A 34 anni Dion Fortune, la famosa maga inglese, pubblicò il primo dei suoi libri divulgativi (filosofia esoterica dell’amore e del matrimonio) e due anni dopo il secondo, un romanzo dal titolo “I segreti del dottor Taverner, operatore dell’occulto”, un mix tra un romanzo e un’autobiografia, con l’intento di divulgare il più possibile alcuni concetti esoterici rendendoli fruibili ad una fetta di pubblico più larga di quella solitamente riservata agli iniziati.
Il libro di Rosangela, che ha più o meno la stessa età della Fortune, ha gli stessi intenti, e qualcuno in più. E’ un po’ un’autobiografia (ci sono bellissimi racconti di una se stessa bambina che vaga per i boschi e impara a immedesimarsi con la natura), un po’ un trattato teorico di stregoneria (si parla della differenza tra magia bianca e nera, del bene e del male, di segnatura rerum, di rituali, e molto altro), ma anche un trattato pratico (il libro conclude con una serie di consigli per aumentare il proprio potere di fascinazione e proteggersi da influssi negativi, proprio come uno dei libri della Fortune).
I paralleli con i libri della Fortune sono anche di altro tipo (ad es. la storia del rapporto tra Rosangela e Christabel ricorda l’apprendistato che la Fortune ebbe con Moina Mathers).
E’ però anche un libro incantesimo, nel senso che produce degli effetti sul lettore, che vanno al di là della semplice acquisizione di informazioni. Leggendolo, infatti, attraverso il metodo di guarigione proposto dall’autrice, il lettore è costretto a guardarsi dentro, e si smuove qualcosa, che è già un primo tentativo di autoguarigione.
Sulle donne, poi, il libro produrrà un altro effetto (non so se voluto o no da Rosangela; ma presumo che sotto sotto ne sia consapevole), che è quello di scuotere la donna per far emergere la propria natura e accedere al proprio potere interiore. In questo senso il libro mi ha ricordato “La profezia della Curandera” e “Donne che corrono coi lupi”, perché la storia dell’autrice è quella di una donna che si riappropria del suo potere, sfidando convenzioni e limiti della società e che fa nascere nella lettrice lo stimolo a dirsi “ok, posso farcela anche io”.
La differenza con “La profezia della curandera”, sta nel fatto che nel libro di Mamani il percorso della protagonista risulta astratto e inarrivabile nella pratica, perché il suo apprendistato avviene presso sciamani e curandere impossibili da trovare nel contesto occidentale, mentre nel libro di Rosangela la protagonista del libro è se stessa, nell’ambito di un percorso effettuabile in teoria da chiunque. I passaggi fondamentali del percorso per accedere al proprio potenziale sono gli stessi però: affrontare le proprie paure, liberarsi dalle convenzioni, riacquistare il contatto con la natura e liberare infine il proprio potenziale.
Il libro è anche a tratti commovente, ad esempio quando descrive la storia di Diego, una persona che era stata in galera per omicidio, che si libera da un peso guardando la sua parte oscura nello specchio nero, affrontando il suo demone interiore. Attraverso la storia di Diego molte persone potrebbero essere indotte a fare la stessa cosa, guardando finalmente se stessi da una prospettiva diversa. “La pace non arriva dall’immagine diurna che abbiamo di noi, l’immagine che mostriamo a tutti, e che pensiamo sia l’unica rappresentazione. La pace arriva quando incontriamo la nostra parte oscura, quando ci specchiamo in essa, e capiamo che è un’energia incontrollabile. Quando la accettiamo in quanto parte di noi”, spiega Rosangela a Diego, che nello specchio vede riflesso un animale feroce.
Ma anche i concetti teorici sono affrontati in modo profondo ed efficace, e sono idonei a smuovere qualcosa; alcuni concetti spirituali, infatti, sono scritti in modo da essere compresi e fissati nella mente una volta per tutti. Eccone alcuni:
Non ci sarebbe sophia, sapienza, senza l’esistenza del cosiddetto male.
Se aveste letto una notizia intitolata: Ragazzo uccide il padre colpendolo alla testa, vi farete una certa idea. Ma ribaltiamo la situazione e il titolo della notizia: ragazzo maltrattato fin da piccolo dal padre, lo uccide nel tentativo di difendersi mentre questo lo minaccia con un coltello. Il male, di cui prima avevate accusato il ragazzo, ora cambia faccia.
La magia non può essere catalogata in bianca rossa nera ecc.; ma è semplicemente lo specchio dell’essenza e dell’atteggiamento che dell’operatore a fare la differenza.
Non c’è talismano di protezione più potente della nostra anima quando è certa di non essere attaccabile.
Queste sono alcune frasi estratte dal libro, che in poche parole, chiare ed efficaci, spiegano complessi concetti su cui altri hanno speso fiumi di parole che risultano spesso incomprensibili.
Per quanto riguarda il suo lavoro, Rosangela lo presenta così:
Tutti pensano che io aiuti le persone, che le guarisca, che le ascolti; in realtà non è così. Questo accade come conseguenza. Conseguenza del fatto che io continuo perennemente a osservare, a studiare, cie siano alberi, fiumi, rocce o persone, non fa differenza. Io studio e imparo attraverso le persone che vengono da me. Le uso come cavie, in parole povere, per sperimentare alcune mie abilità che spesso sono psicologiche, spesso extrasensoriali, ma sono sempre in evoluzione.
Nel 90 per cento dei casi, le persone che si rivolgono a me arrivano convinte di voler risolvere un problema col partner, col lavoro, con la malattia, ma puntualmente scopro che quello che loro identificano come responsabile del loro malessere, non è il vero problema, è solo un alibi adottato dall’inconscio per evitare di indagare su ciò che realmente ha creato il trauma e che forse sarebbe troppo doloroso ricordare.
Ogni persona mi parla attraverso un’energia personale ed esclusiva, dunque devo adattarmi ad ognuna di loro nel minor tempo possibile, e in maniera efficace creare una sorta di shock, in grado di risvegliare la persona dal torpore esistenziale in cui si è abbandonata.
Nessuno è mai uscito insoddisfatto da una consulenza di psicostregoneria, e questo non è merito mio, ma dal fatto che solo la persona stessa sa cosa è meglio per lei, anche quando pensa di non saperlo, o quando rifiuta ciò che sa di volere. Io non faccio altro che tradurre in parole le immagini, i suoni, gli odori, che sono nascosti nel silenzio che le persone rifuggono per fuggire dalla paura di una vita che non stanno vivendo, poiché sopravvivere non equivale a vivere.
Nella psicostregoneria la consulenza deve essere una, ed una sola. Sono dell’idea che i percorsi lunghi siano per coloro che hanno bisogno della loro sofferenza.
In conclusione, un libro incantesimo, che insegna, spiega, racconta, smuove, stimola riflessioni su se stessi e sugli altri, che può introdurre il neofita alla stregoneria, ma può dare forti spunti di riflessione anche all’iniziato.
Anna
14 Agosto 2020 @ 20:14
Da praticante dello sciamanismo e come donna che corre coi lupi sono molto interessata a questo libro e lo acquisterò al più presto, grazie per la segnalazione.
È sempre un piacere vedere che ci sono donne che non si accontentano di portare avanti ciò che la società si aspetta da loro, ma vanno dritte per la loro strada rimboccandosi le maniche e demolendo ogni scusa per restare ferme nei loro schemi mentali preconfezionati.
Il femminino sacro sta tornando e distruggerà il vecchio paradigma per sempre!