Di Solange Manfredi
La sala era piena, molte le persone in piedi.
Nella sala spiccavano le magliette, i cappellini e i cartelloni con la scritta: Io sto con Giachino Genchi.
E Gioachino Genchi era lì. Una presenza silenziosa la sua, simbolica.
Non solo, dunque, una giornata in cui si è parlato di legalità, di democrazia, di giustizia ma, sopratutto una giornata in cui tutti i presenti hanno voluto lanciare un messaggio forte a quei “poteri” che vorrebbero isolare Gioachino Genchi: Gioachino Genchi non è solo.
Chi è Gioachino Genchi?
Gioachino Genchi, vice questore della polizia di stato, da 20 svolge l’attività di consulente dell’autorità giudiziaria. E’ un consulente informatico.
Da qualche mese a questa parte Genchi subisce attacchi violentissimi, dalla politica, dalla stampa, dalle istituzioni. Attacchi basati sulla menzogna, sulla calunnia. Attacchi tesi a delegittimare, ad isolare, sicuramente a massacrare personalmente ed eliminare professionalmente.
Lo hanno accusato di aver intercettato illegalmente milioni di italiani.
Ma Gioachino Genchi non ha mai intercettato nessuno, il suo lavoro è quello di incrociare tabulati telefonici, ovvero numeri. E, quando ha fatto questo, lo ha fatto perché incaricato da una procura, ovvero legittimamente.
Lo hanno accusato di aver esaminato, e conservato, illegalmente, i tabulati telefonici di 13 milioni di italiani. Si è poi scoperto che i Ros avevano basato questa loro affermazione sul sequestro, a Giachino Genchi, degli elenchi del telefono. (Se non si dovesse tremare davanti a tanta superficialità, commessa da uomini che dovrebbero rappresentare l’elitè dell’Arma dei Carabinieri, ci sarebbe da rotolarsi per terra dalle risate)
Lo hanno sospeso dal servizio, levandogli tesserino, pistola e manette perché reo di essersi difeso, in maniera peraltro assolutamente moderata e civile, dall’accusa di un giornalista che su Facebook gli dava del bugiardo.
Difendere il proprio onore è stato considerato così grave da comportare la sospensione dal servizio.
Meno grave è stato considerato il comportamento del Generale Mori che, dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio, ha portato avanti una “Trattativa” con la mafia. Eppure nella sentenza che assolveva il generale Mori dal reato di favoreggiamentro a Cosa nostra si legge:
“Non può non rilevarsi che nella prospettiva accolta da questo decidente l’imputato Mori pose in essere un’iniziativa spregiudicata….Questo elemento, tuttavia, se certamente idoneo all’insorgere di una responsabilità disciplinare, perché riferibile ad una erronea valutazione dei propri spazi di intervento, appare equivoco ai fini dell’affermazione di una penale responsabilità degli imputati per il reato contestato”
Oggi Mori è nuovamente sotto processo, a Palermo, per aver favorito la latitanza del boss Bernardo Provenzano. Processo ovviamente di cui la stampa si guarda bene di parlare, ma che c’è.
Eppure il Generale Mori non è mai stato sottoposto a procedimento disciplinare, mai stato sospeso, solo nuovi incarichi, sino ad essere nominato capo dei servizi segreti. Dall’ottobre del 2001 alla fine del 2006 ha diretto il Sisde, il servizio segreto civile. Oggi dirige l’ufficio per la sicurezza della capitale d’Italia
Genchi, per aver difeso il suo onore da un giornalista che gli dava del bugiardo, invece, è stato sospeso dal servizio.
Qualsiasi persona di buon senso capisce che qualcosa non va.
Ma perché fa tanta paura Genchi?
Perchè Genchi sa.
Cosa sa è lui ha dircelo in una intervista pubblicata su questo blog (http://paolofranceschetti.blogspot.com/2009/02/intervista-gioacchino-genchi.html )
“…..E l’attacco che viene fatto nei miei confronti parte esattamente dagli stessi soggetti che io avevo identificato la sera del diciannove luglio del 1992 dopo la strage di via D’Amelio, mentre vedevo ancora il cadavere di Paolo Borsellino che bruciava e la povera Emanuela Loi che cadeva a pezzi dalle mura di via D’Amelio numero diciannove dov’è scoppiata la bomba, le stesse persone, gli stessi soggetti, la stessa vicenda che io trovai allora la trovo adesso!
Ancora nessuno ha detto che io sono folle. Anzi, sarò pericoloso, terribile ma che sono folle non l’ha detto nessuno. Bene allora quello che io dico non è la parola di un folle perché io dimostrerò tutte queste cose. E questa è l’occasione perché ci sia una resa dei conti in Italia. A cominciare dalle stragi di via D’Amelio e dalla strage di Capaci. Perché queste collusioni fra apparati dello Stato, servizi segreti, gente del malaffare e gente della politica, è bene che gli italiani comincino a sapere cosa è stata.”
Per questo fa paura Genchi. Perchè probabilmente potrà raccontarci la verità su quella trattativa tra Stato e mafia, perchè, probabilmente, potrà spiegarci e provare perchè oggi la massoneria e la mafia sono al governo.
Per questo chi combatte per la giustizia ha paura che non basti delegittimare, calunniare, massacrare professionalmente e personalmente Genchi, ma teme possa subire un incidente, o possa venire suicidato o, ancora, possa venir fatto morire di infarto.
Tanti, troppo uomini onesti sono morti perchè noi non sapessimo la verità.
Tanti, troppi uomini onesti sono morti perchè dei criminali potessero oggi sedere in Parlamento.
Tanti, troppi uomini onesti sono morti perchè oggi, capito il meccanismo, la gente onesta, come è accaduto ieri, non si stringa intorno a Gioacchino Genchi per far sapere al potere occulto che Genchi non è solo…e non si tocca!
Ieri Salvatore Borsellino ha concluso il suo intervento leggendo uno scritto di Pietro Calamandrei stupendo che riporto:
“….Essi sono morti senza retorica, senza grandi frasi, con semplicità, come se si trattasse di un lavoro quotidiano da compiere: il grande lavoro che occorreva per restituire all’Italia libertà e dignità. Di questo lavoro si sono riservata la parte più dura e più difficile; quella di morire, di testimoniare con la resistenza e la morte la fede nella giustizia. A noi è rimasto un compito cento volte più agevole; quello di tradurre in leggi chiare, stabili e oneste il loro sogno: di una società più giusta e più umana, di una solidarietà di tutti gli uomini, alleati a debellare il dolore. Assai poco chiedono in verità i nostri morti, non dobbiamo tradirli”.
E’ vero, non dobbiamo tradire i nostri morti, ma ancor di più non dobbiamo abbandonare i vivi. Dobbiamo difenderli, far sentire loro che non sono soli, proteggerli con la nostra presenza quotidiana ed attenta.
Coloro che, come dice Clamandrei, sono morti “senza grandi frasi, con semplicità, come se si trattasse di un lavoro quotidiano da compiere” sono morti anche perché, quando è partito il terribile meccanismo, noi non siamo stati lì a far quadrato intorno a loro. Li abbiamo lasciati soli, non ripetiamo lo stesso errore.
maxhki
29 Marzo 2009 @ 19:00
siamo tutti con genchi
non osate toccarlo
grazie Solange per l’articolo
Straker
29 Marzo 2009 @ 21:05
Forza Genchi!
Zret
29 Marzo 2009 @ 21:06
Unitis viribus.
sR
29 Marzo 2009 @ 21:10
Troppe persone capiranno se Genchi morirà. Non penso siano così sfrontati da ucciderlo, anche se, non ci metterei la mano sul fuoco.
Verità e giustizia, unici ideali di questa vita.
Paracelso
29 Marzo 2009 @ 21:12
Non comprendo una cosa: ma se lo Stato, la magistratura, l’esercito e i media sono in mano alla Rosa Rossa, com’è che poi puntualmente si pubblicano video e interviste di magistrati, poliziotti, questori (che dovrebbero, secondo logica, essere manovrati – se non appartenere – alla Rosa Rossa)?
Perché, dopo aver accettato l’idea che la RR controlli tutto, devo accettare che la RR non controlli tutto?
Lo chiedo perché il bispensiero non è la mia specialità, ma magari con un po’ di allenamento…
Anonimo
29 Marzo 2009 @ 23:26
@ Paracelso:
Bravo,allenati!Coraggio che ce la farai!
@ Solange:
Grazie per l’articolo!
FabioTheNewOrder
30 Marzo 2009 @ 6:56
@ Paracelso:
sono dubbi che molti di noi credo abbiano avuto in passato. La mia risposta personalmente si può riassumere così: l’infiltrazione della Rosa Rossa (o di un apparato parallelo e contingente alle istituzioni di stato dichiarate, chiamatelo pure Stato Pincopalla se vi va. Non conta il nome, conta capire che esista) all’interno del nostro mondo è profonda, ma non può che soggiacere alle richieste della società.
L’esempio classico è quello che viene riportato nel film Matrix. Se esistesse un mondo perfetto, in cui il dolore e le cattive sensazioni fossero abolite, la gente impazzirebbe per strada. Allo stesso modo, nel nostro mondo se non esistessero queste “valvole di sfogo” a livello informativo, una parte della società probabilmente impazzirebbe come gli abitanti della prima versione di Matrix.
Quindi, le informazioni che Genchi ci passa sono studiate apposta per dare un “contentino” a quella parte di società e a noi che veniamo definiti complottisti da chi i complotti li crea, mentre dall’altra parte si può tranquillamente bollare queste persone di paranoia e manie di persecuzione.
Guardate cosa sta succedendo con Di Pietro. A furia di gridare “al Duce, al Duce” ha fatto diventare questo grido d’allarme privo di qualsiasi valore. Nessuno più vede i pericoli che la democrazia italiana sta correndo…
La pericolosità del sistema è la facilità con cui riesce a normalizzare ogni allarme e ogni lotta di classe che non possa essere sconfitta con la disinformazione. Pensate al punk, per esempio. Cos’era e cos’è diventato.
Tutto ciò che non può essere sconfitto viene assorbito, fateci caso.
mat86
30 Marzo 2009 @ 7:30
Grande Solange!e grande Gioacchino!
Paracelso
30 Marzo 2009 @ 7:33
FabioNWO: bene. Allora se è come dici tu, non dovremmo difendere Genchi, ma accusarlo con ancor più ferocia.
O lui è complice del sistema e la RR controlla tutto; oppure lui è vittima del sistema e la RR non controlla tutto.
Tertium non datur.
Di certo non si può dire che la RR comanda tutto e che Genchi è vittima. Non è logicamente sostenibile.
frittomister
30 Marzo 2009 @ 8:31
Non tutti accettano la massoneria.
Falcone e Borsellino sono morti probabilmente perché la capivano e la contrastavano (vedi i memoriali di vincenco calcara).
Genchi e DeMagistris forse (speriamo) sono di una simile pasta.
Anonimo
30 Marzo 2009 @ 9:09
La RR NON comanda TUTTO.
Altrimenti potremmo andarci a leggere gossip.it invece di questo blog.
La questione è che la RR controlla ciò che conta, tutto il resto va avanti da solo perché non disturba. Accade però che talvolta “il resto” si mette a disturbare, e allora subentra la reazione degli apparati. Diffamazione, minacce, accuse, denuncie, si cerca di fermare la scheggia impazzita che minaccia lo status quo. Il più delle volte ci riescono, qualche volta no.
Il caso Genchi è in un terribile stand-by. Un questore che faceva il suo lavoro senza disturbare, nel momento in cui gli si è impedito di lavorare si è incazzato e ha messo sul piatto ciò che sa. Ora non possono farlo fuori, perché troppa gente se ne sta interessando, e anche la diffamazione non funziona più. Che faranno? Probabilmente adotteranno il silenzio stampa, cn la speranza che alla lunga ce ne dimentichiamo. A quel punto, gli succederà un incidente.
Mi auguro che Genchi, furbo come una volpe, si sia premunito.
Luka78
30 Marzo 2009 @ 9:41
Anche io mi stringo attorno a Genchi.
Forza!
FabioTheNewOrder
30 Marzo 2009 @ 11:06
Paracelso ha detto:
FabioNWO: bene. Allora se è come dici tu, non dovremmo difendere Genchi, ma accusarlo con ancor più ferocia.
O lui è complice del sistema e la RR controlla tutto; oppure lui è vittima del sistema e la RR non controlla tutto.
Tertium non datur.
Di certo non si può dire che la RR comanda tutto e che Genchi è vittima. Non è logicamente sostenibile.
Infatti. Se leggi bene il mio commento ho detto che l’infiltrazione della RR è profonda, non totale. Esistono delle “fughe” che non sono controllate, e chi tira le file sa che deve essere così per evitare delle ricadute ancora peggiori in termini di violenza delle masse. Per poter controllare TUTTO si dovrebbe arrivare alla realizzazione di un mondo di Orwelliana memoria (quello descritto in 1984 sarebbe perfetto, per loro). Ciò però ad oggi non è ancora attuabile perchè le persone non sono ancora in grado di accettare una limitazione così grande alle loro libertà personali. C’è bisogno di una scossa maggiore di quella impressa con l’11/09, ed è mio parere personale che ci si stia preparando proprio a questo.
Un bell’inside job con qualche arma chimica in una grande città occidentale (propenderei per Chicago “la ventosa”, ad es.) da attribuire al grande nemico Islam e poi saremmo tutti più docili e disponibili ad accettare di perdere delle altre libertà oltre a quelle già negate attualmente coi vari Patriot Act e Decreti Legge sulla Sicurezza per poterci sentire più sicuri. Chessò, potremmo addirittura accettare l’impianto di microchip sottocutanei per poter monitorare i movimenti di chiunque e per sapere sempre chi ha attaccato cosa.
Capisci la loro tattica? Si chiamava strategia della tensione nei primi ’70, oggi si chiama strategia del terrore, la sostanza non cambia.
Ricordate cosa disse il nostro presidente emerito Cossiga a riguardo. Quella è solo una delle varie opzioni che questi personaggi senza scrupoli possono permettersi di utilizzare.
P.S. una piccola correzzione: il mio nick è FabioTheNewOrder NON NewWorldOrder, riferito al The New Order richiesto a gran voce (è proprio il caso di dirlo) da quelle vecchie vaccone dei Testament nel lontano 1988. E già avevano capito dove si sarebbe andati a parare, quei vecchi thrashettoni. Alla faccia di chi dice che i metallari non capiscono una mazza 😉
Paracelso
30 Marzo 2009 @ 11:14
Scusa Fabio per il nick, colpa dell’abitudine (e comunque i metallari non capiscono una mazza di musica :-D)
Ma la mia critica mica era rivolta a te…
Sul fatto che ci controllino, succede già da anni: prova a non pagare le tasse, a non pagare l’ICI e mazzi vari.
Certo, in Italia magari il sistema di controllo non è del tutto efficiente (la salvezza di noi italiani è di avere sempre avuto dittatori spietati e preveggenti, ma molto corrotti) ma se varchi il confine è già così.
Abbiamo perso le nostre libertà quando abbiamo voluto lo Stato-padre, quando abbiamo chiesto sicurezza e pancia piena (welfare state); lo abbiamo perso quando il socialismo è diventato statalismo e il capitalismo pure; e abbiamo pensato che fosse gratis, quando invece avevano un prezzo molzo più alto.
Sono solo lacrime di coccodrillo quelle di chi si lamenta del chip o del magistrato trasferito. Sono le lacrime di chi, buon ultimo, si è sentito toccato dalla situazione.
Ma sono lacrime tardive e senza senso. Siamo già schiavi, con o senza chip.
E non occorre teorizzare megacomplotti interplanetari. Basta cercare nel profondo desiderio che i pochi hanno di schiavizzare e i molti di essere schiavizzati.
Anonimo
30 Marzo 2009 @ 11:34
Pracelso, guarda che chi non paga le tasse non solo non viene controllato, ma quasi bisogna fargli un inchino, dimentichi che il ducetto è un campione nel far passare questa pratica per normale.
Antonella
Kat
30 Marzo 2009 @ 12:32
per quel che riguarda Genchi… Sperem.
Per chi non paga le tasse… AHAHAHAHA non conosco un solo imprenditore, un solo medico, un solo professionista in genere che le paghi.
Gli unici che le pagano (perchè ci sono costretti) sono i dipendenti statali e non (ma quelli spesso si pigliano il fuori busta alla fine del mese) che però, spesso e volentieri, appena possono evadono.
Così, per non sentirsi i soli poveri coglioni vampirizzati in questo schifo di Paese (leggi : Italia).
Poi ci sono gli onesti.
Una minoranza.
Ognuno pensa a salvare il proprio culo a scapito di qualcun’altro (ognuno per sè e Dio per tutti ma in fondo chissenefrega se io sto bene), è una caratteristica piuttosto diffusa ho notato.
Magari le pagassero tutti, le tasse : avremmo – come popolo – un motivo in più per ribellarci a questi governanti indegni.
Invece un sacco di gente ha scheletri nell’armadio per cui trova conveniente stare zitta e votare chi pensa la rappresenti meglio.
Basta guardare chi c’è al governo.
FabioTheNewOrder
30 Marzo 2009 @ 12:44
Attenzione Paracelso, secondo me stiamo dicendo la stessa cosa con due interpretazioni differenti:
hai perfettamente ragione quando dici che abbiamo rinunciato alla libertà quando abbiamo deciso per la pancia piena e la sicurezza del welfare state. Infatti, per poter accedere ai suoi servizi, devi essere identificabile e inquadrato nelle sue fila (carta d’identità, numero di previdenza sociale, codice fiscale, etc., etc…. Vi pare logico che se qualcuno non sia in possesso di tutto ciò non possa esistere?? E’la più grossa cagata che ho mai sentito da quando mi hanno raccontato di babbo natale pretendendo che io credessi ad un ciccione volante distributore di regali…).
Su questo sono perfettamente d’accordo con te. Però è anche innegabile che, oggi come oggi, domani si vedrà, non ci sia una censura pesante come nel regime cinese o nord coreano. Ci stiamo arrivando, ma sempre per vie traverse. Il mondo occidentale, a differenza di quello orientale, è molto più subdolo per quanto concerne il controllo sui suoi cittadini. Quando te lo mette nel didietro, non solo nega l’evidenza, ma per di più dice che lo fa per il tuo bene!
Esempio:
Censuriamo internet non perchè sia un luogo dove le libere idee possono circolare, ma perchè è la culla di tutti i maniaci pervertiti pedofili che la notte si appostano fuori dalle vostre case in bramosa attesa di saltare addosso ai vostri bambini.
Almeno in Cina hanno il coraggio di dire “censuriamo internet perchè non ce ne frega un cazzo della libera circolazione delle idee. Qua si pensa solo ciò che lo stato decide”.
Rispetto più la Cina che l’Italia da questo punto di vista! Come dice giustamente Paolo, almeno loro ammettono di essere dei dittatori.
Inoltre concordo con te su un altro punto: troppa gente ha paura della libertà, ma perchè non la conosce e perchè non conosce sè stessa. Tutti crediamo che senza le regole dello stato non si possa vivere in pace. Cagata. Non son le regole a dirvi come comportarvi, siete voi a decidere di volta in volta ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Le regole servono (a volte nemmeno a quello) solo per dirimere le controversie tra le persone. Se queste persone agissero in maniera sensata non ce ne sarebbe affatto bisogno.
Solo che essere completamente responsabili delle proprie azioni è qualcosa di terrificante per la maggior parte di noi. Però per me no e non vedo perchè io debba essere penalizzato per colpa di altre persone. Cacchio!
XD
Anonimo
30 Marzo 2009 @ 14:37
Il capitalismo si adatta a tutto e fagocita tutto (come per l’esempio del punk fatto da Fabio), ma il capitalismo non è il fine, bensì il mezzo, l’arma più affilata che hanno: il denaro, il consumismo, il modo con cui ci fanno diventare degli ebeti che acquistano, consumano e spengono il cervello.
Q.
Anonimo
30 Marzo 2009 @ 15:19
Hai ragione, Paracelso.
Perché non te ne vai in USA e ti rinchiudi in qualche paesello dove stabilite il vostro ordine tribale e prendete a raffiche di AK47 lo Stato appena si avvicina?
Certo, magari finirete col bruciare le streghe e tagliare le mani ai ladri, ma vuoi mettere la libertà???
Ehhhh…..
FabioTheNewOrder
30 Marzo 2009 @ 15:30
Anonimo delle 17.19 attento a ciò che pensi di comprendere. Libertà dovrebbe voler dire rispettare le libertà altrui prima delle proprie. Dovrebbe voler dire ricordarsi che nessuno è detentore della realtà ultima, poichè essa è inafferrabile per noi uomini comuni. Dovrebbe voler dire rammentare le parole di un vero uomo: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
A vedere la società di oggi tutti dovrebbero essere più puri delle nevi eterne delle alpi, pronti come sono a giudicare e a colpevolizzare. Pensi sia così?
Prova a rifletterci sopra e poi a dirci le tue conclusioni, se vorrai condividerle con noi.
Ciao
Paracelso
30 Marzo 2009 @ 15:40
Fabio: ti ripeto che la critica non era rivolta a te 🙂
*****
Kat: Gli unici che le pagano (perchè ci sono costretti) sono i dipendenti statali e non (ma quelli spesso si pigliano il fuori busta alla fine del mese) che però, spesso e volentieri, appena possono evadono.
Gli statali vivono di soldi delle tasse, quindi è poco più che una partita di giro.
I dipendendi, a cui i soldi vengono sottratti ancora prima che arrivino loro in tasca, fanno quello che farebbero tutti: tentare di evitare al minimo di farsi requisire soldi senza il proprio consenso.
D’altronde, se nessuno vuole pagarle e siamo in democrazia, non sarebbe *democratico* abolirle?
******
Anonimo: Perché non te ne vai in USA e ti rinchiudi in qualche paesello dove stabilite il vostro ordine tribale e prendete a raffiche di AK47 lo Stato appena si avvicina?
Strano: sono proprio quei gruppi di estrema destra a creare e sostenere la maggior parte delle teorie che si sostengono in questo blog.
Ma ovviamente il bispensiero è molto comodo: si sostiene tutto ed il suo contario, l’importante è confermi le nostre idee di partenza.
FabioTheNewOrder
30 Marzo 2009 @ 15:56
@ Paracelso:
Vai tra, non ho mai pensato che mi stessi attaccando! Mi pare la discussione si stia sviluppando molto bene e senza gli attacchi ad personam che si vedono in quella sulle scie chimiche. Sarà che l’argomento è forse meno interessante, sarà che i disturbatori della quiete pubblica sono occupati altrove, chi lo sa? 😉
Coumunque si, a rigor di logica le tasse andrebbero abolite. Se ognuno lavorasse quanto dovuto, i servizi sarebbero creati e sfruttati dai cittadini senza bisogno della mediazione di un ente sovraordinato. Naturalmente, la non-esistenza di questo ordine sovrastrutturato e superiore al singolo cittadino implicherebbe la totale libertà e la totale uguaglianza delle persone. Per fare ciò è però necessario un percorso di crescita interiore precedente all’acquisizione di questa libertà. Non posso pensare di lavorare per il bene comune se ciò di cui mi preoccupo in primis sono io e i bisogni del mio ego.
Lo so, pare una teoria hippie riciclata, ma qualcuno ha detto che Gesù è stato il primo hippie della storia. E ad oggi è pieno il mondo di gente che lo venera come un Dio.
Possibile che la gente non capisca?
Certo che è possible, essendo che accade tutti i giorni davanti ai nostri occhi. Il difficile è solo accettarlo, e nonostante tutti i miei sforzi io faccio una fatica, ma una fatica…
😀
Kat
30 Marzo 2009 @ 16:16
“Per fare ciò è però necessario un percorso di crescita interiore precedente all’acquisizione di questa libertà. Non posso pensare di lavorare per il bene comune se ciò di cui mi preoccupo in primis sono io e i bisogni del mio ego”.
ti quoto.
Il punto è che io di gente così ne ho conosciuta davvero poca e quella poca veniva considerata dalla massa delle persone come 1) un idealista 2)una a cui dire brava/o e poi ognuno per sè 3)un/a fessa/o tout curt.
Sono pochi quelli che non mettono davanti a tutto il loro ego ed i porci comodi loro e fino a quando questa gente (che pensa di essere brava e buona ma costretta dalla situazione contingente a fare la furbetta – come se il proprio comportamento non influisse sui tempi) continuerà a costituire la maggioranza della popolazione la vedo dura.
Lo so che non c’entra niente ma per disintossicarsi da questo schifo di mentalità si potrebbe cominciare con lo spegnere la televisione e l’accendere il cervello.
All’inizio è dura ma poi gli effetti si vedono e sono indubbiamente benefici.
Kat
30 Marzo 2009 @ 16:17
errata corrige : spegnere la tv può sembrare inifluente ma invece c’entra eccome.
Rileto in fretta, scusate.
Anonimo
30 Marzo 2009 @ 16:56
il popolo italiota ha mandato al potere gente infame e ora vediamo le ovvie conseguenze…
buona fortuna alle persone oneste, ma francamente in questo paese marcio e mafioso la vedo molto dura…
Tua madre Ornella
30 Marzo 2009 @ 17:43
Cara Solange,
vero quello che dici ma…
“Qui la fiducia non basta, ci vuole un atto di fede ” I. Montanelli
Se non facciamo quadrato tutti, non si arriverà a molto, bisogna secondo me davvero attivarci in qualche modo!
Un bacio
Ornella
Anonimo
30 Marzo 2009 @ 18:39
Approposito delle scie chimiche, io avrei una mia opinione. Il fatto che se ne parli sui giornali e in TV (vedi voyager) mi incuriosisce… se un argomento è scomodo o compromettente (vedi massoneria) viene puntualmente censurato, perchè no questo? probabilmente o non c’è nessun complotto o le tesi complottistiche sono piu facili da smantellare scientificamente… e smantellandole di conseguenza si ridicolizzano altre tesi come quella degli illuminati
P.S. vi ringrazio per il marcio che mi avete fatto scoprire in italia, però stiamo attenti a non esagerare, perchè altrimenti troppe persone rideranno delle nostre idee ridicole (anche se a volte la realtà supera l’immagnazione)
Beppuz89
A
30 Marzo 2009 @ 19:20
Ciao a tutti. C’è una cosa che mi ha colpito durante lo speciale su saviano su rai3 e ve la racconto. Ad un certo punto hanno mostrato un filmato dove erano ripresi i ragazzini di casal di principe che esprimevano le loro opinioni negative su saviano ed un ragazzino ha detto “saviano verrà ucciso dai servizi segreti e poi daranno la colpa a noi” che è più o meno, anche se detto in maniera semplicistica, quello che pensaimo tutti noi frequentatori di questo blog. Io e il mio ragazzo siamo rimasti abbastanza senza parole perchè a 14 anni non sapevamo nemmeno cosa fossero i servizi segreti e ci siamo chiesti cosa ne sapesse lui. Non so, forse è un’impressione da visionaria ma mi ha fatto molto specie sentire quel ragazzino dire quelle parole.
Stefania Nicoletti
30 Marzo 2009 @ 19:31
Beppuz89.
Voyager se è per questo parla anche di massoneria. Ma parla della massoneria che conoscono tutti. Quella ufficiale. E lasciando trasparire solo gli aspetti positivi di libertà, uguaglianza, fraternità… della massoneria storica. Non parla certo della massoneria veramente potente, ovvero quella di stampo rosacrociano. Non parla della Rosa Rossa.
La stessa cosa vale per le scie chimiche. Inoltre, come ha correttamente osservato Antonella Randazzo proprio oggi, ne parla sempre in chiave di “mistero”.
Riporto il passo dell’articolo:
Ad esempio, nella trasmissione “Voyager”, andata in onda su Rai Due il 19 marzo 2008, si parlò delle scie chimiche, come si trattasse di un mistero, e non si potesse o dovesse rendere conto agli aerei statunitensi che le creano. Come se non vi fosse un potere militare che sorveglia i cieli e documenta tutto ciò che avviene, permettendo agli aerei in questione di spargere sostanze chimiche. Si tratta di un argomento che viene ammantato di dubbi e misteri, e spacciato come una “bufala di Internet”. In realtà, anche il filmato di propaganda trasmesso su Voyager ammetteva che tali aerei diffondono sostanze tossiche come alluminio o bario, ma si curava di rassicurare dicendo che le autorità dell’Aeronautica preposte vegliano per la “sicurezza”. Ma se così fosse, perché mai permetterebbero tale scempio chimico?
E’ evidente che la trasmissione mirava a far accettare il fatto, facendo capire che ci sarebbero motivi di controllo del clima per motivi bellici. Ma non veniva spiegato come mai tale fenomeno è così diffuso in Italia, che è un paese ufficialmente non in guerra. Voyager cercava di rassicurare facendo credere di informare, mentre in realtà stava relegando il fatto nel novero dei “misteri”, e così facendo occultava il fatto che le nostre autorità non chiedono conto alle autorità statunitensi del fenomeno. Molte persone, di diverse città italiane, hanno telefonato all’Aeronautica per chiedere conto di ciò che stava accadendo, ricevendo risposte vaghe quando non offensive della loro intelligenza. Sta di fatto che anche di fronte a pericoli per la salute dei cittadini le autorità italiane si sottomettono a quelle statunitensi, come se il paese fosse una colonia. A nessuna autorità statunitense viene chiesta alcuna spiegazione, e la trasmissione Voyager mirava a far apparire ciò come “normale”. Si offriva un servizio in cui non si davano spiegazioni chiare e razionali, su un fenomeno assai grave provocato da autorità straniere. I presupposti propagandistici impliciti nel documento trasmesso da Voyager erano: C’è un fenomeno visto da molti, ma esso non è chiaro, e chi lo crea non ha nessun dovere di chiarirlo; non c’è da preoccuparsi (anche se vengono gettate sostanze nocive) perché le autorità ci proteggono (anche se non rispondono adeguatamente alle richieste di informazioni dei cittadini); possono esistere fatti che le autorità non sono tenute a spiegare con chiarezza, che sono “segreti”. Questo deve essere accettato quando riguarda il settore militare (anche se avviene in tempo di pace); Di fatto gli Usa hanno potere sul nostro paese e lo trattano come fosse una colonia, potendo fare ciò che vogliono senza subire alcun limite dalle autorità italiane.
Questo è soltanto un esempio di come si cerca di rendere misteriosi fatti del tutto razionali ed empirici.
http://lanuovaenergia.blogspot.com/2009/03/le-false-dispute-controllori-allattacco.html
Voyager non parla mai di argomenti veramente scomodi. Il più delle volte, poi, finisce col parlare dell’unico vero amore di Roberto Giacobbo: il Chupacabras.
FabioTheNewOrder
30 Marzo 2009 @ 20:22
@ Stefania:
Looooooooooool!!! Il chupacabras!!!! Ahahahahahahahahahah!!!!!!
Graddissima!
Anonimo
31 Marzo 2009 @ 6:11
Non ci saranno altre stragi impunite.
Fabio Piselli
31 Marzo 2009 @ 14:56
…….
mat86
1 Aprile 2009 @ 7:51
“saviano verrà ucciso dai servizi segreti e poi daranno la colpa a noi”
Ci ho pensato anch’io quando l’ho sentito A!
sR
4 Aprile 2009 @ 9:13
non mi piaceva il numero dei commenti…
FabioTheNewOrder
5 Aprile 2009 @ 12:58
Ahahahahahahahah. gramde sR, io non ci avevo proprio pensato!!!!
Meglio così, va. Ciao!!
mat86
8 Aprile 2009 @ 21:32
Noooo sR!era mio il 33esimo commento! 🙂