“La Scuola degli Dei” è un romanzo di Stefano Elio D’Anna, che racconta la sua esperienza evolutiva e la sua vita estremamente particolare. Il libro è importante soprattutto per i suoi messaggi spirituali: contiene concetti e tecniche per il lavoro su di sé, proponendo un vero e proprio metodo. Il principio di fondo è che l’altro è uno specchio di noi: incontriamo negli altri sempre e solo noi stessi. Ciò che adoriamo o idealizziamo nell’altro, sono le parti più belle di noi, che spesso riteniamo di non avere e che dovremmo sviluppare; ma anche le parti che odiamo negli altri sono quelle che disprezziamo in noi stessi e che non riconosciamo di avere dentro; talvolta invece le parti che odiamo sono quelle che vorremmo avere, ma che non ammettiamo a noi stessi di volere. Questi tre principi, se applicati veramente e in modo profondo, permettono un cambiamento interiore molto più rapido di altri sistemi o strumenti di crescita personale.
Marcello
15 Maggio 2023 @ 22:01
“” ma anche le parti che odiamo negli altri sono quelle che disprezziamo in noi stessi e che non riconosciamo di avere dentro; talvolta invece le parti che odiamo sono quelle che vorremmo avere, ma che non ammettiamo a noi stessi di volere. “”
Risposta: si ma comunque per quanto sia vero che odio negli altri ciò che disprezzo in me stesso e non riconosco, bisogna anche dire che non tutte le persone taccagne o arrabbiate o avide, vanno in giro mettendo in atto comportamenti da truffatore o che danneggiano gli altri, uno può si avere queste cose dentro di se casomai anche allo stesso livello , ma non metterle mai in atto… è questa la differenza, le parti che odio negli altri, saranno anche parti dentro di me, ma ci sono persone in grado di mettere in atto queste cose negative e persone che pur avendole, non lo sono, fa molta differenza, e se la verità fosse che si odia chi ha la faccia tosta e in qualche modo misterioso la capacità di mettere in atto le proprie bassezze ? odio chi mette in atto e casomai ne fa anche uno stile di vita delle parti peggiori che sono in me. perchè uno potrebbe si avere anche in se quelle brutte cose ma umiltà e spiritualità tale da controbilanciare…… e un altro… no….. ma queste sono sfumature che non si parla, un infarinata generale … che rende conforme dell’intera questione.