Il 03 ottobre 2009 il Presidente Napolitano, prima di firmare il decreto legge 103/2009 (lo scudo fiscale), ad un cittadino che gli ha urlato: “Presidente, non firmi, lo faccia per le persone oneste”, ha risposto: “Nella Costituzione c’è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firmo oggi il parlamento rivota un’altra volta la stessa legge ed è scritto che a quel punto io sono obbligato a firmare. Questo voi non lo sapete? Se mi dite non firmare, non significa niente”.
Davanti a questa affermazione del Presidente Napolitano ho sobbalzato come cittadina, prima ancora che come giurista. Ritengo l’affermazione del Presidente delle Repubblica italiana di una gravità assoluta, nonchè foriera di gravi rischi per l’esistenza stessa della democrazia.
Mi spiego.
Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione.
Cosa significa questo?
Significa che il Presidente della Repubblica ha l’importantissimo compito di controllo preventivo di costituzionalità sulle funzioni legislative e di governo.
Come esercita il Capo dello Stato questa funzione di controllo? Emanando le leggi.
Il Costituente ha previsto che sia compito del Presidente della Repubblica promulgare le leggi, emanare i decreti ed i regolamenti proprio per permettergli di svolgere questa funzione di controllo. Infatti il parlamento vota una legge (decreto o regolamento), questa giunge sul tavolo del Capo dello Stato che, con la sua firma, ne garantisce la conformità ai principi costituzionali.
Se il presidente ha dei dubbi, e ritiene che la legge presenti profili di incostituzionalità, può, e deve, non firmare, ovvero può, e deve, porre un veto sospensivo sulle legge e, con messaggio motivato, rinviare alle Camere la legge chiedendo una nuova votazione (Art. 74 Cost. “Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può’ con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione)
E’ possibile che le Camere non tengano conto delle indicazioni del Capo dello Stato e approvino nuovamente lo stesso testo (difficilmente capita, normalmente le Camere tengono in considerazione le indicazioni del Capo dello Stato). In questo caso il Capo dello Stato deve firmare e promulgare la legge (Art. 74 Cost. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata)[1].
Tale previsione ha un suo perché. Infatti il Costituente, ben consapevole dell’importanza della costituzione, e volendo tutelarla da tutti i possibili abusi, ha predisposto una doppia garanzia: da un lato quella del Capo dello Stato su possibili abusi della maggioranza (con il veto sospensivo); dall’altra da possibili abusi proprio del Capo dello Stato che, abusando del suo diritto di veto, potrebbe rifiutarsi di mettere la firma sulle leggi votate dalle camere così bloccando all’infinito il Legislatore.
Ma tutto ciò non significa che la funzione preventiva di controllo di costituzionalità del Capo dello Stato non sia importante, anzi è fondamentale e, sopratutto, non può essere sostituita dal solo controllo successivo della Corte Costituzionale.
Infatti, se è vero che le decisioni di rispondenza delle leggi alla Costituzione competono alla Corte Costituzionale, è anche vero che il potere di valutazione preventiva dato al Capo dello Stato, ove non esercitato, può portare a violazioni costituzionali irreparabili. Mi spiego.
Il capo dello stato ha la funzione di garante della costituzione (funzione di controllo preventiva).
La corte costituzionale ha la funzione di custode della costituzione (funzione di controllo successiva).
Il rispetto della carta costituzionale può avvenire solo se entrambe le funzioni vengono svolte correttamente.
Per comprendere meglio questo concetto analizziamo il decreto legge sullo scudo fiscale (103/2009) appena firmato da Napolitano. (Per una disamina più approfondita della problematica rinviamo all’articolo apparso sul blog Uguale per tutti http://toghe.blogspot.com/2009/10/lo-scudo-fiscale-tra-amnistia.html)
L’effetto “salvifico” dello scudo, che prevede la non punibilità di alcuni reati se collegati alla illecita esportazione di capitali all’estero, si applicherà solo ai soggetti che al 05 agosto 2009 non avevano ancora un procedimento penale pendente, ovvero gli evasori non ancora scoperti.
Ecco il problema costituzionale, nello specifico la violazione dell’art. 3 (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”)
Perché? Perché l’applicazione di questo “beneficio” non viene ancorata ad una condotta del soggetto, ma ad un fattore esterno (ovvero se la Guardia di Finanza ti ha scoperto oppure no).
Ciò ha come conseguenza che tra due persone che hanno tenuto la stessa condotta, che hanno commesso lo stesso reato, una verrà condannata e l’altra no. Non vi pare violi leggermente l’art. 3 della Costituzione?.
Ma c’è di più. Ed è qui che appare assolutamente chiaro come una tutela efficace dei diritti costituzionali possa avvenire solo se entrambe le funzioni di controllo della costituzione (preventiva del Capo dello Stato e successiva della corte costituzionale) vengono svolte.
Anche se un domani la corte costituzionale giudicherà il decreto legge sullo scudo fiscale (103/2009) incostituzionale, non sarà comunque possibile porre rimedio alla violazione dell’art. 3 della Costituzione. Infatti per il principio del “favor rei” presente nel nostro ordinamento (che stabilisce che all’imputato si applica la legge più favorevole con la conseguenza, quindi, che non potrà subire gli effetti negativi della sentenza che pronuncia l’incostituzionalità di una legge), tutti coloro che avranno evaso e si saranno “protetti” con lo scudo fiscale successivamente dichiarato incostituzionale, non saranno comunque perseguibili, sancendo così definitivamente la violazione dell’art. 3 della nostra Costituzione.
Ma questo rischio era ben presente nel nostro costituente (abbiamo una delle migliori costituzioni del mondo), ed è per questo che ha predisposto due fasi di controllo alla nostra costituzione, perché il solo controllo successivo della corte costituzionale, in alcuni casi, non potrà che essere tardivo per la tutela di diritti costituzionalmente garantiti, come abbiamo appena visto.
In altri termini, se il Capo dello Stato rinuncia a priori ad esercitare a questa sua importantissima funzione preventiva di garante della costituzione, non solo la sua figura si riduce a quella di un passacarte ma, così facendo, salta la nostra costituzione.
La nostra costituzione è un sistema di regole /funzioni integrato teso alla garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini (che poi è quello che ci permette di essere una democrazia). Se una funzione non viene esercitata il sistema salta, saltano le efficaci garanzie sui possibili abusi ai nostri diritti fondamentali, salta il sistema democratico alla base della nostra repubblica.
Ecco perché è tanto grave la dichiarazione del presidente Napolitano che afferma: “Nella Costituzione c’è scritto che il presidente promulga le leggi. Se non firmo oggi il parlamento rivota un’altra volta la stessa legge ed è scritto che a quel punto io sono obbligato a firmare. Questo voi non lo sapete? Se mi dite non firmare, non significa niente“.
Significa eccome. E’ fondamentale! E’ la differenza tra “tutelare” e “non tutelare” efficacemente un diritto costituzionale!
Il Capo dello Stato non può rinunciare a priori ad esercitare la sua funzione di garante dicendo “tanto è lo stesso, il parlamento rivota un’altra volta la stessa legge”. Innanzitutto come fa a saperlo? Ma, sopratutto, anche qualora avesse questa consapevolezza, questa può essere sufficiente per indurlo a non esercitare la sua funzione? NO!
Ma se il Capo dello Stato è arrivato a dire questo la domanda da porsi è:
Cosa intendeva dire veramente il Presidente Napolitano con quella frase?
E’ credibile che non sappia cosa comporta la carica che ha assunto?
E’ credibile che non conosca l’importanza della sua funzione, e le possibili ed irreparabili conseguenze se questa non viene esercitata?
Se non pare credibile tutto ciò, cosa ha voluto dire esattamente il Presidente della Repubblica con quella frase?
Ma, sopratutto, se il Capo dello Stato rinuncia a priori ad esercitare la sua funzione di garante della Costituzione, la nostra si può chiamare ancora democrazia?
In altri termini: siamo ancora in una Repubblica oppure, probabilmente, siamo in un momento cui non vi è più controllo agli abusi di una maggioranza perché chi demandato a questo compito vi ha rinunciato a priori dichiarandolo pubblicamente? E se è così, l’affermazione di Napolitano può significare che, in realtà, è già stato attuato e portato a termine una sorta di golpe bianco?
Spero vivamente di no.
[1] In realtà, nei casi più gravi, si ritiene che, se la legge che gli viene chiesto di firmare è anti-costituzionale, ovvero apparisse gravemente ed irrimediabilmente lesiva delle competenze costituzionali di un altro potere, il Capo dello Stato potrebbe ancora rifiutarsi di firmare, proprio in forza della sua primaria funzione di garante della costituzione e dell’equilibrio tra poteri. Certo, a fronte di un atto così’ “forte” probabilmente si assisterebbe ad uno scontro durissimo in cui il Governo potrebbe sollevare un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale
Duffy
7 Ottobre 2009 @ 11:47
grazie mille solange
roberto
7 Ottobre 2009 @ 12:29
purtroppo, cara Solange, il presidente Napolitano non è nuovo nel mancare clamorosamente al suo dettato di garante della Costituzione. il 16 dicembre 2006 ha firmato il decreto presidenziale che riconosce a Bankytalia il suo carattere privato, svendendo cosi' la sovranita' monetaria che appartiene al popolo,almeno secondo la Costituzione,come tutte le sovranita'. il 4 novembre 2007, in occasione della festa delle FFAA ha pronunciato un discorso che inneggiava al Nuovo Ordine Mondiale, di odore leggermente massonico. nei giorni scorsi ha caldeggiato l'approvazione del trattato di Lisbona, anche questo dello stesso odore. che il suo mentore politico,Giovanni Amendola, padre del piu' noto Giorgio,maestro massone (Amendola padre,intendo)abbia avuto troppa influenza sul nostro presidente?
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 13:28
SECONDO ME SIAMO AL GOLPE BIANCO
VIVI L'ATTESA DELLA SENTENZA SUL LOD ALFANO NEL MIO BLOG
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 13:29
e che dire delle minacce di bossi se non passa la legge sul nodo alfano? il golpe strisciante e' gia in atto ma la gente non vuole vedere,,namaste
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 13:59
ha detto bene alessandro gilioli a OMNIBUS
"bisogna capire che il presidente ha quasi 90 anni…"
praticamente gli ha dato del rincoglionito
sarebbe come se il Chievo non andasse a giocare a Milano contro l'Inter, tanto ha 99 probabilità su 100 di perdere
ma che vuol dire!?
alla sua età ancora non gli hanno ancora spiegato che il messaggio "politico" di un presidente vale 1000 volte più di quello di un cittadino qualsiasi (mi pare che lo disse Bobbio)
Riccardo III
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 14:04
Ma cosa vogliamo sperare da uno che si riconosce nei valori della massoneria?
Napolitano non è più il mio presidente!! (potrebbe essere uno slogan)
Grazie Solange.
adriano
7 Ottobre 2009 @ 14:36
Due persone commettono la stessa infrazione al codice della strada, ipotizziamo un divieto di sosta, ma una di queste è ricca e l'altra no.
Pur essendo uguali di fronte alla legge, secondo te chi dei due avrà più probabilità di rispettare il codice della strada la prossima volta?
Se il denaro è il metro che lo Stato usa per allineare i cittadini alla gerarchia delle fonti giuridiche, e quindi anche ai propri dettami costituzionali, non ci si può aspettare grandi cose da chi quegli stessi dettami li custodisce.
Il nodo è politico, il PdR è eletto politicamente così come parte della Corte Costituzionale.
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 15:28
CHE PAESE DI MERDA E' IL NS!!!
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 16:24
bocciato il lodo alfano hehe brindiamo….namaste
Stefania Nicoletti
7 Ottobre 2009 @ 16:24
Intanto la Corte Costituzionale ha appena bocciato il Lodo Alfano, dichiarandolo illegittimo.
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 16:30
che faranno ora il sig bossi etc? vedremo intanto un po di giustizia ,,namaste
Megamind
7 Ottobre 2009 @ 16:44
Bel colpo, staremo a vedere il resto, non finirà qui!
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 18:48
il berlusca non si dimetterà mai….lui è l'unto dal signore… :-))
Galeazzo Gargiulo
7 Ottobre 2009 @ 19:05
Mister X è un emerito ignorante, un cialtrone, assetato di potere, che ha pensato solo a far carriera e a farla fare al figlio ed agli amici degli amici.
Sorvolo sulla vita "privata", ma sarei tentato di parlarne, perchè per persone come lui il pubblico è "privato".
Di cosa ci meravigliamo?
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 19:39
Scusate,ma anche il Presidente Napolitano,dovrebbe subito dimettersi!È una vergogna!È un'insulto alla costituzione!Sempre ragionando in termini politici.È una vergogna questo costume immorale,di tutti quegli italiani che vedono nel prossimo,un motivo per inculare e distruggere ogni principio morale,per raggiungere ogni tipo di vantaggio,piccolo o grande che sia.
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 22:16
Per come la vedo io, avere una delle migliori costiutuzioni del mondo può essere relativo (e nei fatti lo è; oltre che una gran presa per i fondelli).
“Un sistema è più o meno buono, o cattivo, quanto la gente che lo usa.”
Persone dotate di buon cuore farebbero funzionare a meraviglia sia costituzioni mediocri che eccelse.
Se poi, oltre a ciò, anche la massoneria celebra la ricorrenza della costituzione ci sarà un motivo?
Una fra le varie, il grande oriente:
“il Grande Oriente d’Italia celebra i sessant’anni di una Costituzione che ha fatto dell’Italia – anche grazie al contributo della Massoneria – un Paese maturo, libero e democratico.”
Senza contare in ultimo, come altri hanno fatto osservare, della controversa questione che un diritto diviene tale solo se scitto su un pezzo di carta e che tale pezzo di carta stabilisce che diritto è ciò che stabilito dal medesimo, e questo non mi pare ciò che può essere propriamente chiamato Giustizia (in un certo senso, un golpe ancora più bianco di quello descritto nell'articolo).
P.S.
a proposito di 3 ottobre e di golpe…
l'Irlanda ha detto si al Trattato di Lisbona.
ayarbor
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 22:17
Hai preso la laurea con di pietro?
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 22:45
brontolo:Mediocre lezione di diritto costituzionale, il fatto è che lei signora solage persiste nel ritenere i ruoli che queste persone capo dello stato o presidente del consiglio disgiunto da ciò che essi sono, il sistema giuridico non è affatto uno dei migliori del mondo !, come lei spavaldamente afferma visto ceh è una giurista (ma oi che significa per lei essere una giurista) ma ,se solo pensa ad alcuni aborti mentali come la personalità giuridica si renderà ben conto che è impossibile pensare a qualcosa di vero e utile , più che altro il diritto che noi oggi applichiamo e in cui lei crede, a tal punto di schierasi a difesa di personaggi tremendi e orrendi come de magistris che ha mentito, si è preso i voti miei e suoi ed ha detto l'immane bestialita' che era giusto votare si al trattato di lisbona e lei ad imboccare che è una gran persona, pertanto per la mia ignorantissima opinione il diritto praticato oggi è espressione di una legge nata in mezzo alla superstizione degli imperatori romani che a loro volta scopiazzavano qua e la intorno a loro facendo le cose con molta molta superstizione :oggi si parla di certezza del diritto quando la cosa è un controsenso assoluto poiche' le norme sono interpretate e applicate da persone che lettteralmente confondono e manipolano le persone, e uno stesso identico caso esaminato da due giudici da esiti differenti per non dire opposti altro che articolo tre della costituzione cosi spavaldamente difeso, m lei continui a votare per de magistris di pietro e jenchi quando anche lui scendera' in politica .
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 22:46
brontolo:Mediocre lezione di diritto costituzionale, il fatto è che lei signora solage persiste nel ritenere i ruoli che queste persone capo dello stato o presidente del consiglio disgiunto da ciò che essi sono, il sistema giuridico non è affatto uno dei migliori del mondo !, come lei spavaldamente afferma visto ceh è una giurista (ma oi che significa per lei essere una giurista) ma ,se solo pensa ad alcuni aborti mentali come la personalità giuridica si renderà ben conto che è impossibile pensare a qualcosa di vero e utile , più che altro il diritto che noi oggi applichiamo e in cui lei crede, a tal punto di schierasi a difesa di personaggi tremendi e orrendi come de magistris che ha mentito, si è preso i voti miei e suoi ed ha detto l'immane bestialita' che era giusto votare si al trattato di lisbona e lei ad imboccare che è una gran persona, pertanto per la mia ignorantissima opinione il diritto praticato oggi è espressione di una legge nata in mezzo alla superstizione degli imperatori romani che a loro volta scopiazzavano qua e la intorno a loro facendo le cose con molta molta superstizione :oggi si parla di certezza del diritto quando la cosa è un controsenso assoluto poiche' le norme sono interpretate e applicate da persone che lettteralmente confondono e manipolano le persone, e uno stesso identico caso esaminato da due giudici da esiti differenti per non dire opposti altro che articolo tre della costituzione cosi spavaldamente difeso, m lei continui a votare per de magistris di pietro e jenchi quando anche lui scendera' in politica .
Anonimo
7 Ottobre 2009 @ 22:59
spavaldamente? ma che tono usi?
e poi… "m lei continui a votare per de magistris di pietro e jenchi quando anche lui scendera' in politica"
ma che ne sai se ha votato de magistris e di pietro??
"il fatto è che lei signora solage persiste nel ritenere i ruoli [etc…]"
e il fatto è che tu persisti nello scrivere SOLAGE senza enne
lo scrivi sempre così
si chiama SOLANGE
con la enne
è così difficile??
Segretius
7 Ottobre 2009 @ 23:02
Il presidente non poteva bocciare lo scudo fiscale perchè c'era il rischio che, una volta rimesso il voto al parlamento, votassero tutti (anche gli assenti dell'opposizione che sono stati determinanti per far passare quella porcheria). Il presidente, garante di altri ed altro invece che del popolo, ha fatto "quello che doveva fare"…….
fabio vagnarelli
8 Ottobre 2009 @ 5:23
Scritto rigoroso e di grande chiarezza, pienamente condivisibile.
Solange Manfredi
8 Ottobre 2009 @ 7:46
Per Brontolo
Io amo il diritto e difendo la Costituzione.
Se una persona subisce un'ingiustizia lo sottolineo, indipendentemente dalle sue convinzioni, fede o religione.
Anonimo
8 Ottobre 2009 @ 10:32
brontolo: per solage io amo la verita' e la giustizia se una cosa non è giusta la sottolineo, resta un fatto che sarebbe segno di grande umiltà da parte tua ammettere le scempiaggini che hai scritto su de magistris jenco & c. ,che hanno mostrato la maschera e fatto capire chi sono e cosa sono , non pensi che un po dovresti dire mi spiace mi sono sbagliata, o altro visto la mostruosita' dell'impegno verso il trattato di lisbona ,
Anonimo
8 Ottobre 2009 @ 10:35
"brontolo: per solage"
aridaje
Anonimo
8 Ottobre 2009 @ 10:45
il lodo non è passato…
ma non essendo una bocciatura completa in quanto 9-6 è il risultato finale, non è possibile che quei numeri siano un segnale/messaggio??
Le famose "veline" (intese quelle di raccolta x doc.ti) di cui parlava la Sig.ra Lario V. qualche mese fa, forse sono proprio queste??
Scusate l'italiano…ma sto scrivendo di fretta…
Ciao, continuate così!!
Solange Manfredi
8 Ottobre 2009 @ 11:49
No, Brontolo, non concordo. Come ti ho già spiegato De Magistris e Genchi hanno subito, nei fatti, delle ingiustizie. Queste vanno sottolineate, al di là del fatto che io possa condividere o meno le loro posizioni politiche in ordine a qualsiasi cosa. Sarebbe oltremodo disonesto schierarsi solo contro le ingiustizie commesse alle persone che la pensano come noi, o ci sono simpatiche, o fanno e dicono sempre e solo ciò che noi ci aspettiamo e vogliamo.
Anonimo
8 Ottobre 2009 @ 13:44
Il vero golpe verso l'impeachment
Il premier si sarebbe rivolto "a una potenza amica non alleata"
L'indiscrezione circolata in questi giorni non è stata smentita
Berlusconi, aiuti dagli 007 stranieri
Il Pd chiede chiarimenti urgenti
Il Pd: "Obbligo istituzionale di smentire la notizia.
Se è successo davvero, si tratta di alto tradimento"
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-varie-2/servizi-segreti/servizi-segreti.html
Anonimo
8 Ottobre 2009 @ 21:18
brontolo:Guarda non so piu' come dirlo certamente de magistris ha subito una grande ingiustizia, ma sarebbe stato onesto da parte tua scrivere che aveva sbagliato nel prendere questa posizione a favore del trattato di lisbona .Fatto gravissimo , che a te che sei una giurista,dovrebbe far venire la febbre, da non dormire la notte sapendo che esiste una trattato simile , io penso che de magistris abbia fatto qualcosa di buono ma che si sia corrotto e trovo infinitametne ingiusto tu non lo dica ,a ma che anzi difendi l'indifendibile , e ometti di vedere che cosa orrenda ha fatto usando quei voti e la nomea da duro e puro che si è fatto in giro,grazie anche hai tuoi articoli e anche se sei astuta cara solage devi ammettere che non è questione di gusto tipo gli piace il gelato ai pistacchi sono fatti suoi….. no no e ancora no, le persone li hanno votati perche' pensavano che avrebbero aiutato o difeso gli interessi delle gente debole , ma anzi al contrario li hanno enormente traditi e tu su questo non scrivi un miserabile rigo. ti pare onesto questo tuo atteggiamento??? http://www.youtube.com/watch?v=dSOiuUzUWoU
Solange Manfredi
8 Ottobre 2009 @ 22:52
Ok, Brontolo, allora concordiamo su alcuni punti. De Magistris ha subito un'ingiustizia e, come tale, l'ho sottolineata. E non mi sono sbagliata a sottolineare un'ingiustizia, nè avrei omesso di sottolinearla solo perchè chi l'ha subita poi ha fatto scelte che non condivido. Ovviamente, e lo chiarisco una volta per tutte, non condivido la presa di posizione di De Magistris sul trattato di Lisbona, anzi mi sorprende (come mi aveva sorpreso vederlo scendere in politica). E stai sicuro che scriverò anche su questo. Ma mi si deve dare il tempo.
Anonimo
8 Ottobre 2009 @ 23:23
"e ometti di vedere che cosa orrenda ha fatto usando quei voti e la nomea da duro e puro che si è fatto in giro,grazie anche hai tuoi articoli"
mah… che castronerie…
e ripeto per la milionesima volta:
SI CHIAMA SOLANGE CON LA ENNE!!!
brontolo, impara a scrivere!
non solo il nome di solange
impara a scrivere proprio in generale
Anonimo
9 Ottobre 2009 @ 1:05
Ormai fate solo ridere.
Tutto questo casino della rosa rossa e adesso è chiaro dove volete andare a parare.
Non la fate tanto lunga: A QUANDO FINALMENTE LA DICHIARAZIONE CHE A CAPO DELLA ROSA C'E' BERLUSCONI?
Siete dei poveracci, patetici.
Anonimo
9 Ottobre 2009 @ 6:32
Antimafia Duemila – La giustizia di facciata e le bugie del ministro.
…
Lo scorso 2 luglio Angelino Alfano si vantava di aver varato “norme che costituiscono, per la prima volta dai tempi del giudice Falcone, un baluardo legislativo fondamentale per affondare il colpo definitivo a cosa nostra”. Il Guardasigilli spiegava poi che tali innovazioni avrebbero consentito a magistrati e investigatori “di dotarsi di strumenti straordinariamente efficaci, all’avanguardia fra le legislazioni mondiali in materia”.
Ma vediamo la realtà dei fatti: nel Ddl sulle intercettazioni varato da mesi e pronto per essere convertito in legge viene prospettato una vera e propria “contro-riforma” nel sistema giustizia, richiesta e pretesa espressamente dal presidente Berlusconi e realizzata dal ministro Alfano.
Basta leggerne solamente alcuni stralci per rendersi conto del divario tra finzione e realtà.
…
La maggioranza degli italiani disconosce i decreti di archiviazione di Firenze (1998) e di Caltanissetta (2002) per le stragi del ‘92 e del ‘93 nelle quali Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi vengono scagionati per mancanza di prove dalle accuse gravissime di essere complici di mafiosi “stragisti”, ma vengono altresì “segnati” in maniera indelebile per avere intrattenuto “rapporti non meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma stragista realizzato, all’essere tali rapporti compatibili con il fine perseguito dal progetto”. Una definizione che in un paese “civile” avrebbero impedito a chiunque di continuare la propria carriera politica.
E’ evidente quindi perché Berlusconi sia allarmato per quei magistrati che continuano a indagare sul biennio stragista ‘92/’93. L’8 settembre scorso, intervenendo alla Fiera del Levante, aveva dichiarato di sapere che “ci sono fermenti in procura, a Palermo e a Milano. Si ricominciano a guardare i fatti del ‘93, del ‘94 e del ‘92. Mi fa male che queste persone, con i soldi di tutti, facciano cose cospirando contro di noi, che lavoriamo per il bene del Paese”.
…
Dal 2001 ad oggi si sono succeduti governi di centro-destra, di centro-sinistra e poi ancora di centro-destra.
In nessun caso la lotta alla mafia è stata una priorità.
Non che avessimo alcuna illusione da parte di un premier pluri inquisito, il cui braccio destro è stato condannato in I° grado a 9 anni per mafia.
Dalla relazione presentata alcuni giorni fa dal presidente della commissione Antimafia, Giuseppe Pisanu, basata sull’ultimo rapporto del Censis, è emerso che almeno tredici milioni di italiani, pari al 22% della popolazione, vivono in comuni, questi sono 610, che hanno registrato infiltrazioni mafiose.
…
Anonimo
9 Ottobre 2009 @ 9:07
http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/group.php?gid=108591556950&ref=ts
Anonimo
9 Ottobre 2009 @ 13:15
A un anno dalla morte di Heider hanno pensato bene di fare un piccolo museo a lui dedicato… non poteva mancare la moglie con un bel mazzo di rose…
http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/gente/haider-mostra/9.html
Anonimo
9 Ottobre 2009 @ 14:22
http://www.youtube.com/watch?v=ARu1VfsIpyY&feature=player_embedded
In questo video, il più sfacciato messaggio massonico nella più popolare trasmissione televisiva.
sconvolgente
barbaranotav
9 Ottobre 2009 @ 22:15
tanto con il trattato di Lisbona son tutti discorsi superati.
I nostri politici, oltre che ad essere camerieri delle banche diventeranno definitivamente dei passacarte.
Lodo o non lodo.
Perché nessuno a parte Calderoli si è posto il dubbio del referendum sul Trattato?
Tutti zitti sti pennivendoli in smania di tanta libertà, il libero DeBenedetti/CIR/Goldman Sachs avesse mai scritto due domande critiche sul trattato di Lisbona, ma 10 domande di gossip a impestare da mesi ritenute vitali per il paese sì, lo ha trovato lo spazio.
Anonimo
11 Ottobre 2009 @ 8:55
lo scudo fiscale criminale è davvero una porcata immane. solo un governo davvero infame poteva fare una skifezza del genere. e napolitano ha firmato subito. vergogna!