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4 Comments

  1. Frances
    19 Maggio 2018 @ 13:18

    il Libro di Jodorowski sui Tarocchi, che assieme a Camoin ha riprodotto, è molto utile per un Lavoro su di sé, perché, come fa con la Psicomagia, spiega sempre i Simboli in Chiave ottimistica, o, indirizza il loro Uso in una Direzione ottimistica [ha a che vedere con la cosiddetta Illuminazione di cui parlano le svariate Vie spirituali o anche, con la ”Materializzione dello Spirito o Corporalizzazione della Coscienza, et della Spiritualizzazione della Materia o Coscienzializzazione del Corpo”, ci cui parlano sia le Vie spirituali che, p. Es. Gustavo Adolfo Roll (il quale attendeva Scienziati capaci di decodificare meglio il Procedimento, renderlo evidente e così, da ciascuno facilmente riproducibile:

    come cucinare una Torta, avendone gli Ingredienti, diventandone consapevoli, e, sapendoli assemblare e poi cuocere o trattare in Modo, da risultare nell’Opera d’Arte desiderata ed auspicata, laddove ci vuole chi mappa la Ricetta, per renderla riproducibile da altrui, facilmente)], e i Tarocchi possono anche essere scelti guardandoli direttamente, e lasciandosi attrarre da quelli che nel Momento preciso della Consultazione [hanno sempre e solo a che vedere con il Consultante, e sé stesso, per una Comprensione di sé (sincero Interesse per sé e per come risolvere i suoi Problemi; mai Curiosità sterile e specialmente, mai Curiosità maliziosa verso il prossimo)] attirano di più la propria Attenzione [Ridondanza su attrarre, attirare, Attenzione];

    si può poi leggere il Profilo della Carta dal Libro interpretativo p. Es. di Jodorowski, oppure, si può provare a intuire cosa quella Carta comunica a sé [quali Dettagli o Simboli in essa attraggono, che richiamano Parti di sé che vogliono essere ”ascoltate”, sulle quali esse (di sé) desiderano si ponga la (nostra) propria Attenzione: senza Tabù (è Consultazione intima fra sé e sé, sempre finalizzata alla Riscoperta di sé, ai Fini della Completezza, Evoluzione, Sviluppo, Realizzazione dell’Integrità totale, e per la Guarigione di ogni Parte di sé, per il Raggiungimento della Wholeness/Holiness)].

    Felicità e Bene interiore-più-Felicità e Forza esteriore a ciascuno, e Luce interiore-più-Luce esteriore.

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    • Frances
      19 Maggio 2018 @ 18:00

      un altro Modo per leggere i Tarocchi, quali Strumento alla Riscoperta di sé, e fuor dalla Lettura standardizzata offerta per ogni Carta dai [pur bravissimi] Maestri [spirituali] che li han prodotti o interpretati [alla Luce della Consapevolezza, dell’Intuito consapevole e della Gnosi, dell’illuminante-Illuminazione loro, realizzata],

      è osservarli quando, scelti intuitivamente [lasciandosi richiamare dall’una o dall’altra Carta in Modo specifico], vengono disposti dinnanzi a sé,

      poiché allora formano un certo Mosaico, tutti assieme, e un Quadro completo [ogni Carta ne è un Tassello], che risulta dinamico [p. Es. osservando lo Sguardo dei Tronfi e Figure, se sono usciti (cfr. Arcani minori), e per rapporto all’Arcano maggiore scelto, verrà a crearsi una Linea di Movimento (segue lo Sguardo degli uni e degli altri, che p. Es. creano uno Zig-Zag, oppure una Linea di Fuga, altro), da considerare (a Livello intuitivo)],

      e specialmente, scegliendo 1 Carta degli Arcani minori per Seme [Coppe equivalente alla Psiche, Spade equivalente alla Mente, Bastoni equivalente alla Sessualità, Denari equivalente al Corpo <- da posizionare come in una Cornice, ognuno in un Angolo di essa], e 1 Arcano maggiore [da posizionare al Centro],

      ed è sensato lasciarsi [nuovamente] guidare dal proprio [invece che solo da quello del Maestro] Intuito, per comprendere cosa quelle Carte hanno da dire a sé, o da rivelare di sé, [l'Effetto ottico va lasciato risuonare in sé, per lasciare emergere Messaggi che provengono dall'Inconscio, che con quell'Incontro risonante, parleranno, avranno qualcosa da dire, da comunicare (anche solo a Livello di Sensazioni, che poi verranno automaticamente decodificate da sé, tramite Mente, Psiche ma anche, coscienzialmente)],

      e quale Fine c'è sempre e solo l'Autoconoscenza, la Riscoperta di sé [''be your own Therapist'' dice Manly P. Hall, ed è quello che dicono anche gli Psicomaghi o, i Tarotologi, altri].

      Bene interiore-più-Forza esteriore a ciascuno, ovunque-sempre.

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  2. Frances
    21 Maggio 2018 @ 14:55

    per la Trasformazione [da Crisalide a Farfalla, senza lasciarsi deviare da chi vuole ucciderci: v. coscienzialmente], vedere i Racconti alchemici di ogni Tradizione [v. sotto quanto detto da Cecilia Gatto Trocchi] e anche, p. Es. le Fiabe di Rabbi Nachman https://en.wikisource.org/wiki/Translation:Tales_of_Rabbi_Nachman

    OSSERVAZIONE 4., dell’Antropologa Cecilia Gatto Trocchi [in ”le più belle Fiabe popolari italiane”, Capitolo Introduzione],

    ”[…] la Fiaba diventa Parabola della Vita stessa, da cui trarre Insegnamento; la Morale della Fiaba non è quella “appiccicata” alla Fine del Racconto: la Morale della Fiaba è tutto il Percorso narrativo, in cui la Stasi è considerata sicuramente la Rovina; il Procedere verso un Fine [che è un ”lieto Fine”] è presentato come l’unica Salvezza;[…] nel traversare la Foresta dei Sortilegi, nell’affrontare il Pericolo, nel superare le Prove dolorose o difficili, il Protagonista acquista qualcosa, ed è sempre migliore rispetto al Passato; penso alla Possibilità dinamica a cui alludeva Friedrich Schiller, quando scrisse: “ho trovato un Significato più profondo nelle Fiabe che mi furono narrate nella mia Infanzia, che nella Realtà quale mi è stata insegnata nella Vita”; occorre allora ipotizzare che lo ”Schema iniziatico” sia una Struttura profonda dell’Avventura […], l’Eroe che porta a termine Imprese difficili, […] ripropone lo Schema implicito delle Iniziazioni rituali […], Compito difficile: quello di raggiungere una Coscienza matura adatta a fronteggiare la dura Realtà;Critici letterari come G.K. Chesterton e C.S. Lewis capirono che le Fiabe sono Esplorazioni spirituali, che rivelano ”la Vita umana come è vista o sentita o intuita dall’Intimo”;[…] un Universo narrativo così compatto non può soggiacere alle Mode o ai Programmi pedagogici ”razionaleggianti”, la ”Necessità” del Racconto di Magia è provata dalla Persistenza e dalla Continuità dei suoi Temi e dei suoi Motivi in Arte, in Musica, in Letteratura; il Racconto di Magia finisce con il cogliere qualcosa di Profondo ed Insondabile, che momentaneamente e fulmineamente si cala nella breve Storia quotidiana; la Favola avvicina a ”Verità remote e insondabili Profondità”, come affermava il Rabbi Nachman di Breslav, che bruciò i suoi dotti Scritti teologici e affidò tutto il suo Sapere mistico a tredici Favole di Magia; in una Frase del Mahabarata, Poema epico indiano, si afferma: ”Ascoltate le Fiabe, sono meravigliose e permettono di salvarsi l’Anima”.”;

    Felicità, Bene, Luce interiore-più-Felicità, Forza, Luce esteriore a ciascuno.

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    • Frances
      21 Maggio 2018 @ 18:01

      da Rebbe Nachman of Breslov. The Seven Beggars: & Other Kabbalistic Tales of Rebbe Nachman of Breslov (posizioni nel Kindle 52-54). Turner Publishing Company. Edizione del Kindle.

      “To separate between the light and the darkness” (Genesis 1:4). The Midrash explains: “The light is a reference to the ma’asim of the Tzaddikim, the darkness is a reference to those of the wicked” (Bereshith Rabbah 20). […] Our sages knew that in the latter generations […] would be exiled and would fall into a profound lethargy. “And it came to pass that, when the sun was going down, a deep sleep fell upon Abram; and lo, a dread, even a great darkness, fell upon him” (Genesis 15:12). […] The downfall is symbolically represented by the idea of sleep (Bereshith Rabbah 44). There are many who have fallen into this deep sleep. Some people believe they are serving God, but they are really sleeping. The years pass by and what are theyleft with in the end? There are others who are in such a deep slumber that they do not even know they are asleep (Likutey Moharan 60). The only way to wake people up, Rabbi Nachman tells us, “is through stories.”

      Bene interiore-più-Forza esteriore a ciascuno, ovunque-sempre.

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