“Pensiero Magico e Pensiero Simbolico”: conferenza di Giovanni Francesco Carpeoro, tenutasi a Senigallia (AN) il 9 maggio 2015. Organizzata da Bruna Scataglini e dalla Libreria Equilibri, in collaborazione con la trasmissione radio Border Nights. Partecipano alla conferenza Paolo Franceschetti e Fabio Frabetti. Riprese video: Stefania Nicoletti. www.bordernights.it
Luca C.
16 Maggio 2015 @ 17:38
Bellissima conferenza!
Anonimo
16 Maggio 2015 @ 21:15
A parte l'esempio del pensiero magico del tonno che si taglia con un grissino, quando ero piccolo c'èra la pubblicità del dentifricio Colgate che faceva spuntare un fiore in bocca e un bambino amico mio all'epoca credeva a questa scemenza…
pietro villari
17 Maggio 2015 @ 7:11
Chapeau per le doti di chiarezza del Dott. Pecoraro.
Due considerazioni:
1) La perfezione dei buoni propositi puo' prevalere sulla natura umana solo in un numero insignificante di individui.
Di conseguenza, la somma della conoscenza dei "perche'" e' stata ed e' sempre usata anche dal vertice della piramide iniziatica per la conoscenza del "come", ovvero per manipolare le masse.
A questa legge sembra non essere sfuggito, per sua stessa ammissione, nemmeno "Carpeoro" quando ad esempio ha utilizzato il suo sapere nel corso della sua collaborazione alla costruzione delle manipolazioni presenti in spot pubblicitari (dichiaro che sono ben lungi dal volere esprimere valutazioni di carattere etico).
2) Gli studi sul comportamento animale sembrano indicare la presenza di un pensiero simbolico nei Mammiferi. Perche' non ipotizzare, in base al concetto dualistico, che i riti osservati nell'intera Classe dei Mammiferi potrebbero avere anche una valenza magica, ovvero che la magia ha una origine pre-umana ?
Comunque sia, e' ovvio che alcune credenze antroposofiche vanno riconsiderate, altrimenti sarebbero dogmi privi di fondamento, riconoscendone implicitamente il valore magico.
Anonimo
17 Maggio 2015 @ 8:43
La magia è bellissima quando è parte dell'anima dell'essere umano. È ciò che connette il nostro essere a tutte le cose. Basta non ho più voglia di sentire denigrarla da parte del cattedratico Carpeoro!
Anonimo
17 Maggio 2015 @ 14:13
Peccato che come al solito l'audio si sente male.
pietro villari
17 Maggio 2015 @ 16:04
All'Anonimo 17/05, 10:43
Non condivido il suo comportamento. "Carpeoro" ha solo esposto alcune nozioni fondamentali del suo credo, e nonostante la difficolta' dell'argomento lo ha semplicizzato in modo da essere chiaro a chiunque.
Lei qui ha la poco comune possibilita' di esporre le sue idee in modo che altri possano comprendere sia il suo punto di vista e sia la critica a Carpeoro.
Cosa mai puo' sperare da una critica non argomentata sia pur per accenno ?
Condivido in parte le sue prime due frasi, Daltronde, la via di mezzo tra pensiero magico e quello simbolico e' anche Armonia.
Anonimo
19 Maggio 2015 @ 7:04
Caro Villari, mica è necessario che tutti siamo delle stesse opinioni! Anzi sarebbe deleterio. A me fa pensare il fatto che quando si parla di "magia" della vita ad un bambino, ad esempio, l'accezione e la ricezione è sempre positiva… E poi lo ha detto Lei stesso nelle sue righe, con lapsus freudiano: anche Carpeoro ha un "credo"…probabilmente di natura razionalista, scettica ed antimagica. Dunque anch'egli è volente o nolente come tutti noi…cioè immerso nel pensiero magico, che nel suo caso ha nome di "razionalismo scettico"!
pietro villari
19 Maggio 2015 @ 12:22
X Anonimo ore 9:04.
Buongiorno. Penso altamente improbabile che un percorso iniziatico come quello di Carpeoro non giunga anche alla piena comprensione e sopratutto alla applicazione del pensiero magico: altrimenti non citerebbe il punto all'interno del cerchio. La perfezione e' anche magia, inevitabilmente.
Per un Occidentale, e' estremamente difficile "iniziare il sentiero" senza possedere una valida conoscenza delle Scienze Naturali (nella loro piu' ampia accezione)in chiave razionalista. E' tra le prime delle "fatiche" che permettera' di rovesciare progressivamente l'intero palinsesto razionalista mantenendolo intatto.
Carpeoro non potrebbe mai intraprendere una serie di conferenze per fare "conoscere" il pensiero magico a chi non possiede le chiavi per "comprendere" senza l'uso della ragione. Si rivolge quindi ai profani utilizzando, con molto tatto e astuzia, le vie della costruzione razionale per piantare dei semi che prima o poi germoglieranno.
Non le sembra un eccellente argomento la sua citazione di Guenon ?
Anonimo
23 Maggio 2015 @ 8:42
Preferisco Nietzsche a Guenon, in quanto il primo visse da vero pagàno, mentre il secondo era già troppo ammorbato dal razionalismo universalista massonico, che contribuiva ad uccidere gli Dei di cui oziosamente discettava!
Anonimo
23 Maggio 2015 @ 8:47
Villari, il germe della Ragione per me è un tremendo seme infettante…che uccide il Sacro degli Dei della Natura, quindi lo aborro e lo lascio a voi (senza offesa) che siete volenti o nolenti intrisi di cristianesimo…
pietro villari
23 Maggio 2015 @ 16:42
All'Anonimo del 23-05, ore 10:42 e 10:47.
Nell'esporre le sue preferenze lei utilizza un percorso razionale: non puo' farne a meno in quanto, come tutti noi qui, e' anche lei sovrastrutturato nell'ambito del processo culturale europeo, e in generale "Occidentale".
In "Occidente", come daltronde nella quasi totalita' di questo pianeta, l'esperienza magistica (quale somma delle conoscenze e concezioni preistoriche formatesi nel corso di decine di migliaia di anni)ha sofferto gravemente a causa della repressione subita sotto tutte le religioni strutturate quali parti dei poteri forti temporali. E tra questi vi e' anche compreso il Paganesimo strutturato, in quanto che piaccia o no, e' inevitabilmente anch'esso frutto di un percorso razionale.
Inoltre, ridurre la Magia su un piano duolistico, o credere che la Magia appartenga integralmente al (o sia frutto del) Satanismo o altre espressioni totalmente "maligne", o attribuirle un distinguo di vie Nera e Bianca, e' cadere nel gioco dei poteri temporali, o comunque frutto di tentativi razionalisti. La Magia e' solo un tentativo animale (comprendendo con questo termine anche l'Uomo)di avvicinarsi all'Universo attraverso vie incognite in cui la conoscenza razionale puo' anche essere rovesciata o ignorata attraverso l'uso del simbolo (liberato dal tentativo interpretativo di cui parla Carpeoro).
Visto che le sue frasi mi ci spingono mio malgrado, non posso non esimermi dal dirle che una religione Pagana non e' mai esistita se non come odierno tentativo neo-pagano, quello al quale presumo lei si riferisce.
Non e' mai esistito un Paganesimo Europeo, e nemmeno Italico (o una Tradizione Italica, se preferisce)per restringere di molto il campo, se non come tentativi tutti falliti persino in eta' Romana. In realta' in Italia il Paganesimo e' stato (e mai tornera' a essere in quanto irreversibilmente estinto) un insieme di palinsesti di credenze religiose regionali o addirittura in ristrette aree regionali. Daltronde, rispetto al Cristianesimo, il Paganesimo era ben molto piu' permissivo, con una varieta' di culti molto ampia che si cercava costantemente di sincretizzare in un variegato modo di rapportarsi al divino.
Ritornando in tema, Magia e Religione sono due fenomeni ben diversi tra loro, che nella nostra dimensione, almeno nel mondo animale, s'incontrano soltanto sul piano utilitaristico dei rituali.
Carpeoro usa un distinguo razionale, e non potrebbe fare diversamente, quando parla di "pensiero" magico separandolo da quello simbolico (in realta' sono i due lati di una stessa incomprensibile medaglia, o se preferisce i due estremi di una linea che si incontrano in un luogo dell'Infinito a noi irraggiungibile e incomprensibile nell'ordinario.
Nietzsche e Guenon: li "legga" entrambi, e lasci altri a posizionarli a destra o a sinistra, sopra o sotto, luoghi insignificanti sul piano magico.
pietro villari
23 Maggio 2015 @ 17:30
Aggiungo, in quanto leggo o ascolto assente: mi sembra fondamentale ricordare che in Italia la magia moderna nasce sulla base del revival medievale, in particolare in chiave anti-cristiana anche in quanto opposta al potere papale, e fu una scienza protetta e diffusa nei territori Svevi dell'Italia Meridionale e in Sicilia, ove vennero riutilizzati antichissimi luoghi di culto. Ma si tratta di una pratica che ben poco ha di autoctono (quasi interamente perduto), in quanto arricchita da sapienze provenienti dal mondo orientale, e in particolare ebraiche e musulmane a loro volta evolutesi su quelle delle grandi civilta' dell'Occidente Asiatico e dell'Egitto.
La magia attuale e' quindi un palinsesto nel quale a quanto detto, nel corso degli ultimi secoli si sono aggiunte esperienze provenienti dalla tradizione nordica, africana e di altre aree remote del pianeta.
Che vi sia una trasmissione occulta che sin dalla piu' remota preistoria del mondo animale perpetui le fondamenta della tradizione magica, tramite "maestri itineranti", e' altamente probabile e prescindendo dal loro "essere".
Zep77
25 Maggio 2015 @ 17:38
Pultroppo Carpeoro continua l'opera di ripulitura della massoneria a scapito della magia. Cerca di affibiare al pensiero magico le caratteristiche del pensiero massonico. Ciò che mi lascia perplesso è l'atteggiemento delle persone che si lasciano traviare con tale facilità. Prima di denigrare il pensiero magico cercate di conoscerlo e capirlo, dopodiche la vostra vita sarà migliore.
Anonimo
30 Maggio 2015 @ 9:40
D'accordo con te Zep77! La Magia è insita nella stessa Vita della Grande Madre Natura, cioè intrinseca ad ognuno di noi… Carpeoro ahimè ha dimenticato la bellezza del suo lobo cerebrale destro!
pietro villari
1 Giugno 2015 @ 20:03
La Magia e' anche percezione di quanto a noi incomprensibile, irrazionale.
"Per nostra Natura" ogni tentativo di "comprenderla" e' destinato a fallire.
Di conseguenza, operare rituali magici e' stato, e', e sara' sempre relegato al livello "apprendista": in questo caso si esprime quale atto di fede appreso e trasmesso.