“Il destino come scelta” di Thorwald Dethlefsen affronta il tema del confine tra libertà e predestinazione e insegna a prendere coscienza del proprio destino e ad andargli incontro consapevolmente: in questo modo il destino diventa una scelta, come dice il titolo stesso del libro. Tratta inoltre i temi più importanti per un percorso spirituale: le leggi dell’universo, la reincarnazione e le vite passate, i concetti di bene e male, il significato della malattia, l’importanza dell’astrologia. Dethlefsen ha lavorato spesso con Ruediger Dahlke, con cui ha scritto un altro libro fondamentale: “Malattia e destino”.
Anna
29 Novembre 2020 @ 14:11
Come dice sempre il mio amico e maestro sciamano, il libero arbitrio è tale nella misura in cui ci conduce verso il nostro destino già scritto, ad un certo punto della vita.
I punti di svolta, o eventi catalizzatori esistono per questo, sta a noi comprenderlo, la malattia è uno di quelli.
La maggior parte delle persone, essendo inconsapevole, non comprende quasi mai il motivo o i motivi per cui qualcosa accade nelle loro vite e reagiscono in modo scomposto all’evento, fallendo praticamente sempre.
Ma l’evento si ripresenterà puntuale fino a quando non avranno compreso che c’è una lezione da imparare al fine di evolvere.
Il mio amico sciamano ha avuto modo di parlare con una nota scienziata defunta da qualche anno, nel mondo dei morti. Questa donna sapeva perfettamente quale fosse lo scopo del suo essere stata una scienziata e del suo dono, ma ha preferito non seguire quel destino per soddisfare il suo ego e la sua fama di gloria.
Il risultato è che le è stato imposto di tornare sulla Terra nelle vesti di una bimba poverissima, di un’etnia che questa donna ha sempre nascostamente disprezzato, al fine di ricominciare un percorso di consapevolezza che durerà molte altre vite di sofferenza e tribolazioni, mentre in questa vita era già arrivata ad ottenere tutto ciò a cui ambiva…a patto che seguisse il suo destino fino in fondo, ovvero dire la verità su tante false scoperte scientifiche che tengono l’umanità soggiogata.
La verità però è che si può uscire dalla ruota delle incarnazioni imposte, ed è quello che gli sciamani fanno ogni giorno come lavoro su di sé, perché l’unico vero libero arbitrio non dimora né di qua né di là, a meno che non si sappia come fare appunto.