Di Solange Manfredi
Lo strumento più forte e prezioso che ha il popolo per contrastare l’arroganza del potere è il controllo sociale. Uno strumento straordinario ed efficace che, sin dalla nascita dei primi agglomerati umani, è stato usato per salvaguardare la sopravvivenza del gruppo. Una sorta di autoregolamentazione che nessun altro mezzo può sostituire con così tanta efficacia. Si possono emanare migliaia di leggi, assumere migliaia di poliziotti, ma ciò non potrà mai sostituire questo semplice e straordinario strumento di autoconservazione.
Molti di noi avranno sentito dire dai loro nonni che una volta per concludere un contratto era sufficiente una stretta di mano. Perchè? Non certo perchè l’uomo fosse diverso. Le debolezze umane sono sempre le stesse, in qualsiasi epoca. Il motivo era un altro e risiedeva nel fatto che se uno dei contraenti fosse venuto meno a quel patto tutta la comunità l’avrebbe additato ed isolato. Nessuno avrebbe più stretto rapporti commerciali, o di altro tipo, con questa persona. L’inadempiente, dunque, si sarebbe ritrovato isolato dal gruppo cui faceva parte ed incapace di poter continuare a vivere e lavorare in quel contesto.
In alcune società di nativi americani, ad esempio, i reati commessi erano quasi inesistenti perchè colui che faceva del male ad un altro era escluso dalla società. Non veniva ammesso alle cerimonie, e non aveva il diritto di vivere nel villaggio. Non veniva quindi ucciso o imprigionato, ma, molto semplicemente, allontanato, ed era la sanzione più grave per loro.
I potenti non hanno paura di delinquere, di finire sotto processo, eventualmente anche di venire condannati perché per loro nulla cambia. Mantengono il loro status, i loro soldi, vengono nuovamente eletti, spesso sembrano quasi diventare più potenti e temuti.
Chi delinque andrebbe isolato. Noi, invece, non solo non isoliamo i potenti che delinquono, ma li cerchiamo e ci vantiamo della loro conoscenza.
Quanti di noi dopo aver parlato male dell’assessore Tizio o Caio, o del sindaco Sempronio, inquisiti e/o condannati, o comunque noti tangentisti, non si vantano di essere stati ad una festa in cui c’erano anche questi personaggi? Quanti di noi si rifiuterebbero di andare ad una cena in cui ci siano queste persone?
Il“potere occulto”, invece, utilizza molto bene il controllo sociale ed isola ed espelle le persone oneste che possono mettere in pericolo il “sistema criminale”
Ma il problema di tutto ciò è nostro. Siamo noi che lo permettiamo ma, proprio per questo, noi possiamo cambiare, possiamo cioè tornare ad esercitare il controllo sociale. E lo possiamo fare iniziando a rifiutarci di stringere la mano alle persone che sappiamo disoneste, indipendentemente dal fatto che ciò che hanno fatto ci abbia colpito direttamente. Anche la scimmia che ha imparato ad azionare un comando per raggiungere una banana rinuncia al frutto se si accorge che muovere quella leva provoca sofferenza ad un’altra scimmia.
Rifiutiamoci di andare a cenare nel locale di un uomo che sappiamo aver truffato, magari con una sua precedente attività, decine e decine di persone. Rifiutiamoci di farci presentare il libro da un personaggio famoso, ma disonesto. Rifiutiamo di sedere accanto ad un delinquente, ecc..
Piccole grandi cose che possono fare la differenza.
Il dott. Roberto Scarpinato, in un suo recente intervento sulle intercettazioni, ebbe a dire:
“Da qualche tempo ho difficoltà a partecipare, il 23 maggio e il 19 luglio, alle cerimonie per l’anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio perché, quando quando vedo in prima fila a rappresentare lo stato, persone sotto processo o condannati per mafia o per corruzione, io credo, non mi sento di poter stare nella stessa chiesa, non mi sento di poter stare in quello stesso palazzo”.
Questo è il controllo sociale. Non permettiamo ai delinquenti di mischiarsi alla gente onesta, isoliamoli iniziando dalle nostre città, dalle realtà che frequentiamo quotidianamente.
sR
17 Giugno 2009 @ 15:23
Bentornati
🙂
matteo
17 Giugno 2009 @ 15:29
L'antitesi di questo controllo sociale esercitato dai cittadini nei confronti dei rappresentanti del potere politico, esecutivo e giudiziario è quello esercitato da detti poteri (riassumibili nel concetto di stato) nei confronti dei cittadini.
Detto controllo si esprime con metodi ben più incisivi, invasivi, distruttivi e coercitivi rispetto a quelli che indica Franceschetti.
Il vero controllo sociale è quello che reprime e regola i diritti dei cittadini, quella che ipotizza Franceschetti è più una sorta di coscienza civica che si esprime nei modi che lui illustra.
La lotta è mostruosamente asimmetrica e impari anche senza ipotizzare l'esistenza di poteri occulti.
E' il concetto stesso di stato che implica controllo sociale e repressione, quindi violenza.
Anonimo
17 Giugno 2009 @ 16:07
Scusa Matteo, ma il controllo sociale è anche quello di aver cambiato argomento di discussione, appena è stato troppo evidente che l'articolo di Solange non era finalizzato a commentare un bel niente. Vedi, uno può scrivere un pezzo perchè qualcuno vi si riconosca e lo consideri come un "messaggio", si può fare, ma si scrive e basta, si fa un articolo di giornale, o su un sito online, ma non si usano quelli che pensano in buona fede di essere chiamati a discutere e poi li si lascia o nel silenzio, o si dice che non si vuole rispondere. E poi, quando non si sa più che fare, ecco che si cambia argomento. Per me. questo è un esempio di controllo sociale.
Eli
17 Giugno 2009 @ 16:41
Paolo
ho sempre pensato che occorresse chiudere le galere e ripristinare l'ostracismo…
Anonimo
17 Giugno 2009 @ 17:07
finalmente…pensavo stavolta Franceschini ci fosse rimasto secco 0_O
Anonimo
17 Giugno 2009 @ 18:05
vedo con immenso giubilo che il prode Franceschetti è tornato a vergare sul suo blog e ne sono contento !
Piu' tardi leggerò con cura ogni riga, ma ora mi aspetta il giro delle fraschette e delle osterie… anche questo fa parte dello sporco lavoro che mi hanno inviato a fare…..
L'allievo Migliore di Galeazzo Gargiulo
Paolo Franceschetti
17 Giugno 2009 @ 18:44
Guardate che l'articolo non è mio…
Solange Manfredi
17 Giugno 2009 @ 18:49
E' vero, l'articolo è di ……..
NONNA PAPERA :-)))
Pino Palladino
17 Giugno 2009 @ 19:08
x l'anonimo delle 19.07
magari Franceschini ci fosse rimasto secco…. Franceschetti invece un po' mi dispiacerebbe 🙂
Pino Palladino
17 Giugno 2009 @ 19:11
cmq riguardo l'articolo, in Italia rischiamo che siano i disonesti a isolare noi.
AMD
17 Giugno 2009 @ 19:28
C'è un video su yt di B. a Porta a Porta il quale, appena finita la trasmissione, alzatosi, si concede il solito bagnetto di folla con il pubblico presente:
una unica, isolata donna, in prima fila, gli nega la stretta di mano…anzi, la ritira quasi con ribrezzo.
frittomister
17 Giugno 2009 @ 19:47
Per "isolare" il nemico-padrone bisogna anche cercare di non comprare i suoi prodotti, quindi quando possibile evitare di acquistare prodotti di multinazionali e/o pubblicizzati nelle tv massoniche, preferire mercati locali alla grande distribuzione.
Evitare il sistema bancario della moneta debito è difficile, ma almeno si potrebbe cercare di usare di più i contanti ed evitare carte di credito.
beppos
17 Giugno 2009 @ 19:49
questo è il link al video segnalato da AMD http://www.youtube.com/watch?v=NO6MCcnRm7M
complimenti alla signora,
ha avuto coraggio
Anonimo
17 Giugno 2009 @ 20:00
buonasera fine della vacanza ne sono felice ma l'articolo di chi è????. Comunque è bello ed è quello che faccio nel mio piccolo , sono quello che parla male del modo di scrivere del piselli, ma che poi scrive peggio . Ma si puo' sapere perchè non mi dici che pensi di di pietro e di de magistris?????????
Anonimo
17 Giugno 2009 @ 20:37
Di Pietro, de Magistris e Genchi. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Paolo. Io mi fido di loro, ma sono pronta ad ascoltare qualsiasi parere.
Galeazzo Gargiulo
17 Giugno 2009 @ 20:44
Franceschetti ha espresso quello che, con parole alate, dico da tempo: dobbiamo essere uniti.
L'aspetto che manca della critica costruens dell'Avv. è che comunque servono modelli e questi possono essere forniti soltanto da noi eroi antirosicruciani, noi geni che non dormiamo la notte per preparare formidabili trappoloni …
Eroici saluti …
… e non credete a quel tale, massone e rosicruciano, che diceva "Beato quel paese che non ha bisogno di eroi"!
Alberto
17 Giugno 2009 @ 20:49
Grande articolo; postato su FB per farlo leggere ai miei amici (potevo vero?)
Anonimo
17 Giugno 2009 @ 22:30
"I potenti non hanno paura di delinquere, di finire sotto processo, eventualmente anche di venire condannati perché per loro nulla cambia"….
..già, nulla cambia. Perchè nulla cambia? Perchè costoro sono già isolati (e dissociati) e, se appartenere a una collettività è un valore, non hanno nulla da perdere.
Non sono così convinto che isolare sia la ricetta giusta. Non lo è stato, non lo sarà mai.
D'accordo sul fatto che non puoi convivere con gli altri regolando tale convivenza con la litigiosità, magari sostenuta da tesi sull'importanza del "diritto", e dal suo abuso , ma l'autoregolamentazione presuppone la convizione di tutti che la priorità sia una sostanziale uguaglianza di diritti, anche economici ecc.,e la libertà, anche solo potenziale, di movimento-fisico e mentale- ma se pensi questo allora sì, vieni isolato senza pietà.
In nome del business alla stretta di mano si è sostituita l'inculata data in scioltezza perchè "se sei girato e non mi vedi allora tutto è lecito", non hai le prove e io, in nome del business e del mio interesse esclusivo e personale, e del diritto, secondo il quale esiste solo la verità giuridica, ho licenza di inculare (mi scuso non trovo l'eufemismo) purchè non visto o intercettato.
Guardate che ormai i ragazzi, vedendo come va il mondo, e come la vita premi sostanzialmente il crimine e penalizzi qualsiasi scelta sociale, non si preoccupano minimamente di comportarsi in un certo modo, sociale, rispettoso, umano, corretto per il solo fatto che sia giusto, ma, se non visti,o coperti, ritengono di poter agire in modo criminale tranquillamente perchè non verranno scoperti, puniti ecc.
Ma poi anche il termine "controllo sociale" è brutto…ricorda il controllo degli sfinteri con tutte le conseguenze, le fasi anali=masochismo(Freud docet) che ben conosciamo noi italiani succubi del controllo sociale attuato-tuttora- dai preti?
Credo che l'argomento del post sia molto interessante ma i rimedi proposti e i meccanismi citati sono tutti da ricostruire.
Ci proviamo?
Segretius
P.s. Ho trovato l'eufemismo!
L'appartenenza non è necessariamente "avere gli altri dentro di sè"…
http://www.youtube.com/watch?v=nbdN1Vx8uJo
Anonimo
18 Giugno 2009 @ 2:44
la colpa sta nella diffusione della responsabilita'. Non si agisce contro il crimine perche' si pensa lo fara' qualcun altro.
saluti da nemesis
Paolo Franceschetti
18 Giugno 2009 @ 6:59
Premetto a Galeazzo che l'articolo non è mio… e l'ho già detto.
Genchi, de magistris, Di Pietro.
Su genchi non mi pronuncio. De magistris credo proprio sia stato incastrato; probabilmente crede di poter fare qualcosa, senza rendersi conto che è entrato nel cuore del sistema, dove sarà più controllato di prima, o quanto prima.
Di Pietro. Credo faccia parte del sistema come tutti. Ma fa finta di essere contro
Anonimo
18 Giugno 2009 @ 7:27
I metereologi prevedono un estate calda…
I politici prevedono un estate calda…
I banchieri prevedono un estate calda…
I bagnini sperano un estate calda…
Paolo, perchè non lanci una bella campagna di comunicazione "BoicottaloSio" oppure "BoicottaPapi", sicuramente potrebbe raffreddare gli animi;) e toccare lo Sio nel vivo del portafoglio!
Anonimo
18 Giugno 2009 @ 10:12
Articolo interessante, complimenti a chiunque l'abbia scritto. Non posso fare altro che ri-consigliare di leggere, a chi non l'abbia fatto, Il Ritorno del Principe di Scarpinato e Lodato. Analizza e spiega mirabilmente proprio alcuni dei concetti espressi nell'articolo e ci da' un'idea del perche' l'Italia e' un paese cosi' diverso dagli altri nei rapporti socio-politico-affaristici.
Giuseppe, UK
Fabio Piselli
18 Giugno 2009 @ 10:50
"la stratgia dell'erezione"…(http://www.fabiopiselli.com/ilmioBlog/tabid/530/EntryID/393/language/it-IT/Default.aspx)
🙂
F
Fabio Piselli
18 Giugno 2009 @ 11:15
Solange,
la collettività ha un potere enorme che poco applica sul potere costituito per le ragioni che anche tu esprimi
bell'articolo
F
matteo
18 Giugno 2009 @ 11:30
Scusa anonimo che mi hai gentilemente e premurosamente risposto ma fatico un po' a comprendere il tuo commento.
Potresti essere più esplicito?
Kat
18 Giugno 2009 @ 11:56
Totalmente, completamente d'accordo con questo articolo e ben prima che lo leggessi.
"Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere"
GANDHI.
Anonimo
18 Giugno 2009 @ 12:50
Si Matteo. Sarà esplicito.
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
e prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr e ancora PPrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
Ecco spero di essere stato esplicito.
Ma se non lo sono stato, rimango disponibile ad ulteriori chiarimenti
Anonimo
18 Giugno 2009 @ 13:03
Di Pietro. Credo faccia parte del sistema come tutti. Ma fa finta di essere contro
(Franceschetti)
… concordo, con Lei, peraltro con i suoi trascorsi, chi meglio di lui conosce il metodo della "Doccia Scozzese"…..
Credo Lei sappia in cosa consiste.
matteo
18 Giugno 2009 @ 13:11
Non credo di aver molti chiarimenti da chiedere o dare ad una persona maleducata.
giuseppe fabozzi
18 Giugno 2009 @ 14:16
Oh Oh ! Fine del coprifuoco ? :o)
Anonimo
18 Giugno 2009 @ 14:53
dott. paolo franceschetti ma de magistris è un massone ? la ringrazio anticipatamente delle sua disponibilità
Alessia
18 Giugno 2009 @ 18:52
Io in questo periodo sto seguendo parecchio De Magistris e ho anche eltto l'interessantissimo libro di Vulpio. Io escluderei che De Magistris sia un massone, ma come si spiega allora la sua amicizia con Travaglio, Grillo e Di Pietro, che in questo blog sono stati più volte detti come facenti parte del sistema? Potrebbe mai essere così sciocco? E se le cose fossero un pò più sfumate? Non è troppo semplicistico catalogare le persone come "appartenenti al sitema" o "Non appartenenti al sistema"? E se fosse anche solo semplice ignoranza?
Sentenza
18 Giugno 2009 @ 19:03
@ Alessia
"Io escluderei che De Magistris sia un massone, ma come si spiega allora la sua amicizia con Travaglio, Grillo e Di Pietro …?"
Si spiega proprio con il fatto che è parte del sistema a tutti gli effetti. Forse, viste le vicende familiari della Forleo, si è ridotto a più miti consigli …
"Potrebbe mai essere così sciocco?"
Certo, ma preferisco pensare che sia cosciente delle persone che frequenta … a pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia mai … diceva Andreotti.
"E se fosse anche solo semplice ignoranza?"
Allora vorrebbe dire che siamo governati da ignoranti, perchè potrebbero esserlo tutti. Ma stai tranquilla che non sono nè sciocchi nè ignoranti, anzi!
Sentenza
Alessia
18 Giugno 2009 @ 19:16
Mah, guarda prima di leggere il libro di Vulpio avrei concordato con quello che stai dicendo, ma è mai possibile che chiunque dica qualcosa contro il sistema lo cataloghiamo come "gatekeepers"? Abate Vella, in suo post, recentemente pure Saviano trattava come gatekeepers. Paolo per primo ha sempre detto che lui è alla ricerca di conoscenze e che studia quotidianamente per capirne di più.. non potrebbe essere che ci sfugge qualcosa e non comprendendo bene tendiamo troppo a schematizzare? Non è che sfugge qualcosa a noi? Non è che a furia di scoprire realtà nefande non siamo più capaci di apprezzare le persone oneste perchè crediamo che dietro c'è sempre del marcio? Cmq io sono convinta nella buona fede di De Magistris. Cmq credo che tra i libri consigliati del blog vada assolutamente aggiunto "Roba nostra" di Carlo Vulpio. I risvolti che narra sull'uccisione dei fidanzatini di Policoro sono agghiaccianti così come è sconvolgente tutto quello che è raccontato nel libro.
Anonimo
18 Giugno 2009 @ 20:17
Informiamo che con il Decreto 21.5.2009 del Presidente della Repubblica Napolitano, il prof. Ferruccio Fazio, già Sottosegretario di Stato presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, è stato insignito del titolo di Vice Ministro. Già il giorno precedente con Decreto 20.05.2009 del Ministro Maurizio Sacconi al prof. Ferruccio Fazio sono state delegate tutte le competenze sanitarie: programmazione, professioni sanitarie specialistiche e non, istruzione, università e ricerca, servizio informativo, ricerca scientifica, l'Istituto Superiore della Sanità (ISS), farmaco e vigilanza (AIFA); centro controllo malattie e tutela dell'ambiente, Consiglio Superiore Sanità (CSS), federalismo fiscale sanitario, personale del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)…… Tale delega si estende all'esercizio di tutti i poteri inclusa la firma di atti e provvedimenti, nomine, annullamenti, revoche e scioglimento di organi amministrativi, di controllo, di comitati tecnici anche internazionali. In altre parole il prof. Fazio (attualmente Primario di medicina nucleare e radioterapia presso l'istituto scientifico universitario San Raffaele, ordinario di diagnostica per immagini e radioterapia all'università degli studi Milano-Bicocca e direttore dell'istituto di bioimmagini e fisiologia molecolari del C.N.R.) è diventato di fatto il Ministro della Salute plenipotenziario. Ferruccio Fazio è nato a Garessio (CN) il 7.8.1944, si è laureato in medicina e chirurgia presso l'università di Pisa nel 1968 e ha conseguito la specialità di medicina nucleare nel 1970.
Si profila una medicalizzazione spinta e pericolosa.
Cordiali saluti.
La Segreteria
Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi
http://www.antipredazione.org
Anonimo
18 Giugno 2009 @ 20:34
vado un attimo off topic, sento parlare di previsione di RosaR leggendo sul forum della morte di susanna agnelli, qualcuno gentilmente può indicarmi il link dove c'è scritta questa previsione?
grazie
Gianluca
titanio
18 Giugno 2009 @ 21:19
l'unica vera difficoltà che dovremmo avere,sarebbe quella di entrare in una chiesa……se vuole parlare di controllo sociale,di potere occulto,parta dall'inizio.
waLrus
19 Giugno 2009 @ 0:02
Mi permetto di dissentire dall'articolo.
A mio avviso il controllo sociale e il fatto che "chi delinque debba essere isolato" appartiene ad un sistema tanto antico quanto ingiusto.
Anche la nostra Cost. e i principi del dir. penale lo dicono. La pena per i delinquenti DEVE avere la finalità di reintegrare la persona nella società civile. Perché di persona sempre si tratta.
Capisco che questo articolo è diretto ai delinquenti "d'alto rango", ma ciò che esso propone se preso in assoluto è discriminatorio e ingiusto. Ad esempio una persona che ruba per necessità dovrebbe essere allontanata? Quante persone, poi, innocenti sono state distrutte dal controllo sociale.
Insomma, per me è un ritorno alle streghe. Beccaria insegna.
Anonimo
19 Giugno 2009 @ 3:29
Parlate di Tizio e Caio che fanno parte oppure no del Sistema, ma lo capite che ne facciamo parte Tutti ?! Sfido uno di noi, me compreso, a dichiarare che non appoggia il S. concretamente, silenziosamente, per opportunità, in almeno una occasione piccola piccola every day… Ma alla fine capisco di più De Magistris di uno di noi. Lui in fondo rischiava di perdere molto (la vita), noi cosa ? Un posto di lavoro ? Un'amicizia ? Un posto auto ? Una garanzia bancaria ? Una vacanza scontata ? Un biglietto gratis per un concerto ? Una ragazza amica dell'amica ? Su dai, facciamo pietà… Potremmo ribellarci in ogni fottuto momento e invece pianifichiamo fiumi di parole per poi accettare tutto così come sta.
Innocent
Anonimo
19 Giugno 2009 @ 5:50
http://www.youtube.com/watch?v=jkhX161RFqI
Buona giornata
Bet
Sentenza
19 Giugno 2009 @ 7:33
@ Anonimo del 19 giugno 2009 5.29
"Ma alla fine capisco di più De Magistris di uno di noi. Lui in fondo rischiava di perdere molto (la vita), noi cosa ?"
La vita e non ci pieghiamo come ha fatto lui. Ricorda che chi non dà fastidio o non si rende conto o non è consapevole viene lasciato in pace. Ma che tu sia lasciato in pace, non vuol dire che lo siamo tutti.
"Un posto di lavoro ?"
31 in 9 anni.
"Un'amicizia ?"
Non ho amici duraturi, tranne 3 persone … che in 40 anni sono un po' poche, credo.
"Un posto auto ? Una garanzia bancaria ? Una vacanza scontata ?"
Se perdo continuamente il lavoro, non posso comprarmi l'auto, avere garanzie e nemmeno vacanze.
"Un biglietto gratis per un concerto ?"
Sempre pagato ai concerti, sui mezzi pubblici, il fisco etc etc
"Una ragazza amica dell'amica ?"
Non ho la donna fissa
"Su dai, facciamo pietà…"
Non sono d'accordo, anche se non ho la vita comoda che potresti pensare che io abbia.
"Potremmo ribellarci in ogni fottuto momento e invece pianifichiamo fiumi di parole per poi accettare tutto così come sta."
Ma tu, che ne sai?
@ Alessia
Credo che il libro di Vulpio sia stato avallato dal sistema, come questo blog e quelli simili, questo mio commento … che l'ha lasciato pubblicare perchè, in fondo, non dà molto fastidio. Se dai fastidio, ti uccidono o, almeno, ci provano. Se posso consigliarti, espandi la tua coscienza, aumenta la tua consapevolezza. Tutti possiamo sbagliare, per carità, nel giudicare una persona, ma se il giudizio è ponderato, è più difficile cadere in errore. E parlo della ponderazione derivante dalla consapevolezza.
Buona giornata a tutti,
Sentenza
Sentenza
19 Giugno 2009 @ 7:57
Ovviamente, parlavo di un avallo a denti stretti … un rischio, diciamo così, calcolato. Quando dai veramente fastidio, te ne accorgi prima di subito. Non è scrivere su un blog, un libro, in un forum nella forma in cui scrivo io, almeno, che può dare fastidio. Conta quello che fai, non molto quello che dici perchè quello che scrivi o dici può essere inficiato in vari modi. Quello che fai, molto meno.
Sentenza
Anonimo
19 Giugno 2009 @ 10:38
complimenti per l'articolo solange!!! hai affrontato un tema molto importante, ovvero quello della coesioe sociale attraverso il cosiddetto controllo sociale!
mi permetto di fare solo una piccola osservazione: il controllo sociale, nelle società precedenti la nostra (le "comunità") fino al primo dopoguerra (specialmente al sud) potevano esercitare il controllo sociale per mezzo di un insieme di norme, valori e simboli condivisi. lecomunità, tra l'altro, erano di dimensioni imparagonabili alle nostre odierne città e metropoli. inoltre il "sacro" era un elemento assolutamente importante, poichè sia dal punto di vista di alcune norme (diretta emanazione di alcune pratiche religiose) sia dal punto di vista del suo essere trascendente rispetto al singolo individuo, rappresentava un collante molto importante. per questo chi trasgrediva veniva allontanato. non a caso (ora non ricordo bene, ma quasi sicuramente in grecia) chi turbava l'alleanza tra uomini e dei era allontanato dalla comunità (e diveniva un "homo sacer", un uomo sacro, che significa separato)e non poteva nè essere condannato dagli uomini e nemmeno sacrificato agli dei per espiare la colpa. purtroppo la dimensione simbolica collettiva del sacro nella nostra società è persa, il moderno è caratterizzato dalla dimensione "individuale" (nietzche suggellò con il suo pensiero la nascita della società che ci ritroviamo), e lo sviluppo dell'ideologia liberalista (in cui la componente del calcolo razionale, dell' utile), unita al sistema economico che possediamo (il capitalismo) rendono il nostro mondo un gran casino. sdcondo me il punto sta tutto lì, manca una dimensione simbbolica veramente condivisa, e quindi veramente collettiva.
armandino tolli
Alessia
19 Giugno 2009 @ 11:41
Cmq sarò una credulona ma spero che De Magistris non si sia venduto, anche se è pur vero che quando si è genitori (De Magistris) si è più ricattabili di chi non lo è (Forleo).
matteo
19 Giugno 2009 @ 13:09
armandino tolli scrive: "secondo me il punto sta tutto lì, manca una dimensione simbbolica veramente condivisa, e quindi veramente collettiva".
Ma non sono ormai anni che ci stanno spiegando che viviamo nell'era del "pensiero unico" determinato dalla "globalizzazione"?
Se un pensiero è abbirittura globale come può mancare una dimensione condivisa?
Solange Manfredi
19 Giugno 2009 @ 13:50
Per Armandino Trolli
Vero, anche se credo che oggi la perdita sia diversa.
Mi spiego.
La dimensione simbolica collettiva del sacro è stata persa alla fine dell'800 (il Dio è morto di Nietzsche), oggi purtroppo noi assistiamo ad un'altra perdita, quella del prossimo.
La morte del prossimo è devastante, e porta con sè tutte le distorsioni a cui stiamo assistendo.
Ovvero oggi non solo Dio è morto (nel senso sucitato), ma lo è anche il prossimo.
Sbo
19 Giugno 2009 @ 14:32
In questo momento storico ritengo necessario esortare le persone a non rassegnarsi a ciò che avviene nel nostro paese e nel mondo.
Molte persone mi dicono ma cosa ci possiamo, fare tanto fanno sempre come vogliono. Il punto è proprio qui, non accettare passivamente che che facciano quello che vogliono. Certo non siamo tutti avvezzi alla prima linea ma quello che può fare ognuno di noi è quello di negare il consenso esprimendo coraggiosamente quello che viviamo dentro e che troppo spesso non riusciamo ad esprimere per paura. Grazie per questo post che trovo illuminante.
Anonimo
19 Giugno 2009 @ 15:46
Copasir, allarme sms-spia "Servono nuove regole"
Roma – "È doveroso intervenire su un fenomeno massiccio, dirompente su cui non ci sono argini di risposta, sia tecnologici che normativi. Bisogna intervenire rapidamente mettendo nuove regole". Lo ha detto il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), Francesco Rutelli, in una conferenza stampa a Palazzo San Macuto, sui rischi derivanti da alcuni software-spia che consentono, una volta installati sui telefonini cellulari, di localizzare e ascoltare e registrare le telefonate.
Fenomeno dirompente Un fenomeno "dirompente", ha detto Rutelli, invasivo perchè viola la privacy e pone interrogativi inquietanti anche sulla sicurezza nazionale. Il presidente del Copasir ha annunciato che il Comitato ha informato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega ai servizi di intelligence, Gianni Letta, il presidenti delle due Camere e il Garante della Privacy, Francesco Pizzetti. Rutelli, ha spiegato ai giornalisti che il Comitato si è occupato di questo fenomeno dopo aver "ricevuto segnalazioni da parte di alcuni cittadini".
"L'uomo che ha inventato gli sms" Due giorni fa, il Copasir ha svolto una audizione con un funzionario dell’Aisi (servizio di intelligence interno) e con un esperto di livello mondiale nel campo delle telecomunicazioni, l’ingegner Carnevale, dirigente dell’Acotel, definito dal presidente del Copasir l’uomo "che ha inventato gli sms". Carnevale ha spiegato ai componenti del Comitato le criticità esistenti per la privacy e la sicurezza
Galeazzo Gargiulo
19 Giugno 2009 @ 16:40
Ragazzi,
mi permetto di tornare all'oggetto del post della sig.ra Manfredi (lo sapevo che un articolo così profondo non poteva essere stato scritto da Franceschetti … eh eh eh):
occorrono ESEMPI per i giovani e cotali esempi possono essere forniti solo da noi SUPEREROI ANTIROSICRUCIANI.
In particolare da me, THE GENIUS OF VAL BREMBANA!!!
L'onesà, il coraggio, il piacere di dire la propria e di essere coerenti … dove sono finiti?
Reintroduciamoli nel consesso sociale!
Seguiamo tutti insieme il Galeazzo della libertà!
Anonimo
19 Giugno 2009 @ 17:28
sparati sgargiulo
Anonimo
19 Giugno 2009 @ 18:43
GARGIULO TESORO MIO, TI SEGUIREI OVUNQUE ! ! !
UN GRANDE BACIO,
TUA PER SEMPRE,
ROSA
Anonimo
19 Giugno 2009 @ 19:52
A Gargiu',
Come diceva il grande Commissario Gilardi, "A Gargiu', sei un cazzaro!"
http://www.youtube.com/watch?v=p4_o9H5Wq6o
Conte Senza Palazzo
Gitano Borghese
20 Giugno 2009 @ 2:00
bellissimo articolo, concordo in pieno sul giudizio di Franceschetti a riguardo di De Magistris e Di Pietro
Anonimo
20 Giugno 2009 @ 14:00
il sistema lo cambi dall interno …..namaste
Anonimo
20 Giugno 2009 @ 14:34
matteo scrive: "Ma non sono ormai anni che ci stanno spiegando che viviamo nell'era del "pensiero unico" determinato dalla "globalizzazione"?
Se un pensiero è abbirittura globale come può mancare una dimensione condivisa?"
secondo me la questione del pensiero unico è una questione che va guardata "in prospettiva". ovvero, viviamo in un sistema sociale in cui di unico c'è l'economia, che è certamente di dimensione globale,
in cui i capitali si muovono indifferentemente in ogni spazio di mercato (in ogni parte del mondo) indifferentemente, in virtù della deregolamentazione a cui si sottopongono tutti gli stati che partecipano all'economia.
eliminando progressivamente i vincoli alla mobilità del capitale (che si muove molto più in maniera virtuale, attraverso le borse e la finanza moderna). in questo contesto, però, possiamo vedere come, nonostante il
movimento tenda in direzione di una standardizzazione di abitudini, costumi, etc. l'egualizzazione promessa dalla gloalizzazione si scontra con nuove forme di nazionalismo e localismi che fioriscono continuamente.
perchè la vita di tantissime persone, si svolge e si forma innanzitutto in un contesto locale, piuttosto che globale.
inoltre la promessa continua di un nuovo nemico (negli ultimi 15 anni almeno questo è diventato assolutamente lampante) da combattere in nome di stabilità, pace e progresso per l'umanità, sebbene abbia come obiettivo
l'annullamento di una differenza pericolosa (i fondamentalismi islamici come nemici dell'occidente progressita, oppure l'immigrato che vien per togliere lavoro o per commettere reati, quindi attentare al nostro benessere fisico ed economico)
provoca allo stesso tempo una chiusura entro i propri confini (la propria abitazione come i confini nazionali). in sintesi, la globalizzazione, per quanto voglia unire, tende più a separare (secondo me).
il pensiero unico a mio parere non esiste, se non nelle intenzioni delle organizazioni sovranazionali che vogliono giungere a questo anche in termini di pensiero. in realtà se fossimo veramente in una situazione del genere, perderemmo
quella bellezza della nostra diversità, che ci spinge ad uscire dai nostri confini per conoscere differenti modi di vivere e di pensare.
mi piacerebbe sapere anche il tuo parere a riguardo!!!!!
armandino tolli
Anonimo
20 Giugno 2009 @ 15:01
X solange
mi potresti spiegare meglio cosa intendi per morte del prossimo?
non vorrei aver capito male il senso del tuo discorso!
per come la penso io, la dimensione collettiva del sacro non è definitivamente morta con il proclama di nietzche (i filosofi tendono sempre ad assolutizzare
nei loro ragionamenti!), perchè lui parlava della società occidentale (quindi un contesto ben determinato) in cui l'ascesa della borghesia (a partire dal periodo illuminista)
era una realtà consolidata, con tutte le mutazioni sociali che ne sono conseguite (crollo delle monarchie, avvento della società industriale, etc.).
invece le comunità più esterne geograficamente (anche all'interno degli stessi stati) hanno continuato a mantenere una dimensione colletiva e simbolica
sebbene più blanda rispetto al passato. non è casuale che un antropologo italiano andò nel sud italia (negli anni 50, quindinel pieno dopoguerra) proprio per
studiare le forme di magia rituale (e il rituale ha sempre un valore collettivo, oltre che simbolico) di queste nicchie di popolazione ancora fuori dal processo
di modernizzazione (in senso lato) del paese. inoltre compì viaggi anche in romania per lo stesso tipo di studi e in altri paesi che onestamente non ricordo!
però in alcune zone del mondo ad oggi esistono sopravivenze del genere, anche se sono poco frequenti.
armandino tolli
M. Barbagli
20 Giugno 2009 @ 15:28
Dalla discussione sulla R.R. mi sono sentito male, un male apparentemente immotivato, mi sono spaventato e non ho più scritto.
adesso la suggestione è passata del tutto e posso tornare a dire cose dappoco.
1)Che ne dite di Caselli detto Penna Verde "colluso" col blog di Beppe Grillo?
2) ma vi siete mai visti "supernatural", un serial andato in onda su rai 2? io me lo sono scaricato e visto fino alla puntata 5, bene, debbo dire che in ogni puntata ho trovato esattamente uno degli elemeti di cui ci parlava la Carlizzi, e anche Paolo, insomma, mi sembra veramente un serial della R.R. (seppure non ho fatto caso a rose). Tanto più che è stato scelto da quello che ho capito dalla casa di produzione di Barbareschi, che , come dissi qualche settimana fa, secondo me ci sta dentro fino al collo.
E adesso vediamo se mi ri viene un malore al fianco destro che non mi fa dormire per 2 giorni… 🙂
Anonimo
21 Giugno 2009 @ 7:50
Paolo, ma se anche chi si mette contro è, nella tua opinione, in malafede o ingannato, chi si salva? Se anche Di Pietro, che è l'unico che ha quantomeno accennato al signoraggio, alle scie chiemiche, all'invadenza delle basi USA nel nostro territorio, chi si salva?
medicialberto
Anonimo
21 Giugno 2009 @ 10:06
"Paolo, ma se anche chi si mette contro è, nella tua opinione, in malafede o ingannato, chi si salva? Se anche Di Pietro, che è l'unico che ha quantomeno accennato al signoraggio, alle scie chiemiche, all'invadenza delle basi USA nel nostro territorio, chi si salva?"
Paolo intende, secondo me, che costoro interpretano un ruolo, e cioè a parole si schierano contro tutto quanto vi è di marcio in questa società, ma per tante ragioni(per esempio nel caso di Di Pietro (che io ho votato insieme a De Magistris nelle ultimi app. elettorali) non attueranno mai quello che dicono perche' non hanno la forza (voti) per farlo. Quindi non rappresentano un pericolo reale per questo potere.
Nel momento in cui dovessero aumentare pericolosamente il loro potere politico, cosa quasi impossibile per la mancanza dei mezzi di informazione, cambierebbero rotta o li si fermerebbe. Vero è che secondo me vi è un numero crescente di persone che credono nelle cose che personaggi come Grillo Di Pietro ecc. sostengono e questo fa comunque bene, indipendentemente dal "successo" politico, anche perchè tanti (ancora pochi) partecipano attivamente alla vera politica intesa come il comportamento quotidiano di ogni persona. Gente che consuma in un certo modo, produce in maniera sana e sostenibile, tante cose vincenti pur non avendo rappresentanza e appoggio politico di nessun tipo. Ma fermare tante persone è, per il potere, molto più difficile, anzi, impossibile.
Riassumendo, la cosidetta politica rappresentativa è perdente per la gente comune, quella "partecipativa" vincente, sempre.
Sta tutto nel considerare anche quei paladini come semplici "media" delle nostre convinzioni, a favore di altri meno informati,null'altro. Anche se spesso, visto come è facile sputtanare chi si espone pubblicamente, il paladino, che non ha paura di nessuno, che si espone, ha un effetto controproducente rispetto alla divulgazione di certi temi ecc.
E' più efficace passarci la parola, e le idee, senza tanti protagonismi….ce lo insegna la massoneria, noh?
Segretius
Anonimo
21 Giugno 2009 @ 10:09
"Paolo, ma se anche chi si mette contro è, nella tua opinione, in malafede o ingannato, chi si salva? Se anche Di Pietro, che è l'unico che ha quantomeno accennato al signoraggio, alle scie chiemiche, all'invadenza delle basi USA nel nostro territorio, chi si salva?"
Paolo intende, secondo me, che costoro interpretano un ruolo, e cioè a parole si schierano contro tutto quanto vi è di marcio in questa società, ma per tante ragioni(per esempio nel caso di Di Pietro (che io ho votato insieme a De Magistris nelle ultimi app. elettorali) non attueranno mai quello che dicono perche' non hanno la forza (voti) per farlo. Quindi non rappresentano un pericolo reale per questo potere.
Nel momento in cui dovessero aumentare pericolosamente il loro potere politico, cosa quasi impossibile per la mancanza dei mezzi di informazione, cambierebbero rotta o li si fermerebbe. Vero è che secondo me vi è un numero crescente di persone che credono nelle cose che personaggi come Grillo Di Pietro ecc. sostengono e questo fa comunque bene, indipendentemente dal "successo" politico, anche perchè tanti (ancora pochi) partecipano attivamente alla vera politica intesa come il comportamento quotidiano di ogni persona. Gente che consuma in un certo modo, produce in maniera sana e sostenibile, tante cose vincenti pur non avendo rappresentanza e appoggio politico di nessun tipo. Ma fermare tante persone è, per il potere, molto più difficile, anzi, impossibile.
Riassumendo, la cosidetta politica rappresentativa è perdente per la gente comune, quella "partecipativa" vincente, sempre.
Sta tutto nel considerare anche quei paladini come semplici "media" delle nostre convinzioni, a favore di altri meno informati,null'altro. Anche se spesso, visto come è facile sputtanare chi si espone pubblicamente, il paladino, che non ha paura di nessuno, che si espone, ha un effetto controproducente rispetto alla divulgazione di certi temi ecc.
E' più efficace passarci la parola, e le idee, senza tanti protagonismi….ce lo insegna la massoneria, noh?
Segretius
Anonimo
21 Giugno 2009 @ 10:10
"Paolo, ma se anche chi si mette contro è, nella tua opinione, in malafede o ingannato, chi si salva? Se anche Di Pietro, che è l'unico che ha quantomeno accennato al signoraggio, alle scie chiemiche, all'invadenza delle basi USA nel nostro territorio, chi si salva?"
Paolo intende, secondo me, che costoro interpretano un ruolo, e cioè a parole si schierano contro tutto quanto vi è di marcio in questa società, ma per tante ragioni(per esempio nel caso di Di Pietro (che io ho votato insieme a De Magistris nelle ultimi app. elettorali) non attueranno mai quello che dicono perche' non hanno la forza (voti) per farlo. Quindi non rappresentano un pericolo reale per questo potere.
Nel momento in cui dovessero aumentare pericolosamente il loro potere politico, cosa quasi impossibile per la mancanza dei mezzi di informazione, cambierebbero rotta o li si fermerebbe. Vero è che secondo me vi è un numero crescente di persone che credono nelle cose che personaggi come Grillo Di Pietro ecc. sostengono e questo fa comunque bene, indipendentemente dal "successo" politico, anche perchè tanti (ancora pochi) partecipano attivamente alla vera politica intesa come il comportamento quotidiano di ogni persona. Gente che consuma in un certo modo, produce in maniera sana e sostenibile, tante cose vincenti pur non avendo rappresentanza e appoggio politico di nessun tipo. Ma fermare tante persone è, per il potere, molto più difficile, anzi, impossibile.
Riassumendo, la cosidetta politica rappresentativa è perdente per la gente comune, quella "partecipativa" vincente, sempre.
Sta tutto nel considerare anche quei paladini come semplici "media" delle nostre convinzioni, a favore di altri meno informati,null'altro. Anche se spesso, visto come è facile sputtanare chi si espone pubblicamente, il paladino, che non ha paura di nessuno, che si espone, ha un effetto controproducente rispetto alla divulgazione di certi temi ecc.
E' più efficace passarci la parola, e le idee, senza tanti protagonismi….ce lo insegna la massoneria, noh?
Segretius
Solange Manfredi
21 Giugno 2009 @ 11:20
Per Tolli
Ovviamente Nietzsche si riferiva principalmente al mondo occidentale e alle sue metropoli, ma la globalizzazione ha fatto il resto.
Nel tuo post sottolinei come un antropologo andò, per studiare le forme di magia rituale, nel sud dell'Italia, presso nicchie di popolazione ancora fuori dal processo di modernizzazione.
Oggi, credo, quelle zone abbiano perso molto delle loro tradizioni perché la globalizzazione tende a spazzare via le differenze, le culture, le tradizioni dei popoli e, conseguentemente i riti sacri.
Ma se Nietzsche a fine ottocento aveva “profetizzato” ciò con l'annuncio Dio è morto, ritengo che oggi sia sotto gli occhi di tutti come anche il prossimo sia morto.
Con ciò intendo “il tuo prossimo”, ovvero la persona che senti, vedi e puoi toccare.
Oggi i rapporti mediati dalla tecnica hanno preso il sopravvento e l'isolamento avanza, come la privazione sensoriale e le nevrosi.
Ma ciò che è peggio è che abbiamo perso il senso del limite.
Nell'articolo faccio l'esempio della scimmia che se si rende conto che azionando la leva per raggiungere una banana un suo simile soffre rinuncia alla banana.
Ma il suo simile è vicino, visibile, prossimo non mediato attraverso uno schermo.
E' molto più difficile uccidere un uomo in un combattimento corpo a corpo che non buttare una bomba su palazzi come se si trattasse di un videogame, o gettare bombe al fosforo, o ancora bombe a grappolo che, negli anni a seguire, priveranno bambini di vita o gambe o braccia.
Non percepiamo a livello sensoriale le conseguenze del nostro gesto, non ne percepiamo l'orrore, non sentiamo le urla di dolore, l'odore del sangue, ecc…
Il limite ci viene posto dalla vicinanza con il prossimo, dal percepire la sua sofferenza, la sua paura, il suo dolore.
E gli esempi potrebbero continuare e si possono estendere a tutti i campi, economia, finanza, ambiente, ecc..
E' questo che intendo con la morte del prossimo.
La tecnologia, se da un lato ci ha avvicinati (noi pur non conoscendoci stiamo dialogando) ci ha isolati dal prossimo, e ci ha privato di quell'istinto di solidarietà che poneva alle nostre azioni un limite.
cleonice
21 Giugno 2009 @ 12:33
Gentile Solange, possibile che molti lettori del blog non ti conoscano? Comunque stando al tuo articolo, giusto, giustissimo, legittimare anche solo con un saluto o una stretta di mano gli "abusatori", gli schiavi del sistema, le anime vendute, questo è perdere la prorpia dignità e libertà. Il cambiamento si manifesta dal poco. La dignità e la lotta si esplicano in piccoli gesti di disapprovazione pubblica.
Isolare è difficile, più facile che si venga isolati, ma manifestare pubblicamente il dissenso anche con piccoli gesti o "negazione" di gesti come rifiutarsi di stringere una mano "sporca" contribuisce a schierarsi, a lottare pubblicamente contro chi dignità non ha.
La coscienza individuale, il rifiutare anche il seppur minimo compromesso è già manifestazione pubblica di dissenso, è sostanzialmente lotta e denuncia.
Grazie Solange
cleonice
21 Giugno 2009 @ 12:34
Gentile Solange, possibile che molti lettori del blog non ti conoscano? Comunque stando al tuo articolo, giusto, giustissimo, legittimare anche solo con un saluto o una stretta di mano gli "abusatori", gli schiavi del sistema, le anime vendute, questo è perdere la prorpia dignità e libertà. Il cambiamento si manifesta dal poco. La dignità e la lotta si esplicano in piccoli gesti di disapprovazione pubblica.
Isolare è difficile, più facile che si venga isolati, ma manifestare pubblicamente il dissenso anche con piccoli gesti o "negazione" di gesti come rifiutarsi di stringere una mano "sporca" contribuisce a schierarsi, a lottare pubblicamente contro chi dignità non ha.
La coscienza individuale, il rifiutare anche il seppur minimo compromesso è già manifestazione pubblica di dissenso, è sostanzialmente lotta e denuncia.
Grazie Solange
cleonice
21 Giugno 2009 @ 12:36
Gentile Solange, possibile che molti lettori del blog non ti conoscano? Comunque stando al tuo articolo, giusto, giustissimo, legittimare anche solo con un saluto o una stretta di mano gli "abusatori", gli schiavi del sistema, le anime vendute, questo è perdere la prorpia dignità e libertà. Il cambiamento si manifesta dal poco. La dignità e la lotta si esplicano in piccoli gesti di disapprovazione pubblica.
Isolare è difficile, più facile che si venga isolati, ma manifestare pubblicamente il dissenso anche con piccoli gesti o "negazione" di gesti come rifiutarsi di stringere una mano "sporca" contribuisce a schierarsi, a lottare pubblicamente contro chi dignità non ha.
La coscienza individuale, il rifiutare anche il seppur minimo compromesso è già manifestazione pubblica di dissenso, è sostanzialmente lotta e denuncia.
Grazie Solange
mat86
21 Giugno 2009 @ 14:56
KlausCondicio – Gioacchino Genchi:
http://www.youtube.com/watch?v=g8fboUlns1c
mat86
21 Giugno 2009 @ 15:11
Solange Manfredi dice:
"Non percepiamo a livello sensoriale le conseguenze del nostro gesto, non ne percepiamo l'orrore, non sentiamo le urla di dolore, l'odore del sangue, ecc…
Il limite ci viene posto dalla vicinanza con il prossimo, dal percepire la sua sofferenza, la sua paura, il suo dolore."
Condivido completamente!è un concetto che acquisisce una validità disarmante ad esempio nelle discussioni sulle guerre del nostro tempo. Quanta sufficienza in certi famosi "esperti" che giustificano le morti di innocenti per un nobile (a loro parere) obiettivo : la lotta ai terroristi cattivi antioccidentali.
Se facessero vedere in tv i morti e le sofferenze in maniera anche cruda, non pensate che la gente si incazzerebbe tantissimo?!?
I potenti hanno paura del popolo no?è per questo che controllano i sentimenti come la rabbia, ma senza esagerare, contrariamente a ciò che sta avvenendo in Iran, guardate questi video drammatici:
http://www.youtube.com/watch?v=FBJahGXA-5o
http://www.youtube.com/watch?feature=playe…d&v=IGvow-chn28
Anonimo
21 Giugno 2009 @ 21:14
"Con ciò intendo “il tuo prossimo”, ovvero la persona che senti, vedi e puoi toccare.
Oggi i rapporti mediati dalla tecnica hanno preso il sopravvento e l'isolamento avanza, come la privazione sensoriale e le nevrosi.
Ma ciò che è peggio è che abbiamo perso il senso del limite.
Nell'articolo faccio l'esempio della scimmia che se si rende conto che azionando la leva per raggiungere una banana un suo simile soffre rinuncia alla banana.
Ma il suo simile è vicino, visibile, prossimo non mediato attraverso uno schermo.
E' molto più difficile uccidere un uomo in un combattimento corpo a corpo che non buttare una bomba su palazzi come se si trattasse di un videogame, o gettare bombe al fosforo, o ancora bombe a grappolo che, negli anni a seguire, priveranno bambini di vita o gambe o braccia.
Non percepiamo a livello sensoriale le conseguenze del nostro gesto, non ne percepiamo l'orrore, non sentiamo le urla di dolore, l'odore del sangue, ecc…
Il limite ci viene posto dalla vicinanza con il prossimo, dal percepire la sua sofferenza, la sua paura, il suo dolore.
E gli esempi potrebbero continuare e si possono estendere a tutti i campi, economia, finanza, ambiente, ecc..
E' questo che intendo con la morte del prossimo. "
Per me, assolutamente vero e tangibile.
Pare che però, come prevedibile, questi argomenti non "tocchino" altro che il "vuoto":-)
Solange ti ringrazio, hai scritto qualcosa di "pesante", ma la" leggerezza", si sa domina incontrastata.
Grazie ancora per averlo espresso.
Anonimo
21 Giugno 2009 @ 21:32
ma quando ritorna Franceschetti?
Anonimo
22 Giugno 2009 @ 7:40
è al mare, con un paio di occhiali da sole molto scuri, ad osservare le donzelle che passano…
Pino Palladino
22 Giugno 2009 @ 8:09
ah!!! adesso capisco perchè è tornato il brutto tempo…. la RR, sfruttando i suoi congegni segreti per il controllo climatico e facendo ampio ricorso alle scie chimiche, sta tentando di logorare il franceschetti in vacanza.
Paolo torna. Che io devo partire.
Anonimo
22 Giugno 2009 @ 8:27
salve Solange mi può spiegare meglio la storia di paola pitagora ovviamente nel limite del possile ( nn dico di trasmettere le registrazioni )perchè nn sì è capito bene stando al suo racconto ( di paola ) sembra che tu hai teso in trappola il latitante manlio grillo è così spiegati gentilmente in modo equo e nn di parte Grazie
Solange Manfredi
22 Giugno 2009 @ 10:18
Per Anonimo
Per l'ennesima volta, e l'ultima, torno a riscrivere quanto già scritto innumerevoli volte.
No. Ma non è che non posso. Non voglio.
Non ho mai riportato una sola riga, o un solo nome, delle registrazioni rilasciatemi da Grillo.
Come ho già scritto è compito della magistratura indagare sulla modalità e veridicità delle registrazioni rilasciate da Grillo.
Il mio comportamento è stato, ed è, improntato alla massima tutela di tutti (persone coinvolte ed indagini).
Vi sono delle indagini in corso e anche queste vanno tutelate.
Quando sarà possibile dire qualcosa senza rischio pregiudicare indagini e processi, allora dirò la mia.
Se vuole soddisfare le sue curiosità si rivolga alle persone che, su questa vicenda, hanno deciso di tenere un comportamento diverso dal mio.
Anonimo
30 Giugno 2009 @ 0:16
Sarà questo il disastro ferroviario che era stato previsto, dopo quello aereo e quello marittimo?
Viareggio, esplode un treno. Un morto e cinquanta feriti
La tragedia poco prima della mezzanotte: due vagoni contenenti gas gpl sono esplosi a causa del deragliamento di un treno. L'esplosione ha causato il crollo di due palazzine. Bilancio provvisorio: un morto e cinquanta feriti gravi. Sul luogo sono al lavoro le squadre di soccorso
Tragedia nella notte a Viareggio, dove un treno che trasportava gas è deragliato e ha preso fuoco. Secondo voci non confermate, ci sarebbero morti e feriti. L'incidente è accaduto verso mezzanotte e mezza. Le prime, frammentarie notizie riferiscono che il treno era giunto in prossimità della stazione di Viareggio e lì sarebbe avvenuto il deragliamento. Due vagoni contenenti gas a quel punto sono esplosi. Una persona è morta carbonizzata, altre sono gravemente ustionate.
BILANCIO PROVVISORIO. Sarebbe di un morto e 50 feriti, alcuni gravi, il bilancio dell'esplosione che si è verificata ieri sera nella stazione di Viareggio. Lo si apprende da fonti della Prefettura di Lucca, che starebbe verificando anche l'ipotesi di uno scontro tra due treni merci.
CROLLO DI DUE PALAZZINE. Nella zona vicino alla stazione, in prossimità del supermercato Pam, in seguito all'esplosione sono crollate due palazzine. I vigili del fuoco stanno cercando di capire se ci sono vittime sotto le macerie. Frattanto, per poter affrontare meglio l'emergenza, il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, ha comunicato che è stata aperta la sede del Comune in cui predisporre una sala operativa per coordinare le operazioni. In una delle zone limitrofe alla stazione il personale del 118 sta allestendo una tenda per poter meglio organizzare i soccorsi sul posto.
Unione Sarda Martedì 30 giugno 2009 01.45