1. Giusy l’enigma. 2. Eva e il quaderno magico. 3. Conclusioni.
1. Giusy, l’enigma
Incontrai Giusi il giorno di Pasquetta del 2022, il lunedì dell’angelo. Inizialmente ero restio a conoscerla perché avevo capito dal suo tema natale, e poi dal colloquio che facemmo, che era la persona più potente che avessi incontrato fino a quel momento, e – mi dissi – se questa vuole farmi del male sono nei guai.
Alla fine decisi di incontrarla. Lo sentii come un destino a cui non potevo sottrarmi. Fu un giorno magico, divertentissmo, e ricco di fenomeni surreali in cui mi sembrò di vivere in un film di Harry potter.
Una delle cose strane che mi disse fu che io e lei, in astrale, eravamo una coppia, e dovevamo vedere cosa scendeva nella materia; se una coppia o altro.
D’ora in poi, mi disse, ricordati che io creo te e tu crei me. Creeremo insieme, e vediamo cosa riusciamo a creare su questo piano terreno.
Obbiettai che per creare una coppia, sul piano terreno, occorreva l’ingrediente dell’amore e dell’attrazione, che lei non aveva nei miei confronti. E, come seconda obiezione, dissi che io avevo già una compagna, che era Stefania.
Mi rispose che su questo piano terreno l’amore non esiste. L’amore è un’energia presente ovunque, e quando c’è l’attrazione tra due esseri umani, questo amore è inquinato dalle costruzioni mentali, dal possesso, dalla gelosia, dal bisogno, dall’attaccamento, dalla paura e da molte altre gabbie mentali che l’uomo si costruisce. Quanto a Stefania, mi disse, sicuramente è l’amore terreno più grande che tu hai incontrato nella tua vita, ma è ancora inquinato da troppa spazzatura. Inoltre, mi disse, tu la senti come una figlia, anche a causa della differenza di età, e quindi un rapporto diverso è compatibile con il rapporto con lei.
Iniziò tra me e Giusy uno strano rapporto, tramite il quale aiutavamo molte persone a migliorare la loro vita, e che per me era magico per tutto quello che vivevo grazie a lei, ma molto conflittuale sul piano umano.
Un giorno fece davanti a me un legamento d’amore, e io le dissi “ma a che serve un legamento d’amore tra noi? Siamo già legati, ma non puoi creare artificialmente un sentimento, che nessuno dei due prova per l’altro”. Mi rispose che un giorno avrei capito, ma che in linea di massima io non capisco un cazzo perché ho mercurio retrogrado, e quindi sono lento a capire.
Ho vissuto con lei alcuni dei momenti più belli della mia vita, anche se spesso litigavamo, e lei si comportava con me in modo incomprensibile, con atteggiamenti di cui io non capivo la logica e che mi mandavano in confusione mentale.
Ad esempio andavamo spesso a corsi di simbolismo, oppure al corso di registri akashici di una ragazza che si chiama Luna e con cui diventammo amici; e non capivo perchè lo facesse, dato che si trattava di cose che lei sapeva già. Capii dopo qualche tempo che lo faceva unicamente per me. Il corso di registri akashici, ad esempio, lo fece unicamente per creare un’amicizia tra me e Luna, affinchè inziassimo a collaborare insieme, come poi effettivamente è avvenuto.
Spesso le dicevo “guarda, collaboriamo insieme lavorativamente, ma evitiamo di vederci e frequentarci sul piano personale perché non riesco a capire perché devi frequentare uno che non stimi, con cui ti annoi, e per il quale non provi nulla”.
Dopodichè però, inevitabilmente, succedeva qualche cosa che mi costringeva a rivederla. Ad esempio, dopo un viaggio in Usa che facemmo insieme, e che fu l’esperienza più bella della mia vita, le dissi “è stata l’esperienza più bella della mia vita, ma non voglio vederti più”.
Perchè fu un’ esperienza che non dimenticherò mai per la quantità di fatti straordinari che capitarono, ma al tempo stesso pesante sul piano umano.
Il giorno dopo il mio ritorno dagli Usa, quando pensavo che non avrei più rivisto Giusy perché ero troppo incazzato con lei per alcune cose, mia madre mi telefonò e disse “Paolo, Lucia (mia sorella) mi ha parlato di una tua amica che ha poteri magici. Pensi che potresti farmela conoscere? Perché sto male, ma sento che se la conoscessi starei meglio, ed è forse il momento che inizi a cambiare io, senza aspettare che cambino gli altri per essere felice”. Un discorso cosi, fatto da un’anziana di 86 anni che per tutta la vita non ha fatto altro che lamentarsi degli altri, senza mai guardare dentro se stessa, mi è parso un ulteriore miracolo di Giusy.
A quel punto lo dissi a Giusy, dicendole che aveva fatto un miracolo anche nei confronti di mia madre e lei mi propose di andare a trovare i miei (da notare che io non ho mai proposto nulla a Giusy, è sempre lei che si è offerta di aiutare i miei amici e parenti, sobbarcandosi anche il viaggio in Usa di 15 giorni, lasciando il lavoro per tutto il tempo, solo per aiutare dei miei amici che non conosceva), e quindi mi ritrovai di nuovo a passare un giorno con lei; andammo a trovare i miei genitori insieme, il 26 dicembre, che era anche il giorno della morte della madre di Giusy.
Quando litigavamo e lei mi insultava e dava del deficiente le rispondevo “senti bella… tu hai detto che maghi e streghe creano la loro realtà. Beh, allora guarda, tu hai creato un deficiente; io ho creato una persona che mi fa vivere delle esperienze bellissime, che mi fanno crescere ed evolvere, e sei l’esperienza più bella della mia vita, al netto della tua stronzaggine. Vedi tu chi è il mago più potente.”
Capirò tempo dopo che mi sbagliavo e che aveva ragione lei quando diceva “tu non crei un cazzo”.
2. Eva e il quaderno magico.
Un giorno conobbi una persona che mi voleva parlare per una consulenza, di nome Eva. Pranzammo insieme e passammo un pomeriggio insieme. Lei mi dette un quaderno dicendomi che lo aveva canalizzato 30 anni prima; nessuno sapeva della sua esistenza, se non il suo padre spirituale, un prete morto 30 anni prima, di nome Don Armando. Lo dava a me perché sentiva che doveva farlo e mi chiese se conoscevo quel prete; ma io risposi di non conoscere nessun Don Armando. “Strano, mi disse, perché poco prima di incontrarti, proprio Don Armando mi è apparso e mi ha detto di salutarti, sorridendo, come se ti conoscesse”.
Quel quaderno all’inizio mi sembrò incomprensibile e confuso (capirò mesi più tardi che era scritto in linguaggio alchemico). Ma iniziai comunque a copiare le frasi su un mio quaderno personale.
Con Eva iniziai uno strano e altrettanto incomprensibile rapporto, perché dal giorno in cui la conobbi la sognavo tutte le notti, e spesso sognavo ciò che lei stava facendo, o che stava pensando in quel momento.
Inoltre ci legavano strane sincronicità; tra le più significative, ci fu questa. Un giorno lei mi disse “forse il senso del nostro rapporto è cercare di trovare la verità su Santa Rosa da Viterbo, che non è la vera santa dei viterbesi, e capire cosa c’è sotto”. Io le risposi “no, guarda, chi cerca la verità su Santa Rosa muore, ed è meglio lasciar perdere… Ad esempio c’è un prete, un certo Don Armando Marini, che è morto per questo: Si batteva per far capire ai Viterbesi che i veri santi patroni di Viterbo sono Valentino e Ilario. Non Santa Rosa, che per giunta predicava contro i Catari, e un vero santo non avrebbe mai predicato in tal senso”.
E lei mi disse “Paolo ma quel Don Armando che ti dicevo, è proprio Don Armando Marini. Ecco perché mi appariva dicendo di salutarti. Non avevo mai capito perché era morto, ma ero sicuro che lo avessero ammazzato e non fosse morto di morte naturale”.
Il giorno dopo aver incontrato Eva, mi arrivò a casa un libro che non avevo ordinato: Eva futura, di Villiers de l’Isle-Adam, un esoterista che non conoscevo (e tantomeno conoscevo il libro).
E iniziò tra me e lei un dialogo fatto anche di scontri per certi versi opposti a quelli che c’erano con Giusy. Se Giusy mi spiazzava perché voleva frequentarmi, senza che io sentissi alcun sentimento da parte sua, per Eva valeva il contrario. Perché io sentivo da parte di Eva un amore che non avevo mai sentito da parte di nessuno e scambiai il nostro rapporto per una relazione sentimentale, mentre lei mi diceva “ma che ti sei bevuto? Ma quale relazione sentimentale? Ma che ce stai a provà?” e un giorno, in cui le dicevo “senti, tu chiamalo come vuoi, ma quello che sento da parte tua è amore” lei mi rispose testualmente: “Maremma impestata ladra che palle che sei”.
Riposi il quaderno sotto un budda d’argento pesante 15 chili, perché aveva un’energia troppo forte che sentivo mi provocava squilibri, e Eva scomparve per qualche mese dalla mia vita.
Un giorno lo ritirai fuori e da quel momento iniziarono nella mia vita una serie di eventi magici, compreso il fatto che Eva ricomparse nella mia vita dopo mesi di silenzio, proprio mentre facevo colazione nel bar di un distributore di benzina di nome Ewa; e io mi sentivo diverso, in uno stato di coscienza alterato, tanto che pensai di essere parassitato.
Chiesi al mio amico Tiziano se mi sentiva parassitato ma lui rispose di no. Mi sentii al telefono con la mia amica strega Alessandra B. e lei mi disse “Paolo ma tu hai un’entità accanto a te. Potresti sentirti un po’ diverso, con lo stomaco chiuso, ma comunque stai tranquillo, non è un’entità negativa. Si chiama XXX, ed è venuta da te per farti fare una serie di esperienze, affinchè tu impari delle cose e faccia delle esperienze. Ti creerà dei casini, ma saranno tutte cose positive”.
Qualche giorno dopo mi vidi con Luna, la mia insegnante di registri Akashici e anche lei sentì un’entità accanto a me, ma nulla di negativo. Stai tranquillo, mi disse, se tu avessi un’energia negativa addosso la sentirei, invece la sento molto positiva.
Anche Giusy vide questa entità e mi disse che non era un entità parassitante, ma di altro tipo; e mi spiegò che questa era venuta per aiutarmi a farmi capire delle cose sull’amore.
Uscii da casa di Giusy e alla fine capii.
L’amore che sentivo da parte di Eva veniva dall’entità, non dalla donna che avevo conosciuto e io infatti lo avevo scambiato per la forma di amore terreno più forte che avevo sentito.
E finalmente capii il mio rapporto con Giusy, e il motivo per cui, da parte sua, non sentivo nulla a livello sentimentale e/o sessuale. Perché l’amore che ci aveva unito era di altro tipo, e veniva dall’alto, non dal basso.
Ho rivisto tutti i miei rapporti sentimentali del passato che ho sempre vissuto senza mai capirli. Come mi disse un giorno la mia coach spirituale, Daniela, con una frase che mi rimarrà addosso per sempre, la vita non ci porta quello che vogliamo, ma quello che ci serve, e io più che rapporti sentimentali ho avuto una serie di rapporti uno più incomprensibili dell’altro, che mi servivano a fare esperienza dell’amore (compreso quello per Stefania, che è l’amore terreno più forte che abbia mai ricevuto, ma per me tra i più incomprensibili). Non ho mai capito neanche i rapporti degli altri, che ai miei occhi mi erano sempre sembrati altrettanto incomprensibili, non avendoci mai visto veramente l’amore, perlomeno nella maggior parte di essi (nei miei, mi consolavo, perlomeno l’amore c’era. Era un amore deformato da attaccamenti, gelosie, bisogni, ecc., e soprattutto da stranezze che non comprendevo, dovute alla presenza di entità che guidavano questi rapporti, ma c’era).
Al contrario ho spesso visto l’amore li dove altri non lo vedevano. Ad esempio tra Giusy e il suo ex, Pierandrea, in cui percepisco l’amore tuttora (infatti mi domandavo come e perchè Giusy volesse stare con me, se amava di più Pierandrea; tra l’altro loro sembrano una coppia, quando stanno insieme); l’ho visto tra alcuni miei amici maghi – uno ad esempio, di cui non posso fare il cognome ma solo il nome, Tiziano, che ha una vita sentimentale più surreale di un film fantasy – con alcune amiche streghe, che però ufficialmente non stanno insieme e non ho mai capito perchè.
Ho visto sempre l’amore in posti dove altri non lo trovavano, e non l’ho visto lì dove le persone blateravano d’amore.
Ho addirittura sentito l’amore in forme strane, come quella del Corvo di Rosangela Catalano nei miei confronti. Preciso… del corvo, non di Rosangela, con la quale ho fatto delle esperienze molto belle e istruttive, ma che non ho mai incontrato di persona. Il giorno in cui incontrai Giusy uscimmo da casa sua e uno stormo di corvi mi salutò; Giusy mi disse “ma tutti questi corvi che ti salutano, perchè? Mai visti tanti corvi al centro di Roma”. Poi Rosangela non è d’accordo con me, e mi dice che, anzi, a Malphas (il demone rappresentato da un corvo) sto simpatico, ma mi critica su alcuni miei comportamenti, ma io replico che non c’è differenza tra lei e Malphas, perché le entità sono la parte di noi che risiede in altre dimensioni. Cosa su cui concorda anche Eva, e persino Giorgio Rossi della libreria esoterica Cavour (il quale mi ha detto che dico cazzate esoteriche, ma almeno su questo sarà d’accordo, dato che nel suo video su Evocazione e invocazione questo era il concetto che esprimeva).
Perché l’amore, semplicemente, è un’energia che cala dall’alto, come quella tra me e Eva, ma a cui poi le persone possono dare nomi diversi e che possono vivere in modo diverso.
Questa concezione dell’amore è ben rappresentata nell’arcano VI dei tarocchi, in cui c’è un angelo, dall’alto, che scocca una freccia. L’uomo è diviso tra due donne, una con i colori prevalenti della passione, l’altro con i colori dell’amore spirituale). Ad indicare che l’amore è un’energia angelica, che scende sulla terra ma poi è vissuta in modi diversi e con nomi diversi (ecco perché l’uomo è tra due donne, e non guarda la donna con vesti spirituali, in cui prevale il blu dello spirito, verso cui è puntata la freccia, ma quella sul lato opposto, che ha i colori dell’amore, si, ma anche della passione).
Qualche giorno fa scrissi a Giusy un messaggio:
Giusy, ho capito. L’amore incondizionato presuppone che uno dia amore senza chiedere nulla in cambio. Tu hai solo fatto delle cose per me, per i miei amici, per i miei genitori e lo fai per tutte le persone attorno a te. Ti sei pure annoiata uscendo con uno come me e ti facevi due palle cosi. L’unica cosa che io ti ho dato è una cosa materiale, cioè la mia auto; ma in realtà neanche quella ti ho veramente dato, perché era l’auto di Mariapaola (la mia compagna morta nel 2014), facevo fatica a cambiarla, ma mi sarebbe servita un auto più comoda per i viaggi lunghi che faccio sempre. Quindi l’hai presa tu, e sono contento che ce l’abbia tu. Mi hai fatto il regalo di farmi cambiare l’auto, consentendomi di continuare a vedere e salire sulla Micra di Mariapaola.
E lei mi ha risposto “Bravo finalmente hai capito. Ora potremmo lavorare ancora meglio insieme”.
Conclusioni.
Il mio amico Piero Cammerinesi alcuni anni fa mi disse che io nella mia vita incontro archetipi, non persone. Infatti le persone che ho citato in questo articolo sono entità incarnate in esseri umani. Nell’interpretazione del libro di Eva, e nel fare collegamenti tra cose persone e situazioni, mi ha aiutato la mia amica Elisabetta Giuliani, autrice del libro “Comandamenti magici per il mondo che verrà”. Non so se Elisabetta sia un essere umano o meno (a me pare di si) ma comunque scrive divinamente e con le parole (che, quelle proprio no, non sono umane) dipinge veri e propri paesaggi e crea magie continuamente. Ed è grazie a lei che ho composto il disegno degli incontri della mia vita, che Elisabetta mi ha dipinto con colori che io non riuscivo a vedere. Ed è l’unica che è riuscita a vedere le bellezza e la poesia di certi incontri (a fronte di amici che vedevano demoni ovunque, fino al punto che una mia carissima amica, una di quelle che mi conoscono meglio da tanti anni, mi disse che frequentando Giusy avevo fatto un patto col demonio, perché la frequentavo solo per aiutare le persone attorno a me e non per simpatia o affinità elettive).
Il suo libro è composto da 323 comandamenti oracolari; e il quaderno di Eva, una volta che l’ho trascritto tutto, si è rivelato sorprendentemente composto da 323 frasi, in alcuni casi semplici parole isolate; questi due libri spesso mi aiutano a delineare un percorso interpretativo di fatti ed eventi della mia vita e di quella altrui quando li leggo in sincrono.
Ad es.
La frase 72 del libretto datomi da Eva è “c’è un libro da scrivere terminerà con la parola cuore” (72 sono gli angeli della Cabala).
Il comandamento 72 del libro di Elisabetta si intitola
“ Per ogni alba che vedi, recita una preghiera”.
Una volta chiesi a una cara amica perché collezionasse cosi tante immagini di tramonti. E lei, molto candidamente, mi rispose: Mi piacciono i tramonti, perché fanno finire in bellezza anche le giornate più brutte.
In altre parole, ero grata a quei colori e quelle forme capaci di spazzare via i turbamenti del suo cuore.
Allora, un po’ per gioco, un po’ per magia, le suggerii di provare a svegliarsi all’alba, ogni giorno per un’intera lunazione. E, davanti a quello spettacolo della natura, inviare poi all’universo la sua “richiesta per la giornata”. Niente più tramonti consolatori, ma albe intense e creatrici. Per uomini e donne di buona volontà.
Non si può toccare l’alba se non si sono percorsi i sentieri della notte (Khalil Gibran)
Dedicato a Omar che mi ha guidato e assistito da lassù.
Marcello
1 Giugno 2023 @ 20:02
Grazie per aver condiviso la sua esperienza… Cambiando discorso, mi chiedevo se l’ultimo fatto di cronaca, omicidio Giulia Tramontano non fosse un delitto del poteri occulti, perchè a me, visto superficialmente sembra tale, ma posso sbagliarmi.
L’omicida si chiamerebbe ” Alessandro Impegnatiello” allora mi son chiesto che se veramente fosse un delitto esoterico per manipolare l’opinione pubblica se il suo cognome non fosse stato per caso scelto sulla base del fatto che si chiama ” impegnatiello”.
” impegnatiello ” potrebbe anche significare che non è celibe o solo, ma è un poco impegnato, quindi per dirla con un diminutivo….Alessandro ” impegnatiello”.
Mi chiedevo se la cosa fosse casuale o scelta appositamente per lasciare a intendere che una persona che poi si rivela un omicida ” impegnatiello ” ( un po impegnato ) [ anche se dalla descrizione sembra che di donne ce ne fossero 2 no 1 ] era molto impegnato.
Perchè si potrebbe dire anche ” impegnatiello” in senso ironico per intendere il contrario.
Se la cosa del cognome fosse voluta e l’omicidio effettivamente di matrice occulta esoterica, ci sarebbe da farsi due domande sulla sanità mentale di persone che scelgono tale persona con tale cognome col significato detto e che poi si rivela un omicida…..
Ha senso ?
Marcello
1 Giugno 2023 @ 20:16
è impagnatiello, a dire il vero , con la ” a ” ma si può comunque dire sia ” è impagnatiello ” e anche “è impegnatiello ” il significato è lo stesso….. è impagnato, impegnato, impagnatiello, impegnatiello, ci stanno tutte in una deformazione scherzosa del termine ” impegnato ” relativo a una relazione amorosa. una deformazione della gente del popolo non ha rigore preciso da vocabolario per intenderci.
maria
2 Giugno 2023 @ 14:09
Sì, ma in tutto sto casino Stefania?
Stefania tutta la vita
maria
2 Giugno 2023 @ 14:18
E poi a Stefania non sarebbe mai saltato in mente di farti un legamento d’amore, perché è più pura.
Bri
2 Giugno 2023 @ 21:32
Sei per caso Maria AAA che commentava in passato?
In ogni caso,scusa la sfacciataggine mi è rimasta impressa perché sembrava una persona che sapeva molto
Bri
2 Giugno 2023 @ 21:21
Il segno del comando parla di amori che tornano tramite reincarnazione
Marcello
3 Giugno 2023 @ 12:45
” impagnatiello ” è un cognome perfetto per risuonare come UOMO IMPEGNATO a livello di inconscio di massa delle scimmie…. che si traduce nel livello inconscio di massa delle scimmie come : Uomo impegnato con altra donna = POTENZIALE OMICIDA.
Per quello che impagnatiello va molto bene come cognome…. nessuno se ne renderà mai conto a livello cosciente, è una PROGRAMMAZIONE INCONSCIA.
Marcello
3 Giugno 2023 @ 13:19
Anche se comunque lo star zitti potrebbe anche quello divenire un problema, perchè certa gente ha la attiva abitudine di proiettare il mostro che loro sono su contenitori ” vuoti ” come potrebbe essere uno che non parla, e vedere il mostro che loro sono nell’altro…..
Attenersi strettamente alle regole e se parli, dire quello che devi dire, no cose che la gente non vuol sentire…
….già siccome il fatto che molti mostri, e non credo ne abbia tra i suoi ascoltatori, leggendo tutta la narrazione horror odierna hanno tutte le scuse per poter vedere ciò che essi sono nell’altro e la stampa, continuamente fa questo lavoro. certamente questa ” gente ” non ascoltano altre campane che non siano quelle della narrazione ufficiale horror, perchè è ascoltando quelle campane che poi possono avere tutte le giustificazioni morali per da sfogo ai loro impulsi repressi, fa parte di un intimo bisogno, essendo scimmie di entrambe i sessi, non ragionano
maria
3 Giugno 2023 @ 18:09
Ciao Bri,
sì sono io. Ti assicuro però che sul Segno del comando è stato tutto casuale. In quel periodo stavo rivedendo lo sceneggiato Rai e dissi: non è dove l’angelo sta, ma dove l’angelo guarda, perché in una delle scene finali si parla proprio di questo. Un caso.
Oggi dicono che sta a Castel Sant’Angelo, ma potrei dire: è a Monte Sant’Angelo. Ma ovviamente scherzo. Dico cavolate che vengono prese sul serio. Tuttavia c’è chi potrebbe ispirarsi davvero a questo vecchio sceneggiato, chissà perché.
Bri
5 Giugno 2023 @ 12:39
Ciao Maria, grazie per la risposta! Ho scoperto da poco tempo l’esistenza dello sceneggiato Il segno del comando e lo sto guardando su Raiplay. Mi ha incuriosita il fatto che la Rai trasmettesse uno sceneggiato a contenuto esoterico e ho notato che nella sigla finale, come sfondo dei titoli di coda vi sono vari simboli, tra cui alcune immagini del diavolo. Mi sembra strano che abbiano scelto quei simboli casualmente o solo per suggestionare ulteriormente lo spettatore. Mi dà l’impressione che potesse esserci un messaggio sottinteso in quello sceneggiato
maria
7 Giugno 2023 @ 8:47
Più o meno le parole erano queste:
Il maestro fece guardare il segreto lascito da un messaggero.
Angelo significa messaggero
maria
8 Giugno 2023 @ 21:11
Il terzo segreto, il terzo segreto, il terzo segreto
Bri
10 Giugno 2023 @ 9:11
Ciao Maria, è sempre nel Segno del comando che ci parla del terzo segreto? Perché ho interrotto la visione poiché da quando ho iniziato a interessarmi di quello sceneggiato succedono strane coincidenze. Per esempio poco dopo averlo iniziato c’è stata l’alluvione e successivamente altri episodi sgradevoli, ma ovviamente meno gravi, a livello personale. Sicuramente è solo la mia mente che associa le cose a casaccio perché per qualche motivo mi sono convinta che un quello sceneggiato ci sia qualcosa di misterioso da scoprire, anche se in realtà non mi dà sensazioni negative, anzi mi appassiona l’aspetto romantico di queste anime che si inseguono da una vita all’altra. Non è nemmeno la prima volta che, come inizio ad approfondire temi legati all’occulto, avvengono piccole o grandi coincidenze che mi ostacolano, allora la mia mente inizia a “leggere” tra le righe il messaggio:-“Fermati che stai giocando col fuoco”. Probabilmente saranno solo le mie paure inconsce che cercano di autoboicottarmi, quindi riprenderò 😊
maria
4 Giugno 2023 @ 7:20
https://youtu.be/vk07ck0oqfw
Da “L’ avvocato del diavolo”
vanità e libero arbitrio
Andrea
15 Settembre 2023 @ 14:21
Parlaci di Santa Rosa e del Don Armando
Grazie
Clavicembalo
7 Giugno 2023 @ 16:18
Nel campo dell’esoterismo e della spiritualità tutti che incontrano maghi, streghe, maestri, spiriti, entità, guide
Solo a me non mi si incula nessuno
Paolo Franceschetti
8 Giugno 2023 @ 16:02
Clavicenbalo… dipende da quanti anni hai. Pure a me fino a 50 anni non mi si è inculato nessuno. Ora c’è addirittura un sovrafollamento… 🙂
Titti
13 Giugno 2023 @ 23:51
..la capisco. Penso la stessa e identica cosa 😂
Giuseppe
13 Giugno 2023 @ 8:33
Clavicembalo e caro Paolo, vi inculano, vi inculano. Solo che non ve ne accorgete.
Clavicembalo
13 Giugno 2023 @ 14:03
Temo che a mia insaputa mi si inculi solo qualche larva energetica.
Titti
14 Giugno 2023 @ 0:01
Paolo, i tuoi articoli mi lasciano sempre basita. Adoro questi argomenti ed ho anche una bella venere in casa 9, piazzata però nel segno della Vergine. Quindi immagina la fatica. Se mi capita qualcosa di strano, tipo: intuizioni, presentimenti o sogni premonitori che poi trovano riscontro nel reale, mi dico: sono proprio matta! Avrei proprio bisogno di una direzione e voglio anch’io un’amica maga. Vuoi essere tu il mio amico mago? 😅
Clavicembalo
14 Giugno 2023 @ 21:56
Con tutto il malocchio che mi mandano i miei parenti, l’esoterista me lo dovrebbe passare la mutua
Anna
4 Agosto 2023 @ 17:37
Arrivata alla veneranda età di 52 anni, dell’amore di coppia non me ne può fregare di meno. In verità non me ne è mai fregato nulla, ho avuto storie parecchio lunghe ma non so nemmeno io come e perché, nel senso che a me di avere storie in generale, e tantomeno durature non interessa proprio niente. Amo e ho amato, certo, sono amata tuttora ma sto bene con me stessa, e l’unico amore che mi interessa è quello che mi unisce alla natura e alle sue creature, all’universo, alle stelle.
Come Paolo ho avuto rapporti non compresi, che sto iniziando a comprendere solo da quando pratico lo sciamanismo, e ho capito ciò che c’è da capire: ogni rapporto umano, ogni relazione di qualunque natura, dura solo il tempo necessario affinché impariamo di più su noi stessi e capiamo chi siamo, non un istante di più.
E per carità non si sprechino lacrime ed energie preziose ripensando minuziosamente a stronzate del tipo “ma perché quel giorno non mi ha chiamata e io non l’ho chiamato che magari finiva diversamente tra noi?”. Tutte chiaviche dell’ego che servono solo a farci perdere tempo e allontanarci dal nostro lavoro su noi stessi e di liberazione.
Ho interrotto amicizie di 30 anni perché non erano più utili a nessuno dei coinvolti, così funziona.
Questo viaggio non ammette zavorre inutili e dannose.
Dovremmo imparare a vivere tutto con distacco e senza seghe mentali. Siamo già nell’amore e conta solo il saperlo, il ritrovare quell’amore al nostro interno ed esprimerlo in ogni cosa che facciamo e ci circonda, tutto il resto è diretta emanazione di ciò, anche le relazioni, che non sono da capire Paolo, sono da vivere finché ci sono.
Lo sciamanismo dice che per ogni relazione fallita c’è dietro una specie di ordine post-ipnotico o programma mentale che ci siamo dati o ci è stato dato da un familiare da bambini: ad esempio se il nostro programma mentale dice che non siamo degni di essere amati cercheremo inconsciamente persone che non sanno amarci nel modo corretto e più sano affinché possiamo confermare quel programma. E sarà un eterno loop di fallimenti sentimentali. Come rompere il circolo vizioso e hackerare il programma? Due modi: fare una tecnica particolare che viene spiegata dallo sciamano a chi si rivolge a lui, o una cosa assai più semplice: cominciate ad amare seriamente voi stessi, e intendo mollando ogni singola idea di compiacere gli altri, chiunque essi siano, e l’idea di non essere completi se non in coppia.
Non è affatto vero che siamo su questo pianeta per accoppiarci e riprodurci. Stronzate. Siamo qui per essere noi stessi nel bene e nel male, e ritrovare la nostra matrice divina.
E l’amore di coppia, il lavoro e altre minchiate sono incidenti di percorso a cui diamo troppa importanza, restando incastrati nella Matrix.
Tutto deve passare dall’esterno per tornare all’interno.