1. Tutto inziò con Beethoven.
2. Il daimoku. Eddy B. E la musica a 432 hertz.
3. Le Bestie di Satana e il fenomeno metal.
4. Rapporti tra musica e magia. Tutto iniziò col suono.
5. Esempi di informazione del campo morfico. Io Giusy e la musica russa.
6. Tutto finì con Beethoven e i Costa Volpara
Questa è la storia del mio rapporto con la musica, e di quello che, negli anni, ho capito del rapporto tra magia, musica, spiritualità e manipolazione delle masse tramite la musica.
- Tutto iniziò con Beethoven.
Mi innamorai della musica classica a 13 anni, e tutto iniziò con Beethoven, Stavo guardando “Supergulp, fumetti in Tv” e uno degli episodi di Nick Carter era accompagnato dal sottofondo del Chiaro di Luna di Beethoven. Mi innamorai di questa musica, chiamai mia madre e le chiesi se conosceva quel brano. La fortuna fu che mia madre la conosceva e ancora di più quella di avere in casa una collezione di centinaia di dischi di musica classica, che mi permise di ascoltare tutte le sinfonie di Beethoven, e poi da lì passai ad ascoltare un po’ tutti gli autori. I miei preferiti erano Vivaldi, Cimarosa e la sua musica per clavicembalo, Rossini con le sue sinfonie (la mia preferita, e lo è ancora, è “Il pianto di armonia sulla morte di Orfeo” che curiosamente è la prima sinfonia che compose, a 17 anni, ignorata da tutti perché considerata troppo acerba).
Verso i 15 anni iniziai a collaborare con una radio privata, Radio Sole. Facevo diversi programmi, e il mio preferito era quello di dediche. Ma quello che mi motivava di più, e che mi spingeva a fare i programmi nelle ore più strane che nessuno voleva, come la domenica mattina alle 8, era costituito dal fatto che potevo andare in studio prima dell’inizio dei programmi, e registrarmi tutta la musica che volevo.
Mi ero accorto fin da adolescente che la musica aveva qualcosa di magico, almeno per me (scoprirò poi da adulto che lo ha per tutti, che lo sappiano o no, e che infatti è proprio con la musica che vengono manipolate le masse e veicolati messaggi). E mi ero accorto che i principali momenti della mia vita erano sempre accompagnati da qualche brano musicale che, come per magia, appariva al momento giusto.
L’altro fenomeno che per me fu evidente fin da quando avevo 15 anni è che le persone ascoltano la musica che si accorda con la loro anima, e per chiunque potrebbe valere il detto “dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei”. Mi sono reso conto inoltre che alcuni, addirittura, non ascoltano veramente la musica che pure mettono in auto e molti DJ non amano davvero la musica; ma ascoltano o mettono “la musica giusta” per far vedere che sono intenditori di musica, non avendo alcun contatto con la propria anima.
Solo per fare alcuni esempi di alcune sincronicità eclatanti capitatemi negli anni, Mariapaola morì nel reparto di un Hospice, il Nicola Falde di Santa Maria Capua Vetere; ogni reparto era chiamato con il titolo di una canzone di Renato Zero. Il suo si chiamava “Nei giardini che nessuno sa”, che era una delle canzoni che Mariapaola ascoltava nel periodo in cui aveva contratto il tumore. Nel viaggio che feci per andare da Napoli e Nova Siri, per la sepoltura, la radio mandò per la prima volta la canzone “Mariapaola” di Gianna Nannini, che parla di una donna strana, diversa dalle altre, che le cure ospedaliere hanno trasformato in modo da renderla irriconoscibile. “Mariapaola parlava con l’aria, Rincorreva i colori, Era nata una donna esclusa. Annullata, chiusa, allontanata? La rivedo, sul letto rilasciata, Con le mani senza presa, Coi capelli senza blu, Con la mente spappolata. Mi hanno detto “È ancora in cura”. Almeno prima parlava con l’aria, Rincorreva i colori, Maria Paola”.
All’università il brano che ascoltavo di più, come affascinato da esso, che mi dava anche forti sensazioni allo stomaco e mi faceva inspiegabilmente venire da piangere, era Babaji, dei Supertramp, personaggio che diventò centrale nel mio percorso spirituale quando conobbi Yogananda e iniziai a praticare il Kriya yoga, la tecnica insegnata da Babaji stesso. Fu Raul Pilotti, che tiene corsi di yoga a Roma, ad insegnarmi la tecnica; e per “coincidenza” fu anche lui che mi spiegò che esistono dei Gong che sono accordati con i vari pianeti per armonizzare gli squilibri del proprio tema natale.
Il Daimoku. Eddy B. E la musica a 432 hertz
A 40 anni conobbi il buddismo, e iniziai a recitare il Nam Myo Ho renghe Kyo, detto anche Daimoku (perché, non a caso, stimola le persone a far venire fuori quello che viene chiamato il proprio Daimon).
Qui successe un fenomeno stranissimo. Divenne impossibile per me ascoltare tutta la musica che avevo sempre ascoltato normalmente. Non che le canzoni non mi piacessero più; semplicemente, non riuscivo ad ascoltarle. Mi respingevano. Capii che dipendeva dal daimoku.
Potevo ascoltare solo musica sacra, orientale o occidentale e mantra, con l’unica eccezione di Gigi D’agostino, che ascoltavo sempre in auto a tutto volume (mai capito perché Gigi D’agostino mi abbia sempre stregato). Per un periodo ascoltavo sempre le canzoni di Giosy Cento, un prete cantautore che talvolta ho accompagnato ai suoi concerti solo per poter stare in mezzo alla sua musica; un giorno gli scrissi e gli dissi “Ciao Giosy, ascolto sempre le tue canzoni e so che spesso vai in giro per concerti, in tutta Italia; se ti serve un autista mi metto a disposizione”. E cosi lo accompagnai ad alcuni concerti e per me fu un’esperienza indimenticabile. Praticavo il buddismo, e molti non si spiegavano come io e lui potessimo andare insieme, senza capire che la musica è un linguaggio universale, che parla contemporaneamente ai tre livelli dell’essere umano, mente, anima e corpo. E che il divino è unico, e che le tradizioni spirituali sono solo diversi fiumi che hanno una fonte unica e confluiscono nello stesso mare.
Ad ogni modo mi interrogavo sul perché di questo fenomeno (cioè perché non riuscivo più ad ascoltare musica tradizionale) fino a che un giorno ebbi un’illuminazione.
Mi telefonò infatti per una consulenza Eddy B., un imprenditore che aveva aperto una fabbrica di sintonizzatori e amplificatori. Mi spiegò che aveva ricevuto una persecuzione da alcuni ambienti massonici e era andato in rovina ma non riusciva a capire il perché. Dopo diverse conversazioni capii il motivo. I suoi amplificatori infatti, trasformavano automaticamente la musica, da 440 a 432 hertz, riportandola a frequenze più armoniche con l’energia dell’essere umano. Per questo motivo subì una persecuzione e dovette chiudere l’azienda.
Approfondii quindi tutta la problematica della musica a 432 hertz, e capii l’importanza della musica per chi manipola le masse.
Gli strumenti venivano accordati a 432 hertz fino a che a Londra, dopo la seconda guerra mondiale, si tenne una conferenza internazionale che approvò lo standard dell’accordatura a 440, nonostante fosse stato dimostrato scientificamente che tale accordatura producesse effetti negativi sulla psiche umana.
La musica infatti può avere un effetto curativo, elevando l’anima e lo spirito dell’uomo. Prima degli anni 50 non era così frequente che le masse ascoltassero musica, che era riservata a quei pochi privilegiati che potevano permettersi il giradischi. La maggior parte delle persone non aveva neanche la radio, e ancora non esisteva la diffusione. Dopo gli anni 50, il potere sentì l’esigenza di prevenire gli effetti benefici che la diffusione delle musica poteva avere sulle masse. Si decise quindi uno standard di accordatura che producesse effetti negativi sulle vibrazioni delle persone, a prescondere dal tipo di musica suonata.
In sintesi, capii che la mia energia era, molto semplicemente, mutata, e non si accordava più con la maggior parte della musica in commercio. Per questo riuscivo ad ascoltare solo mantra e musica sacra.
- Le Bestie di Satana e il fenomeno del metal.
Nel periodo in cui facevo l’avvocato mi occupai del caso delle Bestie di Satana, diventando legale dei due cosiddetti “capi”, Paolo Leoni e Nicola Sapone. Studiai il loro caso dal punto di vista processuale, trovando infinite prove della loro innocenza. E studiai il caso dal punto di vista esoterico (anche quello fondamentale per muoversi all’interno di certe vicende).
Dal punto di vista rituale, mi resi conto che tutta l’operazione era un grande sacrificio umano, il cui scopo secondario (sorvoliamo sul principale, impossibile da capire per chi non si occupa di esoterismo) era sferrare un attacco alla musica metal, da quel giorno indissolubilmente associata, nella mente delle masse, al satanismo. Molta gente infatti associa metal e satanismo, e viceversa.
Siccome fino a quel momento la musica metal, l’hard rock e tutto questo genere mi avevano sempre respinto, sono andato a studiarmi il fenomeno per capirne il motivo. Perché il potere teme la musica metal?
Ho scoperto che in realtà il potere manipola tutta la musica, perché, come vedremo, essa è fondamentale per controllare l’energia delle masse. Non a caso le musiche più famose, oltre ad avere una melodia spesso inascoltabile, soprattutto hanno dei testi di una superficialità disarmante.
I cantanti che provano a veicolare messaggi importanti, vengono regolarmente uccisi, o messi da parte (pensiamo a Rino Gaetano, Fabrizio De Andrè, Michael Jackson, Lucio Battisti, di cui ci siamo occupati in questo blog e molti altri). Mi ha colpito molto la storia dei due fratelli Bennato, Eugenio ed Edoardo. Edoardo, a un certo punto, pubblicò “sono solo canzonette”, quasi a dire “non vi preoccupate, non veicolerò messaggi importanti”. Infatti, a differenza del fratello Eugenio, ebbe maggior successe, nonostante le musiche del fratello siano più belle, e molto più profonde (Mediterraneo, ad esempio, è un vero capolavoro).
Per quanto riguarda il genere metal, però, vale un discorso a parte; esso è una sorta di nicchia, e può permettersi di creare testi di una profondità unica. Mi sono andato a leggere i testi degli Iron Maiden (molti loro testi sono veri e proprie parabole spirituali), di Ozzy Osborne, Marylin Manson e sono rimasto stupefatto dalla profondità di essi. Parlano di paradiso, inferno, Dio, Crowley (stupenda Mr Crowley, di Ozzy Osborne), Steiner, Babaji, ecc.
Da qui l’attacco alla musica metal, effettuato tramite l’operazione Bestie di Satana, per affossarne ulteriormente le potenzialità, tramite il bombardamento mediatico che questa storia ha scatenato sulle masse, associando le (inesistenti) Bestie di Satana alla musica metal e al satanismo acido (fenomeno inesistente, perché i veri satanisti sono altri, non 4 disgraziati, minorenni e drogati, che non sanno nulla di esoterismo).
- La musica e la magia. Tutto iniziò col suono.
Negli anni, grazie ad una serie di sincronicità, studi, esperienze, incontri (Michele Proclamato e la sua legge dell’ottava, Enrico Marconi, un direttore di orchestra che mi ha fornito una serie di spunti e conferme molto interessanti, Roberto Romiti con “la musica ci salverà”, Raul Pilotti, che mi ha fatto conoscere il fenomeno dei gong armonizzati con i pianeti per riequilibrare astrologicamente gli squilibri planetari del tema natale) e molto altro che ora non posso raccontare, perché altrimenti questo articolo diventerebbe un romanzo ho capito, in sintesi, quanto segue.
L’universo fu creato col suono. In principio era il verbo, e il verbo era Dio, e il verbo era presso Dio, dice il vangelo di San Giovanni. Per gli orientali il suono primordiale con cui venne creato l’universo è l’aum, o OM, da cui l’Amen del cattolici.
Il suono si basa sulle sette note, più l’ottava, e da qui il 7 e l’8 come numeri fondamentali della creazione (sulla legge dell’ottava si basano i tarocchi ad esempio e la loro suddivisione in arcani maggiori e minori e la legge dell’ottava è la base della creazione) e con il suono si crea tutto.
Abracadabra, infatti, la formula magica per eccellenza, significa “io creo con la parola”; le formule magiche infatti sono fatte di suoni, come i mantra (che io ho infatti sempre visto come una formula magica; per questo il Nam Myo Ho Renghe Kyo permette i cosiddetti “benefici”, secondo la terminologia del buddismo di Nichiren.
Col suono, insomma si costruiscono mondi.
Giusto per fare un esempio, nei testi di Nicolas Roerich si dice esplicitamente che le piramidi furono costruite col suono (ecco come si potè assemblare pietre di dimensioni tali che anche oggi sarebbe impossibile costruirle, nonostante le nostre moderne tecniche di costruzione).
Il suono, la vibrazione, la musica, sono alla base della conoscenza spirituale.
Ecco il motivo per cui i media ignorano o ostacolano tutte le musiche che veicolano contenuti spirituali.
La musica e la parola costituiscono la base della magia, ed infatti coi mass media è tramite parole e musica che incantano le masse e possono convincere miliardi di persone a vaccinarsi, o convincerle che esistono guerre giuste e guerre ingiuste, con buoni e cattivi.
Con la musica, mi spiegò un musicista tempo fa, si informa il cosiddetto campo morfico. Cioè, in sostanza, si trasmettono vibrazioni nell’etere, che vanno a cambiare l’energia di luoghi e persone. Questo avviene sia che le persone siano consapevoli del fenomeno, sia che ne siano inconsapevoli. Il campo morfico viene informato anche se quella determinata musica non la ascolta nessuno (esattamente come i pensieri, che si propagano nell’etere, e prima o poi verranno “recepiti” e catturati da qualcun altro); si propaga nell’etere, informandolo dell’energia prodotta da quella musica. Ovviamente ha una maggiore efficacia se viene diretta, consapevolmente, verso una massa di persone (si pensi ai concerti, alle radio e alle TV).
Per questo Roberto Romiti insieme a Capitanata, un compositore di musica a 432 hertz che pratica la cosiddetta musicoterapia, ha iniziato un progetto un sito che si chiama “La musica ci salverà” (sul sito https://www.rinocapitanata.com). E lancia una proposta: Diventa il tuo medico della musica. Informandosi sulla musica a 432 hertz al motto di “più musica e meno medicine”.
- Alcuni esempi di “informazione del campo morfico”. Io Giusy e la musica russa.
Poche settimane fa mi è capitato un fenomeno curioso. Mi sono svegliato una mattina con la mente completamente vuota, incapace di meditare e riflettere. Il fenomeno in sé è per me positivo, perché in effetti rifletto troppo, rifletto sempre, e talvolta il pensare e riflettere mi distoglie dalle cose quotidiane che comunque rivestono la loro importanza. Contemporaneamente si è verificato un altro fenomeno. Ho iniziato ad ascoltare continuamente, tutto il giorno, musica russa e cinese. Con alcuni brani che mandavo in loop più di altri, ogni giorno diversi e casuali.
L’ascolto di questa musica era accompagnato da sincronicità continue ed eclatanti.
Ad esempio una mia amica mi parlava di alcuni suoi sogni e di Federico Fellini, come sia stato importante per la sua vita. Ho tradotto il testo che ascoltavo in loop quel giorno e si intitolava proprio “Federico Fellini” di Galibri e Mavik.
Mentre stavo studiando un personaggio spirituale cercando di capire se fosse un maestro o un semplice incantatore di serpenti, o un pifferaio come nella favola, ascoltavo un brano finlandese dal titolo Pillipiipari di Juhana Haukkala. Anche questo lo mandavo in loop continuamente e quindi ho deciso di tradurlo: il titolo è Pifferaio, e descrive un’infanzia identica a quella del personaggio che stavo studiando, con una vita identica a quella del personaggio.
Un giorno ascolto una bellissima e struggente canzone di Vlad Porfirov. La traduco. Il titolo è “Elena” e la mando alla mia amica Elena. Che proprio in quel momento stava male. Soprattutto con Elena capitano coincidenze sincroniche musicali abbastanza eclatanti. Tra le più curiose c’è questa: stavo parlando con lei di queste e molte altre coincidenze che mi capitano che non riesco a interpretare, ma che erano talmente tante che mi spaventavano; allora Elena mi chiese “ma perché, di cosa hai paura?”. Risposi: non lo so, ma mi sento come se stesse per capitare qualcosa di eclatante, senza sapere cosa; mi sento come uno che corre a 300 all’ora in autostrada e rischia di schiantarsi al casello senza rallentare”. Decido di tradurre allora la canzone che rappresentava il loop di quella giornata, dal titolo “Jalavei”, un brano pop finlandese di DJ LG. La traduzione è “Sciocco”; il testo inizia con “E mi sono svegliato in autostrada, qualcuno mi ha tolto una gamba da sotto” e prosegue dicendo che i genitori lo volevano prete, ma lui canta ora, e si diverte. In sintesi la metafora della mia vita, con un invito a non preoccuparmi (il titolo è eloquente e viene ripetuto varie volte durante la canzone).
Siccome questo fenomeno comunque mi preoccupava, specie il fatto di ascoltare musica anche di notte talvolta addormentandomi con essa, telefonai al mio amico Tiziano chiedendogli se non fossi parassitato da qualche entità. Lui mi rispose “no Paolo, tranquillo. Nessun parassita, solo qualche piccolo effetto collaterale del tuo rapporto con Giusy, in cui c’è uno scambio energetico troppo forte”.
Telefono a Giusy, e le chiedo delle spiegazioni. “Si. Dipende da me tutto questo. Ma non preoccuparti mi dice, ti ho solo fatto un trattamento per rendere più recettivo il tuo mercurio; pensavi troppo e dovevi liberarti la mente, al contempo aumentando la sensibilità alle energie, per muoverti in modo meno razionale.”
Si ma la dance cinese e russa? Chiedo.
Risponde: “Proprio ieri sono stata in un posto dove mettevano musica cinese e devo avertela trasmessa. Quanto a quella russa, dipende solo dal fatto che la musica russa è più pura della nostra. Loro hanno una tradizione musicale più recente della nostra, quindi i loro testi e le loro musiche sono più puri, essenziali, come la nostra musica degli anni 80, che infatti ha lasciato testi, canzoni, gruppi, intramontabili ancora oggi, e che nulla hanno a che vedere con la spazzatura musicale che circola attualmente”.
Ora, dal momento che Giusy mi ha fatto dei lavori di apertura del cuore, al quarto chakra, mi sono andato a tradurre i testi delle canzoni che ascolto di più, tutte del cantante russo Vlad Porfirov. Sono tutte canzoni, non a caso, che parlano di amore. Amore per la famiglia, la madre, la moglie, le amiche, gli amici, gli animali, la terra, i lavoratori, il miglior amico (una delle canzoni più belle è proprio “il mio miglior amico” che Fabio ha trasmesso a Border Nights poco tempo fa). Si tratta dell’effetto indiretto dell’apertura del cuore, che in questo periodo mi consente di ascoltare solo testi con contenuti relativi all’amore universale (nelle canzoni di Vlad Porfirov c’è anche una canzone che parla dei lupi, e di quello che provano quando vedono un cacciatore, ad esempio).
Una volta preparata la bozza di questo articolo che state leggendo, l’ho mandata ad Elena, dato che parlavo di lei. Lei l’ha letta e poi mi manda un messaggio. “Paolo questa devo raccontartela perché è troppo divertente. Dopo aver letto il tuo articolo sono entrata in auto e la radio mandava il brano di Max Gazzè, dal titolo “una musica può fare”. Io mi diverto troppo. Surfare su questa cosa qua è la cosa più divertente del mondo”.
Grazie allo strano rapporto con Elena e alle sincronicità musicali che ci accompagnano da mesi, ho iniziato a capire alcuni meccanismi energetici e mi è venuta la spinta di scrivere questo articolo.
Successivamente ho mandato il testo della bozza anche ad Alessandra Tucci, dal momento che la nominavo, prima della pubblicazione. E, combinazione, in questi giorni stava riflettendo sulla musica a 432 hertz e sentiva l’esigenza di ascoltare musica di questo tipo.
Ecco quindi un esempio di “informazione del campo morfico”: Vlad Profirov ha informato il campo morfico tramite le sue canzoni. Io ho recepito queste informazioni grazie al lavoro di apertura del cuore fattomi da Giusy. E queste vibrazioni verranno di nuovo trasmesse (ad esempio tramite l’articolo che ho scritto, che senza la musica di Vlad non sarebbe stato possibile; ma questa energia sarà trasmessa ad ogni attività che farò d’ora in poi, anche la più banale).
Tutto questo insomma è stato reso possibile da Giusy che mi ha fatto il lavoro astrale su cuore e mente; da Vlad che, senza saperlo, mi ha “informato“, da Elena e dal rapporto che ho con lei che mi ha consentito di capire questo fenomeno, discutendolo insieme e vivendolo insieme (diversamente non l’avrei capito razionalmente). Ma anche grazie al collegamento con tutte le persone attorno a me, da Roberto Romiti, a Stefania, Alessandra, ecc. formando insieme una sorta di sinfonia.
Ripenso a Roberto Romiti, con la sua musica ci salverà, e ne capisco sempre di più il senso.
- Tutto finì con Beethoven e i Costa Volpara.
Una domenica di ottobre ho fatto una conferenza a Viterbo sulle possessioni angeliche e demoniache. Antonello Giovanni Budano, il fondatore della band Costa Volpara, mi ha portato un regalo. Uno strano regalo: un raccoglitore di dischi a 33 giri con musiche di Beethoven. Tra un disco e l’altro c’erano dei CD dei Costa Volpara. E infine un libro con la sua biografia. Il tutto messo dentro una grande busta con la scritta “Amore”.
C’è da notare che erano mesi che io e Antonello avevamo detto di vederci. Non lo conoscevo ancora ma mi chiese di vederci perché doveva darmi una cosa. Per un motivo o un altro non siamo mai riusciti a vederci. Tempo fa Antonello chiese ad Alessandra Tucci se, quando ci saremmo visti, poteva darmi lei questa “cosa”. Ma anche il mio appuntamento con Alessandra saltò. Mentre io non riuscivo mai ad andare ad uno dei suoi concerti per cui alla fine è venuto lui alla mia conferenza e mi ha portato questa cosa misteriosa. Il regalo, appunto. E me l’ha portato in un giorno particolare per me, perché proprio quel giorno stavo riflettendo su alcuni gesti di una persona che conosco, che mi dimostra il suo amore in un modo per me insolito e talvolta indecifrabile (indecifrabile come il regalo che mi ha portato Antonello, dentro alla busta con la scritta “amore”). Inoltre stavo riflettendo sul rapporto tra me e Giusy, e questo legame musicale tra me e lei.
Meditare su questo regalo, che è arrivato sincronicamente in questo giorno particolare, mi ha permesso di far affiorare tutti i ricordi della mia vita collegati alla musica, il filo rosso che lega tutto il mio strano rapporto con la musica, fino a quello, paradossale, che si è instaurato quando ho conosciuto Giusy. Sono partito dai miei 13 anni, e ho ripercorso tutte le tappe di questo mio percorso, compreso i sogni ricorrenti che facevo da bambino, in cui sognavo di espandere musica attorno a me in modo naturale, armonizzando i brani che uscivano dal mio corpo con quelli delle persone di fronte a me.
Una volta che ho ripercorso tutta la strada che con la musica ho fatto fin qui, l’ossessione per la musica russa è finita.
Insomma, tutto iniziò con Beethoven, e finì con Beethoven. Grazie ad Antonello che, senza saperlo, è stato condotto dai suoi spiriti guida verso di me nel giorno giusto, e col messaggio giusto. Ricordandomi una cosa che comunque ho capito da tempo ormai. Che tutta la vita è una magia, ma la magia è musica, e la musica è magia. Con la musica si fa magia, e i musicisti sono dei maghi, spesso inconsapevoli, come Antonello, che mi ha portato un regalo magico, in un momento magico, proprio come un angelo, il giorno in cui tenevo la conferenza sulle possessioni angeliche. E Giusy, che vive nella magia e nella musica da quando è nata, e armonizza ambienti e persone attorno a sé, e vive per la musica e la magia al tempo stesso, non poteva che portare effetti sulla mia vita s quella delle persone attorno a me di tipo magico e musicale insieme.
Eravamo un gruppo di maghi e di streghe che venivano da altre vite e che in questa si sono reincontrati e riconosciuti. Ognuno coi suoi talenti, le sue peculiarità, e i suoi casini (normalmente più grossi dei propri talenti). Stefania, Tiziano, Elena, Arciere, Elisabetta Giuliani, Alessandra B, Alessandra Tucci, Janis Rastelli, Ally B., Fabio Frabetti, Maurizio B, Roberto Romiti. Ognuno ha i suoi doni, e le sue particolarità. In questa vita siamo venuti per combattere la nostra battaglia: capire noi stessi.
Gaetano
28 Ottobre 2022 @ 4:33
Se la matrix in cui viviamo fosse il frutto del Demiurgo e dei suoi arconti, che senso avrebbe interpretarne il funzionamento? L’unica via d’uscita sarebbe quella di ignorarla oppure sabotarla. Una matrix costruita per contenere ed ingannare le anime non meriterebbe la nostra attenzione. Ciò inficerebbe la ragion d’essere di molte tradizioni spirituali e della spiritualità in assoluto. Che senso avrebbe infatti allinearsi ad un sistema carcerario? Che senso potrebbe avere interpretarne i segnali?
Jakeve
31 Ottobre 2022 @ 11:13
sulla musica e il buddismo devo esprimere la mia opinione, parlo da ex praticante del buddismo di nichiren, che praticai per 4 anni iniziando a 23 e tutto il periodo praticato ascoltavo musica elettronica e a volte rock, non ho mai pensato che non armonizasse con questa musica il daimoku, ma lo ritenevo un perfetto connubio , del resto, provavo piacere uscendo dai centri sociali pieno di ” vibrazione negativa ” sentendola in ogni fibra, ( HIGH 440 hz ) alle 5 del mattino con musica elettronica a palla e sempre col daimoku a casa.
Comunque , non piacevo a quasi nessuno dei buddisti anche se non ero l’unico a usare uno stile simile, molti sono , anzi, erano , estremamente conformisti, forse l’unica cosa bizzarra che fanno è solo il praticare buddismo.
Cominciai a staccarmene definitivamente dalla musica , o da un certo tipo , con pratiche di altro tipo, ma no col daimoku. ( adesso non ascolterei nessun tipo di musica che non sia spirituale o se lo faccio , per pochi minuti, giusto per vivere nella nostalgia )
Credo che la musica metal, se dovesse essere associata al satanismo, non è perchè il potere teme il metal e il rock, essendo la musica metal e rock creata e gestita dal potere stesso, ma è per fare l’operazione opposta, quindi non è per diffamare il metal, siccome che è musica diversa da quella commerciale, sarebbe anche abbastanza difficile farla passare per la stessa cosa, quello che vogliono fare , secondo me , non è diffamare il metal o il rock, ma creare una banda di persone che si credono di andare controcorrente, e la storia del satanismo comunque esiste sul serio, ( anche se non in tutti che ascoltano questo genere, anzi in pochi a dire il vero ), e come contrapposizione al dio cattolico o cristiano.
Quindi secondo me non si tratta di ostacolare le musiche che veicolano contenuti spirituali, ma si tratta di creare diversi gruppi sociali antagonisti, dove tra l’altro , la creazione di questo gruppo viene paradossalmente creata con la scusa ” dei media che ignorano o ostacolano le musiche che veicolano messaggi spirituali ” ma, lo scopo, il fine , è un altro. è facile fare entrare un gruppo di persone appartenenti al mainstream in un altro gruppo , casomai antagonista , facendogli credere che il sistema o la gente in generale , o la massa , a questo genere gli sarebbero ostili ( cosa comunque vera, ma per le persone che decidono di seguire un certo stile, e si sa, le persone non sono tutte uguali, è ovvia la cosa, e alcune sono portate a seguire altre cose…. ) per poi alla fine andare a prendersela, nel culmine , anche con i cristiani e i cattolici. La prima cosa che una qualsiasi pubblicità fa per prendere per il naso qualcuno è dargli da intendere che se si mette il tale profumo , per esempio, sarà diverso da tutto il resto della gente… e qui stanno facendo la stessa cosa.
Alcuni poi arrivano a credere che le discipline spirituali esoteriche orientali siano più profonde di quelle occidentali, e tale cosa è molto sbagliata. L’esoterismo cristiano, un esempio è Daskalos, l’ebraismo esoterico, l’ermetismo , sono sistemi di conoscenza che solo uno che sa poco , crede non siano all’altezza del buddismo. Penserebbero forse alcuni che una persona, cresciuta col cattolicesimo , e che andava a messa tutte le domeniche mattine cominci a un certo punto, dopo essersi fatto una collezione di musica rock e metal, o magari elettronica alternativa, o, cosa terrificante , psichedelia hippy, si metta a suonare i sonagli dei pellerossa e a cantare i canti hinduisti e buddisti, facendogli contemporaneamente credere, tenendolo ignorante , che l’unica spiritualità occidentale sia il cattolicesimo ufficiale ?
non è per essere incazzati, ma qualsiasi persone se, e dico se, realizza la cosa…… potete anche cestinare, ma è vero.
Anna
4 Agosto 2023 @ 16:56
Concordo.
Mi hanno sempre fatto sorridere gli occidentali che si buttano nelle filosofie o religioni orientali senza capire che se non sei nato in quei posti non ce l’hai a livello ancestrale e persino genetico. Ma molti liquidano il tutto con un “ma noi siamo cittadini del mondoooooo”, “ognuno di noi può essere e praticare quello che vuoleeeeee”.
E invece proprio no.
D’altronde i geniacci che hanno creato il Cristianesimo in Occidente e l’Islam in Medio Oriente lo avevano capito già secoli fa.
In ogni caso, hai fatto bene ad uscirne. Dal praticare qualunque cosa in gruppo non esce mai nulla di buono, al contrario si creano solo eggregore parassite che si nutrono di basse energie, quelle inevitabili in percorsi fintamente spirituali come il Nichiren…e tutti gli altri.
Io poi da donna ripudio qualunque religione o credo che reputi la donna un essere inferiore, il buddismo è tra queste, per cui raus.
Pratico lo sciamanismo e ascolto musica prog rock e metal, alzano le vibrazioni altro che satanismo 😊 tanto dipende tutto dalla consapevolezza raggiunta, il resto è conseguenza o noia.
Daniele
31 Ottobre 2022 @ 23:42
Scusi, Sig. Franceschetti se sono un po’ off-topic ma non sapevo dove scriverle per chiederle una cosa.
È di pochi giorni fa il polverone mediatico sul famoso pranzo di pesce di Gubbio. Una fake news ingigantita oltre misura in pochissimo tempo.
Due giorni fa vedo una notizia che dice che Raffaele Sollecito e Amanda Knox si sono rivisti in Italia in questi giorni e sono andati in visita…a Gubbio!!
Mi chiedo se in realtà queste notizie sino collegate e rappresentano realmente messaggi nascosti a noi comuni mortali.
Grazie