1. Il problema dei concorsi nel mondo del diritto. 2. Considerazioni. 3. Le ragioni dell’attuale sistema di illegalità.
1. Il problema dei concorsi nel mondo del diritto.
Esce oggi il risultato della Corte di appello di Roma relativo all’esame da avvocato. I risultati sono sempre i soliti: meno del 20 per cento di promossi. Normalmente, tra le persone, sono passati i più mediocri, mentre i migliori non riescono a passare (questo osservando il risultato tra circa una settantina di miei allievi, ove riscontro questo curioso trend nel rapporto preparazione/superamento esame).
Qualche tempo fa l’ineffabile Fatto Quotidiano (il giornale che non perde occasione per incensare il peggio del peggio del sistema che abbiamo – lodi all’Unione Europea, lodi ai magistrati più delinquenti, e ultimamente anche lodi alla massoneria con inviti ad iscriversi rivolti alla magistratura nel suo complesso – ; il giornale che riduce tutti i problemi italiani a due soli: la mafia e Berlusconi) ha pubblicato un articolo lodando la politica del Ministero della Giustizia in fatto di concorsi.
Infatti di recente sono stati annullati due concorsi per l’accesso alla magistratura del Consiglio di Stato e del Tribunale amministrativo regionale (cosiddetto TAR) per irregolarità; è stato annullato un concorso notarile per palesi irregolarità.
E’ il segno, secondo il quotidiano, che si tenta di fare pulizia in questo campo.
In realtà è il segno che si sta facendo pulizia, sì, ma in senso completamente diverso.
Spieghiamoci meglio.
Fino a qualche tempo fa il concorso in magistratura e quello notarile erano considerati “puliti”. Circolava voce tra i candidati che queste prove fossero infatti tra le più pulite nel mondo dell’amministrazione pubblica.
All’esame da avvocato, al contrario, le porcherie dell’amministrazione sono state effettuate sempre a cielo aperto. Il famoso caso di Catanzaro del 2001 fu la prova provata, lampante, eclatante, delle irregolarità di massa effettuate all’esame: la magistratura infatti – a seguito di una denuncia di tre candidati, che segnalarono il fatto che la commissione aveva dettato le soluzioni delle tre prove a tutti – aprì un’inchiesta che coinvolse tutte le migliaia di candidati presenti all’esame, oltre ai membri della commissione, ma il risultato fu che venne tutto messo nel dimenticatoio e archiviato. Le irregolarità sono continuate; e il sud continua a sfornare percentuali altissime di vincitori, a fronte della bassa percentuale dei candidati del nord, ove regolarmente vengono trombati i migliori e fatti passare i peggiori.
Al concorso in magistratura, invece, le cose erano sempre andate diversamente.
In realtà in questi anni anche il mito della pulizia di questo concorso è stato sfatato in modo palese.
E’ dal 2003 infatti che le irregolarità al concorso in magistratura sono sempre più eclatanti.
In quell’anno scoppiò il famoso caso Clotilde Renna, ovverosia il caso di un magistrato di Cassazione sorpreso a truccare un elaborato; successivamente la commissione avallò il comportamento del magistrato sostanzialmente ammettendo le irregolarità, ma non venne preso alcun provvedimento.
Negli anni successivi c’è stato poi lo sfascio totale del concorso, con i candidati che portavano in aula testi non ammessi, le persone sorprese a copiare che non venivano espulse, ecc…
Anche il concorso notarile sta seguendo, a quanto pare, il trend degli altri concorsi, mostrando apertamente le irregolarità commesse.
Il motivo per cui è stato sospeso il concorso di recente, infatti, non è un motivo banale e secondario, ma un motivo gravissimo, che dimostra platealmente una precisa volontà di non seguire le procedure da parte della maggioranza dei commissari (precisamente furono assegnate – contrariamente a quanto dice la legge – delle tracce che erano già state assegnate pubblicamente in una scuola notarile romana).
2. Considerazioni.
Che anche i concorsi per magistratura e notariato fossero truccati, in realtà, è sempre stato noto a chi lavora nell’ambiente.
Ricordo perfettamente, ad esempio, che anni fa un magistrato della Corte Costituzionale, scambiandomi per un massone a causa dell’incarico importante che rivestivo (incarico da cui mi buttarono fuori dopo pochi giorni), mi propose di fare il concorso al TAR anche se non ne avevo i titoli, che tanto “ci avrebbero pensato loro”.
Così come ricordo che un mio conoscente con cui facevo ogni settimana il viaggio Napoli-Roma, figlio di una importantissima famiglia romana, vinse il concorso notarile pur avendo sbagliato la soluzione e pur non riuscendo a cogliere la differenza tra usufruttuario di un bene e amministratore di un bene (secondo lui erano la stessa cosa perché l’usufruttuario ha anche l’amministrazione del bene), e superò anche l’esame da avvocato pur non avendo con sé i codici durante le tre prove, tranne quello di procedura penale (perché secondo lui il diritto civile e penale li conosceva, quindi il codice non gli serviva, e il codice di procedura penale invece lo aveva portato a tutte e tre le prove perché – cito testualmente – “può sempre servire”).
La differenza dei concorsi in magistratura e notarile rispetto all’esame da avvocato era che le irregolarità erano molto più raffinate e nascoste rispetto a quelle dell’esame da avvocato (che sono sempre state commesse a cielo aperto) ed erano evincibili dai dati e si riusciva a captarle solo se si aveva una conoscenza approfondita del sistema.
La gran differenza rispetto agli anni scorsi è unicamente che, da dieci anni a questa parte, il sistema ha deciso di rendere note a tutti le irregolarità. Oggi tutti le hanno potute constatare e raccontare.
Resta da chiedersi il perché.
Il sistema ha sempre nascosto le notizie che non voleva fossero conosciute, dando all’esterno l’immagine che sceglieva di avere.
E’ ovvio allora che le irregolarità di questi ultimi concorsi, e l’accentuazione di quelle effettuate all’esame da avvocato, sono volute. Sono infatti troppo evidenti, e troppo stupide, per poter essere casuali.
Far entrare dei candidati che portavano con sé testi non ammessi, sì che tutti attorno potessero constatare il fatto, e per giunta espellere in alcuni casi le persone che protestavano proteggendo colui che stava commettendo il reato, nonché ammettere pubblicamente le irregolarità, come fece in TV la commissione del concorso in magistratura nel 2003, assegnare a 5000 candidati delle tracce palesemente illegittime, significa perseguire una precisa volontà di esternare a tutti i candidati la situazione. Significa dire a tutte le migliaia di candidati: vedete? Noi commettiamo irregolarità! Questi concorsi sono truccati. Sappiatelo.
E significa esternare tutto ciò in modo sfacciato, sicuri dell’impunità.
Allora, lungi dal vedere in ciò un segno positivo del sistema, occorre vedere un segno di altro tipo.
Occorre cioè domandarsi: perché il sistema ha deciso di uscire allo scoperto, rendendo palesi certe irregolarità?
Il motivo a mio parere è sociale e psicologico.
3. Le ragioni dell’attuale sistema di illegalità.
Il motivo è da ricercare nel trend dell’attuale situazione politica.
Tutti abbiamo notato che in questi anni c’è un decadimento della politica. Si sono abbassati i contenuti della lotta, e i personaggi che dominano la scena sono privi di spessore e cultura. La politica insomma è diventata un caos.
L’istruzione, dalle scuole elementari all’università, peggiora la qualità dei servizi sfornando gente sempre più ignorante.
Nell’ambito della giustizia si è fatta la stessa cosa.
Perché il sistema attuale possa funzionare, dobbiamo avere leggi pessime e farraginose, magistrati ignoranti e demotivati, e avvocati dello stesso livello.
Non a caso lo sfascio a cielo aperto del sistema giustizia comincia dal 2001, anno in cui viene nominato come Ministro della Giustizia un ingegnere. La nomina di un ingegnere come Ministro della Giustizia non è casuale. Apparentemente può sembrare un’anomalia come tante nel nostro panorama politico. Un’anomalia grave, ma in fondo simile a quella di tanti altri ministeri, ove si avvicendano alla sanità persone che di medicina non capiscono nulla, all’istruzione persone incolte, ecc. Ma in realtà la scelta non è affatto casuale. Ogni ministro, e ogni ruolo che ricopre, infatti, serve anche a dare un segnale politico e a trasmettere messaggi simbolici che possono essere colti solo da chi è “iniziato” a tale linguaggio.
Era quello il segnale politico che doveva essere distrutto il sistema in modo sistematico.
Nel 2001 abbiamo lo scandalo di Catanzaro.
Nel 2003 lo scandalo Renna.
In una discesa allo sfascio che ormai non conosce più ostacoli.
Le ragioni? Demotivare i migliori. Far andare avanti prevalentemente i raccomandati, gli stupidi, quelli che il sistema non lo capiscono veramente.
Gli altri, quelli che capiscono, scelgono di lavorare altrove. Abbandonano. Si demotivano.
Perché non possono continuare a lavorare in un sistema dove vengono premiati i peggiori e in cui le irregolarità sono all’ordine del giorno, sotto gli occhi di tutti, e vengono commesse sia nelle piccole cose che nelle grandi.
Il 2001, insomma, è l’anno cruciale per il sistema giudiziario. La nomina di Castelli all’esecutivo è l’ordine – dato in termini simbolici – di dare il via alla danza dell’irregolarità conclamata.
Le ragioni delle scelte ministeriali in tema di esame da avvocato e concorsi, insomma, è la stessa che sta alla base di tutte le altre scelte politiche. Sfasciare. Demotivare. Ordo ab chao, il motto massonico.
paso
4 Luglio 2011 @ 16:34
…lo sfascio a cielo aperto del sistema giustizia comincia dal 2001, anno in cui viene nominato come Ministro della Giustizia un ingegnere.
l'incompetenza in materia quale virtù primaria dei titolari di dicastero non è una novità: già negli "anni di piombo" era un aspetto del potere che non mancavo mai di sottolineare ottenendo accuse di "fascismo" da chi vedeva questa mia critica come un'ossequio al corporativismo.
ma erano gli anni in cui la base "voleva" e pretendeva il 6 politico sulle pagelle di scuola: una bella fucina d'incompetenti in materia.
il risultato è che oggi chi si siede su di una custom crede di essere un motociclista…
:-))
paso
4 Luglio 2011 @ 16:35
Paolo,
solo io riesco a farti incazzare così, dici la verità.
Anonimo
4 Luglio 2011 @ 16:43
Secondo me non è che vengono scelti i meno preparati, ma quelli più plasmabili e malleabili. Questo sistema avviene in ogni settore pubblico, infatti per amministrare popolo è più agevole avere un gregge che un branco di lupi intelligenti.Sono utili allo scopo le menti servili e senza capacità critica che ripetono a memoria ciò che hanno appreso dai quattro libri studiati e che sono stati stampati dal Sistema. Il potere messo in mano a persone di tal fatta è altamente deleterio per chi si scontra con esso, dato che questi amministratori non hanno un briciolo di capacità critica e procedono con il paraocchi essendo le loro menti molto ristrette (sono stati selezionati proprio per questa loro caratteristica)
Per esempio vi siete mai chiesi come mai per entrare alla facoltà di medicina è necessario un test di cultura generale preliminare? secondo me lo scopo è quello di selezionare menti deboli alle quali poi propinare tutte le sciocchezze atte a far guadagnae le lobby farmaceutiche. Non capisco perchè un qualsiasi cittadino non sia libero di iscriversi a medicina e praticare la libera professione una volta laureato. Hanno forse paura di chi non conoscono? saluti
Anonimo
4 Luglio 2011 @ 16:52
******FIRMATE LA PETIZIONE*******
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl
GRAZIE MILLE!!!
CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE!!!!
Giuseppe
4 Luglio 2011 @ 16:54
In Italia tutto e' truccato e taroccato. Per questo dopo essermi laureato ed avere toccato con mano la realta' ho deciso di emigrare in UK. Qui non sara' l'utopia ma e' tutto un altro mondo rispetto all'Italia. Ma non sono ipocrita; se avessi avuto una raccomandazione, anche tapina, sarei rimasto. Io ero messo proprio male.
La fuga dei cervelli conviene alla classe dirigente: meno sapienti ci sono in giro meglio e'…
E non mi viene neanche voglia di dire "primo".
Giuseppe, UK
Anonimo
4 Luglio 2011 @ 18:11
Giuseppe Uk,
Considerazione molto realistica, per laureati e non.
Ti credo che non ti viene voglia di dire "primo", se posso: in che sei laureato?
Aisha
Paolo Franceschetti
4 Luglio 2011 @ 18:36
Il risultato di questo sistema è c'è anche chi non vede la poesia di una harley, e apprezza le honda vfr 1000.
Che è pure peggio. 🙂
Anonimo
4 Luglio 2011 @ 18:48
Paolo,
Perdona ma io proprio non vedo poesia nella harley.
Mi viene sempre alla mente quella del papa' di un mio amico, la stessa dagli anni 80 verso la fine con tanto di sella LEOPARDATA.
E lui in stile look harley.
Non e' poetico.
Aisha
Anonimo
4 Luglio 2011 @ 19:02
Rignano/ Giudice lascia, processo deve ricominciare dall'inizio
Roma, 4 lug. – Un giudice del collegio va "fuori ruolo" e il processo per i presunti abusi dei bambini della scuola materna 'Olga Rovere' di Rignano Flaminio, deve ricominciare dall'inizio. Oggi i difensori di due degli imputati, la maestra Patrizia Del Meglio e l'autore tv Gianfranco Scancarello, non hanno prestato il consenso all'uso degli atti svolti fino a questo momento, a partire dal settembre 2010, davanti al tribunale di Tivoli.
Giuseppe
4 Luglio 2011 @ 19:05
@ Aisha
Mi sono laureato in Scienze Geologiche a Palermo nel 1996. Dopo un anno e mezzo passato a cercare lavoro l'unica cosa che avevo trovato, grazie a una sub-raccomandazione di un amico di un dottore di mia madre, era un praticantato presso uno studio (gratis, naturalmente). La mia fidanzata (oggi moglie) medico nel frattempo cercava di entrare a specializzazione ma anche li' non c'era speranza, un sacco di concorsi e soldi buttati inutilmente piu' la frustrazione di vederti passare davanti colleghi che sicuramente non reputavi delle cime. Decidemmo quindi di tentare la fortuna in UK; dopo 1 settimana gia' lavoravamo in un pub e potevamo sopravvivere, nel frattempo affinavamo la lingua. Cinque mesi dopo mia moglie fu assunta in ospedale per una specializzazione in medicina generale e oggi e' partner in un poliambulatorio. Io ho fatto il corso per insegnante (l'equivalente dei SISS, solo che in Inghilterra sono loro che pagano te!) e ora insegno chimica. Per inciso, fra i miei alunni ho avuto tanti figli di colleghi ma nessuno mi e' MAI venuto a chiedere un favore, un'occhio di riguardo o una raccomandazione. E per chi ci tiene a saperlo, quando arriva il materiale di cancelleria non sparisce nel nulla dopo 5 minuti; una volta abbiamo buttato delle penne perche' erano rimaste sullo scaffale per troppo tempo e l'inchiostro si era asciugato. Come ho detto prima, qui non e' l'utopia ma la meritocrazia e' un concetto che esiste e noi nei colloqui di lavoro avevamo a che fare con concorrenti inglesi ma alla fine hanno scelto noi. In Italia torno raramente e quindi l'unica speranza di vedere una conferenza di Paolo e' se lui viene da queste parti; non si sa mai…
Giuseppe, UK
Anonimo
4 Luglio 2011 @ 19:07
Giovanni Uk dice che va in Uk appunto perchè qui sono tutti corrotti e mafiosi ma, oho hoho ricordo male Uk non era la patria e radice del malvagio complotto giudaico-massonico, cosa non mi torna!!!!1
Maria AA
4 Luglio 2011 @ 19:28
Sulle irregolarità all'università taccio.
Taccio perchè taccio e oggi ho un alone mistico-religioso che mi circonda.
Taccio.
San Crispino del Silenzio Voluto
ti prego di concedermi di tacere.
Grey Wolf
4 Luglio 2011 @ 21:33
Aisha !!!
una Harley è la sintesi della bellezza dell'Universo.
potrei sopravvivere senza cavalcare una "HOG", ma vivrei molto molto peggio.
:-))
GW
P.S.
Ti posso invitare a un free ride in sella ? Ti ricrederai.
Anonimo
5 Luglio 2011 @ 6:22
PERCHè NON PARLIAMO CARO FRANCESCHETTI DI ALTRI ORDINI LOBBISTICI DOVE POSSONO ENTRARE SOLO GLI ADEPTI AL SISTEMA..PERCHè NN PARLATE DEI CONCORSI TRUCCATI PER UFFICIALI DEI CARABINIERI,GUARDIA DI FINANZA.ESERCITO,POLIZIA,INSOMMA DELLE FORZE ARMATE E DELLE FORZE DELL'ORDINE DOVE è PALESSISSIMO CHE TI STRONCANO ..E PASSA SOLO CHI DEVE PASSARE DI CERTO IL MENO BRAVO …VERGOGNAMOCI…L'ITALIA è UN PAESE CHE STA COLLASSANDO SU SE STESSO, POICHè METTE COME DIRIGENTI PERSONE CHE NON CAPISCANO NIENTE!!!
Anonimo
5 Luglio 2011 @ 8:56
Senza contare, Paolo, che tutti i magistrati così assunti in seguito a concorsi quantomeno discutibili, saranno per sempre ricattabili da chi, sopra di loro, potrebbe sempre "scoprire" un bel giorno che, ohibò, il concorso era irregolare e conseguentemente anche la loro carriera in magistratura.
Una bella spada di damocle non sulla testa di un singolo, bensì sul capo di interi "scaglioni" di magistrati.
Ciao
F
Mauro
5 Luglio 2011 @ 10:41
caro Franceschetti.
non posso esimermi dal commentare questo posto. mi è stato gentilmente sottoposto da una collega e non posso fare a meno di notare la maleducazione con la quale bolla di mediocrità i candidati che riescono a superare le prove scritte dell'esame d'avvocato.
io sono nato nel 1984, mi sono laureato con 110 e lode in 5 anni netti nella facoltà di giurisprudenza di Cagliari, conosco fluentemente 3 lingue, ho frequentato diversi semestri di studio all'estero, ho redatto una tesi in diritto romano.
mi sono diplomato alla scuola di specializzazione è ho vinto una borsa di studio che mi ha permesso di fare un'esperienza formativa insieme ad un giudice del tribunale di Cagliari per ben 10 mesi
nonostante tutto ho superato al primo colpo le prove scritte dell'esame d'avvocato.
mio padre è pensionato, mia madre, defunta nel corso degli studi universitari, era una modesta impiegata del tribunale di Oristano.
nessuno mi ha mai regalato niente.
le prove scritte si sono svolte in un clima carcerario con la polizia penitenziaria e i commissari che costantemente controllavano codici e persone.
nonostante tutto ho passato gli scritti alla prima prova.
certo, ho avuto modo di notare come ci fossero delle persone non all'altezza, ma gran parte dei colleghi con cui ho preparato l'esame ha il mio stesso curriculum. ricercatori dell'università di Napoli, praticanti dell'avvocatura di stato, tutti laureati con il massimo dei voti, tutti specializzati, tutti molto preparati.
Le chiedo pertanto di pesare maggiormente le sue parole, di evitare generalizzazioni, di fare riferimenti a casi concreti. altrimenti rischia di mescolare nel calderone della mediocrità anche persone che, alla prova dei fatti, mediocri non sono.
inoltre, se i suoi allievi non sono in grado di superare l'esame non cerchi di scaricare, in maniera semplice e vigliacca, tutta la responsabilità sui commissari.
l'esame non è fatto solo di conoscenza, ma anche di tecnica di redazione del parere e dell'atto.
valuti se il suo metodo di insegnamento è così efficace come crede.
soprattutto eviti di insultare persone che non conosce.
Saluti
Anonimo
5 Luglio 2011 @ 13:05
@ Mauro
Ciao Mauro… Hai 27 anni… Ed è giusto che la pensi così… Mi auguro (e ti auguro) di pensarla così anche tra 20 anni… Perchè il problema non è l'inizio della carriera.. ma quello che c'è tra l'inizio e la fine… Un abbraccio !
Tindersticks
anna
5 Luglio 2011 @ 14:34
è davvero triste come scenario….. io ho solo approfondito il metodo di ingresso alle carriere iniziali delle forze dell'ordine.
Ai soli arruolati è concesso partecipare a concorsi "pubblici" per le suddette carriere iniziali.
mi domando: se interesse della Pubb.Amm. è assumere il miglior candidato, quello più preparato, perchè riservare la totalità dei posti ai soli giovani vfp? chi si arruola sono quei ragazzi che non avendo volontà, o in rari casi le disponibilità economiche, hanno deciso di arruolarsi anzicchè approfondire gli studi.
se la ratio era voler premiare chi ha deciso di servire già la patria, bastava fare una semplice riserva di posti anche del 50%, ma non destinare dei concorsi, appellati come pubblici, ad una sola categoria di cittadini.
quindi c'è un contrasto sia con la destinazione pubblica del concorso, sia con l'interesse della P.A. a ricercare ed assumere il miglior candidato sul piano fisico e soprattutto culturale.
sarò una complessata laureanda fallita….. ma in queste manovre vedo l'intento di costituire un braccio armato ignorante e facilmente manipolabile..ecco creati gli esaltati manganellatori che fanno di tutta l'erba un fascio…. tra manifestanti pacifici e facinorosi che sempre esisteranno…
ps: stimo le F.O. tutte, e appena laureata proverò l'esperienza di entrarvi fin quando potrò (limiti d'età),e sarò felice di appurare con i miei occhi lo svolgimento delle prove concorsuali, per corroborare o meno queste idee.
Prof. Franceschetti la STIMO IMMENSAMENTE, la saluto con affetto!
Peste
5 Luglio 2011 @ 15:36
Caro Mauro, lodevole il tuo percorso professionale e congratulazioni per aver superato l'esame da avvoccato a prima botta.
Io sono una ex alunna di Paolo e in tutta sincerità ero anche una delle poche che durante le esercitazioni prendeva i voti migliori della classe, ma purtroppo in sede di esame di stato sono stata "bollata".Le mie tre prove per ben due volte sono state corrette in meno di 30 minuti e non presentavo correzioni da parte della commissione. Credo che sia facile giungere a conclusioni. Ovviamente l'esame nel mio caso è stato superato da gente veramente incapace da non sapere neanche come essere riusciti a prendere una laurea in legge. Fortunamente sono uscita da quel circolo vizioso, ed oggi ho la possibilità di lavorare con gente del mio calibro che guarda caso rientra in quella che non ha superato o non ha proprio fatto l'esame. Relativamente al metodo di insegnamento di Paolo, sai ti consiglio vivamente sia per l'arrichimento del tuo bagaglio culturale e sia per aprire il cervello a nuovi orizzonti di partecipare a qualche corso o seminario tenuto da lui.
Paolo bravo continua sempre così, serviva un articolo su questo tema e tu puoi capirmi bene.
Paolo Franceschetti
5 Luglio 2011 @ 15:48
Ciao Peste. Piacere di sentirti su questi lidi. 🙂
Mauro ha 27 anni. Avrà tempo per capire.
Peste
5 Luglio 2011 @ 16:00
Non sono scomparsa, ti leggo sempre con piacere anche se purtroppo non sempre riesco ad essere parte attiva alle tue discussioni.
Un abbraccio
Piggio
5 Luglio 2011 @ 16:28
Caro Franceschetti,
premesso che sottoscrivo in toto quanto sostenuto dal collega Mauro, con il quale ho condiviso una parte del percorso formativo da lui descritto. Anche io, a 29 anni, prima volta all'esame di stato ho passato gli scritti. Come me tanti altri colleghi, tutti alla prima esperienza all'esame di avvocato, abbiamo superato la difficilissima prova.
Con questo non si vuole certo sostenere che l'attuale sistema dei concorsi ed esami per accedere alle professioni legali sia esente da pecche o pieghe poco trasparenti. Soltanto affermare quello che lei ha saltato a pié pari: che molto spesso il merito, ci sembra, venga comunque premiato. Non ci sentiamo dei mediocri, insomma! Senza l'intervento di parenti famosi e/o raccomandazioni e/o sistemi truffaldini per avere le soluzioni delle tracce.
A proposito di questo, le rivolgo una domanda: si è mai accorto che la Maggioli, casa editrice per cui lei scrive, è la stessa che commercializza i manualetti tascabili con pareri ed atti svolti, che per le loro ridottissime dimensioni vengono introdotti ed utilizzati durante gli esami di stato ed i concorsi?
Mauro
5 Luglio 2011 @ 16:40
27 anni sono sufficienti per capire che ogni generalizzazione è sbagliata in partenza.
Ovvio che l'esame lo superano persone capaci come persone incapaci. ovvio che la fortuna gioca un ruolo importante, troppo importante.
ma da qui a dire che anche quest'anno sono passati "i mediocri" mi sembra che il salto sia notevole.
e tanto per entrare nel merito. ho partecipato anche all'ultimo concorso per magistratura dello scorso luglio.
i controlli erano serrati e sono stato perquisito ogni volta all'ingresso e all'uscita dai bagni. diverse persone sono state espulse.
A naso, correggetemi pure se sbaglio, mi sembra che la casa editrice per la quale Lei scrive, dott. Franceschini, stampi delle raccolte di pareri in miniatura che definirei un minimo equivoche, stante la loro capacità di essere facilmente occultate. così mi è sembrato di notare in libreria.. ma nel caso avessi visto male fatemelo pure presente.
Il mio intervento era comunque mirato a sottolineare la pericolosità di fare di tutta l'erba un fascio.
Paolo Franceschetti
5 Luglio 2011 @ 16:48
Ho pubblicato testi giuridici con Simone, Utet, Cedam, Giuffrè, Altalex, e non sono responsabile delle scelte editoriali delle case per cui scrivo.
Inoltre sono anche io avvocato, ed ho superato a mio tempo l'esame, senza santi in paradiso.
I miei titoli, peraltro, rispetto a quanto da voi orgogiosamente vantati, erano superiori ai vostri.
Quindi so perfettamente che si può superare senza santi in paradiso.
Ma so anche riconoscere quando il superamento dell'esame dipende da fortuna e non dal riconoscimento di un merito (come nel mio caso).
E so anche che talvolta, raramente, merito e risultati dell'esame coincidono.
Mauro
5 Luglio 2011 @ 16:56
I suoi titoli e il suo cursus honorum sono una ragione in più per non generalizzare..
e, infondo, pubblicando e producendo per tutte le case editrici citate non si fa altro che foraggiare il mondo che lei stesso critica nei suoi interventi..
la critica, oltre che al mondo giudiziario/forense, sarebbe da rivolgere anche alla dottrina..
(apprezzo l'onestà di pubblicare commenti non troppo lusinghieri, roba non comune di questi tempi)
Piggio
5 Luglio 2011 @ 17:14
Io non parlerei di scelte editoriali…sono una cosa leggermente diversa, a mio avviso. In ogni caso se lei critica il sistema poco trasparente con cui vengono gestiti concorsi ed esami nel mondo del diritto, non si meravigli se le chiedono conto del fatto che lei scrive per case editrici che favoriscono la non trasparenza e la "mediocrità dell'imbroglio".
Se i suoi titoli sono superiori ai nostri o meno non è tema da analizzare in questo dibattito. Non è una gara la nostra e noi non abbiamo certo raccontato una parte del nostro percorso formativo per sbandierarlo. Ciò che a me preme sottolineare è l'assurda generalizzazione del suo articolo, nel quale, oltretutto, si citano episodi e fatti senza fare nomi e senza la possibilità di effettuare riscontri.
Anche la critica all'articolo del Fatto è del tutto generica, gratuita oserei dire.
Dice di saper riconoscere quando il superamento dell'esame dipende da fortuna e che talvolta merito e riconoscimento coincidono: il suo articolo, però, va in senso del tutto opposto. Se lo rilegga.
Maria AA
5 Luglio 2011 @ 17:52
Insomma se uno non ha titoli è incompetente.
Se li ha ed ha pubblicato per case editrici importanti, foraggia il sistema che egli stesso critica.
Io vi chiederei un cosa una soltanto.
Come mai Paolo non ha ricevuto MAI una querela?
Ha accusato delle donne di avergli servito carne umana a pranzo, donne tiolari di un ristorante.
Ha accusato apertamente e più volte un magistrato e un giornalista molto importanti di essere fra gli assassini delle coppie uccise dal mostro di Firenze.
Dice che il PM Ferraro è stato infangato e allontanato ingiustamente perchè ha scoperto delle verità scottanti.
Il suo blog è conosciuto, tanto da andare su Italia Uno la sera.
E mai nessuna querela.
Come mai?
Come mai, tutori del non si deve generalizzare, non c'è mai stata una fottuta querala?
Porca puttana, se io fossi titolare di un ristorante e qualcuno mi accusasse di certe cose, un pò le balle mi girerebbero.
Anche se fossi un magistrato e mi accusassero di essere un criminale efferato un tantino mi girerebbero i coglioni.
Anonimo
5 Luglio 2011 @ 20:40
Maddio santo quanta prosopopea gnegnegne…
quanta pazienza che dimostri Caro Francex.
1) O bei due giovinotti! i primi ad autosciorinare 'fantasmagorici' curricula siete stati voi (in realtà comunissimi a molti buoni studenti universitari). Poi dopo che il Francex afferma di esservi stato a suo tempo superiore affermate "Se i suoi titoli sono superiori ai nostri o meno non è tema da analizzare in questo dibattito. Non è una gara la nostra"…ma come, se proprio voi….mha!
che pazienza…
Ma soprattutto
2) non credete che il Francex parli con molta più cognizione di causa di voi? Alla vostra età stesso percorso, successivamente anni di professione e professore a corsi di preparazione dell'esame, libri sempre di settore…bhò!?
Non dico di 'prendere per oro colato' ma almeno di abbassare il ditino gnegné, di provare ad ascoltare, e subito dopo di provare anche a pensare. Il dubbio è una buona palestra per buoni cervelli.
Comunque non diffido…il tempo appianerà anche le vostre spigolature egoiche, e se non dovesse accadere vi consiglio un buon gessato a riga grossa, borsa di pelle vintage, occhiale da sole modello bossss e soprattutto atteggiamento del caxxo (che non penso vi possa uscire molto difficile).
Ah! proprio Sabato parlavo in spiaggia con un amico che sta preparando l'orale dell'esame di stato per l'albo degli ingegneri, bhé quando gli chiesi che ci facesse in spiaggia sapendo per cosa stava studiando e gli ricordai come vivessero invece l'esame per avvocato e commercialista i neolaureati mi risposte: "Si ma noi ing ci spacchiamo il cuxo minimo 5 anni per laurearci ed un esame tosto in più non ci fa più effetto, ci siamo abituati, diventa un esame come un altro, quelli invece studiacchiano per tutto il ciclo universitario e poi quando infine si trovano davanti ad un vero esame è ovvio che se la facciano sotto, non ci sono abituati e spesso vengano bocciati, tranne che per 2 o 3 esami il resto è passeggio" e parla con cognizione di causa avendo in casa la sorella che si è laureata in gurisprudenza due anni fa con 110.
Comunque vi consiglio di crescere e guardatevi attorno belli, che non siete gli unici ad avercelo. Buona fortuna.
Anonimo
5 Luglio 2011 @ 22:35
ma, andate in UK!
Anonimo
6 Luglio 2011 @ 0:03
UUUUUHHHHHuuuuhhhuuu
aiuto, qui divento scemo….
Prima Franceschetti sforna un articolo in cui dichiara che passano solo i mediocri (voluto dal sistema), poi vengono fuori 2 bellinbusti, con tanto di titoli e curricolum, a dire che non è vero. Ma se non è vero, allora vuol dire che la giustizia in Italia funziona e bene, ci sono persone di valore che fanno si che il concetto di giustizia si sposi con quello di legge. Poi ci sono i politici che ci dicono che no, non funziona un cazzo e si dividono in due filoni: quelli di destra dicono che la colpa è della magistratura, dimenticandosi che l’80% dei parlamentari sono laureati in legge, e che loro sono dalla parte della legge (quale), ma poi fanno le leggi per se stessi (risolvendo l’enigma). Quelli di sinistra dicono invece che è colpa dei politici (come se loro fossero qualcosa d’altro) e che anche loro sono dalla parte della legge, ma loro le leggi non le fanno nemmeno quando sono al governo (nemmeno quella tanto sbandierata sul conflitto di interessi, perché i conflitti di interesse ce li hanno pure loro) perché quelle che ci sono sono sufficenti a garantire i loro privilegi. Infine arriva di nuovo Franceschetti a dirci che lui ha dei titoli della madonna, ma che non ha santi in paradiso e che quindi ci sono delle eccezioni alla regola che lui stesso ha fissato. Traduzione del discorso di replica di Franceschetti: il diritto, così come inteso in Italia, è una cagata e gli avvocati-magistrati-notai sono degli emeriti ignoranti, dei mediocri, dei servi di un sistema marcio e puzzolente, la loro laurea non vale niente, i concorsi sono truccati e i loro titoli carta straccia, ma questo lo posso dire IO, perché ho i titoli per poterlo dire e se ti permetti di dire il contrario, sappi che i miei titoli sono superiori ai tuoi e quindi devi solo tacere e imparare.
Leggetevi Hobbes invece dei vostri insulsi codici e imparate che l’uomo è un lupo per gli altri uomini (homo homini lupus), altro che giustizia sta minchia.
Mi sembra che forse dovreste studiare di più. Mi sembrate un po indietro con la preparazione e anche la comprensione di quanto sapete, o pensate di sapere, mi sembra un po’ carente….
VPS
PS
UUUUUHHHHHUUUUUUhhhhuuuuuuuuuuu
Anonimo
6 Luglio 2011 @ 0:09
tutto giusto, ma il poster è un pelato che ottiene un boner se sale sulla DAVID SON.
Se non sei amico degli amici tu…
paso
6 Luglio 2011 @ 7:24
Paolo, il tuo filoamericanismo estetico-culturale t'impedisce di vedere la realtà:
le Harley sono PRIVE di "poesia" in quanto frutto di una concezione estetica dominante che – in quanto tale – è discutibile a seconda dei gusti dell'osservatore-fruitore;
una MOTO è invece concepita con presupposti FUNZIONALI che non sono quindi discutibili sul piano dei gusti: una carena ben fatta è aerodinamica ed al tempo stesso ti protegge dal vento e QUINDI – citando Otto Wagner – è anche bella.
[cit. Ciò che non è funzionale non può essere definito bello.]
questa è la bellezza che deriva dalla materializzazione di un pensiero tecnologico, qualcosa di più umano della poesia.
le Harley sono solo reinterpretazioni non funzionali di pensieo tecnologico, ciò che ogni artista pop fa con pezzi meccanici nati per scopi non estetici: monumenti con pezzi di lavatrici, quadri tridimensionali con guarnizioni usate, ecc.
qualcosa di definito "bello" ma che non funziona più
qualcosa insomma di acquisito, digerito, assimilato ed infine espulso come una vera deiezione meccanica: l'Harley Davidson, un oggetto meccanico estetico ma non funzionale: non curva, non va, non frena, è scomodissima e serve solo a rimirarsela cercando di capire PERCHE' mai un oggetto simile debba costare tanto.
per quanto riguarda il presupposto che sta alla base di leggi così inique e contraddittorie riguardo l'omicidio singolo e quello di massa, "Peppone" Stalin aveva già fornito alla Storia la sua (criminale) spiegazione:
"Un morto è una tragedia, un milione di morti è una statistica"
ma anche la Chiesa cattolica non è da meno: ricordo benissimo che alle scuole elementari, negli anni '60, ci insegnavano che uccidere è peccato, tranne che in guerra ovviamente…
Piggio
6 Luglio 2011 @ 10:04
Quel che più di tutto mi lascia esterrefatto è la somiglianza del vostro comportamento di "buttare tutto in caciara" con quello ricorrente di molti politici, i quali, intervistati con domande precise, rispondono buttando in mezzo tante altre cose che col merito dell'argomento nulla o poco c'entrano.
Quindi mi chiedo cosa ca**o c'entri il fatto che Franceschetti non ha mai preso querele dai titolari di ristoranti verso cui ha rivolto accuse.
Altrettanto, che c'entra il paragone formulato Guru ingegnere, il quale sostiene che la differenza tra l'esame di stato di Ingegnere e quello di avvocato risiede nell'assenza di serietà della laurea in giurisprudenza, la quale verrebbe regalata…teoria che si commenta da sola e che, magari, potrebbe essere sottoposta ad un valido psichiatra.
Andatevi a vedere esempi di tracce dell'esame di Ingegnere e comparatele con quello di Avvocato.
Poi comparate i dati dei promossi all'esame di stato di Ingegnere con quelli dei promossi all'esame di Avvocato.
Lo ripeto per l'ultima volta. La contestazione che qui si muove all'autore del post è l'imbarazzante generalizzazione da lui reiteratamente sostenuta (anche nell'articolo postato oggi) e cioè che all'esame di stato per Avvocato vengono promossi solo i mediocri oppure quelli che beneficiano del c.d. "calcio in cu*o", mentre i migliori vengono stangati.
Gli si è replicato che è insostenibile tale tesi e che il sottoscritto e l'altro collega ci sentiamo degli esempi di come non sia così, in quanto giovani laureati, con un pò di esperienza formativa alle spalle, al primo tentativo siamo riusciti a superare gli scritti. E come noi ci sono esempi tra tanti nostri colleghi, a Cagliari come in tutta Italia!
Con le generalizzazioni siamo bravi tutti. Franceschetti sostiene che ha visto tanti dei suoi corsisti essere bocciati agli scritti dell'esame. Ebbene, tra i commenti precedenti c'è stata una ragazza che si è presentata come sua corsista, la quale raccontava di non aver passato l'esame di stato.
Si presume che una persona che sostiene gli scritti per l'esame di avvocato, sappia che la parola avvocato si scrive con una sola C: se anche all'esame l'ha scritta con 2 C, non mi sorprende il fatto che il suo elaborato scritto non sia stato ritenuto sufficiente.
Bene: si può forse sostenere da questo che i corsi di Franceschetti non siano validi ai fini della preparazione all'esame per avvocato?
ANONIMO FRANCEX
6 Luglio 2011 @ 12:49
Caro Piggio
segui la logica, la quale vedo per esperienze varie fa difetto un po' in generale alla categoria dei dott. in giurisprudenza.
dici:
"Altrettanto, che c'entra il paragone formulato Guru ingegnere, il quale sostiene che la differenza tra l'esame di stato di Ingegnere e quello di avvocato risiede nell'assenza di serietà della laurea in giurisprudenza, la quale verrebbe regalata…teoria che si commenta da sola e che, magari, potrebbe essere sottoposta ad un valido psichiatra."
Bhé se io sono da psichiatra uno che non capisce la semantica di 2 o 3 frasi da cos'è? Vediamo ribandendo il concetto, l'ing di cui sopra intendeva proprio quello che ho scritto: studiano talmente poco durante il periodo universitario che poi FINALMENTE davanti ad un esame serio vengono decimati come spighe con la mietitrebbia. Il discorso appare più che logico, ed ecco spiegata anche la differenza tra i numeri dei promossi tra i 2 esami di abilitazione. L'esame da ing prevede 3 prove scritte (2 del settore specifico d'appartenenza, una per il settore dell'albo generale) una pratica ed una orale. Ma se uno è praticamente abituato ad una cosa simile per ogni esame universitario(scritto orale ed esercitazione) forse arriva 'temprato' al proprio esame d'abilitazione, che ne pensi? Non mi pare illogica come cosa. Io non lo so perchè non sono ing ma forse il tizio non ha tutti i torti…vabbè!
Il dubbio non ti assale mai eh?! Vedremo quando gli indizi di illogicità della professione ti inizieranno a sembrare un po' troppi.
"Andatevi a vedere esempi di tracce dell'esame di Ingegnere e comparatele con quello di Avvocato."
Questo mi sembra veramente un discorso del caxxo. Tu laureato in giurisprudenza e che quindi hai studiato solo diritto ritieni più semplice l'esame da ing che quello da avv. Bhà, hai sbagliato facoltà forse?!
Ma guarda ti voglio superare in castronerie, io sono sicuro di una cosa e sarei pronto anche a provarlo: se da nudo e crudo studiassi per un anno e mezzo per passare l'esame da avvocato credo ci sarebbero alcune possibilità che questo possa avvenire(visto anche che oramai il primo gradino di difficoltà pare essere l'italiano scritto), ma sono altrettanto certo che se anche studiassi per 3 anni per quello da ing arriverei probabilmente al massimo ad intuire cosa chieda la traccia senza nemmeno però poter poggiare la penna.
In ogni caso mi supisce veramente come tu sia riuscito a valutare come facile un esame che tra le prove preveda sicuramente un calcolo strutturale. O abbiamo qui un genio? che studiando diritto ha trasmutatamente appreso anche analsi,fisica,scienza e tecnica delle costruz. e tutte le altre?
"Poi comparate i dati dei promossi all'esame di stato di Ingegnere con quelli dei promossi all'esame di Avvocato."
A questo ho risposto su.
In ogni caso, mi verrebbe da dirti 'abbello abbassa la crestina'.
Per i tipetti come te (già pronti per il gessato omologante) un paio di belle 'palate iniziali' (metaforiche) sui denti ci vorrebbero proprio, ma il fatto è che come spiega il caro Francex il sistema tende a spianare la strada a certi tipi, ed ironia della sorta, senza che se ne rendano conto!
Quelli senza dubbi, che non si fermano a mettere in discussione il sistema che li circonda, quelli che difendono sempre e comunque la categoria d'appartenza pronti a 'sputare' merda (ma bisogna averla prima in bocca per poterla sputare!)sugli altri visti a loro volta in categorie, magari inferiori…ecco quelli sono i preferiti dal potere, sono quelli da far crescere e mandare avanti. Ma ad un certo punto lo stesso sistema per vari motivi (richiesta,sacrificio,dioppio gioco o tanto altro) magari anche dopo vari anni non si fa scrupolo di segare professionamente…certi soggetti indegnamente miracolati.
Ciao tipetto, orgoglio di papà e mammà.
Anonimo
6 Luglio 2011 @ 14:40
A onor del vero il sistema dei calciinc**o e delle manipolazioni in sede d'esame non è identico in tutta Italia. E non è identico in tutte le facoltà. Ci può stare quindi che a volte anche i meritevoli passino. La cosa scandalosa è che dovrebbe essere SEMPRE così e non il contrario.
E' pure vero che nelle facoltà di giurisprudenza italiane ci sono decisamente troppi studenti. Anche se tutti gli iscritti diventassero avvocati passando l'esame di stato, poi non ci sarebbe lavoro per tutti.
Con questo non voglio dire che sia sbagliato iscriversi in facoltà di questo tipo, ma che ancora una volta è il SISTEMA a fare acqua da tutte le parti.
Zep
Piggio
6 Luglio 2011 @ 15:25
A me pare che tu di Anonimo non abbia solo il nome (leggi pseudonimo), ma anche il ragionamento e gli argomenti.
Perdonerai la battuta, ma visto che ti piace appellarmi con vezzeggiativi da saltimbanco, presumo ti siano graditi.
L'esame da ingegnere l'hai tirato fuori tu (o il tuo amico ingegnere/tuttologo): il mio discorso è proprio quello di non poter comparare materie e professioni tanto diverse. Il discorso del caxxo, evidentemente, è figlio tuo, non mio.
Quindi non so come tu faccia a dar credito al tuo Guru, dal momento che lui di diritto comincerà a capire qualcosa solo quando verrà chiamato a rispondere in tema di responsabilità professionale o qualcosa di peggio (ovviamente mi auguro per lui mai).
Per il resto, a me basta aver vissuto per 3 anni con amici che studiavano ingegneria e aver visto quando studiavo io e loro: molto entrambi, con metodi diversissimi.
Mi basta aver parlato con tanti di loro, i quali mi dicono che l'esame di stato è si serio, ma non un ostacolo come per noi, per la sua intrinseca semplicità.
Poi mi basta aver letto le tracce degli esami e anche un mentecatto capisce di cosa si tratta. Poi risolverla è un altro paio di maniche.
Ad ogni modo, ti do appuntamento a dicembre 2012, quando, stando a quanto tu molto umilmente sostieni, sarai in grado di scrivere un parere di diritto civile, uno di diritto penale e un atto a scelta tra civile, penale ed amministrativo. Oltre a portare all'orale 6 materie giuridiche.
Dopo questa brillante prova, il sottoscritto abbasserà la cresta. Fino ad allora mi sento legittimato ad esprimere e sostenere con vigore la mia opinione, sia che di fronte abbia un Anonimo, Franceschetti o Gesù Cristo in persona.
ANONIMO FRANCEX
6 Luglio 2011 @ 18:25
Caro Piggio Peggio
Ancora devo capire come fai a giudicare la difficoltà di una traccia se poi non sai minimamente da dove iniziare per risolvere la traccia stessa.
Io provengo da studi scientifici e ti dico che è praticamente impossibile poter giudicare ciò che non si sa risolvere.
Il mio amico NON ha espresso un giudizio sull'esame da avvocato ma sul perchè molti di quelli che si presentino lo vivano come più insuperabile di quello che è. Semplicemente perchè in università non sono stati abituati a studiare sodo, e questo è un dato di fatto. Basta farsi un giro in una qualunque delle università per vederlo, al netto dei tanti raccomandati 'ereditanti' la spocchia.
Affare anonimia: qui siamo anonimi entrambi, bello!
Se poi vagamenti alludessi che io possa essere il Francex, bhè vai a post più vecchiotti per vedere quanto l'appena citato ce la abbia con me, tanto da accusarmi di essere un debunker pagato…e che da lui viene accusato di aver causato la moderazione dei commenti.
ciao bello
E finiamola qui perchè è fin troppo ridicola ed infantile come discussione.
Anonimo
6 Luglio 2011 @ 23:43
Che noia.
Anonimo
7 Luglio 2011 @ 22:12
Piggio,
Lei è sicuramente un ragazzo intelligente e preparato, lo si capisce anche da come scrive, ma invece di perdere tempo a polemizzare con Franceschetti per quello che le sembra una violazione del suo diritto di essere orgoglioso dei risultati da lei raggiunti, perché non si interroga sulla validità di quanto ha faticosamente appreso? Cosa significa essere o non essere mediocri? Aver appreso una quantità illimitata di regole inutili per la maggior parte della popolazione, a vantaggio dei soliti noti? Averle capite secondo quello che l’ufficialità vuole che se ne capisca? Vede, quello che dice Franceschetti conta poco, perché dopo che lo ha detto le cose continueranno esattamente come prima e la sua denuncia (giornalistica) seguirà il corso di tutte le altre denuncie (legali) fatte alle istituzioni e alle autorità che le rappresentano: andranno in prescrizione. Si è mai domandato perché i processi a carico dei comini cittadini non vadano mai in prescrizione? Lei si dice competente, ma competente in che cosa? Nel trionfo dell’ingiustizia di cui siamo osservatori? Capisco che bisogna pur mangiare, ma essere orgogliosi di partecipare ad un simile cenacolo…mah.
Riguardo alla parola “avvocato” che si scrive con una sola C, come da regola, saprebbe spiegarmi il perché o si tratta di una acquisizione acritica di una regola da parte sua, senza chiedersi quale ne è la logica , nel qual caso dovrebbe limitarsi ad applicare la regola senza evidenziarne la mancata applicazione da parte di altri. Ecco, questa a mio parere si chiama MEDIOCRITÀ.
VPS
anna
8 Luglio 2011 @ 0:44
mi sembra che i commenti abbiamo distratto un po la discussione su cui si basava il post, approdando su un confronto tra curricula decisamente fuori luogo… PIGGIO & co. sono risultati ai miei occhi, i tipici dottori/avvocati in Giurisprudenza, saccenti, certi delle proprie conoscenze e determinati a non ammettere repliche alle loro posizioni…. questo comportamento è deleterio perchè scardina un sano e costruttivo confronto. Una sola cosa condivido del loro intervento: il post del prof. Franceschetti poteva risultare troppo generalista ma di certo rispecchia uno spaccato sociale veritiero. Piggio & co. non penso abbiate letto il mio intervento ma mi sembra che sia un ambito che ricade nella stessa area del sistema scoperta dal Prof. Franceschetti in questo post.
Piggio
8 Luglio 2011 @ 9:12
Caro VPS,
la ringrazio per la Sua stima nei miei confronti, anche se penso di essere semplicemente una persona medio dotata, solamente con qualche vena polemica in più rispetto al normale. Nulla di cui vantarsi.
Le chiarisco subito che il tema della discussione non è il sistema processuale, civile o penale, dell'Italia. Il fatto che i procedimenti giudiziari siano lenti è un fatto col quale io, assieme a tutti gli operatori del diritto, ci dobbiamo confrontare quotidianamente : il che ci causa, come immaginerà, grandi difficoltà personali e grandi imbarazzi verso il cittadino che dobbiamo tutelare.
Una discussione su questo tema, pur interessante, esula dall'oggetto dell'articolo di Franceschetti e da quel che noi sosteniamo. Ma soprattutto è al di là della disponibilità dei singoli avvocati, magistrati, studenti etc etc. I quali, comunque, studiano e si preparano professionalmente credendo davvero nella missione che sono chiamati a portare avanti. Non si tratta solo ed esattamente di un becero discorso monetario. Non per tutti, dirà lei: ma per molti si, la maggior parte.
Relativamente alla parola avvocato. Anche qui, la sua contestazione è inconferente: la presenza di una sola c nel termine è dettata dalle regole della grammatica e dell'etimologia. Non vedo come questo possa avere una sua rilevanza: anche perché, soprattutto, se in sede d'esame di stato, nell'elaborato scritto si commette un simile errore di doppie, al compito vengono assegnati 5 punti, senza stare troppo a domandarsi l'origine etimologica all'interno del nostro idioma.
Per Anna. Mi dispiace constatare che la giusta osservazione che fai nella seconda parte del tuo commento, smentisce la contestazione che ci muovi nella prima: proprio in nome del confronto, abbiamo fatto osservare all'autore dell'articolo che la sua posizione era semplicistica, riduttiva e non teneva conto del fatto che non sempre l'esame è superato dai mediocri che nulla hanno capito del diritto e della professione.
Mi pare un argomento più che legittimo.
Quello che non ha risposto nel merito e si è limitato a dire che la nostra idea è dettata solo dai nostri 27 anni è stato lui, non lo scrivente.
Non ho letto il tuo intervento, se me lo linki avrò sicuramente il piacere di farlo.
Anonimo
8 Luglio 2011 @ 11:37
Piggio Paggio Peggio del Poggio ha Poggiato.
Anonimo
8 Luglio 2011 @ 15:25
Per amore del confronto e della crescita, a me sembrava molto più importante che il dibattito vertesse sulle scorrettezze di un intero sistema, piuttosto che al mancare rispetto verso singoli avvocati "di successo".
Cmq, dopo aver letto tutti questi commenti stereotipanti e fuorvianti, mi resta da aggiungere solo:
*BURP!*
Piggio
8 Luglio 2011 @ 15:41
Ho sentito dire stanno cercando comici per l'edizione Polacca di Zelig: ti proporrò per il ruolo di barzellettiere scalda-pubblico.
Giorgio Andretta
8 Luglio 2011 @ 17:46
Se me lo concede, sig.Piggio, in cosa stallerebbe la missione che siete chiamati a portare avanti?
La ringrazio per tutto quello con cui riterrà opportuno attingermi.
Cordialità.
anna
9 Luglio 2011 @ 0:36
@ PIGGIO, ribadisco la mia opinione: sono del parere che dall'articolo del prof. Franceschetti risulti, si, una vena generalista, ma un lettore di ordinaria diligenza realizza con non molta difficoltà che il post osserva l'insieme del sistema giustizia e non detta una rigida norma, per la quale "solo i raccomandati, meglio se mediocri, superano i concorsi". Fermo restando questo mio punto di vista, non posso esimermi dal condannare il saccente ostentare titoli e credenziali, quasi ad imporre la propria autorevole posizione, in ragione delle pergamene conseguite (tipico tratto comportamentale dei giuristi altezzosi e privi di autocritica). Voglio dare merito, però, al vostro puntualizzare un aspetto che non a tutti poteva risultare chiaro, ovverosia la sottile sfumatura generalista del post. concludo rammaricandomi di ritrovare commenti polemici su un cavillo d'importanza marginale e per la gentile curiosità di PIGGIO riporto qui il mio primo commento (perchè non so linkarlo!) che vuole avvalorare la tesi espressa dall'articolo del prof. FRANCESCHETTI che ringrazio di CUORE per la sua illuminante attività! – anna ha detto: è davvero triste come scenario….. io ho solo approfondito il metodo di ingresso alle carriere iniziali delle forze dell'ordine.
Ai soli arruolati è concesso partecipare a concorsi "pubblici" per le suddette carriere iniziali.
mi domando: se interesse della Pubb.Amm. è assumere il miglior candidato, quello più preparato, perchè riservare la totalità dei posti ai soli giovani vfp? chi si arruola sono quei ragazzi che non avendo volontà, o in rari casi le disponibilità economiche, hanno deciso di arruolarsi anzicchè approfondire gli studi.
se la ratio era voler premiare chi ha deciso di servire già la patria, bastava fare una semplice riserva di posti anche del 50%, ma non destinare dei concorsi, appellati come pubblici, ad una sola categoria di cittadini.
quindi c'è un contrasto sia con la destinazione pubblica del concorso, sia con l'interesse della P.A. a ricercare ed assumere il miglior candidato sul piano fisico e soprattutto culturale.
sarò una complessata laureanda fallita….. ma in queste manovre vedo l'intento di costituire un braccio armato ignorante e facilmente manipolabile..ecco creati gli esaltati manganellatori che fanno di tutta l'erba un fascio…. tra manifestanti pacifici e facinorosi che sempre esisteranno…
ps: stimo le F.O. tutte, e appena laureata proverò l'esperienza di entrarvi fin quando potrò (limiti d'età),e sarò felice di appurare con i miei occhi lo svolgimento delle prove concorsuali, per corroborare o meno queste idee.
Prof. Franceschetti la STIMO IMMENSAMENTE, la saluto con affetto! –
Gianluca
9 Luglio 2011 @ 14:00
Porto un piccolo contributo alla discussione.
Ho 37 anni, ho passato l'esame da avvocato 10 anni fa, a Perugia, alla prima volta. Sono benestante grazie alla professione di avvocato, ho fondato un'impresa e va bene pure quella. Ho pubblicato con Giuffrè, e Cedam dei testi giuridici. Ho insegnato all'Università di Perugia con un contratto biennale. Non ho santi in paradiso di nessun tipo e non sono ricco o potente di famiglia. Non credo di essere un genio ma uno che ha lavorato e studiato molto.
Due attività cadute in disuso.
Mi permetto perciò di dire, sulla base della mia sola esperienza personale, solo alcune cose. Studiate bene e molto. Lavorate bene e molto.
Riuscirete sicuramente.
E' molto facile dare la colpa al sistema (che sarà poi 'sto sistema? Franceschetti parla di massoneria da anni, ma lo stato più massonico che c'è è il meno simile all'Italia) se non si sa insegnare, studiare, lavorare ecc..
E' difficile rendersi conto dei propri limiti, mentre è facile dare la colpa al sistema se il mondo è popolato da gente che, stranamente, non piega di suo alle nostre esigenze o desideri.
E smettete di chiamare Franceschetti "professore"!
Grazie.
Anonimo
9 Luglio 2011 @ 16:03
Ma che palle! perchè non mettiamo anche un'area foto per vedere chi è più bello??
Paolo Franceschetti
9 Luglio 2011 @ 17:09
Vorrei far notare a chi legge questo blog il modo di ragionare di Gianluca e di Piggio.
Scrive Gianluca: "mi permetto di dire, sulla base della mia sola esperienza personale…"
Più o meno lo stesso discorso di Piggio e del suo amico. Siccome la loro esperienza è X, l'esperienza di 50.000 andidati all'esame da avvocato deve essere la stessa esperienza X.
Un modo di ragionare che si commenta da solo.
Come dire "siccome io non muoio di fame, sulla base della mia esperienza personale posso dire che al mondo non è vero che due miliardi di persone mupiono di fame".
Ci vuole proprio un giurista per partorire simili cazzate.
Giorgio Andretta
10 Luglio 2011 @ 6:18
Mi scusi, egr. Gianluca, ma in che pianeta ha avuto successo se il suo spirito è pregno dei ragionamenti che ha consegnato al suo commento?
Grazie per tutto ciò che riterrà rispondermi.
Cordialità.
Conte Senza Palazzo
10 Luglio 2011 @ 7:19
Gianluca,
perche' "lavorare molto"?
Dove sta scritto?
Anonimo
10 Luglio 2011 @ 16:43
perche' "lavorare molto"?
Conten ancora non l'hai capito?!
Perchè così paparino è contentino. E ti senti meglio degli altri. Su quali basi poi…
Anonimo
10 Luglio 2011 @ 19:23
Gianluca,
quindi se ho capito bene tu sostieni che lavorando duro e studiando molto si diventa benestanti, ergo tu non hai lavorato per il piacere di farlo, ne hai studiato per l’interesse che ti suscitava la materia studiata, ma per diventare benestante. Una vita di successo si misura dal conto in banca! E poi mi vieni a dire che non sei plagiato?!? Il tuo intervento esprime proprio la mediocrità di cui parla Franceschetti. Non hai fatto che confermare quanto tutti qui sanno da un pezzo: le strade si spianano solo ai mediocri e ai plagiati dal sistema. L’accettazione acritica delle regole è apprezzata, mentre ragionare con la propria testa è un peccato mortale, da punire in questa e nell’altra vita.
VPS
Anonimo
12 Luglio 2011 @ 0:19
mi domando cosa ci si può aspettare? la scuola è uno strumento utile ai ricchi per garantire ai ricchi il mantenimento della loro ricchezza.
mi torna in mente la solita tiritera annuale delle manifestazioni in piazza dei vari studentelli, universitari o liceali che siano. cosa protestate? cosa vedete di tanto bello che valga la pena salvare? vi piace tanto stare in carcere a farvi riempire la testa di inutili stronzate che vi trasformano in automi per giunta annoiandovi? la schiavitù parte dall'ISTITUZIONE scolastica, prosegue col lavoro, viene cristallizzata con la pubblicità.
poi c'è gente che fa l'offesa, che dall'alto dei suoi 20 anni di scolarizzazione crede di aver capito come va il mondo e perpetua, ormai anche con convinzione assoluta, il degrado sociale di cui la scuola è la prima causa.
studiate per passione? e la passione si compra a scuola?
fatevi un'esame di coscienza e sappiate che le alternative ci sono, basta saper valutarle, non voltare lo sguardo.
è ora di smettere di fare gli altezzosi quando si parla di università, perché la maggior parte dei frequentatori NON SA neppure scrivere od usare la punteggiatura correttamente, e non è tanto per dire.
consiglio di leggere ivan illich; chi è incline ad alcune riflessioni lo capirà subito, gli altri son quasi certo che storceranno il naso. del resto chi vorrebbe mai ammettere di aver buttato soldi e tempo inutilmente?
il sistema non va sfoltito quà e là, ma abbattuto dalle sue radici.
Anonimo
12 Luglio 2011 @ 10:39
Condivido in parte, ma solo in parte, l'articolo dell'avv. Franceschetti.
Sono una praticante avvocato del sud Italia che a dicembre sosterrà, per la prima – e si spera unica – volta l'esame di stato per l'abilitazione alla professione.
In primis, non è assolutamente vero che al sud le percentuali di ammessi continuano a essere altissime rispetto al nord. Per fare un esempio, quest'anno, nel distretto di Corte di Appello di Salerno la percentuale degli ammessi all'orale è stata del 18%, confermando un trend, dunque, in atto da anni.
Non è vero che superano l'esame solo i mediocri. Ho amici e colleghi che l'hanno sostenuto, alcuni mediocri, altri geniali, peccato che l'unico discrimine, in questo caso sia stata la fortuna, la fortuna di entrare in quella percentuale, già stabilita, di coloro che saranno ammessi e basta!
Il problema, a mio giudizio, è che non si può affidare il proprio futuro professionale alla fortuna e non si può vincolare l'esercizio della professione di avvocato a un esame di Stato che, per percentuali di ammissione ormai costanti da anni, sta assumendo sempre più i contorni di un concorso. Peccato che la differenza sostanziale è che, ottenuta finalmente l'abilitazione – dopo tanti stenti, sacrifici, pratica forense non retribuita – la strada sia ancora in salita.
Purtroppo questo è solo un altro esempio di un sistema che sta andando sempre più allo sfascio, sfasciando di conseguenza le ambizioni e le prospettive di vita di tutti i giovani come me.
Resta sottinteso, in ogni caso, che nella percentuale dei fortunati – caso strano – che siano mediocri o meno, rientrano sempre i soliti "figli di"…ma questa ormai è una piaga con la quale conviviamo dalla notte dei tempi…
Alberto F
12 Luglio 2011 @ 19:15
Non di rado ho occasione di vedere notizie così e leggere del malaffare legato alle professioni e agli studi più legati alla legalità. Ma come evitare i meccanismi di corruzione?
Gianluca
13 Luglio 2011 @ 16:27
Scusatemi se abuso dell'ospitalità ma, in tutta onestà, io volevo solo portare un contributo che reputavo positivo ed utile: non ci sono riuscito e me ne scuso.
Ai due anonimi che replicano al mio post non sono in grado di rispondere. Ritengo però che abbiano travisato del tutto il mio apporto o almeno il suo spirito. Il mio scopo era solo dire che il mondo dei giuristi e del lavoro, magari è meno peggio e meno chiuso di quanto si crede e che l'invidia è una sedia comoda.
Dalle risposte noto pure che la storica tendenza all'autocommiserazione, tipicamente italiana è non solo florida, ma sempre più raffinata!
Quanto poi all'osservazione del Collega Franceschetti credo che la sua risposta (riconducibile a non ricordo quale degli stratagemmi di Schopenhauer) spieghi, semmai, il suo modo di ragionare e, di riflesso, forse, la ragione per la quale i pochi iscritti ai suoi corsi non superino gli esami per i quali pensano di prepararsi.
Stupisce che uno che si dica buddista non capisca che il riconoscimento della possibilità, anche remota, di aver torto è alla base, oltre che dell'educazione e dell'intelligenza, anche del confronto. Non mi pare che il Collega mostri tali virtù e provo a spiegare perché. Io parlo della mia sola esperienza personale per la banalissima ragione per la quale non penso di poter portare più dell'esperienza che ho vissuto.
Parlo in tal modo pur avendo, negli anni, insegnato a centinaia di ragazzi, ma non mi sogno di trarre regole generali da ciò. Altri pensano di avere il codice di decrittazione dell'intero mondo…e – addirittura – la capacità di scrivetre "manuali" sull'intero scibile giuridico, forse sperando in titoli accademici ad honorem. Accomodatevi, magari avete ragione!
Al Sig. Giorgio Andreatta va il mio ringraziamento per l'educazione e la mia risposta: io, forse equivocando, ho letto un articolo in cui un Collega (Franceschetti) scrive che in Italia, non solo nel mondo giuridico, hanno successo solo i mediocri (selezionati perché tali da fantomatiche menti superiori) mentre chi pensa con la sua testa è destinato all'emarginazione. Non solo, ho inteso pure che in Italia ci sarebbe un sistema perfetto e nascosto che con sottilissimi meccanismi seleziona e porta in auge solo i prescelti, generalmente mediocri, per le ragioni di cui sopra.
A ciò hanno fatto seguito una serie di préfiche che, maledicendo la loro malasorte, evidenziano l'inscalfibilità del sistema e , soprattutto, come, in un mondo trasparente e corretto, loro sarebbero più ricchi, più potenti, forse anche più belli.
Ho capito male? scusatemi, sono limitato e "plagiato dal sistema"
Ho capito bene? Ok. Ho voluto portare all'attenzione di chi ha voglia di leggerla una storia diversa.
Faccio del mio meglio in tutte le manifestazioni della mia vita, non sono drogato di lavoro né di altro. In alcune cose riesco, in altre no. Ad esempio non sono riuscito a diventare un docente incardinato (sarebbe fisso…).
Concludo: Gentile Franceschetti, lei ha una grande responsabilità visto che molte persone la seguono e la difendono a prescindere. Non trascini in un gorgo oscuro le molte menti deboli che la seguono al solo scopo di soddisfare le sue vanità come sta palesemente facendo. (ps: sono curioso di vedere se mi pubblica, spero di si)
Saluti e grazie ancora dell'ospitalità di cui ho abusato per la seconda e ultima volta.
Anonimo
13 Luglio 2011 @ 18:04
Ammazza Gianluca, parli di educazione e poi dai, nello stesso commento, dello pseudo buddista, vanesio a Paolo Franceschetti e delle menti deboli a noi lettori!
Paolo Franceschetti
13 Luglio 2011 @ 19:38
Caro anonimo delle 20,04, in genere chi parla di educazione altrui non è mai educato. E' una regola generale.
Ma va detto che l'ho insultato, quindi ha giustamente risposto insultandomi.
Giorgio Andretta
14 Luglio 2011 @ 5:26
Caro Gianluca, la ringrazio della risposta che mi è risultata oscura, in relazione al quesito, lampante se doveva ridursi a stampella di un suo precipuo sentire.
La pregherei di non affastellare ogni posizione che rileva in quest'albergo, io, ad esempio, non mi sento plagiato dal Franceschetti, soprattutto, forse non l'ha notato, perchè il nostro ospite mi ritiene trasparente, il che mi fa concludere che lei non è attento ma affrettato nelle sue riflessioni.
La gatta frettolosa partorisce i gattini ciechi.
La invito calorosamente, per il futuro, a distinguersi dalle prefiche e rientrare degnamente tra i possessori dell'IO.
Infatti i plasmabili sono guidati dall'anima collettiva non avendo ancora consapevolezza di possederne uno(io).
Se crederà di partecipare ancora a questo consesso dovrà affrancarsi dai luoghi comuni producendosi in esternazioni originali.
Tanto le dovevo.
Paolo Franceschetti
14 Luglio 2011 @ 6:20
Caro Andretta, non la ritengo trasparente. Forse non ho risposto a qualche sua domanda, ma in genere è perchè mi scordo, o perchè non capisco le domande.
Sto leggendo il suo libro sull'antropocrazia che ho quai finito. Interessante.
Giorgio Andretta
14 Luglio 2011 @ 6:55
Accampare scuse ha un senso, Paolo?
Paolo Franceschetti
14 Luglio 2011 @ 8:02
Certo che ce l'ha, Andretta. Il senso c'è in ogni cosa. Sta solo a noi se vederlo o no.
Paolo Franceschetti
14 Luglio 2011 @ 8:04
E parlando di scuse.
Le scrive
"la ringrazio della risposta che mi è risultata oscura, in relazione al quesito, lampante se doveva ridursi a stampella di un suo precipuo sentire"
Perchè questa frase ha un senso?
Insomma, Andretta, non parli di sensi proprio lei, che è un po' come il bue che dice cornuto all'asino. 🙂
Giorgio Andretta
14 Luglio 2011 @ 17:55
Nell'universo filosofico tutto ha un senso, Paolo, quindi anche le scuse, se la mette così poco mi resta d'aggiungere!!
Però nel suo caso, essendo il moderatore, mi risparmi che si avvale di terzi, come le può sfuggire un commento e quale sarebbe la filosofia che sottende il tutto?
Per quanto riguarda la risposta all'utente Gianluca dovrei prima leggere ciò che ha da dirmi in proposito l'interessato.
Io ho formulato una domanda precisa, le sembra che abbia ricevuto un'altrettanta precisa risposta?
A me non è parso, ma sarà senz'altro un mio limite, onde scavalcarlo chiedo soccorso a lei od a chiunque altro, non mi formalizzo su chi mi tende la mano.
Con piacere a rileggerla.
Anonimo
16 Luglio 2011 @ 13:25
Gianluca scrive:
"Non trascini in un gorgo oscuro le molte menti deboli che la seguono"
E qui parte un bel "Ma vaffanculo!" che ci sta come il cacio sui maccheroni.
Mauro
26 Febbraio 2020 @ 21:03
Scusate….questo post risale a molti anni fa. Lo condivido in pieno ma aggiungerei altro. Perché tanti giovani si iscrivono a degli studi che ormai dal punto di vista occupazionale servono a ben poco? Non c’ e’ molta disinformazione in giro e falsi miti in merito a quello che una facoltà come giurisprudenza oggi può dare?