E’ stata impugnata la legge della Regione Basilicata n. 12 del 13 luglio 2012, recante ”Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli di origine regionale a chilometri zero”, in quanto varie disposizioni, volte a favorire la commercializzazione dei prodotti regionali, sono suscettibili, per un verso, di ostacolare gli scambi intracomunitari, ponendosi in contrasto con le disposizioni del TFUE, e, per altro verso, di falsare la concorrenza, risultando discriminatorie nel privilegiare alcuni prodotti solo in base alla loro provenienza territoriale.
Il provvedimento qui:
http://www.altalex.com/index.php?idnot=19272
Stesso provvedimento di impugnazione riguarda la Regione Calabria:
http://www.altalex.com/index.php?idnot=19097
Secondo il governo la legge regionale contiene delle disposizioni che, nel favorire la commercializzazione dei prodotti regionali, ostacolerebbero la libera circolazione delle merci in contrasto con i principi comunitari. In sostanza, la normativa regionale viene considerata alla stregua di un provvedimento di natura quasi autarchica tale che i prodotti regionali avrebbero un vantaggio considerato contrario al principio di libera circolazione delle merci rispetto ai prodotti extraregionali.
E’ chiaro che il ricorso mira a liberare il campo alle multinazionali da qualsiasi tipo di concorrenza.
Distruggono le aziende locali, devastano il tessuto sociale e rendono il popolo completamente dipendente da strutture extraterritoriali e multinazionali senza scrupoli. Annientano la tradizione, distruggono l’identità e le coscienze per imporre il loro progetto di governo mondiale.
Anonimo
17 Settembre 2012 @ 6:41
Buongiorno. Il link NON rimanda ad alcun comunicato del governo. Potrebbe correggerlo per avere le fonti esatte? Grazie
Paolo Franceschetti
17 Settembre 2012 @ 7:28
I due provvedimenti ufficiali li abbiamo elencati correggendo. Controlla nuovamente.
Anonimo
17 Settembre 2012 @ 16:07
Se deleghiamo a questi dementi e psicopatici il nostro futuro, allora non avremo alcuna possibilità. Dobbiamo svegliarci e mandare affanculo quel mostro burocratico che si chiama Unione Europea, insieme alla moneta unica. Il resto sono solo discorsi di personaggi con la fronte inutilmente spaziosa che amano argomentare le loro idiozie con l'enfasi tipica dei professori universitari. Certo occorrono lauree e blasoni per essere credibili nel propinare alla gente aria fritta, ma se un ignorante gli fa notare che è, appunto, solo aria fritta, essendo ignorante che cazzo ne vuol capire lui??
Aironeblu
17 Settembre 2012 @ 17:18
Beh, Monti continua con coerenza il percorso che consegnerà il nostro paese in mani private. Come premesso alla notizia, è uno dei tanti particolari da cui possiamo capire la dinamica del sistema in cui viviamo.
Io continuo a sostenere che la sola cosa che ci resta da fare come cittadini,soprattutto in quest'epoca di randi cambiamenti indotti, è di continuare con costanza a cercare l'informazione, interpretarla per formarci la nostra personale coscienza, e poi seguirla senza indugi.
E, ad esempio, scegliere di comprare frutta e verdura locali e biologiche, se non di coltivarle noi stessi, anche facendo a meno di una legge regionale che ne incentivi il consumo.
ZN
17 Settembre 2012 @ 23:13
Ma di cosa vi stupite?! Ah, siete di parte.
Se c’è chi è a FAVORE dell’agricoltura locale, allora, INEVITABILMENTE, c’è anche chi ne è CONTRO.
Non pensate che della dualità ve ne liberiate così facilmente, perché essa, mano mano che ve ne rendete conto, diventa sempre più sottile… addirittura trasparente! Sottile o trasparente, si, ma non per questo meno efficace, anzi. E quando il “nero” ed il “bianco” si confondono, diventando entrambi sempre più trasparenti, sarete i primi a bramare la dualità, la divisione, la visione di ciò che CREDEVATE di vedere ma che in realtà non avete MAI visto per quello che è.
Se hai giusta visione, né il buio più fitto né la luce più accecante potranno ingannarti togliendoti la giusta visione.
Meglio riconoscere di essere ciechi che sparare a cazzo sul “nero” o sul “bianco”, per poi accorgersi, quando ormai è troppo tardi, di aver sparato UNICAMENTE su se stessi.
Anonimo
18 Settembre 2012 @ 11:00
L'uomo è materia vivente, deve pensare alle sue necessità fisiologiche altrimenti muore. Apparteniamo al mondo fisico che ha leggi ben conosciute e alle quali siamo soggetti. La visione della vita cambia in funzione dei ruoli e del benessere che ognuno di noi ha e percepisce in senso materiale, non spirituale. Se assoggetti un uomo al tuo volere lo rendi schiavo, lo privi della sua identità, della sua essenza primordiale. Questo è il progetto millenario di una società basata sulla gerarchizzazione dei ruoli dove oguno si identifica in base a ciò che fa e non per quello che è. Ma questo viene indotto. Manipolando i comportamenti sociali si creano le connessioni a livello mentale in modo che se qualcuno non si adegua, la percezione della sua identità viene alterata, simbolicamente e in una visione più pragmatica quale può essere la non accettazione sociale, etc. Quando imponi delle regole di pensiero, la loro violazione costituisce la classificazione degli individui e la loro ghettizzazione. In questo modo non devo controllare nulla perché saranno altri a controllare gli altri e gli altri ancora, in un processo infinito apparentemente casuale ma fortemente deterministico. Se sei ricco, o immensamente ricco, sei passibile comunque della reazione delle masse e perdere tutto in pochi istanti. Ma se ne controlli le menti avrai il consenso incondizionato. La strategia non è difficile da capire: prima l'impoverimento materiale e poi l'impoverimento culturale. Quando una persona deve pensare a trovare gli elementi base per la sua sussistenza non può occuparsi di altro e dunque è già condizionato mentalmente. Fatto questo, si propone una o più soluzioni atte a risolvere i problemi, dove diranno che gli svantaggi saranno comunque minori dei vantaggi che ne otterremo. A questo punto accetterrai qualsiasi soluzione proposta. Ti diranno quindi che l'euro è irreversibile, che le politiche comunitarie aiutano i popoli più deboli, facendoti dimenticare che la soluzione che ti stanno dando è peggiore del problema che loro stessi hanno creato.
BEPPE-BOLOGNA
19 Settembre 2012 @ 0:20
Anonimo del 18 set 12 ore 13.00,bel pezzo,ma quanta coscienza ci vuole ha capire questa sciocchezza almeno x me ora, ma prima quanta ne avevo?.
L umanità no potrà fare a meno di agire di comune accordo ognuno in base al suo stato di coscienza piu o meno alta se vuole smettere di essere schiava in fin dei conti di se stessa.
CIAO.
Anonimo
19 Settembre 2012 @ 16:20
Ciao Beppe, riprendendo i piani di realtà di Paolo, io mi trovavo fino a poco tempo fa al primo livello. Poi mi sono reso conto che troppe cose non quadravano e mi sono posto delle domande. Io mi occupo di informatica, non sapevo praticamente nulla fino a qualche mese fa di massoneria, illuminati, ecc. E' un percorso che ognuno deve fare individualmente; la rete può aiutare nel cercare queste informazioni, ma è necessario prendere coscienza che queste realtà esistono e interagiscono profondamente a tutti i livelli. E se ci arriva un cretino come me, ci possono arrivare tutti, basta saper cercare nella direzione giusta. Quello che mi disturba sostanzialmente di tutto questo è il senso di impotenza che ne deriva.
BEPPE-BOLOGNA
19 Settembre 2012 @ 23:26
Anonimo 19 set 12 ore18.20,giusto anch'io mi sono dato del cretino cioe se ci arrivo io ci possono arrivare tutti, ma poi o dovuto correggere la mia opinione, e che la gente non e che non ci può arrivare ma e ben piu grave non ci vuole arrivare e tutto questo e molto triste e sconfortante.
CIAO.
francesco
29 Settembre 2012 @ 22:14
Tutto giusto, Anonimo,ormai molte persone in rete stanno prendendo consapevolezza del fatto che esista un potere occulto che domina le masse,
manipolandone i pensieri e le mode,e neutralizzandone quindi il libero arbitrio.L'argomento,almeno per chi frequenta certi blog e certi siti, ormai è trito e ritrito.Quello di cui,però, si parla poco o niente, è dell'eventuale alternativa auspicabile a questo sistema di potere; o meglio,si parla di democrazia reale,di libertà vera, di uguaglianza per tutti i popoli, senza rendersi conto che la maggior parte degli esseri umani, invece di accogliere queste conquiste per lo sviluppo e il miglioramento della propria persona, si sentirebbe spaesata e la fine della schiavitù dal lavoro capitalistico rappresenterebbe l'inizio della schiavitù dei vizi e delle perversioni, dovuti all'ozio conseguente alla nuova libertà raggiunta.Penso che l'umanità sia ancora immatura per meritarsi la libertà, e quando sarà matura lo sarà anche per prendersela.Ciò non toglie che le persone consapevoli non debbano lottare contro i suddetti poteri.