Lettera aperta a David Gramiccioli
Caro David
Caro David, la tua mancata elezione a consigliere comunale mi ha colpito molto e alcune cose in particolare non me le aspettavo neanche io.
Mi ha colpito molto la storia della signora a cui hai fatto riavere suo figlio che non ti ha votato, e il mancato voto dei dipendenti dell’Idi che per un anno hai sostenuto in tutti i modi possibili.
So anche che tu non hai aiutato queste persone per avere il voto, anche perché solo negli ultimi mesi avevi deciso di candidarti, quindi il tuo aiuto è stato disinteressato, senza cercare ritorni.
Però capisco la tua delusione.
Volevi organizzare da assessore la prima grande settimana della controinformazione, un grande evento in cui per una settimana parlavano tutti quelli che si occupano di informazione non di regime.
Dei 150.000 ascoltatori della tua radio, non sei riuscito a prendere se non poche centinaia di voti.
A favore della tua mancata elezione vanno due fattori entrambi molto importanti.
Il primo fattore è che molti dei tuoi potenziali elettori non sarebbero mai stati disposti a votare anche Alemanno; se concorrevi da solo indubbiamente avresti avuto molti più voti. Molte delle persone che conosco non sono state disposte a dare un voto ad Alemanno, nonostante si trattasse di votare anche te. Lo stesso Gioele Magaldi, leader di Grande Oriente Democrativo, consigliava voto disgiunto per te e per il sindaco, segno inquivocabile che molte persone apprezzavano te ma non lo schieramento con cui eri entrato.
La prima cosa che ho imparato. Il prezzo del cambiamento.
Ma c’è un secondo fattore molto più importante.
Ed è il prezzo che ogni persona è disposta a pagare per il cambiamento, sia della società sia di se stesso.
Come si fa per i prezzi di un supermercato, lascia che ti dica un po’ di prezzi che la gente paga per il cambiamento.
Iniziamo dalle elezioni politiche nazionali.
La gente si lamenta, l’IMU, le tasse, Equitalia, la giustizia non funziona, gli ospedali non funzionano, ma al momento del voto la gente ha votato sempre gli stessi partiti, e solo una piccola percentuale ha votato Grillo, che rappresentava l’unico grosso partito obiettivamente nuovo, oltre ad altri che però non ha votato nessuno, come il PIN, FN, e altri ancora.
E’ stato dimostrato quanto la gente sia disposta a pagare per un cambiamento politico: il 20 per cento circa degli italiani è stata disposta solo a cambiare la croce su cui metteva il voto; gli altri neanche quello.
Vorrei poi sapere quante, delle persone che si lamentano, rinuncerebbero ad una bustarella, ad un posto di lavoro in cambio del voto o altri favori, ad una parte dello stipendio, per non alimentare un sistema corrotto, il cui marciume credo sia noto a tutti. Credo pochissimi. La maggior parte delle persone che conosco lavora perché ha avuto una raccomandazione ad un concorso, perché ha fatto uno scambio di favori, quasi nessuno lavora perché dice “sognavo di fare quel lavoro, e oggi faccio esattamente quello che sognavo”. Anche perché la maggior parte della gente ha pochi sogni, perlopiù di tipo materiale. Quanto vale quindi il cambiamento della società, che parta dal basso? Non certamente la rinuncia ai propri privilegi.
Più in genere nella mia vita, che è stata costellata di avvenimenti particolari, ha avuto anche il privilegio di poter osservare alcuni eventi da un punto di vista speciale e poter analizzare (e capire) situazioni sintomatiche.
Una vicenda eccezionale per le cose che ho imparato è stata quella delle Bestie di Satana. Una vicenda oggi ferma, perché io ho destinato a quella vicenda tutti i soldi che avevo, e che oggi non ho più. Quindi non la posso più portare avanti.
Ci sono parecchi ragazzi in galera innocenti. Questi ragazzi hanno famiglie, parenti, amici.
Quando ho trovato le prove della loro innocenza, nessuno dei loro familiari parenti o amici si è offerto di aiutarmi, nessuno di loro mi ha fatto neanche una telefonata per sapere qualcosa, nessuno di loro legge un atto processuale, nessuno di loro si informa, niente di niente.
Molti dei loro parenti e amici girano su belle auto, vanno in vacanza, fumano due pacchetti di sigarette al giorno, bevono vino ogni pasto.
Un pacchetto di sigarette al giorno in un anno viene a costare circa 1000/2000 euro l’anno.
Il vino ai pasti può costare da 1 a 2-3 euro al giorno come minimo.
La libertà dei loro familiari non vale il tempo di una telefonata e/o di un colloquio. Non vale economicamente le sigarette o il vino che si consumano in un anno. Non vale la fatica di analizzare atti processuali e prendere in mano le redini della vicenda cercando di capirci qualcosa da soli, senza subire gli eventi e senza mettersi nelle mani di altri cui devono delegare la loro libertà.
Fantastiche le motivazioni che talvolta qualcuno di loro ha dato per non voler perseguire determinate strade processuali: non ho tempo perché devo studiare, ha detto uno di loro.
In poche parole: la loro libertà non vale niente. Vale di più studiare.
Le sigarette, il vino, l’auto, valgono più della libertà dei loro parenti.
Libertà che vale quindi più per me, che per loro.
Un ufficiale dei carabinieri trovato sul cadavere della moglie, che non ricorda come sia successo, è in galera; “sei innocente, forse dovresti analizzare alcuni fatti”; “no – risponde lui – non ho tempo”.
Poi ci sono quelle persone che vogliono trovare la verità sulla morte di un parente; ma non vogliono spendere soldi, e poi non vogliono correre rischi. In un caso mi sono capitati due genitori a cui hanno rapito il figlio; “ma ci sono dei rischi?”, chiedono. “Bè certo”, dico io. Allora no, pensavano di poter strappare il figlio a un’organizzazione criminale senza rischi. E poi dico loro di divulgare la storia su un blog. Non hanno tempo, dicono.
Una volta mi incontrai con una persona semi paralizzata, per una malattia che si chiama psoriasi artropatica e che ho anche io. “Ma come mai non hai sintomi?”, mi chiese. “Dipende dalla dieta che faccio, occorre evitare alcuni cibi, se vuoi ti spiego”.
“No grazie, non ho tempo per cucinare cose diverse, preferisco comprare le cose in rosticceria”.
La sua malattia, la sua paralisi, non valeva il tempo di prepararsi alcuni cibi.
Tempo fa è stata organizzata una colletta per una persona senza casa. A seguito di un articolo scritto su un giornale on line, un albergatore si è offerto di ospitarla gratis. “No grazie, troppo lontano da casa mia, preferisco stare nella mia città vicino ai miei parenti”.
Avere una casa sì, ma non a prezzo di trasferirsi.
Poi ci sono alcune storie che abbiamo vissuto insieme. C’è la storia di Milica Cupic, a cui ho detto mille volte che ripetere sempre gli stessi concetti su facebook non è il modo migliore per divulgare la verità; potrebbe occuparsi di altre storie dando voce ad altri, potrebbe migliorare lo stile dei suoi scritti facendoli correggere, e soprattutto potrebbe occuparsi anche di altre vicende per accrescere la potenza di effetto della sua storia e farla conoscere sempre più. Ma non credo mi abbia mai ascoltato oltre i dieci secondi, e continua a ripetere sempre lo stesso schema senza mai cambiare.
Molte volte mi chiama qualcuno che chiede consigli su alcune tecniche spirituali; alcuni soffrono di insonnia, di ansia, di squilibri vari; se consiglio loro di recitare un’ora o due di daimoku al giorno la risposta è “non ho tempo” oppure mi chiedono qualcos’altro perché il daimoku pare loro troppo “religioso”. Allora consiglio di praticare il kriya yoga, mezz’ora al giorno, e loro chiedono “dove lo imparo?”; io consiglio un corso della durata di un giorno, dal costo di 108 euro, che tiene un mio amico a Roma; troppo caro, e troppo lunga un’intera giornata.
Il costo del cambiamento deve essere inferiore a 100 euro, e deve durare meno di un giorno l’apprendimento della tecnica.
Fantastico, no?
Ho deciso di organizzare una colletta per pagarmi alcune delle spese ormai diventate insostenibili nell’attività che svolgo. Totale raccolte: 400 euro. Per la totalità dei lettori, il mio lavoro, a detta di molti eccezionale, non vale niente. Mediamente, tenendo conto che ho qualche migliaio di lettori, direi che vale pochi centesimi a lettore, dieci, forse venti, non so.
Nei soldi che ho raccolto con le donazioni, vedo molto il numero di tuoi ascoltatori che ti ha votato, perché più o meno come numero si equivalgono.
In linea di massima posso dire che il maggiore aiuto, nella mia vita, l’ho avuto da persone che non conoscevo e a cui non avevo dato nulla, e non l’ho avuto indietro da persone a cui pure avevo dato molto (ad esempio non a caso le donazioni al blog sono state effettuate da persone che non intervengono mai, e che non conoscevo, e con cui non avevo mai intrattenuto rapporti, fatta eccezione per Villari e una mia amica).
Quello che ho imparato in questi anni è che è inutile fare le cose per gli altri e sperando un riscontro dagli altri.
Le cose vanno fatte per se stessi.
Bisogna comportarsi, come dice una bella frase di Gandhi, essendo noi stessi il cambiamento che vorremmo nel mondo, ma cambiando prima di tutto noi stessi.
Bisogna comportarsi in modo tale che quando ci guardiamo allo specchio, dentro quello specchio vediamo riflessa la parte di mondo che ci piace e che vorremmo trovare ovunque.
Gli altri, stanne sicuro, cambieranno sempre molto poco.
Senza contare che pure io mi dico spesso che vorrei cambiare tante cose, e poi faccio tutto il contrario.
Non c’è riuscito Buddha, non c’è riuscito Cristo a cambiare il mondo, vuoi che noi cambiamo anche solo qualcosa a Roma?
Una cosa importantissima che ho imparato in questi anni, quindi, è che la legge di attrazione è una grande verità. Ciascuno vuole esattamente la situazione in cui sta, e per cambiare le cose di cui si lamenta non è disposto a fare niente.
La seconda cosa che ho imparato.
L’altra cosa importante che ho imparato in questi anni, l’ho appresa da un insegnante di karma yoga.
Lui spiegava che la vita è un sogno, ma spesso non ce ne rendiamo conto.
E spiegava che spesso rendiamo un sogno la vita di altri.
Mentre ci spiegava questa tecnica per il karma yoga, ci faceva notare che quella vita che noi conduciamo con noia, con sfiducia, con difficoltà, è un sogno di tranquillità e di felicità per milioni di persone che nel mondo muoiono di fame o vivono in condizioni di tortura.
Dobbiamo quindi ricordarci, nei momenti difficili, nei momenti di noia, in fila per andare al lavoro o mentre stiamo facendo qualcosa che non gradiamo, che quella nostra condizione è il sogno di un ragazzo brasiliano delle favelas. Quei debiti di cui siamo sommersi, ma che non ci impediscono di mangiare o dormire in un letto, sarebbero problemi che milioni di persone sarebbero felici di avere.
E spesso senza volerlo rendiamo un sogno la vita di altri, senza che neanche ce ne accorgiamo e senza che mai verremo a saperlo.
Difatti il nome di quell’insegnante che ha reso un sogno alcune esperienze quotidiane grazie alla pratica del karma yoga io neanche lo ricordo. Ma grazie a lui la mia vita è molto più bella, da anni, perché solo grazie a queste tecnica sono riuscito a fare alcune delle cose che più odiavo nella mia giornata trasformandole in una cosa bella.
E non so tu quanti sogni altrui hai realizzato nella tua vita.
Ma posso dirti di me che qualche anno fa, quando mi chiamasti per la prima volta in trasmissione, era la prima volta che venivo chiamato in una radio di grandi dimensioni a esporre le mie ricerche da un pulpito più “ufficiale” e diverso dal mio blog o dalle conferenze.
Quel giorno per me rappresentò un sogno di cui porto ancora il bellissimo ricordo.
E siccome sono uno che si gode le cose nel presente, e tendo ad apprezzare le cose che ho al momento, ricordo che mentre stavo aspettando che mi apriste il cancello mi sono detto: “un giorno mi ricorderò come un sogno di questo giorno, e voglio immortalarlo”.
Quella in apertura è la foto che scattai, che ti regalo, con un augurio: che torni a fare quello che facevi prima, perché se è un sogno sfumato quello di poter realizzare la prima settimana della controinformazione, ci sono persone che comunque sognano che tu ritorni a fare quello che facevi prima, ma soprattutto sperano che tu da adesso in poi ti concentri di più su te stesso e meno sugli altri.
Il mondo non cambierà certo grazie a te; ma i tuoi 600 voti, anche se non da chi ti aspettavi, anche se meno di quelli che speravi, sono sempre un piccolo segno che qualcosa hai smosso nel mondo. Anzi, considerando che non ti candidavi da solo, considerando tutto, sono pure un grosso risultato.
E ti auguro che questa esperienza ti faccia uscire più forte, perché certamente ne avrai acquistato in consapevolezza e in conoscenza del mondo. Che forse non lo conosciamo ancora bene se ci arrivano queste batoste.
Ti abbraccio.
Paolo
Anonimo
3 Giugno 2013 @ 20:41
meraviglioso articolo, Paolo, specie quando descrivi le "strategie" di immobilismo della gente e forse di noi stessi. Abbracci.
Anonimo
3 Giugno 2013 @ 22:06
Purtroppo le verità ke abbiamo davanti entrano dagli occhi e attraversano l'imbuto degli schemi mentali,l'ego è programmato ad hoc x impedire alla coscienza di emergere. All'atto del risveglio ci guardiamo da fuori,nn siamo più quegli schemi perchè ci riconosciamo parassitati,li abbiamo lasciati entrare senza insospettirci perchè ci siamo fidati di chi ce li donava,che a sua volta si nutriva di noi. Allora l'immobilismo lentamente finisce,mettiamo in discussione tutto e ripartiamo da zero,ognuno con i suoi tempi..la serenità interiore nn ha prezzo.. Grazie
Dar56
3 Giugno 2013 @ 22:55
"Bisogna comportarsi in modo tale che quando ci guardiamo allo specchio, dentro quello specchio vediamo riflessa la parte di mondo che ci piace e che vorremmo trovare ovunque."
Non solo molto bella, ma anche molto vera. Quando ci riesco io cerco di andare anche oltre questo….
….sul braccio ho tatuata questa frase: "If it's got atoms, it isn't real (Se è composto di atomi, non è reale)"
Richard Bach
E' utile ricordarselo di quando in quando.
Un abbraccio ^_^
Anonimo
4 Giugno 2013 @ 6:32
Grazie Paolo per aver descritto così bene l'essenza della società, così concentrata su singoli momenti di difficoltà da rendere sfuggente il quadro d'insieme, l'obiettività. E un po' come quando si affronta una rotonda in moto, se guardi il punto di uscita hai una visuale globale, se guardi a due metri rischi di cadere.. Un abbraccio. Andrea
L'omino con la chitarra
4 Giugno 2013 @ 11:24
Salve,
io sono di Torino, saprebbe indicarmi dove imparare lo "karma yoga"?
Anonimo
4 Giugno 2013 @ 12:20
Nessuno di voi certe volte, in momenti di totale armonia, avverte la sensazione di stare operando un cambiamento della propria realtà così radicale da ritenere di aver creato letteralmente un proprio mondo ideale e parallelo a quello poco gradevole che esisteva poco prima?
Spesso mi chiedo, a proposito della realtà che sperimentiamo, se attraverso i nostri stati emotivi ed una giusta padronanza di essi, sia possibile uscire letteralmente da questo mondo ed entrare in una realtà a misura propria.
Se fosse così la cosa migliorare da fare per cambiare lo stato delle cose è, in effetti, cambiare se stessi.
Anonimo
4 Giugno 2013 @ 12:55
Ciao Paolo,
quello che scrivi è terribilmente vero! Fino da quando frequentavo le scuole medie ho sempre aiutato un mucchio di persone. Aiutato in tanti modi, a partire dalla considerazione fino a soldi, favori, relazioni. Ho scelto di fare lo psicoterapeuta con una buona base filosofica e non troppo attento alla psicologia scientifica. In sintesi sono a giunto a delle conclusioni, alcune delle quali le riporto di seguito:
. la maggioranza delle persone si ammalano o vivono un disagio per gli stessi motivi;
. le persone spesso sono a conoscenza della causa reale, ma ammetterlo significherebbe dover cambiare, quindi…
. le persone usano la delega, vado dallo psicologo, vado dal mago, ecc. ma il mio reale impegno è sempre minimo;
. le persone non sanno che farsene della propria libertà. Per sentirsi liberi gli hanno anche inventato il tempo libero, le ferie, le feste. Situazioni nelle quali vengono offerti comportamenti stereotipi a cui rifarsi; ma ci pensate uno lavora a Bologna tutto l’anno e poi in agosto va al mare a Rimini, e là ritrova più o meno gli stessi;
. provate a fare stare da sole molte persone. Sole con se stesse per ore. Non ci riescono,
. se migliorano …ti vogliono sempre lì. Altrimenti tornano come prima o spesso peggio di prima. Questo fa la gioia di molti operatori (è una forma di entrata fissa dopotutto). Ma per quelli che non lo fanno solo per danaro non può andare bene.
. la maggioranza di psicologi e psicoterapeuti adattano la persona all’ambiente. Ben difficilmente insegnano a costruire un ambiente in armonia con ciò che l’individuo è in sé. Fungono da guardiani del sistema (quando va bene…).
Per spiegare queste poche e lacunose righe occorrerebbe molto, ma molto più tempo a disposizione (e anche voglia) e questa non è la sede adatta.
Quindi lo psicoterapeuta lasciò i suoi due studi e aprì una azienda agricola. Polli, pecore, capre, frutta, verdura e piatti pronti.
Molto meglio, molto più divertente (anche se fisicamente faticosissimo). Animali e piante sono riconoscenti, ma più che riconoscenza ti comunicano l’armonia che con te hanno raggiunto. Ho assistito a piante quasi secche, abbandonate, rinascere e offrire frutti squisiti.
Col tempo ho capito che quello che ho sempre fatto l’ho fatto per me stesso, e questo mi doveva bastare.
Nella mia vita mi sono sempre messo in gioco fino all’ultimo, ho sempre avuto il coraggio di andare in fondo, di rischiare il tutto per tutto, ho fatto molti errori, scelte sbagliate dato fiducia a chi non la meritava. Per questo ho pagato conti salati. Ma nessuna di queste vicende ha rappresentato solo “un errore”. Anzi a distanza ti rendi conto che…è andata bene così.
Quindi David io non ti conosco, ti ho solo ascoltato un paio di volte alla radio con Paolo ma sono sicuro che questa esperienza non la butterai via. A te e a Paolo regalo quello che mi è successo recentemente. Tempo fa una piccola gallinella di razza Marans (quelle che fanno l’uovo color cioccolato) si ferè alla zampa con un chiodo e fece infezione. L’ho curata due settimane accanto al mio letto. Guarita dopo qualche tempo bussò all porta a vetri e volle entrare in casa. Incuriosito l’ho lasciata fare; è andata in mezzo ai miei tanti libri e ha deposto l’uovo. Poi mi ha guardato ed è uscita. Ogni due giorni, io e lei, abbiamo questo appuntamento. Lei mi da tutto quello che ha. E’ solo un uovo ma per me è moltissimo.
alessia lodi
13 Aprile 2014 @ 22:02
Stupendo
Anonimo
4 Giugno 2013 @ 16:37
@ Paolo : belle rifflessioni, vedrai che arriverà anche il sostegno materiale oltre a quello morale, abbi daimoku.
@ anonimo 4 giugno 14.55: io l'ho sempre detto che è nata prima la gallina dell'uovo.. chè, chè ne dica la scienza :-)).
pietro villari
4 Giugno 2013 @ 18:35
Due considerazioni.
Non si puo' fare controinformazione proponendosi candidato di un partito di governo. E' una azione di segno negativo.
Chiunque ormai sa bene che nel migliore dei casi l'eletto finirebbe isolato, esasperato e infine costretto alle dimissioni.
Non e' ancora il momento di candidarsi in un vero movimento di massa, oggi inesistente, gli eventi (e la qualita' dei bisogni della gente) devono maturare.
Penso sia un miracolo che in queste condizioni Grammiccioli sia riuscito a raccogliere ben 600 voti. E' evidente che continuando con il suo lavoro, con la sua passione, al momento e nell'ambiente giusto raccogliera' i risultati sperati.
La seconda considerazione, riguarda la tua Associazione Guerriero Dragone. Avendo avuto modo di conoscere la tua' onesta' e la passione per aiutare il prossimo, spero che tu possa continuare a coltivare l'amore verso i bisognosi, e a nutrirla di entusiasmo e allegria, giorno dopo giorno senza avere timore del futuro, dei debiti e dell'aridita' dei piu'. Non e' colpa loro, lo sai bene.
"Se son rose fioriranno", frase che puo' essere estesa alla quasi totalita' dei tuoi lettori, che sino ad oggi hanno mancato una buona occasione per conoscere la bellezza della filantropia.
In quanto alla mia umilissima donazione, sono io che devo ringraziarti. Ho solo fatto un piccolo gesto, in gran parte meccanico (la tastiera del computer). Tu invece hai organizzato il tutto, e avrai l'arduo compito di gestire la spesa di quei soldi che rappresentano un'arma in difesa dei poveri. Sei tu ad entrare in contatto con l'orrore che sprigionano gli oppressi, gli ultimi del mondo.
Avanti, vai avanti.
Anonimo
4 Giugno 2013 @ 18:50
ciao paolo, ti seguo da un pò e più passa il tempo e più mi rendo conto che abbiamo tante idee simili. sono una tua collega che è ancora agli inizi e che non è figlia di un famoso avvocato o chissà cosa ma solo di mia mamma e di mio babbo che, pur con grandi sacrifici, mi hanno permesso di studiare e di diventare avvocato.
ho dato l'esame perchè non mi dispiaceva la professione e anche perchè mi sembrava il requisito più semplice da ottenere tra quelli previsti per dare l'esame di magistratura. non sono ricca e quindi ho confidato su di me stessa e sul mio studio. infatti, vivo la vita seguendo il detto "VOLERE=POTERE".
purtroppo nella professione questo detto non vale molto perchè ci sono così tanti meccanismi che non mi piacciono e in cui non voglio entrare che, malgrado la mia disponibilità (do' consigli, sbrigo varie pratiche, quasi sempre senza retribuzione alcuna) la gente preferisce andare da chi conta piuttosto che rivolgersi a chi tenta di dedicargli bene il proprio tempo.
continuo a sperare che qualcosa cambi ma la vedo grigia (per non parlare della nuova legge che obbliga colui che vuole fare l'avvocato o figurare tale a pagare, a prescindere dal reddito, i contributi previdenziali).
nonostante tutto continuo a credere di passare l'esame di magistratura. ritengo che ciò sia possibile in quanto, in linea di massima, la gente ci rinuncia perchè non ha voglia di studiare, di sacrificarsi e perchè è molto difficile. io, considerato che ho sempre vissuto sacrificandomi, credo di farcela in quanto un sacrificio in più o in meno non può che migliorare la mia vita.
ci credo e ci voglio credere perchè qualcosa deve cambiare e questo può succedere solo se crediamo più in noi stessi, nell'aiuto del "Fato", e meno alle parole e/o comportamenti di tutti coloro che hanno il misero interesse di appiattirci.
Alessandro
4 Giugno 2013 @ 19:14
Quello che dice l'avvocato Franceschetti lo riscontro anch'io con la differenza che ormai li riconosco a "orecchio" dal tono della voce.
Non serve perderci tempo ci sono persone che sono rinfrancate dalla loro condizione.
Gramiccioli non sei stato eletto… il danno se lo sono fatti da soli e quando se ne renderanno conto sarà per loro troppo tardi.
Anonimo
5 Giugno 2013 @ 3:49
@Anonimo 04 giugno 2013 14:55
La tua storia della gallina è incredibile, bellissima.
@Paolo
Ti seguo con molto interesse, ma spesso, dal mio punto di vista, entri in contraddizione… non so se è la realtà che è paradossale o forse ciò in cui credi.
"Ciascuno vuole esattamente la situazione in cui sta, e per cambiare le cose di cui si lamenta non è disposto a fare niente."
Poi invece dici:
"quella vita che noi conduciamo con noia, con sfiducia, con difficoltà, è un sogno di tranquillità e di felicità per milioni di persone che nel mondo muoiono di fame o vivono in condizioni di tortura."
Come mai allora, se queste persone davvero sognano una vita migliore, persistono nella condizione di profondo disagio?
Talvolta anch'io cado nelle mie piccole contraddizioni, ma perché non credo veramente in nessuna dele due versioni e allora tengo il piede in due scarpe… ma so di non sapere e di non poter decidere comunque 🙂
Lucas18
Anonimo
5 Giugno 2013 @ 6:56
ma ricambiare con il voto i favori personali non è il marcio che vorreste combattere?
il post sembra la pubblicità del voto di scambio. io ho bisogno di un po'di soldi, se qualcuno vorrebbe aiutarmi con un migliaio di euri, gli do il voto.
berlusconi vi ha fatto scuola
Anonimo
5 Giugno 2013 @ 8:43
X Paolo (commento da non pubblicare)
Controlla l'account su paypal, in particolari i vincoli presenti..controlla bene perche' per default il conto viene aperto con dei limiti di prelievo piuttosto stretti…se dovessi superare la cifra soglia poi non puoi piu' prelevarli. Accedi all'account ed eventualmente rimuovi i limiti presenti.
Ciao
Anna
5 Giugno 2013 @ 12:44
Paolo,ho letto la tua lettera e vorrei fare alcune considerazioni secondo me importanti:
Parto dalla questione dell'aiutare gli altri, che veniva ripresa da un utente che ha commentato qui.
Scusate, ma aiutare gli altri perchè? Perchè ve lo chiedono loro o perchè voi avete deciso di farlo? Quanto aiutate per altruismo e quanto per ottenere in realtà qualcosa in cambio, anche morale? Paolo nella lettera descrive il mancato voto di gente che è stata aiutata da Gramiccioli, il che ha portato alla delusione della mancata elezione. Ecco, il punto è proprio quello: non si aiutano gli altri dando loro ciò che si aspettano o aspettandoci a nostra volta aiuto o altro da loro, ma si aiutano gli altri solo ed esclusivamente quando sono loro a chiedercelo; e dato che come hai ben illustrato più e più volte nei tuoi articoli, la gente non ha voglia, non ha tempo, sono insomma dei morti che camminano, perchè dovrebbe fregartene una cippa di aiutare queste persone?
La ricerca di verità su qualunque fatto va fatta per un proprio bisogno interiore o dovere morale, ed eventualmente messa a disposizione di chi quella verità è disposto a pagarla come hai fatto tu, sennò può anche continuare a vegetare nella sua imbecillità.
Perchè cercare di spiegare ad un coglione che è contento di esserlo come non essere coglione?
Personalmente non me ne frega assolutamente niente del resto dell'umanità, mi piacciono solo alcune persone, non necessariamente risvegliate, le quali ho sempre aiutato SOLO quando sono state loro a chiedermelo e senza esagerare, perchè aiutare non vuol dire sostituirmi alle loro responsabilità. MAI.
Bisogna assolutamente rivedere il concetto che abbiamo di "aiuto", tipico di quelli ad es. che vanno in Africa per scappare da se stessi facendo più male che bene, avendo ben presente in mente che chi vuole essere aiutato lo sa chiedere. Aiutare per molti significa solo poter controllare meglio gli altri, imporre loro il proprio punto di vista religioso-politico, e soprattutto non è mai scevro da aspettative strumentali. Oltre ad essere un bisogno dell'Ego per darsi importanza e sentirsi indispensabile.
Anna
5 Giugno 2013 @ 12:56
Ora, sulla questione donazioni per aiutarti Paolo. Rispetto il tuo punto di vista, ma il mio è da svariati anni che devo vivere con meno soldi possibile, quindi non ne chiedo per principio e non ne do.
Ma volendo fare un discorso più generale sulle donazioni, collette ecc., avendo io avuto le palle di
rivoltare la mia vita come un calzino svariate volte senza mai chiedere niente a nessuno, scegliendo come ultima tappa quella di mettermi a coltivare la terra (terra non mia, sia chiaro; non posseggo nè intendo possedere mai nulla) dopo anni di giri del mondo per lavorare senza mai lamentarmi o piagnucolare alla minima difficoltà, ritengo che chi sta bene nella propria merda vada lasciato esattamente dov'è, perchè quello è il suo Karma. Non sono le donazioni facili a risolvere i problemi, ma l'imparare a cavarsela da soli in qualunque situazione.
Come recita il proverbio cinese:
"Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno.
Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita."
E questo vale per chiunque di noi.
Anonimo
5 Giugno 2013 @ 13:38
Complimenti per il bellissimo articolo, Paolo. Hai espresso in modo molto lucido idee che condivido pienamente. Avevo precedentemente molto apprezzato anche l'articolo sulla depressione in cui mi sono ampiamente riconosciuta. Anche il commento che contiene la bellissima vicenda della gallinella che depone l'uovo nero è profondo e centrato e coglie una visione nuova di maggior rispetto per la Natura e il Creato.
Anonimo
5 Giugno 2013 @ 14:58
mi permetto di suggerire i libri di Vadim Zeland, in particolare la trilogia del Transurfing (per chi non ne ha mai sentito parlare)..
ciao
Pierino
5 Giugno 2013 @ 22:43
@ Franceschetti: Una volta mi incontrai con una persona semi paralizzata, per una malattia che si chiama psoriasi artropatica e che ho anche io. “Ma come mai non hai sintomi?”, mi chiese. “Dipende dalla dieta che faccio, occorre evitare alcuni cibi, se vuoi ti spiego”.
“No grazie, non ho tempo per cucinare cose diverse, preferisco comprare le cose in rosticceria”.
La sua malattia, la sua paralisi, non valeva il tempo di prepararsi alcuni cibi… "
…………………….
Forse ci sono programmi di controllo mentale dove la vittima viene programmata a prendersi la responsabilità di un crimine. Patsy.
Cioè, gli omicidi su cui indaga Franceschetti saranno si massonici, ma quello che non si dice e si confonde, ( nessuno è programmato per non cucinarsi un cibo ) ma esiste un programma di controllo mentale per gli imputati ( falsi imputati , ma in galera ).
Se non si indaga sul controllo mentale , ma si confondono le acque, è difficile…. il controllo mentale deve per forza essere la parte o una delle parti fondamentali degli omicidi esoterici di cui parla Franceschetti. Ma nessuno viene mentalmente controllato per non prepararsi cibi, si confonde controllo mentale reale, con banale pigrizia di chi non vuole cucinare un cibo per guarire da una malattia.
Senza un programma specifico di controllo mentale, gli omicidi di cui franceschetti parla, sarebbe impossibile farne la montatura.
O è in opera una demistificazione, perchè questa è una cosa chiara.
Il controllo mentale è la parte fondamentale dei casi che si occupa in questo blog. La cosa è evidente, mi sembra strano che si confondano normale pigrizia con possibili casi di controllo mentale.
mi piacerebbe avere informazioni su questo…
Il resto sono chiacchiere inutili che secondo me non centrano il punto foondamentale ( vedi sopra)… appunto… demistificazione…
Pierino
5 Giugno 2013 @ 22:53
PS:
@ Franceschetti :
Un ufficiale dei carabinieri trovato sul cadavere della moglie, che non ricorda come sia successo, è in galera; “sei innocente, forse dovresti analizzare alcuni fatti”; “no – risponde lui – non ho tempo”.
………………….
Questa è una cosa diversa dal non volersi cucinare un cibo per guarire una malattia.
Se uno è sotto controllo mentale , il problema non è che la gente voglia o non voglia fare una determinata cosa.
Vediamo di andare al cuore delle cosa ed a cosa evidentemente si nasconde o non si riesce a vedere.. ( strano.. )
Anonimo
6 Giugno 2013 @ 1:03
mi unisco alle considerazioni circa ''l'aiutare'' gli altri che non può prescindere dall'aiutare se stessi,quali ne siano gli esiti:se il nostro percorso di guarigione prevede guarire dalle ferite legate(x esempio)a tradimenti e delusioni allora ci esporremo a quelle situazioni che stuzzicheranno proprio quelle ferite( http://www.lafeltrinelli.it/products/9788807720062.html ).Cosa che i grandi vincenti,assuefatti alla gloria,fino in punto di morte,sfuggono come la peste…quando saranno troppo cinici per riconoscere il fallimento in quello che lasciano(spesso ricchezze rapaci)e con l'amarezza per quella sete di non poter ''consegnare alla morte una goccia di splendore,di umanità,di verità'' fda.
grazie a Paolo per il blog.francesco.
http://www.youtube.com/watch?v=oTfskYxRsrg
Anonimo
6 Giugno 2013 @ 8:53
Purtroppo Paolo è quasi sempre cosi, ed hai spiegato chiaramente i motivi, ma ricorda che questo accade nella vita di tutti i giorni a chiunque si presta ad aiutare il prossimo(non sempre, ma spesso), anche attraverso piccole azioni "invisibili". La cosa più importante è non demoralizzarsi e continuare ad informare. Non hai ricevuto molti soldi, cosi come Gramiccioli non ha ottenuto molti voti, cosi come Paolo Ferraro non ha una sfilza di manifestanti di fronte al tribunale ecc.. potrei andare avanti all'infinito, ma ciò non vuol dire che le vostre cause non siano sacrosante, ma semplicemente che il cambiamento fa paura e le persone tendono a vivere nel loro piccolo mondo che già di per sè è abbastanza complicato. Il consiglio è quello di continuare ad informare e soprattutto UNITEVI almeno nei punti che condividete. Siete perle rare ma troppo sparpagliate, quando invece potreste diventare un'unica forza. Le cose che vogliamo arrivano, ma non nei tempi che vorremmo stabilire noi (altrimenti il cambiamento sarebbe fin troppo facile e sai bene che non lo è!). Il momento della delusione deve passare, ora sorridi e vai avanti Paolo.
Anonimo
6 Giugno 2013 @ 10:53
Articolo molto bello, che tra l'altro mi fatto cambiare leggermente idea su Gramiccioli e la sua decisione di "scendere" in politica.
Un gg un amico che mi scrisse: "guarda che fine a fatto Gramiccioli, peggio che morto!". Così ho saputo che Gramiccioli si è dato alla politica.
Candidarsi, e poi al fianco di uno dei dinosauri della politica italiana, l'ha messo in una cattiva luce, sarebbe già tanto se non ha perso gli ascoltatori, altro che sentirsi deluso per il basso numero dei voti!
Ci siamo sentiti delusi (almeno alcuni di noi) a vederlo scendere nell'ambiente dubbio della politica.
Grazie Paolo e in bocca al lupo a Gramiccioli.
Pierino
6 Giugno 2013 @ 11:55
Scusate dovevo scrivere mistificazione, no de- mistificazione.
Ripeto il commento del post precedente perchè a me sembra importante.
Franceschetti scrive ( nel post precedente):
"Una volta mi incontrai con una persona semi paralizzata, per una malattia che si chiama psoriasi artropatica e che ho anche io. “Ma come mai non hai sintomi?”, mi chiese. “Dipende dalla dieta che faccio, occorre evitare alcuni cibi, se vuoi ti spiego”.
“No grazie, non ho tempo per cucinare cose diverse, preferisco comprare le cose in rosticceria”.
La sua malattia, la sua paralisi, non valeva il tempo di prepararsi alcuni cibi… "
E poi scrive:
@ Franceschetti :
"Un ufficiale dei carabinieri trovato sul cadavere della moglie, che non ricorda come sia successo, è in galera; “sei innocente, forse dovresti analizzare alcuni fatti”; “no – risponde lui – non ho tempo”.
Una cosa è mangiare cibo una cosa è volere uscire di galera.
Come mai si parla di cose grosse come " omicidi esoterici" e si evita di parlare di controllo mentale, altra cosa grossa.
E' chiaro, che se di omicidi esoterici si tratta, anche di colpevole mentalmente controllato si tratta, questo lo capirebbe chiunque, impossibile che Franceschetti non lo abbia capito che comunque il controllo mentale è un elemento fondamentale degli omicidi esoterici.
Ma che cosa fa : ( vedi esempio sopra ) confonde banale pigrizia con probabili casi di controllo mentale. come se la colpa fosse dell'imputato/i a non avere la voglia di fare o non fare una determinata cosa. Ma se si tratta di un reale controllo mentale, la cosa non ha senso, non è colpa dell'imputato.
Confonde le acque, non parla dell'elemento fondamentale per costruire la trama di un omicidio esoterico, ma solo del simbolismo ecc…. ne parla ma poco, quando è di certo un elemento importantissimo. ( perchè un cenno in un video é stato fatto al controllo mentale… poi più niente… MA ….è un elemento fondamentale !!! perchè solo un cenno ?
Se sono omicidi esoterici, il colpevole ( falso colpevole ) non è li per sua volontà e se " non ha tempo", non credo che fare un paragone con chi invece non ha tempo per comprarsi del cibo abbia molto significato.
Come si fa a credere che Franceschetti non capisca che se di omidici esoterici si tratta, come lui dice, non si può prescindere da una cosa fondamentale come il controllo mentale. e poi paragona casi di pigrizia di chi non vuole mangiare un certo cibo ( pur se gravemente malato ) con la situazione di una persona accusata ingiustamente che non vuole fare ulteriori analisi ( come anche altri casi) quando è chiaro che sotto vi è qualcosa di più.
Sara anche grossa, ma sembra che Franceschetti stia facendo opera di Debunking ( nascondimento e mistificazione ) per quello che riguarda il controllo mentale.
Io non credo che non abbia capito che questo è un punto fondamentale.
Poi, posso anche cambiare idea.
Anonimo
6 Giugno 2013 @ 12:20
Faccio due considerazioni "politiche":
1) Il fiasco della raccolta fondi per la vicenda delle bestie di satana è altamente significativa della costituzione etica della maggioranza dei lettori del blog.
Stanno tutto il giorno a informare e a divorare informazioni… solo questo. Quando si tratta di contribuire alla riuscita di una revisione che possa provare la veridicità delle tesi fondamentali di Paolo e quelle del mondo complottista in genere, si dileguano. Pensate poi, se bisogna mettere sù un partito dal basso. La gran parte dei lettori dimostrano una scarsissima profondità intellettuale per non capire questo, che corrisponde alla loro subalternità etica rispetto al sistema.
2) Il cambiamento deve essere radicale, ovvero deve riguardare la radice del problema, o il più possibile vicino ad essa.
La legge dell'attrazione è stata una ideologia esiziale per il movimento complottista. Tale legge non può cambiare il sistema: piuttosto essa si configura nella realtà secondo le leggi del sistema e le sue coordinate spazio temporali ed energetiche, culturalmete, ecologicamente e storicamente definite dal sistema stesso.
es: con la legge posso attirare denaro, ma non posso contribire alla sua scomparsa, o alla scomparsa della relazione sociale che vi è dietro.
Chi fa contro-informazione non fa altro che praticare la magia dei sigilli inconsapevolmete: una forma di legge di attrazione.
Questo danno ideologico lo si ritrova nel tanto credito che ha riscosso la teoria del valore indotto della moneta nel mondo complottista. Non è sufficente a dare valore alla moneta il semplice atto di volontà o una convenzione sociale, assieme ad una astratta, quanto mai spettrale, induzione giuridica. Ma è necessario un intero mondo configurato in una certa maniera su tutti i piani: politico, economico, sociale, educativo,ecc.
Ovvero: non basta avere i controllo dell'emissione monetaria per risolvere i nostri problemi. Occore avere il controllo del potere politico, del emissione monetaria, appunto e, soprattutto, dei mezzi di produzione. Non solo qui, in Italia, ma in tutti i paesi del mondo più avanzati.
Pierino
6 Giugno 2013 @ 12:33
@ anonimo :
"Candidarsi, e poi al fianco di uno dei dinosauri della politica italiana"
Sono senza parole per questa espressione, non so se ridere o se piangere….
Anonimo
6 Giugno 2013 @ 13:54
Riflettevo su quello che ha scritto Pierino cioè che nessuno è programmato a cucinarsi del cibo, neanche swe questo lo aiuterebbe a guarire. La cosa è molto più complessa di come appare.
Parlo di questo poiché è il mio campo di lavoro (azienda agricola, prodotti freschi, prodotti trasformati, ecc.). Sono lo stesso della gallinella che depone le uova in casa. Ho prodotti di nicchia di qualità molto elevata, considerati da chefs, gourmet, buongustai, ecc. Per motivi ovvi devo ridurre tutto a poche righe, ma sappiate che il campo dell’alimentare, della nutrizione, del cibo in generale è uno dei settori principali della disinformazione, della truffa e del controllo delle persone. Su questo argomento ho sempre visto scritto molto poco. Sempre notizie parziali e, purtroppo, sempre per motivi di vendita più o meno dichiarati.
La storia dello zucchero è emblematica.
Nel 1906, Will Keith Kellogg decise di lanciare il prodotto sul mercato, fondando una sua azienda, la Kellogg's. Per fare ciò, litigò con il fratello a riguardo dell'aggiunta dello zucchero nei fiocchi per rendere il sapore più gradevole e adatto ad un pubblico più vasto.
TRATTO DAL LIBRO Salt sugar fat: howThe foodgiants hooked us – Random House 2013 –
“Grassi, sale e zucchero. Sono i tre ingredienti base che l’industria alimentare usa nelle merende e in altri prodotti di largo consumo, che creano dipendenza e danneggiano la salute. Un libro appena uscito negli Stati Uniti denuncia le responsabilità delle grandi multinazionali.”
Il fatto è che la gente CREDE di essere libera di formarsi le proprie opinioni, MA NON E’ COSI’.!!! Mi è capitato un personaggi molto facoltoso e istruito che mi confessava che tutte le volte che mangiava un pollo arrosto al centro commerciale si riempiva di bolle e non stava bene. Gli risposi che la risposta era insita nella domanda, ma non ha ordinato un pollo buono. Stiamo parlando di uno dei personaggi più ricchi d’Italia.
Lo stereotipo del consumo alimentare con le sue immagini e i suoi condizionamenti contribuisce in maniera pesante a mantenere inattive masse di individui. Ricordiamoci che l’atto del mangiare viene compiuto due, tre volte al giorno, …per tutta la vita! E’ ripetitivo ancora più della televisione.
Vi faccio solo un piccolo esempio, io non assumo zucchero come dolcificante ma solo succo della mia uva, il mio miele, sciroppo di agave o succo di mele. Questo perché non mi piace il sapore dello zucchero!. Molti anni fa parlando con un vecchio medico condotto lui mi disse “Io credo che lo zucchero non faccia bene e ho provato a eliminarlo, lo sai che dopo qualche giorno il desiderio dello zucchero e del suo sapore è scomparso!?. Ho fatto così e…funziona davvero. Allora chiediamoci perché.
Anche io faccio la mia piccola controinformazione. I miei clienti leggono tutti i miei opuscoli, mi chiedono informazioni e consigli, si fidano.
Nutrirsi invece di mangiare e essere consapevoli di come si ottengono i prodotti alimentari è un modo per stare in salute si fisica che mentale. Tutto questo per dire che anche il dominio dei gusti delle persone e dei loro consumi alimentari è un affar serio e drammatico.
Maurizio
Pierino
6 Giugno 2013 @ 17:45
Si, Maurizio, nessuno è programmato a mangiare o non mangiare qualcosa anche se lo farebbe stare bene.
Ma se uno si ritrova in prigione senza sapere perchè e tutta la gente attorno compreso lui, se ne sbatte e non ne vuole sapere di capire, sono due cose diverse, non ha senso fare il paragone con casi dove la responsabilità è della persona e casi dove molto probabilmente non lo è, perchè questo vuole dire nascondere una parte fondamentale di molti omicidi esoterici.
Lo capiscono tutti che senza un controllo mentale sui colpevoli e sul suo enturage ( controllo mentale che può esseranche minacce a offerte di denaro, fino a un vero e proprio controllo mentale tecnologico sulla mente degli interessati, specie per gli imputati ) Ma sembra tabu specie quello di ultimo tipo, che forse ( ipotizzando….. è il preferito ).
pietro villari
6 Giugno 2013 @ 18:19
Condivido le riflessioni dell'anonimo a firma "Maurizio", circa la pericolosita' delle implicazioni emergenti dal monopolio delle multinazionali del settore alimentare. Sono gli effetti del consumismo manipolato e globalizzato.
Dobbiamo pero' ammettere l'antichita' del fenomeno commerciale di alcuni alimenti dannosi alla salute (se non presi in dosi minime), quali ad esempio il sale da cucina.
In eta' moderna si sono aggiunti lo zucchero, il caffe', i derivati del cacao, ecc.
Il vero problema e' l'uomo innanzi alla scelta di avere o privarsi della possibilita' di un piacere, anche se comporta uno squilibrio fisico che puo' arrivare ad essere la sua "mortis causa".
Con il senno del poi, credo che anch'io sono stato piuttosto spregiudicato come i manager delle multinazionali alimentari. Difatti negli anni Ottanta, assieme ad un mio collega, nel Deserto Meridionale della Giordania barattavo sale, zucchero e caffe' con i nomadi beduini (l'unita' di misura consisteva in una tazzina da caffe'). In cambio ricevevamo informazioni e fu cosi' che trovammo alcuni importanti siti archeologici…
Appena ricevuto lo zucchero, i beduini riempivano a meta' le loro tazze e l'altra meta' con un caffe' ristretto alla turca. Ricordo poi gli scodelloni di yogurth alle foglie di menta al quale aggiungevano un cucchiaio di sale…
A quel tempo non pensavamo ai danni collaterali della salute. Questo valeva anche per noi, considerato gli alimenti solidi e liquidi che adoperavamo.
Personalmente preferirei andare a pranzo tre mesi da Mc Donalds anziche' dover ancora una sola volta mangiare carne di cammello e bere l'acqua sporca di una pozza, anche se bollita e filtrata.
schatten
6 Giugno 2013 @ 20:12
Bellissimo pezzo. Sono molto in sintonia con Maurizio per quanto riguarda il cibarsi in modo consapevole (un percorso avviato da anni e sempre "in progress"). Il racconto della gallina e' commovente e mi ha strappato un sorriso, grazie Maurizio. Potresti dirci dov'e' la tua azienda? Mi piacerebbe visitarla quando ritorno in Italia. Hai un sito in rete?
A Paolo invece chiederei informazioni sul corso di yoga di un giorno, se possibile.
samuele
6 Giugno 2013 @ 23:05
….sai come mi sento io, quando so che la mia vita può cambiare, semplicemente se una sola persona di quelle che ho conosciuto in tutta la vita, si comportasse secondo verità.
Eppure il fatto di vivere al di fuori della verità, mi costa ogni giorno tanto. In realtà costa a tutti, e non ci si rende conto di come sarebbe bello se la situazione cambiasse.
Spero che approverai il commento, anziché approvare gli insulti, che a questo punto non capisco perché li approvi.
Anonimo
7 Giugno 2013 @ 16:25
Pierino ha detto…
@ anonimo :
"Candidarsi, e poi al fianco di uno dei dinosauri della politica italiana"
Sono senza parole per questa espressione, non so se ridere o se piangere….
🙂 puoi ridere tranquillamente perché non sono madre lingua…Io straniero, io non parlare tutto bene.
Maurizio 67
9 Giugno 2013 @ 8:44
Meraviglioso articolo.
Parole che fanno male come una coltellata in pieno petto.
Parole che ci fanno capire che razza di gentaccia siamo noi esseri umani.
Siamo quello che ci meritiamo.
Ma almeno noi continuiamo a lottare per cambiare questo sistema di merda.
Insieme con tenacia alla lunga c'è la possiamo fare.
Grazie Paolo di scrivere questi meravigliosi articoli.
Pierino
10 Giugno 2013 @ 18:42
Una persona che viene accusata ingiustamente fa di tutto, di tutto, per volere dimostrare la sua colpevolezza. Nel 99 percento dei casi … a meno che non sia sotto controllo mentale..
ma ci sono persone che pur malate NON vogliono cambiare dieta, come persone che pur malate non si fanno operare…
Ripeto che fare il paragone tra il primo e il secondo caso è insensato.
………………
O è il sistema ad essere di merda, o gli esseri umani sono merde… ricordo che il NAZISMO nasce anche dal prendere alcuni casi isolati e trasformarli in accuse riferite a un intero gruppo umano.
In questo caso a tutti gli umani.
O il sistema è di merda o noi siamo merda, o noi siamo condizionati dal sistema..
Accusare le persone assolvendo il sistema senza condsiderare eventuali condizionamenti da parte del sistema è assurdo.
Accusare gli esseri umani , assolvendo il sistema e poi dire di volere lottare contro il sistema , è illogico.
Anonimo
10 Giugno 2013 @ 23:50
Avv. é davvero unico…grazie di tutto e grazie sinceri per la nuova prospettiva da cui mi insegna a guardare il mondo.vorrei tanto incontrarla per chiacchierare…..le auguro le cose migliori… un saluto con affetto e stima!
michele!
Anonimo
11 Giugno 2013 @ 9:46
Pierino,,
Se uno è accusato ingiustamente fa di tutto per volere dimostrare la sua innocenza.
Firmato:
Il rottinculizzatore. ( vengo da un forum di Malanga )
Anonimo
13 Giugno 2013 @ 7:20
< In linea di massima posso dire che il maggiore aiuto, nella mia vita, l’ho avuto da persone che non conoscevo e a cui non avevo dato nulla, e non l’ho avuto indietro da persone a cui pure avevo dato molto >
Frase (quasi) perfetta! Cambierei soltanto "e a cui non avevo dato nulla" con un "e a cui avevo dato pochissimo".
Off topic
Approfitto di questo mio commento per aggiungere:
Sapevi che esiste l' Hotel "Villa delle Rose" con annesso ristorante "L'Oca Nera"?
Si trova nel Parco del Ticino piemontese a Oleggio (NO), non molto distante dall'Aeroporto di Malpensa.
mariatere
18 Giugno 2013 @ 16:54
Mi chiedevo: MA E' SUCCESSO QUALCOSA? Come mai sono spariti gli ultimi articoli?
Grazie
carmelo maria carlizzi
18 Giugno 2013 @ 19:14
A proposito di Gramiccioli, seicento voti sono in effetti pochini per chi dispone di uno strumento potente come una radio e che poi ha sponsorizzato battaglie e inziative d'ogni sorta. Che dire? Probabilmente ha solo cavalcato il cavallo perdente. O non si è avvalso di collaboratori capaci. La politica non è una cosa facile, né ha regole matematiche. Ci sono fior di carciofi che con i meccanismi elettorali più perversi raccolgono migliaia di voti. Grillo ad esempio ne ha raccolti vari milioni con argomenti di certo coinvolgenti e ben urlati, per alcuni anni spalmando dell'ottimo casaleggio per tutto il web. Eppure ora che la maschera di scena è caduta, ha mostrato tutta la sua fragilità, se di fragilità si tratta e sta precipitando forse irreparabilmente. Invece il cammino di Gramiccioli, se proseguirà, dopo questa delusione, sarà su basi ben più durature, poiché lui dice quel che pensa davvero, quel che ha nell'anima e non quello che per mestiere può essere portato a urlare. Non la deve vedere come una sconfitta, ma come una verifica di sè stesso su cui certo starà riflettendo. Del resto stiamo assistendo, sempre parlando di Grillo, ad un lavaggio del cervello fra i suoi come non si vedeva dagli anni venti, e sempre più violento. Guai a chi fiata! Ma vi rendete conto? E allora Gramiccioli può comprendere quanto sia difficile raggiungere il cuore della gente, mentre è più facile che le orecchie accolgano e credano ad un imbonitore che urla. Fino a convincerti, a penetrarti. E senza darti nulla di duraturo e senza costruire nulla. Quanti ne abbiamo visti e subiti. Grillo diceva di radunare attorno a sè quelli che altrimenti avrebbero preso il fucile. Che minaccia terribile, sottile e al contrario! Se fosse stato costruttivo avrebbe potuto contribuire, partecipare, portare il cambiamento. No! Lui ha urlato la strategia del tonno, con parole di inaudita violenza "vi apriremo come una scatola di tonno!", ed è finito miseramente bastonato come un tonno. I seicento di Gramiccioli potranno essere un mattone fondante, una pietra d'angolo di una solida costruzione… se lui continuerà.
Anonimo
26 Gennaio 2014 @ 22:07
Non é detto che però la "matrix" sia tutta malvagia e vampirica. Magari vi sono due matrix: di mano destra e mano sinistra. Magari stiamo scoprendo quella deviata ma nel contempo pure i "mahatmas". Sono quelli che porteranno o coadiuveranno l' illuminazione. In ogni caso dosi di ipnotismo meccanico un pò le abbiamo tutti…..
Anonimo
26 Gennaio 2014 @ 22:34
Il sonno sta anche in chi invece di affrontare i problemi si illude di farlo andando da psicologi e affini, ovvero cialtroni sostituti del padre e del guru, che aspettano solo gente così. Stessa dinamica del berlusconismo e del grillismo sul piano politico-sociale. L' unico terapeuta di te stesso sei tu, non delegare al salvatore di turno !
Anonimo
26 Gennaio 2014 @ 22:59
Ecco una col cervello: Bisogna assolutamente rivedere il concetto che abbiamo di "aiuto", tipico di quelli ad es. che vanno in Africa per scappare da se stessi facendo più male che bene, avendo ben presente in mente che chi vuole essere aiutato lo sa chiedere. Aiutare per molti significa solo poter controllare meglio gli altri, imporre loro il proprio punto di vista religioso-politico, e soprattutto non è mai scevro da aspettative strumentali. Oltre ad essere un bisogno dell'Ego per darsi importanza e sentirsi indispensabile.