivi:
[Tasse, sovrattasse, tasse locali, spese detraibili, spese deducibili, spese detraibili in parte, spese deducibili in parte, anticipi, acconti, ecc… un casino in cui è possibile capirci qualcosa.]
Ma forse, piuttosto, volevi scrivere che è:
… un casino in cui è IMPOSSIBILE(?) capirci qualcosa.
O ho capito male io?
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 13:56
Qualcuno sa se il nome fiammetta puo’ essere messo in un contesto di un codice criptato per massoni ,o qualche figura che riguarda l’esoterismo?
Grazie a chi mi risponde
sR
26 Maggio 2009 @ 13:57
grazie zn, davvero grazie.
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 14:07
Ciao paolo
volevo porti una sola domanda a chiarimenti di un mio dubbio:
ma l’esegesi (che secondo me è uno dei motivi per cui il diritto è un casino)nei confronti delle norme del diritto chi la fa e in quale momento, dopo che le norme sono approvate sotto forma di legge o prima (quando la norma viene creata e scritta)?
è grazie all’esegesi se abbiamo sempre ulteriori /bis e comma vari?
Armandino Tolli
MicheleR.
26 Maggio 2009 @ 15:10
PAOLO:
Grazie per l'articolo, interessantissimo.
Ciò che mi fa più orrore è questo:
<<…Anche perché, nei pochi casi in cui il legislatore ha previsto un sistema efficiente e veloce, questo sistema non ha funzionato. Siamo così abituati a complicarci la vita, infatti, che li dove il legislatore ha previsto la definizione in un’unica udienza, purtroppo questa possibilità non è obbligatoria; con il risultato che la norma non viene applicata da nessuno…>>
E'pazza la punta della piramide o quel che sta sotto?
Entrambi: il cane che si morde la coda.
Ormai non mi stupisco più dell'esistenza dell'esoterismo.
Rinnovo i miei complimenti per quello che fai.
FabioTheNewOrder
26 Maggio 2009 @ 15:30
Zn, non scriverlo così a chiare lettere che poi magari qualcuno si applica e riesce pure a salvarsi.
😀
Naturalmente ci spero sempre, anche se le possibilità sono poche. Grazie per averci ricordato questi fatti!
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 15:31
Il re è nudo. Brevi considerazioni sulla letteratura giuridica contemporanea
di Paolo Franceschetti
Molti di voi si sentiranno a volte tristi, scoraggiati, frustrati, perché, leggendo alcune pagine di Gazzoni, o di Bianca, o del Galli, solo per rimanere ai testi più diffusi, non riescono sempre a comprenderne il contenuto. In questi momenti sorgono in molti di voi i seguenti pensieri: 1) sono l’unico che non riesce a capire queste frasi; 2) gli altri sono tutti più intelligenti di me; 3) forse sarà il caso di accettare quel posto di cameriere al bar di mio zio.
Abbiamo una notizia importante. Non siete voi a non capire talvolta il criptico linguaggio con cui alcuni autori scrivono, ma sono proprio questi testi che sono scritti male.
Purtroppo il panorama delle pubblicazioni giuridiche è talvolta desolante. In alcuni settori del diritto esiste una notevole varietà di manuali che possono definirsi da sufficienti a eccellenti (ad esempio per il diritto commerciale o penale). In altri settori, invece, come le obbligazioni, la tutela dei diritti, i contratti, il diritto amministrativo, il numero di opere su cui si può effettivamente studiare è basso, quando addirittura non è vicina allo zero assoluto. Il motivo di questo desolante panorama dottrinale è da ricercarsi nel sistema di funzionamento dell’università italiana, ove la classe docente è reclutata con metodi che quasi nulla hanno a che fare con il merito.
A questo motivo se ne aggiunge un altro. Una specie di snobismo intellettuale per i testi troppo semplici, quasi come se esistesse l’equazione testo difficile = testo dal contenuto molto elevato. Anni fa parlai con un professore attualmente piuttosto famoso, che ha al suo attivo molti saggi e voci di enciclopedie. Mi disse (come se stesse esprimendo un concetto assolutamente ovvio) che più scrivi in linguaggio oscuro e più ti prendono in considerazione. E un mio amico, ora ricercatore, mi dice che prima scrive il testo e poi provvede a modificarne la forma affinché sia pubblicabile (cioè rende la forma complicata).
Ecco perché “la conseguenza del principio di legalità” diventa il “precipitato logico-giuridico del principio di legalità”; l’accordo verbale, nullo per mancanza di forma, diventa “la fattispecie emergente a livello fattuale ma inconferente a livello giuridico perché patologicamente viziata per inottemperanza all’obbligo di riproduzione cartacea” e così via.
Ne consegue che la nostra produzione scientifica è quella che tutti possono constatare: la maggior parte dei libri, infatti, non è solo di difficile comprensione, ma spesso così carente dal punto di vista del contenuto da far sorgere il fondato sospetto che l’autore non abbia capito nulla di quello che ha scritto. Per tacere di alcune voci enciclopediche e opere collettive che a volte sfiorano il comico. Non è un caso se i libri migliori sono spesso opera di magistrati, notai o professionisti vari, più sensibili alle esigenze del lettore e meno impegnati a far bella figura sfoggiando una cultura che spesso è solo apparente (ad esempio molti autori citano studiosi francesi, inglesi e tedeschi, ma ignorano i più elementari testi di Betti, Messineo, Trabucchi o Rescigno).
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 15:31
Voci ben più autorevoli della nostra hanno rilevato la stessa situazione. Il miglior testo sul contratto in generale (alludiamo al Sacco-De Nova) dedica un intero paragrafo al linguaggio usato dalla dottrina, spesso volutamente fumoso e ambiguo; linguaggio che a volte nasconde semplicemente la non originalità di pensiero, altre volte nasconde (e neanche tanto bene) una vera e propria carenza di preparazione di base. Mentre Gorla, nella sua opera “Il contratto”, scrive che “i giuristi, con le loro astruse concettualizzazioni, hanno fatto del diritto, specie di quello civile, una selva selvaggia”.
Chi volesse verificare ciò che diciamo non deve far altro che confrontare i vecchi classici del diritto civile (Betti, Gorla, Santoro Passarelli, Barbero, Messineo, Torrente, Trabucchi, De Cupis, Rubino) con gli autori attuali; i primi sono a volte complessi, in alcuni casi prolissi; taluno troverà le loro teorie superate. Sono però sempre giuridicamente rigorosi e coerenti e praticamente tutti sono alla fine comprensibili.
I testi attuali sono sempre di difficile comprensione, quando non del tutto incomprensibili; spesso per niente rigorosi e coerenti, con contraddizioni all’interno dello stesso testo.
Alcuni esempi: alzi la mano chi è riuscito a leggere fino alla fine la voce “Transazione” dell’enciclopedia del diritto; mentre le leggende narrano che la voce “Responsabilità civile” a cura di Salvi, sull’enciclopedia del diritto, sia usata dalla magistratura (non come testo di studio, ma) come strumento di tortura per estorcere confessioni ai criminali più incalliti, i quali cominciano a cantare già dopo la lettura del secondo capitolo. Quanto a Gazzoni, voci di corridoio ci informano che abbia scritto il capitolo sulla causa del contratto in modo così astruso che non lo capisce neanche lui (cosa mai avrà voluto dire asserendo che la causa attiene all’interesse dei contraenti, ma il giudizio di meritevolezza dell’interesse – art. 1322 – non attiene alla causa, bensì al tipo?). Infine per una tranquilla e divertente serata tra giuristi amici consigliamo di leggere ad alta voce i paragrafi da 3 a 10 del Pagamento dell’indebito, sul Commentario breve al codice civile, a cura di Cian-Trabucchi, magari mettendo in palio un premio per chi riesce a dargli un senso.
In conclusione. Non sentitevi scemi. Scegliete un testo facile.
ps: TROVATO IN RETE SUL SITO SARANNO MAGISTRATI
MicheleR.
26 Maggio 2009 @ 15:38
ZN:
Approvo in pieno quello che hai scritto.
L’opinione che mi sono fatto a riguardo dopo molto tempo, è che la civiltà umana dagli ultimi 5-6000 anni ad oggi stia continuando ad auto-dominarsi attraverso l’ego e quindi il potere. Tutto qui.
Siamo in un periodo che chiunque se ne ha voglia può informarsi e capire. Quando si comprendono le basi su cui poggia il sistema e si considerano le parole dette da figure come Gesù, il Buddah, Osho e molti altri, allora tutti possiamo se non oltrepassare quella porta, almeno non essere più schiavi di noi stessi e di quella punta della piramide che getta benzina sul fuoco.
sono fabozzi mangio solo maritozzi
26 Maggio 2009 @ 16:03
siete un sito di pezzi di merda
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 16:09
grande franceschetti!
livornese autentico
26 Maggio 2009 @ 16:10
il solito cretino di turno…..che si diverte a fare il clone.
Fabio Piselli
26 Maggio 2009 @ 16:43
cornucopia?
non me lo aveva detto ancora nessuno…
F
livornese vincente
26 Maggio 2009 @ 17:54
Maestro Leghornelli,
Lo sapevo che portavi anche fortuna ……
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 18:12
ma le notifiche non vengono fatte dagli ufficiali giudiziari, almeno teoricamente vista la carenza di organico? e non è stato previsto un sistema parallelo di notifica a mezzo del servizio postale?
Tello
26 Maggio 2009 @ 18:36
Il pezzo sulla letteratura giuridica contemporanea è bellissimo.
Ho scritto due manuali di diritto del lavoro e previdenziale. Lo ho fatto in quanto non riuscivo a capacitarmi del come e del perchè, soprattutto in materia previdenziale, gli autori sembrasse facessero a gara a non farsi capire.
Le parole del professore famoso sulla necessità di mantenere oscuro il testo mi spiegano oggi molte cose.
Ciao da uno dei tuoi affezionati debunker.
Tello.
PS: lascia stare quella persona. Si perde sempre qualcosa a trattare con quella gente.
Arthur
26 Maggio 2009 @ 18:55
Bell’articolo. Le espongo il mio punto di vista.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale l’Italia è stata ordinata come un contenitore, o meglio un luogo dove conservare le cose in vista del futuro, non è un caso se un professore di diritto costituzionale definiva la costituzione come una specie di frigorigfero per conservare quello che c’era dentro. (Anche io feci un anno di giurisprudenza prima di cambiare studi).
Ora, adesso che uno sa queste cose, capisce che in realtà tutti i concetti di giustizia applicati in campo pratico non sono la stessa cosa, soprattutto quando si arriva a scontrarsi con il mondo dell’economia tributaria e della finanza intenazionale che proprio la costituzione prevedeva non potesse essere modificato tramite referendum.
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 18:59
Fdmpaul…
se le questioni tra me e Gabriella ti interessano, lei mi ha scritto una lettera aperta, e io ho momentaneamente risposto in un post che trovi al di sotto di questo articolo.
Quanto alla tua domanda sulla deontologia…
No, non credo che possano esseci problemi con l’ordine per le cose che ho detto.
Le cose che ho detto possono avere rilevanza penale. Ma non deontologica.
E’ vero che l’avvocato sarebbe in teoria tenuto a non commettere reati, e qualora il tribunale accertasse un reato da parte mia, la questione diventa anche di competenza dell’ordine.
Ma in genere gli ordini non si preoccupano di queste vicende.
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 19:01
Sul decreto ingiuntivo ha ragione l’anonimo.
Era una svista, che ho corretto.
Come era una svista li dove ho scritto che tra tutte quelle tasse era “possibile” capirci qualcosa.
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 19:05
Armandino Tolli…
Mi dici il titolo dei tuoi libri di previdenza per favore. Magari sarà la volta buona che ci capisco qualcosa…
Quanto alla tua domanda…
l’esegesi spesso a livello legislativo non viene fatta.
Pensa che la legge sugli appalti pubblici precedente a quella attuale era stata fatta da… un ingegnere.
Che esegesi vuoi che facesse?
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 19:07
Infine… sul nome Fiammetta non so nulla.
Quanto a Fabozzi, che è comparso in incognito, tolgo tutti i suoi messaggi.
Lascio solo il messaggio “Fabozzi che mangia Maritozzi”, anche se contiene degli insulti diretti a noi, perchè credo sia l’unico messaggio comprensibile che ha scritto finora, e probabilmente è anche la cosa più intelligente che ha detto finora.
Jessica
26 Maggio 2009 @ 19:08
Cari amici del blog,
concordo pienamento con le affermazioni relative all’astrusità delle fonti normative e dei testi giuridici.
La soluzione, però, non risiede nell’eccessiva semplificazione aka Franceschetti, ma nello stile limpido e chiaro, logicamente ineccepibile, del mitico Galeazzo Gargiulo (che – sia ben chiaro – non conosco nemmeno, ma di cui mi dicono che sia un bellissimo uomo)
Jessica
NomE
26 Maggio 2009 @ 19:15
Jessica, non vorrei essere indiscreto, ma dov’è che batti di solito?
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 19:16
Dimenticavo di rispondere all’anonimo delle 13,29
Tu dici
“non hai detto tutto per il fatto che solage non lascia perdere e vuole riavere quei soldi sporchi”
Forse non sono stato chiaro.
1) I soldi che Solange vuole recuperare NON sono sporchi. Sono della famiglia della madre.
2) Solange ha lasciato perdere, purtroppo…. perchè non c’è possibilità di recuperare quei soldi.
Scrivi
“e del perche’ ti ostini a tener presente una persona poco chiara come il piselli che per come scrive è la cornucopia di quell’altra persona con cui hai avuto problemi (nota che non ho fatto nomi quindi va bene )”
Vero. Piselli è poco chiaro. Ma magari anche io appaio poco chiaro a lui. Stessa cosa vale per la Carlizzi che non hai nominato ma che si capisce bene che è lei.
Magari pure Gabriella non capisce le mie motivazioni e ha dei dubbi su di me.
Poi scrivi
“non ti peoccupare di tutti i problemi che hai guarda in alto la tua vita sta avendo un nobile scopo invece del modo meschino e indifferente di come vivevi”
Scusa… ma chi te l’ha detto che la mia vita era meschina e indifferente?
Bo.
Livornese spallato
26 Maggio 2009 @ 19:21
Francy…..che palle…..e non sono io quello dei maritozzi (non faccio rime così deficienti….ma conosco uno “velenoso” specializzato in certe cretinerie).
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 19:38
Fabozzi.
ho detto che avrei censurato qualsiasi commento tuo. Ma per stavolta te lo lascio.
Quanto a quello dei maritozzi lo so che non sei tu.
Infatti il messaggio è mio. Era un modo per poi poter mettere un ulteriore messaggio offensivo nei tuori confronti, perchè dicendo che quello era il tuo commento più intelligente ti ho sostanzialmente insultato.
:-))))))
ma tanto lo so che la capisci. Non ci arrivi.
jessica
26 Maggio 2009 @ 19:41
Al caro NomE, che mi chiede dove batto, rispondo che apprezzo la salace allusione alle aporie del sistema tributario.
Eh sì, perchè devi sapere che i redditi derivanti dall’attività di prostituzione sono considerati “immorali”. Lo Stato, pertanto, dversamente da quanto avviene per i redditi leciti e per quelli illeciti, si rifiuta stoicamente di prelevare tributi da tale ricchezza.
Detto questo, io non batto, io esercito, sia ben chiaro!
Aloa
Veientefurente alias Orazio Fergnani
26 Maggio 2009 @ 19:56
Eccellente, ma da quello che mi risulta l’acconto sulle tasse sui futuribili guadagni è il 98%.
Domani ti chiamo al telefono per scambiare a voce un po’ di idee.
Ciao.
Veientefurente alias Orazio Fergnani.
http://veientefurente1.splinder.com/
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 19:56
dai Paolo, ammettiamolo: quest’articolo l’hai scritto con la sinistra.
e la signora sui massoni ha ragione!
ke
Galeazzo Gargiulo
26 Maggio 2009 @ 20:06
Mumble mumble …
Tutto mi porta a concludere che l’epoca migliore per il diritto sia stato l’Alto Medioevo.
A E I O U Ypsilon
Fabio Piselli
26 Maggio 2009 @ 20:14
sempre pronto a far trasparenza, laddove sono poco chiaro…
F
Livornese meravigliao
26 Maggio 2009 @ 20:29
WoW…..imprevedibile Francy ! 🙂
Anonimo
26 Maggio 2009 @ 20:31
x paolo franceschetti
non possiedo nessun testo di previdenza! semplicemnte ho studiato diritto pubblico e diritto europeo, e l’argomanto che mi era rimasto poco chiaro è stato proprio quello relativo all’ attività di esegesi.
a quanto mi dici se ne fa praticamente nulla, che dire? più che diritto…un delirio!!!!!
un saluto!
Armandino Tolli
Paolo Franceschetti
26 Maggio 2009 @ 20:40
Tolli….
ti ho confuso con tello…
che diceva di aver scritto due manuali
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 9:07
Rispondo a coloro che chiedevano del perchè fare un decreto ingiuntivo dopo la sentenza:
Perchè a volte, anche dopo aver ottenuto una sentenza favorevole, è utile fare un ricorso per decreto ingiuntivo nel caso in cui la sentenza non abbia quantificato le somme a cui ha condannato la controparte e questa non paghi.
Donovan
SOLZY
27 Maggio 2009 @ 9:49
una volta trovai una curiosa statistica sul numero delle leggi di ogni nazione, l’Italia era prima come numero… naturalmente le nazioni dove vengono osservate di più le leggi sono proprio quelle con meno leggi.
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 9:51
caro paolo sono l’anonimo a cui ultimamante rispondi non trovo giusto il nesso di reprocita’ tu non sei chiaro per il piselli come lui n puo’ non apparire chiaro a te o a noi , caro paolo se un dono Dio ti ha dato, non è la bellezza o l’intelligenza ma la chiarezza tu quando scrivi sei limpido e pulito e come se un bambino ti descrive con purezza di sentimenti quel che vede o comprende lasci un senso di freschezza nella mente aria pulita per certi versi sei come l’ora d’aria dei prigionieri tutti legati da interessi devono volontariamente o involontariamente sostenere alcune cose anche non condividendole pensa hai tuoi ex colleghi o ai tuoi familiari acnche se ti vogliono bene non si sono sentiti di accettare la liberta’ dal pensiero unico e dal luogo comune tu si , ed è come se dicessi ragazzi se ci sono riuscito io ci potete riuscire tutti!!! quelle poche volte che hai scritto in maniera torbida e ambigua specie quando parlavi di quella signora li di cui non faccio il nome e di quell’altra che hai definito parole tue matta come un cavallo li sei stato un po confuso e grigio se vuoi ti indicoo i punti? di solito dici le cose in maniera pulita e sono rari i casi in cui non si comprende pr es il tuo articolo sulla stampa mi ha cambiato la vita sospettavo alcune stranezze ma la chiarezza con cui le hai esposte mi ha davvero aiutato , tanto che ora non gurdo quasi piu’ un telegiornale e quando lo gurado rido di brutto pensando a te e alla cioccolata calda della tua amica ora aver dato la possibilità a cosi tante persone di avere vera liberta’ da questo fascismo mentale ti pare poco? tu potevi pure scriverti un tuo libro di sagge ricette di vita zen o altro e magari fermarti li in biblioteca ma sei andato oltre hai dato a tutti di vedere e di comprendere per poter evitare dosi di veleno e l’inganno, di questo ti dico grazie! che il piselli sia torbido e volutamente ambiguo quando scrive è fuor di dubbio se uno legge un suo articolo vede una specie di prosa romanzata dove non si capisce mail il come dove o quando tutto è confuso sviante parole e parole ma mai un concetto chiaro da cima a fondo questo e verdo o questo e rosso romnzo e astrattezza e come quelle interviste delle iene che faceva mammuccari ti ricordi? lui diceva di tutto poi chi intervistava non capiva tipo prematuratola alla supercazzola con scappella mento a destra o a sinistra ???? piu’ o meno cosi e la cosa non mi piace per niente tu in mlto che dici sei universalmente chiaro e semplice non perche’ scrivi bene o sei una mente eccezionale anzi….. ma perche’ non sei corrotto ambiguo contorto e trai messaggi chiari e non falsi o fuorvianti di chi è abituato a mentire per professione poiche’ ricorda he ci sono bugiardi addestrati ad essere tali a mentire senza mai tradire le loro emozioni questo è evidente a utti i lettori del blog pure solage scrive chiaro e un salutone a lei
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 11:36
caro Paolo,
i rami cadono e gl alberi anche! La responsabilità civile e penale ricade sul “custode” dell’albero.
Negli ultimi mesi, in una città come Roma, ci sono stati due morti per caduta di alberi o parti di essi (di cui un bambino di 13 anni).
Nei prossimi anni ne vedremo delle belle in tal senso.
Perchè ti dico questo? Perchè a volte l’incuria uccide più dei poteri occulti e se a questo ci aggiungiamo un sistema giuridico che non ci tutela, allora le cose per i cittadini si metteno proprio male!
Bet
Fabio Piselli
27 Maggio 2009 @ 11:56
anonimo, scrivi:
“che il piselli sia torbido e volutamente ambiguo quando scrive è fuor di dubbio se uno legge un suo articolo vede una specie di prosa romanzata dove non si capisce mail il come dove o quando tutto è confuso sviante parole e parole ma mai un concetto chiaro da cima a fondo”
quanto scrivo nel mio blog da tempo lo ritengo comprensibile, però ti rispondo, chiedendoti di aiutarmi ad essere meno “torbido”, pronto ad offrirti tutta la chiarezza che desideri
affrontiamo un tema che ritieni torbido e proviamo a chiarirlo
F
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 12:45
ciao Paolo,
di diritto non me ne intendo un granchè…di edifici un pochino di più.. e devo dire che se qualcuno ti dovesse dire che sei fuori legge perchè nel tuo studio hai mobili in legno e perciò non ignifughi puoi risolvere il tutto semplicemente togliendo eventuali tende dalle finestre e sostenendo che i mobili non sono infiammabili perchè in legno..in quanto anche in caso di incendio hanno un tempo di combustione abbastanza lungo da permettere di intervenire all’istante (ovviamente a meno che nn hai 4 assi di compensato come mobile..) puoi quindi far leva eventualmente sulla relatività del termine “ignifugo” relativo ai materiali. 🙂
Alessia S.
Fra
27 Maggio 2009 @ 12:51
@ anonimo delle 11.51 :
Paolo sarà chiaro, Piselli sarà torbido ma tu e la punteggiatura siete due totali estranei.
Si fa una fatica micidiale nel leggerti semplicemente perchè se fosse per te virgole, punti e virgola, punti, pause varie e conseguenti segni avrebbero benissimo potuto fare a meno di inventarli.
Tra l’altro con questo stile ansiogeno sembri pure mezzo psicotico.
Ed usala ‘sta punteggiatura, dai! 😀
UmpaLumpa
27 Maggio 2009 @ 14:05
riguardo alla poca chiarezza di Fabio Piselli.
io credo che Fabio non sia volutamente poco chiaro ma utilizzi il linguaggio tipico di molti esponenti delle forze dell’ordine. molto spesso individui di bassa scolarizzazione di base, che una volta adulti si trovano d’un tratto a relazionarsi con il tecnicismo giuridico proprio della loro professione, privi di un percorso formativo adeguato anche per il linguaggio e l’esposizione scritta. ne risulta che sul fragile impianto di base, fatto di scarse conoscenze sintattiche, si costruisce una mole imponente di concetti che raramente trovano armonia e scorrevolezza, si usano registri linguistici appropriati e altre incertezze nell’uso della lingua italiana.
Paolo Franceschetti
27 Maggio 2009 @ 15:06
Per quanto riguarda Fabio non so il livello di scolarizzazione, ma so che parla una decina di lingue e sa una marea di cose.
La laurea non garantisce istruzione, garantisce solo di aver imparato 20-40 libri a memoria e basta.
Se poi la persona è idiota o ignorante, resta tale anche con tre lauree.
Mentre una persona che legge e si informa spesso è più colto e parla meglio di persone laureate.
Inoltre la maggior parte dei giuristi scrive molto peggio di Fabio.
Il suo è proprio uno stile personale.
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 15:36
A PAOLO FRANCESCHETTI.
CARO PAOLO,POCO FA L’ANSA HA DATO LA NOTIZIA DEL DELITTO CHE RIPORTO QUI DI SEGUITO.
QUESTO E’ UN DELITTO VERAMENTE DELLA “ROSA ROSSA”, INDOTTO ATTRAVERSO IL CONTROLLO MENTALE A DISTANZA. QUESTO DELITTO SI E’ RESO “NECESSARIO” PER SALVAGUARDARSI DALLE CONSEGUENZE GIUDIZIARIE DI CIO’ CHE HO PUBBLICATO E CHE GIA’ E’ AL VAGLIO DEGLI INQUIRENTI.
ECCO LA NOTIZIA.
IL CODICE CHE NE DERIVA, NON NUMERICO, è A DIR POCO TERRIFICANTE.TRATTASI DI UN DELITTO INDOTTO MEDIANTE CONTROLLO MENTALE A DISTANZA.
ANSA. 16.20 – 27.05.2009
“TRIESTE – Un solo colpo di pistola, dritto alla gola, senza prendere la mira: Cristian Bovi, di 37 anni, ha ucciso così la moglie, Marianna Buchhammer, di 38 anni, durante un aspro litigio, nella loro casa, a Trieste. Subito dopo, Bovi, guardia giurata, italiano di origine argentina, ha chiamato il 113. “Ho ucciso mia moglie – ha detto – sono a casa”. Pochi minuti dopo, mentre il poliziotto della centrale operativa tratteneva al telefono la guardia giurata, nell’appartamento della coppia, al numero 11 di vicolo del Castagneto, alla periferia di Trieste, è arrivata una pattuglia di Carabinieri che si trovava nella zona. Bovi è stato arrestato mentre indossava ancora la sua divisa di guardia giurata. Non ha opposto resistenza e ha subito ammesso le proprie responsabilità, sia ai Carabinieri del Comando Provinciale di Trieste, sia al sostituto Procuratore della Repubblica Giorgio Milillo.
“E’ stato un momento di rabbia, ho perso la testa”, ha detto negli interrogatori durante la notte. Con la moglie, anche lei italiana di origine argentina, i litigi erano diventati piuttosto frequenti negli ultimi tempi. Litigavano per motivi di gelosia – ha raccontato – ma anche per divergenze quotidiane. Ieri sera il diverbio è scoppiato mentre l’uomo, dipendente della società di vigilanza Tergeste, si stava vestendo per andare al lavoro. A un certo punto – secondo il suo racconto – non è più riuscito a controllare “la rabbia per i continui litigi”, ha preso la pistola che aveva in dotazione e che teneva a portata di mano e ha fatto fuoco, senza neanche prendere la mira. La pallottola ha raggiunto la donna alla gola, uccidendola subito. Quando sono arrivati i sanitari del 118, per la donna , che era socia di una cooperative di pulizia dove lavorava con prestiziani part time, non c’era più nulla da fare. La coppia aveva due figli, uno dei quali tuttora minorenne, e secondo le testimonianze dei vicini, avevano una vita tranquilla. Negli ultimi mesi però i diverbi erano diventati sempre più frequenti e gli stessi vicini li avevano spesso sentiti litigare.”
GABRIELLA CARLIZZI
UmpaLumpa
27 Maggio 2009 @ 15:38
io nel suo stile ci avevo visto caratteristiche simili a quelle dei verbali redatti da marescialli di campagna.
probabilmente mi sono sbagliato a trarre certe conclusioni…deduco allora che ci metta del suo per risultare incomprensibile o poco chiaro.
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 16:07
HO DATO LA NOTIZIA E AFFERMATO CHE QUESTO DELITTO E’ DELLA “ROSA ROSSA”. HO PARLATO DI CODICE. MA SOLO SE PAOLO FRANCESCHETTI MI AUTORIZZERA’, FORNIRO’ LA “MIA” DECRIPTAZIONE. NON POSSO FARLO DI MIA INIZIATIVA. SONO VICENDE DELICATE. SIAMO LIBERI DI CREDERCI O NON CREDERCI,IO PERSONALMENTE CI CREDO. MA E’ IL MIO PENSIERO E LA MIA PERSONALE RICERCA, E POSSO ANCHE SBAGLIARE.
SE L’HO SEGNALATO E’ PERCHE’ MI SI CHIEDE DI CAPIRE COME OPERA LA “ROSA ROSSA”.
GABRIELLA CARLIZZI
Fabio Piselli
27 Maggio 2009 @ 16:32
umpalumpa,
a parte che i marescialli di campagna sono gente affidabile
ho fatto la scuola sottufficiali e non provengo dalle legge scelba, poi ho studiato negli USA, quindi in Italia
se leggi meglio, ti rendi conto che quel poco di ” a chi di competenza, addì del giorno, davanti a noi…”
è solo per comunicare il tipo di forma mentis e di linguaggio che “imprigiona” le espressioni
non pretendo di essere Musil, ma credo che i contenuti di ciò che scrivo siano comprensibili
cippalippa, ti ringrazio se vorrai aiutarmi
F
Tello
27 Maggio 2009 @ 16:37
Non sono Tolli. Sono Tello. E’ un diminutivo del mio vero nome di battesimo (che è facile immaginare).
I testi sono editi dalla Simone. Prendo 2,50 a copia. Se li compri tutti e due stasera andrò a festeggiare…
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 16:54
Franceschetti giuridico ? Finalmente……… Un brindisi virtuale!
Ho letto solo la prima parte (due righe) ma sono davvero interessato a proseguire al più presto la lettura ed a lasciare qualche altro commento..
“Io” sulla base della mia vita sono arrivato alla conclusione che auctoritas non veritas facit legem, ed una auctoritas differente “presiede alla giustizia” ossia alla sua applicazione, così ora nonostante i traguardi e la giovane età disgustato, o forse escluso, non persisto.
Franceschè, ma così giovane come hai fatto a fare così tanta carriera?? Se non appartieni alla RR (..) magari sei della Golden Dawn oppure della Chiesa di Topolino (prima o poi lo rivelerai…) o magari i tuoi genitori sono dell’ambito giuridico o massonico… Perchè che tu sia un bambino prodigio non mi sembra credibile….e neppure che tu ti sia trovato lì per caso…
(domanda 2)E se davvero ti opponi a dei Poteri, allora questi poteri non esistono se tu “da solo” gli tieni testa e fai per di più carriera!! Già se non vi appartieni è difficile ascendere socialmente, per di più opporsi, vuol dire autocondannarsi a diventare pazzo mendicante inascoltato….
Ho sempre come un demone il dubbio che tu sia un’esca tipo facebook dove la gente si autoscheda…
Il dubbio è sempre dietro l’angolo… he he
ciao
Psy
Stefania Nicoletti
27 Maggio 2009 @ 17:06
Gabriella.
Paolo è impegnato in questi giorni ed è spesso fuori.
Posta pure la tua decriptazione.
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 17:15
ETI PAREVA CHE ORA NON ATTACCANO FRANCESCHETTI…!
Scusate, ma è mai possibile che non si riesca a dialogare un momento seriamente, non nel senso che non siamo seri, ma nel senso di argomentare ciascuno con le proprie idee, difendendole o rivisitandole, ma in un’ottica costruttiva.
Se fino ad oggi ci siamo, ciascuno per la propria parte, me compresa, lasciati andare a comportamenti per nulla edificanti, visto che vi è la volontà di una autentica riconciliazione, mi chiedo: perchè passando da un tema ad un altro, una volta si attacca la Carlizzi, un’altra volta si attacca Piselli, poi si attacca Franceschetti, e poi si ricomincia il giro…?
Per esempio, da me cosa si vuole? Ditelo, e poi mi consentirete di dire la mia. Ma proviamo a dialogare con educazione, perchè non tutti amano certi linguaggi.
E i sospetti semmai vengono quando non si comprende il perchè di certe espressioni del tutto gratuite.
E poi, qui a firmarci siamo solo Franceschetti, Piselli, e lasottoscritta… e anche questo, nel momento in cui si attacca, si critica, sarebbe bello presentarsi, visto che degli altri si vuole sapere anche ciò che è più intimo, no?
Scusate per questa mia “intrusione”, ma non è nemmeno una critica, è solo un non capire…
Gabriella Carlizzi
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 17:19
Grazie Stefania…
La metto in word e poi faccio copia-incolla su questo Blog.
Ti prego di dire a Paolo che avrei urgenza di parlagli un momento, o posso parlare anche con te o Solange se lui preferisce, ma è urgente. Riguarda alcune precauzioni relative a questo delitto, e che non è prudente pubblicare.
Grazie
Gabriella
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 17:58
DECRIPTAZIONE SOMMARIA DEL DELITTO DI TRIESTE DI MARTEDI’26 MAGGIO 2009
Come potrete leggere, due giorni fa pubblicai un lungo articolo sul mio sito, intitolato: “IL VERO SEGRETO DELLA ROSA ROSSA” (http://www.lagiustainformazione2.it/i-delitti-della-rosa-rossa/269-il-vero-segreto-della-rosa-rossa.html ).
Constaterete che io avevo incentrato l’argomento alle connessioni della “Rosa Rossa” nei delitti di Firenze.
Avevo parlato anche di un pittore, tale BOVI, autore del quadro pubblicato nel medesimo articolo.
E avevo anche scritto che BOVI era amico di un altro pittore che a sua dire dipinge “la rosa rossa esoterica”, tale Celso B. amico intimo di Pacciani, l’ultimo che parlò al telefono con il Vampa prima che questi morisse.
Leggerete anche il perché il quadro di Bovi fu ritenuto una importante chiave di lettura per i delitti di Firenze.
Ieri, ho postato sul Blog di Paolo Franceschetti un commento in cui ribadivo la grave affermazione resa anche in Atti da un noto personaggio, circa il fatto che il Mostro avrebbe lasciato il segno di una rosa rossa dietro la schiena delle vittime maschili.
E nel mio articolo raccontavo circa il comportamento del noto personaggio, quando la Ragni gli lasciò una rosa rossa fuori della porta di casa.
(Vi prego di leggere il mio articolo, per comprendere questo delitto)
Ricorderete anche quanto è accaduto con la Nassuato che con me si firmò “Rosa Rossa”.
Ora, venendo al delitto di ieri sera, troviamo.
La guardia giurata che ha ucciso la moglie si chiama BOVI.
La moglie uccisa si chiamava Marianna Buchhamar
Marianna è il nome della ex moglie del noto personaggio.
Il cognome della ex moglie è quasi uguale a quello della vittima, quasi uguale.
Il cognome della vittima è identico a quello dell’attrice che insieme al noto personaggio fece un film su Satana.
Ora ricorderete tutti gli attacchi che sono stati rivolti a me sul GIUSTO.
Ebbene a Trieste è stata inaugurata l’illuminazione della Cattedrale di San Giusto ad opera dell’Architetto Nassuato.
Ancora, i due pittori di cui sopra ma anche il noto personaggio si conobbero durante un soggiorno in una casa di cura per malattie nervose.
A Trieste debuttò un cantante : Rosa rossa per Cristicchi a Trieste.
La canzone che poi concorse a Sanremo era dedicata ai malati di mente e potete ascoltarla a questo link C:UsersGabriellaDesktopYouTube – simone cristicchi – ti regalero’ una rosa.mht ).
A Trieste debuttò anche Fiorella Mannoia con una nota e strana canzone intitolata “Tutti cercano qualcosa, i cui versi sono i seguenti:
“Tutti cercano qualcosa, la verità che non ha confini
il nome della rosa e il nome degli assassini
la verità che non ha colore e dorme sepolta dalle stagioni
e come questo povero cuore non ha padroni
e manca a tutta quanta la terra a tutta la gente del mondo
e manca da tanto tempo in questo tempo di piombo
e tutti vogliono qualcosa che non hanno più”
Questi i riferimenti ambientali e nominali.
Vi è poi un articolato codice numerico, come ad esempio il numero civico della casa dove è avvenuto il delitto, N. 11
Questo numero in questo caso, può indicare due persone nel mirino .
La guardia giurata non aveva preso la mira, ma il colpo è arrivato alla gola della poveretta.
La gola per gli esoteristi sta per “gola profonda” , quindi chi sta parlando, e a parlare di questa “Rosa Rossa” al momento siamo solo due persone.
La via del delitto è via del Castagneto.
In questo paese, Castagneto, visse a lungo Carducci, autore dell’Inno a Satana.
La via dove lavorava la vittima è Nazario Sauro, andate a vedere come e in quale quadro giudiziario fu ucciso.
Il Giusto, questa volta indica sia il simbolo religioso che riguarda me, sia il simbolo della giustizia, che riguarda Paolo, avvocato.
Potrei continuare, ma preferisco prima avere un colloquio con Paolo, circa alcune informazioni che ho avuto su chi si firma Rosa Rossa.
Gabriella Carlizzi
corsaro
27 Maggio 2009 @ 18:12
Uffa però! Con l’oscuramento dei messaggi dell’altro blog non ho potuto leggere le eventuali risposte relative alle domande che avevo posto alla Sig.ra Carlizzi!!!
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 20:30
Mi scusi signora Carlizzi ma perchè questo delitto dovrebbe essere un ordine di uccidere franceschetti solo perchè la vittima si chiama Bovio e abita in via giusto?
Con lo stesso criterio non si potrebbe pensare ad un ordine per uccidere il Presidente Schifani, che è un ex avvocato e pure antipatico? O magari l’avvocato Giustini, con studio in Borgo Capinera 11, AN.
Meno male che si dice amica di Franceschetti. Con un amica come lei, c’è da andare al manicomio per para-noia. Nel senso che ci siamo annoiati di questi tentativi di creare casino nel blog.
Andimedreo
Sono
27 Maggio 2009 @ 20:48
Bella censura!!! Avete cancellato tutti i commenti al post successivo, un bel colpo di spugna. Forse perché se qualcuno inizia a fare qualche domanda in più, il gioco si incricca. A questo punto invece di leggere il suo blog mi sparo il TG1 che forse è meno pilotato. Mi auguro che anche altri inizino a farle più domande.
p.s. non sono nessuno, non lavoro per nessuno, solo uno studentello a cui due rotelle girano ancora e non solo quelle, vedendo che splendidà liberta ci tocca.
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 20:51
CARO PAOLO, TI RENDERAI CONTO DA SOLO A CHE PUNTO SIAMO… LEGGI L’ANONIMO DELLE 22.30 E VALUTA…PARLANO SENZA NEMMENO LEGGERE QUELLO CHE RIPETONO COME SE FOSSE STATO SCRITTO…
HO MAI PARLATO DI TALE BOVIO? E HO MAI NOMINATO UNA VIA GIUSTO?…QUESTE REAZIONI SONO VERAMENTE INTERESSANTI…PER FAVORE PAOLO, PUOI SPIEGARE CHE TANTO IO NON INTENDO RISPONDERE A NESSUNO? DEFORMINO E STRAVOLGANO PURE, E OFFENDANO, E FACCIANO TUTTO CIO’ CHE SARA’ LORO CONSENTITO DA TE, A ME ORMAI CERTI COMPORTAMENTI NEMMENO MI SFIORANO DA LONTANO…
Gabriella
ZN
27 Maggio 2009 @ 21:07
Rose Rosse (e anche Bianche!) che, forse, avvolte, in alcuni casi – come magari in questo(?)-, intendono, probabilmente, “gridare”(!) silenziosamente anche qualcos’altro di più vicino all’essere umano, all’amore e alla gentilezza, e quindi a Dio? Auguro di si.
Buona Riflessione a Tutti
ZN
ANSA 2009-05-27 21:05
OPERAI MORTI: ROSE ROSSE ALLA SARAS, SI PIANGONO LE VITTIME
di Roberta Celot
CAGLIARI – Sei rose, rosse e bianche, ai cancelli della Saras nel giorno del dolore e della rabbia per una strage che semina morti nei luoghi dove chi entra ci va per sopravvivere, portando a casa, spesso, meno di mille euro al mese. Fiori per ricordare Gigi, Daniele e Bruno, soffocati dentro una cisterna degli impianti della raffineria della famiglia Moratti, a Sarroch, morti ieri uno dopo l’altro nel tentativo disperato di salvarsi a vicenda. Oggi tutta l’area industriale si è fermata per uno sciopero di otto ore proclamato da Cgil, Cisl e Uil: un migliaio di lavoratori si è raccolto attorno allo stabilimento sin dal primo mattino.
Le rose legate ai cancelli, poi il silenzio per rispetto alle vittime e il cordoglio alle famiglie. Ma il lutto non ha coperto il ‘grido’ per chiedere la verità sulle cause di questa ennesima tragedia, per dire basta alle morte bianche, per avere un lavoro sì, ma un lavoro sicuro. Sarà sciopero anche il giorno dei funerali, probabilmente sabato: quattro ore di stop per i metalmeccanici, otto per l’interno territorio provinciale, così da consentire la massima partecipazione alla cerimonia funebre degli ultimi caduti sul lavoro in Sardegna: Gigi Solinas, 26 anni, Daniele Melis, di 28, Bruno Muntoni, di 56, tutti di Villa San Pietro, un paese con meno di duemila abitanti a pochi chilometri da Sarroch, tutti dipendenti di una ditta d’appalto che da anni svolge la manutenzione negli impianti della Saras. I Moratti hanno incontrato stamane i familiari delle vittime: 40 minuti di colloquio strettamente privato, lontano da telecamere e giornalisti. Per domani, intanto, il governatore Ugo Cappellacci ha deciso il lutto in tutta la regione, con le bandiere a mezz’asta negli uffici.
L’inchiesta sull’incidente è alle prime battute, ma c’é già chi pensa al processo. La Fiom-Cgil e la Provincia di Cagliari hanno annunciato di volersi costituire parte civile. “Lo facciano anche le altre istituzioni sarde”, ha esortato il presidente dell’amministratore provinciale Graziano Milia, dai cancelli della raffineria. Nel frattempo, l’impianto di desolforazione, teatro della tragedia, è stato messo sotto sequestro. “Al momento – ha fatto sapere il Procuratore della Repubblica di Cagliari, Mauro Mura – non ci sono indagati e non c’é nemmeno un’ipotesi di reato. Contiamo di formularla a breve”, ha precisato il magistrato, lasciando intendere di aspettare gli esiti dell’autopsia e dei primi accertamenti dei periti. L’accavallarsi delle ricostruzioni e i retroscena più o meno attendibili sulla dinamica del fatto, hanno provocato la presa di posizione del segretario generale della Cgil sarda Enzo Costa.
“Nessuno può nascondersi dietro l’alibi di un permesso firmato o non firmato. Sarebbe comunque gravissimo apprendere ufficialmente che dentro la raffineria le operazioni di lavoro vengano svolte in maniera spontanea, addirittura decise da singoli lavoratori”. Il riferimento è ad una indiscrezione seconda la quale la procedura di apertura del portellone della cisterna sarebbe stata avviata senza la prevista autorizzazione scritta. Secondo le stesse voci, il portellone avrebbe dovuto restare chiuso perché l’azione di pressurizzazione con l’azoto sarebbe stata ancora in corso.
Paolo Franceschetti
27 Maggio 2009 @ 21:19
Sono…
abbiamo detto che martedi rimetteremo in chiaro tutti i messaggi. Non abbiamo censurato nulla, tranne i messaggi di fabozzi.
Forse non sono stato chiaro.
martedi rimetteremo in chiaro tutti i messaggi.
martedi rimetteremo in chiaro tutti i messaggi. martedi rimetteremo in chiaro tutti i messaggi.
martedi rimetteremo in chiaro tutti i messaggi.
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Ecco. spero, caro “sono” di non aver dato spazio ad equivoci
Galeazzo Gargiulo
27 Maggio 2009 @ 21:24
mmh….
Qualcosa di grosso bolle in pentola …
forse un manuale giuridico scritto dall’Avv. Franceschetti?
chi lo sa?
…
gasp, che suspence!
Sentenza
27 Maggio 2009 @ 21:27
@ Paolo
Non farti fregare di nuovo. Vale sempre il consiglio dell’ultima volta che ci siamo parlati.
Sentenza
Paolo Franceschetti
27 Maggio 2009 @ 21:32
Mi rivolgo a tutti.
Ho scritto chiaramente all’inizio di questo messaggio che fino a Martedi non risponderò a Gabriella, non avendone il tempo.
E ho pregato di NON insultare Gabriella, o lasciare messaggi offensivi per evitare polemiche.
Abbiamo chiuso il forum grazie all’intervento di Gabriella.
Lasciate che Gabriella scriva liberamente quello che vuole.
Se lei pensa che il delitto di Trieste sia un ordine per uccidere me e lei… lasciatelo scrivere e non commentate.
Mi piacerebbe che questo blog sia uno spazio di libertà per tutti, anche per chi vuole minacciare.
Anche per chi vuole insultare
Anche per chi vuole scrivere “Franceschetti ti uccideranno”-
Ora chiedo per cortesia di parlare di qualsiasi cosa, di insultare, di fare ciò che volete, ma NON COMMENTATE LE QUESTIONI CHE RIGUARDANO GABRIELLA.
E’ l’ultimo tentativo che faccio di lasciare libertà di parola a chiunque.
Se continueranno gli insulti o i commensi su Gabriella, sarò costretto a fare una cosa che mi fa schifo. Quella di attivare la moderazione dei commenti.
Ora purtroppo capisco perchè disinformazione è stata costretta a chiudere il forum.
E la maggior parte dei blog attivano la il filtro di approvazione dei commenti.
Tengo però a precisare che se questa volta sarò costretto a chiudere la moderazione dei commenti, caro Fabozzi, la colpa non sarà di Gabriella.
Ma sarà tua. Perchè sei veramente uno stronzo! E hai rotto veramente i coglioni con le tue continue provocazioni.
Lascia che Gabriella scriva che vogliono uccidermi. E non rompermi le palle. Ho 44 anni e non ho bisogno dei tuoi demenziali interventi.
Spettatore accanito
27 Maggio 2009 @ 21:44
C’è da dire che da quando seguo questo blog e il forum posso permettermi di non guardare più la televisione. Qui c’è tutto ciò che serve. Informazione, umorismo, la satira di gargiulo, e una dose di suspence che csi miami gli fa una ricca sega. Abbiamo avuto lo sventato omicidio della nassuato, Adesso abbiamo pure il futuro omicidio di franceschetti annunciato dai tg con il delitto del nord est.
anche se, francamente, per quanto mi sta sul piffero fabozzi avrei preferito morisse fabozzi.
Carlizzi. Non è che puoi dirci la data in cui uccideranno franceschetti, così facciamo che fabozzi lo va a trovare, ma quelli della rosarossa sbagliano mira e ci togliamo un rompicazzo dal culo.
poi franceschetti lo facciamo morire alla fine, insieme a galeazzo gargiulo che così non lo prende più in giro e rispettano la legge del contrappasso
Galeazzo Gargiulo
27 Maggio 2009 @ 21:44
Mah …
pur essend un genio, non capisc una cosa …
se tale Fabozzi non è gradito, perchè non se ne va?
Capisco che il blog, di fatto se non di diritto, è di tutti, ma quando uno stà sulle bolas ad un altro …
Galeazzo Gargiulo
27 Maggio 2009 @ 21:51
@ spettatore accanito:
è tipico degli astuti debunker -quale tu sei al 80 / 85% – degradare a comici i pensieri più profondi.
Io non faccio satira, io sto costruendo, ad una velocità record, le architravi del pensiero antirosicruciano.
Franceschetti ha fatto la cd. pars destruens, ha cioè contribuito a demolire il sistema massonico, ma IO, solo IO, ho realizzato la PARS COSTRUENS.
Sono un genio, non un comico!
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 22:06
@ Paolo che si incazza con noi
a me pare che il forum sia stato chiuso per le minaccie di gabriella, non per i post degli altri utenti.
Allo stesso modo il blog rischia di avere problemi non per i commenti degli utenti ma per la probabile reazione della Carlizzi agli stessi.
Insomma, togli la Carlizzi e tutto torna come prima.
Allora, chi è il problema?
Anonimo
27 Maggio 2009 @ 22:09
… e ricorda che, se è vero quello che dici, sei ancora vivo grazie all’esistenza dei tuoi lettori.
Ci devi la buccia, porta un minimo di rispetto
B.S.
27 Maggio 2009 @ 22:15
Per ZN 14:50
Talmento Bello il tuo intervento, questa volta non ho resistito:
Borges
Chi abbraccia una donna è Adamo. La donna è Eva.
Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo.
Mi dicono che è la luna, ma
Che posso fare con una parola e con una mitologia?
Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono così belli.
I tranquilli animali si avvicinano perché io gli dica il loro nome.
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se li apro appaiono.
Sfogliando l’Atlante progetto la forma di Sumatra.
Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c’è un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l’Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.
Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l’amore che non ha né possessore né posseduta, ma entrambi si donano.
Sia lodato l’incubo che ci rivela che possiamo creare l’Inferno.
Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme è tutti gli uomini.
Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c’è nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Chi legge le mie parole sta inventandole.
Saluti
*)
ZN
27 Maggio 2009 @ 22:30
@Galeazzo Gargiulo
Il brano “Aria di casa”, citato nel suo blog, non è di Drupi, è di Bruno Tavernese, scritto nell’anno 1981 per Sammy Barbot, sigla di chiusura del programma televisivo Rai “Happy Circus”.
Il brano ha un grande successo, e viene pubblicato anche in Germania col titolo “Leben”, cantato da Katja Ebstein.
http://www.myspace.com/brunotavernese
http://www.youtube.com/watch?v=LLypAksFoZ4
Occorre che lei riveda la sua presunta genialità, senza offesa, eh!
P.S.
Scusate l’Off-Topic
ZN
27 Maggio 2009 @ 22:41
Per B.S.
wow che brividi!!
Bellissima poesia.
Davvero.
Non conoscevo Borges
quindi GRAZIE (di cuore!)
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 1:13
Volevo fare un saluto a tutti i frequentatori abituali di questo blog (come me)
Sono d’accordo con chi dice che seguire questo blog è come seguire un thriller (serial… nel senso, a puntate… serial thriller, o killer, come il mostro di Firenze)
A parte gli scherzi, la serietà degli argomenti ti fà caponare la pelle e spesso (purtroppo o per fortuna, ma penso purtroppo)
In ogni caso, la ricerca della verità non ammente sconti, se la realtà che non conosciamo, ma che ci circonda e condiziona è questa (direttamente ed indirettamente), allora vi dico grazie per il vostro impegno, perchè questo blog secondo me sta facendo molto, e sicuramente questo blog si può permettere di scrivere anche quello che sia Grillo che Travaglio non possono (o non vogliono, sia pure iin buona o cattiva fede essi siano).
La visibilità del blog di grillo ha insegnato come sia in fondo non così difficile far diventare un semplice BLOG un vero CANALE di INFORMAZIONE.
Poi, il fatto che si abbia un rapporto così diretto da far diventare un tuttuno articolo/interventi, fatta pulizia delle minchiate ovviamente (come questo “post” che sò di essere Off Topic, ma lo faccio perchè con un messaggio solo faccio arrivare il mio pensiero a tutti i lettori deel blog)
Per finire, vi invito ad andare avanti, la vostra scelta è onesta e santa e vi ringrazio di cuore, compreso il povero Piselli che ulltimamente ce l’hanno un pò massacrato… cmq Fabio sei un grande, anche se non ti capisco sempre pure io, perchè ogni tanto, quando ti leggo mi si incrociano gli occhi…eh eh)
Sperando che la Sig. Carlizzi facendo così, abbia veramente potuto evitare un problema…
Un abbraccio affettuoso da
un Anonimo Francesco
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 6:52
PAOLO TE LO DICO SERIAMENTE…
CARO PAOLO, HO APPENA LETTO I COMMENTI SUCCEDUTI ALLA MIA DECRIPTAZIONE DEL DELITTO, RESA SU TUA AUTORIZZAZIONE, E TANTO PER FARE UN ESEMPIO, CITO UNO DI QUESTI COMMENTI. VEDI l’ANONIMO DELLE 00.06.
A QUESTO PUNTO, PAOLO, sentiti libero di togliermi dal blog, se condividi quanto qualcuno dice, e stai pur tranquillo che non vi saranno reazioni di alcun genere da parte mia. Se mi sono preoccupata di far notare quello che a mio parere è il significato intrinseco del delitto di Trieste, l’ho fatto per uno scrupolo di coscienza, allo stesso modo di quando ti dissi di stare attento quando venisti a Modena. Io questa organizzazione, in parte, la conosco, e so quali codici azionano quando si sentono in pericolo di essere scoperti, non come persone fisiche, ma nei loro rituali segreti, che una volta svelati nei codici, dovrebbero impiegare decenni per ricomporli.
In particolare questa organizzazione teme le alleanza tra persone intenzionate a conbatterla, l’unione fa la forza è il loro motto, ma anche il loro spauracchio. E fedeli all’esoterismo di Machiavelli, applicano alla lettera quel detto: MORS TUA, VITA MEA.
Inoltre, sarà bene che qualcuno si ricordi che nel delitto di Trieste io ho osservato il pericolo non per Paolo, ma per due persone, che ritengo essere me stessa e Paolo, dato che non a caso questo delitto si è concretato subito dopo la nostra dichiarata disponibilità a riconciliarci.
Qualcuno caro Paolo, ti dice: “Non ci cascare…” mettendo in dubbio la mia sincerità, ebbene, mi dispiace e ne sto soffrendo, ma mi chiedo che interesse possa avere un qualcuno nel vederci nemici, anzichè tornare amici?
In fondo, persone come noi, sono considerate “morti che camminanao”, e quasi mai stimate, ma sempre folli, solo perchè trattiamo una materia impalpabile ma purtroppo vera. Almeno io ci credo e in verità devo riconoscere che nell’ambito dei delitti di Firenze, dopo anni di lotta e di impegno, anche la magistratura se ne è convinta, sia il dottor Canessa, il dottor Giuttari, il dottor Mignini, e li ho visti lavorare instancabilmente per risalire alla componente esoterica di quei delitti ma anche di tanti altri. Al di là di come poi alcuni li hanno archiviati. Me ce ne fu uno, il delitto di Arce, per il quale si misero in contatto il dottor Canessa con il procuratore Capo di Cassino Izzo, e proprio quando stavano per iscrivere sul registro degli indagati un adepto della “Rosa Rossa”, grazie all’ottimo lavoro dei Carabinieri, giunse dal Ministero un altolà e il caso passò ad altri. Come ricorderai fu processato uno, che poi fu assolto in via definitiva, e il delitto è rimasto senza il colpevole.
Concludo Paolo, secondo me stiamo vivendo un momento estremamente delicato, a me stanno arrivando avvertimenti e minacce di cui è informata la magistratura, tuttavia non posso mollare proprio adesso che siamo alle porte dall’inizio del processo, soprattutto non me la sento di non aiutare le persone che mi stanno scrivendo e che mi documentano le minacce che ricevono da chi si firma “Rosa Rossa”. I Carabinieri di dove vive costei sanno già tutto, ma la persona gli è già purtroppo molto nota, anche a loro giungono denunce. In ogni caso Paolo, ti chiedo ancora una volta, non avere alcuno scrupolo nei miei confronti, tu sei libero di decidere chi vuoi o chi non vuoi nel tuo blog.
Purtroppo, siamo in molti ad aver deciso di filtrare i commenti, come ha fatto Marcello Pamio con Laura, con i quali sono amica da anni e vennero a trovarmi a Roma. Anche loro come sai trattano l’esoterismo, sono contrari ad ogni censura, ma a causa di chi più volte con volgarità e attacchi ha tentato di fargli chiudere il sito, sono stati costretti a filtare tutto. Ma non fu un caso che questi attacchi si intensificarono quando Marcello iniziò a pubblicare i miei articoli sulla “Rosa Rossa” che ancora ha nel suo sito. Ma io per Marcello non sono mai stata di troppo.
Concludo qui, in attesa di leggere un tuo commento di risposta.
Grazie
Gabriella
Fabio Piselli
28 Maggio 2009 @ 7:22
grazie anonimo francesco
tenterò di scrivere più chiaramente onde prevenire lo strabismo
F
civ e es
28 Maggio 2009 @ 8:14
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6003&ID_sezione=&sezione=
Paolo Franceschetti
28 Maggio 2009 @ 9:25
Salve.
Come ho detto in questi giorni non ho tempo di leggere i commenti moderare ecc.
Ciascuno posti quello che vuole e se vuole.
Toglieremo solo gli insulti a te (e il messaggio dell’anonimo delle 0,06 non era un insulto).
Poi la discussione riprenderà da martedi in poi.
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 10:33
CARO PAOLO, NON HO CITATO L’ANONIMO COME UN “INSULTO” A ME.
Scusami, ma forse non mi sono spiegata. La citazione di quel commento, in cui ti si chiede di togliere me dal blog in modo che finiscano i problemi, mi ha indotto a dirti con sincerità che se pensi davvero che i problemi del Blog possano sorgere con la mia presenza, basta che tu mi dica: “Gabriella, per favore, non ti voglio più nel mio blog”.
La cosa finisce lì, e io mi limiterò a leggerlo. Tutto qua.
Il discorso a cui molti alludono della querela, come ti ho detto, considerala ritirata. Non so ora dove sia, perchè è stata depositata presso un Comando dei Carabinieri di Roma, i quali penso, l’avranno trasmessa ai colleghi di Viterbo. In ogni caso, appena sarà proceduralmente ritirabile, manterrò la mia parola.
Oltretutto, e l’ho fatto appositivamente, sappilo, che la notifica contiene un elemento di nullità.
Infatti, la querela l’ha presentata mio marito munito di una mia delega. E come tu sai,la delega non basta, ma le querele le presenta o il querelante o un procuratore del querelante, non un delegato.
E voglio che sia chiaro, che se fosse stato per me io non ti avrei querelato. Purtroppo, come più volte o detto, io non rappresento me stessa, e sono stata richiamata alla tutela della reputazione di chi rappresento legalmente.
Quanto alla chiusura del Forum che mi si addebita, penso sia onesto ricordare la sequenza degli eventi.
Io non sapevo nemmeno che sul tuo forum si parlave di me e con attacchi alla mia persona.
Ho fatto numerosi appelli a ricondurre nell’ambito del rispetto i commenti. I miei appelli sono stati ignorati, anzi si è toccato il fondo. Io ho reagio a mia volta toccando il fondo quando ho pubblcato i documenti sul padre di Solange. Non lo rifarei mai più, mi vergogno di averlo fatto.
Ho dunque fatto ricorso al Regolamento di Master topic Forum, e non c’è stato nulla da fare. Alla fine, poichè gli attacchi a me non venivano censurati, ne rimanevano comunque una gran quantità, che ancora oggi girano in internet, ho chiesto agli Amminstratori, di VALUTARE l’opportunità della eventuale chiusura del Forum.
Loro mi hanno scritto chiedendomi di inviare i commenti che io ritenevo lesivi della mia reputazione. Glieli ho inviati e dopo un pò il Forum è stato chiuso.
Penso che se tutto fosse stato conforme al Regolamento, mi avrebbero risposto: “Cara signora, non vi è nulla contro le nostre regole, e non possiamo chiudere un bel niente”.
Certo, avevo un’alternativa: subire tutto e di più, e farmi mettere in croce.
L’evrei pure fatto, ma da Roma, mio marito, i miei tre figli, e qualche centinaio di sostenitori erano esasperati, volevano reagire, ho scelto il rischio minore, e chi ha buon senso può capire.
In tutto questo resto convinta che nè tu nè io volevamo un episodio del genere, tanto è vero che ti ho scritto quella lettera aperta, sincera, convinta.
Ma come vedi caro Paolo, a qualcuno rende di più la “guerra”, e si è subito ricominciato sul Blog. Non mi sembra nemmeno giusto che tu censuri i commenti che mi offendono e non censuri quelli che magari offendono gli altri, o comunque squalificano la dignità di un Blog, in questo modo hanno ragione quelli che pensano che fai questo non per rispetto verso di me, ma perchè temi le mie reazioni.
Tu devi essere te stesso, come del resto io, e chiunque altro. Siamo adulti, vaccinati e responsabili.
Se tu ritieni di ospitare sul tuo Blog chi si sente autorizzato ad offendere gli altri, è una tua scelta Paolo. Tanto, ormai lo avrai capito, seppure io scomparissi, e se qui si discutesse di marmellata, sempre sulla “Carlizzi” si rimetterebbe il dito. Ed io so perchè sono un obiettivo Paolo, lo so fin troppo bene e mi è stato confermato da chi si preoccupa per me, credimi.
Concludo Paolo chiedendoti ancora una volta: pensi che i problemi del Blog siano la mia presenza?
Per favore, rispondimi, mi basta un si o un no. Ma facciamo chiarezza.
Un abbraccio
Gabriella
sR
28 Maggio 2009 @ 10:50
Sig.Carlizzi,
probabilmente Paolo avrà voglia di riflettere. E sembra giusto.
Pare abbia detto che tornerà a discutere con lei martedì.
Fino ad allora non risponda alle provocazioni di nessuno e anzi ignori i messaggi che la tirano in ballo.
Fossi in lei, farei in questo modo.
un saluto
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 11:16
Nella galleria di Gabriella Carlizzi mancava il querelante con tanto di delega. Un personaggio essenziale della realta’ italiana di ieri e di oggi. Non si puo’ negare una fantasia inesauribile e la vestigia di un grande talento sprecato.
Comandante Stopardi
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 11:21
Le rose sono dei fiori splendidi, dal profumo inebriante. Ce ne sono tante varietà, ma da quando la rosa esiste, l’amore e il desiderio dell’uomo per la donna si esprimono attraverso il dono di questo bel fiore. ed è roprio la rosa rossa che diventa testimone d’amore. Tradizionalmente si regalano rose in numero dispari, a meno che non siano 12…o 24 o 36 ecc..
L’unico motivo per cui non fidarsi di un dono di rose è il sospetto che il “lui” in questione abbia combinato qualcosa, e per mettere a tacere la propria coscienza, opti per 12 rose rosse..e pace con la propria anima è fatta!
per quale altro motivo non fidarsi della rosa rossa? Non esistendo prove documentarie nè raziocinio, ed escludendo la validità delle “decriptazioni” che possono essere moteplici, varie, e coincidenti con quello che vogliamo vedere,viene a mancare quella concretezza necessaria per affermare che questa “organizzazione” sia realmente esistente.
Non mi risultano poi in altra parte del mondo ne adepti nè gruppi di persone informate sull’esistenza di tale “organizzazione” e interessate a sgominarla..
Pensiamo anche alle persone che, una volta entrate in questo turbinìo mentale,iniziano a contare,e impaurite, trovano anche delle attinenze a codici e quant’altro, con ciò che di “negativo” può succedere a loro e con quanto accade nel mondo!
Pensiamo anche a cosa possiamo donare direttamente nelle mani dei malintenzionati, per far sviare un qualsisai reato, un omicidio, uno stupro..
Da qui in avanti basta lasciare un bel mazzo di rose rosse, magari 13 ed il gioco è fatto!
E’SICURAMENTE LA ROSA ROSSA!!!
Se poi c’è la malizia di lasciare un bel biglietto con dei numeri significativi e magari degli errori di ortografia, qui siamo SICURAMENTE DAVANTI AL MOSTRO DI FIRENZE IN PERSONA!!!
Ben inteso che un pazzo e delinquente nell’anima può anche far pervenire preventivamente un messaggio del genere,lasciando agli esperti la “decriptazione” di tutto ciò, per poi compiere il suo gran rato in piena libertà..
Quindi per tutta questa serie di motivi giudico la storia della cosiddetta ROSA ROSSA, una grande assurdità e di una folle pericolosità,soprattutto per quello che una mentalità paranoica può generare: e nell’essere umano e nella società.
Ritenetevi dunque responsabili, se coscienza avete,delle conseguenze che un simile delirio mentale può provocare a chi vi legge, alle persone più deboli, a chi già ha delle manìe di persecuzione. Ragazzi, non si scherza con l’emotività della gente!
Su questo blog leggo spesso riferimenti al Budda e sono sorpreso.
Il buddismo non è nato per seminare paure ed incertezze, ma per mettere TUTTE le persone in grado di essere veramente felici attraverso la trasformazione del proprio karma.
Ovviamente l’agire nella società e lottare per le ingiustizie è parte della pratica stessa. Tra l’altro ce n’è un gran bisogno. Ma non credo che agitare indefiniti fantasmi floreali possa aiutare a raggiungere questo nobilissimo scopo.
Mi auguro che questo post non venga cancellato, inquanto non intenzionalmente offensivo e privo di nomi.
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 11:23
mmmh… sento odor di code di paglia
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 12:16
Scusate qualcuno mi chiarisca: la gabriella carlizzi che posta come anonimo e quella registrata sono la stessa persona? Solo per capire.
Segretius
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 12:23
CARO PAOLO UNA MINACCIA BELLA E BUONA CHE GIUNGE A ME E A TE DALL’ANONIMO DELLE 13.21 !
STAMPATI IL COMMENTO….
Dire 13, tutti ormai lo sappiamo. Dire 21 è come dire 777, uno dei 49 Templi della “Rosa Rossa”.
Ma veniamo al contenuto del commento. Una sorta di “liberatoria”: “Se vi ammazzano siete voi, (Carlizzi e Franceschetti) che avete indotto in qualche testa pazza la furia omicida.
E poi, l’anonimo si raccomanda che il suo commento non venga cancellato. Giustamente tutti i killer vogliono rimanere anonimi ma protagonisti.
Paolo, per favore, considera con la massima serietà questo commento, e per favore, non censurare questa mia risposta.
L’anonimo piuttosto si qualifichi, se ne ha il coraggio!
Gabriella Carlizzi
PS. STEFANIA SE PAOLO E’ IMPEGNATO STAMPA TU QUESTO COMMENTO. SARA’ UTILE.
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 12:26
SI LA GABRIELLA CARLIZZI REGISTRATA E ANONIMO MA CON FIRMA, E’ SEMPRE LA STESSA PERSONA. SONO SEMPRE IO. MA POICHE’ PER OGNI COMMENTO, NON SO IL MOTIVO, DEVO RIREGISTRARMI E PERDERE TEMPO, HO OPTATO CON QUESTA ALTERNATIVA.
Gabriella Carlizzi
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 12:27
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pensiero del giovedì 28 maggio 2009
“Fra tutte le sofferenze che dovete sopportare, molte vengono ovviamente dall’esterno. Eppure, nelle sofferenze che vi sono inflitte e di cui non siete direttamente responsabili, avete comunque una parte di responsabilità. Perché? Perché non avete imparato come immunizzarvi.
Se siete talmente vulnerabili, è perché gli elementi negativi che vi vengono inviati dal mondo esterno incontrano un’eco in voi; ed è anche possibile che a causa delle impurità, delle tenebre che ospitate, quel male sia ancora aumentato. Se cercaste di alimentare in voi la purezza e la luce, non solo quel male sarebbe neutralizzato, ma verrebbe anche amplificato il bene che ricevete. Eh sì, se non sentite intensamente il bene che vi giunge ogni giorno dai mondi visibili e invisibili, significa che in voi vi sono materie opache d’ogni genere che gli sono d’ostacolo. Allora, vedete, tutto dipende da voi: respingere il male, ma anche attirare il bene e conservarlo.”
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 12:54
:-))))
come volevasi dimostrare la “decriptazione” del mio messaggio è stato un grandissimo buco nell’acqua!!!
Sto ridendo come un matto :-)))
..accidenti bisogna scgliere bene le parole qui, perchè a darti del killer ci mettono poco..
ma quando la smettete di delirare???
ma vi rendete conto di come state???
per voi anche una lettera educata e sensata è una minaccia?
Ma si, certo! ma non di morte, come volete far credere agli sprovveduti, ma la “minaccia” sta nel fatto che qualcuno potrebbe riflettere con la sua testa e smettere di subire la paura che instillate nella mente della gente.
Questa è la realtà! e qui non rido più…
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 13:02
“Dire 13, tutti ormai lo sappiamo. Dire 21 è come dire 777, uno dei 49 Templi della “Rosa Rossa”..ecc….”
———————————–
E’ forse uno dei capitoli piu’ neri di una carriera che gia’da molti anni brancola nel buio.
Comandante Stopardi
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 13:03
Bell’articolo chiaro anche per noi profani di legge.
Molto interessante ed istruttivo.
Continuo a pregare per te e Gabriella, anche se non sono un carismatico.
nemesis
ps: una volta la mia insegnante mi disse:” stai certo che quando farai qualcosa di buono verrai criticato!”. Penso abbia ragione.
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 13:26
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_965516041.html
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 13:27
Scusate forse era meglio inviarvi l’articolo… 🙂
OPERAI MORTI: ROSE ROSSE ALLA SARAS, SI PIANGONO LE VITTIME
di Roberta Celot
CAGLIARI – Sei rose, rosse e bianche, ai cancelli della Saras nel giorno del dolore e della rabbia per una strage che semina morti nei luoghi dove chi entra ci va per sopravvivere, portando a casa, spesso, meno di mille euro al mese. Fiori per ricordare Gigi, Daniele e Bruno, soffocati dentro una cisterna degli impianti della raffineria della famiglia Moratti, a Sarroch, morti ieri uno dopo l’altro nel tentativo disperato di salvarsi a vicenda. Oggi tutta l’area industriale si è fermata per uno sciopero di otto ore proclamato da Cgil, Cisl e Uil: un migliaio di lavoratori si è raccolto attorno allo stabilimento sin dal primo mattino.
Le rose legate ai cancelli, poi il silenzio per rispetto alle vittime e il cordoglio alle famiglie. Ma il lutto non ha coperto il ‘grido’ per chiedere la verità sulle cause di questa ennesima tragedia, per dire basta alle morte bianche, per avere un lavoro sì, ma un lavoro sicuro. Sarà sciopero anche il giorno dei funerali, probabilmente sabato: quattro ore di stop per i metalmeccanici, otto per l’interno territorio provinciale, così da consentire la massima partecipazione alla cerimonia funebre degli ultimi caduti sul lavoro in Sardegna: Gigi Solinas, 26 anni, Daniele Melis, di 28, Bruno Muntoni, di 56, tutti di Villa San Pietro, un paese con meno di duemila abitanti a pochi chilometri da Sarroch, tutti dipendenti di una ditta d’appalto che da anni svolge la manutenzione negli impianti della Saras. I Moratti hanno incontrato stamane i familiari delle vittime: 40 minuti di colloquio strettamente privato, lontano da telecamere e giornalisti. Per domani, intanto, il governatore Ugo Cappellacci ha deciso il lutto in tutta la regione, con le bandiere a mezz’asta negli uffici.
L’inchiesta sull’incidente è alle prime battute, ma c’é già chi pensa al processo. La Fiom-Cgil e la Provincia di Cagliari hanno annunciato di volersi costituire parte civile. “Lo facciano anche le altre istituzioni sarde”, ha esortato il presidente dell’amministratore provinciale Graziano Milia, dai cancelli della raffineria. Nel frattempo, l’impianto di desolforazione, teatro della tragedia, è stato messo sotto sequestro. “Al momento – ha fatto sapere il Procuratore della Repubblica di Cagliari, Mauro Mura – non ci sono indagati e non c’é nemmeno un’ipotesi di reato. Contiamo di formularla a breve”, ha precisato il magistrato, lasciando intendere di aspettare gli esiti dell’autopsia e dei primi accertamenti dei periti. L’accavallarsi delle ricostruzioni e i retroscena più o meno attendibili sulla dinamica del fatto, hanno provocato la presa di posizione del segretario generale della Cgil sarda Enzo Costa.
“Nessuno può nascondersi dietro l’alibi di un permesso firmato o non firmato. Sarebbe comunque gravissimo apprendere ufficialmente che dentro la raffineria le operazioni di lavoro vengano svolte in maniera spontanea, addirittura decise da singoli lavoratori”. Il riferimento è ad una indiscrezione seconda la quale la procedura di apertura del portellone della cisterna sarebbe stata avviata senza la prevista autorizzazione scritta. Secondo le stesse voci, il portellone avrebbe dovuto restare chiuso perché l’azione di pressurizzazione con l’azoto sarebbe stata ancora in corso.
66
28 Maggio 2009 @ 14:56
La Rosa rossa
è una cosa grossa
ma c’è una cosa che è molto più grossa
ed è galeazzo quando f ala voce grossa
poi galeazzo
fa rima con cazzo
e il buon gargiulo
se la prende in culo
PS. la presente è da considerarsi come minaccia in codice.
Il destinatario è da determinarsi
99
28 Maggio 2009 @ 14:57
99 sono le rose rosse
che tu gardasti dentro alle mie fosse
ma se tu non rischi la biada
prenditi in culo una pzzo di giada
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 16:05
PAOLO, L’ANONIMO DELLE 13.21 TRA L’ALTRO HA SCRITTO: “Non mi risultano poi in altra parte del mondo ne adepti nè gruppi di persone informate sull’esistenza di tale “organizzazione” e interessate a sgominarla..”.
Rifletti Paolo su questa assurda affermazione che non la si può considerare nemmeno frutto di ignoranza.
Paolo, rifletti, chiunque da anni ormai, sa ed ha constatato, l’immane letteratura ufficiale e non ufficiale esistente su questa organizzazione.
Chiunque sa che vi sono testi sequestrati anche dagli stessi inquirenti, testi originali, nei quali è ben descritto ad opera di questa organizzazione anche il rituale relativo alla uccisione della “coppia” durante l’atto amoroso, uccisione che deve avvenire un momento prima del coito.
Quanto affermato con decisione dall’anonimo, colpisce anche loperato di magistrati ed investigatori, che non solo hanno riscontrato l’esistenza di tale organizzazione, ma ne hanno configurato movente e componente in molteplici attività criminali. Non può essere ignoranza una affremazione del genere, Paolo, cerca di capirmi.
Basta andare in qualuqnue biblioteca, o anche in internet e digitare “rosa rossa”, e constatare migliaia e migliaia di pagine, e costatare che quando alcuni se ne occuparono professionalmente, dopo che io misi nero su bianco con i magistrati, nel 2001, ebbene costoro purtroppo sono tutti stati uccisi, erano tutti collaboratori degli inquirenti, Maurizio Antinello Petrini, Cosco,…. Quando andai a parlare in Calabria con il magistrato con cui lavorava Cosco, mi sentii dire: “Signora Carlizzi, non avrei mai immaginato di trovarmi davanti ad una organizzazione assai più pericolosa della mafia. Fu questo magistarto a mostrarmi le decriptazioni di codici subliminari. Incontrai Cosco in un luogo riservato, ci accorgemmo che eravamo spiati da un collaboratore di noto criminologo che si era occupato dei delitti del Mostro, e che in Calabria aveva il suo “covo”, uno che da una vita campa su questa realtà finchè resterà nel mistero e quindi nel ricatto. Poco tempo dopo Cosco morì, e sua moglie è sempre stata convinta che sia stato ucciso.
Incontrai Petrini, lavorava come ricercatore per la Procura di Roma in talune inchieste. Mi disse che quello che avevo scritto nei libri era “vangelo”. Fu lui a darmi indirizzi, luoghi, riferimenti, immagini, nomi, giorni dei rituali e vidi i macchinoni blu di cui Pacciani parlava all’avvocato Fioravanti. Filmai tutto. Mi diede un altro appuntamento, vicino Villa Torlonia, la sera prima fu trovato morto strozzato con il filo del telefono.
Incontrai Maurizio Antonello, a Mestre, mi confidò che aveva deposto con gli inquirenti di Firenze ben tre volte sulla “Rosa Rossa”. Ci accordammo, per scambiarci il nostro lavoro. Due giorni prima fu trovato suicida, impiccato con le ginocchia che toccavano il pavimento…
Il dottor Canessa, tanto è consapevole della esistenza e pericolosità di questa organizzazione, mi propose, se volevo, il cambio di identità per me e la mia famiglia, con trasferimento all’estero.
Queste cose Paolo sono realtà, e quello che deve fare paura oggi è che qualcuno affermi l’inesistenza della “Rosa Rossa”. E’ che qualcuno nomini a te il Buddismo in un sofisticatissimo modo…
Costui evidentemente sa di qualche atto segretato che chiama in causa un buddita di Firenze, adepto della “Rosa Rossa”.
L’anonimo ha scritto: “NON MI RISULTANO”, un termine professionale, da addetti ai lavori…
E mi dispiace che su una circostanza come quella che stiamo subendo da un bel pò di giorni, ancora ci si rida o si ridicolizzi il tutto o si facciano battute…
Paolo, penso che dobbiamo vederci più chiaro…
Gabriella
Galeazzo Gargiulo
28 Maggio 2009 @ 16:32
Argh, lo sapevo, lo sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe ironizzato sul mio nome (e sul mio cognome), causandomi l’ennesima crisi di nervi.
Ebbene, caro debunkero 66, io non mi intimidisco, anzi mi irrobustisco, guardo avanti, poi indietro, poi, con circospezione, di lato.
Il mio blog viaggia a vele spiegate, la mia fabbrichetta macina utili (per la guardia di finanza: sto scherzando!), la relazione con la bella Olivia è forte e serena, l’amicizia con de Bortolis è sempre più forte. Insomma, je l’ammollo!!!
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 16:49
Evidentemente tutte le persone che le danno un appuntamento vengono trovate morte. Vale la pena avviare qualche indagine. Non trova?
Comandante Stopardi.
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 17:06
COMANDANTE STOPARDI, peccato che lei non si qualifichi a differenza delle tante vittime di questa storia, sulle cui lapidi figurano nomi e cognomi.
Ed anche nel mio curriculum di attentati subiti, figura il mio nome e cognome, come nel verbale che ho firmato questa notte quando mi hanno chiamato i Carabinieri perchè erano entrati i ladri nella mia Redazione, ed erano accorsi essendo scattato l’allarme. E’ la terza volta in un mese, e nel verbale hanno scritto che l’unica cosa che possono cercare sono i documenti. Anche se è da ingenui pensare che i documenti della “Rosa Rossa” io li tenga in Redazione. Tuttavia ci provano, il processo è vicino, e le sue repliche, mi consenta, le trovo un pò di cattivo gusto, senza offesa, si intende.
Purtroppo devo ricordarle, che in questa lunga scia di sangue, sono morti una infinità di testimoni, persone che decidevano di andare dagli inquirenti, e sono morte il giorno prima di essere interrogate.
Bisognerà fare tante inadagini ancora, non crede?
La prego di avere rispetto, almeno per coloro che in questi giorni stiamo passando un momento difficile, per le nostre famiglie che sono preoccupate, e non è detto che si debba spiattellare tutto su un blog…
Cordialmente…
Gabriella Carlizzi
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 17:13
Si, bisogna fare ancora tante indagini.
Comandante Stopardi
WULFY
28 Maggio 2009 @ 17:20
salve a tutti!grazie paolo per aver accettato la mano tesa di gabriella,hai fatto la cosa più bella! ora c’è solo da aver tanta pazienza con chi scrive critiche feroci o cose volgari…purtroppo il mio commento viene subito dopo gli ultimi due commenti più che goliardici…vorrei poi chiedere a questo nuovo ospite,comandante separdi dove vuole andare a parare e con lui tutti quelli che remano contro:VI CHIEDO:SE QUESTO E’UN BLOG CHE TRATTA PRINCIPALMENTE DI R.R.PERCHE’OBIETTATE SULLA SUA RELTA’ALLA QUALE QUI SI CREDE?!PERCHE’NON NAVIGATE ALTROVE,CI SONO TANTI BLOG TIPO ATTIVISSIMO PER VOI CHE SMENTISCONO COME VOI VOLETE,SMAMMARE,GRAZIE,QUI C’E’GENTE SERIA CHE NON NE E’CONTENTA DI QUESTO DELIRIO ESOTERICO E VUOLE CAPIRE,LEI COMANDANTE CONTINUI A PENSARE CHE SIAMO TUTTI PARANOICI,MA ALTROVE,VA BENE?GRAZIE SE VORRA’COLLABORARE A NON DISTURBARE.
WULFY
28 Maggio 2009 @ 17:24
CHIEDO SCUSA IL SUO NOME ESATTO E’ STOPARDI,COSI’EVITIAMO SCAMBI DI PERSONE O ALTRO OSSEQUI
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 17:32
L’ appello del docile Wulfy e’ben accolto. Non interverro’ piu’ su questo blog.
Cordiali saluti.
Comandante Stopardi.
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 17:50
WULFY…GRAZIE…!
La ringrazio davvero tanto, per il suo commento, si sente la spontaneità e penso che sia per noi un grande conforto. Colgo l’occasione per dire a chi sta seguendo con interesse reale, che pur nella sofferenza di quanto ha visto Paolo e me, l’uno contro l’altro, tuttavia stanno arrivando i primi risultati positivi. E forse abbiamo evitato qualcosa di molto più grave se non drammatico.
Lo Stato, non è sempre così assente come sembra, e qualcuno si era insospettito di certi comportamenti, tutti finalizzati a fare esplodere la “rissa” per distrarre l’attenzione sulla “Rosa Rossa” e i suoi crimini. Anche per Paolo e me, si è ricorsi alla “strategia della tensione”, proprio come quando in passato per sviare l’attenzione dei cittadini su fatti e misfatti dell’antistato, ecco la bomba, o la strage, o il finto o vero rapimento di uomini di stato, e così via.
Esattamente come quando la “Rosa Rossa” si è vista stretta tra le due Procure di Firenze e di Perugia, unite, collegate, affiatate, ecco il “bloggista” di turno e le due Procure a farsi la guerra. Oggi da un lato vediamo un magistarto sul banco degli imputati e dall’altro, il collega con cui lavoravano gomito a gomito, sul banco dell’accusa.
Tutta questa regia, compresi gli eventi tra me e Paolo, fortunatamente non è sfuggita, l’ho saputo poco fa, e ha confermato e rafforzato alcuni sospetti che già la magistratura aveva su potenti personaggi.
Vede, il commento dell’anonimo delle 13.21, a leggerlo bene, è un commento “autoritario”, deciso, senza se e senza ma, così come la replica, al contario non è della stessa persona,è di un gregario, anche se può figurare lo stesso IP.
L’anonimo delle 13.21 è qualcuno che comanda, qualcuno che ha il potere di dire che una realtà accertata, non risulta che esista!
Qualcuno che alzerà anche il tiro, di ora in ora, ma che quand’anche mi ammazzassero o ci ammazzassero, tutto ormai è al sicuro perchè la giustizia possa fare il proprio corso.
A questa autorevole persona domani risponderò io con un mio articolo sul mio sito, anche perchè ritengo giusto che la gente che vuole capire, conosca quello che fino ad ora non si è potuto rivelare per riserbo istruttorio, ma è arrivato il momento giusto. Anzi, metto qui il titolo del mio articolo, così l’anonimo questa notte non dormirà.
TITOLO:
L’ORDINE DELLA ROSA ROSSA INDIPENDENTE E RETTIFICATO: CHE COS’E’, CHI VI PUO’ ESSERE INIZATO, DOVE AVVENGONO I RECLUTAMENTI E CON QUALI MODALITA’, COME OPERANO, DOVE STA’ LA CENTRALE, QUANTI DECENTRAMENTI VI SONO NEL MONDO, COME DIALOGANO GLI ADEPTI, COME FORMANO I CODICI UTILI PER L’ATTUAZIONE DEL CONTROLLO MENTALE A DISTANZA E L’ESECUZIOE DI DELITTI O IL CONSEGUIMENTO DI DIFFERENTI FINALITA’.
QUALCHE ESEMPIO PRATICO.
GLI STRUMENTI DELLA GIUSTIZIA.
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 17:54
Una parola sola: PARANOIA
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 18:40
UNA PAROLA SOLA…
Basterbbe riflettere sul fatto che se una persona rende affermazioni pubbliche facendo nomi e cognomi di magistrati e rappresentanti dello Stato, esponendosi dunque ad essere smentita, la stessa persona che oggi è testimone nel processo sulla morte di Narducci nei collegamenti con la “Rosa Rossa” e i delitti del Mostro, basterebbe riflettere su questo “insignificante e banale particolare”, per dedurre che chi si affretta a definire tali dichiarazioni come frutto di “PARANOIA”, forse questa persona è nello stesso stato d’animo di un imputato sfuggito per quarant’anni alla Giustizia e prossimo a sedere sul suo trono, quello riservato ai Mostri, agli Assassini, a chi con i propri delitti ha arricchito la mensa degli esoteristi della “Rosa Rossa”…
Forse chi dice “Paranoia” lo dice solo perchè in preda alla “PAURA”…
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 19:15
EFFETTIVAMENTE QUANDO LA PAURA NON E’ PIU’ CONTENIBILE, E’ STORICAMENTE PROVATO CHE SFOCIA NELLA FOLLIA…!
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 20:54
ANONIMO DELLE 21.34….
E’ DAVVERO DEPRIMENTE UNA PRESENZA COSI’ IN UN BLOG CHE FA RIFERIMENTO AD UN AVVOCATO. E PER DI PIU’ UN AVVOCATO CHE CREDE NELLA “ROSA ROSSA” QUANTO CI CREDE LA SIGNORA CARLIZZI. E DUNQUE CHI OFFENDE COME PARANOICA LA SIGNORA CARLIZZI, DICE LA SETSSA COSA ALL’AVVOCATO FRANCESCHETTI.
CI VUOLE UNA BELLA FACCIA A RESTARE IN QUESTO BLOG, LANCIANDO OFFESE GRAVI E A VOLTO COPERTO… SI FA PER DIRE.
CONTINUI PURE SIGNOR “ANONIMO”, IN FONDO IN CASA MIA LE E’ VIETATO L’ACCESSO, QUI SEMBRA CHE LE SIA ANCORA CONSENTITO, E LEI FA BENE A SFRUTTARE QUESTA OPPORTUNITA’…
DA ME INVECE LEI E’ STATO RADIATO, CONFINATO, ESPULSO, E NON INQUINERA’ IL MIO SITO, OVE SOLO LE PERSONE PER BENE POSSONO ESSERE ACCOLTE. LA VERA DEMOCRAZIA SI FONDA SUL RISPETTO DELLA PERSONA UMANA, IL RESTO LASCIAMOLO AD ALTRE TIPOLOGIE DI SOCIETA’…
GABRIELLA CARLIZZI
mariolinopane&vino
28 Maggio 2009 @ 22:09
ho saputo che questo blog è attenzionato già da alcuni giorni da autorità istituzionali. secondo voci di corridoio si tratterebbe dei medici del centro di igiene mentale della Asl. è vero o sono solo chiacchiere?
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 22:47
Ho saputo che alcune chiacchere sono verita’…è vero o è una chiacchera?O una verita’?
mariolinopaneevino
28 Maggio 2009 @ 22:53
Anonimo delle 0,47…
ho ben capito che mi stai mandando messaggi in codice…credi che non lo sappia cosa significhi il numero 47 nella antica smorfia napoletana?
e lo zero? credi che non abbia capito che quel numero zero ha un preciso significato?
0= niente…ossia…ti annienterò.
Tu mi hai minacciato!!!!!!! Guarda che glielo dico a mio fratello piu’ grande e per te saranno dolori!!!!
mariolinopaneevino
28 Maggio 2009 @ 23:19
Una cosa la devo dire: a me la rosa rossa in se non mi fa ridere,ma non so perchè quel “e rettificato”, sarà che sembra tratto da qualche film di totò, mi fa sbellicare assai!
Anonimo
28 Maggio 2009 @ 23:22
Effettivamente e’ vero, ci sono alcuni personaggi che monitorano il blog 24 ore su 24 per scrivere critica destruens.
Ma costoro cosa fanno nella vita?
Io mi sento che dopo tante sofferenze smachererete la rosa rossa!
ps: ho tradotto il pezzo psicologico per SR ma dove lo mando? ho perso il contatto!
nemesis
PS, Signora Carlizzi, la riconciliazione mi ha molto rasserenato.
mariolinopaneevino
28 Maggio 2009 @ 23:53
nemesis di’ la verità quel ” e rettificato” fa ridere anche a te.almeno un pochino.
bestguest
29 Maggio 2009 @ 0:45
“Vede, il commento dell’anonimo delle 13.21, a leggerlo bene, è un commento “autoritario”, deciso, senza se e senza ma, così come la replica, al contario non è della stessa persona,è di un gregario, anche se può figurare lo stesso IP.
L’anonimo delle 13.21 è qualcuno che comanda, qualcuno che ha il potere di dire che una realtà accertata, non risulta che esista!
Qualcuno che alzerà anche il tiro, di ora in ora, ma che quand’anche mi ammazzassero o ci ammazzassero, tutto ormai è al sicuro perchè la giustizia possa fare il proprio corso.
A questa autorevole persona domani risponderò io con un mio articolo sul mio sito, anche perchè ritengo giusto che la gente che vuole capire, conosca quello che fino ad ora non si è potuto rivelare per riserbo istruttorio, ma è arrivato il momento giusto. Anzi, metto qui il titolo del mio articolo, così l’anonimo questa notte non dormirà.”
Ecco di nuovo l’anonimo delle 13,21
signori sono bestguest. Risulterà il mio indirizzo I.P. dai precedenti post dal forum ormai chiuso,
ma penso che in ogni caso chi di dovere potrà controllare.
L’autorevolezza, al contrario dell’autoritarietà è una qualita, e risultà un complimento assai gradito.
Le persone autorevoli si contraddistinguono per la loro rettitudine, e non hanno quindi bisogno né di essere autoritarie, né di “gregari”.
La rettitudine non è rigidezza, possiamo definirla responsabilità e coerenza con ciò in cui si crede profondamente. Per coerenza intendo fede e vita quotidiana, un principio al quale molti di noi cercano di attenersi.
Parlando ancora di coerenza e prendendo atto di tutto ciò che il post delle 13,21 ha scatenato,
posso da un’altro punto di vista riferirmi ad un “fattore” ben preciso, nel quale l’inizio e la fine hanno in sé una coerenza. Mi riferisco ai mondi di collera e di avidità e a l’oscurità che li alimenta, e a ciò che una mente preda dai cattivi sentieri voglia e si ostìni vedere.
Con la speranza che il buon seme non sia piantato in un campo cattivo, nutro la fiducia che tutta la verità sia rivelata e che la giustizia faccia finalmente il proprio corso.
PS:
Non sforzatevi troppo a decriptare, lungi da me minacciare! Alcuni capiranno, e auguro ad essi tutto il coraggio e la coerenza che la situazione richiede.
Una cordiale e serena buona notte a tutti!
Bestguest
Simonetta
29 Maggio 2009 @ 1:47
Paolo, ma perche’ non la finiamo una volta per tutte con questa rosa rossa? Una volta era il simbolo dell’amore e della passione , adesso si e’ tramutata in simbolo di morte.
Ma vogliamo pensare con la propria testa o con quella di qualche personaggio squilibrato, che da anni non fa altro che soffiare fumo negli occhi della gente? La cosa piu’ grave e’ che in passato, persino figure istituzionali si sono lasciate abbindolare da improbabili dossier e memoriali, redatti dallo stesso e fatti verbalizzare da soggetti plagiati o psichicamente instabili. Ma io mi chiedo, ma possibile che non siano mai stati fatti accertamenti sulla vita di questa persona? E’ davvero cosi’ scaltra da raggirare chiunque? Ma ve ne sieti accorti di come e’ abile a
scorgere le debolezze altrui e ad utilizzarle come scudo o armi contro terzi? Un comportamento tale non lo posso definire che diabolico, visto che l’individuo in questione agisce persino in seno ad un’organizzazione cattolica, che dovrebbe appunto tutelare le persone piu’ fragili di questa societa’. Paolo e’ da diverso tempo che seguo questo blog ed ammiro la capacita’ tua e dei tuoi collaboratori nell’affrontare tutte queste tematiche molto interessanti anche se a volte ostiche, ma ti prego non sprecare energie a voler comprendere la pazzia di certe persone e soprattutto mantienitele a debita distanza. Molto intelligente andare in fondo alla questione per via legale, senza timori e paure derivanti da presunte minacce che lasciano il tempo che trovano, proprio perche’ la suggestione di tali paure a permesso al nostro personaggio di avere vita facile finora.
Galeazzo Gargiulo
29 Maggio 2009 @ 5:00
Nemesis, ZN, 66 … tutti i debunkeri ce l’hanno con me, ma io sono un autentico democratico e allora rispondo:
@ ZN: quando mai io ho affermato, nel mio mitico blog, che quella canzone era di Drupi? In realtà, sei caduto nel mio trappolone anti-rosicruciano … Eh eh eh
@ 66 t’ho già risposto, ma visto che sei in lista d’attesa, beccati questo messaggio di riconciliazione: PRRRRRRRRRRRRR
@ Nemesis, autore delle minaccia più insidiosa: se leggi il mio blog (e lo fai tutti i giorni …), dovresti sapere il mestiere che faccio (imprenditore di una fabrichetta purtroppo senza utili …).
Ti ha stupito il mio uso della lingua latina. Che dire … eh eh eh
The war against the war (@ nemesis: questo è inglese!)
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 5:44
CARO PAOLO L’ATTACCO E’ A TE, ALLA MAGISTRATURA, AGLI INVESTIGATORI, ALLE RISULTANZE DI ANNI ED ANNI DI INDAGINI, L’ATTACCO E’ A TUTTI COLORO CHE HANNO LAVORATO E LAVORANO SU UN CASO GIUDIZIARIO DAI RISVOLTI INIMMAGINABILI, TUTTI VOI CHE VI SIETE LASCIATI ABBINDOLARE DA UNA PERSONA DI NOME GABRIELLA CARLIZZI. RISPONDI TU A “QUEL RETTIFICATO” CHE FA TANTO RIDERE. FORSE FA TANTA PAURA, VISTO CHE IN QUEL “RETTIFICATO” C’E’ PROPRIO IL TEMPO PRESENTE, ATTUALE, LA CORRENTE ATTIVITA’ DELLA “ROSA ROSSA”. E COME VEDI. QUEL RETTIFICATO HA SCATENATO LE REAZIONI DI QUALCUNO. TU CHE CONOSCI I TESTI UFFICIALI,RISPONDI PER FAVORE.
COME VEDI CARO PAOLO, CHI LANCIA QUESTO ATTACCO NON HA IL CORAGGIO DI TOGLIERSI LA MASCHERA… E COSI’ FACENDO, VISTA LA SERIETA’ DI CUI STIAMO PARLANDO, SI CONTINUA AD OFFENDERE TE, IL TUO BLOG, E QUEI POCHI UTENTI CHE SEGUONO CON SERIA PARTECIPAZIONE E NON INNEGGIANO ALLA GUERRA.
TI SI DICE DI LASCIAR PERDERE LA “ROSA ROSSA”…COME DIRTI, “FATTI AMMAZZARE, NON TI DIFENDERE PIU’…”, SI RIDICOLIZZA IL TUO CREDO E LE TUE BATTAGLIE CONTRO QUESTA ORGANIZZAZIONE, TI SI DICE CHE SE CI CREDI SEI PLAGIATO DA ME… VANNO PESANTI PAOLO, RIFLETTI E NON CONSENTIRE ANCHE L’ATTACCO ALLA TUA CULTURA, PER FAVORE.
ABBIAMO INIZIATO UN’ALTRA GIORNATA…
Gabriella
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 7:26
Salve, ieri sono stato tutto il giorno fuori e non ho potuto leggere i messaggi. Attiviamo la moderazione dei commenti per evitare gli insulti che, a quanto pare, non possono proprio essere evitati.
Non ce la fate proprio ad aspettare martedì eh? 🙂
lascio i messaggi ironici perchè quelli fanno ridere anche me, sperando che a gabriella non diano fastidio
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 7:28
CARO PAOLO, LA SFIDA CONTINUA AD ESSERE A TE, VISTO CHE NON CREDO PROPRIO CHE TU RINNEGHERAI L’ESISTENZA DELLA “ROSA ROSSA”.
D’ALTRA PARTE DIRE “NON MI RISULTA L’ESISTENZA DI QUESTA ORGANIZZAZIONE” E’ COME DIRE CHE NON RISULTA L’ESISTENZA DELLA DIVINA COMMEDIA. E QUINDI, RIBADISCO, QUESTA AFFERMAZIONE NON E’ FRUTTO DI IGNORANZA.
E IL FATTO CHE QUALCUNO SI SIA IMBESTIALITO APPENA HA LETTO COSA SCRIVERO’ OGGI SUL MIO SITO,E SI SIA ARRABBIATO LA DICE LUNGA, NON TI PARE? PER LE VOLGARITA’ E LE OFFESE, LASCIO A TE OGNI DECISIONE, IN FONDO AL DECORO DEL BLOG, PRIMA DI NOI UTENTI SERI, DEVI TENERCI TU.
SAPPI CHE GIA’ LA RAI MA ANCHE LA MEDIASET SI SONO FATTI AVANTI INTERESSATI A TRATTARE IN TRASMISSIONI TELEVISIVE LA “ROSA ROSSA”, COME FECERO NEL 2001.
E STANNO STUDIANDO I MIEI ARTICOLI SULL’ARGOMENTO.
POICHE’ MI E’ STATO FATTO ANCHE IL TUO NOME AVENDO LETTO CHE PURE TU TI OCCUPI DI QUESTA REALTA’,PENSO CHE AD UN PUBBLICO DI MILIONI DI PERSONE DOVREMMO PRESENTARCI CON IL DECORO DEI NOSTRI CANALI DI COMUNICAZIONE OVE TRATTIAMO QUESTA MATERIA.
CON IL MIO ARTICOLO, SE VORRAI, INTAVOLEREMO QUI SUL TUO BLOG UNA DISCUSSIONE SERIA SULLA “ROSA ROSSA”, E PENSO SIA GIUSTO PER IL CHIARIMENTO RIMASTO IN SOSPESO.
TUTTAVIA, TI CHIEDO FIN D’ORA, SE AFFRONTEREMO SERIAMENTE IL TEMA DELLA “ROSA ROSSA”, DI TUTELARE TE E ME DA QUALSIVOGLIA AGGRSSIONE VERBALE CHE POSSA INDURCI TURBAMENTO. TRATTARE QUESTO TEMA SENZA RIMANERE VITTIME DI AZIONI ESOTERICHE, RICHIEDE LA MASSIMA SERENITA’,ALTRIMENTI DIVENTA UN DISCORSO PERICOLOSO. PER CHI CI CREDE, S’INTENDE.
RESTO NEL BLOG, BENCHE’ CACCIATA DA ANONIMI, PERCHE’ SOLO TU PUOI DECIDERE DI NON FARMI PARTECIPARE, E GRAZIE A DIO, SEI UNA PERSONA CHE QUELLO CHE FA E SCRIVE LO FIRMA.
UN ABBRACCIO E A PIU’ TARDI, ORA DEVO SCRIVERE L’ARTICOLO.
GABRIELLA
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 7:33
COMMENTI
anzichè la moderazione dei commenti ho attivato un’latra opzione.
Cioè potranno postare messaggi solo utenti che si firmano cioè che hanno un account google o un open ID (che non so cosa significa ma suona molto bene)
Quindi i commenti anonimi non saranno più possibili (il che è un peccato perchè talvolta me li metto da solo, in particolare quelli di insulto a Fabozzi o a Gargiulo; ma si sa… la censura richiede qualche sacrificio anche personale).
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 7:38
Una buona notizia…
sono riuscito a evitare quella noiosissima “verifica delle parole” prima di inserire un commento.
Erano peggio quella “verifica parola” dei commenti di Fabozzi e di Gargiulo.
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 7:42
Comunque il fatto che Mediaset e la rai vogliano fare un programma sulla RR… a me pare più fantascientifica dell’ipotesi dei rettiliani.
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 7:49
@Simonetta
….Le Procure accertano ciò che è utile alle Indagini e ai Processi, e difficilmente si fanno abbindolare……sopratutto in certi casi molto complessi……. Il resto che hai scritto è assolutamente condivisibile.
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 7:52
P.S. ……Francy……mi puoi anche insultare direttamente o farti una serie di accounts per lo scopo.
sR
29 Maggio 2009 @ 8:04
Su La7 dal 2 giugno (ore 23,15) un nuovo programma: “Complotti”. Conduce Giuseppe Cruciani. Una puntata (non so ancora quale) sarà dedicata al caso Litvinenko. Il programma è stato realizzato negli USA (da Fox News).
ci mancava solo questo 😀
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 8:05
No Giuseppe (Fabozzi).
insultarti come anonimo è più divertente. E poi crearsi diversi account è complicato.
COmunque sei cascato nel mio trappolone rosacruciano…
sapevo che nonostante tu avessi detto che te ne andavi non te ne saresti andato…
E infatti ti ho provocato apposta.
Ci sei cascato!!!
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 8:09
….sei un genio della trappola. Comunque dall’ultima censurata ho scritto solo ora ……tanto per la cronaca….senno ridivento l’anonimo per tutte le occasioni.
Gabriella Carlizzi
29 Maggio 2009 @ 8:19
CARO PAOLO, ti posso assicurare che la prenotazione per il palinsesto che inizierà da settembre in poi, in concomitanza con l’inizio del Processo a porte aperte, questa prenotazione è molto seria. Tra l’altro negli anni scorsi io ho partecipato a moltissime trasmissioni sia della Rai che della Mediaset ma anche altre Tv, con il tema della Rosa Rossa. Perfino la Mediaset mi fece una trasmissione sul delitto di Serena Mollicone agganciandolo alla Rosa Rossa.
Ora come potrai vedere Paolo, io ho registrato un apposito sito (www.ilmostroafirenze.in) registrato in India per ovvi motivi, e in questo sito ho messo una televisione dove parlerò solo della Rosa Rosaa e i delitti di Firenze ma anche di altri. Nell’archivio di questo sito mi stanno trasferendo tutte le registrazioni delle trasmissioni televisive dove sono stata ospite come pirma persona che parlò di “Rosa Rossa”. Porta a Porta, Uno Mattina, La Vita in Diretta, Top Secret, Voyager, Enigma, Iatlia Uno, … ecc.. .
In alcune era con me Cecilia Gatto Trocchi, che come immagino sospetterai non si suicidò ma fu “suicidata”…grazie ad un esponente della “Rosa Rossa”…
Ora Paolo, mi servono tre o quattro ore per scrivere il pezzo, poi mi riaffaccerò sul blog…
Ciao
Gabriella
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 8:26
Per me il dubbio non risiede nel fatto che ne parlino. Ma nel “come” ne parlino.
Anche di massoneria talvolta se ne parla.
Il problema è come.
best
29 Maggio 2009 @ 8:50
La Signora in questione è l’unica che ha tentato di ridicolozzare il credo di Paolo affermando:
“Costui evidentemente sa di qualche atto segretato che chiama in causa un buddita di Firenze, adepto della “Rosa Rossa”
In realtà da questa affermazione si percepisce l’incompetenza e la profonda ignoranza su molti argomenti. La tentata “decriptazione” ne risulta così priva di senso.. e per qualcuno tutto ciò è molto chiaro.
Si notino anche le reazioni:
più i post sono educati ed equilibrati, più si parla di “attacchi”
Escludendo i post offensivi, ma anche quelli educati ed equilibrati, ne rimangono soltanto alcuni di un certo tipo, riconducibili alla Signora e ai suoi “gregari”. Qui mi permetto di citarla.
Signora, non me ne voglia. D’altronde chi di “gregario” ferisce, di “gregario”… ????
Mi autocensuro onde evitarle altre decriptazioni deliranti.
A proposito, stiamo tutti aspettando con trepidazione l’articolo dal nome chilometrico…
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 8:58
…vabbè visto che la censura perdura anche firmandosi a piena responsabilità….almeno lasciate questo link http://mostro3.lasanet.com/viewforum.php?f=21 che ben rappresenta il mio pensiero.
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 9:31
Fabozzi.
ti spiego perchè ti censuto e lo spiego anche agli altri utenti del blog.
Più spesso, in diverse occasioni, hai detto che:
– la rosa rossa non esiste è solo un gruppetto di pazzi
– noi faremmo parte di questo gruppo
– noi adeschiamo le persone (non ho ancora capito a che fine)
– il nostro blog e il forum fanno schifo. Ma lo frequenti solo perchè è molto letto
Bene.
L’hai detto e ripetuto decine di volte.
E te l’abbiamo lasciato dire.
ora ad esempio hai ripetuto per l’ennesima volta gli stessi concetti.
Ok. Ti lascio il messaggio.
Non mi interessa se mi dicono che sono un mafioso, un massone, un deficiente, ecc…
Per mia fortuna mia madre mi ha cresciuto fin da piccolo facendomi capire che il giudizio degli altri su di me non mi deve mai riguardare, perchè il loro giudizio riguarda, appunto… loro e non me.
Inoltre un’altra regola che ho imparato è che noi vediamo gli altri come il riflesso di noi stessi, quindi ciò che vediamo negli altri in eraltà è dentro di noi.
Con questi presupposti, i tuoi commenti per me valgono quanto se tu scrivessi “sono cotnrario alla pizza con la mozzarella di bufala”.
Anche se quello è il piatto che preferisco, comunque te lo lascerei scrivere.
ma se tu mi intesi il blog e il forum un messaggio si e uno no, con i messaggi sulla pizza, sono costretto a censurarti
Quindi ti censuro non per le cose che dici, ma per come le dici.
E perchè sei un idiota.
Spero che il concetto ti sia chiaro.
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 9:33
Certo, applicando la regola degli altri come riflesso di noi stessi ne risulta che io sarei un idiota.
Secondo me comunque è una regola che conosce qualche eccezione.
namaste
29 Maggio 2009 @ 9:50
finalmente paolo…un po di filtraggio serviva..grazie di cio’ che fai e grazie anche alla sig. carlizzi….un abbraccio namaste
Fabio
29 Maggio 2009 @ 9:57
Paolo ha detto:
Con questi presupposti, i tuoi commenti per me valgono quanto se tu scrivessi “sono cotnrario alla pizza con la mozzarella di bufala”.
Anche se quello è il piatto che preferisco
Come direbbe il buon Max:
Paolo, quella è solo colla!!! 😀
Va che perle di saggezza che infila tra un post e l’altro il buon Paolo… Bravo ragazzo!!
Buon appetito!!!
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 10:50
..Vedi Franceschetti, questo è già un passo avanti, almeno c’è un confronto….censurare senza spiegazioni fa capire male i fatti.
Riguardo poi la mia opinione su questa fantomatica “organizzazione floreale”, e quanto riferisco sul link, è risultato di mie valutazioni su una serie di fatti oggettivi:
……… Il balletto delle querele, dei litigi, delle riappacificazioni, e dei nouvi litigi e delle nuove mani tese
…….. Gli attacchi piuttosto sorprendenti, oltre che deliranti, di soggetti addestrati alla diffamazione
……… i messaggi allucinanti sia sul forum che via sms…… Richieste stranissime di entrare in contatto con legali di soggetti indagati…….
….una voglia irrefrenabile di taluni di inventarsi le storie più assurde (teste di caproni, contessine scomparse, complicità folli……..)
…….la folle mitizzazione reiterata di questa fantomatica “rosa rossa”, come organizzazione potentissima mondiale che sarebbe autrice dei delitti del mostro di firenze, e della maggior parte degli omicidi che avvengono in Italia……..
……e non ultimo e forse più importante la condivisione di similari esperienze, di cui sopra, con soggetti vittime delle solite strategie…..eh si ! A volte i sig. rossi si incontrano…e si incazzano……giustamente.
Poi, se te in particolare, fai tutto questo per una nobile causa…..ne sono assolutamente felice. Per adesso valuto quello che ho sentito con le mie orecchie. La differenza di vedute tra me e voi l’ho già spiegata a questo link qualche tempo fa http://mostro3.lasanet.com/viewforum.php?f=17 …….detto questo sono assolutamente pronto al confronto e laddove ho interpretato male sono pronto a rivedere la mia posizione.
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 10:51
Salve…
visto che è stata attivata la moderazione dei commenti volevo vedere il limite della censura dove arriva.
Prova censura:
Siete tutti dei pezzi di merda
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 10:56
Bene Fabozzi…
adesso che abbiamo attivato la moderazione dei commenti puoi scrivere ciò che vuoi.
Dopo il 25 esimo messaggio in cui scrivi la stessa stronzata verrai censurato.
Come vedi non ho censurato neanche quello che dà del pezzo di merda a tutti. (anche perchè si sa, ogni frase è soggetta ad interpretazione, come le leggi. E secondo me quel “pezzo di merda” era rivolto più a te che agli altri).
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 11:02
A me sembrate tutti matti. Non si capisce se questo è un sito comico o no
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 11:03
scusate ma perchè non riesco a postare messaggi?
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 11:12
….Io sono un pò illitterato….Franceschetti, ma non invidio certo il tuo stile Oxfordiano.
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 11:16
Senti Fabozzi..
se tu dici che non adeschiamo le persone e che siamo nella rosa rossa, il minimo è che ti prendi del pezzo di merda.
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 11:49
Il primario dell’ospedale Charité: resti compatibili con il corpo
della fondatrice del partito comunista assassinata nel 1919
Il cadavere di Rosa Luxemburg
scoperto in un obitorio a Berlino
Rosa Luxemburg
BERLINO – Il cadavere di Rosa Luxemburg è
stato scoperto nell’obitorio dell’ospedale Charité di Berlino. Lo rivela Der Spiegel che cita il primario del reparto di medicina legale, Michael Tsokos. Una serie di elementi fanno pensare che si tratti proprio dei resti della fondatrice del partito comunista tedesco assassinata tra il 15 e il 16 gennaio 1919 mentre veniva trasferita in carcere. Il cadavere fu gettato in un canale, da cui furono successivamente ripescati dei resti identificati come quelli della Luxemburg e a cui fu data sepoltura. Il medico ha spiegato che il corpo – privo di testa, mani e piedi – è di una donna annegata che presenta fortissime somiglianze con la pasionaria del marxismo, che soffriva fin dalla nascita di una malformazione del femore che la rendeva leggermente claudicante.
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 11:52
Andiamo nel merito dei fatti e li analiziamo.
Partiamo dall’articolo che uscì sulla fantomatica “rosa rossa” trevigiana. Ti ricordi ? A seguito di quello l’autrice definita “rosa nera” dall’autodefinitasi ” rosa rossa” affermavano, in coppia, il tuo coinvolgimento attraverso un ragazzo che era stato indirizzato, secondo loro, a commettere determinati fatti……. Tanto per farti un’esempio……..qui non sono io a parlare di adescamento.
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 12:35
Per quello invece che riguarda la rosa rossa …..è innegabile che Te, Gabriella, Alessandra e Stefania condividete la stessa identica idea su questa organizzazione….una potentissima organizzazione mondiale, che può tutto, e che solo a nominarla si rischia la morte. Scusate……. ma mi sembra proprio “un cantarne le gesta”.
Le vostre descrizioni, con dovizia di particolari paranormali, sembrano tese a impressionare, spaventare un pubblico particolare ……più che a segnalare alla collettività.
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 12:47
Corruptissima republica plurimae leges..
Francefar.
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 12:57
Sei avvocato, hai pensato solo ora di mettere la targa fuori e non sapevi che per farlo dovevi avere l’autorizzazione? mi rifiuto di crederlo. A parte il fatto che è strano che non sapessi una cosa così banale (Corso base di diritto commerciale…!), e cmq è logico: ognuno sennò potrebbe spacciarsi per avvocato e spillare 2000 euro per una consulenza inventata.
imposta di registro, dal manuale di diritto tributario de mita: “può essere classificata come imposta indiretta sui trasferimenti di ricchezza: si applica sull’annotazione di un atto giuridico in pubblici registi che ne annotano l’esistenza, vuole colpire la ricchezza corrispondente al contenuto patrimoniale dell’atto.”
saluti, domenico
mariolinopaneevino
29 Maggio 2009 @ 13:08
Mariolino c’è!
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 13:35
Domenico… la targa la misi quando aprii lo studio. Cioè dieci anni fa.
Sull’imposta di registro.
“vuole colpire la ricchezza corrispondente al contenuto patrimoniale dell’atto.”
Scusa.. ma se io faccio una permuta, perchè non ho una lira, mi spiega perchè devo dare l’otto per cento allo stato?
Mi spiega il motivo per cui quando esce una sentenza, la parte deve pagare l’imposta di registro? Quale ricchezza bisogna colpire a seguito dell’amanazione di una sentenza?
Sono capace anche io a leggere i libri di diritto tributario. Ma quella che citi tu non è una spiegazione, bensì una stronzata.
Vogliamo poi parlare del significato del termine “colpire”?
Oppure facciamo un altro esempio.
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 13:38
Fabozzi…
ricapitoliamo, perchè io non ti seguo e non ti capisco.
La carlizzi scrive un articolo in cui mi diffida dal complottare contro di lei e dal fornire i dati dei suoi figli alla nassuato.
L’informazione che la nassuato chiedesse le date di nascita dei figli la Carlizzi la ebbe da un mio amico.
embè? dove sta l’adescamento? Chi ha adescato chi?
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 13:44
Giuseppe. dici:
——————————-
Per quello invece che riguarda la rosa rossa …..è innegabile che Te, Gabriella, Alessandra e Stefania condividete la stessa identica idea su questa organizzazione….una potentissima organizzazione mondiale, che può tutto, e che solo a nominarla si rischia la morte. Scusate……. ma mi sembra proprio “un cantarne le gesta”.
Le vostre descrizioni, con dovizia di particolari paranormali, sembrano tese a impressionare, spaventare un pubblico particolare ……più che a segnalare alla collettività
——————————-
Qui potrei risopnderti che se c’è una guerra, non è il cronista che ne parla che scatena il terrore, ma chi ha scatenato la guerra.
Se c’è un terremoto, non è il cronista che scatena il terrore; il terremoto c’è, punto e basta.
Se io penso che la rosa Rossa sia quella che è, non dipende certo da me.
Delle due l’una.
O la rosa rossa esiste. E allora non sono io che semino il terrore, ma mi limito a descrivere un fenomeno di cui pochi, o nessuno, parla.
Oppure non esiste.
Allora io sono un paranoico, allora sarebbe gradito che tu la smettessi di infastidirci e andassi ad allietare con le tue stronzate altri siti, perchè non è normale che uno vada nel sito di un paranoico che si inventa le cose, a dirgli continuamente che è un paranoico.
Tanto i paranoici non sanno di essere tali, e a meno che tu non sia un medico, con la passione per i paranoici, sarebbe gradito che ti togliessi dalle palle.
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 13:48
Non lo solo …..a vederli da fuori sembrano affari interni vostri…..molto nebulosi. Poi posso sbagliarmi…ma di certo l’impressione “generale” è più o meno questa.
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 14:13
Ecco.
Hai detto una cosa giusta.
A vederli da fuori sono affari nostri.
Infatti non so perchè la carlizzi decise di pubblicare quella famosa diffida contro me e la nassuato, perchè era un affare interno. Da li poi parti tutto il casino che culminò (anche) con la chiusura del forum, il che però è un affare un po’ meno privato.
Dopodichè io ho deciso di scrivere tutto di cui dubitavo riguardo a Gabriella, lei ha pubblicato articolo che mi riguardavano, infine la lettera aperta.
Ok. Hai ragione. In parte si tratta di beghe private. In parte no.
E allora? E’ un buon motivo per rompere i cogliono un messaggio si e uno no?
E’ un buon motivo per rilanciare sempre gli stessi insulti e le stesse accuse a Gabriella, provocandola e bloccando qualsiasi altra discussione su blog e forum?
Basta. Falla finita. E se poi ti censuriamo non puoi lamentarti.
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 14:18
per Galeazzo…
ma forse sbagli persona, sai?
Non ho la minima idea di chi tu possa essere.
E piuttosto che Guerra alla guerra preferisco come motto Evviva la vita. Piu’ pacifico, non trovi? anche perche’ non riguarda solo le vittime della guerra ma inneggia al diritto allo splendido dono divino che e’ la vita.
Ma evidentemente mi confondi con altri e non ti interessano le mie riflessioni…
Il rettificato non mi fa ridere, mariolino. Mi fanno ridere i comici, gli errori involontari, i giochi; i movimenti assassini invece mi fanno rabbrividire anche se assumono nomi equivoci per coloro che si divertono squallidamente.
nemesis
Gabriella Carlizzi
29 Maggio 2009 @ 14:30
CARO PAOLO I MIEI CHIARIMENTI SULLA ROSA ROSSA SONO IN RETE. PENSO, MA LASCIO A TE LA DECISIONE, CHE DOVREMMO APRIRE LA DISCUSSIONE. IO SUL MIO ARTICOLO, RISPONDERO’ A TUTTE LE DOMANDE CHE MI SARANNO POSTE. SEMPRE CHE SI RESTI NEL TEMA. PAOLO, SE HO DESCRITTO L’INTERA CONFIGURAZIONE DELLA “ROSA ROSSA” RISCHIANDO DI GROSSO, SAPPI CHE L’HO FATTO SOLO PER SFATARE TUTTI DUBBI CHE POSSONO RALLENTARE IL NOSTRO CONGIUNTO LAVORO. I MAGISTRATI MI LEGGONO, E NULLA DI CIO’ CHE AFFERMO PUO’ ESSERE SMENTITO, COME NULLA DI CIO’ CHE HO AFFERMATO SU QUESTO BLOG, FACENDO NOMI E COGNOMI, MI E’ STATO SMENTITO.
SPERO CHE PER TE QUESTO SIA SUFFICIENTE A CREDERMI.
Gabriella
giuseppe
29 Maggio 2009 @ 15:23
…….avranno anche acquisito….. !
P.S. Franceschetti, quando una persona viene citata ha diritto di replica. Ti ricordi ? http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5768
Paolo Franceschetti
29 Maggio 2009 @ 16:56
Chiiedo scusa a Sandra… ma abbiamo censurato un suo intervento. Come abbiamo ripetuto più volte, chiediamo che vengano censurati finoa martedi tutti gli itnerventi di critica a Gabriella Carlizzi.
Potete insultare noi quanto volete. Gabriella no.
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 17:34
Quando si potranno leggere nel blog le annunciate ricerche di Gabriella Carlizzi sulla Rosa Rossa?
Grazie
Enrico Massimo
Anonimo
29 Maggio 2009 @ 19:48
signor fabozzi,lei invece mi sembra un sadico che non riesce a fare a meno di pungolare con ,appunto cattiveria,oppure no,potrebbe essere semplicemente che lei sia un rompiscatole di natura e quindi imb….scusami paolo,perchè non lo ignori totalmente,si sa che l’indifferenza è la migliore arma,no? Lei non vuol capire che qui si parla italiano,lei parla l’ostrogoto,abbia pazienza:non conosciamo la sua lingua.Buon fine settimana a tutti
MDD
30 Maggio 2009 @ 1:25
Tutto ciò che scriviamo non ci appartiene, perché appartiene già all’Universo e non c’è NESSUNO che se ne può attribuire la paternità. Il nostro materiale siete liberi di riprodurlo, diffonderlo, interpretarlo, fraintenderlo, distorcerlo, alterarlo, potete copiarlo citando la fonte oppure pretendere di esserne voi gli autori, senza bisogno di chiedere il consenso. Quegli autori che su internet pubblicano materiale minacciando denunce per “riproduzione anche solo parziale” dei loro scritti sono la prova più evidente che il Sistema Sociale del quale siamo prigionieri su di loro ha avuto pienamente successo.
Ps. Questa frase l’ho copiata da “officina alchemica” e l’ho fatta mia. http://officinaalkemica.altervista.org/index.htm
peccato non sia vero…
ed e’ pure sbagliata, se il diritto d’ autore fosse rispettato, non ci sarebbe tutto sto casino…
azzerando il diritto d’ autore si azzera l’ individualita’…
azzerando il diritto d’ autore si favorisce la multinazionale degli editori…
azzerando il diritto d’ autore si fa il gioco dei potenti…
azzerando il diritto d’ autore si creano i presupposti x la societa’ orwelliana dove le corporation detengono i diritti del sapere e i loro proventi…
azzerando il diritto d’ autore si fa un esproprio alle classi meno agiate e si fanno gli interessi dei potenti a scapito dei lavoratori…
azzerando il diritto d’ autore si ELIMINA la liberta’ di espressione e la rappresentanza individuale dei singoli versus il sistema…
azzerando il diritto d’ autore si fa il gioco dei promotori della realta’ virtuale come i casaleggio che auspicano un nuovo ordine orwelliano dove gli individui sono tutti uguali e senza rappresentanza sociale ed espressiva…
il nazismo e il comunismo furono i primi a teorizzare e a battersi contro il diritto d’ autore per delegare lo stato o le corporation alla detenzione di tale opere…
azzerando il diritto d’ autore si crea il presupposto x il nuovo ordine mondiale…
essere contro il diritto d’ autore significa non solo ignorare in toto l’ argomento ma significa diffondere la cultura dell’ omologazione e della miseria culturale…
azzerando il diritto d’ autore e’ come azzerare i diritti sacrosanti dei lavoratori, infatti vanno di pari passo le 2 ideologie…
azzerando il diritto d’ autore e’ come negare la creazione intellettuale ed individuale…
e’ come relegare l’ umanita’ a tanti numeri impersonali e acritici…
siete senza saperlo i migliori pubblic-relation del NWO, diffondete la loro ideologia e fate sempre e solo il loro gioco…
con affetto
SIMONE GALGANO
Galeazzo Gargiulo
30 Maggio 2009 @ 17:31
@ Nemesis:
ti ho teso un trappolone antirosicruciano, e l’hai abilmente superato!
Bene, bravo, sette più!
Più siamo contro la RR è meglio è!
Anonimo
8 Giugno 2009 @ 17:36
"la targa la misi quando aprii lo studio. Cioè dieci anni fa."
Quindi?
Il testo dice a cosa serve: "è nato con lo scopo di offrire una tutela contro la falsificazione, assicurando l'autenticità e la conservazione degli atti privati e pubblici".
Su tutto il resto, sono d'accordo, ciò che le leggi siano scritte male e difficilmente comprensibili: a parte quel passo lì che mi sembra chiaro, ce ne sono tante altre che indubbiamente creano confusione!
Cordiali saluti, D.
giosinoi
24 Giugno 2009 @ 8:40
"…prevedere la galera per chi in mala fede non paga un debito processuale," intendi una obbligazione nata su un abuso giudiziario, su una soccombenza con testimoni falsi, su una verità solo processuale, sulla opposizione ad una obbligazione morale non adempiuta … devo continuare ?
Buon articolo, solo molto incompleto, credo per mancanza di tempo.
ALEX
14 Luglio 2010 @ 20:27
Gentile avvocato Paolo,
Sono un neofita di questo blog e lo trovo molto interessante.
Volevo chiederti chiarimenti sulla tua esperienza professionale. Davvero la persona che ha emesso più volte assegni falsi non è stata sopposta nemmeno ad una misura cautelare? Come è possibile che il g.i.p non abbia convalidato la richiesta della misura cautelare (ammesso che ci sia stata) di fronte ad una persona che ha commesso più falsi in assegno come la signora di cui lei ha parlato? Non poteva esserci il richio che potesse ripetere lo stesso reato o reati della stessa indole?
A quanto pare, quello che sto studiando con tanto impegno e dedizione in questi anni dovrà essere "spurgato" e "rivisto" negli anni in cui debutterò nel "mondo del diritto".
Paolo Franceschetti
14 Luglio 2010 @ 21:41
Ciao Alex. E' molto semplice. Le misure cautelari vengono concesse solo ove ci sia un reato che abbia una pena superiore a tre anni.
Nel caso di specie la signora era imputata solo di falso, e emissioni di assegni a vuoto. Considerando poi che i due reati vengono applicati non con il sistema del concorso materiale, me in genere con quella cazzata giuridica della continuazione, che non si nega a nessuno, alla fine la pena era largamente inferiore. Se non sbaglio è stata condannata ad un anno con la condizionale. E ovviamente è ancora libera di truffare chi gli pare…
ora tu mi dirai… e la truffa…? Non c'è anche il reato di truffa? No. In questo caso si ritiene che il comportamento della signora non sia "truffa" in quanto mancano i raggiri… pensa tu.
Anonimo
18 Novembre 2012 @ 21:05
Ciao Paolo, ti ringrazio per quello che ci hai spiegato e chiedo: se uno facesse la dichiarazione di sovranità, sarebbe valida? La fanno nel mondo anglosassone chissà che non valga anche per il nostro