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2 Comments

  1. Cassandra M
    3 Dicembre 2021 @ 5:53

    Non vedo l’ora di ascoltare la puntata in cui si parlerà di “Harry Potter”. Sono una trentenne, quindi praticamente cresciuta con questa serie di romanzi – anche se poi l’ho letta integralmente, e con un certo interesse, solo all’alba dei venti, quindi alcuni anni dopo la sua pubblicazione e il suo successo mondiale.
    E’ molto particolare, a pensarci bene: tanto la faccenda della famiglia Black, i cui membri hanno tutti nomi di stelle fisse, quanto quella del personaggio di Lord Voldemort, il villain principale. Ho avuto l’impressione che questo personaggio sia in sostanza ciò che si ottiene quando si prende una qualunque cosa e da questa si sottrae l’amore – viene fatto capire abbastanza chiaramente. Poi c’è la faccenda degli Horcrux, che secondo me riassume bene la faccenda degli omicidi rituali: viene detto che, quando uno commette un omicidio, la sua anima si spacca in due (cosa molto realistica: uccidi sì quell’altro, ma anche una parte di te) e, attraverso uno specifico rituale (che non viene esplicitato), il mago può legare quella sua parte di anima spezzata a un oggetto o un essere vivente e perseguire l’immortalità – o una parvenza della stessa, perché poi vedremo che non è proprio così. E Voldemort, la sua anima, la divide in sette parti perché terrorizzato all’idea di morire. E pronto a tutto pur di conseguire questo obiettivo.
    Nel primo tomo della saga (“HP e la pietra filosofale”, guarda caso) viene nominato anche il personaggio di Nicholas Flamel, ancora vivente all’età di ottocento anni o giù di lì, insieme alla moglie.
    Secondo me qui c’è molto di significativo: o si tratta di romanzi canalizzati, oppure la scrittrice era un’esperta di esoterismo e nemmeno alle prime armi.
    L’unica cosa che, ahimè, mi lascia l’amaro in bocca, è che la maggior parte dei miei coetanei appassionati di questa saga letteraria non vede nulla di tutto ciò, non si fa domande, non le parte la scintilla da cui approfondire, “mah, ho letto questo spunto che mi ha incuriosito, andiamo a vedere di che si tratta”. Forse in questo tipo di divulgazione, attraverso opere di fantasia, vi è anche un effetto negativo, ovvero che una parte di appassionati rafforza ancora più la propria convinzione che “no, no, certi temi sono da relegare esclusivamente alla fantasia, la realtà è tutt’altra roba: è l’economia, è Mario Draghi che lavora per il nostro beneH, è Piero Angela, il Cicap, Burioni e compagnia danzante”. Non a caso l’ambiente cosiddetto “nerd” è uno dei più conformisti e reazionari in tal senso.

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    • ITALIA ENSEÑA
      17 Dicembre 2021 @ 6:02

      Hai perfettamente ragione.

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