Dopo la scheda di Maestro Di Dietrologia sui giovani studenti morti dopo essere precipitati, lungo collegamento con Massimo Mazzucco e Paolo Franceschetti: si parla di tumori e scelta di non vivere, Charlie Hebdo, Isis, caso Moro, scie chimiche, 11/9, Movimento 5 stelle, Kubrick e l’allunaggio. Border Nights va in onda ogni settimana alle 22 su Web Radio Network e New Life Radio. Per intervenire: [email protected] blog: www.bordernights.it gruppo Facebook: border nights
http://www.spreaker.com/user/bordernights/border-nights-puntata-163-26-05-2015
Anonimo
27 Maggio 2015 @ 9:45
quando metti il pdf del libro, mi hanno detto chè è interessante, a tanti farebbe piacere.
saluti una tua innamrata
Anonimo
27 Maggio 2015 @ 9:47
Il pericoloso esempio di Steve Jobs
Su Steve Jobs, il genio di Apple, si stanno incrociando due polemiche. Una è di tipo politico e qui non c’interessa. L’altra gira intorno alle dichiarazioni di un giovane oncologo, Ramzi Amri: secondo lui il tumore di Jobs non era letale, e se avesse seguito cure tradizionali invece che alternative il padre di Apple si sarebbe salvato.
Io mi guardo bene dal giudicare un caso di cui non ho conoscenza diretta e quindi non mi azzardo, senza conoscere a fondo il dossier clinico, a dire se il tumore di Jobs era tra quelli a prognosi più favorevole. Salvo smentite (che non ci sono state) sembra però assolutamente vero che Jobs, buddista e vegetariano, abbia rifiutato inizialmente le cure tradizionali, e abbia preferito affidarsi alla medicina cosiddetta “alternativa” e quando la situazione clinica è precipitata si sia rivolto alle terapie scientificamente convalidate.
Anonimo
27 Maggio 2015 @ 9:47
Ora, io penso che essere buddista e vegetariano non sia una semplice nota biografica, e non vorrei vederla citata per inciso, come una curiosità. Citarla in questo modo fa di Steve Jobs un personaggio modaiolo, il che non faceva parte del suo stile, né della profondità del suo pensiero. Penso invece che la scelta vegetariana e l’adesione a un religione come il buddismo siano, in una persona intelligente e sensibile, il punto di arrivo di una ricerca etica ed intellettuale molto ampia e probabilmente anche molto sofferta.
Rispetto queste idee, ma da laico devo dire che spesso una lunga e appassionata permanenza nel mondo dello spirito ha l’effetto di spingere fuori strada anche le intelligenze più lucide e robuste. Perché preferire la medicina alternativa alla medicina “evidence based”, che allinea risultati realmente ottenuti e statisticamente provati? Mi dispiace profondamente pensare che Steve Jobs abbia affidato le sue speranze di guarigione alla scombinata congerie delle cure anticancro “dolci” o “alternative’(dall’olio di squalo ai clisteri di caffè), confutate e smontate una per una, nel loro libro “Una sfida possibile”, da due scienziati seri come Gianni Bonadonna e Jacopo Robustelli della Cuna. Anche per l’Aids sono state proposte cure eterodosse di tutti i generi, ma senza alcun successo, e senza un solo caso documentato di guarigione.
Anonimo
27 Maggio 2015 @ 9:47
Ovviamente, ognuno è libero di scegliere come curarsi, ed è anche libero di non curarsi affatto. Intorno alla scelta individuale di Jobs non c’è quindi niente da obiettare. E’ invece l’effetto “rimbalzo” che mi preoccupa: se un personaggio percepito come un “guru” da milioni di persone diffonde una sua idea circa la salute e la malattia, il rischio è che convinca molti ad abbandonare le cure efficaci, e a scegliere una suggestione. Guarire dal cancro è anche una corsa contro l’orologio: un intervento chirurgico tempestivo può essere la salvezza, ma se si perde tempo con le illusioni, poi non c’è più nulla da fare.
Umberto Veronesi
Anonimo
27 Maggio 2015 @ 22:54
Non tutti vogliono, o possono, vedere quant'è profonda la tana del bianconiglio
Anonimo
28 Maggio 2015 @ 4:54
Come per la prevenzione,tante ragazze hanno fatto come Angelina Jolie,si sono tolte le ovaie oppure il seno,ma se tutti dobbiamo morire alla fine,perchè non si è direttamente tolta la vita,almeno ci si libera di molti imbecilli inutili in una volta sola,poi steve jobs,a quanto scritto nei commenti,mi sembrava non fosse molto convinto delle cure alternative,visto che poi le ha abbandonate.Sicuramente iniettarsi veleno,a rigor di logica non fà bene.
Anonimo
28 Maggio 2015 @ 6:45
Tu stai dando per scontato che tutta la medicina "alternativa" sia un imbroglio, e che l'unica vera scienza medica sia quella "ufficiale", main-stream, "evidence based" dimenticando, o forse non sapendo, che solo pochi anni addietro si praticavano salassi e lobotomie come cure di ogni male e chi beveva le pozioni preparate dalle streghe era un figlio del demonio che meritava il rogo.
Sul percorso che separa una "cura inefficace o dannosa" da una pratica accettata ed approvata da una struttura di potere ci sono tutta una serie di fattori prettamente umani che spesso e volentieri nulla hanno a che fare col benessere dell'utilizzatore ultimo.
Guardati il video della conferenza di Corrado Malanga Onde letali ed inizia a chiederti come sia possibile che la medicina evidence based su certe questioni sia sempre particolarmente cauta e non abbia mai un'opinione definitiva mentre su altre sia categorica anche senza sperimentazioni imparziali approfondite.
Questa ipocrisia continua a rimanere invisibile agli occhi delle persone che continuano a creare la propria realtà utilizzando le linee guida proprie di quelle strutture di potere che trasformano l'essere umano in uno strumento.
Anonimo
28 Maggio 2015 @ 8:06
!!! ho letto solo ora che i commenti devono essere approvati, mi scuso se ho spammato più volte lo stesso commento, non lo farò più pensavo che ci fosse un problema nell'invio del messaggio !!!
Anonimo
28 Maggio 2015 @ 17:02
@anonimo del 28 maggio 2015 00:54
"Pillola azzurra o pillola rossa?" Diceva quello…
Anonimo
28 Maggio 2015 @ 20:18
@anonimo del 28 maggio 2015 19:02
infatti è una scelta, esattamente come decidere di non accettare per buona solamente la voce che arriva più forte alle tue orecchie.
Anonimo
28 Maggio 2015 @ 21:20
l'anonimo del 27 maggio 2015 11:47 ha scritto il suo bel temino di terza elementare e potrebbe essere o un debunker o un pirla per le affermazioni che fà io propendo per:
https://www.youtube.com/watch?v=jYQWVnKEFRk
jj
Anonimo
30 Maggio 2015 @ 9:59
Umberto Veronesi, uno dei pionieri della lotta contro i tumori in Italia
Anonimo
29 Maggio 2015 @ 21:03
Articolo scandaloso del fatto quotidiano che schifo http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/05/29/bicarbonato-contro-tumori-decessi-e-condanne-non-fermano-follia-di-oncologo/377715/
Anonimo
29 Maggio 2015 @ 22:15
"Allo stesso modo di Auschwitz, per me il cancro è diventato la prova della non esistenza di Dio".
Umberto Veronesi
Anonimo
29 Maggio 2015 @ 22:22
Umberto Veronesi, uno dei pionieri della lotta contro i tumori in Italia, è nato il 28 novembre 1925 a Milano da una famiglia di origine contadina. Laureato in medicina nel 1950, nella città meneghina ha svolto lasua carriera scientifica (salvo brevi periodi di lavoro in Francia e in Inghilterra), entrando a far parte dell'Istituto tumori subito dopo la laurea.È stato il primo italiano presidente dell'Unione internazionale di oncologia ed ha fondato la Scuola europea di oncologia (Eso). Veronesi è specializzato nella cura dei tumori del seno e ideatore di una tecnica rivoluzionaria, la quadrantectomia,che permette di evitare in molti casi l'asportazione totale della mammella. Nemico del fumo, è da sempre convinto che l'arma più efficace contro i tumori maligni (che considera "curabili"), sia la prevenzione, basata su uno stile di vita sano e un'alimentazione corretta.Conosciutissimo e stimato anche all'estero.Per diciotto anni ha guidato proprio quell'Istituto nazionale dei tumori di Milano che lo ha accolto da giovane e, dal 1995, dirige l'Istituto europeo di oncologia (Ieo), nuova struttura privata sorta alle porte del capoluogo lombardo.Divenuto Ministro della Sanità nel 2000 sotto il governo Amato, conosceva quei corridoi già molto bene, allorché nel 1993 venne chiamato, dall'allora ministro Raffaele Costa, a far parte della Commissione nazionale incaricata di programmare un piano nazionale contro il cancro. Nel 1995 è stato tra i dodici firmatari dell'appello per la legalizzazione delle droghe leggere, nel quale si considerava come "una legge che legalizzasse l'uso dei derivati della canapa indiana comporterebbe la creazione di un efficace contesto giuridico di controlli e autorizzazioni".Nel 1998, invece, è stato chiamato a presiedere la commissione di esperti incaricata della sperimentazione della terapia Di Bella, un "caso" scientifico clamoroso (e una fonte preoccupante di illusioni), che ha monopolizzato l'attenzione di media e giornali per un lungo periodo. Sposato a una pediatra di origine turca, Susy Razon, Umberto Veronesi ha sei figli, quattro maschi (uno è il famoso direttore d'orchestra) e due femmine.Il Prof. Umberto Veronesi è vegetariano e fra i suoi mille interessi si trovano il canottaggio, le poesie di Majakovski e i filmdiFederico Fellini.Nella sua lunga e prestigiosa carriera ha ricevuto tredici lauree honoris causa, sia a livello italiano che a livello internazionale, in Medicina, Biotecnologie Mediche, Scienze Pedagogiche, Fisica e Scienze Agrarie.ADVERTISEMENTHa scritto diversi libri tra cui: "Una carezza per guarire. La nuova medicina tra scienza e coscienza" (2005), "Il diritto di morire. La libertà del laico di fronte alla sofferenza" (2005), "Essere laico" (2007), "L'ombra e la luce" (2008), "Dell'amore e del dolore delle donne" (2010), "Scienza e pace" (2011),"Verso la scelta vegetariana. Il tumore si previene anche a tavola" (2011), "Il primo giorno senza cancro" (2012).
Anonimo
30 Maggio 2015 @ 9:44
Ma vi pagano… per propagandare in maniera così devota?
Per jj: te l'appoggio!
Anonimo
30 Maggio 2015 @ 9:45
Ma il vero Veronesi scrive quivi??
Anonimo
1 Giugno 2015 @ 8:33
Umberto veronesi chi?? Quello dei termovalorizzatori? Quello che "la carne fa bene" poi "la carne fa male"? Quello che sostiene che "Dio non esiste"? Ah ok allora si e' lui una grande autorita' scientifica;))))
bibo
Anonimo
1 Giugno 2015 @ 17:45
Cazzo c'entrano tutte ste chiacchiere, sti poemi, sti tomi, sul blog di Franceschetti? Vabbè…