A seguito del rigetto della richiesta di revisione del processo alle Bestie di Satana, procedimento interamente sostenuto a mie spese, apriamo una raccolta di fondi per aiutarci nelle spese.
I fondi confluiranno nel fondo dell’Associazione Guerriero Dragone nata per finanziare attività non a scopo di lucro come eventi, ritiri spirituali e altro.
Cerco anche un perito agrario (per la perizia sulla buca) e un perito chimico (che faccia una relazione tecnica sull’impossibilità di trovare sotto terra dei mozziconi di sigaretta dopo sei anni).
La nostra associazione:
http://associazioneguerrierodragone.blogspot.it/
Per fare donazioni:
potete specificare la causale della donazione (ad es: aiuto generico, o aiuto causa bestie di Satana, o aiuto per organizzare eventi spirituali, ecc.)
BEPPE-BOLOGNA
8 Maggio 2013 @ 17:43
AVERLI POTERLI E DARE,Paolone se trovo uno straccio di lavoro,qualcosa ti allungo,pensa te che fine che hai fatto,invece di essere il giurista più pagato d Italia,sei da assistenza sociale AHAHAHAH….
Paolone se scopro che tieni il malloppo in qualche PARADISO FISCALE,ti mando all INFERNO poco ma sicuro.
GRAZIE & CIAO.
Anonimo
9 Maggio 2013 @ 0:27
Il presidente di questa associazione è KUNG-FU-PANDA?
Paolo Franceschetti
9 Maggio 2013 @ 4:15
No anonimo. E' la tartaruga maestro oogway. Per conoscere il maestro e i suoi insegnamenti, guarda questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=OqS8pY_otlw
Paolo Franceschetti
9 Maggio 2013 @ 13:36
Finora raccolte 80 euro. Grazie a Alessio, Laura, Pier, ed EC per i contributi. Grazie tantissimo al mio amico Andrea il cui contributo ho rifiutato perchè so che non naviga nell'oro.
Un abbraccio a tutti e grazie.
Anonimo
9 Maggio 2013 @ 17:13
Basta che non sia il "cattivone"…..Ma quello è esploso, come vorrei che esplodessero in molti.
La tartaruga maestro Oogway mi incanta tanto quanto kung-fu-panda!
Ho visto il film almeno trenta volte, ogni volta che sono giù mi rincuora.
Paolo Franceschetti
12 Maggio 2013 @ 5:58
Grazie a tutti quelli che contribuiscono.
Per maggiore trasparenza e affinchè ciascuno possa poi sapere in futuro come si spendono i soldi abbiamo fatto una sorta di rendiconto con le iniziali dei donanti e le somme donate, e le spese sostenute (per ora pari a zero ovviamente).
In totale sono state raccolte 225 euro
http://associazioneguerrierodragone.blogspot.it/p/rendiconto-donazioni-allassociazione.html
pietro villari
12 Maggio 2013 @ 11:12
Paolo, sui mozziconi di sigaretta posso dirti qualcosa dall'esperienza personale nella direzione di scavi o recuperi archaeologici in terreno rimaneggiato in eta' moderna.
Tieni presente che e' fondamentale conoscere i caratteri del suolo, dai quali la conservazione dipende.
In alcuni terreni, le condizioni possono essere tali da preservare perfettamente le sigarette, viceversa in altri non ne resta traccia visibile.
Ecco due mie esperienze rispettivamente con tabacco e mozziconi di sigaretta:
1) nel corso di uno scavo nell'area di un insediamento Atestino (ca. III secolo a.C.) nella Bassa Veronese svolto nel 1981, in una buca di eta' posteriore, databile al corso del 1600 trovai una pipetta di terracotta contenente resti vegetali (non so se tabacco o altro a quel tempo in uso, quali ad esempio canapa o fiori di ciliegio essiccati).
Recentemente visitando uno scavo qui in Olanda ho notato parecchie pipette contenenti tabacco datate dal corso della seconda meta' del Seicento alla prima meta' del Novecento. Si tratta di tabacco semicarbonizzato ben preservato entro il contenitore di terracotta, in suolo argilloso umido e in presenza di poco ossigeno (vi si preservavano anche capelli, pelle, penne d'uccelli, frutti, ecc.).
Nel corso del 2008, nell'area del villaggio preistorico di Monte Belvedere di Fiumedinisi. Rimuovendo l'accumulo di terreno escavato da clandestini nel corso degli anni Settanta, trovai l'antico piano di campagna di quegli anni, ovvero circa trentacinque anni fa, ove i clandestini avevano lasciato alcuni tappi metallici di birre, un pacchetto di sigarette MS, vuoto ma in buone condizioni, e diversi mozziconi di sigarette, dei quali si conservava perfettamente la parte del filtro, ma anche parte della carta che l'avvolge. Un mozzicone di una "Nazionale", come potei leggere sulla cartina, era del tipo senza filtro e in pessime condizioni (schiacciata, carta bucherellata con scritta e linea evanescenti)e vi restava ancora del tabacco. Il terreno era del tipo debolmente umifero, argillo-sabbioso.
Se vuoi, fammi sapere del terreno attorno alla buca e forse posso dirti qualcosa in piu'.
Considera che sono importanti anche la profondita' della buca, la presenza di radici di piante e quali tipi di piante esistono attorno ad essa (certe piante possiedono radici atte a produrre una forte "liscivazione" del terreno), la pendenza del piano di campagna in cui la buca e' stata scavata e i caratteri di percolazione delle acque.
Attento, non e' facile valutare il contesto di conservazione se non chiarisci tutte le variabili in gioco! Una controperizia smonterebbe facilmente le argomentazioni della difesa.
Oltre ad Agraria, ti consiglio di consultare anche un Dipartimento di Geologia, e in particolare uno specialista in terreni olocenici di quella zona.
Giuseppe
12 Maggio 2013 @ 17:44
A quanto detto da Villari, aggiungo una mia opinione da umile insegnante di chimica di laboratorio e geologia. Non c'e' un solo tipo di terreno, ma diversi a seconda della roccia di origine da cui si e' formato. A questo vanno aggiunti il tipo di vegetazione sviluppatasi, la temperatura, la piovosita' e altri fattori organici e inorganici che influiscono sul suo pH. In sostanza, le variabili sono talmente tante e troppe che e' difficilissimo prevedere fino a che grado un mozzicone possa deteriorarsi. Paolo, a meno che non riesci a trovare un vero luminare del settore, secondo me questa e' una pista che converrebbe abbandonare.
Giuseppe, UK
Dar56
12 Maggio 2013 @ 22:33
Ciao ^_^
Purtroppo non dispongo di ingenti risorse economiche, ma per quel che posso vorrei dare il mio contributo. Il problema è che non possiedo una carta di credito, quindi se fosse possibile avere un numero di bonifico o di carta postepay sarebbe meglio!!
Grazie. DARIO
Paolo Franceschetti
12 Maggio 2013 @ 23:08
Ciao Dario, ti ringraziol, se scrivi all'associazione ti ho l'iban per fare il bonifico
[email protected]
Paolo Franceschetti
12 Maggio 2013 @ 23:12
Ciao Giuseppe e ciao Pietro. Ho sentito pareri contrastanti. Ad ogni modo la cosa che non mi quadra è come abbiano fatto in mezzo alla terra, le rocce, e il resto, a distinguere i mozziconi dalle zolle di terra. Il terreno è abbastanza umido, pieno di radici fittissime, e i mozziconi erano a parecchie decine di centimetri sotto il suolol Dopo sei anni il mozzicone, anche se integro, non è neanche distinguibile dalla terra e dalle zolle. Peraltro so per certo che la buca era scavata di fresco perchè lo ha confermato un testimone. Che però non vuole parlare.
pietro villari
13 Maggio 2013 @ 3:07
Caro Paolo, potresti chiedere al proprietario del terreno di fare alcuni carotaggi nelle adiacenze della buca e sottoporlo all'esame presso le facolta' di agraria e di geologia.
I carotaggi puoi farli tu stesso con dei tubi innocenti segati "a becco di clarinetto" ad una estremita'.
Lasciami pero' esprimere la convinzione che se le sigarette erano del tipo con il filtro, nei tipi di terreni presenti in Italia almeno questo si conserva molto bene.
Inoltre, avrai certamente notato che dopo le mareggiate il mare lascia sulla battigia una quantita' di materiali resistenti all'attacco chimico delle sostanze presenti nell'acqua marina (in prevalenza sali): assieme a resti di oggetti in plastica vi e' anche una forte presenza di resti di mozziconi di sigarette con filtro, evidentemente dotati di una forte resistenza ad attacchi chimici.
pietro villari
13 Maggio 2013 @ 3:21
Aggiungo che nel tipo di terreno di cui accenni, piu' vai in profondita' e meglio i mozziconi di sigaretta si conservano, allontanandosi dalle escursioni termiche di superficie.
Se invece pensi che i mozziconi di sigarette siano stati messi nella buca in un secondo momento, non sarebbe facile, anzi praticamente impossibile dimostrarlo.
Altra cosa sarebbe se nella buca non vi sono mai stati, in quanto una analisi chimica di una piccola porzione di questi reperti dovrebbe rilevare la presenza delle stesse sostanze disciolte nel terreno circostante la buca (non sono un esperto, ma forse basterebbe un esame basato sulla quantita' di azoto).