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1 Comment

  1. giovanni
    1 Aprile 2021 @ 2:27

    Molto interessante questo contributo.

    Scusate l’off topic:
    stasera su La7 hanno fatto una puntata di Atlantide sul cd. Mostro che ho trovato abbastanza interessante, almeno nella misura in cui sono stati resi noti alla massa, cioè al pubblico televisivo, diversi particolari inediti… e lanciati alcuni suggerimenti impliciti.

    Tralasciando gli interventi a mio avviso abbastanza inutili dell’avvocatessa, secondo la quale c’era un solo mostro, nonché i “contributi” registrati di un giovine presentato come “scrittore”, a mio avviso depistatore di professione perché metteva in dubbio qualsiasi ipotesi e dichiarazione di chicchessia, sono stati raccontati alcuni brandelli di verità.

    Da uno come Purgatori sinceramente non mi aspettavo né primizie né schiena dritta, e invece il taglio che ha dato alla trasmissione è stato quasi coraggioso.
    Per andare al sodo:
    – in una delle ultime parti della puntata, dal titolo “I depistaggi”, si tira finalmente in ballo spezi. Purgatori infatti lascia dire al figlio dell’avv. di pacciani che le possibilità sono due: o spezi era davvero convinto della bontà della pista sarda, oppure c’era dentro fino al collo (!)
    – sempre in questa parte, introducendo la figura di spezi, Purgatori lo mostra prima in una foto accanto a un vigna sorridente (e la sensazione che quella foto trasmette è che fra i due vi sia quantomeno un rapporto di grande cordialità), poi in un’altra accanto a calamandrei, di cui nel corso della puntata si parla in modo approfondito
    – nessuno invece osa fare il nome di vigna, nemmeno l’ottimo Giuttari nella parte riguardante i mandanti occulti, dove parla genericamente di un magistrato che gli sconsigliava di continuare un certo filone di indagine, dicendogli qualcosa tipo “e poi, che vuoi indagare su di me?” (ma forse il riferimento era a canessa)
    – approfondita e chiara è la parte dedicata a narducci, dove Mignini dice che l’indumento (sorta di grembiulino) trovato su narducci è dello stesso tipo di quello trovato sul corpo di pacciani, e precisa che trattasi di rito esoterico arcaicizzante di natura egizia (nello speciale sul mostro andato in onda mesi fa sulla Nove non disse che era di tipo egizio)
    – c’è l’intervista al fratello della malatesta (nomen omen) che per la prima volta accetta di parlare in tv e apre uno squarcio su certe frequentazioni e connessioni finora taciute o comunque non dichiarate in via ufficiale (ad esempio la sorella conosceva bene narducci)
    – nell’ultimissima parte si affronta il caso vigilanti, e qui a mio modesto avviso l’informazione data è rilevante: l’identikit formato dagli specialisti americani conduceva proprio a lui! La foto dell’orma dello scarpone militare misura 44, documento reso disponibile solo adesso (!), era molto probabilmente la sua. E si fa presente che canessa lo interrogò svariate volte per molte ore, senza mai addivenire a una sua imputazione…canessa canessa, ahi ahi ahi!
    – si affronta il discorso dei festini e dei riti magici con nomi e cognomi di persone coinvolte che conoscevano lotti, vanni e pacciani (non si cita però vigilanti). Purtroppo non si fanno mai nomi di poliziotti e magistrati fiorentini…
    – si precisa ad un certo punto che le vittime, comprese quelle straniere, non furono mai casuali (!)
    – Giuttari chiarisce che a quei tempi le cartucce di quella marca avevano impresso la “H” in onore a H. Winchester, quindi è ridicolo fare un collegamento tra i bossoli trovati a pacciani e quelli ritrovati altrove
    – verso la fine viene smontata la storia del bossolo trovato nell’orto di pacciani, messo apposta da qualcuno per farlo trovare poi a qualcun’altro (ossia Perugini…ma questo Perugini era in buona fede? boh…)

    Insomma, una volta tanto una trasmissione che dà qualche informazione, esortando gli inquirenti a indagare ancora e più a fondo, oggi che sono disponibili strumenti che allora non esistevano (una delle ultime parti della puntata è per l’appunto dedicata al riconoscimento tramite il dna, tracce genetiche microscopiche).

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