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42 Comments

  1. Roberto
    20 Ottobre 2009 @ 15:31

    è in vendita il libro è reperibile con facilità?

    Reply

  2. Paolo Franceschetti
    20 Ottobre 2009 @ 15:40

    Il vendita è reperibile solo on line presso il sito della casa editrice.
    Le librerie non lo ordinano perchè la casa editrice Aiep non lo distribuisce.

    Questo peraltro è uno degli elementi che mi fa pensare che il libro celi in realtà un messaggio e non sia destinato alla divulgazione.

    Reply

  3. Roberto
    20 Ottobre 2009 @ 15:46

    ok allora provvedo a ordinarlo on line.
    consentimi un off -topic perchè non ho voglia di reiscrivermi sul forum, ho visto che è tornato rosar e interrogato sul famoso e interessante post sui database ha detto che lui lo ha copiato da uno che ha visto tali database, io ricordo che all'epoca disse invece di averli visti lui ….. o ricordo male.
    scusami l'off topic

    provo a ordinare il libro cercando la casa editrice

    Reply

  4. Anonimo
    20 Ottobre 2009 @ 16:23

    E così la R R manda un messaggio a te che scrivi e a noi che leggiamo.

    Chi crederebbe mai alla morte di Paolo Franceschetti per mano della R R se gli dicessimo che in un libro si nascondono messaggi in codice?

    Cui prodest scelus, is fecit (colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l'ha compiuto)

    Reply

  5. Anonimo
    20 Ottobre 2009 @ 16:24

    io l'ho preso e lo sto leggendo…vedremo

    quanto alla reperibilità e alla questione messaggio, chiedo a Paolo, secondo te lo stesso allora si può dire per "Non tutti sanno ascoltare" di Vinavin? Anche quel testo potrebbe nascondere un messaggio in codice?( Mi pare sia un libro ordinabile solo attraverso il sito dell'autore)

    Panoptica

    Reply

  6. Paolo Franceschetti
    20 Ottobre 2009 @ 16:34

    Anonimo delle 18, 23…

    non necessariamente il libro è un messaggio a me, o ai lettori.

    Certametne si fa riferimento a cose che ho fatto e detto anche io.
    Ad esempio il primo ad aver collegato Mostro di Firenze, con Ustica e Moby prince, sono stato io, anche se in un modo del tutto involontario devo dire.

    Il punto è che nel libro anche il protagonista lo fa in modo involontario, e quindi vengono ripercorse (non so se volutamente o meno) le tappe del percorso di ricerca che ho fatto io.

    Potrebbe essere un messaggio diretto ad altri, mentre se è un messaggio diretto a me direi che è un messaggio inutile, nel senso che siccome muoiono tutti, compreso il protagonista, è un messaggio ovvio. E non c'è bisogno di scrivere un libro per minacciare qualcuno di morte. Ci sono modi più semplici e anche meno eclatanti e che fanno pure più paura.

    Propendo per il messaggio diretto ad altri.

    Reply

  7. Paolo Franceschetti
    20 Ottobre 2009 @ 16:40

    Panoptica.

    Ho letto il libro di Vinavin "non tutti sanno ascoltare". E' interessante e dice alcune cose utili.

    Ho parlato con l'autore, che mi telefonò tempo fa. Il suo titolo si deve al fatto che nessuno ha ascoltato le teorie dell'autore, il quale ritiene di essere sulla pista giusta per l'individuazione del vero assassino. Solo che, siccome nessuno degli inquirenti lo ha mai ascoltato, lui ha scritto il libro intitolandolo in quel modo.

    Il punto è questo.

    Da quando mi sono occupato del mostro di firenze con il mio primo articolo ho avuto una marea di telefonate, contatti, gente che mi ha mandato memoriali, considerazioni, prove varie, ecc…

    La maggior parte delle persone che mi manda queste cose, fa delle considerazioni interessanti e mi manda molto materiale che mi è stato molto utile.
    Il problema è che sul Mostro di firenze ognuno ritiene di avere la verità assoluta e non ascolta gli altri, e non prende in considerazione il fatto che le sue tesi, ricerche, o scoperte siano solo parte di un mosaico molto più complesso di cui probabilmente nessuno (forse neanche gli stessi assassini) potrà mai avere una conoscenza completa.

    Infatti quando l'autore di "Non tutti sanno ascoltare" finì di parlare ho provato a dirgli alcune cose ma… non mi ha ascoltato. 🙂

    Reply

  8. Paolo Franceschetti
    20 Ottobre 2009 @ 16:43

    Infine… roberto… si ricordo che l'utente RosaR disse qualcosa del genere. Ma non preoccuparti di capire quel che dice o di trovare coerenza nei suoi comportamenti. Fai come me. Se scrive cose utili, che ti piacciono, ecc…, prendile in considerazione.
    Io ho fatto lo stesso. In mezzo ad una marea di informazioni sbagliate o depistanti mi ha detto anche molte cose interessanti.
    Del resto, delle sue motivazioni e dei suoi fini, non mi preoccupo.
    Non riesco talvolta neanche a capire il perchè io stesso faccio determinate azioni, posso mai preoccuparmi del perchè gli altri fanno quel che fanno? 🙂

    Reply

  9. Brianzolo
    20 Ottobre 2009 @ 17:44

    et in arcadia ego, non certo una frase completamente nuova: presente in molti quadri, in particolare del '600, ma anche in sculture se non ricordo male, ed è ua sorta di "memento mori", un avvertimento che si deve morire, pronunciata come dalla morte stessa. volevo sapere se, secondo te Paolo, può voler dire un qualcosa in questo senso, qusi fosse un altro avvertimento; grazie.

    Reply

  10. Anonimo
    20 Ottobre 2009 @ 20:00

    Speriamo che Paolone non facci la fine del povero Galeazzo Gargiulo …

    Reply

  11. Anonimo
    20 Ottobre 2009 @ 20:44

    non facci?

    Reply

  12. synopticon
    21 Ottobre 2009 @ 7:48

    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la Sig. Carlizzi del libro, e poi sinceramente mi mancano molto i suoi commenti perchè ci aiutano a capire piu di tutti come è strutturata questa organizzazione, in particolare vorrei che approfondisse l'argomento delle "potenzialità della mente" se mi passate il termine.

    Reply

  13. Fabio Piselli
    21 Ottobre 2009 @ 8:12

    se scrivo un libro sul tema lo intitolo
    "de pisellibus"….
    F

    Reply

  14. TD
    21 Ottobre 2009 @ 9:32

    avrei una domanda per il sig. Piselli:
    nel corso delle sue indagini riguardo ai rituali esoterici ha potuto riscontrare dei particolari che l'hanno convinta che i partecipanti, specialmente i "capi" credevano veramente in quello che stavano facendo, oppure ha avuto l'impressione che i riti servano solo a rendere partecipi, e quindi ricattabili chi vi assisteva?
    Le chiedo questo nei limiti di quello che può dire ovviamente.

    grazie.

    Reply

  15. Anonimo
    21 Ottobre 2009 @ 9:37

    Paolo: "Mentre la storia dell'articolo mi ricorda molto la vicenda che ha coinvolto me personalmente tempo fa, quando le proprietarie mi contattarono per essere difese…"

    ma non eri andato tu "casualmente" a casa loro?

    PS secondo me il messaggio è per Mori

    Reply

  16. Paolo Franceschetti
    21 Ottobre 2009 @ 10:08

    Per anonimo delle 11 37. Chiarisco, per evitare equivoci, anche se abbiamo scritto tre articoli su questo, e c'è stata una polemica durata settimane che ha coinvolto anche Fabio Piselli, la Carlizzi, ecc…

    Nell'agosto 2008 io andai PER CASO a pranzo nella villa famosa.
    Sottolineo. Per caso.

    E ho scritto un articolo su questo.

    Successivamente le proprietarie dell'articolo, sentendosi diffamate dal mio articolo mi hanno scritto, chiedendomi di difenderle in giudizio, e dicendo che mi avrebbero provato che mi sbagliavo e che era tutto un equivoco. E chiedendomi di togliere l'articolo dal sito

    Io accettai di difenderle, e siccome avevano anche bisogno di un capo sala, Fabio Piselli andò a lavorare in quella villa per qualche giorno.

    Successivamente, per motivi che ora sarebbe lungo spiegare, Fabio se ne andò dalla villa, e io rimisi l'articolo e decisi di non difenderle più.
    Ovviamente perchè, dal mio punto di vista, le signore erano indifendibili. E inoltre perchè avevo messo come condizione che qualsiasi mossa avessimo fatto sarebbe stata pubblica, invece loro protestarono dicendo che non volevano nessuna pubblicità. Quindi ho rimesso l'articolo sul sito e ho rinunciato a difenderle.

    Reply

  17. Paolo Franceschetti
    21 Ottobre 2009 @ 10:09

    Brianzolo…

    se quello può essere un messaggio non lo so.

    Reply

  18. corsaro
    21 Ottobre 2009 @ 11:53

    Una libro che sembra molto interessante, ma che non so se leggerò. Personalmente cerco sempre di evitare gli ordini on-line e, in un caso come questo, fare tale tipo di ordinativo sa tanto di schedatura. Sono d'accordo con Paolo sul fatto che non ci sia una finalità divulgativa di questo libro.Diversamente, proprio perchè non distribuito nelle librerie, vi sarebbe stata almeno un minimo di pubblicità.

    Reply

  19. Anonimo
    21 Ottobre 2009 @ 12:21

    @Paolo Franceschetti

    Gentile Paolo,
    mi scuso per l'OT. Ma volevo parlarle brevemente di un mio commento al post del 23 giugno (Rosa Rossa: problema della mancanza delle prove; era un commento del 4 luglio ore 0.04 a firma mr. donnie): in quel commento segnalavo di essere un novizio dei temi proposti dal suo blog, in cerca di informazioni e conferme per farsi un'idea. Segnalavo un fatto di cronaca sospetto: l'annegamento in una piscina di un bambino di 8 anni….inoltre postavo anche i link di alcune notizie simili e similmente sospette correlate da repubblica… chiedendo una sua opinione o quella degli utenti del suo blog…Non avendo ricevuto alcuna risposta ho pensato di aver preso una cantonata..Finchè oggi ho scoperto che, 10 ore dopo il mio commento, sul forum poteri occulti, che non frequento abitualmente come d'altronde il suo blog, lei ha pubblicato un topic contenente esattamente le notizie da me segnalate ("Bambino di otto anni annegato in piscina"). Da un lato sono stato contento di aver avuto conferma di aver individuato notizie interessanti…e non è che mi aspettassi che lei citasse la fonte della segnalazione (capirai che merito); dall'altro mi avrebbe fatto piacere ricevere una risposta e dei chiarimenti diretti su questo tipo di eventi, in gran parte per me ancora indecifrabili…Ma visto che anche lei ha trovato sospette le notizie da me segnalate, le richiedo nuovamente chiarimenti, soprattutto in merito al ruolo e al significato del sacrificio di bambini.

    cordialmente

    mr. donnie

    Reply

  20. Anonimo
    21 Ottobre 2009 @ 16:27

    sono naratti rituali di piromanzia?

    Reply

  21. M. Barbagli
    21 Ottobre 2009 @ 19:18

    Ma Paolo, scusa, la domanda più stupida del mondo: non hai contattato l'autore? non ci hai parlato? su internet non sono riuscito a trovare notizie su quest'autore, è possibile? esiste veramente qualcuno di nome Alessandro Bortolomeoli?

    o, tutto molto più semplice: un tipo qualsiasi che plagia il tuo blog e ne fa un romanzo per ottenere un minimo di gloria. perché questo non potrebbe essere?
    Non guardare le cose che collegano il libro al blog, ma rispondi a questo: ci sono elementi di novità? cose che tu prima non sapevi in questo libro, degne di verosimiglianza? Se non c'è nulla di nuovo, questo tipo può benissimo aver scopiazzato il vostro lavoro.
    ma la domanda principale rimane quella di un tuo contatto con l'autore.

    Reply

  22. Anonimo
    22 Ottobre 2009 @ 6:28

    In merito alla capacità di teleguidare le azioni positive e negative, capacità indubbiamente ad appannaggio di persone con poteri sensoriali e una tendenza alla meditazione notevole, vorrei in qualità di cristiano, che queste capacità sono doni di Dio, per cui c'è chi alla luce di Lucifero le usa male, e chi alla luce della fede in Gesù Cristo le usa con la grazia dello Spirito Santo.
    Non mi sorprende che si arrivi a capire un collegamento e che alcuni evidentemente predestinati, riescano a capire, perchè chi cerca la verità la troverà perchè a chi bussa verrà aperto.
    Chi ancora non è deciso circa la fede, non sa spiegarsi perchè arriva a capire certe cose e pensa che sia merito dell'uomo, mentre invece è merito dello Spirito Santo (Angelo Custode).
    Ovviamente chi ne fa un uso malvagio è perchè ha cercato l'intercessione di satana, ecco perchè la superstizione tipica dei meridionali, a cui io come tanti non credevo, in realtà è reale perchè p di origine satanica.
    L'uomo da solo non guida un bel niente.
    Credere da "cristiani" è la cosa più importante della vita.
    Grazie ancora per aver scelto di cercare la verità.

    Alessandro Mosca

    Reply

  23. synopticon
    22 Ottobre 2009 @ 7:04

    quoto la domanda di M.Barbagli a Paolo. Bisogna che parli con sto tipo.

    Reply

  24. Anonimo
    22 Ottobre 2009 @ 8:18

    @ Alessandro Mosca

    temo che tu faccia un po' di confusione tra Lucifero e Satana.
    Lucifero è il portatore di luce.
    Anche se mi rendo conto che il cattolicesimo ha fatto di un'erba un fascio.

    Reply

  25. Anonimo
    22 Ottobre 2009 @ 9:36

    Isaia (14,12):
    Come mai sei caduto dal cielo, Luce del mattino, figlio dell'aurora?
    Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?

    Secondo la tradizione, in quel momento il vero nome di Lucifero viene "cancellato dai Cieli", con l'imposizione che nessuno lo pronunci mai più (Lucifero è dunque solo una metafora per il suo originario splendore), e col comando che venga chiamato da allora in avanti "satàn" (cioè, l'"avversario".

    Reply

  26. Paolo Franceschetti
    22 Ottobre 2009 @ 11:22

    Mr Donnie, purtroppo non sempre riesco a tenere il conto di tutto, rispondere a tutti, ecc…

    Anche perchè del significato del sacrificio, di bambini e non, ne abbiamo parlato tante volte nei post.

    Uccidere un bambino ha il significato di uccidere un essere puro, di cui si assorbono le energie incontaminate.

    Mi dispiace non aver risposto prima.

    Reply

  27. Paolo Franceschetti
    22 Ottobre 2009 @ 11:25

    Barbagli…

    non mi interessa contattare l'autore perchè sono sicuro che il romanzo non è stato scritto per essere, appunto, un romanzo,

    Ovvio che posso sbagliarmi. Ma in genere seguo il mio istinto.

    Reply

  28. Anonimo
    22 Ottobre 2009 @ 12:56

    Alessandro Bartolomeo Li ?

    Reply

  29. Fabio Piselli
    22 Ottobre 2009 @ 17:05

    per TD

    entrambe le cose, l'evento rappresenta il collante al gruppo, sia per i fanatici che per gli insicuri

    la mutuale complicità al delitto è il segreto che lega e che non può essere sciolto solo sciogliendo il segreto…

    F

    Reply

  30. Galeazzo Gargiulo
    22 Ottobre 2009 @ 19:31

    Il buon Bortolameoli è un simpatico esponente marchigiano dell'estrema destra …

    Per cotale motivo, NOI, quali esponenti moderati democratico-cristiani della lotta antirosicruciana lo dobbiamo gaurdare con sospetto …

    ssssssssssssssssssssssss …

    Reply

  31. Galeazzo Gargiulo
    22 Ottobre 2009 @ 19:32

    … con estremo sospetto …

    ssssssssssssssssssssssss …

    Reply

  32. Anonimo
    22 Ottobre 2009 @ 19:53

    ma galeazzo non era morto?

    Reply

  33. goober
    23 Ottobre 2009 @ 0:26

    Reply

  34. MinT ' Ossico
    23 Ottobre 2009 @ 5:23

    GALEAZZO SE CI SEI BATTI UN COLPO !

    Reply

  35. Pinco Ramone
    23 Ottobre 2009 @ 10:33

    "Alessandro Bortolomeoli si occupa da anni di Rennes le Chateau, piccolo paese situato ai piedi dei Pirenei nella Francia Sud Occidentale. Ha inoltre collaborato con l’artista Alain Feral (nipote di Jean Cocteau) e con Gianni Golfera massimo esperto al mondo sulla funzionalità e sviluppo della memoria. Questo è il suo primo romanzo."

    ..curioso..ma Jean Cocteau non era uno dei nomi del fantomatico " Priorato di Sion"??

    Reply

  36. Anonimo
    23 Ottobre 2009 @ 11:23

    AIEP Editore S.r.l.
    Via Consiglio dei Sessanta, 17
    47891
    Repubblica di San Marino

    Reply

  37. Paolo Franceschetti
    23 Ottobre 2009 @ 19:04

    Si Cocteau è un personaggio realmente esistito, poeta, drammaturgo, scrittore, e molto altro, che compare anche nel romanzo di dan Brown.

    Reply

  38. goober
    23 Ottobre 2009 @ 22:00

    Su jean Cocteau ci sono interessantissime notizie nel libro su Igor Markevitch.

    Reply

  39. Anonimo
    24 Ottobre 2009 @ 16:51

    Reply

  40. Anonimo
    25 Ottobre 2009 @ 21:27

    Da "trailer" del libro mi pare che non ci sia scritto niente di nuovo rispetto a quello che leggiamo su questo sito e da qualche altro da un pò di tempo.
    Quindi non mi sembra essere una rivelazione.
    La cosa che mi turba è il modo in cui questo può essere acquistato: mi da il senso di conta; cioè, vediamo quanti mi conoscono.

    Gaetano

    Reply

  41. Diego
    15 Dicembre 2009 @ 17:19

    ho letto il libro: scorre bene ma stilisticamente lascia molto a desiderare, come se non fosse scritto da uno scrittore professionista… in più è pieno di errori grammaticali, tipo "ha" senz'acca etc… boh… però l'ho comunque letto volentieri

    Reply

  42. Gabriele
    27 Marzo 2011 @ 18:11

    et in arcadia ego non è mica il motto del priorato di sion?

    Reply

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