In questa puntata sarà con noi Diego Frigoli, psichiatra, psicosomatista e presidente dell’Associazione Nazionale di Ecobiopsicologia.
Nella seconda parte tornerà con noi Enrica Perucchietti per parlare di informazione, lotta alle fake news, manipolazione, vere e proprie azioni di bullismo nei confronti di giornalisti e ricercatori indipendenti.
Stefania intervista lo scrittore Paolo Battistel, con cui ci addentriamo nel mondo della mitologia, del paganesimo e dell’esoterismo, alla scoperta di alcuni dei suoi libri: “Il mistero della roccaforte dei Rosacroce”, “Lu Barban, il diavolo e le streghe”, e “Il dio cornuto”.
Tornerà con noi Germana Accorsi per altri profili psicologici su personaggi e fatti d’attualità. Barbara Marchand, nel suo confidenziale angolo, ci parlerà delle malattie.
roberto
3 Marzo 2017 @ 10:19
Buon giorno, a proposito dell'attacco subito vorrei esprimenre la mia solidarietà a Enrica Perucchietti. Bisogna purtroppo sopportare questi infami e fare come suggerisce Enrica. L'alternativa è prenderli a bastonate, cosa riprovevole ma efficace. Invece a proposito di Facebook e social in genere vorrei invitare tutti ad abbandonarli. Trovo contraddittorio usare i sistemi ideati dai padroni per controllarci e poi lamentarci. Esiste la verione russa di FB, la trovate qui: https://vk.com/. Naturalmente è molto meglio e non succede quello che succede su FB. Inoltre vk non consegna i tuoi dati allo spionaggio. Possiamo anche abbandonare Skype, già che ci siamo, e usare una video-chat che funziona bene e non mette il naso nei tuoi affari perchè è criptata. La trovate qui: https://mega.nz/. Infine l'ultimo sforzo. Laciamo anche Google e navighiamo usando DuckDuckGo che va benissimo e non ti traccia. Ci vuole poco, non vi pare? Altrimenti smettiamo di fare le vittime.
Buona giornata a tutti
franco
3 Marzo 2017 @ 10:25
Mi chiedo perchè i partecipanti alla conferenza della Perucchietti non abbiano usato un sistema infallibile per far tacere i molestatori. Nel '68, nelle assemblee studentesche) quando si voleva zittire il fascista di turno si intonava tutti un bel coro e al grido di "scemo-scemo" si otteneva lo scopo.