In questa puntata ci occupiamo degli attacchi terroristici di Parigi del 13 Novembre.
Con Enrico Carotenuto di Coscienze in Rete (coscienzeinrete.net) analizziamo l’accaduto dal punto di vista politico, strategico e tattico, unito agli aspetti psicologico-sociali da parte dei mass-media dell’uso strumentale delle notizie, senza tralasciare la simbologia e la visione spirituale che vi sono comprese dietro questa nuova strategia della tensione.
http://www.spreaker.com/user/formedondaradio/forme-donda-10-puntata-19-11-2015
Anonimo
20 Novembre 2015 @ 14:00
Non è vero che nessuno, per quanto concerne la politica, ha fatto mai proposte di buon senso:
https://www.youtube.com/watch?v=F99ZmAKqCBQ
Questa trasmissione, ad esempio, è del 26 Febbraio scorso.
Io non ricordo altri politici, di altri schieramenti, che abbiano mai detto le stesse cose.
Anonimo
20 Novembre 2015 @ 21:22
Scusate ma non mi torna il discorso per cui Enrico Carotenuto accosta la Chevening Scholarship IN MODO DIRETTO ai Servizi Segreti del Regno Unito. Secondo quanto mi risulta essa è legata al Foreign Office, che equivale ad un MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI. Non è corretto fare di tutt'erba un fascio e confondere il Foreign Office con i Servizi Segreti britannici. Il suo ragionamento a proposito del terzo membro di "SITE" Rohan Gunaratna può essere anche giusto, ma bisogna essere precisi nell'evidenziare certi legami… Maurizio
Anonimo
20 Novembre 2015 @ 21:42
Dirò una cazzata, ma a me pare che il ritardato di Firenze si sia accorto di essere entrato in un "gioco" più grande di lui, e che voglia uscirne indenne ma non sa come. Se qualcuno ha una visione meno strampalata della mia, sarei lieto di leggerla. Paolo, che dici?
Luca C.
23 Novembre 2015 @ 20:31
Che vi devo dire… non mi è piaciuta molto… in primo luogo perché questi centri di potere che individuano Carotenuto padre e figlio sembrano, nella loro narrazione, dei burattinai che governano in proprio la scena della grande politica internazionale, cosa a cui personalmente non credo, perché non bastano le idee, e nemmeno le intelligenze a muovere le forze in campo. In questo la penso piuttosto come Carpeoro: non c'è una persona sola, o una decina di persone, che si mettono d'accordo nel governare e nel manipolare.
In secondo luogo, vedo in Carotenuto padre e figlio una pericolosa tendenza all'impoliticità. Anche tutto questo rifiuto della Russia e di Putin, ridotto a un criminale internazionale…. Putin uccideva per il KGB? E allora? Almeno lui uccideva in prima persona, invece di far uccidere agli altri milioni di persone.
Questo orientamento tutto "peace and love" non fa altro che portare le persone su un binario morto. L'alberello vicino casa, il cagnolino randaggio, il gruppo di acquisto solidale… è il "potere dei buoni" su cui ha detto parole molto efficaci Giorgio Gaber nella canzone che portava quel titolo.