Paolo Franceschetti
Stefania Nicoletti
1. Premessa. 2. San Bernardo. 3. I templari e la vendetta templare. 4. La candida rosa. 5. San Giovanni. 6. L’aquila. 7. Le api. 8. La numerologia. 9. Dio. 10. Fra Dolcino. 11. Beatrice. 12. Salomone e il tempio di Gerusalemme. 13. Altri riferimenti. 14. Dante non era cattolico. 15. Delitti moderni e simbolismo dantesco. 16. Gli studiosi. 17. Conclusioni.
1. Premessa.
In questo articolo approfondirò un argomento cui ho accennato spesso negli articoli precedenti, ovverosia il ruolo di Dante nell’esoterismo rosacrociano, che si riflette sul simbolismo di molti delitti della nostra storia recente. Dante apparteneva ad una organizzazione segreta, quella del Fedeli d’Amore, di diretta derivazione templare e rosacrociana, e in alcuni siti templari si afferma che avesse il grado di cavaliere kadosh; ora, se tre indizi fanno una prova, qui se ne hanno molti di più, (99, cioè 33 per tre).
D’altronde Dante viveva in un’epoca dove anche solo mettere in dubbio la verginità della Madonna era sufficiente per essere messi al rogo; logico quindi che chi voleva professare idee diverse doveva farlo in segreto, e celando sotto un linguaggio metaforico le sue vere idee.
Quindi tutta la Divina Commedia è un’immensa epopea rosacrociana, comprensibile solo agli iniziati.
Se è impossibile per dei profani come noi capirne il messaggio segreto finale, tuttavia è senz’altro possibile capire il simbolismo immediato e visibile.
2. San Bernardo.
Iniziando da San Bernardo, è noto che costui è il creatore della regola dei Templari. E’ quindi uno dei santi più importanti per la massoneria e per i Rosacroce. Non a caso Dante lo colloca come sua guida, che al trentesimo canto prende il posto di Beatrice. E’ San Bernardo che porta Dante fino a Dio, il che significa che è addirittura più importante di Beatrice. Mettere in dubbio che Dante fosse un templare, o scrivere che San Bernardo è stato scelto perché è “molto devoto alla Vergine” è ridicolo più o meno come dire che scelse Beatrice perché aveva due gran belle tette. San Bernardo infatti è uno dei co-fondatori di quell’ordine segreto, iniziatico, sterminato nel 1300 da Filippo il Bello, e che è tuttora l’ordine più segreto e potente al mondo.
D’altronde dobbiamo tenere presente che Dante non fa nulla a caso, e nulla del suo poema è scelto senza un motivo ben preciso. A maggior ragione la scelta di San Bernardo, che è la figura più importante del poema, superiore addirittura a quella di Beatrice.
Solo una critica letteraria ottusa e incapace di andare al di là delle apparenze ha saputo per secoli affermare che Beatrice è la figura più importante del poema, per poi liquidare San Bernardo con due parole, praticamente identiche in ogni commento, secondo cui costui sarebbe il simbolo della contemplazione.
3. I templari e la vendetta templare.
Si parla talvolta di vendetta templare, con riferimento al fatto che quando il gran maestro dei templari Jacques de Molay andò al rogo, il venerdì 13 ottobre (da cui il famoso “venerdì 13” che porta sfortuna) maledisse il papa Clemente V e l’imperatore Filippo il Bello, che morirono entro poco tempo in circostanze abbastanza anomale, che hanno fatto nascere la leggenda della vendetta templare.
Dante non cita mai espressamente i Templari e la loro vicenda, nonostante conoscesse bene, ovviamente la dottrina templare, e pare fosse addirittura a Parigi quando fu arso Jacques De Molay. Probabile che il vero motivo stia nel fatto che non voleva scoprirsi troppo, oltre al fatto che tutta l’opera è ispirata alla tradizione e alla sapienza templare; in effetti, ponendo San Bernardo come sua guida finale, Dante non poteva essere più esplicito riguardo a ciò che pensava del processo ai Templari e alla loro presunta “eresia”.
Tuttavia in un passo della Commedia si accenna alla vicenda templare, lì dove dice che “il nuovo Pilato sì crudele, che ciò nol sazia, ma senza decreto porta nel tempio le cupide vele. O signor mio, quando sarò io lieto, a veder la vendetta che nascosa, fa dolce l’ira tuo nel tuo segreto?” (Purgatorio, canto XX, 86-96). Versi di non facile interpretazione, ma che alludono al fatto che senza motivo (o meglio, senza decreto papale, unica autorità da cui i Templari discendevano; “senza decreto”) Filippo il Bello sterminò l’Ordine del Tempio, e che prima o poi arriverà la vendetta (vendetta nascosa, cioè nascosta, come sono in genere nascoste tutte le morti per contrappasso di tipo massonico, fatte passare per suicidi o incidenti).
La vendetta templare, quindi, ancor oggi attuale e praticata.
Il rapporto coi Templari poi è indirettamente confermato anche dal giudizio che Dante dà di Clemente V, definito nell’Inferno un “pastor senza legge”, e, nel Purgatorio, “puttana sciolta” (in tutto Clemente V viene nominato 6 volte, e sempre presentato in modo pessimo).
Nel canto 30 del Paradiso Beatrice è descritta nell’Empireo, contornata e protetta dal “convento delle bianche stole”, che, secondo una versione, potrebbero essere le bianche stole dei cavalieri templari.
Nel canto 27 del Purgatorio, v. 15 e ss., invece, Dante si dice spaventato dal fuoco, perché gli ricorda “umani corpi già veduti accesi”. Ora, è difficile pensare che Dante sia spaventato per un semplice fuoco, dato che era già passato per l’inferno e per prove peggiori; lo spavento potrebbe invece essere dovuto al fatto che il ricordo riguarda qualcosa che lo toccò profondamente, probabilmente il rogo in cui morì Jacques de Molay, secondo alcuni commentatori, cui pare che Dante avesse assistito personalmente.
4. La Candida Rosa
I beati, nel paradiso, sono disposti in forma di Candida Rosa. E gli ultimi canti del Paradiso sono tutti incentrati sulla descrizione della rosa e di Dio.
La rosa quindi ha un valore centrale per tutto il poema, e su questo mi pare non ci sia molto altro da dire. Tutto il poema dantesco è un viaggio per arrivare alla candida rosa e alla conoscenza di Dio e gli ultimi canti del Paradiso sono interamente dedicati alla descrizione di questa candida rosa. Non è azzardato affermare che tutto il poema è un viaggio per arrivare alla Rosa. Eilphas Levi, infatti, scriverà nel suo “Storia della magia” che nella Divina Commedia viene per la prima volta messo in evidenza e descritto, tutto il simbolismo rosacrociano.
Così come nella Golden Dawn e nelle altre organizzazioni rosacrociane o templari il percorso iniziatico tende alla conoscenza e alla sapienza, fino a che non si raggiunge la purezza della rosa, così Dante attraversa prima l’inferno (l’opera al nero), poi il purgatorio (l’opera al bianco) e poi infine il paradiso, l’opera al rosso, arrivando alla Rosa.
Questa non è una semplice analogia; è, in tutto e per tutto, un percorso rosacrociano e templare.
5. San Giovanni.
San Giovanni, festeggiato il 24 giugno, è il patrono della massoneria ma anche della Rosa Rossa.
Il motivo lo troviamo nel canto 25 del Paradiso; San Giovanni è infatti colui che “giacque nel petto del nostro Pellicano”; il Pellicano, oltre ad essere uno dei simboli fondamentali dei Rosacroce, è il simbolo di Cristo.
Ora la Rosa Rossa è il simbolo che sta al centro della croce; metaforicamente simboleggia il cuore di Cristo, e dunque anche il suo sangue (ed è per questo che è collocata al centro della croce).
San Giovanni, mettendo la testa nel petto di Cristo, simbolicamente ha messo la testa lì dove è la Rosa Rossa.
San Giovanni infatti è il simbolo della Rosa Rossa e viceversa.
6. L’aquila.
Altro simbolo rosacrociano importantissimo è l’Aquila. In diversi punti del Paradiso si parla dell’Aquila, simbolo dell’impero, contrapposta alla Croce, simbolo della Chiesa. L’aquila e la croce non sono altro che i simboli templari che erano incisi nel sigillo di un gran maestro templare nel 1200.
L’aquila inoltre è anche il simbolo di San Giovanni Evangelista.
E sono molti i canti che parlano dell’Aquila, e dei suoi rapporti con la Chiesa.
Non a caso la città de L’Aquila è un importantissimo centro templare in Italia, ed è stata costruita anticamente secondo lo schema che è proprio anche della pianta di Gerusalemme
7. Le api.
“Dat rosa mel apibus” è un motto rosacrociano famoso, che compare nel frontespizio dell’opera “Summus Bonum” dell’alchimista rosacrociano R. Fludd. Possibile che questa famosa immagine, con il motto in latino, tragga origine da Dante, che nel canto 30 del Paradiso, dopo aver detto che la “milizia santa” siede a mò di Candida Rosa, paragona la rosa alle api (versi 7 e ss.). Le api sono quindi anche il simbolo dei beati.
Il che, forse, spiega perché le api sono uno dei simboli rosacrociani.
8. La numerologia.
Sulla numerologia faremo un breve cenno perché la maggior parte dei commentatori in realtà ha già messo in evidenza la struttura matematica di tutta la Commedia (33 canti per tre cantiche, oltre ad una di introduzione; 9 cieli). In particolare, 9 è un numero importante per i Templari perché nove erano i fondatori tradizionali dell’Ordine del Tempio e 9 le provincie del Tempio di Occidente.
Importanti sono poi l’11 e il 3.
La Commedia è strutturata in strofe composte da 3 versi (terzine). Ogni verso ha 11 sillabe (endecasillabo). Quindi, in pratica, ogni terzina ha 33 sillabe.
Quello che pochi sanno però è che nella Commedia ricorre innumerevoli volte il numero 13, altro numero particolarmente importante per i Templari (Robert John, pag. 208 e ss..). Infatti:
- 13 sono i personaggi dell’Inferno che si fanno riconoscere dicendo il loro nome;
- 13 sono quelli che si fanno riconoscere con perifrasi;
- 13 quelli che vengono riconosciuti senza avere particolari caratteristiche.
- Nel canto 4 dell’Inferno, poi, quando Dante giunge al “nobile Castello” ci sono 39 personaggi (13 per 3). E tale castello (cerchiato da sette mura, a cui Dante accede per 7 porte) ha una notevole somiglianza con il castello che i Templari edificarono ad Athlith, in Palestina.
- 13 sono le anime che Dante incontra nelle Malebolge.
- Nel canto 21 compaiono dodici lanzichenecchi dai nomi buffi (Barbariccia, Calcabrina, Libicocco, Draghignazzo, ecc…) infernali, a cui però dobbiamo aggiungere Malebranche e diventano 13.
- Anche il Paradiso e il Purgatorio, senza dilungarci, sono comunque popolati di personaggi che si raggruppano sempre col numero 13.
- I versi della preghiera che san Bernardo rivolge alla Vergine nell’ultimo canto del Paradiso sono 39.
Tutte le profezie della Divina Commedia distano tra loro 666 versi, o 515.
E 515 non è un numero casuale, ma è uno dei più misteriosi della Commedia, perché Dante stesso, nel canto 33 del Purgatorio, per bocca di Beatrice annuncia che verrà il giorno in cui verrà un messo di Dio, col numero 515, che farà giustizia dei delitti della Chiesa e dell’impero: “io veggio certamente, e però il narro, a darne tempo già stelle propinque, secure d’ogni intoppo e d’ogni sbarro, nel quale un cinquecento diece e cinque, messo di Dio, anciderà la fuia con quel gigante che con lei delinque”.
I versi dell’intero poema sono in tutto 14.233, la cui somma teosofica dà ancora una volta 13.
Uno studioso recente ha inoltre fatto alcuni calcoli e numerando i versi della Divina Commedia da 1 a 14233, risulta che il verso numero 1618, che è il cosiddetto numero aureo in esoterismo, corrisponde al verso 13 del canto 13 della del poema.
In altre parole, Dante ha strutturato la sua commedia con una proporzione matematica sbalorditiva.
Del resto non poteva essere diversamente, dato che i Templari si rifacevano ad un’idea, che era anche di San Bernardo, secondo cui Dio è peso, misura, e numeri e conoscere il segreto dei numeri equivale a conoscere il segreto di Dio; tale idea risale a Pitagora e sta alla base dell’esoterismo massonico ma anche rosacrociano e templare.
9 Dio.
San Bernardo conduce Dante a Dio, come abbiamo detto. Dio, lo dice espressamente Dante nel canto 33 del Paradiso, ha un’effige umana. Questo è in realtà l’insegnamento rosacrociano; se infatti la Chiesa Cattolica mette al centro della sua teoria Dio, che tutto può, e al cui cospetto noi siamo nulla, potendo solo invocare “pietà” e “misericordia”, l’insegnamento rosacrociano mette al centro l’uomo, che ha in sè le potenzialità di Dio, essendo stato creato a sua immagine e somiglianza.
L’insegnamento rosacrociano, quello puro, è ovviamente eretico visto dall’ottica di un cattolico ortodosso, ma è in realtà molto più aderente alla Bibbia e al messaggio di Cristo di quello della Chiesa Cattolica, che di questo messaggio ha fatto scempio nei secoli; in realtà chi ha stravolto il messaggio di Cristo è la Chiesa, e questo i templari lo sapevano bene e lo sanno bene tuttora.
Proprio mettendo al centro l’uomo, e la sua volontà, con la possibilità di modificare la realtà circostante, è possibile capire perché Templari e Rosacroce praticavano e praticano la magia; perché la magia non è altro che il potere di apportare modificazione alla realtà circostante, per mezzo della forza di volontà. Il che è possibile perché l’uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio, per volontà di Dio stesso. Capacità e potenzialità che invece la Chiesa Cattolica rinnega come demoniache, nel momento in cui mette al bando maghi, cartomanti, ecc.
Nell’ultimo canto del Paradiso, quindi, viene svelata la natura di Dio; un cerchio, come un’immagine al centro: l’immagine dell’uomo. Quella circulazion, ovverosia quel cerchio, “mi parve pinta de la nostra effige”.
10 Fra’ Dolcino.
Fra Dolcino era un frate che fu condannato come eretico e messo al rogo, fondatore di una setta chiamata i Dolciniani. In teoria, quindi, avere simpatie per Fra Dolcino a quei tempi equivaleva ad essere fuori dalla Chiesa.Uno dei più commoventi passi dell’Inferno è quello in cui Maometto dice a Dante di avvertire fra’ Dolcino che si armi, se vuole resistere alla crociata che verrà condotta in futuro contro di lui. Questo passo, anche se molti commentatori lo interpretano come se Dante avesse voluto mettere Fra Dolcino fra gli eretici, richiama tutt’altro.
Leggendolo senza pregiudizi, sembra invece un avvertimento, un voler evitare l’inevitabile; ma voler evitare qualcosa a qualcuno è una manifestazione di affetto, ed è questo infatti che si percepisce leggendo quei versi: “Or dì dunque a Fra Dolcino che si armi, tu che forse vedrà il sole in breve, s’ello non vuole qui tosto seguitarmi, sì che di vivanda, che stretta di neve non rechi la vendetta al Noarese, ch’altrimenti acquistar non saria lieve”.
Ora, Fra’ Dolcino era un eretico, ma la sua eresia era evidentemente vicina al pensiero di Dante; in caso contrario, non lo avrebbe avvertito di armarsi adeguatamente per non dare la vittoria al Noarese.
Uno dei tanti segni che Dante si discostava dal pensiero della Chiesa, su vari punti.
11 Beatrice.
Su Beatrice sono stati versati fiumi di inchiostro. Mi limito quindi a rimandare agli studi del Valli, il quale ritiene un vero insulto all’intelligenza pensare che Beatrice fosse un personaggio reale. Ma è anche un insulto pensare che Beatrice sia il simbolo della teologia, come dicono quasi tutti i commentatori.
Beatrice è invece probabilmente il simbolo della sapienza, la Sophia, la saggezza e la conoscenza ricercata negli ordini iniziatici; il nome non è scelto a caso, in quanto significa “colei che dà la beatitudine” e ciò che dà la beatitudine sono la conoscenza e la contemplazione.
Non a caso poi Beatrice cede il passo a san Bernardo; essendo Bernardo il fondatore della regola templare, era anche il simbolo del massimo grado dell’iniziazione. Beatrice (cioè la conoscenza, la sapienza) può farci raggiungere infatti mete elevatissime di felicità e saggezza, ma per arrivare alla conoscenza suprema c’è bisogno di essere iniziati ai massimi segreti templari e rosacrociani, il che poteva essere fatto solo da colui che dei Templari è il teorico, cioè, appunto, San Bernardo.
12. Salomone e il Tempio di Gerusalemme.
Anche riguardo a Salomone esiste un evidentissimo riferimento massonico e rosacrociano; per Dante infatti Salomone è la persona più saggia di tutta la storia dell’umanità (è definito “l’alta mente u’ si profondo saver fu messo, che se l vero è vero a veder tanto non surse il secondo”, Par. canto X, 112).
E nel canto 13 San Tommaso spiega a Dante come Cristo sia il primo tra gli uomini per natura divina, ma Salomone sia il primo per saggezza regale, e quindi il più meritevole di essere re.
Bisogna ora considerare che in realtà tutto il Paradiso è agli antipodi di Gerusalemme e di Sion. E secondo alcuni studiosi il Paradiso è addirittura il sito del Tempio di Gerusalemme, proiettato nel suo antipodo terrestre (Robert John, pag. 243).
Come dire che Gerusalemme e il Tempio di Salomone sono il luogo più importante della terra.
Ed è inutile ricordare, per chi legge questo sito, che Salomone è anche il costruttore del Tempio di Gerusalemme, da cui ha origine la leggenda di Hiram e da lì tutta la massoneria.
13 Altri riferimenti.
Altri riferimenti meno evidenti ma non per questo meno importanti (perché tutti insieme contribuiscono a formare un quadro complessivo chiarissimo) sono sparsi ovunque.
Innanzitutto che la Divina Commedia sia un’opera intellegibile a pochi, e provvista di un senso segreto, è detto nel nono canto del Paradiso, dove Dante stesso avverte che la sua dottrina è percepibile solo da chi ha un intelletto sano.
Molteplici poi sono i riferimenti al giglio e alla rosa, i due simboli rosacrociani per eccellenza, compresa la Rosa Rossa.
Nel canto 23, si legge “quivi è la rosa che l verbo divino carne si fece; quivi sono li gigli al cui odor si prese il buon cammino” che in genere viene letto come una metafora della Madonna (la rosa, che infatti spesso nella tradizione cattolica viene chiamata Rosa Mistica) e degli apostoli.
Mentre nel Purgatorio, al canto 29, v. 144 e ss., vi sono i 4 apostoli, Giacomo, Giuda, Pietro e Giovanni, e Dante ha cura di precisare che sono ornati non da gigli ma da rose rosse: “di gigli attorno al capo non faceano brolo, anzi di rose e d’altri fior vermigli”.
Si fa spesso riferimento, in tutta la Commedia, ai concetti di Fede, Speranza e Carità che sono, sì, simboli cristiani ma anche rosacrociani, come ci spiega chi di Rosacroce se ne intende:
http://www.carpeoro.com/triploprincipiorosa+croce.php
Alcuni dignitari della massoneria scozzese si intitolano “Principe di Mercede” o Scozzese Trinitario (infatti tutto ricorda l’emblema della Trinità); la loro assemblea o capitolo si chiama Terzo Cielo; hanno per simbolo un Palladium o statua della Verità, rivestita come Beatrice dei 3 colori verde bianco e rosso (che rappresentano le 3 virtù teologali: Speranza, Fede e Carità/Amore). Verde bianco e rosso sono quindi i colori di Beatrice e sono anche i colori che verranno poi scelti per comporre la bandiera italiana (cit. da R. Guénon, “L’esoterismo di Dante”).
14. Dante non era cattolico.
Dante, a quell’epoca, non poteva parlare più liberamente di come fece.
Anzi, per l’epoca, alcuni contenuti della Commedia potevano già sembrare eretici, ma probabilmente Dante faceva affidamento sull’arma più formidabile su cui poteva contare per mantenere il suo segreto: la stupidità di chi leggeva, che ha garantito fino a poco tempo fa una assoluta segretezza sul suo pensiero. E che ne garantisce la segretezza anche oggi.
Solo di recente, a partire da Giovanni Pascoli, si è cominciato a far luce sul significato esoterico della Divina Commedia, e solo di recente si è cominciato a dubitare che Dante fosse addirittura cattolico.
Il punto poi, è che se non si conosce anche solo in parte la teoria e il simbolismo dei Rosacroce e dei Templari, non ci si accorge del reale intento dell’opera dantesca.
Al contrario, per chi conosce queste organizzazioni, leggere Dante sarà, in realtà, la lettura di un viaggio iniziatico affascinante.
Risulterà però altrettanto ovvio che Dante non era cattolico. Se era cristiano, lo era nel senso rosacrociano del termine, quello più puro. Era invece contro la Chiesa Cattolica, tant’è che la sua Commedia è tuttora forse l’opera più importante per le organizzazioni segrete anticattoliche, e non a caso nei delitti dell’Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro è sempre presente un forte simbolismo dantesco.
15. Delitti moderni e simbolismo dantesco.
Il delitto più importante della storia d’Italia intriso di simbolismo rosacrociano è il delitto Moro. Infatti:
– Moro venne infatti portato al numero 9 di Via Caetani, e Caetani è, appunto, uno dei dantisti che per primi parlarono apertamente del linguaggio segreto di Dante.
– Al numero 9 poi c’è il conservatorio di Santa Caterina della Rosa.
– Il delitto Moro poi parte con l’eccidio di Via Fani; e Mario Fani è il personaggio, viterbese, fondatore del “Circolo di Santa Rosa”.
– L’auto su cui viaggiava la scorta di Moro è una Fiat 130, ed ecco che torna il 13;
– L’avviso che arrivava l’auto della scorta fu dato al commando di presunte BR, pare, da Rita Algranati, che in mano aveva un mazzo di fiori. Chi segue questo blog sa che Santa Rita è un altro dei simboli per indicare la Rosa Rossa, in quanto è la santa delle rose rosse.
– 9 sono i comunicati che le BR rilasciarono durante il sequestro Moro, 39 la somma teosofica della data in cui venne trovato morto Moro (13 per 3).
Anche i delitti del mostro di Firenze sono intrisi di simbolismo Dantesco. Mi riferisco solo ai più immediati.
Si parte dalla città, Firenze, che ha dato i natali a Dante.
Il nome del presunto mostro, Pietro Pacciani, era il nome di uno dei figli di Dante. Ne abbiamo parlato diffusamente nell’articolo “Il mostro di Firenze, una nuova ipotesi sul movente”, quindi su questo punto non aggiungo altro.
Mentre la famosa villa al centro dell’inchiesta è situata a pochi metri da Via Dante e Via della Rose, in una via anch’essa dal significato esoterico evidente.
Thomas Harris scrisse il libro “Hannibal” come chiaro monito diretto agli investigatori che si occupavano del caso; in pratica il libro era un invito a non indagare oltre. “Conviene fermarci qui, se vogliamo continuare a vivere”, dice la frase conclusiva del romanzo. Hannibal, nel film, è un dantista esperto, e in uno dei momenti più importanti del film, parla di Dante; in particolare, tiene una conferenza sul suicidio, e sul canto in cui compare Pier della Vigna. Sembra un messaggio al procuratore Vigna, oltre che al commissario che si occupò della vicenda, Giuttari; un avvertimento che, se proseguiranno le indagini, li ritroveranno suicidati.
Benigni, che di Dante è un esperto, fa uscire nelle sale il film “Il Mostro” che già nei primi minuti del film mostra delle rose rosse, mentre il padrone di casa del protagonista si chiama Roccarotta, in assonanza con la Rosa Rossa. La data di uscita del film non è casuale; 22 ottobre 1991, cioè esattamente 13 anni dopo quel 22 ottobre in cui vennero uccisi a Calenzano (il paese dove vive Benigni) due giovani, Susanna Cambi e Stefano Baldi. Dante, la rosa, il 13 templare… E’, probabilmente, il messaggio agli organi di informazione affinché cambino strategia e inizino a deridere gli inquirenti che si occupano del caso.
Molto sottile poi è il collegamento tra uno dei delitti del mostro, in cui la donna viene ritrovata con una collana in bocca, in una posizione analoga a quella che assume nel famoso quadro “La Primavera” del Botticelli la prima figura da destra (da cui fuoriesce una ghirlanda di fiori dalla bocca); come alcuni studiosi hanno dimostrato, la Primavera del Botticelli cela diversi messaggi nascosti, tra cui una data che corrisponde all’ingresso di Dante nel Paradiso (sul punto vedere le interviste a Giancarlo Gianazza).
Più in generale, poi, un aspetto importantissimo in molti delitti è la legge del contrappasso che Dante applica alle pene dei dannati. Molti testimoni di processi importanti, ma anche molti personaggi famosi scomodi, muoiono impiccati nelle posizioni e con i modi più improbabili; ne abbiamo già parlato nel nostro articolo “Delitti e balle mediatiche” e negli articoli sull’omicidio massonico, quindi non ci torneremo sopra, se non per sottolineare che il motivo per cui i servizi segreti e la massoneria in genere continuano ad eliminare i loro nemici con questi modi non credibili, rendendo manifesto a tutti che si tratta di un omicidio, è proprio la necessità di rispettare alcune regole rituali.
Più in generale, muoiono impiccati molti “traditori” cioè persone interne al sistema che però non hanno voluto o potuto sottomettersi a determinate imposizioni.
Ecco quindi che Elisabetta Ciabani, la testimone che voleva rivelare alcune cose che sapeva della Rosa Rossa, morirà con delle coltellate sul pube.
Ecco che Luciano Petrini, che stava facendo una perizia sul colonnello Ferraro, ufficiale dei servizi segreti “impiccatosi” al portasciugamani del bagno, morirà a colpi di portasciugamano.
Ecco che Pasolini, che aveva cantato la periferia e il degrado di essa, e che stava per svelare i segreti del delitto Mattei (che morì su un aereo in volo), viene ucciso secondo la simbologia che segue; 1) a Ostia (Ostia che rappresenta il corpo di Cristo); 2) all’idroscalo (dove atterrano gli aeroplani); 3) in un ambiente di degradazione, abbandonato.
Oppure pensiamo al ciclista Pantani, che morirà infatti all’Hotel Le Rose, in un giorno la cui somma è 13.
O ai due testimoni di Ustica che moriranno a Ramstein in Germania, durante la manifestazione delle Frecce tricolori, proprio mentre guidavano i loro aerei.
16. Gli studiosi.
Gli studiosi che hanno affrontato il problema della dottrina segreta di Dante sono diversi. Il problema è che chi non è un massimo iniziato ai misteri massonici e rosacrociani non è in grado di capire la Commedia con lo stesso grado di precisione di altri, quindi, per così dire, procede a braccio o a intuito, riuscendo a notare alcuni particolari ma trascurandone altri.
Chi invece è un iniziato dà per scontato che l’opera di Dante sia un’immensa epopea rosacrociana, tant’è che Eliphas Levi, nel suo “Storia della magia” lo scrive a chiare note, e anzi dice che è la prima volta, nella storia dell’umanità, che viene descritta con chiarezza, in un’opera letteraria, il simbolo per eccellenza dei Rosacroce.
Chi non è iniziato ai misteri massonici, rosacrociani e templari, invece, non ha la stessa precisione di pensiero e spesso dimostra di essere un po’ confuso; molti poi si contestano a vicenda, talvolta criticandosi e/o contraddicendosi, quando, a mio parere, più che studi e teorie diverse, i vari studiosi guardano solo una parte del tutto. Credo infatti che i vari risultati cui gli autori sono pervenuti fin qui, debbano integrarsi a vicenda, tenendo presente che ogni studio è necessariamente incompleto e che i misteri della Commedia saranno risolti dai profani solo fra diverso tempo.
Uno dei primi fu il poeta Giovanni Pascoli. Seguirono poi Michelangelo Caetani, Dante Gabriel Rossetti, Aroux, Perez.
Uno dei testi più importanti sicuramente è il famoso “L’esoterismo di Dante” di René Guénon.
Fu il Valli credo, che per primo parlò di una vera e propria organizzazione segreta, quella dei Fedeli d’Amore, mettendone in luce il linguaggio. Purtroppo Valli è morte poco tempo dopo aver scritto il suo libro “Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d’Amore”.
Di recente è uscito un libro di Carlo Signore, “Nei segreti di Dante”, che svolge una serie di studi di tipo matematico sulla Commedia.
Molto interessante è il libro “Dante templare” di Robert John. Tutto il libro si basa su una curiosa contraddizione, nel senso che l’autore cerca di dimostrare che Dante è un templare, contemporaneamente affermando però che Dante era comunque dentro la chiesa cattolica e ne seguiva i dettami in modo ortodosso.
Il che, almeno con riferimento all’epoca dantesca, è un falso clamoroso, dato che i templari furono accusati di eresia e sterminati; e solo di recente, grazie agli studi di Barbara Frale, è stato finalmente abbattuta la contraddizione tra templarismo e cattolicesimo. Ma all’epoca di Dante essere templare equivaleva ad essere messi al rogo.
Molto interessante è anche il libro “Dante e il simbolismo pitagorico”, di Vinassa De Regny.
Probabilmente tra gli studiosi che hanno capito di più Dante abbiamo Giancarlo Gianazza e Maria Grazia Lopardi, che, a mio parere, sanno molto di più di quel che dicono espressamente. Non mi risultano monografie specifiche.
17. Conclusioni.
Rammento però che questo articolo vuol essere solo un primo approccio a Dante, ed è suscettibile in futuro di aggiornamenti, cambiamenti di rotta, aggiunte, ecc.
E’ un invito a leggere Dante con occhi diversi, e con spirito diverso, per capire quello che per me era fino a poco tempo fa uno dei misteri dell’umanità; mi domandavo infatti come potesse un’opera così noiosa essere considerata un capolavoro in tutto il mondo, fino a che non ho svelato il mistero.
Se io spiego la bellezza di una motocicletta credendo (o cercando di far credere) al mio interlocutore che essa sia un gelato al cioccolato, e gli parlo del meraviglioso gusto di freschezza che si sente in estate mentre lo lecco, sarà difficile che riesca ad appassionarlo di motociclismo, specie se questo tenterà poi di leccare il sellino e d’estate si accorgerò che il motore emana un caldo infernale.
La stessa cosa fanno coloro che spiegano la Commedia dicendo che san Bernardo è stato scelto perché è devoto alla vergine, e che leggendo Dante traspare tutta la sua devozione alla Chiesa.
Mi domando come mai ancora non sia apparso il genio che ha sostenuto che Beatrice è stata scelta da Dante perché aveva due belle tette, versione che sarebbe molto più credibile di tutte le panzane che ci propinano a scuola su questo capolavoro assoluto della letteratura mondiale; un capolavoro purtroppo distrutto, mortificato, svilito, dall’ottusità della scienza ufficiale e degli “studiosi” che, con i loro studi demenziali, oltraggiano l’intelligenza dei lettori, oltre che quella di Dante.
Approfondimenti.
Per approfondire si può leggere anche
http://templarioggi.blogspot.com/2008/05/dante-e-i-templari.html
http://www.zen-it.com/sc/SCtemplari.htm
http://www.youtube.com/user/jowhatsgood
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Anonimo
18 Gennaio 2010 @ 16:29
alcune cose sono anche giuste ma certi collegamenti sono risibili , e sembrano fatti da un bambino per quanto ingenui ( la fiat 130 per esmepio o la golden dawn società templare????)
BEATA IGNORANZA che scusa certe affermazioni
sR
18 Gennaio 2010 @ 17:28
«L’Inferno – esatto come un verbale. Il Purgatorio – falso come ogni allusione al Cielo. Il Paradiso – sfoggio di invenzioni e di insulsaggini… La trilogia di Dante è la maggiore riabilitazione del diavolo che un cristiano abbia intrapreso.»
Emil Cioran
Anonimo
18 Gennaio 2010 @ 17:49
Comunque i canti della Commedia sono:
33 Inferno
33 Purgatorio
34 Paradiso
sR
18 Gennaio 2010 @ 17:56
no, è l'Inferno che ha 34 canti, poi 33 purgatorio e 33 paradiso
sR
18 Gennaio 2010 @ 17:56
no, è l'Inferno che ha 34 canti, poi 33 purgatorio e 33 paradiso
Eli
18 Gennaio 2010 @ 17:57
Tanto l'unico che valga la pena leggere e rileggere per la sua bellezza poetica, e per i personaggi, è l'Inferno.
Ciò dimostra che l'Inferno è più interessante e divertente del Paradiso!
ANGELO CICCARELLA
18 Gennaio 2010 @ 18:10
Caro Franceschetti, ti seguo da tempo, abbiamo pure avuto scambi epistolari, apprezzo il tuo coraggio – esemplare nel volerci veder chiaro nell'oscurità – dissento fortemente, però, sulle tue associazioni. Mischi templarismo con l'Ordine Templare, i rosacroce col rosacrucianesimo, non distingui magia da iniziazione. Commetti errori da profano facendo commistioni di livello, scambi di piani. La storia ordinaria già è una perfida interpretazione da parte delle cricche imperanti, figurati quando ti cimenti nell'esegesi di quella storia parallela, occulta, il dietro le quinte. Insomma, ti stimo come persona, non ho nulla da dire, ma come analisi e visioni di insieme pecchi di dilettantismo, come un Giacobbo qualsiasi, o quel trombone servo di sua maestà britannica, David Icke. Il tuo lavoro è meritorio idealmente, ma scarsamente veritiero nella sostanza. Che comandino degli illuminati dietro i governi ufficiali è un fatto, su chi siano in realtà, è un altro paio di maniche…
Eli
18 Gennaio 2010 @ 18:14
A tutti coloro che danno i…numeri sui canti della Divina Commedia:
il primo canto dell'Inferno costituisce l'Introduzione, e fa da proemio all'intero poema.
Pertanto è l'Inferno che ha trentaquattro canti, se vogliamo considerare l'Introduzione come parte di esso; ma credo che andrebbe staccata e considerata ciò che è: un'introduzione, un prologo.
Il totale finale comunque è cento.
wulfy
18 Gennaio 2010 @ 19:15
Vorrei chiedere all'anonimo primo a commentare cos'è
secondo lui la golden dawn.
Paolo grazie per quest'articolo veramente illuminante puoi essere soddisfatto dei tuoi studi
perchè noi li apprezziamo veramente,ci apri spesso un mondo inaspettato,ci sveli verità che non ci immagineremmo proprio.
La concezione di Dio credo sia di grande importanza,intendo quella templare,che stravolge l'interpretazione della Chiesa a noi imposta.
Azzardo che Cristo sia un esempio di come un uomo sia immagine di Dio quando questi assume la potenza di Dio da se'e compie con la propria energia psichica e volontà miracoli guarigioni e altro,un mago insomma.
E non intendo essere blasfema.
Quello che non si comprende è il legame tra i delitti rituali e il pensiero rosacruciano perchè compiere il male sotto il segno di un pensiero spirituale?Perdona l'ingenuità ma non riesco a comprendere un legame luciferino col pensiero di un Dio -uomo.
Un abbraccio
Anonimo
18 Gennaio 2010 @ 19:21
Grande Dante, cattolicissimo e satanissimo allo stesso tempo, che poi e' la stessa cosa!
Non a caso a scuola si studia quasi solo l' inferno perche' e' ovviamente piu' interessante, il paradiso non frega una cippa a nessuno …
MDD
Conte Senza Palazzo
18 Gennaio 2010 @ 20:21
Barzelletta grassoccella.
Dante e' con Virgilio nel girone dei lussuriosi. A un certo punto inciampa e finisce in ginocchio, a 90 gradi. Subito un diavoletto gli si fa dietro. "Ma io sono Dante!", dice il sommo Poeta. E il diavoletto, con fare spiccio: "dante o prendente, per me pari sono".
Anonimo
18 Gennaio 2010 @ 20:25
Nuovo Umanesimo
ovvero Culto di Lucifero.
La Religione del
Nuovo Ordine Mondiale.
http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1073&forum=42
Il Portatore di Luce
http://santaruina.splinder.com/post/10043009/Il+Portatore+di+Luce+I
Prometeo e Lucifero, i caduti
http://santaruina.splinder.com/post/20614849/Prometeo+e+Lucifero,+i+caduti
Teosofia e Antroposofia
http://www.saluzzo.chiesacattolica.it/gris/informa/corsi_conv/file_doc/lez2c.doc
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 8:13
Dante ha ucciso il blog
😀
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 9:54
http://www.youtube.com/watch?v=c9yALTkj9yw&feature=player_embedded
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 10:23
"Il che spiega perché le api sono uno dei simboli rosacrociani."
??
eddai, paolo, un volo pindarico non e' un collegamento !!!
c
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 10:34
http://www.repubblica.it/esteri/2010/01/19/news/agca_orlandi-2001465/
Allucinante! Leggete l'intervista ad A.H.
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 11:12
@ Paolo:
nell'articolo fai riferimento a Giovanni Pascoli come uno dei primi a riabilitare la figura di Dante come non cattolico, credi che lo stesso Pascoli sia stato un rosacroce? so che da qualche anno si è scoperto che apparteneva alla massoneria. La sua figura mi interessa molto.
grazie
Mario
Paolo Franceschetti
19 Gennaio 2010 @ 12:48
Ciao Mario ti do alcuni spunti su Pascoli.
A questo link trovi alcuni riferimenti.
http://www.classicitaliani.it/pascoli/critica/neri_pascoli_esoterista.htm
Secondo lo storico Aldo Mola, Giovannino fu iniziato il 23 settembre 1882 alla loggia “Rizzoli” di Bologna, all’età di ventisette anni, poco prima di partire per raggiungere la sua prima cattedra d’insegnamento liceale a Matera [2]. Era lo stesso anno in cui s’era laureato, con una tesi di letteratura greca sul poeta Alceo. Lo stesso Mola lamenta come la sua appartenenza alla Massoneria sia sistematicamente ignorata da biografi e critici e come, per contro, la sua adesione all’istituzione massonica sia fondamentale per comprendere la sua poetica [3], e aggiungo, come vedremo, anche per cogliere la sua fondamentale interpretazione dantesca.
L'appartenenza di Pascoli alla massoneria, quindi, è certa.
Ti riporto un altro passo dallo stesso link
Si racconta che Pascoli nel suo studio avesse tre scrivanie, una per le sue poesie, la seconda per le traduzioni, una per i suoi saggi di critica dantesca. Per un occhio addestrato sarà facile scorgervi l’analogia con i tre seggi del tempio massonico e con le tre luci, la forza – la poesia, la bellezza – le sue traduzioni, la sapienza – il lavoro su Dante. È proprio su quest’ultima, ma prima, scrivania che scrisse la trilogia:
Minerva oscura. Prolegomeni: la costruzione morale del poema di Dante (1898),
Sotto il velame. Saggio di un’interpretazione generale del poema sacro (1900),
La mirabile visione. Abbozzo di una storia della Divina Commedia (1902)
Dubbia invece è l'apprtenenza ai rosacroce.
A mio parere forse non lo era, altrimenti non avrebbe scoperto le sue carte commentando Dante ed evidenziandone alcuni "segreti" nascosti nella sua Commedia.
Un rosacroce in teoria dovrebbe saper leggere il testo Dantesco, senza rivelarlo.
Siamo noi "profani" che cerchiamo di capire e andare oltre nella comprensione del testo dantesco. Ma un vero rosacroce in teoria dovrebbe essere già "oltre.
Paolo Franceschetti
19 Gennaio 2010 @ 12:54
Ps
In generale poi, la poetica Pascoliana, ha un significato talvolta diverso da quello che gli si attribuisce. La partizione delle varie opere, ad esempio, indica che tutta la sua poetica aveva un fine complessivo diverso dal semplice scrivere poesie per il gusto di scriverle.
Una curiosità poi… l'omicidio del padre, potrebbe essere un omicidio massonico. Peraltro come probabilmente saprai lui e la madre conoscevano, pare, l'identità dell'assassino.
Paolo Franceschetti
19 Gennaio 2010 @ 12:56
Per C
per quanto riguarda le api…
ho aggiunto l'immagine con il motto rosacrociano e riformulato il testo. Vedi se così suona meglio, caro commentatore critico 😉
Paolo Franceschetti
19 Gennaio 2010 @ 13:11
Rispondo ad Angelo…
Caro Angelo, scusa se la mia risposta sarà un po polemica. Non ce l'ho con te, e ho sentito parlare molto bene di te da persone che stimo molto. Quindi mi perdonerai il tono, che sarà polemico, ma che spero solleverà una risposta da parte tua.
Hai ragione quando dici che alcune cose che dico sono da dilettanti. Non ho mai detto di essere un iniziato e ho sempre detto che sto muovendo da poco i miei primi passi nel mondo dell'esoterismo.
Tuttavia se gli esperti di esoterismo, come te, stanno zitti e non trattano certi temi, tocca a persone come me, o come la Carlizzi, o come Icke, che non sono iniziati, tirarle fuori, con tutti i limiti che abbiamo.
Ogni volta che scrivo un articolo c'è qualcuno che mi dice che sbaglio qualcosa, che non so un'altra cosa, che sono poco informato su questo e quello, ecc…
Per non parlare di quanti esperti della "Rosa Rossa" ci sono in giro… sono un'infinità. E tutti li, a dirmi che io si, ho capito molte cose, ma non tutto. E con il tipico fare di chi sa tutto, mi fanno intendere sorridendo che io ancora devo fare tanta strada…
A quel punto verrebbe da dire: ma visto che sapete tutto, intanto per prima cosa ditemi voi questo "tutto". Oppure svelatelo voi. Così mi risparmio io la fatica.
Ma fino ad oggi nessuno, e sottolineo NESSUNO, dei tanti esperti in circolazione, è mai venuto a darmi notizie, informazioni, a correggermi dove sbaglio, ecc… salvo qualche rara eccezione che è durata tutt'al più il tempo di una mail.
Il risultato è stato che la strada che ho percorso fin qui, l'ho percorsa da solo, al massimo con l'aiuto di persone non esoteriste che, data l'importanza dei temi trattati, hanno deciso di darmi una mano; Stefania, la mia amica Francesca, Abate Vella, Oscillator, Daffy e i tanti altri lettori del blog.
Se ero per voi esperti di esoterismo che sapete tutto, a quest'ora, credimi, non avrei capito un cazzo.
Ho capito molto di più grazie a Oscillator e Francesca, che pure di esoterismo non sanno una mazza.
Infine, aggiungo (sempre polemicamente, mi perdonerai) che non ho mai trovato su alcun dizionario massonico, o libro specifico, la differenza tra templarismo e ordine templare e tra rosacroce e rosa+croce, oppure tra rosacroce e rosicruce.
Se uno di voi esperti me lo veolesse spiegare sarei pronto ad apprenderla.
Infine… ritengo comunque già tanto se con i miei studi ho capito una gran parte del sistema in cui viviamo. E ritengo importante se l'ho fatta capire a qualcuno.
Se poi non abbiamo capito esattamente la differenza tra templarismo e ordine templare, pazienza.
In attesa che voi esperti muoviate le vostre dita dalla tastiera e spiegate il sistema meglio di quanto faccia io, purtroppo tocca a me, Pamio, Icke, Randazzo, Santaruina, Lissoni, Pizzuti, ecc., scrivere su questi argomenti.
Scusami il tono polemico, ma come avrai capito il tuo commento mi ha fatto girare un po le palle. 🙂
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 13:28
Uccide la moglie e si costituisce
La coppia albanese abitava da anni in provincia di Teramo
(ANSA) – TERAMO, 19 GEN – Un operaio albanese ha ucciso la moglie tagliandole la gola, in provincia di Teramo, e poi ha chiamato i Carabinieri per costituirsi. E' avvenuto a Villa Rosa di Martinsicuro nell'abitazione dei due albanesi, in Italia da molti anni con regolare permesso di soggiorno. Al momento dell'omicidio, i figli – affidati ora ad alcuni parenti – dormivano nella loro camera. L'uomo, Shkelgim Koni di 45 anni, ha usato un coltello da cucina per uccidere la moglie Rudina, di 33 anni. Ignoto il movente.
……..
……..
VILLA ROSA
vittima 33 anni
B.S.
19 Gennaio 2010 @ 13:30
Questo post non è un granché. Beh! La poesia è un po' difficile, quasi insopportabile, o forse del tutto, o solo un po'*)
Bianca Stefania
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 14:05
Franceschetti
ovvio che dipenda dal pnto di vista.
A noi "profani" hai aperto un mondo. Ora sappiamo. Non tutto, non alla perfezione, ma ora sappiamo. Qualcosa esiste. Magari in grandi linee. Ma vuoi mettere!
E comunque se tutti questi esperti continuano a passare di qua ed a degnarsi di criticare significa che qualche filo lo si è toccato. Magari non quello giusto e senza sapere a cosa sia collegato.
Le salite si fanno a passi.
E tu, Franceschetti, sei un bel po' di gradini.
Carletto
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 14:05
Icke è uno che dice tante verità miste a ca@@ate colossali che a mio parere servono solo a non rendere credibile il tutto..ed ho il sospetto che lo faccia volutamente…
Sui templari non sono per vedere tutte luci come fa la ricostruzione massonica… possibile che qualcuno di loro (minoranza, comunque) avesse tradito…non dimentichiamo che in pratica erano "i banchieri" dell'epoca ed in terrasanta potrebbero essere venuti a contatto con certi ambienti esoterici…
La masso si basa sulla cabala ebraica (tempio massonico è la ricostruzione simbolica del tempio di Salomone di cui Gesù predisse la distruzione avvenuta poi nel 70 DC), templarismo ed è poi un'accozzaglia di varie eresie (tipo quella dei Catari). M.
Introduzione allo studio del luciferismo massonico
http://www.mediatrice.net/modules.php?name=News&file=print&sid=2693
Uno studio sull'incompatibilità tra Massoneria e Chiesa Cattolica
http://www.mediatrice.net/modules.php?name=News&file=print&sid=1890
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 14:57
tutti a criticare Paolo perchè non ha capito certi passi oppure ha frainteso ecc…ma allora illuminateci voi pomposi iniziati!
la differenza tra Paolo e voi massoni criticoni sta nel fatto che Paolo scrive i suoi articoli facendo ricerca, studiando libri su libri e arrivando a conclusioni proprie degne di un percorso di ricerca serio, mentre voi iniziati magari avete appreso certe verità dal tizio di grado superiore al vostro e le prendete per oro colato, sempre che magari non vi abbiano mentito di proposito come spesso si dice….
TD
MBarbara
19 Gennaio 2010 @ 15:10
Anonimo delle 15.05
Io francamente non riesco a vedere la cattiva fede in Icke. Semplicemente credo che non riesca a distinguere il livello eterico da quello reale, e credo che comunque in tutte le sue opere sia ben evidente l'impeto che le compone, come se la necessità di comunicare il maggior numero di informazioni possibili possa comunque rendere accettabili alcune sviste.
Complimenti a Paolo per aver redatto un bellissimo articolo che credo abbia lo scopo di fungere da apriporta ad una più accurata comprensione di ciò che ci circonda. La struttura delle Divina Commedia (e comunque do torto a MDD: il Paradiso è sublime, leggerlo commuove alle lacrime)richiama il percorso iniziatico alchemico, e lo stesso percorso è presente in molte opere che guardiamo senza capire (per es. la Grande Place di Bruxelles).
Approvo la sua polemica con Angelo, ma la maggior parte dei facenti parte di certe "sette" non ha la più vaga idea di quale sia il vero significato di esse. Solo i vertici (e quelli staranno ben attenti a non farsi sfuggire rivelazioni).
In ogni caso credo Paolo conosca bene la differenza fra magia ed iniziazione: il suo percorso di conoscenza altro non è che percorso iniziatico. Per certi versi mi ricorda Flamel…
Paolo Franceschetti
19 Gennaio 2010 @ 15:50
Una precisazione.
Angelo, a cui ho risposto, non è un massone, e non è un "massone criticone".
E' senz'altro un esperto di esoterismo, e anzi, ha pure un blog molto interessante anche se con una grafica illeggibile. 🙂
http://ilgrandeignoto.blogspot.com/
Conte Senza Palazzo
19 Gennaio 2010 @ 16:31
Ma guarda, le api sono il simbolo dei Barberini.
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 19:44
L'articolo mi è sembrato un po' ripetitivo di post del passato e con poca sostanza un po' "'na botta e via". Che quella di Dante non sia un'opera Cristiana lo comunica la stessa sensazione quando la leggiamo..è un percorso magico verso dove? Si svolge a diversi livelli che cogliamo a seconda del nostro livello di conoscenza e predisposizione e quindi degli strumenti che abbiamo.
Non capisco però:
1)dove vuole arrivare il percorso RosaCrociano? se il fine del percorso RC è quello (bello) di crescere, perchè continui a demonizzarlo? Violenze e degenerazioni sono proprie anche di tutti gli altri movimenti. Come mai i RC?
2)mi stupisce che non parli del debito che l'Opera Dantesca potrebbe avere nei confronti della mistica ebraica (qabbalah)..E non mi dire che non la conosci, se ti occupi di numerologia!!
Saluti
Psyguru
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 20:29
No, no, mi sembra troppo strnao. è assurdo. Se Dante ha davvero lasciato un messaggio subliminale dell'uomo come figura centrale del mondo, sarebbe una boiata la figura di Lucifero. Essi è infatti una macchian, priva di coscienza o intelligenza, ridottta da Dio alle movenze di una bestia. E Lucifero dovrebbe rappresentare il culto di se stessi.
Gabriele
19 Gennaio 2010 @ 21:25
Ragazzi scusate, ma qualcuno ne capisce qualcosa di questo sito???
http://castellobestagno.splinder.com/post/20194135/'+PRUDENTIA+'++richiesta+dall'
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 21:25
A me l'articolo è piaciuto. Molto.
Dante mi è sempre sembrato molto più denso e multilivello di come mi veniva rappresentato e sicuramente, se avrò un attimo, una rilettura della Commedia non mancherò di farla.
Voglio però lanciare un sassolino nello stagno a proposito di un'ennesima provocazione che ho percepito stasera.
UN PO' VELINE UN PO' VELENO
C'E'SOLO QUESTO SUL MENU
UN PO' DI ROSA E UN PO' DI SPINE
SEI SANTO OPPURE BELZEBU'
CHE SCOSSA DA'
PAPI-PAPI-PA'
NEL CUORE TI REGISTRERO'
PAPI-PIPPI-PAPI-PO'
FOCA UN PO' CARIOCA CHE LA TAPIOCA PIACE A TE
QUANTI GUSTI
DENTRO IL TUO DOSSIER
UN PO' VELENO UN PO' VELINE
SE VUOI C'E' QUESTO NEL MENU'
MANGI LA ROSA E ANCHE LE SPINE
SEI COME
UN FACHIRO INDU'
MANGI LE SPINE
E ANCHE LA ROSA
BEVI GAZOSA
E FAI CUCU'
La sigla finale di Striscia la notizia, attualmente in onda.
A me sembra una dichiarazione di guerra. Voi che ne pensate?
Conte Senza Palazzo
19 Gennaio 2010 @ 21:49
Sulla "Foca Carioca Tapioca" mi sembra non ci siano dubbi sui possibili anagrammi…
Sulla Tapioca, in particolare, lascerei parlare l'illustrissimo Conte Mascetti:
http://www.youtube.com/watch?v=onULAYai_yg
Anonimo
19 Gennaio 2010 @ 22:55
@ mbarbara
Quando Icke dice che ha visto Bush trasformarsi in lucertolone gli credi?
Certamente dice un sacco di cose vere, ma i rettiliani se li potrebbe risparmiare.
Preferirei allora che Berlusconi si trasformasse in un ramarro.
TIB
MBarbara
20 Gennaio 2010 @ 8:50
@TIB
In un certo senso credo ad Icke quando "vede" in Bush un lucertolone. Io credo che Icke abbia doti di chiaroveggenza e veda l'entità dell'astrale inferiore che manovra Bush, ed alla quale attribuisce forma rettiliana (per questo ho detto che secondo me Icke confonde piano fisico con quello astrale).
Chi ha doti di chiaroveggenza riesce a percepire visivamente livelli di realtà a noi nascosti.
Ma non intendo fare proselitismo su questo punto: non voglio convincere nessuno e purtroppo so bene che è un discorso un po' "irrazionale". Utilizzando la tecnica di Malanga per le adduzioni si riscontrano risultati analoghi: io non so se sia il nostro inconscio a formare un certo tipo di immmagini od in effetti esistano entità esterne con tali fattezze, ma il risultato non cambia.
La religione cristiana le identifica come possessioni demoniache (e spesso infatti l'iconologia cristiana rappresenta il male con le fattezze di un serpente).
In ogni caso grande merito ad Icke per avere mostrato uno spiraglio sulla realtà a molti. Siamo uomini in cerca della luce, le nostre capacità di raggiungere la Verità sono limitate, ma non per questo dobbiamo smettere di cercare.
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 9:42
Misericordia! Che confusione!
Sono laureato in storia medievale, ma non mi sentirei di osare un centesimo delle spericolate, dilettantesche connessioni che vengono fatte in questo post.
Resta sul contemporaneo, Franceschetti. Sulla RR se vuoi (se esiste), ma fuggi da queste generalizzazioni che aggiungono confusione a confusione. Non è serio.
E poi chi lo dice che il Paradiso è la più brutta delle cantiche? E' in assoluto la più ardua, la più bella e armoniosa. Soltanto che oggi fatichiamo a comprenderla.
Pochi studiano la teologia di Alberto Magno, Tommaso d'Acquino o di Anselmo d'Aosta. Non si può comprendere Dante senza conoscerle. Non per spirito snobistico ma semplicemente perché Dante scriveva all'interno di quel mondo, di quella teologia, di quella religiosità e cultura.
Templarismi, massonismo e rosacrucianesimi sono fenomeni molto più recenti che hanno inglobato ciò che è venuto prima pretendendo di spiegarlo.
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 9:59
@ anonimo 21,29
"Lucifero dovrebbe rappresentare il culto di se stessi"
esatto: "divinizzazione dell'uomo", neoumanesimo, ciò che insegna la masso. Ed è la stessa ribellione descritta nella genesi.
– San Massimiliano Kolbe
Rycerz Niepokalanej, I 1926, p. 2-7" Dio esiste sempre: nel passato, nel presente e nel futuro. Nel tempo Egli ha chiamato dal nulla all'esistenza gli esseri spirituali, dotati di ragione e di libera volontà. Come tali, essi dovettero scegliersi coscientemente il proprio avvenire, dare una prova di fedeltà. Una parte di essi, pur essendo semplici creature, vale a dire un nulla da sé stesse, attribuiscono a se medesimi ciò che sono e vogliono, con le loro sole forze, farsi simili a Dio. Peccano di orgoglio. Nel medesimo istante ricevono il castigo meritato, la riprovazione. Coloro che rimangono fedeli, invece, riconoscendo umilmente la verità, ossia di dover attribuire a Dio tutto ciò che sono e che possono, e di essere in grado di conoscerlo sempre di più solamente per mezzo di lui, fonte dell'esistenza, di amarlo, di possederlo sempre di più e quindi di divinizzarsi (se è lecito esprimersi così) sempre di più, Iddio li ha resi felici con sé, in paradiso. Iddio, poi, ha creato altresì un essere di carne: pure a lui ha dato un'anima dotata di ragione e di libera volontà. Pure a lui ha offerto un periodo di prova. Lo spirito superbo, con la permissione di Dio e per l'invidia che prova per la felicità di quest'essere, lo suggestiona dicendogli che con le sue proprie forze «potrebbe diventare come Dio» [cf. Gen 3, 5]. L'uomo si lascia ingannare, la smania della superbia genera la disobbedienza. La mente umana, tuttavia, non possiede affatto la chiarezza di conoscenza propria di uno spirito puro, perciò anche la colpa è minore. E cosi Dio non gli infligge una punizione eterna, ma lo condanna alle sofferenze e alla morte. Chi, pertanto, è in grado di offrire alla giustizia divina una soddisfazione adeguata? La grandezza di un'offesa si misura con la dignità di colui che è stato offeso, vale a dire Dio infinito. Nessuna creatura finita, dunque, e neppure tutte le creature insieme sono in grado di offrire una soddisfazione infinita. Dio, e solamente Dio infinito, può soddisfare in modo infinito. E avviene una cosa inconcepibile. Dio si abbassa fino alla creatura, si fa uomo per redimerlo e per insegnargli l'umiltà, il silenzio, l'obbedienza, la verità. Perché gli uomini possano riconoscerlo, sceglie un uomo, Abramo, e circonda la sua discendenza con una speciale protezione; affinché non perda la fede nel vero Dio, suscita in essa i profeti, che preannunciano il tempo della Sua venuta, la località e i particolari della Sua vita, morte e resurrezione. È venuto in una povera stalla, ha preso dimora in una povera casetta, per trent'anni è rimasto sottomesso in umiltà, ha insegnato un modo di vivere, ha accolto benevolmente i peccatori che facevano penitenza, ha rimproverato i farisei ipocriti e infine è stato appeso all'albero della croce, realizzando in tal modo le profezie. L'uomo è stato redento. Cristo Signore è risorto, ha fondato la sua Chiesa sulla roccia, Pietro, e ha promesso che le porte degl'inferi non prevarranno contro di essa" [cf. Mt 16, 18].
"realizzando in tal modo le profezie" > http://www.laparola.net/ > cei – Gerusalemme > Salmo 21 – Isaia 53
Pierz
20 Gennaio 2010 @ 10:41
Apro un piccolo OT visto che e' stato citato il film Il Mostro.
Avendolo riguardato dopo aver inizato a seguire questo blog ho trovato, tra gli altri, un passaggio particolarmente strano. Inizia verso il minuto 56, dove la protagonista si alza dalla "cattedra" e inizia a dire ininterrottamente parole sconnesse, nomi, date a volte pronunciando anche delle singole lettere. Il sospetto che possa trattarsi di un messaggio in codice c'e'.
Ne riporto alcuni frammenti:
duilio mazzotti
23 marzo
christian e' piu' alto
[…]
frassini
pioppi
faggi
ulivi
tigli
albicocchi
melograni
[…]
pini
pigne
pinoli
[…]
fringuelli
pettirossi
codoni
fischioni
mandorli
caimani
cormorani
gabbiani
[…]
nonna dina
6 anni
18 aprile
dito
scorpione
settembre
anulare
ora e' il mese di ottobre
[…]
stagno
tacchini
galline
conigli
pulcini
gnu
fagiani
balena
Appare in modo particolare perche' la scena e' particolarmente lunga (5 minuti) e il lungo monologo e' di fatto senza senso.
Io ve la segnalo, poi vedete voi.
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 11:01
Ex sindaco di Gela ed europarlamentare del PD, nome Rosario Crocetta
Maria
20 Gennaio 2010 @ 11:15
Dico come la penso.
Da quando leggo ormai quotidianamente gli articoli di Paolo la mia vita non è più la stessa.
La massoneria è diventata il pensiero costante della gornata e non scherzo.
Il motivo è semplice: se anche una parte di ciò che dice Paolo è vero,tutto ciò che ci hanno raccontato e in cui abbiamo creduto è una colossale menzogna, democrazia, libertà, diritto.
All'inizio ho avuto paura, non avevo neanche il coraggio di scrivere sul blog.
Paolo è una persona coraggiosa perchè ci mette la faccia e non è una scelta facile visto che fa l'avvocato. Credo che sia una persona pura, nel senso migliore del termine. Anche Solange è coraggiosa, chiunque al suo posto sarebbe impazzito. Paolo mi ha aperto un mondo. Certo, è chiaro che ci possono essere delle inesattezze. Ma ciò che abbiamo scelto di capire, il mondo massonico che permea così capillarmente il nostro, è estremamente coplesso: le menti migliori della storia vi hanno aderito. Noi, però, profani abbiamo scelto di capire, perchè è evidente che ci sono delle distorsioni e la libertà è ciò che rende un uomo veramente vivo.
Grazie a Paolo e Solange, davvero. Ho iniziato a studiare e a documentarmi, perchè il seme è stato gettato. La massoneria sta diventando un'ossessione, è tutto così assurdo, ma io voglio capire. Inoltre strane coincidenze mi capitano da quando ho iniziato a riflettere.
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 11:18
http://www.specchiomagico.net/fedelidamore.htm
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 11:57
Aderisco alla vis polemica di Paolo. Non basta sostenere che vengono commessi degli errori, chi li rileva genericamente ha anche l'onere di evidenziarli altrimenti è pura retorica. Nessuno è perfetto.
oscillator
20 Gennaio 2010 @ 12:05
"Ho capito molto di più grazie a Oscillator e Francesca, che pure di esoterismo non sanno una mazza."
Attento Paolo, non scatenare i miei poteri… se dovessi svegliarti domani sottoforma di ranocchio o se il tuo gatto iniziasse a recitare i versi della Divina Commedia… sapresti di chi è stata l'opera… 😀
Al di là di questo, tanto per aggiungere un'altra piccola informazione riguardo al caso Moro, c'è anche il luogo della prigionia di Moro,e cioè Via Camillo Montalcini che come anche dice stranamente Wikipedia: "… resse la Segreteria generale della Camera dei deputati dal 1900 al 1927, quando fu rimosso dal fascismo alla luce delle risultanze della Commissione di inchiesta sulle presenze massoniche nelle istituzioni parlamentari."
Riguardo alla numerologia è evidente che la Divina Commedia è anche pervasa dal culto della Tetractis Pitagorica, cosa che rientra pienamente nel (scusate il bisticcio di parole) conto dei 100 canti.
100 come multiplo di 10, numero sacro a Pitagora ed ai pitagorici. 10×10=100.
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 13:24
Chiedo a Paolo e a tutti, secondo voi è veicolato un messaggio? Al minuto 6:04 nomina il mostro di firenze.
http://www.youtube.com/watch?v=ya_3aag02jg
jenseits
21 Maggio 2019 @ 14:09
No
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 13:43
– L'Italia nell'età di Dante Alighieri
http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=print&sid=667
– Lo sviluppo degli Stati nazionali
http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=print&sid=650
> Il tradimento del templare
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=22396
(se fosse anche solo in parte vero si comprenderebbe la ragione dell'importanza che hanno in masso.. sincretismo religioso/trasgessione – vedere anche http://santaruina.splinder.com/post/10573366/Sabbatai+Zevi%2C+il+messia+apostata)
Verticale
20 Gennaio 2010 @ 14:49
L'enfasi con cui benigni divulga al popolo di casalinghe in pensione le tematiche dantesche, che poi sono le stesse del tao te ching, della bhagavad gita, e di tutti i testi sacri ed esoterici che conosciamo, si commenta da sola, e dà all'ex comico quello che merita. Egli stesso appare accecato dalla fede in una setta, faccia quello che crede.
Riguardo l'articolo, senza entrare nel merito, mi preme una domanda per Paolo:
Mi è sempre parso che nei tuoi lavori hai designato sia Dante, sia l'Ordine Templare che la Rosa+Croce come ordini a cui la Rosa Rossa si ispira, e da cui in qualche modo vuol discendere, ma i di cui scopi sono agli esatti antipodi, come gli scopi della chiesa cattolica furono agli esatti antipodi dell'insegnamento del Cristo.
Mi sbaglio, o è giusto il paragone, per interpretare il tuo pensiero?
E cioè, sia Dante che i fedeli d'amore, sia i Rosacroce (la fratellanza segreta, no i vari roracociani o rosicruciani di sorta) che i Templari fossero detentori (o comunque portavoce) della sapienza iniziatica che, per altra via, segui anche tu attraverso il buddismo.
O mi sbaglio?
Verticale
20 Gennaio 2010 @ 15:30
Per MBarbara
pochi post fa l'ho già scritto. Una volta ho letto di quanto il pensiero di Icke fosse direttamente collegato all'insegnamento di Castaneda, e questo mi ha chiarito un'enormità di cose sui reali significati, apparentemente assurdi, di quello che egli scrive, ad esempio circa i rettili.
Poi s'è scatenata una discussione su castaneda che non aveva senso di esistere.
Penso possa essere una buona strada anche per te questo collegamento.
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 15:53
X ANONIMO DELLE 11,21 DEL 20 GENNAIO
Eccoti rivelato il codice che sta dietro a questa apparente cozzaglia di PAROLE IN LIBERTA'…
duilio mazzotti-
CIOE'- DUILIO(LUI-DIO) TI (FA) IL MAZZO
23 marzo
– DATA DELL' ESECUZIONE
christian e' piu' alto
CIOE' CRAXI, DAL MACEDONE CRISTO
[…]
–
frassini
FASSINO E I SUOI, LUI TORINESE E MASSONE TACERA' SULLA RIABILITAZIONE DEL CRAXI, CIOE' ABDICHERA' IL CATTOLICESIMO IN FAVORE DEL CULTO DEGLI ILLUMINATI
pioppi
faggi
ulivi
tigli
albicocchi
melograni
SIMBOLI ROSACROCIANI DI LUOGO DI INIZIAZIONE…
[…]
pini
pigne
pinoli
LE FAMOSE 3 P, UN PO' COME PIPPO, PERTICA E PALLA DI JACOVITTIANA MEMORIA…
[…]
fringuelli
pettirossi
codoni
fischioni
mandorli
caimani
cormorani
gabbiani
[…]
ANIMALI IN ODOR DI GNOSTICISMO SINCRETICO SIMBOLICI E RAPPRESENTATIVI…
nonna dina
6 anni
CHE E' UNA VARIAZIONE DELLA PIU' NOTA NONNA PINA E LE SUE TAGIATELLE COL RAGU' DI CARNE UMANA, QUINDI SACRFICIO DI UN BAMBIMO DI ANNI 6 …
18 aprile
DATA DEL SACRIFICIO X POI FAR RAGU' DA SERVIRE IN RAI DURANTE LA PROVA DEL CUOCO
dito
IL DITO RAPPRESENTA IL CULTO DELLA MANO DESTRA ED E' UN MESSAGGIO DI PANSESSUALISMO INDOTTO E CONDOTTO…
scorpione
NOME DELLA SETTA CHE FARA' IL SACRFICIO
settembre
MESE DI NASCITA DELLA NONNA DINA
anulare
IL DITO CHE VERRA' MOZZATO DELLA MANO DESTRA
ora e' il mese di ottobre
QUI DESCRIVE IL LUOGO DOVE VERRA' FATTO IL MISFATTO, ALL' OKTOBERFEST A MONACO
[…]
stagno
tacchini
galline
conigli
pulcini
gnu
fagiani
balena
GLI ANIMALI RAPPRESENTANO LA FATTORIA, QUINDI IL DELITTO AVERRA'
NELLE CAMPAGNE DELLA FORESTA NERA TEDESCA
RIASSUMENDO:
Un uomo vicino alla sinistra socialista, sara' colui che rendera' possibile l' omicidio di un bambino di 6 anni durante l' oktoberfest nelle cavedagne tedesche in ottobre…
la setta che sacrifichera' il povero infante ha il simbolo dello scorpione tatuato sull' anulare della mano destra, oppure hanno un anello con un piccolo scorpioncino…
Questo, e' il messaggio che veicola questo apparente ed assurdo elenco di parole…
SVELATO L' ARCANO …
MDD
Roberto
20 Gennaio 2010 @ 16:12
MDD tu non la racconti giusta ………………..
dove lavori? quanto scrivi ? che lavoro fai?
Roberto
20 Gennaio 2010 @ 16:12
MDD tu non la racconti giusta ………………..
dove lavori? quanto scrivi ? che lavoro fai?
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 16:33
X ROBERTO
Io lavoro in psichiatria a Bologna in una cooperativa sociale
Scrivo relativamente poco, sto diventando pigro…
Faccio l' educatore con utenti psichiatrici e attivita' di riabilitazione…
Poi faccio anche musica e scrivo in rete critiche cinematografiche e recensioni musicali
Tutto qui…
Ma perche' me lo chiedi?
Curiosone…
dolmah
20 Gennaio 2010 @ 16:46
30 anni fa il professore di italiano che avevo alle magistrali ci disse che Dante faceva parte della setta i fedeli d'amore e che tutta la divina commedia andava letta in chiave esoterica; quando ne parlai con un altro professore, mi disse che erano tutte fregnacce; per la cronaca, il primo professore fu arrestato e condannato per appartenenza all'estremismo nero , implicato nella strage di piazza fontana.
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 16:54
per MDD
c'é poi stato un riscontro di cronaca nera per la tua decriptazione del codice?
E se non ci prendi in giro, mi puoi dire quello che hai letto per sapere tante cose?
Angela
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 16:55
fedeli d'amore…
ma è per questo che Benigni "ce la scassa" ogni volta che appare in tv su quanto amore ci vuole, su come vorrebbe amarci "ma propriho fisihamente" tutti e menate simili?
Sembra voglia stuprare tutti! :))
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 16:56
dolmahn
Se era un terrorista implicato nella strage ha fatto la sua giusta fine, meglio l' onesto ma incolto secondo professore…
Comunque i fedeli dell' amore vanno di moda, basta vedere il partito dell' amore del silvio…
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 17:00
Su questa parte non sono d'accordo:
"se infatti la Chiesa Cattolica mette al centro della sua teoria Dio, che tutto può, e al cui cospetto noi siamo nulla, potendo solo invocare “pietà” e “misericordia”, l’insegnamento rosacrociano mette al centro l’uomo, che ha in sè le potenzialità di Dio, essendo stato creato a sua immagine e somiglianza.
L’insegnamento rosacrociano, quello puro, è ovviamente eretico visto dall’ottica di un cattolico ortodosso, ma è in realtà molto più aderente alla Bibbia e al messaggio di Cristo di quello della Chiesa Cattolica, che di questo messaggio ha fatto scempio nei secoli; in realtà chi ha stravolto il messaggio di Cristo è la Chiesa, e questo i templari lo sapevano bene e lo sanno bene tuttora.
Proprio mettendo al centro l’uomo, e la sua volontà, con la possibilità di modificare la realtà circostante, è possibile capire perché Templari e Rosacroce praticavano e praticano la magia; perché la magia non è altro che il potere di apportare modificazione alla realtà circostante, per mezzo della forza di volontà. Il che è possibile perché l’uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio, per volontà di Dio stesso. Capacità e potenzialità che invece la Chiesa Cattolica rinnega come demoniache, nel momento in cui mette al bando maghi, cartomanti, ecc".
I testi sacri sono chiari, la Chiesa (ma non solo..anche ortodossi) ne danno giusta lettura…(a partire dalla genesi)
Al centro c'è il Creatore, non la creatura pur dotata di razionalità e libero arbitrio..
Altrimenti si casca esattamente
nell'insegnamento esoterico-massonico…(che guarda caso vede satana come il liberatore).
http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1073&forum=42
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 17:04
Angela
Era ovviamente ironico il post, era x dire che tutto puo' essere frainteso e possiamo attribuire qualsiasi significato a qualsiasi nome, cosa o numero.
L' importante e' ragionare con la propria testa e non lasciarsi abbindolare da paranoiche supposizioni.
In realta', anch' io credo che esistano messaggi in codice e che siamo tutti sotto controllo, ma non bisogna esagerare nelle credenze…
Comunque, non credo che il film veicoli messaggi strani, era x fare un esempio di analisi da non seguire
MDD
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 17:06
ANONIMO DELLE 18
Ti quoto sulla chiesa, bravo
MDD
Eli
20 Gennaio 2010 @ 17:27
Paolo
ti sei mai chiesto come mai la maggior parte delle persone che aderiscono alla massoneria, a culti strani, a riti esoterici, siano di destra?
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 17:36
@Paolo:
dovevi venire al bike expo 2010 di Verona…altro che roserosse!
😉
TD
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 18:00
Eli, anch' io me lo sono chiesto e ne ho parlato spesso con mio padre che e' uno spiritualista ma di sinistra, quindi un' eccezione come me.
Lui mi ha risposto che in realta' non e' affatto vero, mi ha detto che le persone di destra hanno la bravura di rendersi piu' visibili apparendo come gli unici detentori dell' occulto, ma solo superficialmente.
Poi culturalmente la sinistra ha un impostazione piu' materialista e la massa non e' ricettiva su argomenti del genere, ma in realta' ci sono tanti occultisti silenziosi anche a sinistra, e' che non sanno o non vogliono essere visibili, forse hanno piu' pudore e riservatezza…
Anche in politica la destra sembra piu' capace a rendersi visibile o ad annettersi facolta' o capacita' MEDIANICHE, e' piu' totemica e rappresentativa perche' piu' proiettiva ed utilizza spesso l' occulto x plagiare, utilizza i simboli archetipi in maniera piu' fascinosa ma piu' effimera
Infatti la destra che e' piu' proiettiva e' spesso cattolica, mentre la sinistra piu' cristiana…
Quando la DC si sciolse, la parte piu' a sinistra si chiamo' infatti CRISTIANO-SOCIALI.
La destra e' l' idolo o lo vorrebbe rappresentare, la sinistra la coscienza critica o dovrebbe esserlo, ora che la sinistra in italia non c'e' piu', infatti, non c'e' piu' coscienza critica e tutto cio' che e' immaginifico e vicino al sogno e al desiderio e' spostato a destra …
MDD
Verticale
20 Gennaio 2010 @ 18:09
"ti sei mai chiesto come mai la maggior parte delle persone che aderiscono alla massoneria, a culti strani, a riti esoterici, siano di destra?"
Perché sono alla ricerca del potere. Perché vogliono dominare. Perché sono dominate dall'ego.
Chi segue la via dello spirito non va né a destra né a sinistra, ma tenta, umilmente e con un enorme sforzo, "l'uno al di sopra del bene e del male"
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 18:15
"La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. E Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso" (cfr Es 33, 18; Sal 27 [26], 8-9; 63 [62], 2-3; Gv 14, 8; 1 Gv 3, 2).
Fides et ratio – G.P.II 1998
http://www.vatican.va/edocs/ITA1218/_INDEX.HTM
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 18:25
Poi esistono 2 grandi schieramenti massonici-
1- Quello originario che era rivolto piu' alla cultura e alla tradizione di una certa simbologia gnostica per la salvezza dell' individuo e per la lotta alla chiesa cattolica, quello schieramento che favori la rivoluzione francese x intenderci, quello dei diritti civili, quello della battaglia allo schiavismo e al razzismo, quindi tutto sommato positivo e progressista.
2- quello reazionario, cioe' quello di destra x la conservazione dello status quo, cioe' per la chiesa cattolica, un certo ebraismo, quasi tutti i sistemi politici a parte la socialdemocrazia che e' piu' vicina al mondo massonico di sinistra, il mondo delle corporation, quello militare e dell' attuale elite.
Oggi sta governando la massoneria di destra, a cui appartengono anche esponenti della cosiddetta sinistra, che tali pero' non sono…
La massoneria di destra tende al colonialismo e all' instaurazione del potere costituito, la massoneria di sinistra essendo piu' progressista, tende a destrutturare e a creare innovazione, anche ricorrendo alla forza …
La politica destra e sinistra, replica in piccolo questo schema che appartiene a livelli piu' alti alla massoneria internazionale…
Esistono guerre tra logge, ma entrambi gli schieramenti alla fine dipendono dalla corona d' inghilterra, quindi alla fine sono entrambe compromesse col potere, ma non potrebbe essere diversamente!
Comunque la presenza di una certa massoneria di sinistra compensa e riequilibra lo strapotere economico-militare della massoneria di destra, in fondo e' meglio che esista, permette una maggiore liberta' e limita i danni!!!
MDD
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 18:31
massoni a dx e sx (ma ormai qual'è la differenza?)il potere lo cercano entrambi..
– Il Fabianesimo e la Finestra dell'inganno
"Questa nuova e completa Rivoluzione che noi contempliamo può essere definita in poche parole. è socialismo mondiale assoluto, scientificamente pianificato e diretto.."
tratto da 'The New World Order' (1939) di H.G. Wells
http://santaruina.splinder.com/post/22005427/Il+Fabianesimo+e+la+Finestra+d
– La Matrix progre
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1340484
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 18:38
Si, il potere lo cercano entrambi, ma non sono entrambe esattamente uguali.
La differenza, come ho esposto prima, risiede nella funzione.
Un po' come se una persona scegliesse di diventare medico piuttosto che militare, entrambe prevedono una scalata al potere, ma hanno funzioni sociali differenti…
Poi bisogna vedere quale sia quella a Noi piu' affine
MDD
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 18:48
Salud Paolo,
sei sempre stimolante con i tuoi articoli, ed anche questo su Dante ha un efficace effetto.
Lasciati però dire che stavolta hai un po' peccato di superficialità.
Hai fatto bene a citare Guenon, ma hai tralasciato coloro che sono stati, con tutta probabilità, i due maggiori studiosi di Dante del secolo scorso:
C.S. Singleton e Miguel Asìn Palacios.
La loro importanza cruciale è data sia dalla "modernità" dei metodi usati, che dalla novità dei risultati ottenuti (dopo secoli di scarsa varietà dei temi trattati dagli studiosi).
In particolare, il primo si distingue per la sua convincente dimostrazione di come Dante abbia posto al centro del proprio poema il "libero arbitrio" ed il secondo (in "Dante e l'Islam") per la chiara dimostrazione di come Dante fosse a conoscenza della tradizione islamica, da cui trasse buona parte dell'impianto della propria opera.
Naturalmente in Italia, manco a dirlo, Palacios (storico ed arabista spagnolo della prima metà del XX secolo, nonché sacerdote cattolico) è stato pressoché ostracizzato ed ignorato (non è accettabile che il sommo Dante abbia dei debiti culturali con una religione che non sia cristiana e cattolica).
Suerte (e buon lavoro se avrai voglia di approfondire il tema con le letture citate),
manolete
Paolo Franceschetti
20 Gennaio 2010 @ 20:13
Ciao Manolete.
Ti ringrazio della tua precisazione.
Lo scopo di questo blog – almeno per me – è quello di scrivere articoli, ma di camminare anche insieme ai lettori.
come ho detto spesso, molte cose che faccio o che ho scritto le devo ai lettori.
Perchè in effetti non è da molto che mi occupo di queste cose, quindi è ovvio che probabilmente molte cose che dico sono inesatte e suscettibili di precisazione.
Ad esempio alcuni articoli che ho scritto due anni fa oggi li scriverei in modo diverso.
Comunque ringrazio quelli come te che, dopo aver detto che pecco di superficialità (il che è sicuramente vero) aggiungono delle cose, colmando le carenze, e rendendo il blog nel suo complesso più interessante per chi legge.
Conte Senza Palazzo
20 Gennaio 2010 @ 20:34
OT: chiedo scusa.
http://www.lavocedellevoci.it aveva di recente pubblicato un articolo sulla massoneria e i magistrati, con nomi e cognomi. Il loro blog aveva subito ricevuto una serie di commenti offensivi e minacciosi. Ecco l'ultima: in questo momento, il sito non e' raggiungibile.
Conte Senza Palazzo
20 Gennaio 2010 @ 20:35
Scusate, ora e' tornato raggiungibile.
Eli
20 Gennaio 2010 @ 21:13
Grazie a MDD e Verticale
per le spiegazioni esaurienti che condivido.
Sono d'accordo in particolare con MDD quando afferma che la destra è più cattolica e la sinistra è più cristiana, anche se ormai sappiamo che sono saltate tutte le categorie (per fortuna, erano stantìe!), e la sinistra è più cristiana, nel senso del messaggio di Cristo.
E condivido ciò che dice Verticale, quando afferma che un sincero ricercatore interiore non va né a destra né a sinistra, ma si dedica alla contemplazione dell'UNO.
Grazie davvero!
Roberto
20 Gennaio 2010 @ 21:35
sono curioso caro MDD , ma dove si trova l'ospedale psichiatrico dove lavori?
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 23:05
Dove lavora?
Dove è ospite!
Anonimo
20 Gennaio 2010 @ 23:28
@mdd
l'oktobert fest è in settembre e non in ottobre, raramente si allunga fino ai primi 3 giorni, accenni a dialetti che non ti appartengono, mah sono perplesso, la spiegazione semiseria è divertente ma non vedo collegamenti spazio temporali e non conosco sette che tatuano scorpioni, è molto usato nelle gang di los angeles, e fra i naziskin un pò attempati ma solo sulla parte superiore dell'avambraccio, in genere il sinistro.
Invece ho trovato una cosa interessante che riguarda il delitto di Perugia, il gesuita che diffuse le conoscenze astro esoteriche fondando scuole apposite nelle quali si praticavano guarigioni astrologiche si chiamava proprio Kercher
jj
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 6:23
Roberto …
Non lavoro in un ospedale, lavoro in una comunita', precisamente in un gruppo appartamento con utenza psichiatrica.
La cooperativa si chiama Solidarieta' Familiare ed e' sita in centro a Bologna.
MDD
Roberto
21 Gennaio 2010 @ 8:38
ma in che zona di Bologna sta?
Eli
21 Gennaio 2010 @ 8:57
Roberto
ma quanto sei curioso! Ed anche un tantino invadente.
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 9:03
Roberto
Ke 2 palle, la sede legale si trova in Piazza Galileo 5, c'e' pure un orrendo sito fatto tanto tempo fa con colori fuori luogo, clicca solidarieta' familiare e lo vedi …
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 10:37
Un ‘potere occulto’ di ordine politico e finanziario non dovrà essere confuso con un ‘potere occulto’ di ordine puramente iniziatico ed è facile comprendere che i capi di quest’ultimo non si interessino affatto alle questioni politiche sociali in quanto tali: essi potranno addirittura avere una assai mediocre considerazione di coloro che si consacrano a questo genere di attività[…]
Un altro punto da tenere presente è che i Superiori Incogniti, di qualunque ordine siano e qualunque sia il campo in cui vogliono agire, non cercano mai di creare dei ‘movimenti’.
Essi creano solo degli stati d’animo ( état d’esprit), ciò che è molto più efficace, ma, forse, un poco meno alla portata di chiunque.
E’ incontestabile che la mentalità degli individui e delle collettività può essere modificata da un insieme sistematico di suggestioni appropriate; in fondo, l’educazione stessa non è altro che questo, e non c’è qui nessun ‘occultismo’ […].
Uno stato d’animo determinato richiede, per stabilirsi, condizioni favorevoli, e occorre o approfittare di queste condizioni se esistono, o provocarne la realizzazione.
Renè Guènon
http://santaruina.splinder.com/post/19825645/Etat+d
__
Unione degli opposti, anche maschile-femminile (Mito Androgino)
neoideologie (siti cattolici ma credo conti la sostanza delle cose come dev'esser chiaro che ugnuno resta libero di farsi la sua idea):
http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&file=print&sid=1700
http://www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=print&sid=2773
Religione Labour
http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&file=print&sid=1770
http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=17046
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 11:04
Scusa Paolo se mi intrometto, non lo faccio per critica gratuita ma sperando di far luce su questa complicata questione.
Il tuo eccellente lavoro viene automaticamente messo in cattiva luce quando cerchi di fare dei paralleli tra la massoneria moderna e quella medievale, tra gli autoproclamati rosacroce attuali e i rosacroce che c'erano prima della distruzione dell'Ordine, il cui nome (rosa-croce) tra l'altro non indicava una confraternita. Ti consiglio di continuare ad occuparti degli intrighi moderni.
per il resto, scusa ma devo dirlo: povero Dante…
giusto per dare un assaggio delle infinite chiavi di lettura che la Commedia offre, ecco questa recensione: http://www.centrostudilaruna.it/esoterismodante.html
e l'incipit del libro in questione:
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/reneguenon/sensodante.htm
Pol
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 11:06
numerologia:
il 13 ricorda anche l'attentato a G.P.II (13 maggio 1981) collegato con Fatima (13 maggio 1917).
Inoltre l'ora dell'attentato, 17,17non può non ricordare l'anno 1717 (fondazione Gran Loggia di Londra 24 giugno 1717)
http://it.wikipedia.org/wiki/Massoneria#Fondazione_della_Gran_Loggia_di_Londra
Roberto
21 Gennaio 2010 @ 11:07
cara Eli mai non sarò mai invadente quanto MDD con i suoi più di mille post nel forum e sui lunghissimi farneticanti e provocatori post qui sul blog
Paolo Franceschetti
21 Gennaio 2010 @ 11:23
Pol, scusami se te lo dico, ma se volevi fare luce, come dici, su questa intrigatissima questione, devo dire che non ci sei riuscito, perchè i due articoli che hai scritto nulla aggiungono a neulla tolgono a ciò che ho scritto io.
Sperare poi di "far luce su questa intrigata questione" come dici tu, con un post di poche righe che rimanda a due articoli, li dove fino ad oggi nei secoli non c'è mai riuscito nessuno in modo definitivo, è quantomeno un tantino presuntuoso.
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 11:42
Roberto ma tu che lavoro fai?
Non me la racconti giusta sai?
Dove lavori, in che zona?
Dove abiti?
Sei sposato?
Quanti anni hai?
Ma ci sei o ci fai
Stefania Nicoletti
21 Gennaio 2010 @ 15:57
JJ
Il gesuita ed esoterista di cui parli non si chiama Kercher ma Kircher.
Penso che tu abbia trovato l'informazione in alcuni video recenti (non ricordo se Tsarion, Phelps, o qualcun altro).
Il cognome viene pronunciato un po' velocemente e con un accento particolare, quindi sembra che dica Kercher, e anche il traduttore infatti scrive Kercher. Ma invece si tratta del famoso Athanasius Kircher.
Per quanto riguarda i legami di Dante e della sua Commedia con l'islam, va ricordata l'importanza del sufismo. I templari ebbero contatti proficui con i sufi e con la tradizione orientale e mediorientale, anzi si può dire che gli Ordini cavallereschi e templari costituivano il legame intellettuale e spirituale tra Oriente e Occidente, quindi anche tra tradizione cristiana e islam.
Al laureato in storia medievale… Mi auguro vivamente che nella tua tesi di laurea tu non abbia scritto Tommaso D'Acquino.
sR
21 Gennaio 2010 @ 16:26
Paolo hai messo un altro marmocchio sul sito?
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 16:30
Tommaso D'Acquino …
Non e' male pero', forse era ironico!
MDD
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 16:43
@Paolo
volevo farti notare che anche tale Francesco Brunelli, ovvero uno dei Gran Maestri dell'ordine Martinista (molto affine alle dottrine rosacrociane, e che venne anche nominato in un articolo sul mostro di firenze da Gabriella Carlizzi) prima di morire scrisse un articolo dove parla di Dante, credo anche che molte considerazioni che fa sono simili alle tue.
L'articolo è pubblicato sul sito dell'ordine Martinista.
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 17:05
Certi avvenimenti,si nascondono subdolamente poiché il loro concatenarsi è DANZANTE!
Eppure,con un po' di intuito e curiosità,gli avvenimenti si collegano tra di loro in una danza,saltano…..non corrono,non HANNO CONTINUITÀ,MA SONO PASSI DANZANTI,LOGICA PURA,MATEMATICA….
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 17:17
Paolo,
Hai ragione, è un intento altamente presuntuoso ed è stato un mio errore esprimermi in quel modo.
tuttavia rimandavo ad altre letture, dimostrando di non essere così qualificato per trattare di mio pugno simili questioni.
ne consegue che anche l'intento di questo tuo post è presuntuoso, quindi è rischioso addentrarsi in simili temi, c'è il pericolo di prendere delle cantonate pazzesche.
L'incipit che ho linkato dell'Esoterismo di Dante, letto fuori dal suo contesto, forse può anche essere interpreato come tu dici; ma ti assicuro che nel suo complesso non è così.
Hai citato un libro e un pensatore che dicono in più punti l'opposto di quello che tu sostieni (ho passato quasi tutto l'anno 2009 a studiare alcune di queste cose).
Questo è doveroso ammetterlo, a meno che tu non abbia mai letto quel libro, e qui inviterei quindi di nuovo a leggerlo.
Un altro errore di fondo, a parer mio, sta nel vedere una continuità tra l'iniziazione regale e cavalleresca medievale e la massoneria moderna. tra i veri rosa-croce, e gli autoproclamati rosacrociani di oggi; nel non comprendere o intuire i rapporti tra esoterismo ed exoterismo nel medioevo, entrambi sempre considerati ortodossi. Chi come noi è nato in quest'epoca si ritrova a vedere tutte le altre epoche con gli occhi e la mentalità propri di quella moderna…occorre invece fare un lungo lavoro per evitare di giudicare frettolosalemente la mentalità medievale, spogliandosi di innumerevoli pregiudizi. Inutile indagare il medioevo e l'antichità con certi presupposti.
Non sono solito scrivere in giro commenti di questo tipo, alla fine ognuno esce con le proprie idee rafforzate, e non trovo che sia produttivo. Il web-world è sempre più un'immensa caciara, ma in questo caso non sono l'unico ad averla pensata in certi modi..ad esempio tra i primi commenti si può leggere:
"Mischi templarismo con l'Ordine Templare, i rosacroce col rosacrucianesimo, non distingui magia da iniziazione." […]
Spero di non aver alimentato confusione improduttiva.
con amicizia,
Pol
Anonimo
21 Gennaio 2010 @ 20:17
non vorrei sbagliarmi ma non e' stato un grande
Avv. di Firenze DANTE RICCI a fare il processo a Dante?
me ne parlo' anni fa Galgani avv. Paolo
Grazie
Roberto
21 Gennaio 2010 @ 22:01
Galgani o Galgano? non è quello che ha scritto il manuale di diritto Privato?
democrito
21 Gennaio 2010 @ 22:19
a me dante non e' mai stato simpatico. benigni ancora meno!
comunque per capire bisogna calarsi in un altra epoca, altra mentalita' e soprattutto altra percezione della realta', cose praticamente impossibili per noi moderni.
ma dante era un iniziato? se lo era perche' darsi tanta pena a scrivere robe cosi' cpmplicate, che sapeva benissimo che nessuno, se non chi condivideva lo stesso tipo di iniziazione, avrebbe mai capito? forse sbaglio ma considero la moderna massoneria assolutamente priva di qualunque vera conoscenza iniziatica, perche' se conosci i segreti della vita e della morte, non stai a perdere tempo nel tentativo di dominare il mondo, ben sapendo che l'essenza di questo e'solo illusione.
quanto al messaggio cristiano, non credo che le cose scritte da molti in questo blog, se cristo si ripresentasse, avreste il coragggio di dirle in sua presenza. questo significa che la maggior parte delle persone che si professano credenti, in realta' non lo sono affatto, perche' non credono affatto alla possibilita' che qualcosa del genere esista davvero. io non credo molto nella figura storica del cristo, perlomeno come ci viene presentata dai vangeli, pero penso che la validita' del messaggio sia tutta li, in una figura che sarebbe oggettivamente fuori dal normale, pertanto o lo conosci di persona, e non e' il nostro caso, o per lo meno non e' il mio, oppure sono tutte balle, immaginazioni su quello che potrebbe o dovrebbe, secondo noi, essere. da qui la necessita' di un iniziazione, che passa necessariamente attraverso persone reali che possano iniziare qualcun'altro, di cui e' rimasto un ricordo distorto, quasi sempre legato a considerazioni morali, nelle sacre scritture o nelle tradizioni dottrinali di vari popoli e che comunque non contano nulla in mancanza della figura di riferimento vivente. mi spiace per guenon ed altri pensatori. aveva una intelligenza prodigiosa, ma per me ha mancato l'aspetto centrale di tutta la faccenda: il cristo, il buddha, il profeta mohamed, erano i riferimenti della conoscenza esoterica del loro tempo. essendo viventi non potevano essere manipolati, non gli si poteva mettere in bocca cio' che non avevano detto, come non si poteva appicargli intenzioni, interpretazioni personali o insegnamenti che non venissero direttamente da loro. niente persona di riferimento vivente, niente conoscenza, al massimo qualche pratica distorta (credenze religiose, tecniche yoga) che alla fine si potrebbe rivelare pure dannosa a chi la pratica.
la massoneria e' sicuramente potente, ma anche patetica. la stessa sensazione che mi da dante, prodigioso, ma anche patetico. ma forse mi sbaglio, forse e' solo prodigioso, forse solo patetico.
chissa' se la sapeva davvero lunga o se era solo un quaquaraqua'.
se vi interessa aprrofondire consiglio a tutti di leggere, lasciandosi trasportare dalla sua vena poetica, i 100 canti di Kabir, sono meravigliosi e, se assimilati, chiariscono molto le idee sui nostri veri desideri.
Anonimo
22 Gennaio 2010 @ 0:04
onestamente, devo dire che non mi è mai piaciuto dante cosi come non mi piace manzoni, cioè non capisco tutta l'esagerata elogia intorno questi personaggi, non hanno creato niente di cosi significativo, quel che hanno scritto ha un senso, prezzo solo x lor,x me non vale neanche una carta igienica usata (poi ditemi se uno non è malato di mente quando applica un certo versetto da una poesia noiosa di un certo imbecille che si credeva "illuminato" ualche secolo fa, non ved niente di bello in questa cosa, quindi non capisco anche il tono di ammirazione degli autori dell'articlo nei confrnti di questa setta satanista che uccide secondo qualche fantasia malata). Dante per esempio, satanista o no, in ogni caso, il suo "commedia divina" è una roba noiosa, confusa. Penso che tutto il giro chefanno con mille frasi a doppio senso, csiddettisegreti mascherati ecc. dimostrano solo la mente malata di gente che si da alla magia, alle sette occulte ecc. Mi sembrano delle persone estremamente infelici e invidiosi che cercano di autoingannarsi, credendo se stessi "illminati", "diversi", solo percè si inventono dei linguaggi "segreti" da usare tra di loro. Penso che una mente veramente eovluta ed un anima ascesa non ha bisogno ne di esoterismo, ne di caxxate scritte coi numeri, simboli ecc. queste sono le cose da gente malata di mente chenon riescono a cogliere il vero senso della vita e godersela serenamente.
Anonimo
22 Gennaio 2010 @ 0:11
incredible, l anonimo prima di me piuo eno ha scritto quello che volevo dire io:-))…cmq. gente, non perdete tempo x le caxxate varie di esoterismo&co, credetemi, è una bufala, è una truffa, autoinganno inventato da gente sfigata, squallida che non riesc raggiungere i targt nella vita onestamente e sudando come si deve. Queti feenti usando la magi si consolano, si ingannano pensando che cos faranno male a qualcuno che è più sereno rispetto a loro, tutta invidia, il male è nato dall'invidia, ricordte la storia del cain,no? ;-p
Anonimo
22 Gennaio 2010 @ 3:07
Roberto
L' avv Galgano e' mio parente, non galgani , ma non penso abbia scritto qualcosa su dante, forse c'e' anche un galgani.
Siamo parenti di San Galgano!
MDD
Anonimo
22 Gennaio 2010 @ 4:28
Assurdo, come si fa a dire che persone della profondita' di Dante e Manzoni sono patetici?
Patetico e' invece chi non pensa mai e muore con idee precostituite, senza mai ragionarci sopra.
nemesis
Roberto
22 Gennaio 2010 @ 8:29
ah si? ma io non mi riferivo a te . comunque grazie per la spiegazione
Anonimo
22 Gennaio 2010 @ 14:16
comprensibile la delusione e il disappunto nel definire dante e la sua divina commedia come un opera incredibile e interessantissima ma d altro canto cosa mai sarebbe la conoscenza se fosse raggiungibile semplicemente leggendo un testo
vi si deve leggere i significati che non saltano agli occhi che solo chi ha ricevuto una certa ispirazione può ricercare comprendo il silenzio di chi spesso ti indica degli errori e non ti indica la vera realtà perchè è giusto che la realtà si raggiunga tramite una strada che và percorsa lentamente e con risolutezza l uomo che riceve tutta la conoscenza in un attimo viene schiacciato da essa sotto il suo peso la conoscenza và raggiunta lentamente passo dopo passo e se si raggiunge con le proprie forze allora raggiunge un valore inestimabile
i loro commenti nn devono essere visti come una critica ma solo come un incitamento a cercare ancora e con più fervore le risposte alle tue domande
TPM
wulfy
22 Gennaio 2010 @ 14:44
A questo punto manca solo il parere "illuminato" di SOF(che fine avrà fatto?)
su Dante.
Io credo che certi commenti si commentano da soli,manco i contadini trattano Dante in quel modo.
Tutte le cose scritte qui secondo me sono un po'tutte valide,la cosa certa è che Dante era una grande testa
ed ha arricchito le scienze umanistiche e poi l'esoterismo è sempre insito in questi ambiti.
Quando feci l'esame di arte moderna(DAL 400al700) il corso monografico era"l'alchimia da Durer a Duchamp"e molti testi su cui sono in fissa i docenti,in questo caso era l'illustre corrotto prof.Maurizio Calvesi,sono testi base di ermetismo rinascimentale,tipo Hipneromachia poliphili,argomenti molto amati nell'ambiente accademico.
democrito
22 Gennaio 2010 @ 15:15
wulfi @
io non sono un contadino, sono un pastore (abbruzzese).
leggiti i testi do rene' guenon, dove viene spiegata la differenza che c'e` e i perche` della contrapposizione tra pastori e contadini.
la cosa comunque risale al tempo dei figli di adamo, e siamo ancora incazzati
democrito
22 Gennaio 2010 @ 15:28
ps
per me dante era, purtroppo, un pastore. prova ne sia che ha scritto un libro, quindi un opera trasportabile. non mi risulta che abbia costruito chiese o scolpito statue, tipiche della cultura massonico-contadina. questo escluderebbe anche che sia un massone, a meno che sia stato un infiltrato. guarda caso gli ebrei, che erano un popolo nomade, quindi pastori, si sono trasformati in contadini inseguendo il mito della terra promessa. gli arabi invece sono rimasti, per lo meno nello spirito dei bedduini, pastori nomadi del deserto. ecco perche' si odiano, perche' tra pastori e contadini non potra' mai essrci pace, cosi' come tra bene e male, tra liberta' e proprieta', tra lo spirito dell'animismo e religione.
Anonimo
22 Gennaio 2010 @ 15:38
@ chiunque critichi Dante
perchè prima non provate voi a scrivere più di 14.000 endecasillabi…. tutti in rima.
Dopo averlo fatto potete criticare.
democrito
22 Gennaio 2010 @ 16:26
hanno fatto vedere in televisione uno che sollevava 300kg con i denti.
gia' ma a cosa serve?
scusa, i fenomeni da baraccone servono a far divertire i bambini.
Anonimo
22 Gennaio 2010 @ 16:47
http://www.corriere.it/esteri/10_gennaio_22/haiti-ricostruzione-nuove-scosse_88d23ffc-072b-11df-8946-00144f02aabe.shtml
Anonimo
22 Gennaio 2010 @ 18:05
http://www.corriere.it/cronache/10_gennaio_22/mostro-firenze-giuttari-mignini_8d07606e-075a-11df-8946-00144f02aabe.shtml
Anonimo
22 Gennaio 2010 @ 21:03
@ mbarbara
non mi pare che Icke parli di piano astrale.
Comunque la mia impressione è che ci siano in giro alcune persone che pur facendo contro informazione non ce la raccontino giusta. A me Icke piace, ma penso che sia pagato per screditare chi fa contro informazione seriamente.
Una fonte secondo me attendibile è quella del Cerchio Firenze 77, perchè le manifestazioni sono state sottopposte al vaglio scientifico (per es. il fisico Alfredo Ferraro). Ora i Maestri del piano Akasico dicono che senza dubbio esistono civiltà extraterrestri, ci sono state e ci sono ricognizioni sulla Terra, ma che di solito le civiltà evolvono senza che ci siano contatti fra loro.
Poi le disquisizioni di Malanga su chi è Luxato, su coloro che vogliono rubare l'anima, su chi ha l'anima e chi non la ha, sono assolutamente senza senso. Opinione personale senza offesa a Malanga che per esempio nell'analisi dei cerchi nel grano è molto bravo.
TIB.
messier
23 Gennaio 2010 @ 2:39
Paolo, sulla numerologia nella Commedia ci sono da dire altre cose. Ma bisogna cambiare angolazione.
Cosa è la DC ? Un cammino, no ? Non è una struttura cristallizzata, con 13 cose qua e 7 là. E', soprattutto un cammino. E i numeri come camminano ? Verso dopo verso, sono come dei passi.
Certamente bisogna essere pazzi per camminare con parole che si traducono in numeri. Ma questo è.
Per il resto, gran bello studio, questo. Fortemente determinato.
Eli
23 Gennaio 2010 @ 11:07
Messier
il tuo commento ha evidenziato le iniziali DC; ecco cosa significava la DC, oltre che Democrazia Cristiana:
Divina Commedia.
Conoscendo il tessuto antropologico dei democristiani, non è da escludere un collegamento.
Anonimo
23 Gennaio 2010 @ 15:04
ed ecco a voi una nuova branca della scienza: la antropoliticofilologia
:)))
jj
p.s. scusa eli ma appena letta non ho potuto che ridere
Anonimo
23 Gennaio 2010 @ 17:41
continuate pure con le vostre dissertazioni. tanto ci fate un baffo. ciao
Anonimo
23 Gennaio 2010 @ 17:59
eh già mica siamo barbieri qui
B.S.
24 Gennaio 2010 @ 11:52
La numerologia della Commedia segue i ritmi della natura ed è perciò immediatamente riconoscibile alla natura nell'uomo,tra l'altro, per esempio:
"Ma perché Dante Alighieri e il Corano legano strettamente il numero solare 33 e il numero 34? L’aritmetica dimostra che il 34 oltre ad essere la somma di due numeri della serie infinita di Fibonacci (34=13+21) costituisce assieme al 33 il seguente motivo infinito a schema piramidale:
4² = 1 6
34² = 11 5 6
334² = 111 55 6
3334² = 1111 555 6 "
http://www.tradizionesacra.it/il_sufismo_solare_di_rumi_e_lo_yoga_del_sole.htm
*)
wulfy
24 Gennaio 2010 @ 12:00
Democrito la mia frase non era proprio diretta a te.
Io comunque adoo i pastori,abruzzesi anche.
Avevo un pastore belga morto da poco ahime'a cui ho dedicato il mio nick,ora ho un border collie,che è un pastore molto usato in gran Bretagna,sono cani dolci e meravigliosi,un po'
pazzerelli e testoni magari ma li adoro.
Ciao
Anonimo
24 Gennaio 2010 @ 15:16
Sig Franceschetti,
perchè non ha pubblicato il mio post di due giorni fa dove Le scrivevo che, contrariamente a quello da lei asserito, Benigni non ha vissuto a Calenzano ma a Prato e quindi la sua associazione con l'omicidio dei due ragazzi è competamente fuori luogo e vanifica tutto quello scritto da Lei ?
Paolo Franceschetti
24 Gennaio 2010 @ 17:19
Anonimo delle 16,16.
Non ho pubblicato il post perchè credo che lei non l'abbia mai postato o deve aver commesso qualche errore.
A me risulta che Benigni per diverso tempo è vissuto a calenzano. Se poi non fosse vero, non per questo cadrebbe tutto il resto del discorso. Le date ed i riferimenti contenuti nel film il Mostro sono riferimenti oggettivi, riscontrabili da chiunque.
Possibile che sia informato male, anche perchè dove vive Benigni è un dato che non compare praticamente mai negli articoli o nei lavori che lo riguardano.
ma non è quello il punto
Se lei trova un errore su un libro di travaglio che fa? Non lo legge più? Oppure se trova una data sbagliata su un libro di storia che fa? Butta il libro?
Anonimo
24 Gennaio 2010 @ 18:17
Anonimo delle 16.16
Hai postato il commento nel post del SEGRETO DI STATO (due post sotto questo)… Quindi è normale che tu non lo possa leggere qui… Se lo avessi postato qui, avresti avuto risposta… Come puntualmente è avvenuto…
Frank
Painburn
25 Gennaio 2010 @ 16:51
Fondamentalmente la divina commedia Racconta il passaggio di un uomo da profano ad iniziato.
scritta in terzine per la sacralità del numero 3 presso i rosacroce,la lingua era lo stilnovo,che all'epoca era il codice tramite il quale i "sovversivi" comunicavano tra di loro.Beatrice per chi si occupa di Alchimia rappresenta l'opposto,ossia l'elemento indispensabile per il conseguimento della grande opera.Da un grado all'altro l'iniziato è come se si addormentasse per risvegliarsi a nuova vita,ed è per questo che Dante quando passa i vari cerchi dell'inferno usa spesso la frase:e caddi come corpo morto cade.Viene risvegliato da Lucia la quale rappresenta la luce,e quindi il grado di consapevolezza che cresce,guarda caso Dante viene svegliato da Lucia ogni qual volta "sale di Grado"nella sua opera.Infine l'inferno è diviso in 34 canti poichè 3+4=7,7 sono le sfere che l'anima deve attraversare per purificarsi,e così anche il profano prima di rinascere iniziato.
Però è vero il Franceschetti mischia un po tutto,ma del resto su queste "teorie moderne"complottiste siamo ancora un po tutti confusi e il suo blog serve comunque da spunto.Cmq se avete l'occasione leggetevi anche:L' Esoterismo Rosacroce nella Divina Commedia .Costa poco,sono poche pagine,ed è meno pesante di quello che ha scritto Renè Guenon.
BYE!
PAINBURN
Anonimo
26 Gennaio 2010 @ 2:15
Povero Dante, trattato come un semplice massone, quando la massoneria speculativa manco esisteva ed era solo una giusta cerchia di illuminati ed intellettuali!
Painburn
26 Gennaio 2010 @ 11:06
Dante non è trattato come un semplice massone,all'epoca la chiesa faceva letame su letame,quindi un uomo di cultura come Dante Alighieri per default doveva essere contro tutto ciò che creava problemi nella ricerca della verità.
All'epoca la sua lotta era giusta..
Anonimo
28 Gennaio 2010 @ 22:15
Ci provo. La questione mi ha molto coinvolto una decina di anni fa.
Il percorso iniziò da Guenon che citava Luigi Valli che citava Perez e mi misi a leggere la Vita Nuova e Cavalcanti e Cino etc.
No, Dante non era massone, né pre massone. Sicuramente l'intero Stil Novo non parlava di donne e Dante subì in gioventù il fascino di Cavalcanti e soci, ma l'unica sua eterodossia consisteva nella eccessiva rilevanza che assegnava all'origine divina della monarchia imperiale. Non accettò, forse per motivi personali legati ad un rapporto conflittuale con Bonifacio VIII, la giusta dottrina che distingueva le due luci, o le due spade, di cui splendevano i due massimi poteri, Chiesa ed Impero, precisando che l'Impero riceveva la sua luce dal Sole, la Chiesa cattolica di divina istituzione, e che non si trattava di due Soli splendenti di luce propria come il poeta affermava.
Nonostante ciò, sbagliato sarebbe tirarlo per la giacchetta, o per il grembiulino, massonica. Del resto, i muratori hanno sempre cercato di legittimarsi con presunti precursori. Era cattolico ma proveniva da esperienze che avevano ritenuto che ci fossero vie mistiche alternative, ghibelline, a quelle percorse dai santi mistici. Vie che giungevano alla conoscenza di Dio attraverso la mente. Credo, in definitiva, che di questi trascorsi egli si sia infine pentito perché, anziché condurlo ad una luce parallela a quella dei mistici, lo portarono nella fitta oscurità della selva. La sana conoscenza di Dio, invece, che sempre parte dalla ragione, conduce a Lui, e ottiene l'excessus mentis, solo grazie alla Fede.
G.P.
Anonimo
29 Gennaio 2010 @ 14:40
Antonio SOCCI
Così Dante duellò con l'Anticristo
http://www.storialibera.it/epoca_medioevale/trecento_e_quattrocento/letteratura_del_trecento/dante_alighieri/articolo.php?id=1929
Anonimo
30 Gennaio 2010 @ 15:28
E del simbolo del partito di Rutelli ne vogliamo parlare? Si chiama Alleanza per l'Italia (Api…) e come simbolo ha delle api che svolazzano su di un fiore. Dat Rosa Mel Apibus….
Anonimo
1 Febbraio 2010 @ 16:19
sof ha ucciso il blog
Anonimo
15 Febbraio 2010 @ 10:17
LA CONCEZIONE POLITICA DI DANTE:
Alighieri e il De Monarchia
http://www.doncurzionitoglia.com/Dante_Alighieri_DeMonarchia.htm
Anonimo
16 Febbraio 2010 @ 23:49
Articolo interessantissimo;
l'unica cosa che non torna forse è quando
si afferma che i rosacrociani furono i veri cristiani,
e sono depositari della vera dottrina.
Ad esempio si dice che l'utilizzo
della magia sarebbe cristianissimo,
mentre la sua demonizzazione
è una condanna cattolica insensata.
Se non fosse che la Bibbia,
a partire dal Vecchio Testamento è
una continua condanna alle pratica magiche……
Anonimo
22 Febbraio 2010 @ 19:48
Pape satan,pape satan aleppe.
Il Papa (pape)
è il primo,il capo,l'inixio
(aleppe=alef)
satan(il male….).
Può essere che in tale opera anti-cattolica,
tale frase tanto dibattuta
sia un semplice avvertimento
contro il Papa?
Anonimo
6 Maggio 2010 @ 20:22
Caro Dott. Franceschetti,
mi permetto di segnalarle un'imprecisione su San Giovanni. Il patrono della Massoneria festeggiato il 24 Giugno è San Giovanni Battista, mentre il Giovanni che poggia la testa sul petto di Cristo (Giovanni 13,25) e che poi nel Paradiso è accostato all'immagine di Gesù come Pellicano è indiscutibilmente San Giovanni Evangelista, che si festeggia il 27 Dicembre. Il Battista è citato da Dante solo nel Canto XXXII del Paradiso, dove si dice che nella candida rosa occupa il seggio posto di fronte a quello della Madonna. Vista l'importanza del posto in cui viene messo si potrebbe anche pensare che sia stato messo lì dal poeta per celebrarne la sua importanza presso i Rosacroce, ma si potrebbe anche pensare che sia stato fatto perchè è Gesù stesso che dice che "tra i nati di donna non ce n'è uno più grande di Giovanni il Battista" (Matteo 11,11), Lei che ne dice? Confesso che mi dispiace molto che Lei dica spesso che la Divina Commedia è un'opera noiosissima perchè secondo me è la più grande opera letteraria europea, se non mondiale, ma de gustibus… Ma sono stato molto contento quando in fondo a questo post ho letto che finalmente anche Lei l'ha definito "capolavoro assoluto della letteratura mondiale". E un capolavoro lo è davvero, ancor di più per me, che, pur essendo un appassionato di Dante, non sapevo dell'esistenza di questo significato rosacrociano della sua opera. Questo comunque dimostra che Dante è ancora più geniale di quanto non ci abbiano insegnato a scuola (e in questo credo che Lei converrà con me) ed è senza dubbio ancor più da rileggere e riascoltare, specialmente per i credenti come me, perchè anch'io, come Lei, sono convinto che Dante non volesse la fine della Chiesa, ma solo una sua riforma.
Tanti complimenti per il blog, per tutto quello su cui ogni giorno ci fate riflettere e un forte incoraggiamento per la vostra attività.
Un caro saluto.
RM
Anonimo
20 Dicembre 2010 @ 14:59
http://it.wikipedia.org/wiki/Mao_Dante
tuttora in programmazione su sky
Anonimo
26 Dicembre 2010 @ 17:00
san giovanni il battista e san giovanni l'apostolo sono due persone diverse. non so chi sia il patrono che la massoneria si e' scelto. ma sono due figure diverse.
Anonimo
24 Aprile 2011 @ 16:57
Lei è un po' senza intelletto, gentile sig. Franceschetti.
Anonimo
4 Giugno 2011 @ 14:01
Recentemente ho letto "Il Circolo Dante" di Matthew Pearl (notare che è laureato a Yale).
Lo consiglio, anche per capire qualcosa in più sui collegamenti fra Dante e massoneria.
Interessantissima è anche la prefazione che si conclude dicendo: "Voglio solo metterti in guardia, lettore. Per favore, se decidi di proseguire , ricorda che le parole possono uccidere".
Anonimo
17 Giugno 2011 @ 14:17
Chiedo scusa, spero di non coprirmi di ridicolo con questa mia domanda. Stando a questo blog l'ordine RC nasce "Essi sostengono di essere stati fondati da Christian RosenKreutz, che sarebbe nato in Germania nel 1378 e sarebbe morto a 106 anni, nel 1484"; Dante nasce nel 1265 per morire nel 1321… non mi tornano le date. Ho molta confusione, inoltre, sulla questione dante/templari/RC. Mi aiutate a capire per cortesia? Cordiali Saluti P.
Anonimo
26 Giugno 2011 @ 21:33
Trovo l'articolo illuminante e assai pregevoli le ricerche e gli studi sui quali chiaramente si basa. Trovo anche che un approccio di tipo storico sia più obiettivo e affidabile di uno di tipo "esoterico" su simili argomenti. Ringrazio l'autore per gli utili spunti di riflessione su Dante.
Anonimo
26 Ottobre 2011 @ 11:47
Premesso che l'interpretazione della commedia come un percorso iniziatico mi lascia alquanto perplesso, vi chiedo quale ruolo avrebbero avuto nella struttura del poema le guide Virgilio e Stazio. Il resto delle argomentazioni portate a sostegno dela tesi massonica mi sembrano del tutto fumose. Restano scoperte da implicazioni esoteriche tutte le altre opere dantesche, dal De Vulgari al Convivio al Monarchia – opere peraltro contemporanee o almento immediatamente precedenti la redazione della commedia.
Anonimo
30 Marzo 2012 @ 19:30
Dispiace dirlo, ma non conoscete nè Dante nè tantomeno quello che furono i Templari. Per cortesia, basta con questi falsi scoop alla "Codice Da Vinci".
Guglielmo Di Stefano
Anonimo
3 Aprile 2012 @ 10:46
Il 14 marzo 1319 ,la data a cui si riferiscono sia Dante che Botticelli, è il giorno in cui Papa Giovanni XXII approvò la formazione dell'Ordine dei Cavalieri di Cristo (ex Ordine Templare), poi Ordine di Aviz, da cui discesero i sovrani di Portogallo che diedero il via all'epoca delle scoperte. Colombo prima di partire nel suo famoso viaggio, visitò l'Islanda.
EF
Anonimo
16 Aprile 2012 @ 19:16
Scusate ma in base a quali argomenti dite che Dante apparteneva a questo piuttosto che a quel gruppo?? Se anche fosse vero che i vari omicidi si ispirino alla divina, essa non può essere una giustificazione alla tesi Dante-templare o come cavolo lo chiamate. Inoltre egli non ha scritto solo quell'opera, ma molte dove anche li avrebbe dovuto fare citazioni "masso-cosiche". Non può essere che in caso che esistano i rosacrociani usino la divina solo come codice a cui riferirsi?? Inoltre se voi conosceste per BENE LA STORIA MEDIOEVALE SAPRESTE CHE ASTRONOMIA E ESOSETERISMO ERANO MATERIE DI STUDIO ANCHE UNIVERSITARIE, QUINDI INFORMATEVI BENE PRIMA DI SPARARE RANDOM. Non solo molte altre opere mediovale hanno tali collegamenti. LE VOSTRE NON SONO PROVE NE FATTI SOLO SUPPOSIZIONI.
Anonimo
12 Giugno 2012 @ 8:16
Dante è nato nel 1265 e morto nel 1321. I rosacroce risalgono a tempi successivi alla sua morte.
Documentati.
Francesco
Paolo Franceschetti
14 Giugno 2012 @ 18:51
Caro francesco forse sei tu che oltre alla voce sui rosacroce di wikipedia o agli sbrodolamenti di Umberto Eco devi leggere qualcosa in piu'.
Anonimo
14 Luglio 2012 @ 20:58
Ciao Paolo. Wikipedia conta meno di zero. Eco non lo leggo nemmeno se mi paghi. Secondo le tue fonti, e ti chiedo di citarle, a quando risalgono le origini dei rosacroce?
Francesco
Anonimo
6 Agosto 2012 @ 7:46
cioè: per tutto il post si parla con ammirazione di dante che non era cattolico ma rosacrociano e si dice che la sua dottrina era più vicina al cristianesimo originario di quanto lo sia la chiesa cattolica, poi si tirano le conclusioni che i rosacrociani sono la rosa rossa ed essi sono cattivi assassini e vogliono la fine della buona chiesa. am chi si prende per il culo?
Paolo Franceschetti
6 Agosto 2012 @ 8:19
Ti prendi per il culo da solo, perchè non hai capito nulla. Nessuno ha detto che la Chiesa è buona, e nessuno ha detto che rosacroce e rosa rossa siano la stessa cosa.
Anonimo
6 Agosto 2012 @ 9:26
allora cosa dici di preciso perchè io probabilmente non ho capito: la chiesa è o non è sotto l'attacco della RR?
e dante è un rosacrociano ma buono
perchè invece benigni o altri non sarebebro rosacrociani buoni ma cattivi della RR?aiutami a capire
Anonimo
21 Agosto 2012 @ 21:12
Paolo, sto ancora aspettando che citi le fonti della tua tesi. Riscrivo in maiuscolo: A QUANDO RISALGONO LE ORIGINI DEI ROSACROCE? Per favore cita i testi. O sei forse illuminato da millenarie tradizioni orali? Finche' carta non canta, sei un visionario. Le pergamene antiche del baule della nonna sono accettate.
Francesco
Paolo Franceschetti
22 Agosto 2012 @ 6:27
I rosacroce ufficialmente nascono nel 1614.
Ma confraternite che utizzavano la rosa e la croce ce n'era diverse, tra cui quella dei Fedeli D'amore di dante, che era un precursore dei rosacroce.
I rosacroce in particolare, si ritenevano Sangiovanniti, cioè seguaci della dottrina di San Giovanni. E San Giovanni esiste dall'anno 0
Il primo rosacrociano vero e proprio quindi è il Vangelo di San Giovanni
Anonimo
15 Maggio 2013 @ 10:36
ho letto un errore di data nell'articolo, probabilmente un refuso, il 13 di ottobre ci fu l'arresta di massa dei Templari, De Molay fu messo al rogo a marzo,ciao da ElCinico
Anonimo
18 Febbraio 2014 @ 19:23
Il mio Prof. di Italiano del Liceo classico (tra l'altro classe '40, di "vecchia guardia", oltre che con una cultura immensa) diceva spesso che la Divina Commedia è impregnata del sapere del tempo e lo rispecchia, secondo i suoi diversi aspetti (astronomico-filosofico-culturale-…), compresi quelli esoterici, come fossero tanti settori, spicchi, ambiti di un'unica grande conoscenza dei tempi.
Sorvoliamo sulle dispute esegetiche e sulla miriade di passi controversi sui quali ancora oggi dibattono fior fior di studiosi, cercando di dare una più plausibile interpretazione; al culmine dell'incomprensibile troviamo quel: "Pape Satàn, pape Satàn aleppe", che da molti è ritenuto inventato e casuale, ma se c'è una cosa che Dante non fa mai è affidare qualcosa di ciò che scrive al Caso…dunque qualche ragione etimologica ci sarà sicuramente ed i critici più avveduti hanno provato a ricercare radici linguistiche in quelle parole. Al di là di questo…dite la verità: non vi siete sempre chiesti perché Dante pone proprio San Bernardo come sua guida finale? Io sì e, sinceramente, non ho mai avuto una risposta soddisfacente… Beatrice viene sempre presentata dalla critica come un grande filo conduttore, anche perché compare più di una volta nelle tre cantiche e, come tutti sanno, rappresenta la simbolica "donna angelicata" del Dolce Stil Novo, ma a condurre Dante al cospetto di Dio non è ovviamente Beatrice, bensì S. Bernardo e di lui si discute poco e niente, con spiegazioni, da parte della critica più nota, non molto esaurienti, a mio avviso, e spesso sommarie. Insomma: perché proprio S. Bernardo?
Ho sempre avuto alcuni dubbi anche sul suo esilio, a dirla tutta… «Alighieri Dante è condannato per baratteria, frode, falsità, dolo, malizia, inique pratiche estortive, proventi illeciti, pederastia, e lo si condanna a 5000 fiorini di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici, esilio perpetuo (in contumacia), e se lo si prende, al rogo, così che muoia».
Quando volevano levare di mezzo qualcuno ritenuto scomodo o "minaccioso", a quei tempi, tra le colpe infamanti comparivano spesso forti accuse sessuali (o la sodomia o la pederastia), come "culmine" dell'onta. L'hanno fatto coi Templari e pure con Dante …
Probabilmente l'esoterismo in questo non c'entra proprio niente, però è ovvio che qualcosa di strano e di occulto (nel senso stretto del termine, senza per forza avere un'accezione esoterica) ci sia …
PS. Per chi dice che i Rosacroce risalgono al 1400: sembra invece che siano nati molto prima. Si sa che nel 46 d.C. Ormus, figura mistica egizia del pensiero zoroastriano e gnostico, convertita al cattolicesimo da San Marco, fondò un ordine che aveva come simbolo una Croce Rossa o Rosa (Rosacroce).
Magari quelli evidenziati dal post saranno anche casi, o coincidenze, però sono diversi…diverse simbologie, diversi riferimenti…certo, magari sono solo supposizioni, ma non sta a noi giudicare.
Jo
Anonimo
30 Dicembre 2014 @ 1:47
Come è duro per un ateo come Benigni parlare di Dio..in quel "Dio siamo noi" del video sulla lettura di Benigni della divina commedia c'è sono ignoranza sull'opera di Dante e panteismo da bancarella…
nevio
30 Maggio 2015 @ 14:30
Nell'articolo si citano Robert L.John e l'opera di René Guénon. Del primo si rilevano la contraddizione dell'essere insieme templare e cattolico regolare, del secondo non si dice nulla. In verità, basterebbe leggere attentamente questi due autori per comprendere come Dante sia stato più di ogni altro, insieme con San Bernardo, perfetto cattolico e templare per eccellenza. E ancora da queste letture si avrebbero gli strumenti per comprendere la differenza tra ordine templare medievale e templarismo moderno, ordine rosacrociano rinascimentale e rosicrucianesimo moderno, e finalmente come l'appartenenza massonica non dia alcun vantaggio reale negli studi danteschi, trattandosi di una via che da almeno un paio di secoli ha perso la componente intellettuale necessaria per passare dalla "teoria" alla "realizzazione"… Infine, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle considerazioni di Benigni e dalla sua scoperta del "Dio in noi", pur non conoscendolo abbastanza per giudicare in che modo egli intenda questo, che comunque rimane affar suo.
Dante ha in qualche modo scritto il "testamento spirituale" del Medioevo cristiano e nella sua opera si trova l'integralità di tutto il "progetto" di realizzazione universale (che traduce il termine "cattolico") della tradizione cristiana, dalla culla imperiale romana fino al culmine del Medioevo, rappresentato dall'incornonamento di Arrigo VII, di cui Dante fu maestro spirituale.
Ma non occorre dilungarsi oltre in un blog, invito piuttosto gli interessati a leggere direttamente le opere in questione con "cuore aperto", e soltanto dopo averle comprese, semmai, farsene un opinione.
Alberto
25 Febbraio 2018 @ 17:03
Come mai Thomas Harris scrive Hannibal? Su mandato di chi lo fa se deve ammonire gli investigatori? È un rosscrociato pure lui?
Gianfranco
4 Luglio 2019 @ 20:49
Premesso che il mezzo internet poco si presta a trattazioni di questo genere, per via della sua tendenza al sensazionalismo e la sua natura ‘sbrigativa’, mi permetto di fare notare alcuni elementi di rilievo a beneficio dell’autore dell’articolo sopra e dei lettori.
Il titolo e parte del testo potrebbero trarre in inganno, perché parlare di un Dante “massone” non ha veramente molto senso, per ovvie ragioni.
Oltre a ciò, nel corso delle mie ricerche non mi sono mai imbattuto in alcun documento, autore o prova attendibile di alcun genere che provi una tendenza alla magia pratica da parte dei Templari, come sopra si afferma qua e là.
Tra i capi d’accusa del processo templare, vi sono certamente allusioni a pratiche di carattere rituale, ma, come risaputo, l’istruttoria di quel processo non si distinse per equanimità. Proprio in relazione a tale atteggiamento della corte francese, Ugo Capeto parla di un Filippo il Bello che porta ‘nel Tempio le cupide vele’ (Purg. XX, 85).
Va inoltre qui sottolineato che, secondo documenti emersi di recente dalla biblioteca vaticana, quella scatenata da Filippo IV fu perlopiù una persecuzione unilaterale dato che tanto la ‘Pergamena di Chinon’ che il ‘Registro Avignonese’ mostrerebbero una scarsa o nulla collaborazione dei vertici della Chiesa al processo; proverebbero inoltre che il papa seguì i condannati personalmente prima delle esecuzioni e concesse loro l’assoluzione.
Dante, però, non ci offre un ritratto di Clemente V quale strenuo difensore dei Templari.
In tale contesto, mi sembra opportuno inserire uno spunto di riflessione che ha purtroppo trovato poco spazio in molti di coloro che ai Templari si sono interessati, a partire da Umberto Eco che, nel suo ‘Pendolo di Foucault’, concede ampio spazio all’Ordine del Tempio. Casaubon, Bembo e Diotallevi, personaggi principali del romanzo di Eco, come molti altri studiosi non fittizi, non si avvedono di una cosa molto importante: il processo contro i Templari ha finito per sviare completamente la ricerca e lo studio sul significato del loro ruolo. Tale ruolo non andrebbe infatti cercato nelle vere o presunte pratiche magiche, bensì nel loro impegno per la conquista della Terra Santa. E’ questa la missione che inserisce i Templari all’interno di una dinamica che coinvolge tanto la storia che le profezie scritturali e le società segrete in seguito emerse. Senza questo aspetto, quello templare è un filone di ricerca che rischia ancora e sempre di perdersi nelle nebbie occultistiche ottocentesche, come avviene in ‘I Templari’ di Peter Partner, testo ottimamente documentato e scritto, ma che non si spinge oltre nella ricerca delle linee di continuità che si dipartono dalla simbologia del Tempio, per coinvolgere tutte le più importanti società più o meno segrete occidentali.
Per finire, mi permetto di notare che alcuni accenni alla ‘volontà’ quale facoltà umana in grado di ‘cambiare la realtà circostante’ presenti nell’articolo sopra, nella Divina Commedia trovano veramente ben pochi riscontri e affinità. Le rivelazioni ivi contenute in materia di volontà personale, pronunciate perlopiù da Beatrice e, nel canto XVI del Purgatorio, da Marco Lombardo, danno una versione della ‘volontà’ e del ‘libero arbitrio’ che l’individualismo contemporaneo non può che stentare a capire.
Ognuno si senta libero di meditare il testo, ma nella Commedia è sempre ben chiara la distinzione tra contingenza e trascendenza e chi voglia ridurre l’intera realtà alla prima, che rappresenta l’aspetto manipolabile della realtà, non troverà molte conferme nell’opera dell’Alighieri.
Una
22 Gennaio 2020 @ 22:49
La conquista della Terra santa con un ordine costituito inizialmente da soli nove cavalieri-monaci?
Suvvia, siamo seri.
Un ordine monastico-cavalleresco occupato a difendere la Terra santa non ha il tempo di inventare cambiali e banche e diventare l’ordine più potente e pericoloso d’Europa se non del mondo di allora.
La verità sui Templari risiede nei suoi componenti, non a caso appartenenti a famiglie nobili, e per chi si interessa allo studio della genealogia delle famiglie più potenti del mondo, quelle che lo hanno in mano il mondo per intenderci, i loro nomi e persino il loro DNA mitocondriale parla molto chiaro….
Bisognerebbe studiare con mente aperta come un paracadute onde evitare schianti fatali dell’intelletto e di tutto il castello di menzogne a cui preferiamo credere per convenienza o semplice arroganza.
Mimmo Leonetti
26 Marzo 2020 @ 12:56
Capire è difficilissimo; farsi capire è una smisurata ambizione ( Henry-Frederic Amiel ) mi permetto di aggiungere che la correttezza della lingua è la premessa della chiarezza morale e dell’onestà. Molte mascalzonate e violente prevaricazioni nascono quando si pasticcia la grammatica ( Claudio Magris ). Rimuoviamo la riproduzione di modelli sbagliati della scrittura giuridica e burocratica e delle frasi fatte non c’è bisogno della retorica. Bravo Paolo, concedendo al lettore i tuoi scritti, regali ad ognuno momenti di riflessione e così essi hanno la possibilità di poter esprimere il proprio pensiero senza imposizioni.