E due cosette che non sapete sulle stragi di Falcone e Borsellino
1. Premessa. 2. Gli incidenti d’auto e di moto. 3. Falcone e Borsellino. Le stragi di Capaci e di Via D’Amelio. 4 Ricapitoliamo. Il significato delle stragi e la trattativa tra Stato e mafia. 5. Qualcuno telefona da Roma.
Premessa.
Nei tre precedenti articoli sull’omicidio massonico abbiamo analizzato i caratteri comuni a tutti gli omicidi commessi dalla massoneria.
Sinteticamente:
– La maggior parte degli omicidi massonici sono effettuati dai servizi segreti deviati; dal momento che tale struttura ha al suo vertice persone affiliate (o comunque dipendenti da) alla massoneria rosacrociana, e dal momento che i Rosacroce hanno come loro padre spirituale Dante Alighieri, viene utilizzata la cosiddetta tecnica del contrappasso. Ovverosia la persona da eliminare morirà secondo la logica di far patire alla vittima il peccato che questa ha commesso. Ad esempio molti dei testimoni di Ustica (vicenda che, come è noto, ha a che fare con un incidente aereo) moriranno in un incidente aereo. Fabio Piselli, testimone della tragedia del rogo del Moby Prince, viene caricato su un’auto a cui venne dato fuoco (doveva morire quindi in un rogo). Luciano Petrini, perito che stava facendo una perizia sulla morte del colonnello Mario Ferraro (che muore impiccato all’asciugamani del bagno) morirà a colpi di portasciugamani. Oppure ricordiamo il caso dell’attore Bruce Lee e del figlio Brandon Lee: il primo (che pare morì avvelenato in una data il cui valore numerico complessivo è 11) aveva girato la scena di un film in cui moriva sul set, colpito da una pallottola che invece di essere caricata a salve spara un proiettile vero; il secondo morì proprio in questo modo, probabilmente perché cercava la verità sulla morte del padre.
Ecc…
– Ogni omicidio è commesso in una data ben precisa, in cui il valore numerico è diverso a seconda dei casi (ricordiamo che il valore numerico si ottiene sommando tutti i numeri presenti nella data da calcolare):
– 7, come firma della Rosa Rossa, ma anche come simbolo di perfezione chiusura di un ciclo, ecc…
– 8 e 11 come simbolo di giustizia. E poi ci sono i multipli di 11 in particolare il 33, che indica anche il massimo grado (ufficiale) della massoneria.
– 13 come simbolo di morte.
Chi sale troppo in alto, chi osa troppo, viene gettato dall’alto, come Cecilia Gatto Trocchi. Come Adamo Bove, il responsabile della security della Telecom morto di recente.
Qualcuno può morire fulminato dalla corrente elettrica come Giuseppe Gatì, morto in un giorno rituale la cui somma è 7 (la firma della RR), perché il fulmine simboleggia il fulmine di Zeus che punisce la persona che ha osato troppo.
Insomma, come i dannati dell’inferno dantesco scontano una pena adeguata al peccato di cui si sono macchiati, chi si mette contro la Rosa Rossa e contro la massoneria rosacrociana, muore con una morte adeguata al tipo di peccato commesso contro questa organizzazione.
continua a leggere cliccando su “successivo”
Gli incidenti d’auto e di moto.
Per tanto tempo alcuni conti non mi tornavano. Tanti testimoni, o persone comunque da eliminare, avevano incidenti di auto o di moto. In realtà però qualcosa non mi quadrava. Anzitutto non riuscivo a capire dove fosse il contrappasso in alcuni fatti. Che ci fosse un intento di eliminare il soggetto era palese… ma i conti non mi tornavano.
Vediamo alcuni dei casi di cui ci siamo occupati fin qua…
Alcuni si sono salvati.
– La giudice Clementina Forleo.
– Mario Placanica, il carabiniere implicato nei fatti del G8, accusato di aver sparato a Carlo Giuliani, la cui auto sbanda improvvisamente.
– Il mio amico Giovanni M, di Viterbo, che oltre ad avere ben 5 processi penali diversi, uno più falso dell’altro, ha anche avuto un incidente d’auto.
– La lettrice che ci ha scritto la lettera che abbiamo pubblicato (Laura Biker), scampata al sabotaggio della sua moto ai tempi del centro sociale Leoncavallo.
Poi ci sono quelli che non si sono salvati. Tanti. Una strage infinita, comprendente testimoni di processi importanti, cittadini che avevano curiosato troppo, giornalisti. Anche alcuni personaggi famosi, come Rino Gaetano, Fred Buscaglione, James Dean.
La domanda è: posto che i servizi hanno mezzi immensi… posto che non c’è problema a far morire una persona con un mattone sulla testa, con una fuoriuscita di gas dalla cucina, con una caduta per terra, ecc…, perché scegliere un mezzo così insicuro?
Perché l’auto o la moto?
Me lo domandai per mesi dopo l’incidente di moto mio e di Solange, avvenuto lo stesso giorno. Due moto diverse sabotate nello stesso giorno. Perché volevano provocarmi una morte così assurda, con un mezzo così insicuro, e che avrebbe destato più di un sospetto? La domanda mi risuonò in mente per mesi.
Con i mezzi che ci sono oggi la persona ha buone probabilità di salvarsi. Le auto sono infatti dotate di airbag e la cintura di sicurezza è obbligatoria su tutte le vetture.
Per quanto riguarda la moto vale un discorso analogo. Oggi il casco è obbligatorio e spesso le giacche e i pantaloni da moto hanno delle protezioni che difendono molto in caso di caduta.
Quindi la domanda che mi risuonava era: perché usare un mezzo così fallimentare dal punto di vista dell’efficacia?
Un poliziotto tempo fa mi disse che ciò è dovuto al fatto che spesso i servizi adottano tecniche antiquate, e continuano ad eliminare le persone senza tenere conto dell’aggiornamento della tecnica.
Lì per lì confesso che la spiegazione mi piacque tantissimo e mi dette soddisfazione. Dal momento che io mi sono salvato in due incidenti di moto, l’idea di essere scampato alla morte perché i servizi segreti sono così stupidi da usare tecniche antiquate era una cosa divertente… Per diverso tempo io e Solange scherzavamo su questo dicendo “hai visto… sono così stupidi che applicano meccanicamente a tutti le stesse tecniche e oggi tra i cittadini in circolazione abbiamo più scampati alla morte che persone normali…”.
Ma la verità è che questa spiegazione non mi convinceva. Dentro di me sapevo che la massoneria rosacrociana è sofisticatissima; ai vertici ci sono persone intelligentissime che non lasciano nulla al caso.
In ogni delitto nulla è lasciato al caso, né il nome della via, né il numero delle vittime. Nulla. Strano sarebbe che venga lasciato al caso proprio il mezzo per uccidere.
Addirittura, una persona esperta di servizi ci disse, poco tempo fa, che i nostri servizi segreti sono considerati in assoluto i migliori al mondo per quanto riguarda proprio… la manomissione di auto e moto. Tanto che tra i servizi segreti di altri paesi gira voce che i nostri siano così bravi, che basta loro passare accanto ad un’auto, farle una carezza, e questa si va schiantare dopo qualche chilometro.
Purtroppo un giorno la risposta alla mia domanda (perché?) mi venne chiara. Stavo riflettendo su alcuni omicidi mettendo in fila questi dati.
Jorg Haider: ucciso in Rosenthalerstrasse, nella sua Volkswagen Phaeton. L’auto venne scelta per il mito di Fetonte che col suo carro cercò di raggiungere il sole e morì nel sole. Haider era salito troppo in alto e questo lo ha bruciato.
Mauro Brutto: indagava sulla morte di Fausto e Iaio del centro sociale Leoncavallo. Morto investito da una Simca 1100. Chiaro il significato di quell’11 nel numero dell’auto.
Aldo Moro: trovato morto in un una Renault Rossa. RR. La firma della Rosa Rossa.
James Dean: morto in una Porsche 550, che portava il numero 130 (morto quindi per gli stessi motivi che hanno portato alla morte Rino Gaetano, De Andrè e Lucio Battisti).
Ogni auto ha una sua logica. Ovverosia anche il tipo di auto con cui uno muore ha una logica precisa, adatta alla situazione o alla persona.
Leggendo un libro di esoterismo, la risposta mi è stata chiara. Macchina… viene dal latino, deus ex machina. Nelle commedie greche, il Dio veniva a risolvere situazioni intrigate scendendo dal cielo, appeso ad un congegno di funi che si chiamava mechanè…
La macchina quindi era il congegno da cui veniva il Dio a risolvere i problemi terreni.
L’auto è quindi una punizione che viene dal cielo, dal Dio stesso.
Per quanto riguarda la moto, penso (ma potrei sbagliarmi… sto solo formulando ipotesi) che valga lo stesso discorso dell’auto con una particolarità. Che una moto vista dall’alto simboleggia una croce. Il soggetto che muore in moto viene quindi simbolicamente crocifisso. La cosa – che suona quasi ridicola tanto da avermi provocato non poche risate – non me la sono inventata, ma l’ho trovata su un libro dal titolo curioso: “Quel che si dice dei ciclisti rosacroce”. Vista dall’alto, infatti, la moto è una croce, ove le braccia laterali sono costituite dal manubrio. Un libro, nonostante il titolo dalla logica incomprensibile, scritto da una persona che di Rosacroce se ne intende.
continua a leggere cliccando su “successivo”
Falcone e Borsellino. Le stragi di Capaci e di Via D’Amelio.
Mi sono per parecchio tempo domandato dove fosse il contrappasso per le stragi di Capaci e Via D’Amelio. A parte le date rituali (31 per Falcone e 11 per Borsellino: 19.7.1992 infatti è: 1+9+7+1+9+9+2 =38=3+8=11 ) la modalità della morte doveva senz’altro essere rituale. Falcone infatti poteva essere ucciso a Roma, dove girava tranquillamente senza scorta. Quindi perché ucciderlo proprio in Sicilia e proprio con quella modalità che, dal punto di vista logico, non sta né in cielo né in terra? Riina, per quanto possa dirsi male di lui, era ed è una persona intelligente. Una persona che ha l’intelligenza di diventare il Capo dei Capi di tutta la Sicilia, può commettere una leggerezza del genere? No.
Io credo che Falcone sia stato ucciso in quel modo per vari motivi.
Anzitutto doveva morire in Sicilia perché era in Sicilia che le sue indagini si erano svolte. La regola del contrappasso esigeva quindi che lui morisse nella stessa terra ove aveva “peccato”.
Inoltre doveva saltare in aria in modo eclatante, perché voleva far saltare il sistema. Falcone aveva capito che il fulcro del sistema criminale in Italia non è la mafia. E’ lo Stato. E sono le banche. Quindi doveva saltare in aria perché l’esplosione con cui muore fa da contrappasso all’esplosione che lui voleva assestare al “sistema”.
Inoltre è morto a Capaci, a simboleggiare che chiunque sia capace, deve morire. La cosa suona terribilmente ridicola, ma prego chi legge di riflettere che stiamo parlando di un’associazione che non lascia nulla al caso, neanche i nomi delle persone che vengono messe in determinate posizioni di vertice politico, finanziario, o amministrativo.
La scelta del luogo, nella strage di Capaci, è dovuta probabilmente anche ad un altro motivo, che risale alle origini del paese.
Si narra che il bellissimo isolotto denominato “Isola delle Femmine” fosse stato un tempo una prigione occupata solo ed esclusivamente da donne. Tredici fanciulle turche, essendosi macchiate di gravi colpe, furono dai loro congiunti imbarcate su una nave priva di nocchiero e lasciate alla deriva. Vagarono per giorni e giorni in balia dei venti e delle onde, finché una tempesta scaraventò l’imbarcazione su un isolotto della baia di Carini. Qui vissero sole per sette lunghi anni fin quando i parenti, pentitisi della loro azione, le ritrovarono dopo molte ricerche. Le famiglie così riunite decisero di non fare più ritorno in patria e di stabilirsi sulla terraferma. Fondarono quindi una cittadina che in ricordo della pace fatta, chiamarono Capaci (da “CCa-paci” ovvero: qui la pace) e battezzarono l’isolotto sul quale avevano dimorato le donne “Isola delle Femmine”.
Non a caso, come risulta dalla sentenza sulla strage di via dei Georgofili (che riuniva in un solo processo ben sette stragi, commesse a Firenze, Milano e Roma) e dalla sentenza sul Capitano Ultimo, dopo la strage di Capaci venne avviata la famosa trattativa tra Stato e mafia, di cui si fece portavoce il generale Mori, per raggiungere… la pace.
Probabilmente la morte così eclatante di Falcone segna anche, simbolicamente, uno spartiacque tra il vecchio metodo di eliminazione dei magistrati (ucciderli) e quello nuovo (delegittimarli).
Non più guerra quindi, ma le cosiddette “armi silenziose per una guerra tranquilla” di cui abbiamo parlato altrove.
La morte di Falcone simboleggia quindi la Pace. Infatti dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio la mafia non esiste quasi più. Hanno preso Riina e Provenzano e dopo di loro quasi solo il silenzio. Addirittura il Procuratore Antimafia Pietro Grasso qualche mese fa è andato al Maurizio Costanzo Show a declamare gli immensi successi dello Stato sulla mafia, ridotta – secondo lui – oramai quasi al silenzio.
Ricapitolando, il simbolismo della strage di Capaci è: auto, esplosione, Isola delle Femmine, Capaci. Il probabile significato: Falcone voleva far saltare il sistema (esplosione), quindi dal cielo (auto) arriva la punizione che lo fa saltare in aria; dopodiché dovrà scendere la pace, tra lo Stato e la mafia (Capaci). Così muoiono le persone capaci di arrivare al cuore del sistema.
Inoltre, a firmare la strage, ci sono due elementi: il gruppo di mafiosi si era posizionato sulla collina vicino Capaci; e la collina si chiama “Raffo Rosso“, ove raffo in ebraico significa “Dio che guarisce”. RR, firma della Rosa Rossa.
Mentre la moglie di uno degli agenti di scorta, che fece il famoso discorso ai funerali, si chiama Rosaria Costa. RC quindi.
Borsellino fu ucciso nello stesso modo. Anzitutto perché aveva seguito le orme dell’amico. Poi perché anche lui, col Memoriale Calcara, aveva avuto notizie che erano in grado di far saltare il sistema.
Credo che un aspetto della simbologia della sua morte vada trovata anche nella via dove avvenne l’esplosione: Via Mariano D’Amelio, un politico che fece leggi sulla magistratura. Chiaro il messaggio: la magistratura deve essere azzerata.
Ora ricordiamo quel che successe dopo queste stragi.
Inizialmente sembrò che la magistratura acquistasse più poteri, e che lo stato volesse realmente fare la guerra alla mafia. Nacque lo strumento del 41 bis (il carcere duro per i mafiosi). Ci furono alcuni ritocchi al codice di procedura penale.
Ma dopo poco tempo iniziarono le leggi che, di fatto, azzerarono il potere della magistratura riducendolo ad un formalismo vuoto; cosicché oggi l’80% dei reati cade in prescrizione, e per reati gravissimi vengano comminate pene ridicole: a titolo di esempio (vado a memoria) la riforma del falso in bilancio, un reato che oggi praticamente non esiste più; la legge che riforma il reato di attentato agli organi costituzionali, reato punito prima con l’ergastolo, e oggi praticamente impunito; l’abolizione dell’abuso di ufficio, e tante altre.
Un’opera sistematica di demolizione dei poteri dei magistrati che è in atto tuttora (ad esempio con la legge di riforma delle intercettazioni e altre genialità del genere).
continua a leggere cliccando su “successivo”
Ricapitoliamo. Il significato delle stragi e la trattativa tra Stato e mafia.
Leggiamo ora la successione di leggi nel tempo, dopo le due stragi del ’92, alla luce della simbologia sottesa ad esse.
Con Falcone arriva il segnale della pace tra Stato e mafia. Da qui nascono le apparenti leggi contro la mafia, che in realtà servono a comminare il carcere duro ai mafiosi, probabilmente per togliere di mezzo Riina e altri capi mafia, che, grazie a questa legge, non potranno più comunicare con l’esterno. La legge cioè non serve per punire i mafiosi, ma per impedirgli di continuare a comandare e togliere di mezzo la vecchia guardia, sostituendola con una nuova, che sia d’accordo con la cosiddetta linea morbida. Cioè per sostituire i mafiosi che volevano la guerra allo stato, con altri che vogliano “la pace”.
Con la strage di Via D’Amelio invece si dà il via alle leggi che azzerano i poteri della magistratura.
continua a leggere cliccando su “successivo”
Qualcuno telefona da Roma.
Per far capire che le stragi di Capaci e Via D’Amelio sono stragi non di mafia, è sufficiente un documento che Gabriella Pasquali Carlizzi ha citato in un suo libro. E’ la conversazione che si svolge tra due personaggi, uno romano e uno siciliano, un magistrato. Eccone la trascrizione.
Telefonata tra Roma e Sicilia.
– Dottore c’è una telefonata da Roma
– Pronto con chi parlo?
– Oh Presidente mi dica
– Dottore sarà lei a occuparsi della strage di Capaci naturalmente
– Presidente lei sa bene che qui quando succedono certe cose noi diciamo è la mafia. Anche in questo caso noi diremo è la mafia
– Bravo proprio questo volevo farle intendere caro dottore. D’ altra parte non a caso l’incidente è avvenuto lì, in quel preciso punto, altrimenti questa inchiesta poteva finire a Palermo
– Meglio cosi presidente, è meglio così mi creda. La gente di Palermo pensa a fare giustizia ma al futuro della gente della Sicilia chi ci pensa? Piuttosto presidente bisogna togliere i sigilli da tutto quel materiale. Io lo conoscevo bene, era uno che annotava tutto e credo che sia meglio non alzare polveroni, meglio per tutti
– Sì lei ha ragione dottore. Ma qualcosa bisognerà pure trovare, quanto basta per dare all’indagine un’immagine di serietà. Lei mi capisce non è vero? L’Italia in questo momento è scossa. Non potrebbe sopportare le responsabilità di questo delitto. Meglio indagare su fatti avvenuti dal paese. Ormai sappiamo che il giudice era andato troppo oltre le sue competenze; aveva un piano da attuare. La amava troppo la sua terra. Merita di essere ricordato come un eroe.
– Sono d’accordo con lei presidente. In fondo queste stragi di eroi ne hanno fatti molti in questi anni e la gloria dell’Italia aumenta.
– Domani andrò sul posto dottore. Ci incontreremo lì per coordinare i lavori. Occorre molta prudenza e sintonia.
I due personaggi (facilmente riconoscibili) si incontrarono sul posto.
Che le stragi di Capaci e Via D’Amelio non siano stragi di mafia, lo ha detto lo stesso Riina, in un’intervista ad Antimafia 2000. Non so se vi ricordate quello che scrissi nel mio articolo “La massoneria è una Harley Davidson…”: infatti, Riina, alla fine, la verità te la dice. E non ho detto quelle frasi certamente per caso… Volevo dire esattamente le cose che ho detto.
Ecco il testo dell’intervista all’avvocato di Riina. Lo trovate a questo indirizzo.
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/6860/-78/
Paolo Franceschetti
8 Marzo 2009 @ 22:14
Questa è la versione finale di un articolo che abbiamo pubblicato tempo fa sul forum. Alcune notizie le dobbiamo all’aiuto dei lettori.
Ho aspettato tanto a pubblicarla sul blog perchè mi mancava il tassello finale, quello sulla moarte di Paolo Borsellino. Mi ci sono volute settimane per capirne la simbologia e il messaggio nascosto.
Un grazie in particolare all’utente del nostro forum che si firma Leukonee.
A lei (o lui) si deve la comprensione del significato della strage di Capaci in rapporto alle trattative tra stato e mafia.
sR
8 Marzo 2009 @ 22:44
Articolo da far leggere nelle scuole…
Anonimo
8 Marzo 2009 @ 23:48
Mi spiace, ma i nomi dei due al telefono non mi vengono…
potrebbero essere diverse persone
Sara
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 1:30
Si anche io ho più di un n ome in mente per i due al telefono.
Nel libro della Carlizzi i nomi vengno fatti e viene spigato anche come è stata rintracciata la telefonata?
Se sapete dei link mi fate contento!
A presto!
-C-
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 6:32
Un chiave di lettura interessante e… come sempre che va oltre quello che strombazzano i media lobotomizzatori.
Tuttavia, in questo male trionfante, la pace tra stato e m*afia, non sarebbe comunque apprezzabile, un po’ come accade in Giappone con la Onorata Società?
Enrico.
MicheleR
9 Marzo 2009 @ 8:16
A Rino Gaetano è stata manomessa la sua Volvo 343. Numero 33.
Paolo: articolo superlativo.
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 9:30
Paolo, nel tuo articolo non hai dato risposta al perché certi incidenti d’auto e moto si concludono con la salvezza e altri no.
Penso sempre a Lady Diana, con questo dubbio: che razza di modo di cercare di ucciderla! E se si fosse salvata? C’è gente che esce incolume anche da incidenti devastanti…
Salvatore Solaro
23 Maggio 2018 @ 21:49
in tal caso penso che l’avrebbero finita all’ospedale qualche farmaco
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 9:31
Aggiungo che vorrei sapere la fonte della telefonata.
Le intercettazioni in genere sono molto più imprecise, smozzicate, piene di frasi apparentemente senza senso (come parliamo tutti al telefono). Invece questa pare costruita a tavolino per spiattellare tutto ben bene. Boh…
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 10:54
“Noi non sappiamo quale sortiremo” diceva Montale.
Così ho cominciato a salvare sul mio hard disk tutti i post di Paolo. Per conservarli. Invterei tutti i lettori a fare altrettanto.
Un abbraccio
Giuseppe
sR
9 Marzo 2009 @ 11:13
A titolo informativo ricordo che:
Se Giovanni Falcone, il giorno della strage, avesse deciso di non guidare probabilmente (dico PROBABILMENTE) si sarebbe potuto salvare, dato che Giuseppe Costanza il suo autista che sedeva sul sedile posteriore dell’auto si salvò. Come lui si salvarono Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 11:59
Qualche indizio per capire chi sono i due della telefonata? Scusate ma non ci arrivo. E poi leggo che anche James Dean sarebbe stato ucciso. Ma perché?
Antonella
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 13:15
una piccola precisazione…anche inutile volendo…
la morte di Bruce Lee sul set colpito da una pallottola vera anziché a salve fa parte di una scena di un suo film…
la morte vera è avvenuta in diverso modo…
Massimo.
GIUSEPPE
23 Maggio 2018 @ 20:52
“Bruce Lee e del figlio Brandon Lee: il primo (che pare morì avvelenato in una data il cui valore numerico complessivo è 11) aveva girato la scena di un film in cui moriva sul set, colpito da una pallottola che invece di essere caricata a salve spara un proiettile vero; il secondo morì proprio in questo modo, probabilmente perché cercava la verità sulla morte del padre.
Ecc…”
E’ esattamente quanto ha scritto Paolo! Ma una precisazione ci sta: Il film dove il personaggio di Bruce Lee viene ferito(perché finge la sua morte) è “Game of Death”(L’ultimo combattimento di Chen) che però fu completato sopo la morte dell’attore con sosia e spezzoni di vecchi film, tra cui la scena in questione, ripresa dalla sequenza finale de “Dalla cina con furore”. Per tanto in realtà Lee non girò mai una scena in cui viene ucciso mentre gira un film il che, a mio parere, rende tutto più inquietante, quasi a voler spiegare il perché del suo assassinio(ictus ufficialmente) e a cui ispirarsi in futuro per la punizione del figlio, Brandon.
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 13:46
“Addirittura il procuratore Antimafia Grasso qualche mese fa è andato al Maurizio Costanzo Show a declamare gli immensi successi dello stato sulla mafia, ridotta – secondo lui – oramai quasi al silenzio.”
Questa notizia chiarisce meglio il pensiero di Grasso:
di Maria Loi – 7 febbraio 2009 Roma.
“Nella relazione annuale della Dna che il Procuratore Pietro Grasso ha presentato in Parlamento le mafie risultano sempre più infiltrate nello Stato e vanno ad intrecciarsi con la vita quotidiana di tutti noi.”
Qui l’articolo intero: http://www.antimafiaduemila.com/content/view/13624/78/
saluti
Giuseppe
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 13:49
Il link completo:
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/13624/78/
Giuseppe
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 13:50
scusate
http://www.antimafiaduemila.com/
content/view/13624/78/
Matteo B.
9 Marzo 2009 @ 14:04
Ciao Paolo, chi sono i personaggi della telefonata? Non son riuscito a capire…
Ciao Mat
GIACOMO
9 Marzo 2009 @ 14:12
OMICIDIO in via MONTE ROSA a Torino
ACCOLTELLA RAGAZZA E UCCIDE PADRE CHE LA SOCCORRE
TORINO – Ferisce a coltellate una ragazzina e uccide il padre che tentava di soccorrerla. E’ accaduto a Torino, in via Monte Rosa, nel popolare quartiere di Barriera di Milano. Soccorsa e trasportata all’ospedale Giovanni Bosco, la giovane è in gravi condizioni. Non si conoscono ancora i motivi della tragedia. L’uomo, un extracomunitario, è scappato, ma è stato bloccato dalla polizia municipale in via Botticelli. Sul posto è intervenuta la Squadra mobile di Torino.
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 14:47
Non ha ancora parlato della morte di Nicola Trussardi (e più tardi di suo figlio in un incredibile incidente simile).
Mi pare evidente la matrice massonica.
federico
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 15:10
Incidenti moto o auto? Andrea Pininfarina!
gelu
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 15:10
Che ingenui che siamo: ad uccidere Kennedy a Dallas fu la Rosa Rossa!!!! infatti quel giorno la consorte indossava un abito rosa.. a quando l’arrivo dei marziani?
GIACOMO
9 Marzo 2009 @ 15:40
ALL’ANONIMO DEL 9 marzo 2009 16.10
Non giocherei su queste cose.
CHI RIDE DELLE COSE CHE NON CONOSCE STA SULLA STRADA PER L’IDIOZIA. V.HUGO
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 15:46
Era solo per sdrammatizzare, perchè a volte alcune teorie qui esposte sono abbastanza discutibili secondo me. Comunque se dovessi aver urtato la sensibilità di qualcuno, con la mia battuta, chiedo scusa. Buona giornata e buon lavoro a tutti, non tornerò più su questo blog.
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 15:56
…e ‘sti cazzi non ce li metti??
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 15:58
Paolo una precisazione: Bruce Lee non morì per un colpo di pistola….quella è la sequenza di un film (L’Ultimo Combattimento Di Chen se non erro o L’Ultima Sfida di Bruce Lee) che girarono qualche mese dopo la sua morte…
In realtà Bruce Lee morì in casa di un’attrice dopo aver ingerito un medicinale (l’Equalgesic) al quale era allergico, andò in shock anafilattico e lo trovarono morto nel letto dell’appartamento dell’attrice appunto.
Il figlio come tutti sappiamo morì in quel modo….
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 16:10
In effetti per Bruce Lee si trattò di un farmaco… curiosamente anche io da piccolo sentivo la versione dell’uccisione sul set a causa di un colpo di pistola, fine poi toccata paradossalmente al figlio.
Enrico.
Paolo Franceschetti
9 Marzo 2009 @ 16:52
Grazie dell’avvertenza su Bruce Lee. Il problema è che scrivo la maggior parte degli articoli a memoria… e non sempre ho una memoria infallibile…
Paolo Franceschetti
9 Marzo 2009 @ 16:53
ho corretto la svista.
GIACOMO
9 Marzo 2009 @ 16:57
SONO PROFONDAMENTE ADDOLORATO CHE ANONIMO 9 marzo 2009 16.46 NON TORNERA’ PIU’ SU QUESTO BLOG. UN MINUTO DI SILENZIO…
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 17:14
Circa Lady Diana, secondo me ci sono due possibilita’:
1) Non si voleva ucciderla ma solo tramortirla per portarla subito in ospedale, farla abortire (se veramente fosse stata incinta del compagno) e salvarla. Questa ipotesi fu fatta anni fa sul sito Dagospia da una signora della nobilta’ internazionale, che evidentemente conosce bene i Windsor. Se Diana avesse davvero portato in grembo un bimbo non di pura nobilta’ nera, questo sarebbe stato inaccettabile (pensate al potenziale nonno Filippo, a capo della massoneria mondiale!)
2) Si voleva ucciderla e se non fosse morta sul colpo sarebbe stata portata in ospedale e uccisa li’.
Guido
goober
9 Marzo 2009 @ 21:14
@PAOLO
Ma dove l’hai trovato il libro
Quel che si dice sui ciclisti rosacroce???
Lo voooglioooo!!
Voi no?
Anonimo
9 Marzo 2009 @ 23:01
Scrivo qui anche se forse fuori tema un sito dove trovare molti libri rari o difficili da trovare.
Un giorno un amico mi ha fatto leggere un libro che parlava di simboli nelle chiese cattoliche.
Notai subito il simbolo dell’editore, una rosa rossa, e lo faci notare anche al mio amico, e lui mi disse che infatti anche chi aveva scritto il libro era un famoso massone.
Il sito è http://www.kessinger.net/
A presto!
-C-
Paolo Franceschetti
10 Marzo 2009 @ 8:10
Il libro quel che si dice dei ciclisti rosacroce lo puoi acquistare a questo link
http://www.libreriauniversitaria.it/quel-si-dice-ciclisti-rosacroce/libro/9788889076064
L’autore è Basara Svetislav editore Anfora. Un libro senza nè capo nè coda, con delle cose strane… per esempio alla fine del libro c’è un elenco di ciclisti rosacroce, tra cui compaiono ciclisti famosi, e poi anche Berlusconi. Che non mi pare sia mai andato in bicicletta. Bo
Anonimo
10 Marzo 2009 @ 8:54
Non per fare il pignolo, ma macchina viene dal greco mechané attraverso la latinizzazione in machina. Ora, però, identificare questa accezione di machina con l’automobile tout court è una cosa indifendibile. Infatti mechané indica un congegno qualunque, una contraption direbbero gli inglesi, mentre il nostro vezzo di chiamare “macchina” l’automobile è una semplice figura retorica (precisamente una sineddoche, il genere per la specie). Se vogliamo davvero essere in grado di scardinare il potere di queste elites dobbiamo essere in grado di distinguere A da B…
Emanuele
Paracelso
10 Marzo 2009 @ 10:10
Non solo: “macchina” per automobile si usa solo in Italia. In inglese, in tedesco, in francese non mi risulta assolutamente.
Quindi le cose sono due: o i cospiratori mondiali parlano italiano (e nemmeno molto dotto) oppure…
Anonimo
10 Marzo 2009 @ 10:18
Sarà anche per questo motivo che al giro d’italia viene data la maglia rosa…….?
Rosa+croce….?
Boh…?
E per il Tour de France….?
Mah….!
Chissà….
Un saluto.
ayarbor
Anonimo
10 Marzo 2009 @ 11:20
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/cronaca/clinica-cosenza/clinica-cosenza/clinica-cosenza.html
In 27 rinviati a giudizio per le truffe della casa di riposo Papa Giovanni XXIII
Aperta una nuova inchiesta su 12 pazienti “scomparsi” e 15 “possibili assassinii”
Cosenza, sparizioni e sospetti omicidi
Così si moriva nella clinica degli orrori
dall’inviato ATTILIO BOLZONI
Cosenza, sparizioni e sospetti omicidi Così si moriva nella clinica degli orrori
SERRA D’AIELLO (COSENZA) – C’è una casa degli orrori sulle montagne calabresi. Dove in tanti scompaiono, dove in troppi muoiono. E’ un ricovero per derelitti e ripudiati di ogni specie che è diventata reggia per un prete e discarica umana per chi c’è finito dentro. Truffe, imbrogli, saccheggi e ora, ora anche il sospetto di alcuni omicidi. Donne e uomini che non si trovano più. Qualcuno sta indagando per scoprire che fine hanno fatto in ventisette. Dodici sono spariti, per altri quindici l’ombra di una morte violenta. Il luogo del mistero è Serra D’Aiello, paesino di settecento abitanti aggrappato all’appennino aspro che da Cosenza scende a strapiombo verso il mare di Amantea e la piana di Falerna.
La casa degli orrori è nascosta là sopra, in tre casermoni di pietra grigia incastrati uno dentro l’altro che dieci anni fa davano riparo a 900 degenti e oggi a quasi 300. Giovani e vecchi, malati, invalidi, mutilati, paralitici, matti veri e matti presunti, tutti soli dalla nascita o abbandonati dalle famiglie, molti con un piccolo patrimonio personale che è stato inghiottito nelle casse di una fondazione religiosa. Ma dopo i raggiri alla Regione e le ruberie ai pazienti, i carabinieri stanno cercando di ricostruire le “morti sospette”. Da qualche mese il sostituto procuratore di Paola Eugenio Facciolla ha formalizzato un’inchiesta su quei 12 scomparsi e su 15 “possibili omicidi”. Poi ci sono almeno altri cento casi di pazienti che hanno subito lesioni gravi. E non solo una volta. Gli investigatori ipotizzano che dentro all’istituto Papa Giovanni XXIII avrebbero fatto sparire uomini e donne per appropriarsi dei loro beni.
Ci sono anche un paio di anonimi arrivati ultimamente in Procura che parlano “di un traffico di organi”. Quanto sia vera fino in fondo questa storia lo svelerà il futuro dell’inchiesta giudiziaria, intanto però la storia raccontiamola dall’inizio. Dal luglio del 2007. Dal giorno che don Alfredo Luberto è stato sospeso a divinis dopo cinque mesi di arresti domiciliari.
I finanzieri ci hanno messo dodici ore per fare l’inventario delle “cose” trovate nella bella casa di don Alfredo. Disegni di De Chirico, scatole piene di ori e argenti, preziose stilografiche, una rara collezione di orologi, un leggìo scultura di Giacomo Manzù, mobili di lusso, una sauna e una palestra in mansarda. E ci hanno messo qualche giorno per scoprire che quel prete, presidente dell’istituto Papa Giovanni XXIII – casa di ricovero di proprietà della curia arcivescovile di Cosenza nata “per curare malati cronici o con problemi psichici” – era il ras del manicomio lager dove molti pazienti erano trattati come bestie. Nel silenzio di tutti, nell’omertà di un paese intero.
Lasciati per giorni in mezzo alla sporcizia, le zecche in corsia, epidemie di scabbia, letti sgangherati, coperte che non c’erano, finestre senza vetri, cessi che nessuno puliva mai. All’istituto di Serra D’Aiello, negli anni Novanta quasi duemila dipendenti fatti assumere dai politici di ogni colore della provincia, la Regione Calabria versava per ogni ricoverato una retta giornaliera dai 110 ai 195 euro. Quello che lì dentro spendevano realmente per i malati – l’hanno certificato i periti nominati dalla procura di Paola – andava dagli 8 agli 11 euro al giorno. Gli altri soldi se li tenevano don Alfredo e pochi altri. Succedeva di tutto con il denaro che non arrivava mai a chi doveva arrivare. Cinquanta euro al giorno di contributi regionali per l'”assistenza spirituale” o cinquanta euro al giorno per l'”assistenza religiosa”, a volte i malati non avevano però neanche da mangiare. L’accusa ha calcolato che in pochi anni gli amministratori della fondazione si sono impossessati di 13 milioni di finanziamenti e di altri 15 milioni di contributi mai pagati. In un primo momento è stato indagato anche l’ex vescovo di Cosenza Giuseppe Agostino (“Avrebbe dovuto vigilare e invece firmava carte per conferire a don Alfredo il dominio perpetuo sull’istituto Papa Giovanni”), poi il monsignore è uscito incolpevole dalle indagini. A rinvio a giudizio – deciso proprio ieri – andranno in 27 per associazione a delinquere e truffa e appropriazione indebita. Il primo della lista è il “prete dell’Harley Davidson”. L’altra passione di don Alfredo: le motociclette americane.
Dopo lo scandalo dei soldi sono saltate fuori le cartelle cliniche taroccate. Centinaia sembravano compilate in fotocopia, tutte uguali. Come le diagnosi. Tutte uguali anche quelle. Per chi aveva problemi alle gambe o per chi aveva problemi alla testa. Altre cartelle cliniche non si sono mai trovate, altre ancora hanno fatto partire le nuove indagini sulle morti sospette. “Ci sono casi di fratture multiple mai trattate”, racconta un investigatore. La relazione dei periti e, nel settembre del 2008, l’apertura della nuova inchiesta sugli scomparsi di Serra D’Aiello.
Dal 1997 sono cominciati a svanire nel nulla i primi pazienti. E il primo fra i primi è stato un certo Bruno. Poi è toccato a una donna (il suo nome è ancora top secret), poi a Domenico Antonino Pino. Lui aveva ventinove anni, era rinchiuso al Papa Giovanni da dodici. Una notte dell’estate del 2001 qualcuno è entrato nella stanza dove dormiva e se l’è portato via con la forza. Il suo compagno di ricovero ha riconosciuto due uomini in camice, nessuno gli ha creduto. “E’ matto”, hanno detto. I parenti di Domenico Pino per anni l’hanno inutilmente cercato. Qualcuno dell’istituto è arrivato a dire “che se n’era andato con le proprie gambe”: Domenico era immobilizzato da bambino su una sedia a rotelle. Dopo di lui è scomparso un certo Di Tommaso, poi un certo Pollella, poi un certo Tiano. E un altro e un altro ancora. Fino al dicembre scorso. L’ultimo sparito di Serra D’Aiello è un uomo di 68 anni.
“Lo so anch’io di quest’ultimo scomparso e anche di Domenico Pino”, dice il sindaco Antonio Cugliotta. Di scomparsi, solo di scomparsi si parla sottovoce in questi giorni nel paese sulle montagne calabresi. In piazza. Nei vicoli che si inseguono fino ai boschi. Nella strada davanti al Papa Giovanni dove ora i 550 dipendenti, con anni di stipendi arretrati, protestano perché non arrivano più soldi dalla Regione. Dice il proprietario del bar “centrale” Amerino Sendelli: “Vivo qui da prima del 2000, tutti sanno di quelle scomparse e tutti tacciono per paura”. Dice Francesco Provenzano, carpentiere: “Tutti hanno paura”. Dicono tutti: “Tutti hanno paura”. E’ il mistero di Serra D’Aiello.
Anonimo
10 Marzo 2009 @ 11:33
Sui due misteriosi personaggi citati nel libro della Carlizzi, possiamo tentare di fare delle ipotesi:
Il “presidente”: il giorno della strage di Capaci il presidente della repubblica era cossiga e presidente del consiglio era giuliano amato che aveva succeduto da qualche mese andreotti, che molti continuano a chiamare tuttora presidente. Secondo me il presidente con buona probabilità è uno di questi tre personaggi. Tutti e tre sembrano essere legati ad ambienti massonici.
Il “dottore”: “Dottore sarà lei a occuparsi della strage di Capaci naturalmente”. Deve essere un magistrato. Non mi pare credibile che sia Tinebra. Qualcun altro ha letto il libro?
Anonimo
10 Marzo 2009 @ 11:36
rettifica:
7. Governo Andreotti (12.04.1991 – 24.04.1992)
1. Governo Amato (28.06.1992 – 28.04.1993)
Dunque Amato non era ancora stato eletto ma si era in piena crisi di governo, amato eliminato, restano cossiga e andreotti
Anonimo
10 Marzo 2009 @ 12:06
dei due secondo la mia personalissima opinione il più probabile sarebbe cossiga.
Qualcuno suggerisce che uno dei moventi della strage di Capaci sia stato quello del favorire la nascita di una nuova, seconda repubblica ed eliminare i vecchi personaggi, dunque anche impedire che andreotti diventasse presidente della repubblica (le votazioni erano in corso ed in stallo). Se questa ipotesi fosse vera, allora eliminato andreotti dalla lista dei sospetti resterebbe solo cossiga il picconatore. Il suo essere picconatore lo pone come uno dei principali promotori dell’approdo alla seconda repubblica con berlusconi asso pigliatutto che avrebbe trattato nell’ombra con dell’utri e i corleonesi la creazione del nuovo partito di riferimento per cosa nostra. Andreotti è rimasto in posizioni defilate ed è stato in genere considerato come senatore a vita di area centrosinistra. Gli indizi sembrano concordanti.
Questa era la mia ipotesi, ma magari mi sbaglio non includendo tra i sospetti qualche altro personaggio.
Biagio
10 Marzo 2009 @ 14:11
Mi appassionano le tesi complottiste, ma alcune delle ipotesi, (capaci, Via d’Amelio ec) sulle stragi di falcone e Borsellino mi sembrano davvero ridicole.
E cmq Falcone è morto il 23, cè un errore.
sR
10 Marzo 2009 @ 14:33
biagio guarda che 31 è la somma della data!!!
23/05/1992
2+3+5+1+9+9+2 = 31
capito?
Anonimo
10 Marzo 2009 @ 19:00
E chi potrebbero essere questi simpatici ciclisti Rosacrociani? Bondolone Prodi, Gianni Bugno oppure ancora il + insospettabile degli insospettabili, Flavio Giupponi?
Scherzi a parte, sarebbe parte un articoluzzo di Paolo sul mondo del ciclismo, i suoi rappresentanti, il percorso di iniziazione fatto da alcuni corridori ….
Anonimo
10 Marzo 2009 @ 19:01
Un articolo che si ricollega a quello che definisco il padre di tutti gli articoli, “Come è stata svenduta l’Italia”, di Antonella Randazzo, e in particolare alla riunione sul panfilo Britannia del giugno 1992.
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2007/03/come-e-stata-svenduta-litalia.html
Christian
Anonimo
10 Marzo 2009 @ 19:13
per biagio:
guarda che le indagini sui mandanti esterni alla mafia per le stragi di capaci e via d'amelio non se le è inventate Franceschetti, ma i giudici di caltanissetta. Alla fine l'inchiesta è stata archiviata perchè secondo le nostre leggi truffaldine erano scaduti i termini.
http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1138&joscclean=1&comment_id=4476
Alfa e Beta è la storia dell’inchiesta aperta dalla procura di Caltanissetta a carico di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, accusati di «reato di concorso in strage per finalità terroristica e di eversione dell'ordine democratico», in pratica di essere i “mandanti esterni” delle stragi di mafia del terribile biennio ’92-’93.
Alfa e Beta è la storia di una archiviazione che invece di chiarire ogni dubbio non fa che aumentare le incertezze, le inquietudini: «Gli atti del fascicolo hanno ampiamente dimostrato – scrive il gip Tona – la sussistenza di varie possibilità di contatto tra uomini appartenenti a Cosa Nostra ed esponenti e gruppi societari controllati in vario modo dagli odierni indagati [Berlusconi e Dell’Utri].
Ciò di per sé legittima l’ipotesi che, in considerazione del prestigio di Berlusconi e Dell’Utri, essi possano essere stati individuati dagli uomini dell’organizzazione quali eventuali nuovi interlocutori».
…
Il libro Falanca oltre a riportare integralmente il decreto di archiviazione traccia un affresco del contesto storico-politico della stagione delle stragi, ricostruisce uno spaccato credibile e coerente della transizione tra “prima” e “seconda Repubblica”.
L’autore, mettendo in fila le dichiarazioni dei “pentiti”, le sentenze, e diverse inchieste giornalistiche, dimostra come dietro quella criptica dialettica al tritolo tra ristretti gruppi d’interesse (di cui conosciamo solo gli autori materiali) non ci sia stata solo una inconfessabile trattativa tra Cosa Nostra e lo Stato.
Le stragi rientravano in una strategia più vasta che prevedeva la destabilizzazione del paese per favorire la nascita di una nuova forza politica che sostituisse la Democrazia Cristiana, partito di governo per 40 anni, letteralmente implosa dopo le indagini sulla corruzione di Mani Pulite.
Ed è così che emerge inconfondibilmente il ruolo che hanno giocato i Servizi Segreti italiani ed esteri, la massoneria, i settori deviati dello Stato, eredi di quello Stato parallelo che 20 anni prima avevano insanguinato l’Italia con la strategia della tensione.
Paola
13 Marzo 2009 @ 13:42
Per piacere, leggete e divulgate questo articolo di Salvatore Borsellino.
Paola
Paola
13 Marzo 2009 @ 13:43
ecco il link…
http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=8838
Paola
wulfy
13 Marzo 2009 @ 14:37
paolo,che ci dici della carlizzi?mi sono sempre chiesta come faccia a sapere tante cose e come mai spesso è (volutamente?) poco chiara nell’esporre i suoi dati.ti ho già scritto pochi giorni fa per favore puoi darmi una qualche risposta? ciao wulfy
Anonimo
13 Marzo 2009 @ 16:07
“Per piacere, leggete e divulgate questo articolo di Salvatore Borsellino.”
Si ma a questo punto Salvatore Borsellino si è preso la briga di leggere questo di articolo e di approfondire alla luce del fattore preponderante “massoneria” senza scartarlo a priori come invece farebbe un qualsiasi “anticomplottista” o comunque una qualsiasi persona allineata all’informazione standard e che se la gira e se la rigira su sta storia di per sé senza senso della mafia e del politico corrotto di turno senza investigare su un quadro macroscopico più complesso?
Quanto sarebbe disposto, Salvatore Borsellino, a mettersi in gioco veramente?
ayarbor
NÆON
13 Marzo 2009 @ 18:48
Il numero 31 ‘scelto’ a vostro avviso per la morte di Falcone non significa assolutamente un cazzo, semmai avrebbero scelto 11 o 33 o 17 ecc. A questo punto qualsiasi numero per le vostre menti paranoiche si rivestirebbe di un significato esoterico..
Phaeton sarebbe stata scelta per..cosa? è una mescolanza allucinata e delirante di miti pagani, cristiani, satanico-giudaici.
Se c’è una lobby che ha un suo programma di sovversione del sistema, e questo è ponderabile, fa fuori i suoi rivali politici o comunque chi si oppone loro senza passare tutta la notte a fare conticini delle date e studiare la mitologia greco-romana, le religioni e tutte le altre stronzate che dite.
Keep on dreaming…
Paolo Franceschetti
13 Marzo 2009 @ 19:00
Se non sbaglio Naeon ha espresso dissenso per quel che diciamo…:-)
Quanto a Salvatore Borsellino, di cui ho pubblicato l’articolo sul nostro forum, ci ho parlato diverse volte, dal vivo o via mail, e dice che occuparsi di massoneria è una cosa che non si sente di fare perchè la sente come una cosa troppo astratta, e complicata per lui.
In parte ha ragione comunque quando dice che perseguiamo entrambi lo stesso fine, anche se da punti di vista diversi.
Anonimo
13 Marzo 2009 @ 19:12
…diciamo che questo è un campo che per sua stessa natura non può essere districato secondo i canoni empirici a cui siamo abituati senza considerare elemnti che invece andrebbero tenuti presenti per una più approfondita comprensione….
p.s.
…quanto a Salvatore Borsellino….
….mah….
ayarbor
Anonimo
13 Marzo 2009 @ 22:42
…aggiungo solo che a questo punto le giustificazioni avanzate da Paolo Borsellino risuonano simili a quelle addotte da personaggi come Grillo o Travaglio in merito ad altre questioni…
Qui stiamo parlando di principi…
ayarbor
Paolo Franceschetti
14 Marzo 2009 @ 8:19
No Ayarbor…
Capisco Salvatore… Abbiamo parlato abbastanza, credimi. E chi non ha mai capito cosa è la massoneria perchè fino all’altro ieri aveva vissuto nelle nuvole, non lo può capire, credimi. Ci vogliono anni, esperienza, letture ecc…
Tu mi dirai… ma io non ho mai avuto a che fare con la massoneria, eppure so cosa è.
Vedi…
è un po’ come vivere a Viterbo, senza aver mai girato l’Italia. Sai di essere in Italia, ma non sai che c’è il mare, i monti, le pianure le alpi…
Uno studente di geografia che vive in inghilterra magari conosce l’Italia meglio del viterbese che non si è mai mosso da casa.
Ecco vivere in mezzo ai poteri occulti spesso significa sapere il particolare e igfnorare il generale, cioè ignorare i funzionamenti complesivi del sistema perchè manca la visione globale.
Paolo Franceschetti
14 Marzo 2009 @ 8:23
Travaglio invece no. Per lui è diverso. Perchè lui può essere considerato uno “studioso” del sistema.
Inoltre lui volutamente glissa su alcuni argomenti.
Salvatore invece non li conosce proprio.
Lui era un informatico, prima della morte del fratello, a cui non è stato dato il tempo di conoscere la “teoria” del sistema.
Travaglio è un giornalista, da sempre. E Grillo, pur da punti di vista diversi, è come Travaglio.
Infatti molti grillini recentemente stanno capendo che Grillo li prende in giro e si stanno distaccando.
La differenza tra Salvatore, e gli altri personaggi citati, è notevole.
Anonimo
14 Marzo 2009 @ 15:16
Franceschetti mi verrebbe da replicare [ormai mi conosci :D], perchè secondo me ci sono considerazioni di fondo che rimangono comunque valide proprio perchè di principio, però così scivolerei nella polemica deleteria ed in questo caso forse inopportuna tanto più che dici di conoscerlo ed io invece no per cui la componente personale rimane sempre un’ incognita e allora….
Perchè comunque l’intento non era quello di arrivare alla conclusione drastica che Salvaatore Borsellino condivide le stesse idee recondite di Travaglio e Grillo, ma era più un motivo di rflessione.
Insomma, per sommi capi, quel che dice Salvatore Borsellino non è poi così diverso da quel che si limitano a professare i Grillo o i Travaglio (e che si guardano bene, loro si, a mantenere le distanze da certe cose proprio loro che denunciano la scomparsa dei fatti) e che se si prendono sottogamba i vari elementi in gioco si corre il rischio di concludere poco o niente e di tornare sempre al punto di partenza.
Insomma ecco un dibattito un pò più di fondo che di contorno! (e soprattutto impostato non dico sulla condivisione, ma almeono sul beneficio del dubbio….)
Però, si sa, si fa quelche si può 🙂
Un saluto Franc…
ayarbor
Anonimo
14 Marzo 2009 @ 17:17
dichiarazione di Gioacchino Genchi
“Il motivo della mia delegittimazione nasce dalle inchieste sui mandanti esterni della strage di via D’Amelio in cui morì il giudice Borsellino e gli agenti della sua scorta. Nell’inchiesta Why not, in cui ho collaborato con il procuratore De Magistris, ho ritrovato, senza volerlo, le stesse persone in cui mi ero imbattuto nelle indagini di Caltanissetta sui mandanti esterni di quella strage”
http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3104772348
…forse anche lui sa “due cosette che non sapete sulle stragi di Falcone e Borsellino”…e vista le reazioni dei poteri forti nei suoi confronti, devono essere un tantino meno suggestive di queste.
peccato non le pubblichi anche lui nel suo blog.
Paolo.P.
Anonimo
15 Marzo 2009 @ 18:41
Io ho stretto la mano a Salvatore Borsellino. Ma mi sono meravigliata non poco nel sapere che per lui l’unica possibilità di votare qualcuno era Di Pietro. Possibile che neanche lui conoscesse Stefano Montanari, molto più onesto?
gemma
Anonimo
16 Marzo 2009 @ 20:27
In mezzo a tutti questi commenti ci si perde. La matassa è intricatissima. Che fare a sto punto…alla fine di tutto..CHE POSSIAMO FARE?
wulfy
18 Marzo 2009 @ 13:34
innanzi tutto io credo ci voglia una gran moderazione perchè un conto è parlarsi a quattr’occhi un conto è scrivere un botta e risposta sul web:il risultato per il lettore non coinvolto nella ‘diatriba’è sgradevole e scade nell’infantilismo.bisognerebbe credo rendersi conto che noi stiamo facendo i ‘don chisciotte’ l’argomento è vitale delicatissimo non ci si può ridurre a litigare per i massimi sistemi la filosofia sono millenni che specula(nel senso nobile del termine)sul senso della vita non sarà qui che qualcuno potrà convincere un’altro delle proprie scoperte o convinzioni.Suggerirei invece di provare a ‘speculare’sulla mitologia primitiva,su questo tipo di ‘mitologia’della massoneria deviata,chiamiamola così se volete,visto che questo blog è nato per affrontare questa questione cerchiamo di documentarci meglio,di capire un p0’il perchè in una società che appare tecnologica ci siano degli abissi così.attualmente sto leggendo PSICOLOGIA DELLA MASSONERIA di massimo graziani ed. BASTOGI,mi sembra aggiunga particolari utili,c’è poi un capitolo dedicato agli GNOSTICI da leggere con attenzione per capire le premesse più o meno distorte del cattolicesimo,spero sia un informazione in più per voi.wulfy
Anonimo
18 Marzo 2009 @ 14:35
Le teorie della grande cospirazione, del grande vecchio etc etc. non sono una novità, e spesso semplificano situazioni estremamente complesse. In quanto appassionato di storia, detesto le semplificazioni volte a sostenere teorie del tutto prive di fondamento. Accostare il termine massoneria a qualunque presunta cospirazione è una moda diffusa e datata quanto poco documentata. Chi ha seguito le vicende del Grande Oriente d’Italia dell’era P2, sa che fu proprio l’esigenza di contare qualcosa e di pesare politicamente che spinse i poco lungimiranti Gran Maestri dell’epoca a cercare una sponda politica (PSI e PRI) laico-democratica e a sottovalutare la deviazione della loggia di Licio Gelli coi suoi sponsor Americani (CIA) sempre terrorizzati dall’ipotesi del sorpasso elettorale del PCI e disposti anche all’eversione pur di impedirlo .(tutto ciò è documentato, basta vedere i successivi eventi con la scissione nella Massoneria e la trasparente politica dell’attuale direzione Raffi…oppure vedasi interviste all’ex Gran Maestro Di Bernardo su youtube)..
Insomma volevano contare di più e quasi si rovinarono i massoni italiani…..tutt’altro che potenti. La P2 fu espulsa dal Grande Oriente e quindi tutti i membri (moltissimi dei quali non erano massoni regolari).
Poi tutti parlano di Massoneria senza sapere nulla su suoi fini, origine, storia, organizzazione. Disney, Newton, Mazzini, Mozart, Voltaire, Garibaldi erano Massoni e se cospiravano lo facevano in vista del progresso umano, della libertà, della tolleranza e del mutuo soccorso umano.
Se Santoro fosse Massone,per esempio, per quel che mi riguarda, sarebbe un non problema, al massimo una nota di merito….è un clamoroso falso poi che l’ottimo Travaglio non citi mai la massoneria: lo fa spesso e anche a sproposito, vittima della stessa logica cospirazionista di cui parlo. Scrivete tante cose interessanti e documentate, ma poi quel passaggio dai Servizi segreti alle società segrete esoteriche rovina tutta l’attendibilità scientifica e spesso anche logica di quel che sostenete. In ogni caso buon lavoro
Anonimo
18 Marzo 2009 @ 19:33
Penultimo anonimo…. non stare ad aspettare o a cercare un illuminato che ti venga a dire cosa fare.
Anche perche magari ciò che può andar bene per uno potrebbe non adattarsi ad un altro o per esempio ad un eschimese 🙂
Sondare ogni cosa non vuol dire bersi di tutto. Per cui non ti perdere troppo nei commenti altrui ma semmai considera ogni parere come un eventuale spunto per aqcuisirne un proprio di discernimento (perchè è questo quello che conta).
Se vuoi medita su questo, è una citazione io l’ho trovata in rete tra i commenti in un noto forum di discussione):
“Volete sapere una cosa? Se desiderate troppo qualcosa, siete nei pasticci……….. Volete sperare in qualcosa di meglio rispetto a ciò che avete ora, vero? Perche non concentrarsi sul presente invece di sperare in un avvenire migliore? Perchè non capire il presente invece di dimenticarsene, sperando in un futuro migliore? Non è forse il futuro soltanto una nuova trappola?. Volete sperare che il mondo cambi? Che ne dite di cominciare da voi stessi? Che ne dite di essere i primi?……………… Ma come si ottiene il cambiamento? Qualcosa potete fare, ma nessuno può aiutarvi. Qual’è la cosa più importante in assoluto? Si chiama autosservazione. Nessuno può darvi una mano, in questo. Nessuno può fornirvi un metodo. Nessuno può mostrarvi una tecnica. Nel momento in cui si apprende una tecnica, si diventa nuovamente programmati……………….. Perchè se si desidera cambiare ciò che è in ciò che dovrebbe essere, si cessa di comprendere…
…Non è per quello che fate ma per quello che siete che sarete giudicati
….Alle volte si è insofferenti ed ansiosi di dare il proprio contributo per cambiare il mondo…..”
Ed ancora:
“Sapete sono stati svolti studi piuttosto interessanti sul lavaggio del cervello. E’ stato dimostrato che si subisce un lavaggio del cervello nel momento in cui si assimila per introiezione un’idea estranea che appartiene a qualcun altro. Si è pronti a morire per un’idea che non ci è mai appartenuta. Siete pronti a farvi fare un lavaggio del cervello da uno illuminato? Potete subire un lavaggio del cervello da parte di chiunque; cosa importa che uno sia o meno illuminato…….Non è facile ascoltare, soprattutto quando c’è un coinvolgimento emotivo. E anche quando questo è assente, non è comunque facile ascoltare; si ascolta sempre dal proprio stato programmato, condizionato. Spesso s’interpreta tutto ciò che viene detto dal proprio stato d’ipnosi. La maggior parte della gente afferma di voler uscire dall’asilo infantile, ma non bisogna crederle. Non credeteci! La gente vuole soltanto aggiustare i propri giocattoli rotti. “Ridatemi mia moglie. Ridatemi il mio lavoro. Ridatemi la mia reputazione, il mio successo”. E’ questo che vogliono le persone: avere dei nuovi giocattoli. Persino i migliori psicologi potranno dirvi che le persone non vogliono realmente essere curate. Quel che cercano è il sollievo; una cura sarebbe troppo dolorosa. Svegliarsi è spiacevole, sapete. Uno se ne sta lì nel letto, bello comodo. E’ irritante essere svegliato. Per questo il saggio non tenta di svegliare la gente. Spero di saper essere saggio in questa occasione, e di non fare alcun tentativo per svegliarvi se state dormendo. In effetti non sono affari miei anche se di tanto in tanto vi dico “Svegliatevi!”. Io non devo far altro che andare avanti per la mia strada, ballare la mia danza. Se ne saprete approfittare, bene; altrimenti, pazienza! Se ne uscirete aiutati, sarà responsabilità vostra.”
ayarbor
Anonimo
20 Marzo 2009 @ 16:36
i politici sono i camerieri dei bankieri. ma la gente purtroppo non lo sa e vota per i camerieri. e il folle sistema continua…
speriamo che la gente s’informi e si svegli presto…
Anonimo
20 Marzo 2009 @ 16:44
Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione.
(Henry Ford)
Anonimo
22 Marzo 2009 @ 19:28
Ciao, le tue analisi sono interessanti, peró con i numeri si puó giocare come si vuole se si ha in mente un risultato.
Anonimo
25 Marzo 2009 @ 18:39
vorrei rispondere all’anonimo storico… non sono uno storico ma di certo non ci vuole un esperto per capire che qualcosa non quadra.
Ho studiato abbastanza la vicenda della P2 per capire che molte cose non quadrano. Ad esempio i fatti storici che riporti te sono le semplici testimonianze dei giornali di allora, ma purtroppo per te il tempo ha smentito tutto… infatti la P2 era cosi debole che ora i suoi membri sono ai vertici delle istituzioni 🙂
Ottimo modo di fare lo storico
Comunque in parte hai ragione, nessuno pretende si sapere la verita, putroppo si possono fare solo supposizioni
Beppuz89
Anonimo
25 Marzo 2009 @ 18:42
Appendice: Mazzini non è stato mai massone, fonte GOI
Beppuz89
Maria Pia
8 Aprile 2009 @ 16:26
Il terremoto in Abruzzo è stato organizzato dalla massoneria! Infatti la data del terremoto è 6/4/2009 e 6+4+9+2=21 2+1=3: i massoni si firmano con 3 puntini!!! E poi l’orario: le 3 di notte… Ancora un’altra strage massonica! Certe cose si dovrebbero insegnare a scuola anzi all’università!
Anonimo
9 Aprile 2009 @ 13:08
In particolare, la scossa distruttiva è avvenuta alle 3:32 cioè 3+3+2 = 8.
E più precisamente alle 3:32:41 cioè 3+3+2+4+1 = 13.
Quest'ultima cifra combacia poi con la somma del grado registrato di magnitudo della scala Richter pari a 5,8 cioè 5+8 = 13.
Solo che a questo punto non so se sia più corretto parlare di coincidenze, oppure altro…..
Piuttosto, è possibile trovare dei punti di somiglianza tra questo
http://tv.repubblica.it:80/dossier/terremoto-in-abruzzo/giuliani-tutto-previsto/31415?video
e questo!?
http://www.youtube.com/watch?v=yL532SG3HHE&feature=channel_page
Ma com'è che da che mondo è mondo la amministrazioni sembrano accogliere sempre a braccia aperte gli imminenti disastri di portata nazionale?
P.S.
Lo so che l'avete già detto altre volte ma, così per curiosità potreste ripetermi la valenza del significato del numero 13?
Un saluto….
ayarbor
Maria Pia
9 Aprile 2009 @ 13:30
Perchè durante l’Ultima Cena a tavola erano in 13: 12 Apostoli e 1 Gesù. E la massoneria per festeggiare il tradimento ebraico decise di adottarlo come proprio numero!
Comunque si parla anche di una alleanza tra massoni e la Fratellanza di Babilonia e sembra che abbiano una loro base nel Gran Sasso… L’anello si chiude!
Anonimo
9 Aprile 2009 @ 16:29
paolo l’ha spiegato più volte nei suoi articoli.
13 = morte
Anonimo
9 Aprile 2009 @ 20:38
obligado….
ayarbor
Prospero
10 Aprile 2009 @ 9:40
Ma quale morte… 13 è il valore numerico di due parole ebraiche: echad ossia UNO (che è anche uno dei Nomi di Dio) e ahava ossia AMORE. Per questo il 13 è stato preso come numero simbolico di unità e amore fraterno.
Il numero equivalente alla parola morte (Mot in ebraico) è 440.
Studiate e studiate e studiate! La conoscenza rende liberi e non ti fa fare la figura dello stupido (il che non è poco ahahah)
Anonimo
10 Aprile 2009 @ 18:13
Si ma noi ci riferivamo più che altro ai messaggi in codice della così detta rosa rossa, anche se la spiegazione sul valore numerico ebraico e l’interpretazione del tradimento ebraico rimanangono comunque interessanti.
ayarbor
Marcellus
28 Aprile 2009 @ 14:13
Ok, ho sentito la notizia, ma ora vorrei sapere…cosa c’entrerebbe la massoneria con l’omicidio di Falcone e Borsellino? O.O non è che stiamo un pò esagerando ora eh?
Michele "Michael" NIsta
1 Novembre 2009 @ 18:52
Commenti parte 1.
Questo post che parla di omicidi massonici mi tocca tantissimo: a me, i servizi rosacrociani, manco tanto segreti, ma di certo ma..f..ascisti,di Silvio Berlusconi, tre volte cercarono di farmi fuori ( possa sembrare esagerato, insano, o meno; ovviamente insano, sembrera' ai fratelluzzi complici di questi assassini della Rosacroce Berlusconiana). Due volte, freni, i scomparirono mentre andavo a passato 100 all'ora ( di certo cosi' uccisero il massone Nicola Trussardi; guarda caso, entrambe le volte, la " strana improvvisa sfortunatissima" scomparsa, che assicuro fa battere forte forte il cuore, per non dire il resto, " capito'", pure a me, sulla Milano Venezia; come cosi', son stra certo, uccisero il figlio del massone Sergio Pinifarina, Andrea Pininfarina; mentre con un suv, misero a tacere per sempre il massone Lorenzo Necci, bocca "Enimont", da tappare, come ben prima tapparono le altre boccuccie " massonico/Enimontiane" di Gabriele Cagliari e Raul Gardini; tutti i massoni di " Enimont" son morti, ben appunto, "massonicissimamente", non fa pensare? solo ai complici dei massoni stessi, non fara' pensare, immaginerei; come con un un tir, cercarono di uccidere il massone Virgilio De Giovanni, guarda caso, ex socio del massone Silvio Berlusconi in Freedomland; massone Virgilio De Giovanni che al massone Silvio Berlusconi, " ciulo'", come si dice a Milano, 50 milioni di euro, attraverso il " pacco massonicissimo" della super massonica Freedomland; invece, sparandogli alla tempia, non vi era infatti troppo tempo in quel caso, il massone Paolo Berlusconi, mise a tacere il massone Corso Bovio, che minacciava di far sapere al Pianeta Terra che lo stesso massone Paolo Berlusconi, riciclava oceani di danari mafiosi alla massonissima mafia; altro che suicidio; ben appunto, fu un suicidio, anzi, una suicidata massonica; come cosi', di a meta' omicidi, a meta' suicidi massonici, possiam parlare coi casi degli altri massonissimi sopracitati: Raul Gardini, Gabriele Cagliari, ma anche degli altrettanto massonissimi Giorgio Panto, Roberto Calvi, Michele Sindona, Stefano Bellaveglia, Carmine Pecorelli, Enrico Mattei, Pierpaolo Pasolini, Alighiero Noschese, Adamo Bove, Michele Landi, oooo; ve ne posso dare di inputs….; Il Cielo, e assassini masson/Berlusconian/ mafiosi permettendo, obviously speaking).
Michele "Michael" NIsta
1 Novembre 2009 @ 18:53
Commento parte due.
A SEGUITO DI CIO', IL MECCANICO CHE " ESAMINO' IL CASO", MI DISSE E SCRISSE CHE GLI STESSI FRENI ERAN STATI MANIPOLATI, DI CERTO, A FINI DOLOSI: ASSASSINI!!! In un altro caso, invece ( evviva la varieta', sorpresina, oleeee'), il motore mi mezzo esplose, da un momento all'altro, con l'auto che andava benissimo fino a un minuto prima dell'esplosione stessa. In quel caso dovetti andare dallo sfascia carrozze ( massonico o meno, egli fosse) e non dal meccanico. Vorrei far notare che il mafiosissimo-chic-massonico pappone escortistone biscione di Canale 5, non aveva in bocca un serpentino, ma guarda caso, una rosuzza bedda rossa, e che Licio Gelli, di certo protagonista, mandante di stragi che han reso morti e invalidi migliaia di italiani negli anni 70 ( per non parlare di quanti incito' a uccidere e far massonicissimammente sparire in Sud America; con quelli, forse, il conto sale a duecentomila morti con lui a far da "architetto del mondo, anzi, della morte massonica"), a ogni video sul web, non manca mai di far notare rose rosse ovunque. Infine, qui a Londra, Freemasonry mi ha detto che non riconosce quasi nessuno in Italia, neanche il Grande Oriente d'Italia e di stare attentissimo alla ( mi han aggiunto) super omicida, e di estremissima destra, Massoneria di rito scozzese, facendomi notare che e' quella di Flavio Briatore, reso qualcuno, non per niente, dal massonissimo Luciano Benetton, e amatissimo pure, ooo che caso again and again, dai massonissimi Lele Mora, Emilio Fede, Giampiero Fiorani, Silvio Berlusconi e iamm bell, direbbero nella massonissima Napoli. Questo blog mi ha aperto gli occhi, mi ha fatto capire chi mi schiaffeggiava in maniera omicida e vigliacchissima, in quanto in maniera invisibile. Ringrazio della sua esistenza. Scrivero' altro di me, forse neanche fra tantissimo.
Ps non riesco a connettermi con "vicende personali" ma scriverei anche sui muri, anche sulla carta igienica, se e' per questo.
Anonimo
20 Dicembre 2009 @ 13:27
Due domande: Perchè fu ucciso Buscaglione?
E De Andrè non è morto di tumore? Come hanno fatto a farglielo venire? Grazie per le risposte.
Anonimo
22 Novembre 2011 @ 16:03
La massoneria=anti-cristo=crede di essere dio, tutto quello ché fa o fa fare lo fa come se fosse il vero dio, lui tesso satana o lucifero si convince di poter essere dio.. per trovare la verità bisogna conoscere la verità, e non si cerca dalla direzione sbagliata.. tutto quello ché satana fa è la coppia contraria dei piani Di Dio eterno padre, in particolare conto suo figlio del vero unico Dio eterno padre Gesù Cristo.. tutto il contrario della verità ma stando attento a non far conoscere la verità.. chi conosce la verità non può scambiarla con la finta verità, perché la confronta con la verità Vera, e anche se ben fatta la falsa verità non potrà mai essere vera… Gesù libera il mondo dal inganno.. Nel tuo nome liberemo il mondo da satana e da chi serve lui some se fosse dio.. tutti insieme finiranno nel inferno.. gli dove hanno scelto di andare..
Anonimo
13 Maggio 2012 @ 17:57
Già. La massoneria rosacrociana è sofisticatissima; ai vertici ci sono persone intelligentissime che non lasciano nulla al caso.
Non sono un caso neanche i cognomi dei vari giornalisti e conduttori tv (tra cui c'è anche una certa Monica Setta).
Anonimo
25 Luglio 2014 @ 10:58
Sono d'accordo che il vero male nn e' la mafia ma lo stato e le banche che si arricchiscono sulle spalle della povera gente
Anonimo
6 Febbraio 2015 @ 9:02
Siamo tutti schiavi di un sistema,e viviamo come hanno deciso loro il nostro bel stato,loro si gonfiano la pancia e noi mangiamo gli avanzi sempre che ne rimangano.
Alberto
18 Maggio 2018 @ 0:32
Ultimamente in un incidente in moto in Sardegna, è morto l’avvocato Alessandro Meloni. Si occupava dei licenziamenti alla compagnia aerea Meridiana. Sicuramente anche di altro. E probabilmente il suo motorino è stato manomesso.
Che dire della morte del parlamentare Matteoli? Un articolo parla di 72 rose rosse.
O del leghista Gianluca Buonanno, anti europeista? Morto travolto da un’auto fantasma?
GIUSEPPE
23 Maggio 2018 @ 20:55
Il film dove il personaggio di Bruce Lee viene ferito(perché finge la sua morte) è “Game of Death”(L’ultimo combattimento di Chen) che però fu completato sopo la morte dell’attore con sosia e spezzoni di vecchi film, tra cui la scena in questione, ripresa dalla sequenza finale de “Dalla cina con furore”. Per tanto in realtà Lee non girò mai una scena in cui viene ucciso mentre gira un film il che, a mio parere, rende tutto più inquietante, quasi a voler spiegare il perché del suo assassinio(ictus ufficialmente) e a cui ispirarsi in futuro per la punizione del figlio, Brandon.