In apertura con Federica Francesconi e Paolo Franceschetti parleremo di pedofilia e potere.
Nella seconda parte parleremo del cosiddetto Piano Kalergi con Matteo Simonetti, autore del libro “La verità sul piano Kalergi”: rivela ciò che coscientemente è stato celato ai popoli e agli individui circa la natura di questa Europa. Il conte Kalergi, mente di rilievo ma anche inconsapevole (?) pedina è la figura di spicco di questa costruzione artificiale. Con lui e tramite lui agiscono poteri nascosti, che in un piano dettagliato e tramite un’opera paziente forgiano, anche nella teoria, una nuova élite, un nuovo stile di vita, che in parte è già in atto e in parte deve ancora completarsi.
Nella terza parte Stefania intervista Paolo Cucchiarelli, autore del libro inchiesta “Il segreto di Piazza Fontana“, con il quale parliamo della strage del 12 dicembre 1969 alla sede di Milano della Banca Nazionale dell’Agricoltura: le doppie bombe, il coinvolgimento dell’estrema destra e dei servizi segreti, le morti di Pinelli, Calabresi e Feltrinelli, la strategia della tensione.
A completare la puntata la ruota libera con Paolo Franceschetti in cui parleremo anche di delitti rituali, l’angolo di Barbara Marchand e la scheda del Maestro di Dietrologia.
Ascolta “Border Nights, puntata 255 (Matteo Simonetti-Paolo Cucchiarelli 19-12-2017)” su Spreaker.
Buon ascolto!
roberto
22 Dicembre 2017 @ 12:45
a proposito delle parole e dell’argomento di Franceschetti al minuto 49 devo esprimere il mio stupore. Siamo consapevoli del controllo del grande fratello ma non facciamo nulla per eluderlo. Non esiste solo Skype come non esistono solo i gestori di account di posta che tutto controllano e leggono. Non esiste solo Google che traccia ogni click. Basta usare le video-chat criptate e la posta criptata e motori di ricerca che non ti tracciano. Esiste un componente aggiuntivo di Mozilla Firefox che impedisce a chiunque di mettere il becco nella tua navigazione. Sarà solo per pigrizia mentale che non lo si fa?
Buone feste a tutti.
marc anthony
2 Gennaio 2018 @ 12:08
scusate il commento off topic ma è solo grazie a voi che ho imparato a identificare assurdità come queste quando le leggo, ci sarebbe da ridere se non fosse una notizia tragica: Il corpo era stato tagliato a pezzi, sparsi su un fazzoletto di terra in cima a un crinale al quale si accede percorrendo un breve sentiero collegato alla strada. Una macabra messa in scena, con le parti sezionate sparse a semicerchio in un raggio di quattro metri. La testa era intatta e non sembra mancare alcuna parte del corpo.
L’assenza di sangue fa ritenere che l’omicidio sia avvenuto altrove, così come la sezione del cadavere, operazione piuttosto complessa che riporta la memoria alla scia di sangue che si lasciò alle spalle Gianfranco Stevanin. Ma se il serial killer di Terrazzo seppelliva le sue vittime nei campi, l’assassino della marocchina potrebbe aver studiato un piano più ingegnoso: a poche centinaia di metri sorge una base militare abbandonata, divenuta la tana di molti cinghiali. E forse sperava che fossero proprio gli animali a far sparire per sempre il cadavere.
i cinghiali, ma vi rendete conto? un bel rituale per “propiziarsi” il 2018 altro che cinghiali. non so se ridere o piangere davvero! comunque buon anno a tutti