Il LibroTitolo: Cui prodestAutore: Alessandro Bortolomeoli Casa editrice: Aiep.
Per ordinarlo, questo è il sito della casa editrice.
http://www.aiepeditore.net/default.asp?cmd=getProd&cmdID=1344&idC=5&pType=-1&idA=6.
La trama.
I protagonisti del romanzo (che ovviamente reca il numero 13 della collana) sono diversi.
Abbiamo Silvio Amantini, un giornalista che ha una intuizione fondamentale: i delitti del Mostro di Firenze sono commessi da un’organizzazione che usa gli stessi simboli che troviamo nelle stragi rimaste impunite della nostra repubblica.
Sulle tracce di questa organizzazione il giornalista incapperà in una villa in Toscana, epicentro di questi delitti. La villa si chiama Villa ai Poggi ed è gestita da due donne (esattamente come nella realtà… solo che cambia, sia pur di poco, il vero nome).
Scriverà un articolo su questa villa che segnerà l’inizio della sua rovina professionale e che poi ne provocherà la morte. Lì per lì quell’articolo costituisce la sua tutela, ma nel lungo periodo sarà la causa della sua rovina.
Troviamo poi due preti, Padre Francois, e padre Joel, esperto di questa organizzazione. Finiranno entrambi uccisi per mano della Rosa Rossa.
Come morirà per mano della RR Saracini, il medico legale che analizza i corpi delle vittime del Mostro di Firenze, e il capitano dei carabinieri Gambini, uno dei pochi che aveva intuito il movente magico esoterico di certi delitti; il capitano prima verrà indagato e poi morirà per un classico malore.
E infine il commissario Moreni, che non muore, ma verrà incastrato per un omicidio che non ha commesso, e scoprirà con dolore che i suoi colleghi sono direttamente coinvolti nell’organizzazione.
Poi c’è Alex, la cui vita fin da piccolo, senza saperlo, era stata influenzata da questa organizzazione e sarà suo il compito di portarne alla luce i meccanismi ed i segreti.
Alex è l’unico personaggio che rimane in vita, di tutti i protagonisti che si occupano della setta.
Alex ha una madre un po’ svagata ma che gli vuole bene, e da piccolo va scuola dalle suore. E’ durante l’infanzia che senza saperlo ha i primi contatti con la RR, in concomitanza degli omicidi del Mostro di Firenze, che lui avverte a livello energetico.
Ma non esiste un lieto fine. E il finale è in realtà aperto, nel senso che si può intuire che la vita di Alex sarà comunque una vita destinata a non essere felice. Anzi, pare addirittura di intuire che farà una brutta fine, perché l’ultima frase, con cui si chiude il libro, è una voce che sussurra il suo nome mentre lui sta scrivendo un articolo, alle tre di notte.
“Erano le tre di notte quando una voce, nel buio… sussurrò il suo nome”.
Il romanzo si chiude così, con uno di quei finali che ho sempre odiato fin da piccolo, perché non li capivo mai.
—–
Secondo il romanzo la sede principale della Rosa Rossa sarebbe a Rennes Le Chateau e il loro motto sarebbe “Et in arcadia ego”.
L’organizzazione, che è ramificata in tutto il mondo, aspetta “colui che deve tornare” e vuole il dominio assoluto sul mondo. Dominio che consegue in vari modi, tra cui le stragi, che sono in realtà dei veri e propri sacrifici umani di massa da cui la RR trae il suo nutrimento per accrescere la sua potenza.
Chiunque si avvicina alla RR muore, senza scampo. Anche perché i suoi adepti sono dotati di poteri psichici paranormali che permettono loro di uccidere a distanza.
La Rosa Rossa è l’organizzazione più potente e crudele che esiste al mondo, e annovera tra le sue fila capi di stato, politici, magistrati, ecc. per questo motivo risalire ai mandanti delle stragi e dei crimini più efferati è praticamente impossibile (pag. 222).
Molti i riferimenti, ovviamente, alle vicende che hanno coinvolto noi, la Carlizzi, e in passato persone come Cosco, e altri.
In un punto, ad esempio si fa riferimento agli “Affari riservati”, che secondo me sono un chiaro riferimento alla Carlizzi (pag. 239).
In un altro (pag. 92) si fa riferimento a una notizia che già aveva riportato la Carlizzi nel suo testo; cioè che i cerchi ritrovati sui luoghi del delitto, quando sono chiusi rappresentano la coppia, aperti rappresentano la coppia individuata da eliminare.
Mentre la storia dell’articolo mi ricorda molto la vicenda che ha coinvolto me personalmente tempo fa, quando le proprietarie mi contattarono per essere difese, e Fabio Piselli andò a lavorare come cameriere proprio lì, su mia proposta.
C’è la storia del pittore francese (che nel romanzo si chiama Alain Raphael) che lascia la Villa ai Poggi all’improvviso, e molti altri riferimenti che i lettori di questo sito, di Disinformazione e della Giusta Informazione potranno probabilmente cogliere.
Alcune stranezze. E alcune domande
Per ogni delitto oltre alla numerologia che conosciamo, 11 e 22, compare la scritta W Angelina, e qui la mente corre alla moglie di Pacciani che si chiamava, appunto, con questo nome.
Il libro, come ho detto, è chiaramente riferito alle cose che scriviamo da tempo sul nostro blog e che, da ancora prima, pubblicava Disinformazione e La giusta informazione.
Non sono riuscito a capire quanto alcune coincidenze siano riferite volutamente a questo blog o siano un caso.
Non sono riuscito neanche a capire quanto il libro faccia riferimento ad altre persone attualmente che sono coinvolte a vario titolo con le vicende della Rosa Rossa e quanto la cosa sia voluta o casuale.
Certamente ritrovo una miscellanea di tutto ciò che ho vissuto fino ad oggi, dall’articolo sulla villa e la vicenda Franceschetti – Piselli – Villa del mistero, ad altri riferimenti minori; ritrovo anche particolari secondari, come la presenza di persone misteriose che ogni tanto vengono a dare consigli (come ad esempio mi capitò in una libreria di Roma, dove uno sconosciuto mi consigliò di acquistare “La magia della Golden Dawn”, quando ancora non sapevo neanche che l’organizzazione si chiamava così).
Quello che mi pare chiaro è che il libro nasconda un messaggio diretto a qualcuno.
Il libro dice una cosa che secondo me è vera. Alex ha la sensazione che la sua vita sia guidata dall’esterno, e che l’organizzazione abbia il potere di influenzare le vicende della sua vita, come del resto influenza quelle di milioni di persone.
“L’idea che qualcuno avesse sempre controllato le loro vite per congiungerle tutte insieme era pazzesca, ma Joel non riusciva a trovare altra spiegazione” c’è scritto.
E’ una sensazione che ho spesso anche io, che mi pongo spesso la stessa domanda del libro. Cui prodest tutto questo? Chi ci ha fatti arrivare fin qui? Perché?
D’altronde, mi chiedo spesso chi è veramente libero e chi lo è stato, in questo mondo.
Non so se avrò mai una risposta. Come non so se avrò una risposta a molte delle domande che da qualche anno quotidianamente mi faccio. Per ora, mi limito a pormi una domanda più semplice a cui ancora non ho dato risposta. Cui prodest questo libro? A chi è diretto? E che messaggio, o messaggi, cela?
Nel video: Vecchioni: Lamento di un cavaliere dell’ordine di Rosacroce Qui le parole d’amore sono luoghi lontani le pistole puntate sono sempre meno giochi di bambini. Morire per farvi bello il mondo non se ne parla più le idee suicidi ad assassini non le contate più.
Roberto
20 Ottobre 2009 @ 15:31
è in vendita il libro è reperibile con facilità?
Paolo Franceschetti
20 Ottobre 2009 @ 15:40
Il vendita è reperibile solo on line presso il sito della casa editrice.
Le librerie non lo ordinano perchè la casa editrice Aiep non lo distribuisce.
Questo peraltro è uno degli elementi che mi fa pensare che il libro celi in realtà un messaggio e non sia destinato alla divulgazione.
Roberto
20 Ottobre 2009 @ 15:46
ok allora provvedo a ordinarlo on line.
consentimi un off -topic perchè non ho voglia di reiscrivermi sul forum, ho visto che è tornato rosar e interrogato sul famoso e interessante post sui database ha detto che lui lo ha copiato da uno che ha visto tali database, io ricordo che all'epoca disse invece di averli visti lui ….. o ricordo male.
scusami l'off topic
provo a ordinare il libro cercando la casa editrice
Anonimo
20 Ottobre 2009 @ 16:23
E così la R R manda un messaggio a te che scrivi e a noi che leggiamo.
Chi crederebbe mai alla morte di Paolo Franceschetti per mano della R R se gli dicessimo che in un libro si nascondono messaggi in codice?
Cui prodest scelus, is fecit (colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l'ha compiuto)
Anonimo
20 Ottobre 2009 @ 16:24
io l'ho preso e lo sto leggendo…vedremo
quanto alla reperibilità e alla questione messaggio, chiedo a Paolo, secondo te lo stesso allora si può dire per "Non tutti sanno ascoltare" di Vinavin? Anche quel testo potrebbe nascondere un messaggio in codice?( Mi pare sia un libro ordinabile solo attraverso il sito dell'autore)
Panoptica
Paolo Franceschetti
20 Ottobre 2009 @ 16:34
Anonimo delle 18, 23…
non necessariamente il libro è un messaggio a me, o ai lettori.
Certametne si fa riferimento a cose che ho fatto e detto anche io.
Ad esempio il primo ad aver collegato Mostro di Firenze, con Ustica e Moby prince, sono stato io, anche se in un modo del tutto involontario devo dire.
Il punto è che nel libro anche il protagonista lo fa in modo involontario, e quindi vengono ripercorse (non so se volutamente o meno) le tappe del percorso di ricerca che ho fatto io.
Potrebbe essere un messaggio diretto ad altri, mentre se è un messaggio diretto a me direi che è un messaggio inutile, nel senso che siccome muoiono tutti, compreso il protagonista, è un messaggio ovvio. E non c'è bisogno di scrivere un libro per minacciare qualcuno di morte. Ci sono modi più semplici e anche meno eclatanti e che fanno pure più paura.
Propendo per il messaggio diretto ad altri.
Paolo Franceschetti
20 Ottobre 2009 @ 16:40
Panoptica.
Ho letto il libro di Vinavin "non tutti sanno ascoltare". E' interessante e dice alcune cose utili.
Ho parlato con l'autore, che mi telefonò tempo fa. Il suo titolo si deve al fatto che nessuno ha ascoltato le teorie dell'autore, il quale ritiene di essere sulla pista giusta per l'individuazione del vero assassino. Solo che, siccome nessuno degli inquirenti lo ha mai ascoltato, lui ha scritto il libro intitolandolo in quel modo.
Il punto è questo.
Da quando mi sono occupato del mostro di firenze con il mio primo articolo ho avuto una marea di telefonate, contatti, gente che mi ha mandato memoriali, considerazioni, prove varie, ecc…
La maggior parte delle persone che mi manda queste cose, fa delle considerazioni interessanti e mi manda molto materiale che mi è stato molto utile.
Il problema è che sul Mostro di firenze ognuno ritiene di avere la verità assoluta e non ascolta gli altri, e non prende in considerazione il fatto che le sue tesi, ricerche, o scoperte siano solo parte di un mosaico molto più complesso di cui probabilmente nessuno (forse neanche gli stessi assassini) potrà mai avere una conoscenza completa.
Infatti quando l'autore di "Non tutti sanno ascoltare" finì di parlare ho provato a dirgli alcune cose ma… non mi ha ascoltato. 🙂
Paolo Franceschetti
20 Ottobre 2009 @ 16:43
Infine… roberto… si ricordo che l'utente RosaR disse qualcosa del genere. Ma non preoccuparti di capire quel che dice o di trovare coerenza nei suoi comportamenti. Fai come me. Se scrive cose utili, che ti piacciono, ecc…, prendile in considerazione.
Io ho fatto lo stesso. In mezzo ad una marea di informazioni sbagliate o depistanti mi ha detto anche molte cose interessanti.
Del resto, delle sue motivazioni e dei suoi fini, non mi preoccupo.
Non riesco talvolta neanche a capire il perchè io stesso faccio determinate azioni, posso mai preoccuparmi del perchè gli altri fanno quel che fanno? 🙂
Brianzolo
20 Ottobre 2009 @ 17:44
et in arcadia ego, non certo una frase completamente nuova: presente in molti quadri, in particolare del '600, ma anche in sculture se non ricordo male, ed è ua sorta di "memento mori", un avvertimento che si deve morire, pronunciata come dalla morte stessa. volevo sapere se, secondo te Paolo, può voler dire un qualcosa in questo senso, qusi fosse un altro avvertimento; grazie.
Anonimo
20 Ottobre 2009 @ 20:00
Speriamo che Paolone non facci la fine del povero Galeazzo Gargiulo …
Anonimo
20 Ottobre 2009 @ 20:44
non facci?
synopticon
21 Ottobre 2009 @ 7:48
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la Sig. Carlizzi del libro, e poi sinceramente mi mancano molto i suoi commenti perchè ci aiutano a capire piu di tutti come è strutturata questa organizzazione, in particolare vorrei che approfondisse l'argomento delle "potenzialità della mente" se mi passate il termine.
Fabio Piselli
21 Ottobre 2009 @ 8:12
se scrivo un libro sul tema lo intitolo
"de pisellibus"….
F
TD
21 Ottobre 2009 @ 9:32
avrei una domanda per il sig. Piselli:
nel corso delle sue indagini riguardo ai rituali esoterici ha potuto riscontrare dei particolari che l'hanno convinta che i partecipanti, specialmente i "capi" credevano veramente in quello che stavano facendo, oppure ha avuto l'impressione che i riti servano solo a rendere partecipi, e quindi ricattabili chi vi assisteva?
Le chiedo questo nei limiti di quello che può dire ovviamente.
grazie.
Anonimo
21 Ottobre 2009 @ 9:37
Paolo: "Mentre la storia dell'articolo mi ricorda molto la vicenda che ha coinvolto me personalmente tempo fa, quando le proprietarie mi contattarono per essere difese…"
ma non eri andato tu "casualmente" a casa loro?
PS secondo me il messaggio è per Mori
Paolo Franceschetti
21 Ottobre 2009 @ 10:08
Per anonimo delle 11 37. Chiarisco, per evitare equivoci, anche se abbiamo scritto tre articoli su questo, e c'è stata una polemica durata settimane che ha coinvolto anche Fabio Piselli, la Carlizzi, ecc…
Nell'agosto 2008 io andai PER CASO a pranzo nella villa famosa.
Sottolineo. Per caso.
E ho scritto un articolo su questo.
Successivamente le proprietarie dell'articolo, sentendosi diffamate dal mio articolo mi hanno scritto, chiedendomi di difenderle in giudizio, e dicendo che mi avrebbero provato che mi sbagliavo e che era tutto un equivoco. E chiedendomi di togliere l'articolo dal sito
Io accettai di difenderle, e siccome avevano anche bisogno di un capo sala, Fabio Piselli andò a lavorare in quella villa per qualche giorno.
Successivamente, per motivi che ora sarebbe lungo spiegare, Fabio se ne andò dalla villa, e io rimisi l'articolo e decisi di non difenderle più.
Ovviamente perchè, dal mio punto di vista, le signore erano indifendibili. E inoltre perchè avevo messo come condizione che qualsiasi mossa avessimo fatto sarebbe stata pubblica, invece loro protestarono dicendo che non volevano nessuna pubblicità. Quindi ho rimesso l'articolo sul sito e ho rinunciato a difenderle.
Paolo Franceschetti
21 Ottobre 2009 @ 10:09
Brianzolo…
se quello può essere un messaggio non lo so.
corsaro
21 Ottobre 2009 @ 11:53
Una libro che sembra molto interessante, ma che non so se leggerò. Personalmente cerco sempre di evitare gli ordini on-line e, in un caso come questo, fare tale tipo di ordinativo sa tanto di schedatura. Sono d'accordo con Paolo sul fatto che non ci sia una finalità divulgativa di questo libro.Diversamente, proprio perchè non distribuito nelle librerie, vi sarebbe stata almeno un minimo di pubblicità.
Anonimo
21 Ottobre 2009 @ 12:21
@Paolo Franceschetti
Gentile Paolo,
mi scuso per l'OT. Ma volevo parlarle brevemente di un mio commento al post del 23 giugno (Rosa Rossa: problema della mancanza delle prove; era un commento del 4 luglio ore 0.04 a firma mr. donnie): in quel commento segnalavo di essere un novizio dei temi proposti dal suo blog, in cerca di informazioni e conferme per farsi un'idea. Segnalavo un fatto di cronaca sospetto: l'annegamento in una piscina di un bambino di 8 anni….inoltre postavo anche i link di alcune notizie simili e similmente sospette correlate da repubblica… chiedendo una sua opinione o quella degli utenti del suo blog…Non avendo ricevuto alcuna risposta ho pensato di aver preso una cantonata..Finchè oggi ho scoperto che, 10 ore dopo il mio commento, sul forum poteri occulti, che non frequento abitualmente come d'altronde il suo blog, lei ha pubblicato un topic contenente esattamente le notizie da me segnalate ("Bambino di otto anni annegato in piscina"). Da un lato sono stato contento di aver avuto conferma di aver individuato notizie interessanti…e non è che mi aspettassi che lei citasse la fonte della segnalazione (capirai che merito); dall'altro mi avrebbe fatto piacere ricevere una risposta e dei chiarimenti diretti su questo tipo di eventi, in gran parte per me ancora indecifrabili…Ma visto che anche lei ha trovato sospette le notizie da me segnalate, le richiedo nuovamente chiarimenti, soprattutto in merito al ruolo e al significato del sacrificio di bambini.
cordialmente
mr. donnie
Anonimo
21 Ottobre 2009 @ 16:27
sono naratti rituali di piromanzia?
M. Barbagli
21 Ottobre 2009 @ 19:18
Ma Paolo, scusa, la domanda più stupida del mondo: non hai contattato l'autore? non ci hai parlato? su internet non sono riuscito a trovare notizie su quest'autore, è possibile? esiste veramente qualcuno di nome Alessandro Bortolomeoli?
o, tutto molto più semplice: un tipo qualsiasi che plagia il tuo blog e ne fa un romanzo per ottenere un minimo di gloria. perché questo non potrebbe essere?
Non guardare le cose che collegano il libro al blog, ma rispondi a questo: ci sono elementi di novità? cose che tu prima non sapevi in questo libro, degne di verosimiglianza? Se non c'è nulla di nuovo, questo tipo può benissimo aver scopiazzato il vostro lavoro.
ma la domanda principale rimane quella di un tuo contatto con l'autore.
Anonimo
22 Ottobre 2009 @ 6:28
In merito alla capacità di teleguidare le azioni positive e negative, capacità indubbiamente ad appannaggio di persone con poteri sensoriali e una tendenza alla meditazione notevole, vorrei in qualità di cristiano, che queste capacità sono doni di Dio, per cui c'è chi alla luce di Lucifero le usa male, e chi alla luce della fede in Gesù Cristo le usa con la grazia dello Spirito Santo.
Non mi sorprende che si arrivi a capire un collegamento e che alcuni evidentemente predestinati, riescano a capire, perchè chi cerca la verità la troverà perchè a chi bussa verrà aperto.
Chi ancora non è deciso circa la fede, non sa spiegarsi perchè arriva a capire certe cose e pensa che sia merito dell'uomo, mentre invece è merito dello Spirito Santo (Angelo Custode).
Ovviamente chi ne fa un uso malvagio è perchè ha cercato l'intercessione di satana, ecco perchè la superstizione tipica dei meridionali, a cui io come tanti non credevo, in realtà è reale perchè p di origine satanica.
L'uomo da solo non guida un bel niente.
Credere da "cristiani" è la cosa più importante della vita.
Grazie ancora per aver scelto di cercare la verità.
Alessandro Mosca
synopticon
22 Ottobre 2009 @ 7:04
quoto la domanda di M.Barbagli a Paolo. Bisogna che parli con sto tipo.
Anonimo
22 Ottobre 2009 @ 8:18
@ Alessandro Mosca
temo che tu faccia un po' di confusione tra Lucifero e Satana.
Lucifero è il portatore di luce.
Anche se mi rendo conto che il cattolicesimo ha fatto di un'erba un fascio.
Anonimo
22 Ottobre 2009 @ 9:36
Isaia (14,12):
Come mai sei caduto dal cielo, Luce del mattino, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?
Secondo la tradizione, in quel momento il vero nome di Lucifero viene "cancellato dai Cieli", con l'imposizione che nessuno lo pronunci mai più (Lucifero è dunque solo una metafora per il suo originario splendore), e col comando che venga chiamato da allora in avanti "satàn" (cioè, l'"avversario".
Paolo Franceschetti
22 Ottobre 2009 @ 11:22
Mr Donnie, purtroppo non sempre riesco a tenere il conto di tutto, rispondere a tutti, ecc…
Anche perchè del significato del sacrificio, di bambini e non, ne abbiamo parlato tante volte nei post.
Uccidere un bambino ha il significato di uccidere un essere puro, di cui si assorbono le energie incontaminate.
Mi dispiace non aver risposto prima.
Paolo Franceschetti
22 Ottobre 2009 @ 11:25
Barbagli…
non mi interessa contattare l'autore perchè sono sicuro che il romanzo non è stato scritto per essere, appunto, un romanzo,
Ovvio che posso sbagliarmi. Ma in genere seguo il mio istinto.
Anonimo
22 Ottobre 2009 @ 12:56
Alessandro Bartolomeo Li ?
Fabio Piselli
22 Ottobre 2009 @ 17:05
per TD
entrambe le cose, l'evento rappresenta il collante al gruppo, sia per i fanatici che per gli insicuri
la mutuale complicità al delitto è il segreto che lega e che non può essere sciolto solo sciogliendo il segreto…
F
Galeazzo Gargiulo
22 Ottobre 2009 @ 19:31
Il buon Bortolameoli è un simpatico esponente marchigiano dell'estrema destra …
Per cotale motivo, NOI, quali esponenti moderati democratico-cristiani della lotta antirosicruciana lo dobbiamo gaurdare con sospetto …
ssssssssssssssssssssssss …
Galeazzo Gargiulo
22 Ottobre 2009 @ 19:32
… con estremo sospetto …
ssssssssssssssssssssssss …
Anonimo
22 Ottobre 2009 @ 19:53
ma galeazzo non era morto?
goober
23 Ottobre 2009 @ 0:26
http://www.metodogolfera.com/Testimonianze_tss_106.aspx
Eccolo qua ..
Il libro è stato presentato a Tolentino (MC)
http://www.viveremacerata.it/?page=articolo&articolo_id=207681
MinT ' Ossico
23 Ottobre 2009 @ 5:23
GALEAZZO SE CI SEI BATTI UN COLPO !
Pinco Ramone
23 Ottobre 2009 @ 10:33
"Alessandro Bortolomeoli si occupa da anni di Rennes le Chateau, piccolo paese situato ai piedi dei Pirenei nella Francia Sud Occidentale. Ha inoltre collaborato con l’artista Alain Feral (nipote di Jean Cocteau) e con Gianni Golfera massimo esperto al mondo sulla funzionalità e sviluppo della memoria. Questo è il suo primo romanzo."
..curioso..ma Jean Cocteau non era uno dei nomi del fantomatico " Priorato di Sion"??
Anonimo
23 Ottobre 2009 @ 11:23
AIEP Editore S.r.l.
Via Consiglio dei Sessanta, 17
47891
Repubblica di San Marino
Paolo Franceschetti
23 Ottobre 2009 @ 19:04
Si Cocteau è un personaggio realmente esistito, poeta, drammaturgo, scrittore, e molto altro, che compare anche nel romanzo di dan Brown.
goober
23 Ottobre 2009 @ 22:00
Su jean Cocteau ci sono interessantissime notizie nel libro su Igor Markevitch.
Anonimo
24 Ottobre 2009 @ 16:51
http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/nuova-influenza-4/obama-emergenza/obama-emergenza.html ,,, namaste
Anonimo
25 Ottobre 2009 @ 21:27
Da "trailer" del libro mi pare che non ci sia scritto niente di nuovo rispetto a quello che leggiamo su questo sito e da qualche altro da un pò di tempo.
Quindi non mi sembra essere una rivelazione.
La cosa che mi turba è il modo in cui questo può essere acquistato: mi da il senso di conta; cioè, vediamo quanti mi conoscono.
Gaetano
Diego
15 Dicembre 2009 @ 17:19
ho letto il libro: scorre bene ma stilisticamente lascia molto a desiderare, come se non fosse scritto da uno scrittore professionista… in più è pieno di errori grammaticali, tipo "ha" senz'acca etc… boh… però l'ho comunque letto volentieri
Gabriele
27 Marzo 2011 @ 18:11
et in arcadia ego non è mica il motto del priorato di sion?