- Premessa. 2. Come funzionano. 3. Quando funzionano. 4. Le letture individuali. 5. Per finire
Premessa
Sul fatto che i tarocchi funzionino non ho mai avuto dubbi, leggendo i tarocchi fin da adolescente. Leggevo spesso i tarocchi a compagni di scuola, e anche a professori, al liceo. E a volte mi stupivo di quello che vedevo nelle carte.
Mi sono spesso stupito anche delle letture che mi sono state fatte.
Ricordo a febbraio del 2006, quando una cartomante mi predisse, con molta precisione: “Ti fidanzerai a settembre, con una donna conosciuta in riva a un lago”. E così fu. Ad agosto a Casa Sangam, a Gubbio, durante un ritiro spirituale, conobbi Laura, e a settembre iniziammo una relazione (finita rovinosamente dopo due mesi; la cartomante aveva predetto l’inizio, non la fine).
Manuela Shardana, una mia amica di Facebook che fa la cartomante di professione, la incontrai a Londra nel 2015 e mi pronosticò che avrei fatto un’importante conoscenza, con una donna giovanissima con una bambina piccola, che mi avrebbe insegnato molte cose a livello spirituale. Così fu, e da lì sono nati i miei articoli scritti insieme ad Ambra Guerrucci, che sono tra i più importanti del mio percorso spirituale; e nacque con Federico, suo marito, l’avventura del libro “Alla ricerca di Dio”.
Per non parlare di Lavinia, una mia amica che oltre ad essere una guaritrice olistica è anche cartomante e veggente, che ha il dono di chiamarmi spesso all’improvviso, e dirmi le cose giuste al momento giusto.
Potrei parlare di Tiziano, il mio amico cartomante che condivide con noi la partecipazione a questo sito; ma sembrerebbe un articolo pubblicitario e allora sorvolo.
Un evento che mi rimase impresso fu quando, nel 2009, prima di recarmi al lavoro nel mio studio come ogni giorno, gettai le carte per la giornata e vennero fuori i seguenti arcani: Torre, Dieci di spade, Morte. Una terna così negativa non mi era mai capitata nella vita. Capii che sarebbe stata una giornata da ricordare, sperai che le carte si sbagliassero, e arrivato in studio mi attendeva la lettera dei miei colleghi, con la quale mi comunicavano che dovevo andarmene dallo studio insieme ad un’altra mia collega giudicata scomoda. Tre giorni dopo ero fuori dallo studio.
Come funzionano.
I tarocchi funzionano secondo il principio ermetico “come in alto così in basso”; che nei Vangeli diventò “come in cielo così in terra”; altre varianti sono “come nel piccolo così nel grande”.
Tutto ciò che accade nel cielo, si riflette sulla terra. E tutto ciò che accade sulla terra, è il riflesso di qualcosa di più grande.
Tutto, nell’universo, si muove secondo una corrispondenza matematica e geometrica precisa; i pitagorici sostenevano che con la matematica si può conoscere l’universo, e il grande merito di Pitagora fu quello di aver applicato la matematica alla spiritualità; non a caso la massoneria, che della dottrina pitagorica ha ripreso molto, non parla di Dio ma di un “Grande architetto dell’universo”.
Ora, una delle leggi matematiche presenti nell’universo è la cosiddetta legge dell’ottava, di cui più di ogni altro si è occupato Michele Proclamato.
Per capire questa legge, occorre partire dall’idea, comune a tutte le religioni, secondo cui il mondo nacque dal suono.
Om è il suono primordiale della creazione, secondo il buddismo e l’induismo. Dio creò il mondo, dando ad ogni cosa un nome, secondo la Genesi; e anche nel Vangelo di Giovanni si dice “in principio era il verbo, e il verbo era Dio, e il verbo era presso Dio”. Il verbo, cioè la parola, ovvero il suono.
Il suono (e dunque la musica) sono quindi la vibrazione di base con cui si crea tutta la materia (da questo principio nasce la scienza dei mantra).
Ora, la musica si basa su sette note (do, re, mi, fa, sol, la, si); a partire dalla settima si ricomincia col Do, per cui si sale – come si dice comunemente – ad un’ottava superiore.
Considerando che col suono si crea o distrugge la materia, e considerando che il suono non è altro che la velocità e l’intensità della vibrazione con cui si modula la materia, ma che sia la materia che il suono sono fatti della stessa energia, di cui cambia solo la velocità di vibrazione, è logico che tutta la materia, quando viene creata, segue regole matematiche ben precise, che si basano sulla legge dell’ottava.
L’iniziato è colui che sa decifrare la matematica e la geometria dietro alla creazione, non solo divina, ma anche umana.
In teoria, i saggi e i sapienti possono quindi ricavare segni del passato, del presente e del futuro, in ogni fenomeno umano. Gli sciamani, infatti, ricavano queste informazioni dal volo degli uccelli, dalle piante, dai venti, o da tutti questi elementi insieme.
Questo perché la materia si dispone secondo leggi precise; e facendo una richiesta al cartomante, le carte si disporranno secondo l’energia della richiesta, e della persona che chiede il consulto.
Una lettura previsionale del passato e del futuro può quindi – in teoria – essere effettuata con qualsiasi mezzo, compresi i fondi del caffè, le carte napoletane, e qualsiasi altro simbolo o segnale della natura circostante. L’unica cosa veramente fondamentale è che l’individuo sia in grado di leggere questi strumenti.
In altre parole: come in alto, così in basso; come in cielo, così in terra; come nel consultante, così nelle carte: queste si disporranno, quindi, secondo l’energia del consultante e della situazione del momento.
I tarocchi non sono altro che uno strumento come qualsiasi altro, ma creato apposta per effettuare previsioni, con simboli che semplificano la lettura e la decifrazione simbolica, e che sono alla portata di tutti; e unicamente per questo sono più utilizzati degli altri.
Non a caso sono basati sulla legge dell’ottava (il mio amico Michele Proclamato è un genio. E’ anche uno stronzo, ma un genio. Un genio stronzo insomma).
Si notino infatti queste corrispondenze:
Sono 78 carte: 11 per 7, più una 78esima carta (l’ottava).
22 arcani maggiori: 3 per 7, più un’altra carta, lo Zero, che funge da ottava.
56 arcani minori: 7 per 8.
14 carte per ogni seme: 7 per 2.
In altre parole: gettando le carte, queste, essendo dotate ciascuna di una propria energia, si disporranno in base all’energia che proviene dal consultante e dal cartomante.
Il punto però è questo: le carte non leggono il futuro, ma leggono ciò che inconsciamente il consultante ha dentro. Perché seguono l’energia del momento del consultante, non il futuro che – per fortuna – non è scritto del tutto ma è modificabile dal consultante.
Se talvolta prevedono davvero il futuro, è perché il consultante, dentro di sé, sapeva la risposta, e la sua energia era diretta a quel risultato.
Il principio su cui si basano le carte è lo stesso della Kinesiologia: il corpo risponde alle domande poste, perché inconsciamente la risposta è già dentro di noi.
E le carte rispondono quindi a domande di cui il consultante conosce già, nel suo profondo, la risposta.
Quando funzionano.
Chi pratica la cartomanzia con regolarità ha notato che le carte a volte funzionano e a volte no. Le volte in cui funzionano, lo fanno con coincidenze così precise da escludere comunque la casualità; ad esempio, se una cartomante mi prescrive con 7 mesi di anticipo che mi fidanzerò in riva a un lago, e poi questo succede, possiamo escludere il caso e che abbia tirato a indovinare. A molti di voi, che leggete questo articolo, saranno capitati fatti del genere.
Tuttavia a volte, oggettivamente, sbagliano in modo clamoroso.
I motivi sono diversi:
- Il consultante non crede a quello che sta facendo; a quel punto le carte si disporranno, energeticamente, in modo tale da avvalorare la sua convinzione, perché risponderanno alla sua energia del momento, non a quella del futuro.
- Interferenze di entità o altre energie disturbanti, o di un’energia più elevata di quella del consultante e del cartomante; se ad esempio si vuole fare una previsione relativa a qualcuno, o qualcosa, la cui energia è protetta da interferenze esterne, la consultazione non riuscirà: per esemplificare, se un mago vuole chiedere di sapere qualcosa rispetto ad un altro mago, che si protegge dalle letture altrui, la consultazione potrebbe non funzionare; se voglio indagare riguardo ad una situazione in cui ci sono energie esoteriche molto forti, la consultazione ancora una volta potrebbe non funzionare; se nella lettura intervengono altre entità extradimensionali, possono alterare la lettura.
- Talvolta più che le carte a non funzionare, è chi le legge che non vuole accettare determinate realtà, o non sa decodificare bene il simbolismo della carta. Ricordo ad esempio che per anni, ogni volta che leggevo le carte a qualcuno riguardo alla sua situazione finanziaria, se usciva il demonio, ritenendola una carta negativa, leggevo la risposta come negativa; e poi la persona a cui avevo letto le carte mi comunicava (con suo sollievo) che mi ero sbagliato. In realtà, rappresentando il demonio anche la realtà materiale, era – con riferimento alla richiesta di beni materiali – una carta che poteva essere interpretata positivamente. Ero insomma io che sbagliavo la lettura; non le carte ad aver dato una risposta sbagliata.
- Una cosa che occorre tenere presente è che le carte funzionano solo con livelli energetici e spirituali compatibili con il consultante. Ad esempio le 99 chimere di Ostuni sono molto profonde, e per chi è su un cammino spirituale avanzato; ne consegue che la maggior parte delle persone troverà senza senso il significato delle varie carte. Oppure, per fare un altro esempio, una lettura di carte ad un personaggio come Yogananda, ad esempio, è probabile non funzioni affatto, essendo le energie delle carte generalmente troppo basse per armonizzarsi con quelle di un maestro spirituale.
Le letture individuali
In realtà le carte dovrebbero essere utilizzate prevalentemente per sé stessi, come strumento di introspezione, meditazione e indagine.
Questo in teoria.
Nella pratica, dal momento che la maggior parte delle persone non è oggettiva rispetto ai propri consulti, il rischio è quello di alterare i risultati e vedere solo ciò che vogliamo vedere.
Il cartomante, quindi, è solo un aiuto per vedere ciò che dovremmo vedere da soli, e teoricamente dovrebbe essere uno strumento per capire ciò cui potremmo arrivare anche da soli e che, col tempo, dovremmo imparare a fare in autonomia.
Aggiungiamo che le carte servono a convogliare un’energia, una potenzialità (quella previsionale) che è insita in ciascuno. Non esistono veggenti e non veggenti; ogni persona avrebbe, in teoria, il dono di sentire le energie, ascoltare ciò che è attorno a sé, e fare previsioni.
Purtroppo queste facoltà, latenti in tutti noi, ci vengono castrate fin da piccoli da genitori che non sanno gestire questi fenomeni, e quindi perdiamo tali facoltà col tempo.
I tarocchi servono anche, quindi, a farci riacquistare quelle facoltà latenti che sono in ognuno di noi.
Per finire…
I tarocchi sono non solo uno strumento previsionale, ma una magnifica opera d’arte. Per questo motivo ho creato insieme ad altri L’Enciclopedia dei Tarocchi, in cui ciascuno può ammirare i mazzi più belli che esistono, per intero.
https://enciclopediadeitarocchi.com/
I tarocchi Rider Waite, i tarocchi del Mantegna, I tarocchi della Golden Dawn di Giordano Berti, quelli di Ludy Lescott, i Celestial tarot, quelli di Brueghel, di Durer, di Dalì, non sono solo mazzi di carte. Sono opere d’arte, da ammirare, da sfogliare, da usare per la meditazione, nel dialogo con gli amici, e come strumento da collezione.
Personalmente passo a volte ore a visualizzare, oltre a quelli che ho citato, i Sacred India Tarot, i Tarocchi del Buddha, e tanti altri.
Caricheremo ogni giorno nuovi mazzi, sperando di riuscire a coprire quasi tutti i mazzi esistenti al mondo (il quasi, dipende dal fatto che molti mazzi sono introvabili, o sono acquistabili talvolta a un prezzo troppo alto).
Sarà un sito da guardare, più che da leggere.
E che speriamo possa aiutarvi nel farvi riacquistare quella capacità di sognare, e di vedere il mondo in modo magico, che purtroppo abbiamo perso col tempo.
Chi vuole partecipare ai nostri eventi sui tarocchi, consulti la sezione “Eventi” del sito enciclopediadeitarocchi.com:
https://enciclopediadeitarocchi.com/i-tarocchi-per-il-proprio-percorso-spirituale-parma/
Jenseits
28 Gennaio 2019 @ 15:14
Una domanda Paolo: mi sono sempre chiesto, da Nostradamus in giù, a cosa serve conoscere il futuro se non lo si può modificare?
sara
30 Aprile 2019 @ 16:17
Ciao paolo sono una persona molto malata volevo sapere se era possibile pagando avere una lettura del tema natale grazie
Chiccodiluna
30 Gennaio 2019 @ 9:32
Il futuro è modificabile, è in continuo cambiamento, anche quello che predicono le carte. Solo alcuni eventi non lo sono perché sono importanti per la realizzazione dell’ anima nello scopo che deve compiere, ma il come questi eventi da compiersi devono accadere lo decidiamo o determiniamo noi con le nostre azioni.
Consiglio sempre di farsi leggere o leggere le carte rivolte sul tempo presente, cambia completamente approccio, si ricevono consigli preziosissimi per la crescita personale; leggendolo in questo modo, se c’è qualcosa da sapere sul futuro o sul passato uscirà da solo. A mio parere leggere al futuro potrebbe creare tensione e falsa aspettativa sul quando sta per compiersi quella determinata cosa. Ovviamente questo è il mio punto di vista e rispetto altre scelte, e penso che tutto serve.
Maria
7 Marzo 2023 @ 18:31
Sono perfettamente d’accordo 🙂 tutto puo’ modificarsi col libero arbitrio, tranne alcune cose importanti.
Rras
31 Gennaio 2019 @ 21:40
Carissimo Paolo, cosa ne pensi del caso Marco Vannini?
nina
18 Aprile 2019 @ 18:40
insomma….una scienza esatta…. ‘-‘