Una regia unica nelle stragi di stato?
Di Solange Manfredi
1. Nascita di Gladio. 2. L’omicidio Mattei 3. Il piano Solo. 4. L’omicidio Calabresi. 5. Strage della questura di Milano. 6. Argo 16. 7. Il sequestro Sossi. 8. Omicidio Occorsio. 9. L’omicidio Amato. 10. Il caso Moro. 11. L’Omicidio Toni e De Palo. 12. L’omicidio Rostagno. 13. L’omicidio Li Causi. 14. Cambia il nome? 15. La Falange Armata. 16. Conclusioni.
1. Nascita Gladio.
Era il 1952 quando, grazie ad un patto segreto stipulato tra la CIA e il capo del Servizio informazioni forze armate (Sifar), nasceva l’organizzazione “Stay Behind” (“Gladio”).
La struttura, alle dipendenze dell’Ufficio R del Sifar, era articolata in 40 nuclei, dei quali sei informativi, dieci di sabotaggio, sei di propaganda, sei di evasione e fuga, dodici di guerriglia. Inoltre erano state costituite cinque unità di guerriglia di pronto impiego in regione di particolare interesse.
Una prima domanda sorge spontanea: dove e come venivano reclutati i gladiatori?
“Dirà il magistrato Libero Mancuso: «Il capo della “Gladio” statunitense Mike Sednaoui, vice capo della Cia a Roma, reclutava nella P2: se non si era della P2, difficilmente si dava quella garanzia di affidabilità richiesta.[1]».
Infatti dell’esistenza di questa struttura, proprio perché nata da un accordo segreto (ovvero in una situazione di assoluta illegittimità costituzionale) e non, come invece avrebbe dovuto essere, da un accordo internazionale del Governo e del Parlamento, ne erano a conoscenza solo poche persone. Ovvero: alcuni politici, alcuni ufficiali dei servizi segreti e la massoneria deviata (in logge massoniche collegate con la P2, troviamo anche uomini del calibro di Stefano Boutade, Michele Greco e Pino Mandatari, commercialista di Riina) Solo loro erano a conoscenza della struttura e solo loro, probabilmente, potevano attivarla. Questo per più di 30 anni.
Solo nel 1990, infatti, grazie ad un indagine del giudice Casson (che stava indagando sui depistaggi operati dai carabinieri e dai servizi segreti nell’inchiesta sulla strage di Peteano) si scoprirà dell’esistenza di Gladio.
Scoppia il caso. Andreotti, chiamato a riferire in Parlamento, ammetterà l’esistenza di Gladio affermando che la struttura, formata da 622 unità, aveva lo scopo di difendere l’Italia da una possibile invasione sovietica. Non essendoci mai stata un’occupazione sovietica, la struttura non fu mai attivata e, soprattutto, non avrebbe mai interferito con la vita democratica del Paese.
Il materiale documentale raccolto nel corso delle indagini dal G.I. di Venezia Casson e dai sostituti procuratori militari di Padova, Sergio Dini e Benedetto Roberti, però attesterebbe, in realtà, come fin dalla sua nascita Gladio si sia vista attribuire compiti di interesse nella vita politica interna del paese.
Dal materiale raccolto si evince:
1. come i gladiatori venissero addestrati a tutta una serie di attività terroristiche:
– con finalità intimidatorie (lancio di bombe contro sedi di partito);
– di provocazione, ovvero pestaggi e azioni che facessero degenerare delle manifestazioni pacifiche in scontri con la polizia (ricordate il G8?);
– atti di terrorismo da addossare ad altri.
2. Come la strutturata fosse organizzata su più livelli al fine di poter rendere opportunamente divulgabile alcuni settori in caso di necessità (ovvero di scoperta). Mentre, in posizione occulta e da tenere nascosta ad ogni costo, una struttura più profonda, formata da soggetti i cui nomi dovevano rimanere ignoti (e che tutt’ora in effetti lo sono). La struttura più profonda avrebbe avuto funzioni di turbativa della vita politica nazionale.
Purtroppo le indagini non sono state portate a compimento sia perché come si evince dalla sentenza e dalla perizie del processo Gladio:
“Alla direzione del Sismi si è tentato di cancellare le tracce della plurima attività di “Gladio” provvedendo a distruggere o manipolare i documenti d’archivio. Il magistrato veneziano Felice Casson ha scritto: “Gli archivi dei servizi segreti sono stati debitamente epurati, se non addirittura saccheggiati” [2]. Giuseppe De Lutiis, nella perizia effettuata sui documenti del Sismi sottoposti a sequestro, ha scritto: “..È inoltre da rilevare che nei registri di protocollo si riscontrano una abnorme mole di documenti distrutti col fuoco nei giorni intercorrenti tra il 29 luglio e l’8 agosto 1990, e cioè in concomitanza con l’accesso del giudice Casson al Servizio per la consultazione di documenti (27 luglio 1990) e con le dichiarazioni del presidente del Consiglio Andreotti dinanzi al Parlamento (il 2 agosto alla Camera, e il 3 alla Commissione parlamentare sul terrorismo e le stragi)” [3].
E sia perché, ai magistrati militari Sergio Dini e Benedetto Roberti: “l’inchiesta è stata loro sottratta quando hanno scoperto che l’organizzazione “Gladio” era articolata in più livelli: la parte dei 622 era “il coperchio legittimo, formato essenzialmente da gente in buona fede che ritenevano di operare solo in funzione antinvasione”, ma vi erano livelli più segreti fino al “nocciolo chiave”, “alle azioni “sporche” dei servizi”, un nocciolo attivato “al di là dei compiti istituzionali” [4].
Secondo quanto accertato nelle indagini della Procura militare di Padova, inoltre, intorno a metà degli anni ’80 la struttura Gladio sarebbe stata in un certo modo “riarticolata”, così da poter semiufficializzare parte della struttura (Gladio???), e, contemporaneamente, coprire ulteriormente il livello più occulto (Falange Armata????).
Insomma, come dice il giudice Imposimato:
“Gladio è il segreto della Repubblica. E’ materiale da maneggiare con cura…… una struttura occulta assolutamente incostituzionale avente mani libere per qualunque tipo di azione preventiva”[5].
La domanda da porsi, dunque, è: a quali azioni, preventive e non, ha preso parte Gladio? Ufficialmente a nessuna, non è mai stata attivata. Il problema però è che Gladio compare nelle pagine più buie della storia della nostra Repubblica. Vediamo quali:
2. Omicidio Enrico Mattei
E’ l’8 gennaio 1962. Enrico Mattei, presidente dell’Eni è atteso in Marocco per l’inaugurazione di una raffineria.
Il pilota del suo aereo personale prima della partenza si accorge di una lievissima sfumatura sonora proveniente da uno dei reattori. Cerca la causa dell’anomalia e si accorge di un giravite fissato con del nastro adesivo ad una delle pareti interne del motore: L’episodio, classificato come banale dimenticanza dei tecnici, poteva con ottima probabilità provocare la seguente dinamica: il calore del reattore avrebbe sciolto il nastro, il cacciavite sarebbe finito nel reattore stesso, che sarebbe esploso senza lasciar traccia dell’oggetto, potendo il tutto poi apparire come un normale incidente[6].
Questa, più che una dimenticanza dei tecnici, sembra proprio un lavoro da esperti in sabotaggio, proprio una delle tecniche cui erano esperti i gladiatori.
Quello che è certo è che Gladio era vicinissima al Presidente Mattei. Infatti proprio il capo scorta personale di Mattei, Giulio Paver, apparteneva al nucleo laziale di “Gladio”.
Dello stesso nucleo laziale di Gladio facevano parte anche Armando Degni (che verrà poi inquisito per il tentato golpe borghese), Lucio Grillo e Camillo Grillo. Proprio il sedicente ufficiale dei Carabinieri che di nome, guarda caso, fa proprio Grillo, si presenta, il 27 ottobre 1962, con altre due persone all’aeroporto di Catania per ispezionare l’aereo di Mattei, poco prima del decollo[7]. Sarà l’Ultimo. Poche ore dopo il bireattore esplode in volo. Con Mattei perdono la vita Irnerio Bertuzzi, e il giornalista di “Time Life” William McHale.
Pochi mesi dopo il capo scorta Giulio Paver, appartenente a Gladio, lascia il suo incarico all’Eni. Probabilmente perché il suo compito è terminato.
3. Piano Solo
E’ il 1964. Il Generale massone De Lorenzo, capo del Sifar e, praticamente, fondatore di Gladio, ha predisposto un piano per attuare un vero e proprio colpo di Stato militare nel caso in cui il Governo di centro sinistra (presieduto da Aldo Moro) non ridimensioni le sue istanze riformiste (vedi articolo su questo blog del 06 gennaio 2008).
Il Piano Solo prevede l’occupazione di obiettivi strategici nelle principali città italiane nonché l’arresto di 731 dirigenti comunisti e socialisti, sindacalisti, intellettuali di sinistra e esponenti della sinistra Dc da deportare poi in Sardegna nella base di Capo Marrangiu, ovvero nella base di Gladio.
Sulla vicenda il governo pone il segreto di Stato
4. L’omicidio del Commissario Luigi Calabresi.
Il commissario Luigi Calabresi viene ucciso il 17 maggio del 1972.
Da anni il commissario Calabresi è vittima di una vergognosa campagna stampa diffamatoria che lo vuole responsabile della morte dell’anarchico Pinelli, volato giù dalla finestra della questura di Milano il 15 dicembre 1969.
Le motivazioni del gesto sarebbero state quelle di una vendetta proprio per la morte dell’anarchico Pinelli.
I processi che ne seguiranno non solo saranno indiziari ma alcuni corpi di reato risulteranno scomparsi o distrutti (????)
Eppure in pochi hanno sottolineato che:
– quando il Commissario Calabresi fu ucciso stava portando avanti una delicata inchiesta su un traffico di armi di grosse dimensioni tra la svizzera e il veneto;
– dei rapporti del Commissario sulle indagini inerenti il traffico d’armi non si è trovata traccia;
– i principali indiziati del traffico d’armi erano estremisti di destra della cellula veneta (strage di Piazza Fontana);
– una delle prime persone ad essere sospettate dell’omicidio del commissario Calabresi è stato Gianni Nardi, estremista di destra più volte arrestato per detenzione e traffico di armi;
– Gianni Nardi è presente nelle liste Gladio con la sigla 0565;
Ma a chiudere l’indagine circa il coinvolgimento di Nardi nell’omicidio del commissario Calabresi ed il traffico d’armi interverrà la sua presunta morte in un incidente d’auto avvenuto a Palma di Majorca 10 settembre 1976 (Numerose sono le indagini che vedono coinvolte persone legate a Gladio e si concludono con la “morte” dell’indagato)
5. Strage della questura di Milano
6. Argo 16
E’ il 30 ottobre 1973. Due arabi, Al Tayeb Ali Fergani (alias Atif Busaysu) e Ghassan Ahmed, arrestati per atti di terrorismo ad Ostia, ottengono, su cauzione, la libertà provvisoria e vengono ospitati in un appartamento a disposizione del Sid a Roma (avete letto bene: ospitati in un appartamento del SID).
Il 31 ottobre 1973 i terroristi vengono accompagnati a Ciampino e, sottratti alla giustizia italiana, imbarcati e trasportati segretamente in Libia sull’aereo militare Argo 16, in uso alla struttura segreta Gladio.
Ad accompagnare a casa i terroristi quattro ufficiali del Sid: il colonnello Giovan Battista Minerva, il capitano Antonio Labruna, il colonnello Stefano Giovannone, il tenente colonnello Enrico Dilani. Enrico Milani appartiene all’organizzazione segreta Gladio. Probabilmente né fa parte anche Giovannone.
Sulla vicenda il Governo pone il segreto di Stato.
7. Sequestro Sossi
Il giudice Sossi viene rapito dalle Br il 18 aprile 1974 dalle brigate rosse.
Due i brigatisti che afferrano materialmente Sossi. Uno è Bonavita, l’altro è l’infiltrato nelle Br dell’Ufficio Affari Riservati, Marra detto“Rocco”.
“…Rocco” è un paracadutista, addestratosi in Toscana e in Sardegna all’uso delle armi e degli esplosivi (proprio come gli appartenenti a “Gladio”) che, prima di infiltrarsi nelle Br, si era specializzato nella pratica della “gambizzazione”, un’arte per la quale farà da istruttore ai brigatisti… A differenza di Pisetta, dopo il sequestro Sossi, “Rocco” non venne bruciato…Proseguì alacremente la sua attività nelle Br per conto dell’Ufficio affari riservati; contribuì, per esempio, a preparare l’azione del commando brigatista che il 18 febbraio 1975 riuscì a liberare Renato Curcio detenuto nel carcere di Casale Monferrato “[8]
8. Omicidio Vittorio Occorsio
Il giudice Occorsio, che negli anni aveva indagato sul Golpe Borghese, sul Piano Solo, sullo scandalo Sifar, sulla strage di Piazza Fontana (insomma su tutte le vicende che hanno visto pesantentemente coinvolti i servizi segreti), aveva capito che, probabilmente, dietro a quella lunga scia di sangue vi era un unico comun denominatore e cercava di provarlo.
Nel 1975 Vittorio Occorsio disse al collega Ferdinando Imposimato:
“Il 09 luglio 1976, Occorsio viene assassinato. L’autore materiale del suo assassinio è un neofascista, Pierluigi Concutelli, la cui scheda, con l’indicazione della tessera n. 11.070, verrà ritrovata anni dopo da Giovanni Falcone a Palermo, nella sede della Loggia massonica Camea, retta da Michele Barresi e frequentata anche da uomini di Cosa nostra”[10].
“Il 26 dicembre del 1976 l’ingegner Francesco Siniscalchi (affiliato alla Massoneria dal 1951) invia un esposto-denuncia ai magistrati titolari dell’istruttoria per l’omicidio Occorsio: Siniscalchi fornisce alla magistratura notizie e documenti sulla Loggia P2 e sulla sua attività eversiva, e rivela l’oscuro ruolo di Licio Gelli e le “deviazioni” all’interno di Palazzo Giustiniani; per queste sue denunce, Siniscalchi verrà espulso dalla Massoneria”[11]. Gelli avrà la strada spianata.
9. Omicidio Mario Amato
I fascicoli del giudice Vittorio Occorsio vengono ereditati dal collega Mario Amato. Come Occorsio anche Amato capisce che, probabilmente, dietro tutte le sigle terroristiche c’è un’unica regia.
Davanti al CSM il giudice Amato, il 13 giugno 1980, afferma: “sto arrivando alla visione di una verità d’assieme, coinvolgente responsabilità ben più gravi di quelle stesse degli esecutori materiali degli atti criminosi”.
10. Il caso Moro
Come abbiamo visto in articoli precedenti la presenza di Gladio nel caso Moro è imponente. Ricordiamola:
– L’azione militare di via Fani viene definita un “gioiello di perfezione” attuabile solo da uomini super addestrati;
– Le perizie hanno appurato che in via Fani vennero usate anche munizioni di provenienza speciale provenienti da forniture date solo a forze statali militari non convenzionali. Quando, anni dopo, verrano scoperti i depositi “Nasco” della struttura segreta “Gladio” si riscontreranno le stesse caratteristiche nelle munizioni di quei depositi;
– La mattina del 16 marzo alle ore 9 in via Stresa, a circa duecento metri da dove avviene la strage c’è il colonnello del Sismi Camillo Guglielmi, istruttore presso la base di “Gladio” di Capo Marrargiu, dove aveva insegnato ai “gladiatori” le tecniche dell’imboscata;
Ad agevolare la fuga del commando un improvviso black-out interrompe le comunicazioni telefoniche della zona. Circa la vicenda della Sip si legge (Unità dell’11 luglio 1991) in uno scritto di Vladimiro Settimelli :“Una Gladio della Sip allertata il giorno prima del sequestro Moro”;
– La stampatrice modello Ab Dick 360 T (matricola n° 938508) utilizzata dalle Br durante il sequestro Moro per stampare comunicati e altro materiale proveniva dall’Ufficio Rus (Raggruppamento Unità Speciali), ovvero l’ufficio più compartimentato del servizio segreto militare che provvedeva all’addestramento di “Gladio”;
– Da documento della X Divisione Stay Behind (Gladio) del 02 marzo 1978, si evincerebbe come questa fosse a conoscenza del rapimento di Moro ben 14 giorni che questo avvenga;
– l’argomento più spinoso che Moro affronta con i suoi carcerieri – e che non a caso verrà tenuto nascosto ancora per dodici anni dopo la sua morte – riguarda il nervo scoperto (tuttora nodo irrisolto) di Gladio”[12] Eppure le Br che avevano detto “Tutto verrà reso noto al popolo e al movimento rivoluzionario”, non riveleranno nulla degli interrogatori del Presidente della Dc e mentendo spudoratamente sosterranno che dagli stessi non era emerso nulla di importante;
– “Il 24 aprile 1978 (quindi15 giorni prima dell’assassinio di Moro n.d.r.) Infelisi emette alcuni ordini di cattura contro Morucci, Faranda, Gallinari. Gli ordini di cattura verranno bloccati… l’ipotesi è che ci sia stato un indebito intervento del ministro Cossiga per bloccar gli ordini di cattura, tramite il procuratore generale. Dirà Infelici, quasi trent’anni dopo. “Cossiga è stato il solo sottosegretario alla difesa ammesso a conoscere Stay Behind, cioè Gladio” [13];
– Il 16 marzo 1978 Cossiga decide di istituire dei comitati per gestire la crisi che pullulavano di iscritti alla loggia P2. “Oggi è possibile affermare che le strutture volute da Cossiga non solo non assunsero alcuna iniziativa diretta a salvare la vita di Moro, ma ostacolarono le indagini condotte dalla procura di Roma, bruciando le numerose occasioni che si presentarono agli inquirenti per liberare il leader DC e impedendo persino che l’inchiesta giudiziaria sul sequestro del presidente democristiano venisse formalizzata, ossia arrivasse nelle mani dei giudici naturali e logici destinatari”[14].
– Per confutare la perizia sulla mitraglietta Skorpion utilizzata per uccidere Moro, Valerio Morucci e Adriana Faranda si sono avvalsi di un perito di parte legato al servizio segreto militare: tale Marco Morin, estremista di destra, appartenente a “Gladio” [16]. La perizia di Morin ha sostenuto che la Skorpion trovata in possesso di Morucci e Faranda non era l’arma che aveva ucciso Moro. Ma quella “perizia di parte” è stata smentita, rimanendo semplice testimonianza di una stranissima “convergenza”.[17]
11. Omicidio Toni De Palo
Il 2 settembre 1980, Graziella De Palo (giornalista di Paese Sera e de L’Astrolabio) e Italo Toni (redattore dell’Agenzia Notizie) vengono rapiti ed uccisi in Libano.
I due giornalisti stavano svolgendo un’inchiesta su:
I due agenti del Sismi moriranno improvvisamente prima del processo a loro carico.
Il governo, poi, apporrà il segreto di Stato.
12. Omicidio Mauro Rostagno
E’ il 26 settembre del 1988 quando Mauro Rostagno viene ucciso a colpi di fucile.
13. Omicidio Li Causi
Vincenzo Li Causi, uomo del Sismi (servizio segreto militare italiano), per un certo tempo attivo presso la struttura di Gladio operante a Trapani (il centro Scorpione) fu ucciso a Balad, in Somalia il 12 novembre 1993, pochi giorni prima di deporre davanti al Pm proprio sul Centro Scorpione.
Richieste di indagini da parte della Procura romana sono state bloccate da due ministri della Giustizia.
Da più persone il maresciallo Li causi viene indicato come l’informatore di Ilaria Alpi la giornalista che, insieme al suo operatore Miran Hrovatin, pochi mesi DOPO (20 marzo 1994) verrà uccisa sempre in Somalia.
14. Cambia il nome?
Dal breve excursus ora fatto si evince come appartenenti alle liste gladio compaiano a 360° nelle vicende più buie della storia italiana, vicende che influenzano grandemente la politica del paese.
– tentati colpi di stato;
– sequestri;
– stragi (sia di destra che di sinistra)
– omicidi;
– traffico di armi, ecc…
Li troviamo sempre presenti, ma la loro presenza è sempre dalla parte sbagliata: tirano bombe, fanno i periti di parte di assassini, depistano, mentono, ecc..
Inoltre, nelle vicende in cui troviamo coinvolti gladiatori vi sono anche sempre una serie di costanti: i testimoni muoiono, i magistrati muoiono, le inchieste vengono bloccate, atti e documenti vengono sottratti o distrutti, viene posto il segreto di stato, ecc…
Come abbiamo sottolineato in un precedente articolo di questo blog (dell’11 gennaio 2008) con modalità che troviamo costante, quando i servizi segreti vengono travolti da scandali che neanche l’apposizione del segreto di Stato riesce più ad arginare, il Governo li riforma, ovvero cambia il nome alla struttura ma, nella sostanza, uomini, mezzi e fini restano gli stessi.
Ciò che è lecito domandarsi oggi è se è possibile che per Gladio sia successa la stessa cosa. Ovvero: una volta scoperta la struttura Gladio è possibile che uomini e mezzi siano semplicemente stati “rinominati”? E se si oggi come si chiama la nuova Gladio? Forse Falange armata?
15. La Falange Armata.
Come già sottolineato in un articolo di questo blog (19 gennaio 2008) pochi mesi dopo la scoperta della struttura segreta Gladio sulla scena italiana compare un’altra sigla “strana”: Falange armata. La troviamo:
Proprio come Gladio, la sigla falange armata la troviamo, negli anni ‘90, impegnata a 360°.
Ma le analogie con Gladio non finiscono qui.
Infatti, secondo quanto scritto da un ex parà della Folgore: Fabio Piselli (http://fabiopiselli.blogspot.com/2008/05/due-parole-sulla-operazione-falange.html)
Chi ha orecchie per intendere…..
16. Conclusioni.
Probabilmente è, quindi, Gladio (la Gladio militare ???) che sta dietro alla maggioranza dei fatti di sangue irrisolti della nostra Repubblica
Una struttura articolata in 40 nuclei, e strutturata a gradi, o comparti, di cui i più elevati erano sconosciuti anche alla totalità delle istituzioni, compreso – solo per fare un esempio lo stesso Capo Dello Stato.
Struttura non alle dipendenze, quindi, delle nostre istituzioni, ma direttamente della CIA, e dei vertici della P2? Probabilmente si.
Come dire: i vertici della P2 al di sopra dello stato, del governo e del parlamento, con una propria struttura militare? Probabilmente si.
[1] Sergio Flamigni, Trame atlantiche, storia della loggia massonica P2, Edizioni Kaos
[2] Sergio Flamini, Convergenze parallele, Edizioni Kaos: Sentenza istruttoria del 10 ottobre 1991, pag. 5.
[3] Giuseppe De Lutiis, Perizia nei procedimenti penali del Tribunale di Bologna n° 219/A/86. Rggi e n° 1329/A/84 Rggi, consegnata il 1° luglio 1994, pag. 3.
[4] Sergio Flamini, Convergenze parallele, Edizioni Kaos: Cs, inchiesta sulle vicende connesse alla “operazione Gladio”, stenografico dell’audizione di Sergio Dini e Benedetto Roberti, pagg. 14-18. Ha dichiarato Roberti: “I 622 erano elementi che all’apparenza non potevano far sorgere dubbi sia per la loro moralità sia per la loro attività e finalità. In realtà l’organizzazione, come è stato appurato, si avvaleva dell’opera anche di elementi ad altri livelli. È soprattutto molto interessante far notare che alcuni manualetti recanti i resoconti di esercitazioni realmente svolte dall’organizzazione “Gladio” rendono chiaro che tale organizzazione, avente certe finalità istituzionali, in realtà perseguiva anche altre finalità di controllo interno del Paese, come chiaramente detto in vari documenti – basta leggerli – affinché certe forze di sinistra non raggiungessero il potere, neanche in via legale, cioè tramite libere elezioni”.
[5] Imposimato e Provvisionato, Doveva Morire, Edizioni Chiarelettere, Pg. 139
[6] wikipedia
[7] Sergio Flamini, op cit.
[8] Sergio Flamini, Convergenze parallele, Edizioni Kaos. Interrogato solo nel 1997 Marra ha negato di aver mai fatto parte delle br,
[9] Imposimato e Provvisionato, Doveva Morire, Edizioni Chiarelettere , Pg.36
[10] Imposimato e Provvisionato, Doveva Morire, Edizioni Chiarelettere, Pg. 37
[11] Sergio Flamigni, Trame atlantiche, storia della loggia massonica P2, Edizioni Kaos
[12] Imposimato e Provvisionato, Doveva Morire, Edizioni Chiarelettere, Pg. 137
[13] Imposimato e Provvisionato, Doveva Morire, Edizioni Chiarelettere, Pg. 140
[14] Imposimato e Provvisionato, Doveva Morire, Edizioni Chiarelettere, Pg. 72
[15] Imposimato e Provvisionato, Doveva Morire, Edizioni Chiarelettere, Pg. 140
[16] Sergio Flamini, Convergenze parallele, Edizioni Kaos: Morin è stato autore della perizia sull’esplosivo usato nella strage di Peteano nel 1972 (che uccise tre carabinieri), perizia tendente a dimostrare che quell’esplosivo proveniva da un deposito delle Br, poi clamorosamente smentita dal reo confesso Vincenzo Vinciguerra.
[17] Sergio Flamini, Convergenze parallele, Edizioni Kaos.
[18] Giuseppe De Lutiis, I servizi segreti in Italia, Editori Riuniti, pg. 347
Anonimo
29 Maggio 2008 @ 11:49
Mal comune mezzo Gladio
Anonimo
29 Maggio 2008 @ 12:01
o meglio
Mal comune (a) mezzo Gladio
Anonimo
29 Maggio 2008 @ 12:14
“Struttura non alle dipendenze, quindi, delle nostre istituzioni, ma direttamente della CIA, e dei vertici della P2.”
e infatti l’italia non è una democrazia, è una colonia americana da almeno 60 anni.
Anonimo
29 Maggio 2008 @ 12:35
Ma Pinelli è stato suicidato per oscurare il lavoro di Calabresi?
Luigi
Fabio Piselli
29 Maggio 2008 @ 13:41
Ciao Solange,
Gladio richiede particolare cura nella valutazione della progressione delle sue attività, facendo bene attenzione a specificare la differenza fra le operazioni delegate alla struttura Gladio, all’interno di Stay Behind, e le operazioni poste in essere da singoli soggetti anche appartenenti o vicini a Gladio.
La denominazione per quanto fluttuante non è caratterizzata da una mutazione nel nome in particolare, ma nella confluenza di uomini e specialisti all’interno di una struttura provenienti o operativi in un’altra..
è più probabile che gli stessi uomini e spcialisti, già operatori di Gladio abbiano agito anche in seno alla Falange e non che la Falange abbia cambiato il nome di Gladio….
Le strutture Gladio in Italia erano note, nei loro nomi e negli organici, meno noti erano gli ufficiali calamita, erano invece sconosciuti i connettori fra le strutture Stay Behind in Europa, fra questi presumibilmente anche degli italiani al servizio americano o del tutto americani in servizio in Europa, i quali agivano fuori dai protocolli ministeriali italiani, benchè segreti e riferibili agli accordi bilaterali siglati nell’immediato dopoguerra fra Italia e USA, ma operavano in azioni clandestine, le quali, seppur sviluppate all’interno di un comitato governativo e intergovernativo, furono rapportate in numero minore rispetto a quelle poste in essere….rapportate negli USA e non in Italia…per cui è probabile che le carte importanti siano già acquisibili dagli USA se solo si conoscessero le operazioni da ricercare….
Gli Incursori della Folgore, il “nono” del quale hai posto lo stemma del fregio nel tuo articolo, hanno avuto ruolo, come quelli della Marina del Comsubin, nell’addestramento e nelle attività di Gladio, in modo istituzionale come forza speciale e come fucina di operatori e di operativi per i servizi, ma non credo che abbiano agito fuori da un contesto istituzionale e ministeriale come reparto di FF.AA. rispetto al singolo operato di uomini che al “nono” si sono formati, sono cresciuti per poi transitare al sismi al rud, qualcuno finito nelle falangi o nelle varie strutture clandestine…operando non più come incursori del “nono” ma come operatori di quel servizio o di quella struttura o come appartenenti a singole realtà legate a doppio filo con i programmi clandestini ma svincolate apparentemente con le istituzioni….
Per cui laddove troviamo un ex parà impiegato in attività eversive o clandestine non significa che la Folgore abbia agito in tal senso come reparto di FF.AA.
In quei tempi gli arditi che operavano all’interno di forze speciali e di reparti di elite come la Folgore, il Comsubin o i Falchi Blu, garantivano maggiore affidabilità dal punto di vista dell’indirizzo anticomunista oltre alle specifiche ed elevate competenze militari…erano pochi e quindi appetibili e più facilmente impiegati su più fronti..
ma ripeto che erano singoli operatori e non esponenti di un reparto a condurre alcune operazioni, seppur coordinate da livelli superiori clandestini…
Non per fare l’avvocato difensore della Folgore ma per rispetto ai tanti parà che hanno servito e che servono il reparto, molti dei quali hanno scelto di non agire in modo contrario alla legge e soprattutto non hanno mai partecipato ad azioni terroristiche…
come ho già accennato nel mio articolo quì reperibile http://fabiopiselli.blogspot.com/2008/05/due-parole-sulla-operazione-falange.html
fino a quando non conosceremo i contenuti degli accordi segreti fra il nostro governo e quello USA siglati nel dopoguerra, tuttoggi vigenti, non avremmo alcuna possibilità di riconoscere fatti e persone, responsabili e complici dei tanti fatti di sangue avvenuti nel nostro paese…
Bussare alla porta americana è l’unico modo per accedere a carte desecretate e del tutto sconosciute in Italia dalle quali ricostruire, con pazienza e con strumenti di conoscenza, una verità storica della quale abbiamo bisogno…
Fabio Piselli
Anonimo
29 Maggio 2008 @ 14:59
volevo fare un saluto a Fabio Piselli, sincero ed affettuoso.
Sono un umile lettore di questo blog ed attraverso questo blog venni a conoscenza dello stesso blog di Fabio.
Spero che attraverso il “vostro” sforzo si possa aiutare ad elevare la coscienza collettiva di questo paese, nella conoscienza della sua VERITÀ storica, proprio per cominciare a considerare questo paese come tale, come STATO e non come TEATRO di tragedie e sceneggiate (ormai) quotidiane.
Sapere che al servizio di questo STATO ci siano anche persone che pur mettendo a rischio la propria vita, lo servono e rendendo ONORE alla VERITÀ, l’onore più grande che il sottoscritto conosca.
Grazie ancora a tutti, vi vogliono bene veramente
Anonimo
29 Maggio 2008 @ 15:01
volevo fare un saluto a Fabio Piselli, sincero ed affettuoso.
Sono un umile lettore di questo blog ed attraverso questo blog venni a conoscenza dello stesso blog di Fabio.
Spero che attraverso il “vostro” sforzo si possa aiutare ad elevare la coscienza collettiva di questo paese, nella conoscienza della sua VERITÀ storica, proprio per cominciare a considerare questo paese come tale, come STATO e non come TEATRO di tragedie e sceneggiate (ormai) quotidiane.
Sapere che al servizio di questo STATO ci siano anche persone che pur mettendo a rischio la propria vita, lo servono e rendendo ONORE alla VERITÀ, l’onore più grande che il sottoscritto conosca.
Mi fa stare un pò meglio…
(mal comune… mezzo…)
Grazie ancora a tutti, vi vogliono bene veramente
Anonimo
29 Maggio 2008 @ 15:03
scusate gli errori grammaticali e bi battitura.. l’ho scritto di getto…
abbiate pazienza…
Solange Manfredi
29 Maggio 2008 @ 16:10
Caro Fabio,
la maggior parte dei nomi degli appartenenti a Gladio non è stata resa nota, come chiariscono i magistrati della Procura Militare titolari dell’inchiesta “operazione Gladio” alla commissione di inchiesta parlamentare.
Nella relazione si fa il nome di pochi politici nel corso di più di 30 anni a conoscenza della struttura Gladio.
Nessuno vuole criminalizzare il GOS (gruppo operazioni speciali) nel suo insieme, ma far capire da dove possono venire gli uomini e credo che su questo tu possa concordare.
Quello stemma è stato messo perchè come puoi notare all’interno vi è Gladio.
Poi ci sono i fatti. Ed è su questi che deve essere fatta chiarezza. Una chiarezza che purtroppo non arriverà mai dalle istituzioni. Come tu mi insegni un lavoro di indagine, che sia giudiziaria, giornalistica o storica, impone di conoscere i fatti, collegarli e avanzare delle ipotesi….in attesa di scoprire la verità.
Anonimo
29 Maggio 2008 @ 21:07
Ciao,
in primo luogo, ringranzio Solange per questa puntuale informazione. Vorrei però, aggiungere (ancora una volta) che per (tentare di) capire qualcosina di più,non dovremmo scordare di nominare quella che oggi,è ritenuta la prima strage di Stato:Portella della ginestra.A costo di ripetermi non possiamo non tenerne conto,perché in quella strage, si sono condensati ed evidenziati i presupposti di quel “doppio stato” che ha caratterizzato la nascita della repubblica.Come hanno sottolineato i vari storici (tra i quali lo stesso Flamigni,qui citato)la nascita della repubblica è contrassegnata di complicità e collusioni tra spie,mafie, massoneria e banchieri.Tutto ciò in nome del pericolo rosso.
“complicità incofessabili tra finanza internazionale,nazifascismo,intelligence alleata e quei pezzi dello Stato italiano che dal 1945 si dichiarano democratici”.
Molti hanno parlato di una “gladio” ante litteram,per spiegare questo connubio tra poteri forti(tra i quali si annoverano anche gli istituti bancari, come la Banca dell’Agricoltura)e doppio Stato sotto la protezione dei servizi segreti americani e delle gerarchie vaticane.
L’esperimento italiano verrà esportato in paesi come il Brasile, il Cile,El Salvador,e l’Argentina.Emilio Massera, uno dei capi della giunta militare golpista argentina,emerge dagli elenchi della loggia massonica P2.
Sarebbe troppo lungo elencare qui di seguito le varie connessioni e alleanze che senza soluzione di continuità, troveremo poi, svelate nella Gladio”ufficiale” che tutti noi conosciamo.Posso solo aggiungere che alcuni nomi di quel clandestinismo della metà del nostro novecento,Gelli, Stern, Borghese,furono attivi (come riportato da Solange)anche dopo.
“Dopo la Liberazione le stesse organizzazioni clandestine continuarono, dunque, la loro “missione” , sbandierando il gagliardetto della Decima, con un teschio con un rosa in bocca e la scritta “per l’onore”, stavolta sotto l’egida dei servizi segreti americani, e gli episodi della strage di Portella e dell’attentato a Togliatti sarebbero così ancor meglio spiegati senza quell’alone di indeterminatezza e di mistero che fin qui li ha avvolti.Delle stragi e degli attentati per un periodo abbastanza lungo non ci sarà più bisogno: gli stessi ex-clandestini della “Gladio” nera nei loro memoriali variamente edulcorati ci hanno ampiamente spiegato che dopo traversie, processi più o meno aggiustati, evasioni dai campi di concentramento, e riciclaggi, molti degli ufficiali e militari del battaglione Np (Nuotatori-paracadutisti) specializzati nel sabotaggio, furono “avvicinati” dal ministero dell’Interno e inquadrati nei ranghi della polizia scelbiana.
(Vincenzo Vasile)
Fosca
Fabio Piselli
30 Maggio 2008 @ 1:05
Solange,Fosca e gli altri…
vero che i nomi dei singoli appartenenti ai vari centri della Gladio non sono mai stati resi noti, probabilmente i fascicoli sono stati distrutti col fuoco, quaderni compresi….
…oltre qualche ex della Osoppo, sono noti i nomi dei vertici e dei quadri militari della Gladio che hanno avuto compiti importanti, per quanto sempre in America potrebbe essere possibile recuperare documenti storici idonei per identificare ogni singolo appartenente alla rete Stay Behind europea, Gladio italiana compresa, sin dalla sua nascita…
Rispetto all’uso dei singoli operatori e operativi inseriti nei circuiti clandestini o impiegati in azioni di guerra psicologica (stragi comprese) la loro origine è certamente fascista, in forza della costituzione di tali reparti coltivati in quel periodo su esempio degli arditi, quali i paracadutisti, i sabotatori, la Xmas e gli altri…molti dei quali dopo la guerra sono stati re-inseriti dai vincitori in ruoli chiave delle strutture militari e d’intelligence influenzandone la mentalità e condizionando il reparto stesso, selezionando e coltivando collaboratori destrorsi…sia reduci che neofiti…
rispetto alla conoscenza dei politici di Gladio l’Italia ha avuto un proprio rappresentante nel comitato clandestino alleato, per cui anche se un solo esponente delle istituzioni era stato reso edotto di Gladio e delle altre reti, significa che il governo sapeva….forse qualche singolo politico non ha ricevuto istruzioni dal capo del servizio per scarsa affidabilità…ciò non toglie che le nostre istituzioni politiche hanno sempre avuto strumenti e mezzi per conoscere, scoprire, approfondire laddove avessero voluto farlo…il Ministero della Difesa risponde ai politici i quali hanno sempre guardato agli USA prima di combinare qualche pasticcio tale da perdere i finanziamenti americani…senza dimenticare i famosi accordi segreti….
Reti clandestine per le attività ISPEG fanno parte di un programma di “resistenza” militare più o meno in tutto il mondo, sull’eventualità di una invasione o di un conflitto interno…certamente si tratta di soggetti ben qualificati che raramente sono tenuti in sonno in attesa di una invasione, motivo per il quale potrebbero essere stati impiegati in operazioni clandestine utilizzando le loro capacità, togliendioli dalla Gladio ma prendendoli dalla Gladio e dai reparti che hanno servito la Gladio ed inserendoli in strutture diverse, affari riservati e roba simile, o in reti del tutto illegali ma istituzionalizzate oppure attivati “a gettone” per singole operazioni…fra le quali anche quelle che la guerra psicologica prevede, di destabilizzazione con tutti i mezzi idonei in tal senso…bombe, stragi e omicidi….la guerra insomma…. e la guerra la fanno principalmente i militari…specialmente la guerra intelligente la fanno i migliori, l’elite…
La verità storica potrà essere conosciuta laddove noi collettività la chiediamo a gran voce ad un governo degno di rappresentarci e non solo di pascolarci….ma dipende da noi belare, brucare o meno…siamo ancora in democrazia e potremmo utilizzare gli strumenti democratici per richiedere democraticamente la desecretazione di taluni documenti o la ricerca di altri negli archivi americani…fosse solo qualche foto scattata a Fort Bragg durante qualche corso…
Nel 1985, quando mi sono arruolato, fino al 1988, sono stato un “fascista” un parà che ha adottato segnali e attitudini tipiche dei parà dell’era fascista, dalla stretta di mano-polso, alla baionetta alla caviglia, al modo di marciare, di stare sull’attenti e così via…era una pratica che si tramandava da istruttore ad allievo, all’interno di un reparto fortemente condizionato dalla politica destrorsa…che oggi è molto ridotta e scomparsa rispetto a quel tempo…
Certamente sarebbe stato facile impiegarmi in operazioni clandestine o indurmi a compiere atti gravi…il condizionamento era forte e quotidiano…
ma questo è parte di ogni struttura militare e militante, l’autonomia non esiste quando operi in gruppo, squadra, nucleo, in attività militari, con armi ed esplosivi e la consapevolezza di usarli… esiste al massimo l’autonomia di azione perchè sei addestrato a decidere in pochissimi secondi l’azione o la reazione da compiere sotto stress o sotto tiro…
I tanti “neri” autori di omicidi e stragi sono figli di un condizionamento nascente da una mentalità che non è stata sconfitta con la sconfitta del fascismo, perchè dopo la guerra hanno solo epurato il fanatismo fascista mantenendo e dando vita all’essenza del fascismo…in contrapposizione di quello comunista altrettanto pericoloso…
se eri nero,il militare lo facevi nei parà, poi entravi nelle associazioni o nei fronti o negli ordini nei quai trovavi altri ex reduci o ex parà ove subivi lo stesso condizionamento aggravato da una profonda frustrazione…
…sarebbe bello identificare i manipolatori ed i loro vertici politici prima e militari poi…
sapere se la strage di Portella della Ginestra e quelle successive l’hanno compiuta degli sgherri coordinati da un progetto politico-militare è utile per comprendere le dinamiche stragiste all’interno di meccanismi politici clandestini, allo scopo di capire quanta politica clandestina c’è nella democrazia e quali rischi si corrono…per riconoscere come è fatta la politica pratica rispetto alla democrazia utopistica e mera vetrina….
La psicologia nella faccenda Gladio conta molto per comprendere le effettive dinamiche che l’hanno tenuta segreta per tanti anni, per quanto in realtà di strutture simili qualcuno ne aveva già parlato sin da dopo la loro prima costituzione…
Siamo stati un paese sotto controllo americano e forse in qualche modo lo siamo ancora, come ho scritto altrove, meglio loro che i nazisti, però vorrei che il mio governo mi dicesse quanto dovrò pagare ancora questa libertà dal nazifascismo, a quale prezzo, al fine di compiere una scelta autonoma e democratica, ringraziando sempre i liberatori per avermi donato la libertà diversamente da ciò che sarei stato se i nazisti avessero vinto…liberare un paese significa eliminare il despota per permettere al paese di vivere libero e capace di autogestirsi, con il giusto “guadagno” da parte del liberatore ma non a prezzo della mia libertà…altrimenti chiamiamola più semplicemente una “grata sudditanza”
Fabio Piselli
Anonimo
30 Maggio 2008 @ 7:00
ma perché io non ricordo le rivendicazioni
della falange armata per gli omicidi falcone&borsellino?
non se ne parló sui “giornali”?
sono solo atti giudiziarii?
come fate a saperlo? (voi, lucarelli, tutti gli addetti)
buonlavoro
Anonimo
30 Maggio 2008 @ 7:06
x fabio,
non sono del tutto daccordo quando affermi che meglio gli americani dei nazifascisti.. voglio dire che noi come sarebbero state le cose non lo sappiamo ma possiamao intuire che sarebbero state le stesse perche’ stesse erano e sono le logiche.. nazifascista comunista gladio vaticano massoneria sono parole, contenitori delle stesse logiche, in questo blog ho letto frasi come “gioco delle parti”… sono parti sempre della stessa tragedia, magari cambiano i teatri cambia il pubblico..
e questo non perche’ ho le prove, i documenti, l’ho intuito analizzando quello che tu mi hai raccontato e insegnato nel tuo blog, in questo blog e negli altri pochi siti che conosciamo…
e poi soprattutto nel la lotta quotidiana della gente di qesto mondo..
come gia’ ti ho scritto, non mi sembra che i nemici esistano come ci fanno credere, qui i nemici siamo noi, siamo noi che moriamo, siamo noi i controllati, siamo noi gli schiavi, noi e i nostri amici, noi e le nostre ragazze, i nostri figli, le splendide persone che si incontrano nelle strade tra le immondizie nelle discariche a rovistare come cani, come i gattacci randagi…
i nemici siamo noi, quelli che cercano un po’ di vino, un po’pace, un po’ di liberta’
ti ricordi sarajevo? nel mirino dei cecchini, c’era gente come noi, in cerca di che? pane e pace
nel mirino sempre gli stessi nemici..
grazie a voi tutti
cla
Fabio Piselli
30 Maggio 2008 @ 9:00
Cla,
…male minore, fra la scelta di un padrone, scelgo di “accettare” quello meno doloroso….fra i nazi e gli USA il secondo mi permette di usare più strumenti per tentare di essere meno schiavo…il primo, mi ricordo i racconti dei nonni, era assolutamente padrone di tutto, non solo del potere…
Vedi, credo, con umiltà, che i padroni, gli oppressori, gli sfruttatori di popoli e della vita-morte altrui, siano sostenuti anche dalla nostra passività, dalla nostra debolezza e dalla loro azione nel renderci deboli….ma fino a quando non saremo morti avremo delle risorse per ribellarci…
il metodo di ribellione è importante. Non servono le armi, le guerre o le rivoluzioni, non serve uccidere chi ci minaccia o c’ impone la sua forza, occorre dar vita alla scelta di libertà che ha un prezzo enorme…richiede la dedizione della propria vita al concetto di libertà…anche se pur difendendolo resteremo schiavi ma proprio la nostra ribellione potrà liberare il futuro…potrà offrire ai figli la consapevolezza della libertà e del suo prezzo alto da pagare…donare loro una scelta..
in ogni favelas ci sono vite perdute, dimenticate, abbandonate, delle quali nulla sappiamo rispetto al dolore, alla violenza che subiscono o che fanno subire, ci accorgiamo di loro solo se e quando compiono o subiscono qualcosa di utile per fare notizia…la loro ribellione è caratterizzata dalla sopravvivenza a quella condizione, con gli strumenti che hanno e che trovano, quasi sempre fuori e non dentro di se….ribellione che non si vede perchè simile ai motivi per cui ribellarsi, spesso violenta, drogata, sporca, puttana, diversa dai “nobili ideali di libertà a cui offrire il petto”….insignificante agli occhi di chi non conosce quei luoghi o non ha mai conosciuto un pichote…stessa cosa vale per ogni altra sacca di povertà e di ignoranza ovunque nel mondo..Italia compresa…
…i ribelli di Napoli contro l’imposizione delle discariche meritano rispetto ma da loro e con loro mi chiedo perchè ribellarsi solo ora che toccano un loro interesse diretto, “sotto casa”, perchè non prima quando chiaramente i politici locali hanno permesso lo sfascio con le loro attività, le quali, democraticamente e senza violenza avrebbero potuto essere contrastate…forse perchè richiedevano impegno per conoscere, dedizione per tutelare, sacrificio per mantenere liberi da clientelismmi i propri diritti….oppure perchè in fondo c’è sempre qualcun altro che è stato delegato per questo e fino a quando non mi parcheggiano i topi sotto casa io mi faccio gli affari miei….tanto le cose funzionano così, la camorra, i politici, etc. etc…e forza Maradona…
questa a mio avviso è la vera schiavitù…la volontaria ignoranza per non voler sapere…la pretesa di una propria libertà delegando difensori terzi da elogiare o incolpare laddove soddisfino o meno le nostre esigenze….
ho sempre creduto che i salvatori siano “pericolosi”, che coloro che difendono i diritti dei più deboli chiedendo l’adesione alla propria organizzazione, causa, stato, bandiera, croce, mezzaluna, siano “pericolosi”…questo per il rapporto verticale che si crea, io salvo te, io ti affianco, io ti consento di mangiare, io ti difendo…troppi io annullano il noi necessario per offrire la comprensione della scelta di ribellarsi rispetto agli strumenti di ribellione…
..la libertà esiste nella scelta, fosse anche quella di restare schiavo…la libertà non è un dovere ma una scelta proprio per l’alto prezzo che costa…
forse per questo costa meno scegliere di odiare un oppressore che amare la libertà stessa….
Fabio
Anonimo
30 Maggio 2008 @ 11:20
A proposito di gladio …
notizia di poco fa:
Su ordine della Direzione antimafia di Palermo perquisita l’abitazione
di un ex investigatore della squadra mobile a Montesilvano, Pescara
Svolta sull’omicidio Agostino
Indagato un poliziotto: “Depistò”
Un pentito: Agostino aveva scoperto i rapporti fra la mafia e alcuni poliziotti.
di SALVO PALAZZOLO
PALERMO – L’omicidio del poliziotto Nino Agostino, su cui pende la scure del segreto di stato, adesso ha un indagato: è un altro poliziotto, uno di quelli che diciannove anni fa indagò sull’uccisione dell’agente e della moglie. Ma avrebbe depistato, è l’accusa che muovono i sostituti procuratori della Dda di Palermo Domenico Gozzo e Nino Di Matteo a Guido Paolilli: la sua abitazione di Montesilvano, Pescara, è stata perquisita dagli investigatori del centro operativo Dia del capoluogo siciliano. Paolilli è indagato per favoreggiamento aggravato e continuato. L’aggravante è quella di aver favorito l’organizzazione mafiosa.
LA FOTO: IL VERBALE
In quell’anonima palazzina di Montesilvano gli investigatori hanno cercato una traccia degli appunti scomparsi di Nino Agostino, che sarebbero la chiave per decifrare il suo assassinio. Ufficialmente, Agostino era solo un agente del commissariato San Lorenzo, addetto alla squadra volanti, in realtà avrebbe svolto missioni antimafia delicate, e soprattutto coperte. “Mi confidò che collaborava con i servizi segreti per la cattura di Provenzano”, ha svelato ai magistrati un collega di Agostino. Ma i servizi segreti hanno sempre negato. Poi, tre anni fa, di fronte all’ennesima richiesta dei pm, è stato opposto il segreto di stato.
Sembrava che l’indagine fosse destinata all’archiviazione, ma le indagini della Procura di Palermo e della Procura nazionale antimafia hanno convinto il gip Maria Pino che bisognava approfondire. Così è stato concesso altro tempo per cercare nei misteri di questo caso.
I pm Gozzo e Di Matteo sono tornati a chiedere notizie ai vertici dei servizi segreti. E adesso, assieme alla Dia, stanno cercando di ripercorrere le tappe di quel giallo attorno alle carte di Agostino, scomparse dalla sua abitazione subito dopo l’omicidio. “Un giorno – ha raccontato il padre del poliziotto ucciso – Guido Paolilli, che era amico di mio figlio, insistette per venire con noi al cimitero. Incalzato dalle nostre domande sulle indagini, disse che la scoperta della verità non avrebbe fatto piacere. Disse pure che avrebbe fatto il possibile per mostrarci sei fogli”. Ma quei fogli non sono mai spuntati.
Nei giorni convulsi delle prime indagini, Paolilli, in servizio come “aggregato” alla squadra mobile di Palermo, consegnò una relazione ai suoi superiori. Per smentire le dichiarazioni di altri colleghi: “Non sono stato in contatto con Agostino per un grosso servizio di polizia giudiziaria”, scrisse. Spiegò poi che a casa Agostino “erano state effettuate tre perquisizioni e solo nel corso della terza, in uno stanzino, erano stati rinvenuti sei fogli su cui Agostino scriveva, tra l’altro, di temere per la sua incolumità. I sei fogli vennero sequestrati”. Paolilli specificò di aver partecipato solo “alla terza perquisizione”. Ma agli atti della squadra mobile di Palermo c’è traccia solo di due perquisizioni.
Quali segreti conservava Nino Agostino? Un parente ha raccontato ai magistrati di alcuni viaggi dell’agente a Trapani. Dove, esattamente, non si sa. In quegli anni, ricordano i pm agli atti dell’inchiesta, a Trapani operava l’ultima cellula del servizio segreto Gladio. L’unico pentito che ha saputo raccontare qualcosa di questo omicidio, Oreste Pagano, ha messo a verbale: “Ero al matrimonio di Nicola Rizzuto, in Canada. C’era un rappresentante dei clan palermitani, Gaetano Scotto. Alfonso Caruana mi disse che aveva ucciso un poliziotto perché aveva scoperto i collegamenti fra le cosche ed alcuni componenti della questura. Anche la moglie sapeva, per questo morì”.
Riccardo
Anonimo
30 Maggio 2008 @ 12:47
Fabio,
sai che alla fine in sostanza diciamo le stesse cose, stiamo continuando per piacere dialettico anche perche’ il livello dei lettori di questa discussione lo permette.
Io mi riferivo al fatto che suciramente a noi ci e’ andata meglio cosi’, con la c.d. vittoria degli alleati, sono daccordo con te solo volevo ricordarCI che vale x noi italiani, non vittime o parenti delle stragi, a noi non desaparesidos argentini o cileni o brasiliani, a noi non bosniaci, non iraqueni, non palestinesi, a noi non utu o tutsi e ancora indietro noi non di hiroshima o nagasaki etc.
come sai ti invidio anche un po’ della fiducia che hai in un mondo migliore,
quasi mi fai venir voglia di crederci sul serio e sappi, che in generale al di fuori di questi blog delle ns email, io gioco la parte di quello che crede che ancora si debba lottare per la ns liberta’… perdonatemi, ma qui tra amici mi lascio andare e cerco acqua per tornare in superfice…
la trincea, spero solo di non trovarmi in trincea…
invece sull’onda del tuo pezzo del salvatore e dello spezzo della verticalita’ delle scelte, voglio lanciare a paolo e solange, fosca e gli altri l’idea di un prossimo passo… io credo che il blog ormai ha fatto quanto gli era possibile… cioe’ che continui nel suo teorizzare mettere in crisi e in discussione, ma forse qualcosa chiama…
detto questo il mio pensiero incontrollato va a 1984 di Orwell
va a O’Brain, io in quella stanzetta illuminata caro O’Brain ci arrivo pronto alla tortura anzi io la inseguo
tanto cosa abbiamo da perdere..
cla.
Paolo Franceschetti
30 Maggio 2008 @ 15:23
Qualcosa chiama, cla.
Ma cosa?
Dicci pure. Vediamo. Io soluzioni no ne vedo.
Ginevra
30 Maggio 2008 @ 16:28
Ciao Fabio,
quando si parla del male minore, cioe’ scegliere tra “americani e nazifascisti” la cosa non mi quadra, soprattutto quando oramai e’ documentalmente noto che il nazifascismo ha avuto sostegno finanziario dall’Inghilterra (tra gli altri Bank of Enland – Rotschild -Jim Marrs -Rule by Secrecy ISBN 90 4390 34 0) e supporto logistico nell’eliminazione mirata attraverso la filiale (Hollerith) della IBM dall’America prima e durante – vedi Edwin Black: IBM and the Holocaust” Crown Publisher New York – ISBN 90 215 9812 4).
Ed anche a tirar fuori il Bolscevismo, idem. Finanziato, via banche svedesi, dalle colonne del capitalismo occidentale.
Se ci danno la domanda sbagliata su cui interrogarci (destra o sinistra, capitalismo o comunismo – concetti antichi di 200 anni, figli cme sono dell’Illuminismo) ci hanno gia’ distratto dall’epicentro.
Ed a proposito di Gladio, visto che e’ stato un progetto condiviso in Europa e non solo in Italia, io qualche parallelismo strategico l’ho trovato, ritornero’ nel weekend con qualche fonte, ma tu sapresti farmi un quadro della situazione oltralpe?
Ginevra
Anonimo
30 Maggio 2008 @ 17:26
Un rapporto stilato nel 2000 da membri del Senato italiano dichiarò che
« Questi massacri, queste bombe, quelle azioni militari furono organizzate o promosse da uomini all’interno delle istituzioni dello Stato Italiano e, come si è scoperto più di recente, da uomini collegati alle strutture dell’intelligence degli Stati Uniti. »
Secondo Daniele Ganser, il generale Gian Adelio Maletti, ex capo del controspionaggio italiano (direttore Reparto D del Sid), confermò nel marzo del 2001 che la CIA avrebbe potuto promuovere il terrorismo in Italia.
(da wikipedia)
Ginevra
30 Maggio 2008 @ 18:03
Per Solange
Gli eserciti segreti della Nato di Daniele Ganser – ecco un’altro libro interessante… ed On Topic!
Anonimo
30 Maggio 2008 @ 18:17
Una piccola divagazione, ricordiamo sempre Hiroshima e Nagasaki, ma pochi sanno dello “Stupro di Nanchino” da parte Giapponese, altrettanto, anzi forse più tremendo e orrendo. Perciò ricordiamo l’ umanità, anzi la disumanità nel suo complesso. Quale forma di governo sarà mai in grado di assicurare una vita libera e decente all’uomo?., non ditemi che siamo in grado di vivere senza leggi e istituzioni, ci scanneremmo l’un l’altro in un lampo.
Apprezzo sempre di più le risposte di Franceschetti e Piselli, purtroppo, questo blog ha dato la mazzata finale alle mie ultime pseudo certezze.
Ginevra
30 Maggio 2008 @ 19:06
Caro anonimo
mi suoni scoraggiato, ma non devi. Se da un lato tanto e’ accaduto, e’ potuto accadere alla mancanza di informazione. O meglio, con una massiva presenza di intermediari dell’informazione. Internet qualcosa l’ha smossa, in quanto ad informazione. E se mi vuoi ribattere che anche internet non durera’, per via che i satelliti e i cavi sono di proprieta’ privata e quindi suscettibilissimi ad ingerenze a scopo oscurante, allora dall’in-formazione passa al punto 2, la formazione. Che nel mio caso consiste nel cercare di non illudere ne’ disilludere un bambino di quasi 7 anni, di non lasciarlo appiattire sull’onda (appositamente) generata ma neanche di farne una mosca bianca.
Per dirti una cosa – non amo la televisione, soprattutto quella italiana – ma non l’ho bandita da casa mia. Solo, non la guardo quasi mai. E mi accorgo con piacere che anche lui e’ altrettanto non attratto dalla scatola nera, va sui Lego. Loro imparano da quello che to vedono fare piu’ che da qullo che gli vai a raccontare, i bambini. E quindi a chi dice che il popolo italiano e’ trattato da bambino, fa un’offesa ai bambini, che quelli le incoerenze non se le bevono mica.
Magari diventi insegnante se non hai figli… scherzavo. E’ che de-scoraggiarti m’incoraggia.
Ginevra
Solange Manfredi
31 Maggio 2008 @ 6:55
Per Luigi.
Ciao, no Pinelli non è stato suicidato per oscurare il lavoro di Calabresi. L’indagine di Calabresi sul traffico d’armi ha avuto origine dall’omicidio Feltrinelli avvenuto il 14 marzo 1972.
Solange Manfredi
31 Maggio 2008 @ 7:09
Per Fabio.
Comprendere il condizionamento è, senza dubbio, importante. Questa consapevolezza però non deve diventare una giustificazione.
Solange Manfredi
31 Maggio 2008 @ 7:11
Per Ginevra.
Grazie per la segnalazione andrò a comprare il libro.
Anonimo
31 Maggio 2008 @ 9:14
G.le Ginevra, sono una testa un pò strana e ormai troppo su con gli anni per sperare di vedere un mondo migliore. Ho un figlio di 16 anni e spero che qualcosa gli resti in testa di suo padre. Almeno facendolo vivere in mezzo a montagne di libri e carte, la passione per la lettura ha attecchito.Internet va letto con attenzione, ma ci ha fatto scoprire quanti giovani hanno voglia di conoscere la verità, potranno continuare a commettere errori, ma sono loro la speranza per un futuro diverso.
Continuate così. C’è una cosa di cui mi vergogno profondamente,continuare a scrivere anonimo. Un vostro lettore dei primi giorni ha scritto “tengo famiglia”, non è solo questa la ragione, ho altre rogne che mi fanno andare cauto, ma è comunque una vergogna.
Anonimo
31 Maggio 2008 @ 10:47
molto meglio andare via che rimanere in questo paese marcio, idiota e senza speranza. 🙁
Anonimo
31 Maggio 2008 @ 15:05
Per Paolo, e anche per altri, che ognuno si scelga…
qualcosa chiama.
io voglio credere che dietro questo blog ci siano delle persone
che ci siano carne ed ossa e voglie tante, voglio credere che ci sia anche gente come me che non sa proprio dove sbattere realmente la testa, e quando dico realmente intendo nel profondo…
voglio credere che al passaggio televisivo di questi giorni di quelle immagini di indios in amazzonia, qualcuno si sia profondamente vergognato delle parole dei giornalisti.. che si sia vergognato di tutto quanto riusciamo in un attimo a rappresentare per la storia di questo pianeta… come si fa a reggere l’immagine di un qualcuno che ti punta l’arco contro e non vergognarti e non entrare in crisi?
come fa il giornalista a dire “non hanno ancora conosciuto il progresso?”
che cazzo vuol dire? io non l’ho capita? ma che e’ il progresso?
mi viene voglia di piangere (di felicita’e di invidia) pensando che ce gente nel nostro pianeta che ancora (magari) non si domanda cos’e’ la liberta’, non se lo domanda perche’ non ne ha bisogno..
gente che non ha mai visto una banca, gente che non crede che ci sia bisogno di corpi speciali come la folgore
o dei servizi segreti
qualcuno ha qui scritto che senza stato ci ammazzeremmo tutti.. se e’ pronto al confronto gli chiederei di spiegarsi meglio, poi gli direi che io che senza stato ci massacreremmo non ci credo, ma diciamo, “non ho le prove”, invece ho la certezza che questo stato ci uccide.. stato? sistema?
qualcosa chiama.
io chiamo, Paolo.
quell’indio “chiama”, con il suo arco e’ stata l’immagine piu’ commovente che non vedevo da anni… voi che rappresentate non avvicinatevi..
vorrei come lui andarmene da questo mondo e ad ogni incontro con chiunque “rappresenta” sia sia polizziotto sia prete, sia politico medico giornalista bancario alzare il mio arco.. non ti avvicinare!
“l’osteria del dover essere” diceva Carmelo Bene
qualcosa chiama
se veramente altri come me credono che non ci sia piu’ niente da fare, beh allora un po’ di luce si vede, forse non tutto e’ perduto…
Cari lettori di queste sconclusionate parole, cosa abbiamo da perdere?
proviamoci, no?
la vita non va allungata, va allargata
ora prima di cedervi la parola vorrei mandare un messaggio ai controllori, li vorrei invitare a deragliare, presto, e allargo l’augurio a tutti.
controllori, forse un mondo migliore e’ possibile…
appresto
cla
Anonimo
31 Maggio 2008 @ 15:50
Anemasse-Stay.behind-gladio-SMOM
Anonimo
1 Giugno 2008 @ 0:19
se avessimo una classe politica decente forse qualche speranza ci sarebbe… ma purtroppo abbiamo una casta politica infame, ergo le speranze stanno a zero. ergo chi va via da questa fogna di paese fa benissimo.
Pierluigi80
2 Giugno 2008 @ 11:42
Anonimo delle 2:19..
Ci mancavano i tuoi post sempre nuovi e illuminanti.. Scherzo.
Rispondendo ad un altro anonimo che ha avuto il mio stesso dubbio riguardo la rivendicazione della falange armata per le stragi Falcone-Borsellino.
La rivendicazione c’e’ stata, ma non e’ stata divulgata come le altre notizie. Siamo sempre li’: ci fanno vedere (ascoltare, ecc..) cio’ che vogliono.
Riguardo i post di Fabio, e’ emozionante sentire una voce da qualcuno che, in parte, e’ stato dentro quel meccanismo, anche se non sono assolutamente d’accordo sul colorare di rosso o di nero questi episodi cosi’ tristi della nostra storia.
Come giustamente ha detto Ginevra, il solo fatto di porci il dubbio rosso/nero, e’ una nostra sconfitta, e’ un ulteriore miopia.
E su questo sono sicuro al 100%. Almeno credo..
Anonimo
2 Giugno 2008 @ 15:27
Veramente, le rivendicazioni della Falange Armata, furono pubblicate ogniqualvolta che arrivavano all’agenzia Ansa. Inoltre, esse sono riportate anche nel libro “L’agenda rossa di Borsellino”. Che nessuno ci credette (almeno in Sicilia)anche questo è vero. Troppo abituati alle varie alleanze di Cosa Nostra.
Poi, che le varie “rivoluzioni”rosse, nere, gialle, ecc.siano facce della stessa medaglia, francamente, mi lascia titubante. Credo che ci siano stati nelle varie fasi storiche, “infiltrati” dell’una o delle altre parti,doppigiochisti, in direzione della de-stabilizzazione. Ma da qui, a dover pareggiare per forza i conti,per cui, bolvescismo(mamma mia, che termine vetusto)ha le stesse origini (o proviene dallo stessi settori bancari,finanziari)mi pare un appiattimento mirato e gattopardianamente pericoloso.
Fosca
Ginevra
2 Giugno 2008 @ 16:06
Cara Fosca,
non capsico perche’ appiattimento.
Non staimo generalizzando “destra/sinistra tanto son tutti uguali, stiamo “alla Falcone” seguendo il denaro che chiarifica eventi meglio delle paventate ideologie. Se alle scie di denaro accoppi i nomi di chi lo invia e chi lo riceve hai un quadro piu’ completo piuttosto che un appiattimento.
Ma forse non ho capito il senso della critica.
Che poi magari, seguendo il denaro, ti accorgi che la pietra filosofale, dopo tanto cercare, l’hanno trovata -senza bisogno dell’alchimia ma con un bel po’ di propaganda e false domande – la carta e’ stata trasformata in oro, o come altro vuoi definire l’emissione di banconote senza oro a fronte,
Ma mentre ci interroghiamo su destra o sinistra, prova a fare domande a chi ti circonda sul denaro – sono in pochi che sanno della Grande Truffa.
Ginevra
Paolo Franceschetti
2 Giugno 2008 @ 18:24
Ginevra…
stupenda la frase sulla pietra filosofale.
quanto a Fosca…
i suoi dubbi sono legittimi, per ora. Fra qualche anno, credo che diventerà insostituibile per capire meglio il “sistema”.
Per ora è insostituibile per capire certe dinamiche…
Purtroppo la realtà è così intrigata che ciascuno può fornire solo uno spunto di verità approfondimento o riflessione.
Mettendo insieme il tutto si riesce a comporre un quadro il più possibile organico.
Anche se è un impresa titanica che richiede anni.
Anonimo
2 Giugno 2008 @ 19:02
mah… io sono un po’ perplesso per le vs “ricerche”…mi spiego: quello che viene detto è molto interessante
e utilissimo per la comprensione della storia, gli eventi reali e tutto quello che significano, ciò che ci sta dietro. Ma attenti a non farci tirare nella “mentalità” di queste analisi “perverse” non tanto perchè lo siano di loro ma perchè ciò che analizzano è perverso. Io mi chiederei, anzi mi chiedo proprio, perche’ il bersaglio perpetuo di tanta “perversione”, di tanto male, di tante risorse economiche e umane distrutte nel corso dei secoli, di così tanta sofferenza arrecata ,fosse quella voglia di equità e giustizia, non pensata ma realizzata che si chiama
COMUNISMO!? Ogni forma, anche minima, di realizzazione di tale (non solo ideologia) ma forma reale di organizzazione della società in quel senso è stata fatta oggetto di vera persecuzione, di smobilitazione politica, culturale, militare che contro di essa ha speso vite umane, risorse di ogni tipo, annullato il senso della verita’ che e’ sempre più difficile
da vedere e, visti i risultati dei nostri tempi, messo a serio rischio di sopravvivenza lo stesso pianeta . Perche’ sempre questo bersaglio,
al punto di convincere i più che sia il male assoluto, o nella migliore delle ipotesi uno dei tanti mali? Alla faccia del qualunquismo, anche se stalinismo e nazismo hanno avuto gli stessi finanziatori, anche se la rivoluzione francese si vuole come una manovra della massoneria, ma mi volete dire se i comunitardi massacrati dai soldati del papa erano o non erano, almeno allora, dotati di una qualche verginità?
Con affetto e attenzione..
Segretius..
Anonimo
2 Giugno 2008 @ 19:19
segretius..giuro che ho riletto 3 volte il tuo commento,ma non l’ho capito..è un’elogio del comunismo ? o una vittimizzazione dello stesso?
Anonimo
2 Giugno 2008 @ 19:20
@Ginevra:
per restare “alla Falcone”, il flusso di denaro lo portò dritto, dritto, a Cosa Nostra. Credo che il sonno non glielo togliesse il bolscevismo.
Che le nazioni siano asservite al potere economico che il denaro sia il simbolo culturale di massimo valore, non ci piove, oggi(più che non farmi dormire,quale origine abbia il bolscevismo) mi interessa mettere in evidenza lo storico legame del denaro con il valore maschile.
Il che implica una serie di riflessioni che investono la materia, la natura, la soggettività.
E questo per me,va oltre un unico “nemico”.
Joseph Goux nel suo libro “L’oro, il padre, il fallo, il monarca e la lingua” mette in luce la sincronicità genealogica tra il processo di sviluppo psichico e quello economico nella costruzione dell’identità del soggetto e del valore di scambio tra soggetti e tra oggetti: Essi sono, come dice il titolo del saggio: l’oro, il padre, il fallo, il monarca e la lingua. Francamente che ciò sia massone, comunista,fascista, o mafioso, a me poco importa.
Auspico una nuova soggettività(anche economica)che tenga conto dei due generi.E non crediate, che siano fantasie “femministe” Purtroppo, a mie spese(e non solo) ho dovuto constatare quanto il disconoscimento di una società che è fatta di due (uomo e donna)sia una realtà incontrastata.
Allora questa è la mia battaglia.E non da ora.
Fosca
Anonimo
2 Giugno 2008 @ 19:25
i miei post sono realistici e se la realtà italiota è molto brutta non è colpa mia…
Anonimo
2 Giugno 2008 @ 19:43
all’anonimo che ha riletto 3 volte senza aver capito…chiedo scusa forse non mi sono spiegato… c’e’ una cosa nel comunismo che e’, secondo me, la chiave di tutto: la proprieta’; del denaro delle risorse, di tutto. Equamente diviso o condiviso. Oggi (e sempre) chi ha i soldi ha in mano l’anima del mondo, e per i soldi ogni orrore viene commesso (e giustificato). Il comunismo, così inteso, disarma ogni potere attualmente costitutito.Forse rende inutile anche tante analisi “perverse”….
La conoscenza e’ fondamentale ma non innamoriamocene troppo….
Segretius
Anonimo
2 Giugno 2008 @ 19:57
comunismo e nazismo per me sono uguali..sterminazione e odio razziale l’uno,sterminazione e odio di classe l’altro..sulla quantità di morti “totali” la bilancia tenderebbe a cadere a sinistra..ma questo è un’altro discorso..segretius mi stà bene che ognuno la pensi diversamente in merito,ergo discorso chiuso da parte mia..saluti.
Anonimo
2 Giugno 2008 @ 20:08
qualcuno disse: “i politici non sono altro che i camerieri dei bankieri.”
sono passati moltissimi anni, ma non è cambiato nulla…
Anonimo
3 Giugno 2008 @ 12:03
http://www.truciolisavonesi.it/articoli/numero157/pellifroni.htm
Stefania Nicoletti
3 Giugno 2008 @ 17:39
Lo disse Ezra Pound, ed è una grande verità, fin dagli albori di questo sistema basato sul capitalismo.
Anonimo delle 21.57:
Quello di cui tu parli non è il comunismo, ma solo il regime comunista. Anzi, i vari regimi comunisti che ci sono stati e ci sono nel mondo, ma che in realtà non dovrebbero neanche chiamarsi comunisti, dato che con il comunismo non hanno proprio nulla a che vedere. E anzi sono stati, e sono ancora, l’apoteosi del capitalismo più sfrenato.
Anonimo
3 Giugno 2008 @ 21:00
il problema è appunto il sistema bancario. le ideologie per me sono morte e sepolte. le banche sono il nemico e se il loro potere non finirà questo mondo potrà solo peggiorare, e già ora siamo messi molto male…
giovanni
3 Giugno 2008 @ 21:12
Avete ascoltato l’intervento di Mieli ad Annozero?
E’ normale che nella storia ci siano fatti di sangue che noi umani non riusciamo a spiegare, vogliamo per forza trovare questo grande vecchio che alla fine non si scopre mai.
Delirante cortina fumogena
giovanni
3 Giugno 2008 @ 21:14
Cercate su videogoogle Gladio troverete un interessante documentario della BBC dove la maggior parte degli intervistati sono italiani
Anonimo
3 Giugno 2008 @ 21:36
http://www.19luglio1992.com/
Salvatore Borsellino sta pubblicando delle lettere di Calcara che sinceramente mi hanno sconvolto nonostante tutto.
Luigi
Anonimo
4 Giugno 2008 @ 7:55
Buongiorno a tutti!
oggi proprio di lavorare non mi riesce, leggendo l’articolo ho una domanda che mi gira per la testa.
E possibile che Gladio sia stata dietro l’attentato al papa nell’81?
Mi sa che fino a che qualcuno non prova a rispondere non riusciro proprio a metermi seriamente al lavoro oggi:)
Cordiali saluti a tutti!
Angela
Anonimo
4 Giugno 2008 @ 10:56
rettifico indirizzo:
http://www.truciolisavonesi.it
leggete anche sui numeri precedenti gli articoli del dott. Marco Pellifroni, lezioni semplici per capire da chi siamo veramente stritolati.Io ho aperto gli occhi, dopo aver seguito una conferenza dell’ avv. Della Luna.
Anonimo
4 Giugno 2008 @ 12:33
x stefania nicoletti :
Quello di cui tu parli non è il comunismo, ma solo il regime comunista..
..non ho dubbi..
Anonimo
4 Giugno 2008 @ 18:19
avete letto questo?
http://www.disinformazione.it/trattato_lisbona.htm
Solange Manfredi
5 Giugno 2008 @ 6:03
Per Angela,
ciao scusa il ritardo nella risposta…riuscita lo stesso a lavorare?
L’attentato al Papa è un concentrato di intrecci ed interessi difficili da dipanare…ci sto ancora studiando. Farò, poi, un articolo.
Sulla possibilità che vi fosse coinvolta anche Gladio non posso ancora ipotizzare nulla. L’unica cosa che posso segnalare, per ora, è che Ali Agca, prima di compiere l’attentato, è passato per Trapani dove a soggiornato qualche giorno.
Un saluto
Per Anonimo
Purtroppo si. Il trattato di Lisbona è una vera cessione dell’Italia a non si sa chi.
Il trattato è stato firmato a dicembre e ratificato da diversi paesi nei mesi successivi.
La Francia che, per l’adesione alla Costituzione europea, aveva indetto un referendum che aveva visto la vittoria dei no, ha prima modificato la costituzione e poi, grazie alla modifica, ratificato il trattato di Lisbona a febbraio senza indire referendum. Il risultato è che in Francia stanno preparando un’azione da presentare al Tribunale dell’Aja per annullare la ratifica.
Ovviamente gli organi di informazione si sono ben guardati dal dirlo o dal spiegare ai cittadini cosa stava succedendo, meglio parlare dell’aggressione ad un campo rom o del caro prezzi.
Un saluto
Ginevra
5 Giugno 2008 @ 18:31
Ciao Fosca,
che Falcone seguendo il denaro sia arrivato a Cosa Nostra, ma non solo, non ci piove. Perche’ come disse:
” Questi paradisi fiscali mi sembrano un’immensa torre di Babele. Ma forse questa e’ solo l’apparenza. Ci deve essere un centro da qualche parte. E se esiste, puo’ essere davvero il centro dell’inferno”
(Pino Arlacchi – La mafia imprenditrice).
E ricordiamci che i paradisi fiscali non sono certo nati dal nulla. E su quei circuiti circolano non solo i soldi della mafia come noi la percepiamo, ma qulli del traffico di armi piu’ o meno legali (ma sempre immorali), stupefacenti ed esseri umani.
Quindi, anche le transazioni ‘sporche’ passano dal circuito bancario, perche’ ci vuole sempre una banca nazionale che faccia da ponte ad una dei paradisi fiscali.
Quindi, se dietro ci trovi sempre le stesse banche, beh, le banche non sono cosi’ anonime, puoi sapere chi le dirige. E se poi i nomi dei gruppi – sempre gli stessi – tornano anche nelle opposte situazioni, allora…
A quanto ho capito il finanziamento contemporaneo di movimenti ideoloigicamente contrapposti farebbe parte dell’assunto tesi-antitesi=sintesi (di matrice Fichte, Hegel & co.) ossia per ottenere qullo che vuoi (per esempio, il controllo completo di un blocco mondiale) prima fai in modo che una moltitudine di gente con idee diverse si trovi ad incarnarsi nell’uno o nell’altro ideale indotto (quindi da miriade a due poli) cosi’ poi, quando uno dei due prevale, si ha una bella omogeneita’, un polo solo.
Sarebbe intersessante questo proposito rileggere quello che George Washigton intorno al 1783 scrisse al Congesso circa il gruppo cui Il Manifesto di Marx andrebbe attribuito come maternita’.
A me sapere se un movimento e’ stato finanziato dagli stessi sostenitori del movimento opposto mi interssa nella portata in cui sono piu’ vigile e meno ingenua (non per questo meno fregabile, temo).
Ma non ci piove neanche su quanto tu dici, e cioe’ che la piu’ o meno lenta distruzione, prevaricazione o qual termine meglio si addice, del principio femminile – perpetrata dai tempi dei culti della fertilita’ improntati al femminile e perpetuata, rasentando i genocidi a volte, ma anche senza uccidere sottraendo campi del sapere atavicamente femminile e riattribuito gli uomini – ha prodotto uno scatafascio che e’ sotto gli occhi di tutti.
Io non sono per un principio di prevaricazione femminile, ma certamente credo che una comunita’ umana risente positivamente dell’ influsso ‘moderatore’, bilanciante della donna (quando la donna non e’ stata co-optata alla mascolinita’).
O come sintetizzerei io assai poco heghelianamente: ci voglion le donne per far si che gli uomini relativizzino i loro ‘pipponi mentali/giochi di potere’
cosi’ cpme ci vuole un uomo ad alleggerire quella a volte ‘pesantezza’ (eccetto i 5 giorni al mese in cui si sanguina, la’ c’e’ poco da fare ahahaha).
Se siamo d’accordo che la massoneria ha avuto enorme influsso nello sviluppo del pensiero occidentale, qualcuno che ha conoscenze di simbologia massonica mi corregga se sbaglio, ma il quadrato (l’uomo) che contiene il cerchio (la donna) non e’ che e’ confortante.
Dal versante opposto, la Chiesa, ho 1 chiccha: secondo il precettore di Sant’Agostino (precetto utilizzabilissimo in sede di Inquisizione, la donna era di per se’ piu’ facile preda del demonio perche’, reggetevi forte, ha un buco in piu’! Un fondamento scientifico! Per non dire che l’anima l’abbiamo avuta in concessione ‘tardivamente’ (mi sembra nel 1700 ma vado a controllare).
Quindi Fosca, propongo che si apra io e te una bella banca di microcredito con come simbolo in quadrato in un cerchio!
Adesso il tono e’ scherzoso,ma stasera cerchero di ordinare il libro di Joseph Goux, grazie per la dritta.
Tanto quello di Yallop e’ a meta’ – cara Solange, fammi finire il libro prima dell’articolo sull’attentato al Papa.
Caro Anonimo che tiene famiglia,
io moriro’, come ripeto da anni col sorriso sulle labbra, per un “attacco di sincerita”’ (dubito perche’ non sono di reale disturbo per nessuno) ma non posso farci molto. Ogni tanto ribadisco che non sono depressa e non ho intenzione di suicidarmi, cosi’, con gli amici, per la cronaca.
Ma tu tieni familgia ti capisco perche’ io non tanto, solo 1 gnomo, per cui ho un unico specchio davanti a cui non posso abbassare gli occhi, lui che non puo’ scegliersi una mamma piu’ normale – la qual cosa, evidentemente mi rende piu’ ‘incosciente’ nelle mie esternazioni – mnh .. mumble…mumble
Paolo, grazie per il complimento. Mi sembra volessi approfondire la numerolgia e simbologia massonica, non so come stai ad inglese ma io ho trovato molto intersessante un video di Jordan Maxwell (uno che ha collaborato a Zeit Geist), girato nel 1993 sul squesti due temi. Mi sembra che si chiami Slide Prsentation.
Ginevra
Anastasio
5 Giugno 2008 @ 20:01
Salve;
sto cercando di leggere tutto, ma nel frattempo penso sia interessante riprendere proprio da alcuni interventi iniziali di questo blog.
Infatti (a parte le tantissime stragi gratuite realizzate dai tedeschi in fuga e dagli “eroici” partigiani vendicatori … le quali indagini, sono state subitamente e vergognosamente sepolte nel famoso armadio della vergogna …! …)
Questo è il 1° di 12 Clip su Youtube …
http://www.youtube.com/watch?v=W1HVN4WKngk&feature=related
Poi ecco, *Portella delle Ginestre* che rappresenta sicuramente il primo esempio (paradigmatico) di come si possano strategicamente premeditare e poi eseguire, gli atti più criminali “sponsorizzati dal potere dello stato” (l’utilizzo della “s” minuscola, è espressamene dovuta e non è un mio errore di digitazione …! Qualche mese fa ho visto il Film “Segreti di Stato” in cui si parla proprio di questi assurdi e vergognosi fatti …http://filmup.leonardo.it/sc_segretidistato.htm
Il film è interessantissimo, la regia è ottima e la sceneggiatura ha fatto un lavoro di indagine edi analisi che è davvero superbo. Per chi vuole vedere questo film lo può (probabilmente) scaricare con e-mule!
Nel frattempo vi segnalo uno spezzone di questo film, (messo da un intelligente expiero1979 su Youtube …)
http://www.youtube.com/watch?v=XIcv599AMBk
Questo spezzone, che rappresenta la parte finale del film, riassume con filo logico e a 360°, le varie
“connessioni ed interconnessioni” che sono state – di fatto – utili (volontariamente o involontariamente) alla turpe realizzazione di quel progetto criminale!
E guarda caso, in questo “circolo vizioso” indovinate un po chi possiamo ritrovare?
Felix Morlion, Giovan Battista Montini, Mario Scelba, Giulio Andreotti …
Che altro dire?
Stringiamoci a corte …
Un caro saluto da Anastasio
>
Si vive una sola volta,
e qualcuno neppure quella.
>>>—–> Woody Allen
>
corrado
5 Giugno 2008 @ 21:42
Ancora una volta un plauso per l’ottimo articolo, penso che prossimamente lo riportero’ integralmente ospitandolo nel mio blog (dove ho già messo un link a questo sito)
Credo che queste analisi, se portate ancora avanti portino a qualcosa di piu’, perchè sopra gladio che un altro livello della priamide, e sopra un altro ancora, ed alla fine c’è un progetto che va avanti da diverso tempo per renderci tutti schiavi.
Informatevi su cosa siano il gruppo Bilderberg, la commissione trilaterale, il CFR e capirete che in effetti la politica che vediamo sugli schermi della TV è solo un agitarsi di marionette che recitano (basti pensare alla telenovela infinita di Clinton ed Obama) su un copione scritto sempre dagli stessi registi (Obama, Clinton, Mc Caine sono finanziati dalle stesse 4 grandi banche, fra le quali la Goldman Sachs, cui sono legati sia a Prodi che il sig. Letta di Forza Italia)
Se non avete ancora capito il ptetrolio arriverà presto a 200 $ al barile solo per colpa di speculazioni finanziarie, e nel frattempo è pervenuta la certezza che la fusione fredda è realizzabile ed economica.
La crisi economica arriverà a breve, stanno ripetendo le manovre del 1920, credo vi convenga aprire gli occhi e soprattutto volgerli al cielo, dove sta scritta la peggiore, la piu’ grande e la piu’ terribile delle cospirazioni.
Anonimo
5 Giugno 2008 @ 22:11
@ Ginevra
>>Ma non ci piove neanche su quanto tu dici, e cioe’ che la piu’ o meno lenta distruzione, prevaricazione o qual termine meglio si addice, del principio femminile – perpetrata dai tempi dei culti della fertilita’ improntati al femminile e perpetuata, rasentando i genocidi a volte, ma anche senza uccidere sottraendo campi del sapere atavicamente femminile e riattribuito gli uomini – ha prodotto uno scatafascio che e’ sotto gli occhi di tutti. Io non sono per un principio di prevaricazione femminile, ma certamente credo che una comunita’ umana risente positivamente dell’ influsso ‘moderatore’, bilanciante della donna (quando la donna non e’ stata co-optata alla mascolinita’).<< Purtroppo a volte si coopta da sola! >>O come sintetizzerei io assai poco heghelianamente: ci voglion le donne per far si che gli uomini relativizzino i loro ‘pipponi mentali/giochi di potere’ cosi’ cpme ci vuole un uomo ad alleggerire quella a volte ‘pesantezza’ (eccetto i 5 giorni al mese in cui si sanguina, la’ c’e’ poco da fare ahahaha).<< I “pipponi mentali/giochi di potere” hanno qualche tentazione :-(( >>Se siamo d’accordo che la massoneria ha avuto enorme influsso nello sviluppo del pensiero occidentale, qualcuno che ha conoscenze di simbologia massonica mi corregga se sbaglio, ma il quadrato (l’uomo) che contiene il cerchio (la donna) non e’ che e’ confortante. Dal versante opposto, la Chiesa, ho 1 chiccha: secondo il precettore di Sant’Agostino (precetto utilizzabilissimo in sede di Inquisizione, la donna era di per se’ piu’ facile preda del demonio perche’, reggetevi forte, ha un buco in piu’! Un fondamento scientifico! Per non dire che l’anima l’abbiamo avuta in concessione ‘tardivamente’ (mi sembra nel 1700 ma vado a controllare).<< Quoto in pieno anche se sono ♂ :-))
Ancora oggi circolano “leggende metropolitane” sull’anima ….forse che sì forse che no alle donne!!
Anonimo
5 Giugno 2008 @ 22:47
@ Ginevra
Sarò più preciso, forse il simbolo migliore sarebbe un cerchio che si “intreccia” con un quadrato….
E, scusa se mi permetto, lo “gnomo” è prima di tutto un essere umano come me e te.
Per guardarlo negli occhi basta chinarsi un po’.
‘Notte.
Ginevra
6 Giugno 2008 @ 2:28
Caro Anonimo,
hai ragione vada per il cerchio a braccetto del quadrato, la mia proposta era acrimoniosa (ora da brava emigrante, mi ripeto la parola acrimoniosa e dubito che esista, grumf).
Il mio ‘gnomo’, e’ proprio lui lo specchio di cui parlo, per via di due righe di una canzone di Alanis Morrisette che mi rimase in testa fin da prima della sua nascita: “Come lo spiegherei ai miei figli in caso ne avessi?”. Pensando che un giorno lui mi possa chiedere: ma dov’eri tu, cosa pensavi e cosa facevi quando tutto questo succedeva?.
Anonimo
6 Giugno 2008 @ 4:31
Bene, sulle donne siamo d’accordo. Nonostante non capisca cosa significhi l’alternativa”prevaricazione femminile”.Esiste un pensiero femminile(anche se la società patriarcale lo nega) esiste una storia femminile,e una libertà femmininile nella storia (anche se la cultura prevalente,la ignora).Finora l’unica “prevaricazione” fattiva,è quella di un primato genealogico maschile. Che riduce tutto ciò che riguarda il femminile, ad un profilo più basso. Per non parlare di tutte le altre che, pur di tranquillizzare (e non essere messe al bando dall’)l’ordine maschile, negano una singolarità al movimento delle donne.
(Con la Carfagna,mala tempora currant).
Altro che “nuovo ordine mondiale”.
Ps= il fatto che ci voglia un uomo per alleggerire la “pesantezza” mi lascia un pò dubbiosa.A parte che è il primo a crearla, poi francamente ,con un uomo voglio realizzare per quel che mi riguarda,e, se ciò sarà possibile, voglio ri-creare una relazione, che ci faccia incontrare (si spera al suo profilo più alto) senza avere paura che venga fuori la conflittualità,ché sarà l’unico modo per negoziarla.
un saluto
Fosca
Anonimo
6 Giugno 2008 @ 12:12
@Ginevra
Grande onestà la tua.
Credo che oggi all’eventuale domanda dei miei figli:
Perché mi hai messo al mondo?
risponderei:
perchè ne valeva la pena.
Qualunque altra cosa IMHO sarebbe superflua.
Enchanté madame.
Anonimo
6 Giugno 2008 @ 18:22
Ho trovato su emule una lista di massoni italiani “Lista Cordova 1992” e ci ho trovato dentro il nome di un mio ex professore!
Quanto è affidabile quel file?
Luigi
Anonimo
6 Giugno 2008 @ 20:12
più che sull’affidabilità mi interrogherei sull’utilità..(e forse anche sulla legalità)..
Anastasio
6 Giugno 2008 @ 20:31
Per Luigi;
la lista Cordova (26412 Nomi e cognomi) l’ho trovata anch’io in formato excel.
Ma il vero problema [premesso il fatto che i nomi i cognomi e le relative date di nascita non si possono inventare …] non è il fatto di aver trovato in quell’elenco una persona che tu stimi; la maggior parte degli aderenti alla Massoneria (indipendentemente da chi riesce ad avere una doppia o una tripla personalità) sono persone sicuramente stimate o stimabili.
La questione più importante, è capire (e sapere) se tutti coloro che figurano in questa lista, si siano uniti “per far del bene” oppure per entrare in un “comitato di affari” e poter trarre qualche lucroso vantaggio.
Se i loro scopi erano onesti oppure se “tramavano” contro gli interessi del Paese.
O meglio ancora, se tutti coloro che sono elencati in questa lista, sanno di aver comunque violato la legge … la dove si afferma che non sono ammesse società segrete!?
Comunque, in questa lista non ci sono persone della mia famiglia o altre che comunque stimo!
Recentemente (e lo dico sopratutto per Solange) Licio Gelli ha donato uno dei suoi “sostanziosi archivi” all’Archivio di Stato del Comune di Pistoia.
http://it.youtube.com/watch?v=twtwpS-QmWg
Vuoi vedere che qui, si potrebbe trovare qualcosa che riguarda la Massoneria Nicaraguense, e magari le operazioni realizzate da e per il GRADO 51?!
Qui, si dice anche: che “gli studiosi” che volessero recarsi in questo Archivio di Stato, potranno poi *studiare* tutte queste documentazioni.
Ma sarà vero?
Davvero non ci sono particolari
“segreti di Stato” in questo archivio?
E poi:
secondo voi, quale tipo di messaggio, avrà mai voluto
“lanciare” e “a chi?” il Pseudo Venerabile Licio?
Cordialmente da Anastasio
>
Colui che sa leggere, porta con se
il potere di valorizzare se stesso,
di moltiplicare i suoi modi di esistere
e di fare della propria vita, un’entità,
piena di interesse e significato!
>>——–> Aldous Huxley
>
Anonimo
6 Giugno 2008 @ 21:04
Ehi forse non ci siamo capiti è l’unico mio professore a cui avevo tolto il saluto finita la scuola!!!
Sono stato contento di averlo trovato li cosi mi sta ancora di più sulle balle.
Per quanto riguarda l’utilità non so, ho visto che un’altro nominativo è in lista per le elezioni comunali qui da me.
Quel mio professore tanto per dirne una diceva “io non sono filofascista sono nazista”.
Anastasio
7 Giugno 2008 @ 5:57
Caro Luigi,
quello che aggiungi adesso, non fa che confermare il buon lavoro che stava facendo Agostino Cordova e il discorso che stava facendo il sottoscritto. O no?
Cordialmente da Anastasio
>
Quello che mi arrovella veramente, è se:
“Andreotti sia stato il più scaltro criminale o il più grande perseguitato della storia d’Italia”?
>>>—-> Indro Montanelli
>
Solange Manfredi
7 Giugno 2008 @ 7:48
Per Luigi.
Per quanto concerne la lista Cordova posso dire due cose:
1.mio padre c’è
2. molti suoi “fratelli” non compaiono. La cosa curiosa è che sono nella quasi totalità “fratelli” che lavorano nelle istituzioni.
Per Anastasio.
Per quanto concerne l’archivio lasciato da Gelli mi è stato detto che non contiene nulla di interessante o utile.
Probabilmente la donazione nascondeva un messaggio arrivato chiaro e forte a chi sapeva e doveva riceverlo.
Altro dato curioso: ad ordinare l’archivio donato da Gelli è stata la moglie di Massimo D’Alema.
Anastasio
7 Giugno 2008 @ 10:18
Per Solange;
fermo restando, che le questioni da dirimere su queste faccende sono molte, (che non bastano i blog …) e che il miglior modo per comprenderne qualcuna, penso sia quello di incontrarci, e parlarne a viva voce, confrontando tutte le nostre analisi.
Che si può dire sulle indagini di A. Cordova?
È possibile (secondo te …) leggere qualcosa delle sue analisi, in qualcuno di questi 800 – diconsi ottocento faldoni – http://www.fainotizia.it/2007/03/09/inchiesta-cordova … oppure, gli è stato tutto spogliato e definitivamente secretato?
Tu pensa, ben 800 faldoni, un’immane “corpus” di analisi, di testimonianze, di supposizioni, di deduzioni e di controdeduzioni, di indizi ecc. a chi sono state date ora da gestire?
Sulla donazione di Gelli, che è pure enorme per faldoni e per documentazioni, penso anch’io che vi sia poco da scartabellare e da interpretare, ma (non so se hai visto il filmato …) ci sono sicuramente alcuni argomenti “probabilmente metaforici”, che sono sicuramente da comprendere, per capire dove il Gelli vuole andare a parare … e a chi sta parlando?!
Se guardi bene alcuni punti di quel filmato e se fai caso ad alcune affermazioni di Gelli, capirai senz’altro che la direzione nella quale cercare i destinatari È sicuramente quella di Palazzo Giustiniani, con tutti gli annessi e connessi …
Mi piacerebbe poter intervistare Giuliano De Bernardo, per sapere quello che ne pensa, su queste mie elucubrazioni!
Un caro saluto da Anastasio
N.B.
Su internet, c’è qualcosa di quello che ha fatto e rappresentato tuo papà?
>
Il mafioso pentito, Calcara, dopo che fu ucciso Giovanni Falcone, disse a Borsellino:
“Ma signor giudice, lei non ha paura? Ora toccherà a lei di sicuro”
E Borsellino gli rispose:
“È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”
>
Questo è il discorso, in cui, anch’io credo fortemente!
Altrimenti non siamo uomini, ma solo pecore, da portare al pascolo …
>
Anastasio
7 Giugno 2008 @ 11:19
E questa, è una “notiziola” fresca fresca …
http://notizie.alice.it/notizie/articolo,15056778.html?mod=foglia&pmk=mailwp
Cosa ne pensate?
Saluti da Anastasio
>
Se un uomo non è disposto ad affrontare qualche rischio per le sue opinioni,
o le sue opinioni non valgono niente o non vale niente lui!
>>>—> Ezra Pound
>
borquide
7 Giugno 2008 @ 11:35
Henry Kissinger: “Caro Aldo se non la smetti ti troverai nei pasticci”.
Paolo ciao, volevo chiederti se hai notizie che provengono da FONTI UFFICIALI (quotidiani cartacei e on-line, comunicati stampa, e simili) sulla riunione del Bilderberg. Le uniche notizie – non ci lamentiamo per carità, già al terzo giorno di riunione abbiamo la lista completa dei partecipanti 🙂 – provengono dal grande Alex Jones (Infowars.com) e vengono riprese da Ecplanet.com per l’Italia e dal mio blog (per quanto ne so quasi nessuno ne sta parlando: disinformazione.it, comedonchischiotte.org, tu, e tanti altri non hanno nemmeno un articolo sulla riunione in corso) che ti invito a dare un’occhiata (e a chiunque altro): http://www.la-piovra.blogspot.com
Se sei quindi in possesso di info puoi passarmele via mail, [email protected]
Grazie Paolo e buon proseguimento.
Claudio
corrado
8 Giugno 2008 @ 14:29
segnalo che del bilderberg si occupa il sito nuovo ordine mondiale
nonchè il sito di freenfo
molti siti di “contro-informazione” non arrivano oltre un certo punto .. stupidità? mancanza di informazioni?
beh puo’ essere a volte, però ci puo’ anche essere il sospetto della manipolazione.
perchè su certi siti delle scie nel cielo si parla pochissimo?
perchè nemmeno D. Icke ne parla?
un “cospirazionista” del suo calibro non se ne è ancora accorto dopo 15 anni? ma dai!
Stefania Nicoletti
8 Giugno 2008 @ 17:42
Ciao Claudio,
non ho informazioni sul Bilderberg di quest’anno, ma posso provare ad indovinare l’ordine del giorno? Senza neanche azzardare troppo…
1. Guerra all’Iran (già decisa, evidentemente)
2. Politica agricola e alimentare (ovvero: come far aumentare ancora il prezzo del grano)
3. Fame nel mondo (ovvero: come aggravarla; cfr. vertice FAO)
4. Petrolio (ovvero: come farlo arrivare a 200 dollari al barile)
5. Nuovo Presidente USA (probabilmente già deciso da un pezzo)
6. Conflitto israelo-palestinese (immancabile)
7. Immigrazione (clandestina e non)
8. Destabilizzazione di qualche stato o staterello e finanziamento di qualche pseudo-rivoluzione
Poi magari non ne ho azzeccata nemmeno una… 🙂
Anonimo
8 Giugno 2008 @ 18:23
http://www.disinformazione.it/bilderberg2007.htm
corrado
8 Giugno 2008 @ 18:30
cara stefania, credo che la tua agenda sia perfettamente plausibile
hai dimenticato pero’ alcune cose:
rilascio a ritmi sempre maggiori di radioattività nucleare nell’ambiente
inquinamento sempre più spinto dell’ambiente (il fine puo’ì anche essere quello di creare la richiesta dal basso di un potere forte che ci liberi da questo degrado)
realizzazione di un nuovo attentato “artificiale” in stile 11 settembre in previsione di nuove guerre ma anche di una trasfrormazione in senso autoritario dei vari governi
(sono già pronti da tempo 800 siti da usare come campi di concentramento in USA e ci sono carceri vuote ma operative in Italia come ha fatto sapere Santoro)
diffusione sempre piu’ ampia del microchip con ogni scusa possibile ed immaginabile (da utilizzare in futuro per controllare la gente e per sostituire la moneta con soldi virtuali)
un’altra accelerata ai progetti di manipolazione climatica con tecnologia HAARP e scie chimiche per togliere acqua e sole ai cerali, far diminuire i raccolti, affamare il mondo, diffondere OGM come “soluzione” ai disastri artificialmente creati
diffusione di nuove patologie diffuse dal cielo per indebolire il sistema immunitario in vista di un pandemia da scatenare prossimamente per ridurre la popolazione mondiale e per vendere milioni di dosi di un vaccino sperimentale più pericoloso della malattia stesa (dentro il vaccino potrebbe persino essere inserito un microchip, ormai li fanno così piccoli …)
NON E’ FANTASCIENZA, sto parlando di progetti già in atto da diversi mesi … e posso purtroppo fornirne le prove
Paolo Franceschetti
8 Giugno 2008 @ 19:12
Chiedo scusa a tutti se non ho nè voglia nè tempo di rispondere ai messaggi per un po’.
Purtroppo in questi giorni la mia famiglia è assoggettata a una serie di minacce e intimidazioni che hanno avuto ad oggetto prima i miei genitori e mia zia, e poi mio fratello Andrea, ripetutamente i in diverse occasioni.
Ovviamente ho quindi bisogno di un po’ di tempo per rifettere e quindi per un po’ non compariranno nè miei articoli nè, credo altro.
Lascio a Solange e Stefania (che oramai è a pieno titolo tra i collaboratori di questo sito) il compito di curare il blog e rispondere.
UN saluto a tutti.
corrado
8 Giugno 2008 @ 19:55
per esprimere solidarietà concreta l’unica cosa che potrei fare è diffondere su vari blog la notizia di queste minacce e pubblicare su diversi siti alcuni degli articoli più significativi di questo blog
se ai curatari del sito sta bene mi attivo subito
freenfo
8 Giugno 2008 @ 20:04
Paolo, anche se serve a poco, ti esprimo il mio sostegno e vicinanza in questo momento. Sono rammaricato di questa notizia, ancora una volta l’informazione libera e la Verità viene minacciata da uno Stato che tutto è tranne che democratico.
Spero tu possa tornare al più presto.
Un caro saluto
Anonimo
9 Giugno 2008 @ 6:53
Caro paolo,
tutta la mia solidarietà, per quello che vale. Faro conoscere il sito a tutti i miei amici, perché tutti sappiano.
Un abbraccio
Nathan 2000
9 Giugno 2008 @ 9:41
Non so se le mie parole potranno servire a qualcosa, ma ti porgo tutta la mia stima e la mia solidarietà. Cercherò di tenere occhi e orecchie aperte per sapere come si evolve la situazione… certo, avresti bisogno, per controbattere a tutte le minacce, di essere sotto i riflettori! Vediamo cosa riusciremo a fare.
Anonimo
9 Giugno 2008 @ 11:22
Ciao Paolo, ti volevo esprimere la mia solidarietà e vicinanza. Grazie anche per tutto il lavoro che fate,
Chiara
Anonimo
9 Giugno 2008 @ 14:12
Un sincero abbraccio a tutti voi. Vi sono vicino.
Con profonda stima,
Roby
Anastasio
9 Giugno 2008 @ 15:35
Caro Paolo e cara Solange;
nel garantirvi la mia stima e la mia solidarietà, penso sia comunque giusto aggiungere, che la simpatia e la solidarietà, per poter contrastare veramente
“alcune forze illecite” … è davvero poco!
Dobbiamo saper fare qualcosa di più (e mi rivolgo a tutti coloro che frequentano questi blog e che hanno a cuore le idee e le speranze di Paolo e Solange…)
Dobbiamo saper riunire tutte le nostre forze e le nostre conoscenze.
Dobbiamo fare gruppo, UNIRCI GENEROSAMENTE, con tutti quanti come Paolo e Solange (grazie anche ad internet…) hanno avuto il coraggio di manifestare pubblicamente le loro idee …
Forza ragazzi, diamoci da fare!
Stringiamoci davvero, attorno a Paolo e Solange, e prendiamo esempio da loro …
Molto cordialmente da Anastasio
>
Se un uomo non è disposto ad affrontare qualche rischio per le sue opinioni,
o le sue opinioni non valgono niente o non vale niente lui!
>>>—> Ezra Pound
>
Anonimo
9 Giugno 2008 @ 23:00
Caro Paolo, capisco il tuo momentaneo dispiacere misto a sconforto per le minacce indirizzate ai tuoi cari. Ti posso solo dire che il tempo non gioca a tuo favore, nel senso che non scrivere non credo ti giovi. Anzi proprio ora dovresti riportare per filo e per segno le minacce ricevute dai tuoi cari e pubblicarle, oltre a denunciare il tutto alle autorità competenti. Hai dichiarato guerra al gigante e fermarti non ti avvantaggia. Lo so che è facile parlare quando si può andare a letto in relativa tranquillità, ma le mie vogliono essere parole di solidarietà, sostegno ed aiuto, ovviamente per tutto quello che possono valere.
Ciao.
Domenico
Paolo Franceschetti
10 Giugno 2008 @ 2:00
Caro domenico ti ringrazio. Evidentemente siamo in collegamento telepatico, perchè mentre tu, all’una scrivevi quel messaggio, io alla stessa ora, iniziavo a scrivere il prossimo post.
So che hai ragione. Ma glielo spieghi tu alla mia famiglia? 🙂
Stefania Nicoletti
10 Giugno 2008 @ 17:59
BILDERBERG 2008:
Gli italiani che vi hanno partecipato:
Franco Bernabè (dg Telecom Italia)
Mario Draghi (governatore Bankitalia)
John Elkann (vicepresidente Fiat)
Mario Monti (presidente Università Bocconi)
Tommaso Padoa Schioppa (ex ministro dell’economia)
Qualche sorpresa? No, sono i soliti noti.
Alcuni link:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4701
(con articoli da Prison Planet, Raw Story e Infowars)
http://www.disinformazione.it/bilderberg2008.htm
Interessante anche questo, sull’assemblea della Commissione Trilaterale (articolo tradotto da Global Research):
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4703
Anonimo
12 Giugno 2008 @ 7:59
mercoledì 11 giugno 2008
Il capo di stato dei Casalesi
Qualche giorno fa hanno destato scalpore le dichiarazioni del “Napoletano” secondo le quali sarebbe “assolutamente accertato” il trasporto di rifiuti tossici dal Nord della penisola alla Campania con la complicità della camorra.
Stupore sì, ma solo dei babbei che non hanno ancora capito chi tiene il bastone di comando nell’italia terminale.
Un’affermazione del genere fatta dal capo del consiglio superiore della magistratura è da ritenersi AGGHIACCIANTE. E sintomo della malattia ideologica acuta di un paese senza seperanza.
Sicché non vi è alcuna sentenza definiva di alcun tribunale che abbia condannato ditte del Nord, assieme a compiacenti amministrazioni campane per lo smaltimento illegale di scorie industriali e reflui tossici di qualsiasi tipo.
Il presidente dei miei stivali, oltretutto campano, non ci spiega, ad esempio, come mai i doviziosi cittadini e gli enti locali non abbiamo mai protestato contro quei pericolosi rifiuti provenienti da Nord mentre protestano veementemente contro le discariche autorizzate da parte dello stato per ospitare la loro di immondizia.
Naturalmente è vero che in regione sono stati scaricati rifiuti pericolosi, probabilmente anche dal Nord, ma questo scempio ambientale è (purtroppo) avvenuto dappertutto, da tutte le direzioni verso tutte le latitudini. Basti ricordare il caso della Tamoil di Cremona. Uno sversamento illegale in falda freatica, a poca distanza dalla città di Stradivari, forse di MILIONI di litri di idrocarburi, con un inquinamento gravissimo che non sarà più riparabile.
Di questo i giornali “equosolidali” non parlano.
Giorgio Napolitano, il capo indiscusso della casta dei fankazzisti, rappresenta il perfetto modello del campano perdigiorno buono a vedere la pagliuzza nell’occhio altrui, non la trave nel proprio. Il nuovo archetipo dell’intellettuale comunista del Sud che unisce perle di “saggezza” sui rifiuti a becera retorica marxista sulla pelle altrui. Come quella dei resistenti ungheresi del ’56 riportati alla “legalità” dai carri sovietici.
I Campani, d’altro canto, sono i secessionisti per eccellenza, parassiti per vocazione, le regole che vigono per gli altri per loro non devono valere e viceversa. I semafori e le cinture di sicurezza in auto laggiù hanno funzione puramente ornamentale, il casco serve solo ai killer motociclisti per non farsi riconoscere in viso, e avvertire tutti che sono in “missione”! Bassolino e Jervolino stanno pacificamente al loro posto come se nulla fosse, protetti dalla casta di cui sono emanazione. Pensate se una cosa simile fosse successa a Varese o Treviso. I rispettivi sindaci a quest’ora sarebbero già stati sollevati dall’incarico “de iure” e probabilmente incarcerati.
I Napoletani sono i peggiori, superano perfino i Rom.
Con essi condividono l’irriducibilità, la tendenza al furto e la malavoglia, ma sono ben più cattivi di questi. Agli inizi degli anni 80, all’apice della guerra di camorra tra la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e la Nuova Famiglia (in vero un patto di famiglie malavitose) si ebbe la media di un omicidio al giorno nella SOLA zona di Napoli. A tutt’oggi, 2008, si registrano una decina di morti ammazzati al mese nella regione. Gli zingari mai sono arrivati a tanto.
A Napoli non vogliono fare la raccolta differenziata, per questo producono smisurata quantità di spazzatura. Però neanche tollerano le discariche legali. Ci sono inoltre interi impianti di riciclaggio dei rifiuti rimasti imballati e mai montati o installazioni completate da decenni che mai sono stati fatti funzionare.
Perciò bisogna spedire in Germania la “monnezza” su rotaia.
Non tutta la spazzatura finisce oltralpe.
Tutti i giorni dalla zona partenopea partono in treno (con i biglietti scontati pagati dalla regione!) orde di “lavoratori”, pendolari della rapina, bande dei Rolex che sciamano per tutto il centro nord a rubare. Così come partono furgoni e camion che risalgono la penisola con l’intento di caricare scooter e automobili fregati ovunque. E le rare volte che li arrestano per loro la “privacy” a nascondere l’origine etnica della criminalità.
Per non dire della marea di fondi “strutturali” europei, sussidi a fondo perduto, “prestiti d’onore” che inondano la regione per poi scomparire senza lasciare traccia. Al modo dei rifiuti tossici.
Sotto il Vesuvio si tengono frequentatissime manifestazioni e convegni dei NOTAV, ma solo contro le tratte del Norditalia. Nessuna manifestazione contro le in inutilissime e costosissime (e infiltratissime dalle mafie, strano?) ferrovie ad alta velocità che interessano la regione.
Non basta.
Per le tratte TAV Roma-Napoli e Napoli-Bari addirittura la sponsorizzazione di Legambiente. Strana associazione “ambientalista” secondo la quale le grandi opere sono inutili, frutto di tangenti, insostenibili per l’ambiente SOLO a nord di Roma. Tanto che, il sottoscritto ricorda chiaramente, tempo fa a una precisa domanda sul ponte sullo Stretto un titubante Realacci dovette arrampicarsi sugli specchi per non rispondere in merito.
In Padania c’è della gente che è finita in galera per essersi rifiutata di pagare l’odioso balzello, il canone Rai. In provincia di Caserta, stando ai dati dell’ufficio abbonamento Rai, vi il record “nazionale” di evasione della tassa di possesso del televisore (83% di renitenti) senza che mai zelanti finanzieri abbiano suggellato il televisore a chicchessia.
In materia di pensioni l’ex “campania felix” è una delle regioni peggiori, con i propri contributi previdenziali copre meno di un terzo della sua spesa previdenziale. E vedrete che all’imminente riforma delle pensioni “il colle” ammonirà sulla necessità di salvaguardare le pensioni “basse” quelle dei fannulloni e degli imbroglioni che di contributi all’Inps mai ne hanno versati.
Da poco in libreria “la deriva”, il nuovo atteso sforzo letterario della casta “unitarista” per obnubilare il popolino teledipendente. La solita enfasi del “siamo tutti uguali” della patetica coppia comica rispondente al nome di Rizzo&Stella (quest’ultimo sedicente “veneto” che parla solo male del Veneto e dei Veneti). Contro la mancata abolizione delle province e delle comunità montane additata come causa prima della catastrofe ambientale in corso e proposta come panacea per ogni male del paese!
L’eliminazione delle province servirebbe unicamente a restringere gli spazi democratici abolendo le assemblee elettive, non a sgonfiare le pletoriche e pleonastiche burocrazie inadempienti provinciali le quali sarebbero solo riallocate in qualche meandro parassitario del pubblico impiego (come ben spiegato da Berlusconi).
Per gli autori alla fine, la colpa è sempre loro, dei politici. Non dei dipendenti pubblici assenteisti, delle corporazioni e degli ordini professionali che impediscono ai giovani di emergere, dei baroni della medicina e di quelli delle università, inamovibili per istituzione, qualsiasi scempio commettano.
Nemmeno dei cittadini lamentosi, quando non seguono le regole della raccolta differenziata e quando considerano una scadenza tributaria un dovere facoltativo, o quando, cercando una “scorciatoia”, vanno loro dal politico a chiedere il favore.
Peccato però che in democrazia il re sia nudo (e il sovrano è il popolo) e il ceto politico è l’immagine di un paese, nei suoi vizi e nelle sue virtù. Ed è ciò che avviene in Campania come altrove del resto.
Invece, prevedibilmente, si sta definendo il potere della VERA casta: la mafia ubiquitaria, la magistratura assassina, le banche sanguinarie, i sindacati aguzzini e la Chiesa diabolica che dettano legge fregandosene altamente dei rappresentanti del popolo, gli autentici “editori” di Rizzo&Stella (1).
La “sparata” sui rifiuti dal Nord serve certamente a cercare di colpevolizzare il Settentrione in modo da fargli accettare di riempire le proprie discariche con i rifiuti “terronici”. Quelle poche ancora semivuote perché in Padania vi sono punte da record europeo nella raccolta differenziata.
Ecco come fanno le cose gli italiani, come funziona l’abusato concetto di “sistema paese” e “meritocrazia”.
Ovvio, perché i “poteri forti” sono senz’altro più forti della repubblichetta italiota delle banane.
Sappiatelo, il vostro “capo” dello stato, che a tutti costa dieci volte la regina agli inglesi, è un portaordini del clan dei Casalesi, il VERO stato della Campania.
Non mi stancherò mai di scriverlo, anche se non c’è più bisogno di provarlo.
L’italia è una pietosa, immonda, maligna messa in scena per i coglioni del Nord (e di tutto l’universo) che ancora pagano le tasse per sovvenzionare le caste “solari” e “ombra” in nome di un’inesistente “unità nazionale”.
Quanto ci vorrà ancora per capirlo?
Troppo tempo temo.
Non prima che le etnie immigrate si siano spartite le spoglie dell’ex belpaese per qualche sesterzio e il diritto di voto, a generare una nuova Bosnia, un grande Kossovo.
Per citare Hegel, la Storia ci insegna che noi non impariamo mai dalla Storia. Che se la bugia scientifica e la menzogna accademica sono insufflate dallo stato medesimo questo porta prima allo sfilacciamento, poi subito alla decomposizione dello stato stesso.
Ma la via della Storia è intrinsecamente retta e autoironica.
Correggerà se stessa.
L’italia sta per esplodere.
Catastrofe sociale a causa della feroce immigrazione aselettiva, precarizzazione selvaggia e svilimento del lavoro come valore; per queste stesse ragioni fallimento dei sistemi sanitari e previdenziali pubblici; collasso ambientale che si propagherà dal Lazio-Campania al resto della penisola. Calamità economica; complice l’incredibile crescita del costo dei combustibili ci stiamo avvicinando rapidamente al “blocco cardanico” con il crollo delle immatricolazioni di auto nuove e compravendita di case, al fallimento di migliaia di imprese, all’ammorbamento dei servizi pubblici ANCHE essenziali.
Infine l’insolvibilità del debito pubblico in un abisso senza fondo destinato ad avere ripercussioni perverse sulla moneta unica europea.
Dopo il crollo dell’economia padana, da ultimo, il “Napoletano”, i suoi scribacchini e connazionali Casalesi non avranno più nulla da depredare, più nessuno da insultare, più landa da parassitare.
E finalmente dovranno, loro pure, andare A LAVORARE se non vorranno morire d’inedia.
La giustizia terrena precederà la giustizia divina, stavolta.
F. Maurizio Blondet
1) Rizzo e Stella sono tra gli elementi di una “cricca” (nel senso dato a quel termine dal filosofo Popper), della quale fanno parte Travaglio, Grillo, Gabanelli, di falsi rivoluzionari il cui compito non è di denunciare o risolvere alcunché ma solamente di “unire il paese”.
http://falsoblondet.blogspot.com/
Anonimo
16 Giugno 2011 @ 9:17
Ricordo, che non tutte le valigette Gladio sono state ufficialmente recuperate per cui c'è la possibilità, almeno in linea teorica che alcune, come per esempio quella del cimitero di Cormano-Milano sia ancora lì,incementata e dimenticata
Anonimo
4 Marzo 2012 @ 1:42
Chiedo venia ma il procuratore Vigna che viene citato come esempio di magistrato particolarmente sveglio alla fine dell'articolo,poichè sarebbe uno dei pochi ad avere il coraggio di parlare di collegamenti tra massoneria mafia etc etc nella regia delle stragi del 92-94,è lo stesso procuratore Vigna che su questo blog viene accusato di essere il mostro di Firenze?
Paolo Franceschetti
4 Marzo 2012 @ 8:09
si anonimo delle 2,42. Era lui. Ma all'epoca mi sa che non immaginavo ancora che fosse il responsabile degli omicidi del mostro di Firenze
Anonimo
19 Dicembre 2016 @ 19:14
Si perchè son Solo stati publicati 622 nomi?
Forse qualcuno DOVREBBE far richiesta di tutti le carte.
BUONA SERATA