- Premessa
- Depressione esogena o reattiva
- Depressione endogena
- Individuare i blocchi
- I vari tipi di opposizione
- Cosa fare
Premessa.
In altri articoli mi sono occupato della depressione dal punto di vista spirituale.
http://petalidiloto.com/2013/04/la-depressione_8.html
Qui ce ne occupiamo dal punto di vista astrologico.
Prima di iniziare, devo precisare che questa analisi è da una parte incompleta, dall’altra è solo un tentativo di introdurre un argomento che, in astrologia, è spesso non trattato o trattato dal solo punto di vista psicologico.
E’ incompleto perché si basa solo sui pochi dati che ho accumulato negli anni a mia disposizione, poco più di 200 temi natali, a molti dei quali non sono riuscito a dare un senso per molti anni, il mio compreso.
Ed è incompleto perché, nella letteratura astrologica, non si trova nulla al riguardo, salvo qualche articolo generico che in genere si sofferma sulle cause psicologiche della depressione, senza analizzare in dettaglio la questione dal punto di vista astrologico.
Per anni ho avuto davanti a me questi temi natali e, al di là di un generico “segno, ascendente, luna, sole, mediocielo, ecc.”, mi domandavo: ma il male di vivere che io so che i miei amici vivono, dove sta?
Dove sta l’immensa fortuna che contraddistingue Agneska, che ottiene tutto ciò che vuole grazie ai suoi poteri magici e la sua vita, dall’esterno, pare per certi versi baciata dalla fortuna? E dove il caos interiore che io so che vive ogni giorno?
Per me, l’astrologia, non ha avuto senso finché non ho dato una risposta a questa domanda.
Sarò grato a tutti coloro che vorranno contribuire in futuro, con suggerimenti, critiche, proposte.
Depressione esogena o reattiva.
La depressione può essere esogena o endogena.
Quella esogena, è generalmente passeggera, ed è data da un evento scatenante, ove la reazione depressiva è abbastanza naturale: un lutto, una malattia, una perdita grave, un licenziamento, ecc.
Quella endogena è più profonda, perché segna in modo definitivo il soggetto, che sente il male di vivere in modo costante, per tutta la vita.
Per quanto riguarda la depressione esogena, questa è, in genere, identificata con un transito di Saturno. Se il transito riguarda una casa molto occupata da pianeti (un cosiddetto stellium), ad esempio, la depressione è molto probabile.
Se il transito riguarda uno stellium, e per giunta la casa in cui è posizionato il Sole di nascita, le probabilità aumentano (ad esempio quest’anno Saturno transita sul Capricorno; se la persona del Capricorno ha anche in quel segno una casa affollata di pianeti, o con un singolo pianeta ma importante, la probabilità di depressione aumenta ulteriormente).
Se poi la casa interessata è la prima, o la dodicesima, o la ottava, le probabilità aumentano ulteriormente.
Per questo tipo di depressione sarà fondamentale diagnosticare il periodo e calcolarne la durata mediante i transiti. Spesso la persona si sente meglio anche solo sentendosi indicare il periodo in cui il transito si esaurirà.
Depressione endogena
Molto più profonda è la depressione endogena, quella che parte da dentro, come un male di vivere che accompagna il soggetto fin dalla nascita e che non lo lascia mai.
Questo tipo di situazione si verifica in presenza di due condizioni:
- La particolare posizione di Saturno, che, se piazzato in casa 12, o in casa 1, o ai 4 angoli (mediocielo, ascendente, discendente, nadir), favorisce uno stato depressivo permanente (ovviamente non basta questa semplice posizione, ma sarà necessario analizzare attentamente anche tutto il complesso del tema). Tuttavia un Saturno in queste posizioni (ma talvolta anche la Luna) è – mettiamola così – un buon indizio di depressione; o, perlomeno, favorisce stati pessimistici frequenti.
- Un’opposizione tra due pianeti lenti, o tra uno lento e uno veloce, o tra la Luna e il Sole. Ovvio che, per capire la potenza di questa opposizione, occorre determinare il segno entro cui il pianeta è collocato (l’opposizione infatti sarà molto potente se cade in due segni ove i pianeti coinvolti sono in esaltazione o domicilio), e la casa coinvolta (un’opposizione Saturno – Sole in casa 12 può paralizzare completamente il soggetto, perché cade proprio nell’inconscio; se invece è in casa 2 provocherà danni minori).
Logicamente, se concorre la situazione 1, più la situazione 2, la depressione è quasi sicura.
Se l’opposizione non è semplice, ma doppia, è praticamente impossibile sfuggirne, perlomeno a livello consapevole.
In pratica, sia la situazione 1 che la situazione 2 possono favorire situazioni di depressione, ma non sempre il soggetto ne è consapevole; e tale depressione può essere compensata da vari fattori, cosicché il soggetto potrebbe addirittura non rendersene conto. Ad esempio, se il soggetto si lancia in una iperattività lavorativa, potrebbe non accorgersi della depressione latente che lo accompagna; dal punto di vista astrologico troveremo molto ben piazzate le case 6 e 10, e questo potrebbe compensare la depressione.
Ma un insieme combinato del fattore 1, più il fattore 2 con doppia opposizione, è una situazione di cui il soggetto è sempre pienamente consapevole. E’ una situazione in cui il soggetto vive, lavora, ama, frequenta amici ma si domanda sempre: cosa c’è che non va? Perché sento questo tormento interno? Perché ho sempre casini in questo particolare settore?
Talvolta, la situazione si manifesta in modo più grave. La persona può essere completamente paralizzata, e avere difficoltà in tutto, nonostante le sue grandi capacità, l’intelligenza, l’intuito, l’amore che ha per cose o persone.
Quando in una carta natale si trova una situazione del genere, è relativamente inutile decantare, nel tema stesso, segno zodiacale, ascendente, mediocielo, vedere la Luna, ecc… Questa particolare configurazione assorbe tutta la vita del soggetto e, quando ad un colpo d’occhio appare un intreccio di opposizioni varie, per delineare il quadro della persona occorre partire da qui.
Perché se la persona ha un male dell’anima che la corrode dentro, non le interessa sapere che cosa significa essere Bilancia, Scorpione, o Ariete. Lui vuole sapere perché soffre e, possibilmente, come uscirne.
Vediamo ora quali opposizioni favoriscono questi blocchi.
Individuare i blocchi.
L’opposizione tra due pianeti crea una sorta di blocco permanente nella vita del soggetto, che viene percepito come un peso, come qualcosa che, nonostante qualunque sforzo si faccia, nulla va come vorrebbe, perlomeno nei particolari settori in cui è coinvolta l’opposizione. Oppure si percepisce come una sorta di blocco, che ci accompagna anche nei momenti più spensierati e felici, sia pure come una sorta di sottofondo.
Perché questo?
Per due motivi.
L’opposizione crea un collegamento perenne tra due pianeti, ma anche tra due case. Quindi:
- Esistendo un collegamento tra due pianeti opposti, in due case opposte, quando un pianeta in transito (lento o veloce che sia) transita su un pianeta del tema natale, ha effetto anche sull’altro pianeta; in altre parole, ogni pianeta in transito, che ha un suo ciclo preciso di congiunzione e opposizione rispetto ai pianeti radicali, è come se raddoppiasse la sua forza ad ogni passaggio; se poi, oltre all’opposizione, esiste una doppia congiunzione (ad esempio Saturno opposto a Luna e Sole), la potenza del passaggio è tripla. Ad esempio, Marte fa il giro dello Zodiaco in circa 2 anni e passa in ogni punto sensibile del tema natale una volta ogni due anni. Quindi, ad esempio, si trova in congiunzione alla Luna radicale una volta all’anno e in opposizione ad essa una volta all’anno; se la Luna è in opposizione al Sole, l’effetto è come se fosse raddoppiato perché ogni qualvolta si trova a transitare in congiunzione ad uno dei pianeti, transita contemporaneamente in opposizione all’altro.
- Quando è interessato un settore particolare della vita del soggetto (ad esempio da un transito di Saturno), questo transito coinvolge anche il settore nella casa opposta. Per fare un esempio, il transito sulla casa 1 di un pianeta X, coinvolgerà anche la casa 7 e gli effetti si manifesteranno in entrambe.
Dunque dobbiamo tenere conto di questo fattore per cui l’opposizione tra pianeti coinvolge sempre due case contrapposte; il blocco, quindi, è strettamente collegato a due settori, opposti tra loro, che creano una sorta di paralisi in tutta la vita del soggetto.
Vediamoli uno per uno, considerando i collegamenti con gli studi psicologici e spirituali:
- Un blocco della casa 12, è un blocco dell’inconscio, che si riflette anche sulla 6 (salute e lavoro). Come dire che è bloccata tutta la vita del soggetto. Da notare come questo fenomeno astrologico sia perfettamente speculare al corrispondente fenomeno letto in chiave psicologica. Uno psicologo direbbe: sblocca l’inconscio, vedrai che sbloccherai anche salute e lavoro (e viceversa).
- Se è bloccata la casa 1, della personalità, è bloccata anche la 7, quella del matrimonio. Qui vale lo stesso discorso fatto per il blocco precedente: bloccare personalità e matrimonio, equivale a bloccare quasi tutta la vita del soggetto. E uno psicologo collegherebbe la personalità disturbata del soggetto (la casa 1) con i disturbi nella vita di coppia e matrimoniale del soggetto (la casa 7). E direbbe che, sbloccando l’uno, si sblocca anche l’altro.
- Il blocco della casa 2 è collegato al blocco della casa 8: si bloccano le entrate di denaro (casa 2), il soggetto avrà sempre difficoltà in quel settore, ma le difficoltà si rifletteranno anche nella ottava, ovvero la ricerca spirituale, nel trovare il senso della vita, ecc. Uno psicologo collegherebbe la parte materiale e spirituale del soggetto, sbloccando entrambe (la materia è sempre collegata allo spirito, e l’una è lo specchio dell’altro). Si noti anche il collegamento tra la legge di attrazione (che in fondo è un cambiamento di percezione del soggetto, relativo alla casa 8, e del collegamento tra forza di volontà e denaro, collegato alla casa 2).
- Idem per il blocco della casa 3, che coinvolge anche la 9, cioè sarà bloccata la comunicazione del soggetto; costui magari avrà difficoltà ad esternare ciò che prova e che sa, ma avrà anche difficoltà nei viaggi, negli spostamenti, nei trasferimenti di sede. Anche un blocco del genere paralizza tutta la vita del soggetto. E il collegamento tra i due settori, a livello psicologico e spirituale, è evidente.
- Un blocco alla casa 4 (casa familiare, affetti e radici) coinvolge la 10 (successo professionale). Uno psicologo, non a caso, ricollega sempre il successo professionale con i problemi familiari; e spesso, in psicoterapia, facendo un lavoro terapeutico sulle proprie origini, migliora la vita professionale del soggetto.
I vari tipi di opposizione
Non tutte le opposizioni creano blocchi permanenti nella vita del soggetto, ma solo quelle tra i pianeti lenti.
I blocchi più comuni e paralizzanti sono:
- Opposizione Giove – Saturno
- Opposizione Saturno – Sole
- Opposizione Saturno – Luna
Questi vengono percepiti dal soggetto come un vero e proprio blocco vitale. Come un “male di vivere”. Se il blocco poi è doppio, l’effetto è ovviamente molto più pesante e paralizzante. Per blocco doppio alludo a Saturno opposto a una congiunzione Sole/Luna o Giove/Sole, o Giove/Sole/Luna, ecc.
Blocchi molto comuni ma meno paralizzanti sono:
- Opposizione Sole – Luna
- Opposizione di pianeti veloci (Marte, Mercurio, Venere con altri pianeti veloci e/o i luminari; queste opposizioni non sono in genere troppo pesanti; possono generare disturbi alla sessualità, alla comunicazione, aggressività, a seconda dei pianeti coinvolti e delle case, ma non tradursi in vere e proprie paralisi).
Di questi blocchi, in un tema natale, possono essercene diversi, ma in genere non creano grossi ostacoli; solo una pluralità di piccoli ostacoli.
Le opposizioni di Plutone con altri pianeti non vengono in genere percepite da soggetti che non siano su un percorso spirituale. Mentre vengono percepite, ma come sfide per crescere, da chi percorre una via spirituale.
Le opposizioni e/o congiunzioni di Urano e Nettuno, tra loro, o con i pianeti veloci, influiscono (specialmente se coinvolgono la casa 1, 8 e la 12) sulla psiche e sulla vita di una persona, dinamizzandola, e dando spesso fenomeni di veggenza, medianità, sensitività, che devono essere gestiti dalla persona con una certa fatica.
Maggiore è il numero di pianeti coinvolti con questa posizione, e maggiore è la fatica che il soggetto dovrà fare per dominare questi fattori.
Cosa fare
Come rimuovere questi blocchi?
Per la maggior parte di essi un lavoro di tipo psicoterapeutico può essere sufficiente.
Quando però i blocchi sono più di uno, e si intrecciano a vicenda, la via spirituale (quale che essa sia, purché sia vissuta dal soggetto con consapevolezza e si adatti alle sue caratteristiche personali) è l’unica possibile.
Esistono inoltre particolari meditazioni, in cui il tema natale viene usato come mandala, e la meditazione viene effettuata sul proprio tema natale per integrare nell’inconscio quelle parti di lui che vengono rifiutate.
Ma la via spirituale è complessa, e non può certo essere trattata in questa sede. A chi interessa, consiglio il mio libro “Alla ricerca di Dio”: http://petalidiloto.com/2018/05/alla-ricerca-di-dio-disponibile-ora-su-amazon.html
Occorre tenere presente, infatti, che i maestri spirituali avevano tutti uno o più blocchi, e senza quei blocchi non sarebbero stati quello che sono stati. Yogananda, ad esempio, aveva un opposizione Giove – Saturno. Quello era uno degli ostacoli che aveva dovuto superare nella sua vita, grazie al Kriya Yoga. Aveva anche un’opposizione di Saturno con Marte.
Il suo più famoso allievo, Swami Kriyananda, aveva una opposizione Saturno – Sole (che ha effetti simili a quella Giove – Saturno); ma è diventato quello che è diventato.
E anche Steiner aveva un’opposizione Saturno – Sole, oltre ad altre opposizioni “minori”.
I grandi artisti erano spesso “bipolari”; ove il bipolarismo, dal punto di vista astrologico, non è altro che una doppia o tripla opposizione (o anche un semplice stellium) che rende il soggetto suscettibile ai passaggi negativi o positivi dei vari transiti in modo molto più evidente rispetto alle persone con un tema più equilibrato. Quella che lo psicologo chiamerebbe “fase maniacale” potrebbe essere un semplice passaggio di Urano o del Sole su una doppia congiunzione fatta di Nettuno e Luna; e la fase depressiva un passaggio di Saturno sullo stesso punto o, semplicemente, un momento morto, in cui il particolare accumulo di pianeti in uno stellium fa alternare momenti particolarmente vivi a momenti completamente morti in cui la persona è priva di stimoli.
Le opposizioni, quindi, non sono “problemi”; sono opportunità grandissime, o problemi grandissimi, e sta sempre a noi la scelta di come gestirli.
Tenete presente che chi scrive ha una tripla opposizione; Saturno in opposizione ad una tripla congiunzione di Urano, Plutone, e Marte. Un vero casino, che non deve essere drammatizzato, coinvolgendo moltissimi soggetti nati nel ’64-’65 (e dato il casino che è stata la mia vita, non oso pensare a quella di chi, magari, alla doppia congiunzione Plutone – Urano, ha aggiunto pure quella del Sole o della Luna…).
Inoltre, questa particolare configurazione di pianeti, nel mio caso ha inciso sul successo e la vita professionale, rendendola un po’ bizzarra e altalenante; la stessa tripla congiunzione, piazzata in casa 1, avrebbe dato ben altri effetti; piazzata in casa 2 genererebbe problemi con entrate di denaro che sarebbero immense ma altalenanti e fluttuanti e una incapacità spirituale totale; in casa 3 farebbe di me un medium potenziale; in casa 5 ne farebbe una potenziale pornostar di successo; in casa 6 farebbe di me un infaticabile lavoratore che lavora moltissimo per evitare i suoi fantasmi inconsci; ecc.
Se però avete letto fin qui questo articolo, significa che siete persone che si pongono domande e vorrebbero delle risposte; di conseguenza, se anche avete individuato un vostro blocco (di cui peraltro eravate già a conoscenza), ora sapete anche che questo blocco è l’opportunità per una vita più piena e felice rispetto a quella ordinaria, e che proprio questo vostro aspetto può essere il vostro più grande dono.
Come lessi nel primo libro spirituale della mia vita “Puoi guarire la tua vita” di Louise Hay: “Spesso scoprite che quello che credete essere il più grande male, può essere il vostro più grande bene”.
Per finire, vorrei invitare tutti quelli che si sono sentiti dire (come è capitato a me) che hanno un tema natale sfigato o difficile, a rispondere che Riina aveva un tema natale abbastanza semplice, privo di grosse opposizioni (tranne un’opposizione Marte – Luna), e zeppo di trigoni. E Yogananda aveva una grossa opposizione. Ma, francamente, come modello di vita scelgo quest’ultimo.
Luisa carrelli
7 Gennaio 2019 @ 10:16
Sempre interessanti i tuoi scritti. Credo nelle opposizioni, sicuramente anche nelle stelle ci sono ragioni, risposte, e tutt, uno. Nella mia esperienza di terapeuta con indirizzo energetico, gestaltico ho visto, preso carico, studiato, preso carico molti stati depressivi di varia intensità. Il mio che ci sto lavorando da 15 anni terapeuticamente, ho scoperto che oltre a vari traumi inconsci che risalgono alla prima infanzia, nodi che non sappiamo di avere, il famoso corpo del dolore di Tolle, che ho però ho sciolto con il lavoro profondo che ho fatto, ho un blocco come dici tu, ci credo.. ma lo leggerai anche come la sensazione profonda della realtà che ha chi percepisce la realtà vera. La realtà vera che dopo i blocchi vedo e che mi da una malinconia e che siamo prigionieri in questa realtà, che siamo spirito 9ntrappolati e che in fondo non pensavo che fosse stata così dura… Sono da anni alla ricerca Dell, equilibrio e questa la lotta. Tornando alla mia esperienza terapeutica invece ho visto come il corpo del dolore è attivo in tutti, si manifesta in tanti modi ma c, e. solo che gli essere umani vivono in superficie e non sanno né di averlo, non lo vogliono avere, né affrontarlo. Purtroppo se ho raggiunto una parte di equilibrio e perché l. ho affrontato e sciolto. Ma è difficile farlo capire. Ho percepito delle cose di te energetiche, se vuoi mi contatti. Saluti paolo
Luciano
7 Gennaio 2019 @ 16:28
Caro Paolo, ho letto con molto interesse quanto hai scritto. Prima di addentrarmi in un discorso tecnico/astrologico mi ha stupito come tu abbia spesso utilizzato parole come “tutti” e “sempre”, quasi che non ci sia superamento dei blocchi, stellium, case 12-6, 2-8, 1-7 e via dicendo. Mi stupisce altresì la demonizzazione di Saturno/Cronos: esso è il tempo, il tempo lungo e tu sai che ha rivoluzioni di circa 29 anni e mezzo: spesso si arriva alla seconda rivoluzione circa a 59/60 anni e difficilmente alla terza. In una carta del cielo radix la collocazione di Cronos (segno, casa, aspetti…) ci indica su cosa, come, quando e quanto “pensare”, riflettere. Certo stellium, opposizioni, quadrature, transiti … complicano o facilitano questa opera riflessiva e auto-riflessiva. Rispetto alla depressione endogena nutro alcuni dubbi su quanto hai scritto nel senso che mi par che traspare un certo quasi “fatalismo” mentre tu sai benissimo che possiamo lavorare su ciò che ci dà o non ci dà il cielo. Sai bene che segni zodiacali, pianeti aastrologici, case ecc non sono altro che simboli che noi abbiamo dentro ossia nostre caratteristiche assolutamente iindividuali. Bene, l’accettazione di esse deve essere attiva e non passiva. Ovvio che su certe caratteristiche che ci creano sofferenza è assai difficile lavorarci e non nego che, a volte, serva l’aiuto di un “tecnico” ma l’aiuto deve, per me, essere principalmente un auto-aiuto. Per quanto riguarda i transiti, a quanto tu hai scritto, aggiungo che un transito di Urano sui luminari si fa molto ma molto sentire. Personalmente Uranos/Cielo sta FINALMENTE lasciando il mio Sole e sebbene io lo sapessi da parecchi anni e mi fossi preparato a ciò cercando di anticipare eventuali danni, devo dire, ora, che sì, sono riuscito ad attenuarli ma ad attenuarli “un po’” ! Concludo questo mio sproloquio ricordando che, comunque, anche in astrologia, esiste il cosiddetto “libero arbitrio”: al centro di una carta del cielo radix, al centro di ogni transito ci siamo noi che possiamo approfittare o combattere caratterisriche natali e transiti. Grazie per aver letto fino a qua. Un abbraccio. Luciano
Paolo Franceschetti
9 Gennaio 2019 @ 0:08
Grazie Luciano