Paolo Franceschetti
Un cammino spirituale ha sempre e necessariamente bisogno non solo di una parte teorica, generalmente contenuta nei testi sacri di quella tradizione, ma anche di una serie di strumenti pratici con cui la persona possa sperimentare concretamente quello che studia nella teoria.
Per questo motivo chiunque intraprenda un cammino spirituale, di qualsiasi tipo esso sia, deve necessariamente praticare la meditazione.
Tutte le tradizioni mistiche, rosacroce, cabalista, e sufi, buddiste o induiste, pongono la meditazione al centro delle loro attività e ne fanno il fulcro delle loro attività pratiche.
La meditazione è invece lo strumento per eccellenza di chi effettua un percorso spirituale, per vari motivi.
In primo luogo nella quiete raggiunta dalla mente con la pratica meditativa si ricevono spesso le risposte che uno cerca agli interrogativi della vita; in meditazione infatti la mente
non funziona più azionando il pensiero logico – razionale, ma la parte intuitiva, e quindi spesso il praticante si accorge di trovare da sè, senza il consiglio di amici o esperti, molte delle risposte che cercava sul senso della vita, della morte, o semplicemente a quesiti più semplici riguardanti la propria vita quotidiana.
non funziona più azionando il pensiero logico – razionale, ma la parte intuitiva, e quindi spesso il praticante si accorge di trovare da sè, senza il consiglio di amici o esperti, molte delle risposte che cercava sul senso della vita, della morte, o semplicemente a quesiti più semplici riguardanti la propria vita quotidiana.
La meditazione inoltre ha altri effetti benefici sull’organismo e sulla mente:
– stimola la ghiandola pineale, aumentando le capacità
intuitive e le doti innate di chiaroveggenza e sensitività; aumentano anche la
lucidità e la prontezza mentale e la facoltà di concentrazione;
intuitive e le doti innate di chiaroveggenza e sensitività; aumentano anche la
lucidità e la prontezza mentale e la facoltà di concentrazione;
–
può contribuire in modo significativo a migliorare i
disturbi del sonno, in quanto con la meditazione si produce melatonina, che è
la sostanza prodotta dal cervello durante la notte;
può contribuire in modo significativo a migliorare i
disturbi del sonno, in quanto con la meditazione si produce melatonina, che è
la sostanza prodotta dal cervello durante la notte;
–
il sistema cardiocircolatorio (è stato dimostrato
statisticamente che chi pratica la meditazione ha 50 probabilità su cento in
meno di morire di infarto)
il sistema cardiocircolatorio (è stato dimostrato
statisticamente che chi pratica la meditazione ha 50 probabilità su cento in
meno di morire di infarto)
–
migliora il tono dell’umore.
migliora il tono dell’umore.
La meditazione base è molto semplice e può essere praticata da chiunque senza maestri, o guide particolari.
Di seguito vi diamo alcune linee guida per praticarla da soli.
Di seguito vi diamo alcune linee guida per praticarla da soli.
1) Bisogna scegliere un ambiente il più possibile tranquillo, tenendo i cellulari spenti e evitando interferenze esterne;
2) si concentra la nostra mente sul respiro, cercando di lasciarla sgombra da pensieri negativi, eventualmente focalizzandoci su immagini belle e positive. I primi tempi ovviamente la mente tenderà a tornare sui nostri problemi e sui pensieri disturbanti che si affollano al nostro interno durante il giorno ma a poco a poco si riuscirà a guadagnare sempre maggiori spazi di quiete, e si imparerà a dirigere la nostra mente dove vogliamo noi.
3) Non esiste un limite massimo e minimo per praticare. I primi tempi anche dieci minuti al giorno saranno sufficienti; poi col passare del tempo il praticante tenderà naturalmente ad
avere voglia di aumentare i tempi di ogni seduta, e la frequenza di esse.
avere voglia di aumentare i tempi di ogni seduta, e la frequenza di esse.
4) In linea di massima ogni momento della giornata è idoneo, ma occorre tenere presente che dopo mangiato, specie se il pasto è abbondante, si perde la capacità di concentrazione e generalmente non si ottengono risultati di rilievo.
Successivamente, progredendo nelle capacità e nei tempi di meditazione, si potranno sperimentare altre tecniche.
Le forme di meditazione che vengono insegnate dalle varie tradizioni spirituali sono diverse.
Abbiamo la meditazione vipassana, insegnata nelle scuole buddiste tradizionali, ed è la meditazione classica del buddismo, basata sul respiro e sul controllo della mente; Raja Yoga, lo yoga della contemplazione, simile alle precedente, insegnata nelle scuole di matrice induista, che può essere praticata ad occhi aperti o chiusi, focalizzandosi su immagini, musiche, o pensieri; Kryia Yoga. una forma di yoga più sofisticata, che viene insegnata nelle scuole che si rifanno alla tradizione di Paramahansa Yogananda, e che mira a sviluppare la ghiandola pineale e la kundalini (purifica i vari chakra e accellera molto l’evoluzione spirituale dell’individuo).
Vi sono poi altre forme di meditazione, dal Surya Yoga (lo Yoga del sole) al kudalini yoga, alla meditazione trascendentale, ma tutte hanno comunque in comune lo stesso fine
(il benessere psico-fisico) e mezzi analoghi (controllo del respiro e dei pensieri).
(il benessere psico-fisico) e mezzi analoghi (controllo del respiro e dei pensieri).
Fatte queste brevi premesse non c’è da meravigliarsi che la meditazione sia il grande assente dalla tradizione cattolica, demonizzata come strumento satanico.
Padre Amorth, in un recente articolo, è addirittura giunto a dire che la meditazione è satanica perché “porta all’induismo” (dimostrando di non sapere che i grandi mistici cattolici, San Francesco, San Benedetto, Santa Teresa D’Avila, e molti altri spingevano
invece i propri confratelli a praticare varie forme di meditazione).
invece i propri confratelli a praticare varie forme di meditazione).
Non è quindi un caso che negli insegnamenti cattolici manchi l’invito ai fedeli a praticare un qualsiasi tipo di meditazione, perché tale religione ha cercato di plagiare le menti dei
fedeli per impedirne la crescita spirituale, al contrario di altre tradizioni che invece hanno cercato di fare l’opposto.
fedeli per impedirne la crescita spirituale, al contrario di altre tradizioni che invece hanno cercato di fare l’opposto.
Tanto è stato feroce l’accanimento della Chiesa cattolica verso questa attività che Ignazio di Loyola, il fondatore dei Gesuiti, fu accusato di eresia e venne organizzato addirittura un
tentativo di mandarlo al rogo per aver creato i suoi “Esercizi spirituali”
tuttora usati dalla comunità gesuitica, che altro non sono se non una serie di
esercizi di meditazione guidata.
tentativo di mandarlo al rogo per aver creato i suoi “Esercizi spirituali”
tuttora usati dalla comunità gesuitica, che altro non sono se non una serie di
esercizi di meditazione guidata.
Con la meditazione, soprattutto, si può raggiungere il cosiddetto stato di illuminazione, che è uno stato intuitivo, inspiegabile a parole, con cui si percepisce il divino e si percepisce l’essenza delle cose. Il che è proprio ciò che alcune religioni organizzate vorrebbero evitare, ma che, invece, è il fine principale cui dovrebbe tendere l’uomo nella sua ricerca sul senso della vita: il ricongiungimento a Dio.
Bibliografia consigliata:
Swamy Kriyananda, supercoscienza
Swamy kriyananda, Manuale
completo del Raja Yoga.
completo del Raja Yoga.
Jayadev Jaerschky, Kriya Yoga,
Ananda edizioni
Ananda edizioni
Osho, La meditazione passo dopo
passo, edizioni mediterranee.
passo, edizioni mediterranee.
Ambra Guerrucci, La via della
saggezza indiana, Risveglio edizioni.
saggezza indiana, Risveglio edizioni.
Ambra Guerrucci: 1) Libro I, La
natura della realtà e l’uomo nell’universo, Risveglio edizioni;
natura della realtà e l’uomo nell’universo, Risveglio edizioni;
2) Libro II, primo chakra e
funzionamento dell’anatomia sottile; Risveglio edizioni
funzionamento dell’anatomia sottile; Risveglio edizioni
3) Libro Corpo fisico e dimensione
materiale, Risveglio edizioni
materiale, Risveglio edizioni
Luigi
23 Gennaio 2018 @ 13:06
Buongiorno, da esperto qual’è mi faceva piacere porle un quesito, cosa pensa della teoria, sostenuta ad esempio da Malanga, secondo cui lo Yoga, la meditazione e in generale le pratiche di apertura dei chakra sarebbero pericolose in quando ci espongono alle energie negative, demoni, arconti, o alieni che essi siano.
grazie
Paolo Franceschetti
24 Gennaio 2018 @ 11:44
In teoria tutto ci espone alle energie negative. Anche passare il natale in compagnia dei parenti, se sono persone negative. Dipende da noi. Non dalla meditazione.