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10 Comments

  1. Il Mix
    13 Gennaio 2016 @ 22:32

    Bellissimo articolo. Il Poeta ha tentato di dire l'indicibile, l'Opera che si fa dentro se stessi e che non si può dire. Il termine Amore rischia una feroce banalizzazione in ogni epoca e luogo. Appena lo nomini non c'è più.
    Cattolicesimo (le religioni, l'essoterismo) ed Esoterismo non sono in contraddizione, sono diversi livelli di comprensione ed attuazione della stessa realtà ultima. Inarrivabile, fortunatamente.

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  2. Stella Picarò
    15 Gennaio 2016 @ 13:25

    Articolo davvero molto interessante. Bravo Paolo!
    Finalmente un'interpretazione che dica esplicitamente che il criterio con cui vengono inseriti i vari personaggi nei canti è basato sul loro gradi iniziatico. Oltre alla lettura catara della Commedia che hai citato te ne segnalo anche una prettamente alchemica, racchiusa nell'opera "Dante templare e alchimista. La pietra filosofale nella Divina Commedia, Inferno" di Primo Contro. L'autore purtroppo si limita ai primissimi canti dell'Inferno e all'epoca dei miei studi di alchimia per la tesi gli avevo anche scritto per esporgli alcune mie interpretazione dei canti successivi, ma senza riceverne risposta… Chissà che magari non accetti di parlarne a BN!
    Ti segnalerei volentieri anche alla "Scuola di Studi Danteschi", organizzata ogni anno in Agosto a Ravenna dall'Università Cattolica… Purtroppo le letture proposte, per ovvie ragioni, sono sempre le stesse… Ma chissà che forse non sia arrivato anche per loro il tempo di accogliere nuove visioni.

    Ancora complimenti.

    Un saluto da una concittadina di Dolcino

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  3. Paolo Franceschetti
    15 Gennaio 2016 @ 19:31

    ciao Stella. In genere non c'è speranza che in una unversità, per giunta cattolica, si possa leggere dante in altro modo. Ma grazie del pensiero

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  4. Stella Picarò
    15 Gennaio 2016 @ 21:51

    Caro Paolo, allora devo essere riuscita in una bella impresa, dato che proprio in Cattolica mi sono laureata con una tesi dal titolo Morfologia della Fiaba d'Alchimia. 🙂 Devo dire che ho avuto una Relatrice davvero illuminata! Io comunque da quando ho frequentato la Scuola di Studi Danteschi nel 2010 ho continuato a segnalare agli organizzatori l'inutilità di studi magari di 100 pagine su quante volte compare la parola "Dio" o la parola "Amore" nelle cantiche se poi non si sa cosa intendesse davvero dire Dante con quei termini. Ovviamente finora le segnalzioni non si sono tradotte in un cambiamento di rotta nell'insegnamento, ma io non demordo. D'altra parte se hanno invitato Fabio Volo a tenere una lezione sul tema della Comuncazione, tutto può avvenire, o no?

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  5. Paolo Franceschetti
    16 Gennaio 2016 @ 16:52

    Che dire stella? Il mondo sta cambiando un po'. per fortuna. 🙂 Proviamo… 🙂

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  6. Nikodemo
    16 Gennaio 2016 @ 21:58

    Paolo, sei stato bravo come sempre…per favore nei prossimi articoli su qs tema dicci qualcosa di più su cosa dice la Commedia circa la meditazione. Ciao

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  7. Ghigo Battaglia
    23 Gennaio 2016 @ 2:45

    La tua lettura mi sembra valida ed esauriente. Resta da capire il passaggio che lega la Commedia ai fatti di sangue ed orrore di cui hai scritto nel tempo.
    Perché chi si professa 'giovannita' è poi avvezzo all'omicidio senza movente?
    Perché chi si dona ad un'esistenza spirituale tenta poi sempre di possedere il mondo? Qual è il legame tra l'Europa dei templari (quella odierna), il denaro e la spiritualità?
    Per ultimo…speriamo che Eco non abbia letto quest'articolo, sennò ti scaglia Jorge da Burgos addosso, altro che cerbero!
    Ciao e grazie ancora per la tua opera preziosissima di divulgazione.

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  8. Atanor Orzowei
    24 Gennaio 2016 @ 13:26

    interessantissimo interessantissimo come al solito il nostro Paolone Nazionale non si smentisce mai …una garanzia senza se senza ma….Grazieeeeeeeee

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  9. Anonimo
    26 Gennaio 2016 @ 9:48

    Chi si professa "giovannita" è avvezzo all'omicidio senza movente poiché tale "religiosità" è PRE-CRISTIANA e prevede rituali sacrificali di sangue. Intendo sacrifici umani, e venerazione di entità soprannaturali svariate, comprendenti anche un principio femminile, non solo il Dio maschile.

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  10. Ennio Fusi
    30 Gennaio 2018 @ 4:11

    Consiglio Alessandro Scali ” Dante pietra d’inciampo”

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