L’omicidio massonico. Tutti lo vedono, tranne gli inquirenti.
Gli omicidi commessi dalla massoneria seguono tutti un preciso rituale e sono – per così dire – firmati.
Dal momento che le associazioni massoniche sono anche associazioni esoteriche, in ogni omicidio si ritrovano le simbologie esoteriche proprie dell’associazione che l’ha commesso; simbologie che possono consistere in simboli sparsi sulla scena del delitto, o nella modalità dell’omicidio, o nella data di esso.
Questo articolo è però necessariamente incompleto, nel senso che sono riuscito a capire la motivazione e la tecnica sottesa ad alcuni delitti solo per caso, con l’aiuto di alcuni amici, giornalisti, magistrati o semplici appassionati di esoterismo. Ma devo ancora capire molte cose. La mia intenzione è di fornire però uno spunto di approfondimento a chi vorrà farlo.
Evitiamo di ripercorrere i principali omicidi, perché ne abbiamo accennato nei nostri precedenti articoli (specialmente ne“Il testimone è servito” e in quello sul mostro di Firenze).
Facciamo invece delle considerazioni di ordine generale.
I miei dubbi sul fatto che ogni omicidio nasconda una firma e una ritualità nacquero quando mi accorsi di una caratteristica che immediatamente balza agli occhi di qualsiasi osservatore: tutte le persone che vengono trovate impiccate si impiccano “in ginocchio”, ovverosia con una modalità compatibile con un suicidio solo in linea teorica; in pratica infatti, è la statistica che mi porta ad escludere che tutti si possano essere suicidati con le ginocchia per terra, in quanto si tratta di una modalità molto difficile da realizzare effettivamente.
Così come è la statistica a dirci che gli incidenti in cui sono capitati i testimoni di Ustica non sono casuali; ben 4 testimoni moriranno in un incidente aereo, ad esempio, il che è numericamente impossibile se raffrontiamo questo numero morti con quello medio delle statistiche di questo settore.
L’altra cosa che mi apparve subito evidente fu la spettacolarità di alcune morti che suscitavano in me alcune domande.
Perché far precipitare un aereo, anziché provocare un semplice malore (cosa che con le sostanze che esistono oggi, nonché con i mezzi e le conoscenze dei nostri moderni servizi segreti, è un gioco da ragazzi)?
Perché “suicidare” le persone mettendole in ginocchio, rendendo così evidente a chiunque che si tratta di un omicidio? (a chiunque tranne agli inquirenti, sempre pronti ad archiviare come suicidi anche i casi più eclatanti)
Perché nei delitti del Mostro di Firenze una testimone muore con una coltellata sul pube? (anche questo caso archiviato come “suicidio”). Perché una modalità così afferrata, ma anche così plateale, tanto da far capire a chiunque il collegamento con la vicenda del mostro?
Perché firmare i delitti con una rosa rossa, come nel caso dell’omicidio Pantani, in modo da rendere palese a tutti che quell’omicidio porta la firma di questa associazione? Ricordiamo infatti che Pantani morì all’hotel Le Rose e che accanto al suo letto venne trovata una poesia apparentemente senza senso che diceva: “Colori, uno su tutti rosa arancio come contenta, le rose sono rosa e la rosa rossa è la più contata”. Ricordiamo anche che Pantani ebbe un incidente (per il quale fece causa alla città di Torino) proprio nella salita di Superga, ovverosia la salita dove sorge la famosa cattedrale che fu eretta nel 1717, data in cui la massoneria moderna ebbe il suo inizio ufficiale. Se questi particolari non dicono nulla ad un osservatore qualsiasi, per un esperto di esoterismo dicono tutto. Tra l’altro la collina di Superga è quella ove si schiantò l’aereo del Torino Calcio, ove morì un’intera squadra di calcio con tutto il personale al seguito. Altra coincidenza inquietante, a cui pare che gli investigatori non abbiano mai fatto caso.
Perché far morire due testimoni di Ustica in un incidente come quello delle frecce tricolori a Ramstein, in Germania, destando l’attenzione di tutto il mondo?
La domanda mi venne ancora più forte il giorno in cui con la mia collega Solange abbiamo avuto un incidente di moto. Con due moto diverse, a me è partito lo sterzo e sono finito fuori strada; mi sono salvato per un miracolo, in quanto l’incidente è capitato nel momento in cui stavo rallentando per fermarmi e rispondere al telefono; Solange, che fortunatamente è stata avvertita in tempo da me, ha potuto fermarsi prima che perdesse la ruota posteriore.
Ora, è ovvio che un simile incidente – se fossimo morti – avrebbe provocato più di qualche dubbio. Magari a qualcuno sarebbe tornato in mente il caso dei due fidanzati morti in un incidente analogo qualche anno fa: Simona Acciai e Mauro Manucci. I due fidanzati morirono infatti in due incidenti (lui in moto, lei in auto) contemporanei a Forlì. Nel caso nostro, due amici e colleghi di lavoro morti nello stesso modo avrebbero insospettito più di una persona e sarebbero stati un bel segnale per chi è in grado di capire: sono stati puniti.
Per un po’ di tempo pensai che queste modalità servivano per dare un messaggio agli inquirenti: firmando il delitto tutti quelli che indagano, se appartenenti all’organizzazione, si accorgono subito che non devono procedere oltre.
Inoltre ho pensato ci fosse anche un altro motivo. Lanciare un messaggio forte e chiaro di questo tipo: inutile che facciate denunce, tanto possiamo fare quello che vogliamo, e nessuno indagherà mai realmente.
Senz’altro queste due motivazioni ci sono.
Ma ero convinto che ci fosse anche dell’altro, specie nei casi in cui la firma è meno evidente.
La risposta mi è arrivata un po’ più chiara quando ho scoperto che Dante era un Rosacroce (dico “scoperto” perché non sono e non sono mai stato un appassionato di esoterismo).
Ora la massoneria più potente non è quella del GOI, ma è costituita dai Templari, dai Rosacroce e dai Cavalieri di Malta.
E allora ecco qui la spiegazione dell’enigma: la regola del contrappasso.
Nell’ottica dei Rosacroce, chi arriva al massimo grado di questa organizzazione, ha raggiunto la purezza della Rosa.
Nella loro ottica denunciare uno di loro, o perseguirlo, è un peccato.
E il peccato deve essere punito applicando la regola del contrappasso.
Quindi: volevi testimoniare in una vicenda riguardante un aereo caduto? Morirai in un incidente aereo.
Volevi testimoniare in un processo contro il Mostro di Firenze? Morirai con l’asportazione del pube, cioè la stessa tecnica usata dal Mostro sulle vittime.
La regola del contrappasso è evidente anche ad un profano nel caso di Luciano Petrini, il consulente informatico che stava facendo una consulenza sull’omicidio di Ferraro, il testimone di Ustica trovato “impiccato” al portasciugamani del bagno. Petrini morirà infatti colpito ripetutamente da un portasciugamani.
Nel mio caso e quello della mia collega il “peccato” consiste invece nell’aver denunciato determinate persone appartenenti alla massoneria (in particolare quella dei Rosacroce). Per colmo di sventura poi andai a fare l’esposto proprio da un magistrato appartenente all’organizzazione (cosa che ovviamente ho scoperto solo dopo gli incidenti, decriptando la lettera che costui mi inviò successivamente). Che è come andare a casa di Provenzano per denunciare Riina.
Nel caso di Fabio Piselli, invece, il perito del Moby Prince che doveva testimoniare riguardo alla vicenda dell’incendio capitato al traghetto, costui è stato stordito e messo in un’auto a cui hanno dato fuoco, forse perché il rogo dell’auto simboleggiava il rogo della nave.
Talvolta invece il simbolismo è più difficile da decodificare e si trova nelle date, o in collegamenti ancora più arditi, siano essi in casi eclatanti, o in banali fatti di cronaca.
Nel caso del giudice Carlo Palermo che il 02 aprile del 1985 tentarono di uccidere con un’autobomba a Pizzolungo (Trapani)[1]. Il giudice Palermo era stato titolare di un’ampia indagine sul traffico di armi ed aveva indagato sulla fornitura di armi italiane all’Argentina durante la guerra per le isole Falkland, guerra scoppiata proprio il 02 aprile 1982 con l’invasione inglese delle isole. L’autobomba scoppiò quindi nella stessa data, e tre anni dopo (tre è un numero particolarmente simbolico).
Ed ancora per quanto riguarda l’omicidio di Roberto Calvi. Come ricorda il giudice Carlo Palermo: “Nella inchiesta della magistratura di Trento un teste (Arrigo Molinari, iscritto alla P2), dichiarò che Calvi – attraverso le consociate latino-americane del Banco Ambrosiano – aveva finanziato l’acquisto, da parte dell’Argentina, dei missili Exocet e in definitiva l’intera operazione delle isole Falkland”[2]. I primi missili Exocet affondarono due navi inglesi (la Hms Sheffield e Atlantic Conveyor). Il 18 giugno 1982 Roberto Calvi fu trovato morto impiccato a Londra sotto il ponte dei frati neri (nome di una loggia massonica inglese). Inoltre il ponte era dipinto di bianco ed azzurro che sono i colori della bandiera argentina.
Nel caso del delitto Moro la scena del delitto è intrisa di simbologie, dal fatto che sia stato trovato a via Caetani (e Papa Caetani era Papa Bonifacio VIII, che simpatizzava per i Templari e a cui mossero le stesse accuse rivolte a quest’ordine) alla data del ritrovamento, al fatto che sia stato trovato proprio in una Renault 4 Rossa. Se Renault Rossa sta per Rosa Rossa, la cifra 4 farebbe riferimento al quatre de chiffre (ma forse anche al numero di lettere della parola “rosa”).
Il mio articolo termina qui.
Non voglio approfondire per vari motivi.
In primo luogo perché non sono un appassionato di esoterismo e scendere ancora più a fondo richiederebbe uno studio approfondito e molto tempo a disposizione, che io non ho.
Il mio articolo è dettato invece dalla voglia di indurre il lettore ad approfondire.
E dalla voglia di dire a chiunque che molti misteri d’Italia, non sono in realtà dei misteri, se si sa leggere a fondo nelle pieghe del delitto.
La conoscenza approfondita dell’esoterismo e del modo di procedere delle associazioni massoniche garantirebbe agli inquirenti, il giorno che prenderanno coscienza del fenomeno, un notevole miglioramento dal punto di vista dei risultati investigavi.
Questo consentirebbe anche di capire alcuni meccanismi della politica italiana, che spesso nelle loro simbologie si rifanno a queste organizzazioni. La croce della democrazia Cristiana, ad esempio, probabilmente non è altro che la Croce templare; mentre la rosa presente nel simbolo di molti partiti è probabilmente nient’altro che la rosa dei RosaCroce.
Quando dico queste cose mi viene risposto spesso che la rosa della “Rosa nel pugno” è in realtà il simbolo dei radicali francesi. E io rispondo: appunto, il simbolo dei RosaCroce, che non è un’organizzazione italiana, ma internazionale. E che non ricorre solo per i radicali ma anche per i socialisti e per altri partiti di destra.
Questo consentirebbe di capire, ad esempio, il significato del cacofonico nome “Cosa Rossa” che si voleva dare alla Sinistra Arcobaleno; un nome così brutto probabilmente non è un caso. Secondo un mio amico inquirente potrebbe derivare da Cristian Rosenkreuz, il mitico fondatore dei RosaCroce.
Mentre la Rosa Bianca potrebbe fare riferimento alla guerra delle due rose, in Inghilterra; guerra che terminò con un matrimonio tra Rosa bianca e Rosa Rossa.
Al lettore appassionato di esoterismo il compito di capire il significato delle varie morti che qui abbiamo solo accennato. Non ho ancora capito, ad esempio, il perché dei cosiddetti “suicidi in ginocchio”. Secondo un mio amico le gambe piegate trovano un parallelismo con l’impiccato del mazzo dei tarocchi, che è sempre raffigurato con una gamba piegata. Era la punizione riservata un tempo al debitore, che veniva appeso in quel modo affinchè tutti potessero vedere la sua punizione e potessero deriderlo.
E infatti, tutti quelli che vedono un suicidio in ginocchio capiscono che si trattava di un testimone scomodo e che si tratta di un omicidio. Tutti, tranne gli inquirenti.
(Io speriamo che non mi suicido)
[1] Il magistrato restò ferito, poiché al momento dell’esplosione l’auto del magistrato stava superando una vettura su cui si trovavano Barbara Asta e i suoi due piccoli gemelli Salvatore e Giuseppe, che morirono dilaniati, investiti in pieno dall’esplosione
[2] 11 settembre 2001. Quarto livello. Ultimo atto, Editori Riuniti.
Fabio Piselli
19 Marzo 2008 @ 21:34
Caro Paolo,
ho letto con attenzione il tuo articolo e le tue considerazioni
come saprai ho svolto lunghe ricerche in materia di abusi rituali sui minori nella mia attività di CTP, occupandomi di esoterismo, satanismo ed anche simbologia massonica in generale.
Scoprendo che alcuni aspetti della predazione dei minori sono riconducibili a dei veri e propri rituali e non necessariamente all’aspetto meramente pedofilico
Ho svolto lunghi anni di ricerche, in Italia e all’estero, posso “vantarmi” di avere tesi di laurea dedicate a me sul tema dello sciamanesimo, perchè gran parte hanno preso spunto dalle mie ricerche alle quali alcune studentesse si sono ispirate.
il contrappasso è un ipotesi valida, tecnica adottata in passato, oggi meno, è più usato il paradosso per educare i vivi, colpendoli o vessandoli, ed il simbolismo per le uccisioni, laddove tale morte dovrà rappresentare un messaggio oppure un rituale.
Alcuni omicidi di cui parli contengono certamente dei segnali ritualistici, però dobbiamo scindere il rituale dall’organizzazione a cui si riferisce, perchè è molto sottile il confine fra organizzazione ritualistica, che è un soggetto ampio e accoglie più persone, e il rituale organizzato, che è uno strumento unico che non può essere riproposto, quindi ad ogni ritualità ci deve essere un nuovo strumento.
Se l’organizzazione ritualistica adotta dei metodi di comunicazione attraverso il simbolismo, validi per più soggetti e per più occasioni della quotidianetà degli adpeti, il rituale organizzato negli omicidi prevede invece che “quella” azione sia unica e caratterizzata da “quella” vittima, la quale dovrà rispondere a dei requisiti previsti dal rituale, non il contrario, non è il rituale che si adatta alle vittime ma sono le vittime che debbono essere compatibili con il rituale.
Altro fatto sono gli omicidi o gli attentati simbolici, che io definisco “post it”, cioè fatti che trasmettono un messaggio adottando dei simbolismi strettamente riferibili alle ragioni per cui il crimine è commesso.
Ritengo importante scindere i fatti incontrovertibili con la suggestione o la ricostruzione immaginativa di un fatto, specialmente in assenza di chiari simbolismi ritualistici, specialmente se riferibili ad organizzazioni di tipo massonico, non basta per capirci la vicinanza di potenziali riferimenti o segnali o simboli per ipotizzare un rituale, mentre potrebbe essere un mero incidente o un omicidio simbolico, diverso da un rituale.
Nella mia esperienza ritengo che gli omicidi ritualistici siano molto pochi, mentre molti sono gli omicidi simbolici, che hanno una connotazione della scena del crimine specifica di contenuto significativo della storia della vittima. Ecco che il luogo o l’arma del delitto assumono un significato, oppure la posizione assunta dal cadavere ed altro ancora, ma sempre da indagare nella storia della vittima e dei suoi riferimenti a fatti giudiziari regressi.
Riguardo agli omicidi del c.d. mostro di Firenze, che sono ancora oggetto d’indagini come ben sai, hanno una forte componente simbolica necessaria per il compito di un rituale, ma, a mio avviso, non sono omicidi puramente ritualistici, ma l’uccisione è il percorso verso il rituale che prevede il feticcio proveniente dall’omicidio. Sono due eventi diversi e complementari che coincidono fra loro solo nello scambio del feticcio proveniente dalla preda che deve comunque rispecchiare il simbolismo della dinamica predatoria con il rituale propiziatorio per il quale il feticcio rappresenta l’elemento d’intercessione.
Per cui il predatore può essere un singolo killer, un gruppo di compagni di merende, o anche un singolo omicida che agisce in base alla propria patologia, il quale è certamente conosciuto da parte dell’adepto che necessita del feticcio per il rituale, e che lo manipola o lo copre proprio perchè il suo modo di uccidere coincide con i meccanismi di predazione per l’acquisizione del feticcio stesso, che possono essere raffinati con la coltivazione del predatore.
magari ci sarà l’occasione per approfondire questa ipotesi
concludo dicendo che il mio attentatoaggressione è stato puramente simbolico, infatti il metodo è compatibile con la storia della vittima, il fuoco, e ha voluto trasmettere un messaggio,del quale eventualmente parleremo.
Fabio
Anonimo
19 Marzo 2008 @ 23:34
….mi vengono i brividi a leggere tutto ciò…Prof.Franceschetti, Sig.Piselli, per quanto riguarda la cronaca recente…che ne pensate di ciò che si è detto dei bimbi di Gravina? sarebbero morti il 6/6/2006 in un ex-convento…e i loro nomi: Francesco e Salvatore…due bambini, anime innocenti…a me la faccenda puzza molto di zolfo…coincidenze? suggestioni? che ne pensate? claudio
Fabio Piselli
19 Marzo 2008 @ 23:42
Salve claudio
…non credo….mancano tutta una serie di variabili che avrebbero dovuto esserci laddove ci fosse stato un riferimento esoterico o satanico…
….coincidenze che stimolano la ricostruzione immaginativa di un tragico evento….verso la quale però donare rispetto e vericarne i contenuti….
…come ho detto alla verifica dei contenuti mancano numerosi variabili di riscontro…
Paolo Franceschetti
20 Marzo 2008 @ 6:43
Caro Claudio
Fabio ha ragione, nel senso che è impossibile dare un giudizio senza verificare.
Lui poi avendo lavorato in questo campo tendere ovviamente ad essere più prudente nei giudizi.
Tuttavia ti do una mia sensazione a pelle. Non hio approfondito la questione, ma il caos mediatico attorno a questa vicenda è troppo, perchè non ci sia qualcosa sotto.
Mi spiego. In Italia ci sono circa 2500 omicidi l’anno. E altrettanti suicidi.
Inoltre spariscono circa 1000 (mille!!!!) bambini l’anno che finiscono in organizzazioni internazionali di traffici di organi, sette sataniche, e snuff movies.
Ma i giornali non ne parlano MAI.
Si parla solo di omcidi e suicidi ove c’è sotto qualcosa di diverso…
Quando di un delitto se ne parla troppo vuol dire che qualcuno ha interesse a depistare, a controllare, a indirizzare.
Ti dirò di più. Dietro ai delitti di cui si parla troppo c’è quasi sempre la Rosa Rossa.
Leggi ad esempio questo articolo sul caso meredith, apparso su repubblica.
http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/perugia-uccisa/prima-notte-in-carcere/prima-notte-in-carcere.html
Oppure fai attenzione alle rose che spesso compaiono all’improvviso quando si parla della Tyssen Krupp al telegiornale.
Compaiono all’improvviso, per qualche istante. E non ci fa caso nessuno ovviamente.
Non mi meraviglierei quindi se si nascondesse qualcosa pure dietro a questa vicenda.
Ma la mia è solo una sensazione e prendila per quel che vale
Anonimo
20 Marzo 2008 @ 9:40
Visto quanto sopra… Dovremmo annoverare anche la morte di Landi tra quelli suicidati?
Fonte:
http://www.michelelandi.it/
Zap
Paolo Franceschetti
20 Marzo 2008 @ 10:23
Si Zap.
Io non ne ho dubbi. E’ “stato” suicidato. Non “si è” suicidato.
Spesso ricostruendo queste vicende si riesce anche a risalire al mandante e all’esecutore.
ma sai qual è il problema? Che non ci sono prove processuali di ciò.
Ad esempio per quel che ho potuto vedere mi sono chiare anche le ragioni dell’omicidio di Pantani. Come mi sono chiari i mandanti.
Ma il problema è che non lo puoi spiegare ad un inquirente.
Tempo fa telefonai alla famiglia Pantani e poi gli mandai un fax.
Mi sono comportato con loro come mi vorrei che qualcuno si comportasse con me, se io fossi al loro posto.
Come avremmmo avoluto che si comportasse la gente attorno a noi nel caso del padre di Solange, la cui morte l’abbiamo ricostruita grazie a diverse persone, e grazie ad un libro di Gabriella Pasquali Carlizzi che parlava della Rosa Rossa.
Probabilmente la famiglia Pantani ha pensato fossi un folle esaltato che voleva occuparsi di questa cosa per mitomania.
In effetti queste cose sembrano una follia, finchè non le affronti giornalmente, finchè non ti immergi nel modo di pensare di queste persone.
C’è un detto: il miglior modo per nascondere una cosa è metterla sotto gli occhi di tutti.
Eha ragione Umberto Eco, che nel nme della Rosa scrive: una buona indagine poliziesca ora dovrebbe portare a dimostrare che i colpevoli siano noi. Ma questo non è possibile, perchè non si troveranno mai le prove dei nostri delitti, essendo scritte sui libri (e – aggiungo io – sui giornali in TV, ecc…).
E ha proprio ragione. Nessuna indagine scoprirà mai qiesto tipo di delitto.
Sono troppo intelligenti e sottili.
Anonimo
20 Marzo 2008 @ 10:51
…..i cacciatori in tempi di scarsa selvaggina, allevano le loro prede, nelle cosidette zone di ripopolamento. Un fenomeno che va preso in considerazione e’ sicuramento quello dei fanatismi religiosi, che appunto come i cacciatori in tempi di magra allevano la selvaggina e poi la cacciano. Basta guardare il mondo odierno e le guerre in atto per capire.
alfa
20 Marzo 2008 @ 11:09
Questo blog sta tracollando nel ridicolo!! Ritornate ai fatti, lasciate perdere le illazioni e le congetture. Prendete i singoli casi, studiate le carte e solo così potrete sostenere la logica delle vostre affermazioni. Ogni bene.
Paolo Franceschetti
20 Marzo 2008 @ 11:17
Guarda Alfa…
le carte ci sono.
I suicidi in ginocchio sono centinaia. E allora una spiegazione logica ci deve essere.
Che per nessuna strage, in Italia, sia stata fatta chiarezza, è un dato di fatto che è sulla carta.
Allora, delle due l’una: o diciamo che gli inquirenti sono tutti degli incapaci, o troviamo un’altra spiegazione.
Qualunque delitto richiede un movente.
Se il delitto è commesso con modalità strane, poi occorre risalire alla mente della vittima.
Nei casi dei serial killer occorre ragionare come lui (e allora serve uno psicologo) altrimenti non ne vieni a capo.
Nel caso dei suicidi in ginocchio, degli innumerevoli incidenti tutti uguali, degli incidenti aerei spettacolari, come quello di ramstein, occorre andare al movente e al modo di ragionare di questa gente, altrimenti non se ne viene a capo.
E’ logico che a te sembra ridicolo tutto ciò, come sembrava assurdo a me anni fa.
Anche la mente di un serial killer è assurda, eppure dobbiamo cercare di comprenderla.
Anche io mi dico spesso che spero un giorno di scoprire che sono pazzo. Che magari vedo troppi complotti in giro.
Spero di esserlo.
Anonimo
20 Marzo 2008 @ 11:40
…..ed un omicidio in ginocchio suggerisce oggettivamente un movente fanatico religioso….
Anonimo
20 Marzo 2008 @ 11:45
……molte interpretazioni peraltro forse appartengono all’ambito delle suggestioni, siamo in un paese dove le cose sono quasi sempre molto piu’ terra terra di quel che sono in realta’, anche se naturalmente cio’ non cambia la natura efferata dei delitti ….anzi semmai la aggrava.
alfa
20 Marzo 2008 @ 11:46
Io di suicidi in ginocchio non ne ricordo più di due. Se poi vai a vedere le carte, scopri pure che si tratta di illazioni giornalistiche fatte soltanto per dare corpo ad una notizia altrimenti poco interessante.
Riguardo all’incidente di Ramstein, sfido chiunque di buon senso a dimostrare la sola possibilità di organizzare la morte dei due piloti in modo da farlo sembrare un incidente. Null’altro che una tragica fatalità.
Riguardo alla mentalità dei presunti serial killer, sono del parere che gli autori degli strani omicidi non vengano scoperti per difetto degli investigatori.
Gli eventuali collegamenti tra le morti in esame devono essere dimostrate carte alla mano. Proprio come farebbe un giudice, nell’ambito della legge e del buon senso. Per essere ancora più chiaro, per ogni fatto sono state svolte delle indagini e almeno due magistrati e un avvocato hanno svolto le loro valutazioni. Fate nome e cognome e l’errata valutazione da loro fatta. E questo per ogni caso.
Anonimo
20 Marzo 2008 @ 11:57
…..sono daccordo con Lei alfa, ma non sulla parte a riguardo degli investigatori, si puo’ dire errate valutazioni non difetto inteso come impreparazione, e quando queste si verificano ci vuole comprensione e solidarieta’ per chi lavora per noi, “chi un fa un falla…..”. E la Giustizia in Italia e’ ipergarantista……forse i mezzi di comunicazione molto meno.
Fabrizio
21 Marzo 2008 @ 8:19
Ciao Paolo, ho letto con molto interesse il tuo articolo e mi è venuta la grande curiosità di informarmi sui Rosacroce e sui Templari. Potresti indicarmi cortesemente qual’è il loro sito ufficiale ammesso che ne abbiano uno?
Ti ringrazio.
Paolo Franceschetti
21 Marzo 2008 @ 11:03
Ciao Fabrizio.
Di libri msui templari in ogni libreria ne trovi a decine. Sui Rosacroce un po’ meno ma sono sempre parecchi, nel complesso.
In genere sono libri abbastanza noiosi, che trattano infinite parti storiche in modo tale da far addormentare il 99 per cento dei lettori medi.
Siti internet ce ne sono. Basta che dici su Google Amorc o Rosa Croce.
Il problema è capire chi sono e cosa fanno i Rosa croce e i templari oggi. E la potenza che hanno oggi. Il che è già più difficile.
Dovresti leggere Esoterismo e fascismo, a cura di G. Turris, ed mediterranee.
Poi alcuni libri della Carlizzi, in particolare Gli affari riservati del mostro di Firenze, un libro quasi illeggibile per certi versi, con parti assolutamente incomprensibili, ma che dà alcuni spunti decisamente interessanti.
Le notizie sui moderni templari sono poche e possono ricavarsi qua e là da Internet.
Ma purtroppo è un paziente lavoro di ricostruzione che ognuno si deve fare da sè, perchè queste associazioni, proprio per essere segrete, non lasciano nulla di scritto.
Umberto Eco, ad esempio, scrive nella sua prefazione alla “Storia dei Rosacroce” delle edizioni Bompiani, che nessun rosacroce ammetterebbe mai di esserlo. E se lo ammettesse non sarebbe un rosacroce.
E che di questa associazione è tutto misterioso. Addirittura qualcuno dubita che esista.
Bisognerebbe chiedere a Eco come mai si interessa tanto di una confraternita che non si sa nemmeno se esista.
Come mai lui compare nei “100 libri da lggere prima dim morire” in una foto con una rosa rossa in mano.
Come mai i suoi testi sono pieni di citazioni rosacrociane, se questa associazione forse neanche esiste.
Poi vorrei chiedergli se lui, che è nel consiglio di amministrazione della fondazione san paolo, ravvisa un qualche collegamento tra i rosacroce moderni e i grandi gruppi bancari.
Poi vorrei chiedergli perchè ha intitolato il suo testo il Nome della Rosa, e cosa significa quella intraducibile poesia latina sulla rosa che compare alla fine del suo libro.
Ma le risposte non le avremmo mai. Ognuno deve cercarsele da solo, e magari le risposte che ci diamo sono il frutto di suggestione.
Tieni presente che queste associazioni non comunicano nè per telefono, nè con scritti ufficiali, altrimenti la segretezza andrebbe a farsi friggere dopo pochi mesi.
Comunicano per articoli di giornale, per libri, per messaggi dati in TV mentre parlano tra loro, ecc…
Ti faccio un esempio. Il 15 gennaio, a pagine 13 del “Il Giornale” compare una foto della Tyssen Krupp e una immensa Rosa Rossa. Accanto la foto del sopravvissuto della Tyssen.
Dopo qualche giorno il sopravvissuto della tyssen è stato preso nel partito democratico.
Possiamo ravvisarci un caso, oppure una suggestione, come mi ha detto ieri un mio amico.
E’ sempre un caso ovviamente che Veltroni firmi le sue lettere con un inchiostro di penna stilografica verde. Gli hanno posto questa domanda esplicitamente, in un programma TV qualche giorno fa.
Di caso in caso, dopo qualche anno comincerai a capire come va la politica.
Comincerai anche ad avere doti di preveggenza e capirai in anticipo le mosse dei politici.
Ti faccio un esempio.
Sai che Ornella Muti è stata presa per evasione fiscale e dovrebbe pagare oltre due milioni di euro.
Io scommetto che non pagherà un euro di tasse invece.
Se ho ragione o no lo vedremo.
La Muti p comparsa il 25 gennaio sulla prima pagine del “Il tempo” con una Rosa Rossa in mano.
Caso?
Anonimo
21 Marzo 2008 @ 11:22
Paolo, ho provato ad entrare nel sito http://www.amorc.it/ ed ho notato con mio grande stupore che esiste anche un modello da scaricare per la domanda di affiliazione! Ma possibile che se questa associazione è tanto segreta (o forse nemmeno esiste) ‘recluta’ i suoi adepti per internet? Tra l’altro a 250,00 € annui come quota di iscrizione…
Poi ho trovato il sito http://www.templarioggi.it/, è questo per caso il loro sito ufficiale? Un’altra domanda Paolo…cosa mi puoi dire dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme? Sono…’puliti’? Grazie e scusa per le troppe domande, ma più te ne faccio e più mi verrebbe da fartene!
Fabrizio
21 Marzo 2008 @ 11:24
Scusa per il nome che non mi si è inserito nel commento precedente, sono sempre Fabrizio
Fabrizio
21 Marzo 2008 @ 11:31
Ma questa rosa ricorrente…sbaglio a pensare che sia da ricollegare anche alla morte di Diana? Se non erro sul ponte che sovrasta il luogo dell’incidente c’è un’enorme monumento a forma di rosa…ed Elton John scrisse la canzone La Rosa d’Inghilterra subito dopo la sua morte…
Antonio Paladini
21 Marzo 2008 @ 12:51
Intanto l’impiccato nei tarocchi non è in ginocchio ma ha una sola gamba piegata e rivolta verso l’atra e non all’indietro (come per la genuflessione) che se non vado errato è il modo in cui venivano sepolti i cavalieri templari (quindi sepoltura di tutto rispetto, almeno per l’epoca). Per quanto riguarda il contrappasso ti do uno spunto in più: Dante lo usa all’Inferno e guarda caso i Rosacroce si rifanno a Dante (La Commedia è zeppa di simbologia tanto che René Guenon le ha dedicato un intero libro).
Ma la cosa più importante è che se mi metto a pensare un po’ meglio a queste cose in capo ad una giornata riesco a scoprire che anche il banalissimo incidente domestico in cui qualche anno fa ha perso la vita la mia piccola tartarughina d’acqua riporta segni inequivocaboli di omidicio rituale.
Conclusione? A casa mia queste cose fanno parte di quella disciplina che in modo elegante può essere definita “ONANISMO MENTALE”
Anonimo
21 Marzo 2008 @ 19:14
C’è un punto che mi sfugge. Qual è lo scopo finale di gruppi come i Rosacroce o le Massonerie deviate nell’attuazione di simili omicidi? Semplicemente proteggere “colleghi” massoni che hanno commesso errori dalla magistratura e coprire affari sporchi e colusioni mafiose ma puramente economiche e finanziarie, o qualcosa di diverso e più esoterico (altrimenti come spiegare i delitti del mostro di Firenze?). E se vera la seconda ipotesi, a che fine? Il commercio di organi, persempio, rientra nella prima categoria.
Sembra quasi tutto come un gioco morboso da intellettuali pazzoidi senza un vero fine, ma al solo scopo di creare perversi enigmi. Grazie a chi volesse spiegare.
Il Roso
Paolo Franceschetti
22 Marzo 2008 @ 1:04
Salve a tutti rispondo (non necessariamente in ordine).
Antonio Paladini. Quello che tu chiami onanismo mentale, in realtà ti fa capire tante cose, quindi non è un onanismo fine a se stesso. Ti fa capire chi verrà assolto e chi non in un processo; chi verrà eletto e chi no; chi verrà chiamato in una trasmissione e chi no, ecc…
Attualmente, anche se mi occupo di queste cose da poco tempo, riesco a prevedere come si concluderà un processo, riesco a “prevedere” in anticipo che in cancelleria si perderanno il fascicolo processuale, ecc…
Capire il linguaggio di queste associazioni, e i loro fini, ti fa capire tante cose, e non è un esercizio fine a se stesso.
Ad esempio quando sono iniziati i fatti di Rignano Flaminio dopo poco, semplicemente vedendo i personaggi e quello che dicevano, ho capito come andava a finire. In certi casi posso anche prevedere quali saranno i consulenti della difesa e dell’accusa, cosa diranno e cosa faranno.
E credimi, senza l’aiuto della mia amica cartomante.
Sull’ordine del santo sepolcro equestre… non so nulla. Mi informerò…
Per colui che si firma Il Roso. Il fine è semplicemente quello di mentenere il potere. Lo scopo principale è il controllo del potere economico e finanziario. La Rosa Rossa infatti controlla le banche e alcuni gruppi industriali.
Cosa c’entrano con tutto ciò vicende come quelle del mostro di firenze?
Si può fare un parallello con la mafia. Non tutti i mafiosi fanno estorsioni, non tutti uccidono, non tutti sanno usare gli esplosivi. Ma se sei un mafioso comunque devi mantenere il vincolo di omertà e non denunciare gli altri mafiosi.
Ora, per la RR e le altre associazioni massoniche è la stessa cosa.
Non tutti ovviamente commettono i delitti del mostro di firenze.
Non tutti fanno traffico di organi e magari non tutti lo approvano. Alcune magari saranno pure brave persone.
Però il vincolo massonico gli impedisce di denunciare i compagni.
Mi chiedi perchè uccidere le perosne in quel modo, e se non sia un modo di creare perversi enigmi.
Non è un modo di creare perversi enigmi.
E’ un modo per firmare i delitti e non far intervenire gli organi inquirenti.
Inoltre queste associazioni, essendo esoteriche, danno un significato particolare alla ritualità di tutto ciò che fanno, omicidi compresi.
Del resto erigono cattedrali, banche, e città intere secondo precisi schemi geometrici e linee di energia.
Perchè ritengono, a torto o a ragione, che i rituali servano a molti scopi, compreso quello di rafforzare l’energia dell’organizzazione stessa, la buona riuscita del delitto, ecc…
Quanto all’omicidio di Diana non me ne sono mai occupato anche se non ho mai creduto all’ipotesi dell’incidente.
E che la canzone di Elton Jonh e il monumento ispirato alla rosa siano la firma della RR è plausibile.
Anche perchè la RR è un’organizzazione internazionale che annovera capi di stato, vertici bancari, ecc…
Addirittura, leggendo la storia della massoneria, si capisce che è possibile che la massoneria ufficiale, ovvero il Grande oriente, è nata dai templari e dai Rosa Croce.
In altre parole, dire RR, non significa dire qualcosa di particolare, o identificare una piccola associazione. Significa identificare una parte dei vertici della massoneria internazionale.
Barzo
22 Marzo 2008 @ 9:57
qualcuno può spiegarmi i rapporti fra pantani e Massoneria? non riesco a trovare molto in rete
Anonimo
22 Marzo 2008 @ 10:54
Qualcuno mi riesce a spiegare i rapporti tra Topo Gigio e massoneria? Oramai per Zorro è stato accertato (http://www.cesnur.org/testi/mi_zorro.htm)
Mi hanno poi detto che una delle sceneggiatrici del Mago Zurlì aveva una comprato una bottiglia di vino vicino ad un fioraio che vendeva anche rose rosse. E’ possibile che ci sia un complotto interpagliacci per il dominio del mondo?
Ovvio che dietro a tutto ciò si cela Lui, il grande vecchio, il massone Walt Disney ( http://www.ccsg.it/v_sesso.htm ), come ci insegna l’insostituibile Centro Culturale San Giorgio (meno male che ci sono loro!)
Professore, per mera curiosità , ci farebbe l’onore di dirci chi sono i 14.482 (QUATTORDICIMILAQUATTROCENTOTTANTADUE) bambini scomparsi negli ultimi 15 anni oltre i 18 che il sistema (polizia di stato e informazione ufficiale) si è degnato di indicarci?
La prego, non offenda la nostra intelligenza con la storia dei senza tetto e degli zingari (che conosco e per i quali i figli sono la cosa più importante del mondo).
Long life and prosperity
Paolo Franceschetti
22 Marzo 2008 @ 11:45
No Barzo. In rete non troverai nulla.
Semplificando il problema, direi che analizzando la sua storia a me risulta palese che si era messo contro diversi personaggi del mondo imprenditoriale e sportivo, alcuni di loro appartenenti alla RR. L’incidente capitatogli sulla collina di Superga è un indizio chiaro. Lui infatti era convinto che l’incidente non fosse casuale e fece causa alla città di Torino sostenendo che si trattasse di un incidente doloso.
La sua ricerca della verità deve avergli decretato la sua fine.
Nella ricostruzione delle modalità del delitto e degli avvenimenti successivi, poi ricorrono poi tutti gli schemi tipici ricorrenti nei delitti massonici (false perizie, documenti scomparsi, addirittura una volante della polizia che arriverà per prima sulla scena del delitto, ma che non redigerà mai nessun verbale…).
Ho letto alcune cose sul delitto Pantani per caso, e per alcune domande che mi ha posto una mia amica. Ma non ho mai approfondito più di tanto.
Per parecchi decenni, tanto, la lotta contro la massoneria sarà una battaglia persa.
Le persone che ragionano come questo anonimo che si firma Long life and prosperity nell’ultimo messaggio infatti sono molte. Mentre la maggior parte delle persone non sa neanche cosa sia la massoneria.
Poi, l’anonimo qui sotto non sa probabilmente che recentemente è uscito il Trattato di Lisbona, che sancisce quasi definitivamente il progetto massonico inziato decenni fa e che è già stato ratificato da Francia e se non erro Germania.
Forse non lo sanno neanche gli stessi politici che oggi perdono tempo a dibattere su problematiche perlopiù inutili.
Anonimo
22 Marzo 2008 @ 12:34
Di che progetto si tratta?
Ti dirò che per Pantani non mi aveva mai nemmeno sfiorato l’idea che potese trattarsi di un omicidio. In effetti, se ci pensi bene, anche il fatto screditarlo a due giotni dalla fine del giro che stava vincendo… Solo che attribuirlo alla massoneria… non so. Io ci vedo più lotte di sponsor e poteri economici. Pensa a rasmussen qualificato allo scorso tour quando anche altri dal pasato doping non proprio lindo sono stati lasciati correre, o ad alcini coinvolti nello stesso caso di Basso che hanno vinto il tour…
Scusa se critico, Paolo, ma secondo me il problema è che rischi davvero di essere visto come un visionario (e quindi screditando le teorie che porti avanti..) Anzi, ora che ci penso, forse sei anche tu massone e della RR sguinzagliato con lo scopo di screditare le teorie semplicemente gonfiandole e rendendole assurde. Se uno si mette a complottare, in base a cosa deve credere che tu non sia parte di tale complotto? Forse il fatto che tu dici di aver subito attentati? Ti sembra?
Spercomplottista galattico
Antonio Paladini
22 Marzo 2008 @ 13:43
Caro Paolo chi se la cava sempre non è un esoterista ma è uno che ha dietro a se una lobby economica o un potentato familiare. Posso concordare sul fatto che ci sono casi in cui membri di una lobby economica facciano parte anche di una qualche associazione esoterica ma tutto questo non è esoterismo bensì una degenerescenza di questo (vedi René Guenon: “considerazioni sulla via iniziatica”).
Da qui a gli omicidi rituali c’è comunque una bella distanza e il mio “onanismo” era riferito proprio a quelli.
PS. il film “Jack lo squartatore” è molto affascinante ma è pur sempre un film…
Barzo
22 Marzo 2008 @ 15:20
si ma non ho capito in che modo e che torti avrebbe fatto pantani.
Anonimo
22 Marzo 2008 @ 16:19
Mi liquida così, come eretico con un benevolo “guarda e passa”…? sono francamente deluso! 🙁
Avevo posto una circostanziata domanda (va bene, la premessa può averla irritata e me ne scuso – anche se i link trasmessi sono reali).
Lei mi dice che vi sono circa 1000 bambini che ogni anno scompaiono nel nulla, in Italia.
Se la matematica non è un’opinione, circa 15000 a fronte dei 18 missing “ufficiali” sul sito della polizia negli ultimi 15 anni.
Su un totale di 400-500.000 nati ogni anno, un numero enorme.
Se ne rende conto?? Praticamente da ogni provincia italiana sparirebbero in media 10 bambini ogni anno – uno per ogni cittadina da 50.000 abitanti….
Probabilmente sono molto fortunato – ho molti conoscenti e amici con figli, faccio una vita politica/sociale attiva, conosco la mia comunità e nessuno ha bambini scomparsi da decenni, né mi hanno riferito di tale fenomeno.
Se lancia il sasso, non può ritrarre la mano…. la Sua affermazione è molto grave, ma soprattutto “inverosimile” (non se la prenda, nel senso più letterale, statistico e demografico del termine) fino a che non ci indica in modo ragionevole “chi” sarebbero questi bambini e come sarebbe possibile coprire una tale enormità, in un contesto ipercomunicativo come il nostro.
Long life and prosperity
(che è un antico saluto vulcaniano, visto che siamo appassionati di serial)
Stefania Nicoletti
22 Marzo 2008 @ 16:36
Per Fabrizio.
Elton John rappresenta per l’Inghilterra l’artista capo della setta (la Rosa Rossa) e Dodi Al Fayed faceva parte dell’Ordine Egizio, il cui delegato generale era il nobile fiorentino Alfonso Del Guercio. Queste due massonerie rivendicano ciascuna il proprio potere, essendo nemiche da sempre, e l’unione di Diana e Dodi rischiava di porre fine a questo fruttuoso conflitto.
La canzone di cui parli è “Candle in the wind”, che aveva scritto negli anni ’70 per l’altra illustre vittima della setta: Marilyn Monroe. Al funerale di Diana, Elton John ha cantato la canzone modificata: anziché l’originale “Goodbye Norma Jeane”, all’inizio canta “Goodbye England’s Rose”. Addio Rosa d’Inghilterra.
Paolo Franceschetti
22 Marzo 2008 @ 19:24
Long life, il numero di bambini scomparsi risulta dal sito ufficiale della polizia di stato. Nel 2006 sono stati 984 per la precisione.
Se poi fai un giretto su Internet su altri siti come quello dell’associazione contro gli abusi della dottoressa Fubini troverai altro materiale.
Ma non la troverai nel contesto “ipercomunicativo” ufficiale.
Se poi getti un occhio a fatti come quelli di Marcinelle, o a fatti meno gravi, vedrai che le indicazioni ci sono. Ma dubito che le vedrai, perchè, come si dice, ognuno vede ciò che vuole vedere.
Caro ipercomplottista galattico.
So che rischio di passare per visionario.
Tuttavia tra ciò che dici tu e ciò che dico io non corre molta differenza.
Anche io credo che Pantani abbia subito, “lotte di sponsor e poteri economici”. Infatti si era inimicato la Fiat quando rifiutò il contratto di sponsorizzazione. Solo che queste persone erano legate, appunto, alla massoneria
Tra un omicidio massonico e un omicidio normale corre poca differenza.
C’è la differenza che corre tra un omicidio come quello di erba e un omicidio di mafia. L’omicidio ha modalità e conseguenze diverse da un omicidio normale, ma sempore un omicidio resta. L’omicio di mafia porta una sua firma, delle conseguenze per chi lo persegue (minacce, possibili ritorsioni, ecc…).
E l’omicidio massonico porta sempre delle firme (simboli, modalità del delitto che spesso pare un suicidio, ecc…) e delle conseguenze (sparizione di fascicoli, depistaggi, contraddizioni, ecc…).
Tutto li. Quando curo una causa per un cliente, la differenza che corre tra una causa normale e una causa contro poteri massonici è questa: che se la controparte è in massOneria, ed è potente, troveremo fascicoli spariti, minacce, documenti falsi inseriti nei fascicoli processuali che compaiono per miracolo, ecc…
Per il resto, un delinquente resta tale, sia che sia un massone, sia che sia un prete.
Come una brava persona resta tale anche se è un massone.
L’omicidio Pantani resta un omicidio, massoneria o no.
Fabrizio
22 Marzo 2008 @ 22:19
Grazie Stefania, spiegazione esauriente nonchè affascinante..
A questo punto mi verrebbe da chiederti il ruolo dei Reali d’Inghilterra in tutto questo ma…credo che non ne usciremmo più! Grazie di nuovo.
Anonimo
23 Marzo 2008 @ 9:01
Prima di tutto Buona Pasqua a tutti.
Paolo,
1. se proprio vogliamo fare i supercomplottisti, non credi -come da precedente commento- che tu possa essere visto come “esageratore” e quindi contribuendo a rendere quasi comiche ed incredibili le teorie che cerchi di portare alla luce? Potresti essere un agente a protezione dei poteri che paradossalmente “esponi” rendendoli comicamente onnipresenti.
2. Bambini scomparsi: Quasi 1000 di cui poco più di 1 su 4 italiano, gli altri stranieri.
http://www.troviamoibambini.it/wp-content/uploads/2007/11/Minori%20scomparsi%20al%205%20ottobre%202007%20-%20ITALIA.pdf
3. Pantani. Oramai era finito. Perchè uccidelo? Con altri, semplicemente li fanno scoprire dopati e rovinano loro la carriera (fatto con Pantani)
4. Grazie ad Antonio Paladini per la spiegazione “esoterica”. Insomma, il diavolo non esiste come verità sovrannaturale ma solo come perversione umana? I riti sono solo “giochi” stupidamente ed inutilmente perversi ed i supposti benefici di salute ed altro che secondo alcuni i sacrifici potrebbero portare solo credenze e scuse per compiere atti da depravati?
Abate Vella
23 Marzo 2008 @ 9:17
Caro Paolo,
interessantissimo l’aritcolo ed interessantissimi i commenti.
Aggiungo i miei:
1) Hai detto “Che è come andare a casa di Provenzano per denunciare Riina”. Tanto per fare un pò di tragica ironia, direi che avresti dovuto aggiungere “prima del 1992”. Perchè effettivamente dopo il 1992 fu quello che successe: quello che rimaneva dello stato andò da Provenzano a denunciare Riina.
2)Parli della strage di Pizzolungo. L’ennesima strage “mafiosa” sulla quale si allugnano ombre ben più grandi della mafia…
3)Si parla di sport. Questo significa aprire un immenso pentolone ricolmo di lordure. Non notate come l’accusa di doping colpisca selettivamente certi atleti che vengono squalificati per “sentito dire” (Ivan Basso) mentre altri sui quali vi sono determinate prove (Armstrong) la passino sempre liscia? Tutti gli atleti professionisti di tutti i pricipali sport usano sostanze stupefancenti e tutti sono ricattabili su questo piano. Quello che conta sono le “protezioni” che hai.
Sono interessi economici e politici, c’entra la massoneria o forse no, ma una cosa è sicura: lo sport non esiste.
Fabio Piselli
23 Marzo 2008 @ 9:45
Buona Pasqua a tutti…
mi permetto di offrire quanto segue nato dall’esperienza acquisita negli anni di professione in tutela dei minori ed in supporto alla PG…
….rispetto alla scomparsa di un numero così alto di bambini dobbiamo decurtare l’elevato numero di denunce di scomparsa causata dalla sottrazione di minore da parte di un genitore separando, che si concludono in breve tempo con il ritorno a casa del bambino, per cui le statistiche sono opinabili…
….alcuni, pochi, minori sono stati effettivamente oggetto di sequestri mirati per scopi “esoterici” proprio perchè avevano delle caratteristiche non ripetibili, idonee per le esigenze dei committenti il sequestro, i cui esecutori materiali avrebbero potuto essere della semplice manovalanza…
….altri sono rapiti per essere coltivati all’interno di quello che ho più volte definito “l’orto degli orchi” un circuito di cultori della pedofilia particolarmente pregno di soggetti dotati di una mente raffinatissima e di un elevato alibi sociale…
…raramente dei bambini italiani, socializzati, scolarizzati e familiarizzati sono oggetto di questo tipo di sequestro a meno che non abbiano particolari “doti” irripetibili che necessitano alla organizzazione che, purtroppo, li usa per intercedere con presunte entità, trasformandoli in oggetti sacrificali…
…ho seguito delle ricerche relative ad abusi rituali satanici nel milanese e nel torinese dalle quali ho compreso non tanto il pericolo dato dalle statistiche delle scomparse, ma dall’elevata cooptazione dei genitori che offrono i propri figli a questi soggetti che ne fanno un uso che non descrivo….in questo caso non ci saranno mai denunce e le poche fatte hanno trovato filtri ostativi enormi…
…comprendo Paolo Franceschetti quando, pur cosciente di “esagerare”, desidera descrivere alcune realtà che in effetti esistono e condizionano taluni fatti e taluni ambienti, senza per questo vedere in ogni fatto ed in ogni ambiente una presenza massonica….
…dobbiamo considerare che Paolo lavora in un settore nel quale la massoneria ha una grande ingerenza, con tutti i motivi per averla, condanne, processi, vicili e penali, sono uno strumento di controllo e di ricatto importante…
…dobbiamo altresì considerare che la storia c’insegna che i grandi personaggi che parte della storia l’hanno fatta erano embri di società segrete o massoniche, i quali si sono circondati di collaboratori “fratelli” innescando in questo modo quel transgenerazionale turnover di fratelli all’interno di istituzioni o uffici importanti, fino, con lo scorrere degli anni, a detenerne il totale controllo, questo è accaduto in Italia con l’esempio del caso Moro nel quale tutti i vertici deputati alle indagini erano massoni e riferivano a terzi e non al proprio istituto….
…non possiamo sempre ricondurre tutto a tarallucci e vino, o, al contrario, a diavoli e streghe, ma ritengo intelligente l’azione di Paolo nell’evidenziare la presenza di queste forme di ingerenza, che potremmo sempre ridimensionare nello spessore pur evidenziandone la presenza in modo da stimolare il livello di attenzione da parte di tutti anche verso questi fenomeni….
….poi nelle aule dibattimentali sono i testi e le prove che parlano, per cui è difficile dimostrare l’indimostrabile, giungendo a condanne o assoluzioni basate sulle evidenze raccolte e riscontrabili…
…ciò non toglie che se tutti noi impegnati o interessati in queste faccende prendessimo atto anche della potenzialità inquinante di certe associazioni potremmo meglio riconoscere quei labili segnali probatori dell’esistenza di questi fenomeni che le parti offese cercano, con sacrifici enormi, di dimostrare in dibattimento, per vedersi trattare da visionari e ridicolizzare anche il loro ruolo di vittime di un reato….
…non ha importanza se Pantani o Elton jhon siano o meno riconducibili a rose rosse o altri segnali, importa parlarne, nella misura in cui uno desidera, troppo elevata, fanatizzata o meno… non potrà mai trasformarsi in uno strumento di copertura per queste forme di associazioni occulte… le quali si nascondono nell’evidenza….per capirne i meccanismi e le dinamiche dobbiamo solo attendere che qualche membro ne fuoriesca e ne parli, questo è il loro maggiore timore….la defezione….parlarne anche su questo blog, indipendentemente se fatto “a braccio” è importante comunque perchè ne stimola l’interesse e ne potrebbe stimolare l’approfondimento…da cosa nasce cosa…
….ho assistito due bambine coinvolte in rituali presumibilmente satanici, vi assicuro che sono state esperienze terribili e traumatizzanti per loro…. nessuno le ascoltava quando parlavano di sacerdotesse e di diavoli….fino a quando sono stati i certificati medici a parlare…forse averle ascoltate prima e non solo sentite avrebbe potuto evitare loro tante violenze…
…per questo, anche se apparentemente irrazionali, ascolto tutto e ne cerco riscontri…
…Auguri
Fabio
Paolo Franceschetti
23 Marzo 2008 @ 11:19
Grazie Fabio per il tuo intervento.
Anonimo.
Lo so che ciò che dico potrebbe essere preso per follia. E che ciò che dico può essere visto come quasi comico.
Qualche anno fa, di fronte alle sparizioni dei fascicoli in procura, di fronte ad interrogatori in cui cercavano di accusare Solange di aver assunto la droga da sola, o di aver denunciato dei Brigatisti per chissà quale interesse, sposavo la teoria anticomplottista.
Saranno ignoranti dicevo.
Forse vorranno metterti alla prova, dicevo.
A fronte di due incidenti in moto capitati a me dicevo “bè, ce l’hanno con Solange, evidentemente hanno manomesso la mia moto per essere sicuri che facessi una brutta fine anche io”.
A fronte di un centro studi (collegato al SanPaolo di Torino alla società Ponte sullo stretto, Impregilo e altre grosse imprese) che mi aveva assunto dopo un anno di insistenze, e che poi mi aveva sbattuto fuori dopo due mesi senza spiegazioni, pensavo di essere incappato in una banda di matti e non me ne preoccupai più di tanto.
Quando il direttore di questo istituto mi dette la docenza in un centro di Palermo, che si chiama Cerisdi, che poi si scoprì essere la sede di un centro dei servizi segreti, da cui probabilmente venne azionata l’autobomba che fece saltare in aria Borsellino, pensai fosse una coincidenza.
Anche io, per tanto tempo, non ho voluto pensare che la massoneria fosse così potente e così invasiva.
Poi un giorno a fronte di notizie che mi hanno dato, documenti mostrati, e notizie certe, ho capito meglio che nulla di queste cose era un caso.
Il mio scopo però non è quello di convincere nessuno. Nè quello di farmi un buon nome nel mio ambiente.
Il mio scopo è informare chi si trova in queste situazioni, aiutarlo nei limiti del possibile.
Se poi la maggior parte della gente non mi crederà non importa, purchè il mio lavoro sia servito a qualcuno.
Qualche tempo fa ho dato una consulenza ad una persona che aveva un problema legale inestricabile, fatto di fascicoli persi in tribunale, comportamenti assurdi tenuti contro di lei nel suo ufficio, minacce, ecc…
Capito che la vicenda si inseriva in un quadro “massonico” siamo riusciti a prevedere alcuni comportamenti, a prendere alcune contromisure, e a rimanere calmi di fronte a improvvisi e misteriosi inceppamenti della macchina della giustizia.
Dopodichè la persona mi ha ringraziato perchè altrimenti non ci avrebbe capito niente.
La stessa cosa che in fondo è capitata con Solange.
La prendevano quasi tutti per matta e visionaria.
Il mio lavoro, con lei, è stato non certo quello di fare una causa e andare in tribunale. Ma quello di affrontare l’uragano in cui ci si trova quando si incappa in questi poteri.
Il mio scopo è quello di capire certi fenomeni e eventualmente di aiutare persone in difficoltà, non quello di ricevere la stima degli altri.
E se riesco in questo compito, il resto francamente non mi interessa.
Dici che potrei essere un agente a protezione dei poteri che paradossalmente “esponi” rendendoli comicamente onnipresenti.
E’ possibile, ovviamente. Ma questo non sta a me dirlo, ma lo devi giudicare tu.
Mi chiedi di Pantani. Oramai era finito. Perchè uccidelo? Con altri, semplicemente li fanno scoprire dopati e rovinano loro la carriera (fatto con Pantani).
Il movente credo di averlo trovato, ma il mio giudizio conta poco perchè in fondo si tratta di un giudizio dato solo per aver letto un libro e alcuni articoli. A me pare anche abbastanza chiaro ma non lo dirò per vari motivi.
In primis perchè mi beccherei una denuncia nel migliore dei casi, un’altra condanna a morte nel peggiore.
Secondo, perchè non faccio l’investigatore e non è il mio compito.
Terzo perchè potrei sbagliarmi.
Quarto perchè la mia ipotesi, se anche la dicessi, verrebbe presa come una farneticazione.
Tuttavia se leggi il libro di Philippe Brunel, e poi confronti la storia di Pantani con altre morti sospette, sempre legate al mondo dello sport, troverai identici meccanismi operativi, identici (possibili) moventi. Addirittura identici mandanti.
Stefania Nicoletti
23 Marzo 2008 @ 14:34
Prego, Fabrizio. 🙂
Il ruolo dei Reali d’Ingilterra? Beh, basta dire che sono a capo della massoneria inglese! 🙂
Nel fatto preciso della morte di Lady D, sinceramente non lo so. però so che, proprio perché sono loro i capi della massoneria inglese, non si muove foglia che His o Her Majesty non voglia.
David Icke, che sostiene la teoria dei Rettiliani, riporta che secondo Christine Fitzgerald, una confidente della Principessa, Diana credeva che la Famiglia Reale inglese fosse collegata ai rettiliani e che loro stessi fossero in grado di trasformarsi. Icke descrive questo “shape-shifting” come un “Fenomeno riportato da testimoni che hanno visto persone (molto spesso in posizioni di potere) trasformarsi di fronte ai loro occhi, da una forma umana a una forma rettiliana e poi ritornare a quella originale”.
Poi c’è chi sostiene che gli Spencer, la famiglia di Diana, siano i diretti discendenti di Re Artù.
Anonimo
23 Marzo 2008 @ 15:44
Paolo, grazie per le risposte, soprattutto su Pantani. Leggerò e rifletterò.
Ricollegandomi al post di Stefania in cui fa cenno alla teoria rettiliana di Icke, devo dire che essa mi pare proprio un esempio di riduzione ad assurdo e perciò a “comicizzazione” di qualcosa (strutture di potere sovranazionali) di cui molti sospettano l’esistenza ma che con questa storia viene resa la favoletta di fiction.
Paolo, tu forse hai prove concrete, documenti e storie personali a sostegno delle tue tesi. Noi comuni mortali piccoli piccoli possiamo solo leggere e cercare di farci strada nel mare di informazioni contrastanti. Scusa ma io Prodi che diventa un lucertolone non ce lo vedo. magari uno che fa affari sottobanco grazie alla sua posizione di potere sì, ma da mortadellone a lucertolone che n’è di strada.
A parte tutto, grazie al tuo lavoro da infiltrato 😉 sto sicuramente leggendo cose “interessanti”.
Solange Manfredi
23 Marzo 2008 @ 16:10
Vi è un lettore anonimo che, in un post, ha voluto sottolineare alcuni punti. Al punto 2 scrive: Bambini scomparsi: Quasi 1000 di cui poco più di 1 su 4 italiano, gli altri stranieri.
Sicuramente il lettore avrà voluto sottolineare come, sopratutto negli ultimi anni, la scomparsa di bambini stranieri sia più elevata. Questo è causato dal forte flusso immigratorio che vede la nostra penisola oggetto di numerosissimi sbarchi dalle zone più povere del mediterraneo. Purtroppo i bambini di immigrati sono una preda più facile per certe organizzazioni. Infatti la loro scomparsa desta minor allarme perchè i genitori non sanno come muoversi, spesso non conoscono la lingua, ed i media non se ne occupano. Ma ai dati ufficiali vanno aggiunti il numero di bambini che scompaiono senza che nessuno inoltri mai alcuna denuncia, anche in questo caso stranieri, spesso arrivati su carrette del mare, magari affidati dai genitori poveri, o che vivono in territori di guerra, a gente senza scrupoli nella speranza che possano avere un futuro migliore in Italia (esattamente come, nel dopoguerra, facevano molte famiglie italiane povere che affidavano i loro figli a persone che garantivano che sarebbero stati adottati negli Stati Uniti da famiglie benestanti).
Tutti i bambini che capitano nelle mani di queste organizzazioni, italiani o stranieri, sono soggetti alla stessa atroce fine (fine che preferisco non descrivere, anche se non vi nascondo che quando ho letto una denuncia penale ho pianto a lungo, nonostante il mio lavoro mi porti spesso a contatto con situazioni estremamente difficili sul piano emotivo). Questa realtà esiste nel nostro paese ma nessuno ne parla. Questo è preoccupante. Un ultimo dato mi preme sottolineare. L’organizzare tali atrocità, nonché il procacciarsi le vittime ha, ovviamente, un costo ragguardevole. Ciò comporta che tali atrocità possano essere compiute solo da persone che hanno una notevole disponibilità economica (spesso associata anche ad un grosso potere).
Per Abate Vella.
Riguardo la strage di Pizzolungo Carlo Palermo ha sempre sostenuto che il suo attentato non fu un attentato di mafia. Anche in quel caso, però, hanno preferito fermarsi al solito, puntuale e preparato, pentito che, nella confusione, ha sostenuto di aver portato proprio lui l’esplosivo per il giudice Palermo. Certo il fatto che la cosa fosse impossibile perché nella data indicata si trovava in carcere è stata considerata probabilmente una piccola imprecisione. Capita.
Buona Pasqua.
Abate Vella
23 Marzo 2008 @ 17:47
Solange,
che Palermo sostenga che il suo non fosse un attentato mafioso non mi stupisce. Sono molte le vittime (quando scampate) o i loro parenti che esprimono dubbi sull’origine mafiosa di questi attentati. Come ho giá segnalato a Paolo anche Sonia Alfano (candidata alla presidenza delle Regione Siciliana nella lista del Grillo) figlia del giornalista “ucciso dalla mafia” sostiene che nel giro di pochi minuti dalla morte di suo padre la sua casa fu invasa dai servizi segreti che sequestrarono alcune carte del padre.
La mafia non ha mai commissionato nessun omicidio eccellente, al massimo li ha eseguiti. Ed il motivo é molto semplice: non aveva il potere di farlo.
Sicuramente hai notato che uso il passato. So che é un azzardo, ma voglio sbilanciarmi. Ovviamente mi riferisco solo alla mafia. Non alla criminalitá organizzata in Sicilia, che é una cosa diversa.
Anonimo
23 Marzo 2008 @ 21:34
Mi rendo conto che è entrato in un territorio off limit ma non tanto, ormai alcune verità su queste associazioni sono sotto gli occhi di tutto poi c’è chi vuol vedere chi non vuole, resta il fatto che i tempi stanno cambiando e anche le loro modalità di comunicazione (troppo buona) cambieranno. Mi creda le cose cambieranno perchè dovranno cambiare e i primi che lo vorranno sono loro.
Tristemente consapevole si congede
Paolo Franceschetti
23 Marzo 2008 @ 22:01
Caro anonimo che non vede Prodi come una lucertola…
anche io non lo vedo come tale, ma certo, rispetto a chi dice che Prodi Veltroni, e Bertinotti, ma anche Fini, Casini e C., siano persone che si adopereranno per cercare una soluzione ai problemi di noi Italiani… bè allora ritengo più credibile la teoria
dei rettili di Icke…:-)
A parte gli scherzi.
Su Pantani, basta che leggi il libro del giornalista per renderti conto che molte, troppe cose non tornano nella ricostruzione degli inquirenti.
Omissioni, testimonianze contraddittorie, la pressione del Ministero per chiudere al più presto le indagini, circostanze di fatto mai prese in considerazione, come ad esempio una scatola di cibo cinese nella spazzatura, quando Pantani non mangiava cibo del genere, e nessuno dei dipendenti dell’albergo sa dire quando lui lo abbia potuto ordinare.
Non fu fatta poi un’anloisi accurata sul corpo per controllare se ci furono segni di colluttazione.
E poi addirittura una volante della polizia che fa irruzione nella stanza poco dopo la morte e poi non redige alcun verbale. Contro la legge, contro il regolamento, contro ogni logica.
Che dietro ci sia la Rosa rossa, o l’elefantino giallo, i conti non tornano. E sono in tanti a pensare che sia stato ucciso.
Se poi analizzi la sua storia, quella capitata ad Ayrton Senna, e quello che adesso sta capitando a Valentino Rossi, troverai delle analogie notevoli. Stesse modalità operative. Stessi interessi economici dietro.
Riflettici. Analizza questi casi… e poi vediamo se le nostre spiegazioni coincidono..
Fabrizio
24 Marzo 2008 @ 9:49
Stefania,
ho letto qualcosa di Icke, tra cui “Il segreto più nascosto” dove si parla appunto della razza rettiliana.
Devo dire che non mi sento affatto di escludere questa teoria anche perchè in fondo non sono stati i rettili a ‘regnare’ su questo pianeta per centinaia di milioni di anni? E perchè avrebbero poi dovuto ‘abdicare’ a favore della razza umana? 🙂 Ma la cosa più inquietante, a mio parere, riportate in questo libro è la teoria secondo la quale diversi recenti presidenti degli Stati Uniti siano rimasti coinvolti in presunti abusi sessuali e rituali satanici nei confonti di una moltitudine di bambini e di persone mentalmente controllate e condizionate a dire o fare determinate cose. E la cosa magnifica è che rivelazioni di tale portata siano state completamente ignorate dai media, forse perchè troppo assurde o forse perche’…..;-)
alfa
24 Marzo 2008 @ 10:48
Dopo l’intervento consono di “Solange Manfredi” (o forse meglio p.s.) il blog sta per tracollare definitivamente nel ridicolo. Riso amaro, dato che si sono sgonfiate tutte le cose buone dette finora.
Nei post precedenti erano apprezzabili i riferimenti e le citazioni, anche se per fatti storici prevalentemente di persone già decedute, e quindi inoffensive.
Nei commenti a questo post è trapelata la cafonaggine di fondo di qualcuno, le allucinazioni da canna della maggior parte, la scarsa professionalità di certi iscritti a determinati ordini, gente dalla doppia o tripla identità.
Sarebbe stato meglio citare un capo dipartimento, un dirigente, un autista di autobus, un portiere, un generale come sospetto coinvolto in un fatto.
Niente di questo.
Non c’è bisogno di chiamare in causa dinastie di annoiati condotti per la manina da uffici-stampa, le cose stanno molto più terra terra.
Si deve parlare solo di persone che commettono fatti delittuosi, semplicemente fatti in cui quello che c’è da sapere è sotto gli occhi di tutti.
La massoneria è legittima ed ha scopi filantropici, non ha nulla a che fare con i fatti in questione.
Chiamarle associazioni segrete già ci avvicina alla realtà.
Una domanda, per ultimo: Paolo Franceschetti è il vero nome o é anch’esso uno pseudonimo?
Fabio Piselli
24 Marzo 2008 @ 18:50
Caro Alfa,
La Massoneria è ciò che dici, in via generale ed in chiaro, per quanto posso avere riserve sulla sua autoreferenzialità, ma è una organizzazione che si è prefissa scopi nobili.
Da questa è nata anche quella massoneria divenuta “occulta” che utilizzando i canali preferenziali della Massoneria ufficiale ne inquina i filantropici scopi.
I grandi nomi sono i naturali catalizzatori delle nostre interpretazioni delle manovre occulte, rinforzate dai fatti tipo la morte di Diana e dall’evoluzione storica di quel paese che aggiungono mistero al mito.
L’identificazione di un autore di un reato non esclude la ricerca dei suoi manipolatori, dei quali questi nulla conosce, specialmente se si parla di servizi c.d deviati o di grande criminalità organizzata. Nel corso di questa ricerca è molto facile imbattersi contro quella zona grigia, comunemente conociuta come massoneria occulta, la quale sembra offrire scudo e riparo per i funzionari infedeli dello Stato e per i capi mafiosi, entrambi di assoluta necessità per la sopravvivenza del potere della zona grigia stessa.
Se un domani quattro che mi hanno dato fuoco saranno identificati, sono convinto che da questi poco si potrà assumere per identificare i loro mandanti, li potremo solo perseguire per il reato commesso, questi non sanno molto dei motivi per i quali li hanno delegati per la mia aggressione, non molto di più di quanto io già non sappia
La Golfo che ha fatto scempio a pizzolungo non è opera di una sola mafia ma di più interessi, coperti, protetti, occulti e singolarmente riferibili a livelli superiori, diversi nell’origine ma simili negl’interessi, che sanno meglio di noi mediare le alleanze e mantenerle compatte, coi fatti, come una strage del genere
noi abbiamo solo il potere della Giustizia con tutta la sua debolezza e i suoi vincoli legulei, ma anche il potere della “fantasia” di individuare strutture occulte tali da giustificare la nostra impotenza
ciò non toglie che fra le varie potenze proiettate vi siano anche delle effettive strutture potenti, forti di ricatti, di politica, di economia, fatti che per essere gestiti e controllati necessitano di un “gruppo”, di una coesione, diversa dalla classica mafia, che ha già regole ferree e dai servizi deviati, che hanno ferrei confini, è necessario perciò individuare un gruppo catalizzante questi interessi per il quale la storia ci offre numerose occasioni di scelta, ordini cavallereschi, comitati di sognatori, di rivoluzionari, massoneria e carbonerie varie tali anche da donare una sorta di mistico romanticismo alla loro natura occulta per rinforzare i loro memebri, che occulti non sono
per quanto mi concerne laddove mi sono scontrato con mura occulte ne ho sempre valutato la consistenza e mai la percezione, la prima fatta di fatti concreti su cui lavorare la seconda fatta di libere interpretazione delle quali temere
non possiamo screditare anche le libere paure e le libere associazioni (non freudiane) compiute da coloro che hanno scritto i blogo precedenti, perchè in un clima di fatti occulti, ed una strage è un fatto occulto, si sviluppa la palese necessità di dare un volto a quelle ombre (non junghiane)anche ricostruendo ipotesi immaginative che agli occhi di chi deve valutare concreti dati di fatto sembrano delle assurdità… ma i dati di fatto, in assenza di indizi, si raccolgono seguendo le ipotesi, il cui spessore dipende dalla esperienza e dalla suggestionabilità di chi le produce..
la storia c’insegna inoltre che dei governi sono saltati sul semplice furto in un ufficio, per il quale nessuno si sarebbe mai immaginato di trovarvi degli agenti segreti al contrario di più plausibili ladruncoli….
rivalutare le ipotesi fantasiose è un consiglio da prendere in considerazione, screditare la formulazione anche di tali ipotesi è un ostacolo alla ricerca della comprensione
ti faccio un esempio semplice, a Civitavecchia, alla madonna che piangeva sangue, da una folla di persone si alzò il grido al miracolo perchè la statua sembrava essere rossa di sangue, poi è bastato vedere più in là per scoprire un povero negro preso a botte da quattro idioti, il cui sangue presumibilmente è finito addosso alla cripta poco prima, ma la folla ha continuato ad attribuire il sangue alla madonnina creando un nuovo occulto miracolo, nonostante la palese ipotesi più veritiera che quel sangue fosse della persona colpita
questo per spiegare che anche i motivi di ricerca dell’occulto nascono da fatti più terreni, i quali però non debbono escludere anche occulte ragioni per le quali alcuni fatti avvengono…
paradossalmente i fatti occulti prendono forma in modo eclatante mentre i fatti palesi assumono contorni occulti….
il nostro impegno consiste nel saper scindere il vero, il falso ed il verosimile nei fatti che studiamo e spesso, per quel che ci si pone di fronte, serve un atto di fede per farlo, perchè in alcuni eventi i riferimenti razionali scadono di significato…
l’occulto prende forma nelle lacune del conosciuto
F
Anonimo
24 Marzo 2008 @ 22:22
Ci deve essere qualche anonimo di troppo. Intendevo che proprio loro dall’alto o dal basso stanno impiantando i semi di un cambiamento…si ricorda la rivoluzione Francese? Beh qualcosa di simile ma con modalità che faccio ancora fatica a capire ma posso immaginare. Adesso più che mai dobbiamo ricorrere all’uso della Ragione perchè vedrà il caos sarà imperante. Complimenti per il blog ma un solo consiglio: non indugiate troppo sugli aspetti occulti la suggestione è una brutta bestia. Sono aspetti ancora poco comprensibile a molti. Buona serata
Stefania Nicoletti
25 Marzo 2008 @ 14:03
Fabrizio,
in effetti quando mi hanno parlato per la prima volta di quella teoria, ho pensato subito ai dinosauri. 🙂
Comunque sono d’accordo con te: la parte più interessante di quel libro è proprio quella che hai detto tu. Che poi sia vera o no è un altro discorso, ma intanto andrebbe indagata e approfondita.
Viene ignorata dai maedia perché… Beh, perché conosciamo la situazione dell’informazione. E’ più importante parlare del nuovo matrimonio della ex moglie di Sarkozy. 🙂
Fabrizio
25 Marzo 2008 @ 15:31
Stefania,
pienamente d’accordo con te.
Purtroppo la gente vive di queste st…orie! E basta dare in pasto alla maggior parte della popolazione calcio e gossip e tutti sono contenti. Mai che si approfondissero argomenti tipo intrecci tra massoneria-politica-mafia, servizi deviati e altro. Intanto c’è chi si inginocchia davanti alla lapide di Moro…ma tanto le ginocchia non se le sporcano, hanno il grembiule. 😉
Stefania Nicoletti
25 Marzo 2008 @ 19:53
Fabrizio,
sottoscrivo in pieno tutto quello che hai detto! 🙂
Bella la battuta del grembiule! 🙂 Che poi non è neanche tanto una battuta, ma la triste realtà.
Però, sai, forse è un’illusione, ma mi piace pensare che un giorno le cose cambieranno e che forse qualcosa inizia già a muoversi. Questo blog (ma anche altri siti), e tu stesso che lo leggi, siete anzi siamo la dimostrazione.
Sono troppo idealista? 🙂
Anonimo
25 Marzo 2008 @ 20:22
postilla…
La massoneria a cui Fabrizio e Stefania si riferiscono citando i reali inglesi, ovvero la gran loggia unita d’inghilterra, non ammette donne (come del resto la maggioranza delle massonerie ufficiali).
Il ruolo di gran maestro è attualmente al duca di Kent.
Op
Stefania Nicoletti
25 Marzo 2008 @ 20:37
Certo Op,
la Gran Loggia Unita d’Inghilterra è una massoneria regolare (anzi, quella regolare per eccellenza), dal momento che non ammette donne. Quindi, essendo sul trono la regina Elisabetta, attualmente il Gran Maestro è il Duca di Kent, che se non sbaglio è il Principe Edoardo.
Fabrizio
25 Marzo 2008 @ 22:03
No Stefania,
non sei troppo idealista, anzi..lo penso ma soprattutto lo spero anche io.
Cmq rimango in attesa di informazioni sull’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Per chi volesse fornirmi notizie sull’esistenza, scopi, impicci, inciuci, lazzi e intrallazzi di quest’Ordine, gliene sarò grato!
Alla prox!
Stefania Nicoletti
26 Marzo 2008 @ 8:37
Caro Fabrizio,
in effeti dell’Ordine Equestre non si sa molto.
Io so che è un’istituzione laicale di diritto canonico e che dipende direttamente dal papa, a cui compete anche la nomina del gran maestro.
Deriva dall’Ordine dei Canonici fondato durante la prima crociata da Goffredo di Buglione.
Nel secondo dopoguerra Pio XII decise di mettere a capo dell’Ordine un cardinale.
Nel gli anni ’60 è stato gran maestro il cardinale Tisserant.
Come vedi non so molto. 🙂
Ma forse in rete si trova qualcosa.
Anonimo
26 Marzo 2008 @ 9:30
Senta, signorina “sotuttoiosullamassoneria”… allora potrebbe anche dirci per favore qualcosa sull’Ordine Cavalleresco dei sovrani ed insigni maestri rossi e blu di Punxsutawney?
Anonimo
26 Marzo 2008 @ 11:52
Adesso qualcuno dirà che sono preda della sindrome complottista….
perchè da Pantani sono passato ad Ayrton Senna
http://www.ayrtondasilva.net/processo/html/cronologia.html
è ho scoperto che a sostenere la tesi della rottura del piantone dello sterzo era tra tutti Michele alboreto
e Michele Alboreto ricordate vero…
http://www.michelealboreto.com/profilo.php?art=5
..un incidente inspiegabile.
Paolo Franceschetti
26 Marzo 2008 @ 13:42
No anonimo… non è complottismo…
Stesse dinamiche. Stessi mandanti. Stesse coperture per insabbiare tutto.
Troverai tante analogie nel delitto pantani e nel delitto Senna.
Leggi qui ad esempio.
http://209.85.135.104/search?q=cache:RE0rC71A0YEJ:punto-informatico.it/p.aspx%3Fi%3D1231896+ayrton+senna+omicidio&hl=it&ct=clnk&cd=9&gl=it
Se cerchi in rete troverai anche le sentenze integrali.
I tribunali hanno stabilito insomma che il piantone dello sterzo era stato montato male già prima della partenza.
Ovviamente, da giurista, per condannare il tecnico per omcidio doloso occorrono prove certe.
E le prove non sono state trovate.
Tuttavia alcune domande sono lecite.
Il meccanico era davvero un incompetente oppure l’incidente fu – presumibilmente – doloso?
Io presumo doloso.
Ma allora… chi è che volle la morte di Senna?
Se uno ci riflette il amndante può trovarlo. E’ identico al mandante del delitto Pantani e a quello di altri delitti.
E’ talmente evidente che a un certo punto viene alla mente il detto: il modo migliore per nascondere una cosa è metterla sotto gli occhi di tutti.
E se per caso la dici in giro, ti prenderanno per visionari.
Come dicevano i gerarchi nazisti agli ebrei: è inutile, anche se uscirete da qui e andrete a raccontarlo, non vi crederà nessuno.
Per gli ebrei per fortuna successe che tutto il mondo venne a sapere.
Ora mi domando quanto ci vorrà perchè ci si renda conto che dietro al disastro aereo del Torino Calcio, di Senna di Pantani, delle frecce tricolori a ramstein, c’è una volontà omicida ben precisa.
E spesso (non in tutti i casi che ho elencato, ma nella maggioranza si) ci sono anche identici mandanti e identici moventi.
Cosa che, peraltro, nel mondo dello sport hanno capito in molti, ma che non viene esplicitata per paura.
Barzo
26 Marzo 2008 @ 14:32
non riesco a capire i moventi.. nè i mandanti.
se qualcuno può spiegarli o rimandare a fonti certe di informazioni, gliene sarei grato
stuarthwyman
26 Marzo 2008 @ 17:04
krhdgsalve a tutti!
…un pò di tempo fa buttai giù questo:
http://bugietotali.blogspot.com/2007/09/macerie-e-incendi-non-dimostrano-le.html
Fabrizio
27 Marzo 2008 @ 7:57
Stefania,
sai xchè ti chiedevo dell’Ordine?
Per il semplice motivo che un mio conoscente, alto funzionario di un ministero, appartiene a quest’Ordine (ma lui non sa che io so)ed inoltre è stato funzionario del Sisde x diverso tempo. Oltretutto si presuppone che un appartenente ad un Ordine cavalleresco del Vaticano dovrebbe quantomeno tenere una condotta morale integerrima. Invece se solo ti dicessi di che bestemmiatore stiamo parlando e di quali intrallazzi sul lavoro è stato capace…!! E x tutto questo che non nutro molta fiducia verso chi appartiene a quest’Ordine…mi capisci, vero? 😉
Stefania Nicoletti
27 Marzo 2008 @ 9:00
Eh sì che ti capisco! 🙂
Beh, sai, alla fine la maggior parte di queste persone appartengono alla massoneria o questi Ordini, tipo i Cavalieri di Malta (o anche associazioni come l’Opus Dei, che è molto molto potente). Oppure sono “protetti” da qualcuno che vi fa parte. Lo vedo anche nel mio piccolo. Da due anni faccio la corrispondente del Gazzettino, e ti assicuro che anche nei piccoli paesi la situazione è la stessa.
Interessante la storia del tuo conoscente! Interessanti soprattutto gli intrallazzi con i servizi segreti…
Anonimo
27 Marzo 2008 @ 12:43
Paolo, grazie per la risposta al mio post “anonimo” del 26 marzo 2008 12.52.
Vorrei commentare alcune tue considerazioni:
—– Ma allora… chi è che volle la morte di Senna?
—— Se uno ci riflette il amndante può trovarlo. E’ identico al mandante del delitto Pantani e a quello di altri delitti.
Ehm, mi dispiace ma un movente chiaro non riesco a vederlo
Ancora dici:
—– Ora mi domando quanto ci vorrà perchè ci si renda conto che dietro al disastro aereo del Torino Calcio, di Senna di Pantani, delle frecce tricolori a ramstein, c’è una volontà omicida ben precisa.
E spesso (non in tutti i casi che ho elencato, ma nella maggioranza si) ci sono anche identici mandanti e identici moventi.
—- Cosa che, peraltro, nel mondo dello sport hanno capito in molti, ma che non viene esplicitata per paura.
A parte Ramstein dove il collegamento con Ustica porta a individuare un possibile e credibile movente, gli altri casi rimangono per me poco comprensibili.
Certamente è un mio limite.
Credo sarebbe interessante se ognuno di questi casi potesse essere singolarmente approfondito; capisco l’opportunità di non esplicitare completamente il tuo pensiero (come hai spiegato per il caso Pantani) ma un chiarimento sul contesto in cui sarebbero maturati questi episodi sarebbe particolarmente gradito.
Infine un’annotazione su queste ultime frasi:
—- Come dicevano i gerarchi nazisti agli ebrei: è inutile, anche se uscirete da qui e andrete a raccontarlo, non vi crederà nessuno.
—- Per gli ebrei per fortuna successe che tutto il mondo venne a sapere.
Si il mondo è venuto a sapere… Ma pare che non tutti siano d’accordo
http://blogghete.blog.dada.net/
post/771435/FAURISSON%3A+PROVATE+A+ZITTIRLO+#more
Pare anche che in alcuni posti chi non si dice d’accordo lo sbattano in galera!
Gino Gino
Stefania Nicoletti
27 Marzo 2008 @ 13:42
Ciao stuarthwyman,
ho letto il tuo articolo sull’Undici Settembre: interessantissimo. Ho letto molto sulla dimostrazione della falsità della teoria “ufficiale”, ma non avevo mai letto dei simbolismi occulti…
Anonimo
27 Marzo 2008 @ 14:09
Salve, ritengo il suo articolo molto interessante e carico di spunti per riflettere e approfondire diversi argomenti.
Mi trova però in disaccordo per quanto riguarda i suicidi in ginocchio e l’affermazione che non è possibile togliersi la vita in quel modo: ebbene non più tardi di un anno fà un mio collega, schiacciato da angoscie e problemi personali si è tolto la vita impiccandosi, sul luogo di lavoro, saltando da un grosso martinetto idraulico. Nelle sua lucida disperazione, è stato capace di capire che l’altezza non sarebbe stata sufficente e per tanto si è visto costretto a inginocchiarsi. Tragico ed estremamente brutale, ma assolutamente vero. Noi colleghi eravamo a non più di 20 metri di distanza e non ci siamo accorti di nulla se non quando è stato notato in ginocchio a terra.
Inutili i soccorsi, il resto è storia.
Pertanto credo che occora usare un pò di cautela prima di esternare certe considerazioni. Grazie
Anonimo
28 Marzo 2008 @ 13:11
è morto un altro ciclista ex dopato….
http://www.corriere.it/cronache/08_marzo_28/valentino_fois_trovato_morto_2bd2e952-fcae-11dc-baaf-00144f486ba6.shtml
Anonimo
28 Marzo 2008 @ 13:12
il ciclista morto era gregario di Pantani!!!!!
Paolo Franceschetti
28 Marzo 2008 @ 15:41
Per quanto riguarda l’omicidio di Pantani e l’incidente di Senna non posso esplicitarmi di più. Anche se ho una mia idea, non è corretto esplicitare pubblicamente una tesi che accusa persone ben precise. Magari la realtà è diversa da come la vedo io.
Quel che è certo che nel delitto Pantani c’è la firma della massoneria. Per il resto non sono un investigatore e non è mio compito individuare mandanti e moventi.
Quanto ai suicidi in ginocchio. Lo so che tecnicamente è possibile suicidarsi in ginocchio, ma è una questione statistica. Di 18 suicidi che ho contato erano tutti in ginocchio….
E’ un po’ come il discorso relativo al mostro di Firenze. Che qualche testimone si suicidi o muoia in un incidente è fisiologico. Ma che muoaiano tutti lo trovo un po’ imnprobabile non crede?
specie se le modalità di questi incidenti e suicidi sono identiche a quelle che ritroviamo in altri delitti italiani. E identici agli incidenti capitati anche a me.
Anonimo
28 Marzo 2008 @ 17:05
Ho alcune perplessità sulla morte di Rino Gaetano… la legge del contrappasso… muore, rifiutato da 5 ospedali… cosa da lui cantata proprio in una sua canzone.
Paolo Franceschetti
28 Marzo 2008 @ 18:09
Sulla morte di Rino gaetano non so molto. Ricordo che all’epoca, quando morì, facevo il DJ in una radio. Si vociferava che molte cose non quadrassero e ricordo che qualcuno disse che la data del 2 aprile non era casuale. Ma all’epoca avevo 16 anni e pensai che chi lo diceva fosse matto.
Certo è che non gli funzionarono i freni proprio a pochi metri da casa, cioè in una zona che lui conosceva bene.
le tecniche di manomissione delle auto e delle moto sono sempre identiche. E a quell’epoca non esistendo la cintura di sicurezza e gli airbag c’erano parecchie probabilità che uno morisse.
Oggi è diverso. Gli incidenti capitati alla Forleo (che si è salvata insieme al marito), o al carabiniere Placanica, si sono risolti bene.
Così ora abbiamo diverse persone scampate a degli incidenti.
Come ho detto diverse volte in questo blog, io personalmente sono scampato a due incidenti di moto. E Solange idem.
ma ovviamente se dico che la moto è stata manomessa mi prendono per matto.
Ma anche lì, quando dico che ho avuto tra incidenti in una settimana, è la statistica mi dice che è impossibile.
Perchè ogni volta i meccanici hanno detto che si trattava di un guasto impossibile da essere provocato per caso (due volte abbiamo perso il bullone della ruota posteriore; e a me si è bloccato lo sterzo all’improvviso per un guasto ai cuscinetti).
Anche Berlinguer, il leader del PCI, rimase coinvolto in un incidente nel 1973. La sua auto fu travolta da un camion militare in Bulgaria, in cui morirono due persone. Lui disse che riteneva che il suo incidente fosse stato provocato ma nessuno gli credette.
nel nostro caso ci hanno addirittura detto chi era il mandante e chi gli esecutori. E credimi, è stata una bella sorpresa. Ma a dirla in giro ci prenderebbero per visionari, anche se in realtà, a pensarci bene, era l’ipotesi più logica.
Quando racconto queste cose mi dicono poi che è talmente fantasioso che non si trovano neanche nei film.
In realtà se guardate Piazza delle cinque lune si vedrà che il marito della protagonista viene coinvolta in un incidente. E viene esplicitata una delle modalità geniali con cui si può far morire una persona.
Poi ce ne sono molte altre.
Ma comunque il detto “la realtà supera di molto la fantasia” è reale.
Credimi, che con tutta la fantasia non mi sarei mai potuto immaginare un sistema geniale come questo che esiste.
Anonimo
28 Marzo 2008 @ 18:19
ciao paolo, hai letto del ciclista morto, un certo FOIS. bè era gregario di pantani e coinvolto anche lui nello scandalo dopping!!!! 38 anni, morto in casa per un malore…
Anonimo
31 Marzo 2008 @ 7:28
Sapete que l’emblema del Partido Socialista Obrero Español, al Governo dello Stato, è proprio una rosa rossa?
Javier Velázquez
Paolo Franceschetti
31 Marzo 2008 @ 8:47
Grazie javier…
non lo sapevo. Ma la Rosa Rossa compare in molti pariti. Anche i radicali francesi ce l’hanno. E anche Carla Bruni (che è moglie del presidente sarKozy) in una recente pubblicità lancia una rosa rossa su un automobile Lancia. Sarà una coincidenza.
Anonimo
31 Marzo 2008 @ 18:08
e io che porto una rosa rossa alla mia fidanzata molto spesso:) c´entreró qualcosa?
di simbolismo della rosa rossa
ve n´é anche per profani;)
comunque, ho letto anch´io del gregario di pantani, 2 gg dopo aver letto qui…
a voler leggere tra le righe … ci sarebbe da aver paura
cercatore
Paolo Franceschetti
31 Marzo 2008 @ 21:55
Guarda cercatore… anche io, nel mio bagno, ho l’ultima file di mattonelle in alto che hanno tutte una rosa rossa al centro. Siccome la casa è in affitto, e c’erano da prima, posso escludere il complotto massonico.
Certe volte però certe coincidenze sono singolari. Ad esempio prova a pensare se è una coincidenza o no che per gli omicidi di giovanni reggiani, e di meredith, compaiano diversi articoli che dicono “una rosa rossa deposta sulla tomba di…”.
Poi “una rosa bianca deposta sulla sedia dove sedeva sempre il medico suicidatosi al Gaslini… di cui non ricordo il nome, ma non ha importanza.
Non ho approfondito molto questi delitti. Magari è una coincidenza. Ma magari no.
Una cosa è certa. Ci sono 2.500 omcidi all’anno in italia. se di uno se ne parla troppo c’è qualcosa che non vsa. Uno dei miei migliori amici ha avuto il fratello assassinato sotto casa; decine di appottole, e una fucilata in volto. Ma nessun cenno sui giornali e telegiornali.
Tempo fa innuna rapina uccisero il padre di un mio amico. Silenzio assoluto di stampa e giornali.
Quando si aprla troppo di alcuni eventi già c’è da insospettirsi. Se poi sul luogo delitto viene deposta una rosa rossa sento qualche campanello di allarme.
🙂
Miolnir
1 Aprile 2008 @ 8:25
Egregio prof. Franceschetti,
durante le mie peregrinazioni nella rete mi sono imbattuto in questo suo pregevole pezzo e mi sento in dovere di lodarla per il suo coraggio (anche se un po’ incoscente, ma questo dipende dai punti di vista).
Personalmente mi interesso di tutto ciò che è mistero, occulto, magia quant’altro fin da bambino (lo so che non sembra normale ma questo è un altro discorso) ma a differenza di lei io ho deciso di tacere, sempre ed in ogni caso, quello che ogni volta (e non solo per gli omicidi) risultava un messaggio chiaro ed immediato ai miei occhi.
Mi giudichi come vuole, ma posso assicurarle che lei sta solo osservando l’involucro della realtà occulta poichè come dice Amleto: “ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne comprenda la tua filosofia” e quando si riesce ad vedere o anche solo ad intravvedere la verità si capisce subito che è meglio tacere.
Credo, comunque, che questo lo sappia anche lei ed i suoi collaboratori.
Paolo Franceschetti
1 Aprile 2008 @ 8:40
La ringrazio, miolnir.
La mia non è incoscienza. Sono consapevole dei rischi che corro e so che la mia vita ha i giorni contati.
Ma so anche che sono già tre volte che sfuggo alla morte, che mi ha lambito da vicino.
Mentre il figlio di un mio amico è morto a 8 anni in un incidente stradale.
Quindi sono convinto che la nostra vita non dipende da noi.
E non sono neanche così attaccato alla vita, per fortuna.
Per dirla tutta… L’idea che prima o poi mi faranno fuori, con cui convivo ogni giorno, mi lascia quasi indifferente.
Paolo Franceschetti
1 Aprile 2008 @ 8:48
Ps Aggiungo che non la giudico affatto male.
E che anche io penso che sia meglio tacere. Perchè a dire certe cose si passa come minimo per pazzi o visionari.
Ma ci sono alcune persone che rivestono determinate cariche e per queste il parlare diventa un dovere.
Politici, giornalisti, organi inquirenti, avvocati come me, specie se hanno a disposizione un mezzo di comunicazione.
Allora parlare diventa un dovere. So anche che la maggioranza delle persone che leggono pensano che si tratti di farneticazioni, ma sento il dovere di dire queste cose, per quei pochi a cui possono servire.
Per quanto riguarda gli altri ciò che pensano non è un problema mio.
Anonimo
1 Aprile 2008 @ 9:17
Caro Paolo,
complimenti per il tuo blog, molto completo e ricco di riferimenti, e per il lavoro che stai svolgendo.
Mi auguro che tu e molte altre persone che si occupano di questi problemi possiate unire le vostre forze per informare la gente e far capire come sia complessa questa realtà, perchè è ora di dire basta e di prendere consapevolezza di quanto sia marcio questo sistema.
Tante piccole gocce insieme formano un mare, basta pensare che fino a pochi anni fa era quasi impossibile documentarsi su temi come massoneria ed esoterismo.
Anonimo
1 Aprile 2008 @ 15:37
Ciao Paolo,
spero anch’io che qualche rosa rossa indichi ancora un pegno d’amore e spero anche che Ornella Muti, che condivide la fede buddista, paghi le sue tasse. Comunque sono contenta che mio marito non ami regalare rose rosse, non si sa mai… 🙂
betula
PeTrO
7 Aprile 2008 @ 19:59
Salve,
volevo inanzitutto ringraziare sia lei che Solange per gli ottimi articoli pubblicati su questo blog,sopratutto sapendo che correte dei rischi a parlare di determinati argomenti…..Ho trovato molto interessante questo articolo,mi ha incuriosito sopratutto la parte riguardante i Rosacroce,io mi ero interessato a questo argomento un pò di anni fa,poi il mio interesse si è spostato su altri argomenti e di conseguenza ho dei ricordi molto vaghi….volevo chiederle di risolvermi un piccolo quesito riguardante la storia dei Rosacroce….Volevo sapere che tipo di collegamento esiste tra i Rosacroce i templari e la revoca della scomunica alla Scozia del 1317 e se sono stati i Rosacroce attraverso Francesco Bacone ad aver istituito la Royale Society e quanto abbiano contribuito i Rosacroce alla creazione della Massoneria “moderna” del 1717….
Paolo Franceschetti
8 Aprile 2008 @ 11:56
Ciao petro.
Provo a rispondere.
D: Che tipo di collegamento esiste tra i Rosacroce i templari
R: i rosacroce sono un ordine templare. Cioè derivano da li.
D: la revoca della scomunica alla Scozia del 1317 e se sono stati i Rosacroce attraverso Francesco Bacone ad aver istituito la Royale Society e quanto abbiano contribuito i Rosacroce alla creazione della Massoneria “moderna” del 1717
R: A questa domanda non so rispondere. Anche perchè i Rosacroce nascono tra il 1200 e il 1400 ma essendo una società segreta la loro nascita è avvolta nel mistero. Escono allo scoperto ai primi del 1600 con i loro “manifesti” attribuiti a un certo Cristian RosenKreuz.
Si infiltrano nella masosneria moderna, nel senso che loro, insieme ai templari, creano – pare – la prima massoneria ufficiale. Ma anche gli stessi massoni non sanno chi sono cosa fanno realmente i Rosacroce.
La Rosa Rossa invece è un ordine rosacrociano. Ma la RR non corrisponde – almeno credo – ai veri rosacroce.
I veri rosacroce sono pacifici, parlano di amore, e si rifanno ak messaggio di Cristo anche se in forme diverse dalla dottrina cattolica.
Diciamo che tra Rosa Croce e Rosa Rossa corre la stessa differenza che corre tra Opus Dei e Chiesa, tra massoneria ordinaria e P2, tra gli antichi templari (che erano monaci guerrieri al servizio della chiesa) e i templari di oggi, che non sono nè manoaci nè guerrieri.
Queste sono ovviamente ipotesi. Trattandosi di società segrete è difficile individuarne esattamente i meccanismi e si va in parte ad ipotesi, in parte ad indizi raccolti qua e là.
PeTrO
8 Aprile 2008 @ 12:44
La ringrazio per la risposta….col tempo mi documenterò perchè ho le idee poco chiare…La ringrazio nuovamente e buon lavoro…Grazie
Stefano
8 Aprile 2008 @ 14:15
Cari Paolo e Solange,
grazie il vostro enorme impegno civile di cui vi state facendo carico e per riuscire in tutto questo a farvi capire con chiarezza sul blog su questa materia ben difficile, delicata e scivolosa: è evidente, tanto per cominciare, che il trattato di Lisbona non potevate certo scriverlo voi :). Vorrei aggiungere anche le mie due parole di sostegno al vostro lavoro; forse vi faranno piacere.
Avrei un paio di domande su questo post:
1) leggendolo viene da pensare che forse gli incidenti mortali quasi simultanei occorsi ai due fidanzati di Forlì non siano stati casuali. Si sa che cosa emerse dalle indagini in quel caso?
2) sul caso Meredith. La rosa rossa di cui si parla nell’articolo di Repubblica citato fu portata dal padre come gesto di estremo saluto. Faccio fatica a capire come legare questo gesto di pietà alla Rosa Rossa.
Una ipotesi che avanzo è che quella rosa avrà avuto quel significato, ma che una volta ripresa dalla stampa/tv sia stata rilanciata apposta molte volte con un significato del tutto diverso. In altre parole, non sarebbe stata moltiplicata sulla stampa se la Rosa Rossa non fosse stata coinvolta, e sarebbe rimasto solo un fiore deposto privatamente.
Un’altra ipotesi è che il padre sia membro della Rosa Rossa e abbia voluto o dovuto mandare un messaggio “di sbarramento” agli inquirenti: “su questo non indagate, perché è affare nostro”.
Preferirei non addentrarmi in ipotesi peggiori sul ruolo del padre.
Grazie.
Stefano
Paolo Franceschetti
8 Aprile 2008 @ 18:15
Ciao Stefano.
Grazie.
Rispondo alle tue domande…
Scrivi: 1) leggendolo viene da pensare che forse gli incidenti mortali quasi simultanei occorsi ai due fidanzati di Forlì non siano stati casuali. Si sa che cosa emerse dalle indagini in quel caso?
——-Non so molto. Qualche giorno dopo che mi è capitato l’incidente, ho pensato a quei due fidanzati e sono andato a cercare su Internet delle notizie e ho visto che la dinamica era perlomeno sospetta. Ma la mia è solo un intuizione e prendila per quel che è.
Scrivi: 2) sul caso Meredith. La rosa rossa di cui si parla nell’articolo di Repubblica citato fu portata dal padre come gesto di estremo saluto. Faccio fatica a capire come legare questo gesto di pietà alla Rosa Rossa.
——-Preferisco non parlarne perchè anche qui ne so poco. Quel che so è che quando muore qualcuno compare spesso l’articolo “Una rosa rossa deposta sulla bara di… ” come ad esempio troverai anche per Giovanna Reggiani.
Oppure troverai una rosa (questa volta bianca) deposta sulla sedia del medico che si sarebbe suicidato al Gaslini.
Bisogna prendere questa cosa come una specie di indizio.
E poi bisogna addentrarsi nei rituali di questa associazione esoterica, in cui dobbiamo ricomrendere gli omicidi del mostro di firenze e tanti altri.
E allora si scivola nella follia pura e ho difficoltà a dire quel che so perchè pure a me pare incredibile e preferiso avere ulteriori riscontri e notizie precise.
Scrivi: Una ipotesi che avanzo è che quella rosa avrà avuto quel significato, ma che una volta ripresa dalla stampa/tv sia stata rilanciata apposta molte volte con un significato del tutto diverso. In altre parole, non sarebbe stata moltiplicata sulla stampa se la Rosa Rossa non fosse stata coinvolta, e sarebbe rimasto solo un fiore deposto privatamente.
——–è possibile…
Un’altra ipotesi è che il padre sia membro della Rosa Rossa e abbia voluto o dovuto mandare un messaggio “di sbarramento” agli inquirenti: “su questo non indagate, perché è affare nostro”.
——-anche questo è possibile
Preferirei non addentrarmi in ipotesi peggiori sul ruolo del padre.
——-idem io. Anche perchè sono semrpe ipotesi e quindi valgono poco.
Ciao
Jigen
22 Aprile 2008 @ 8:44
A onor del vero, il 2 Aprile 1982 fu la forza militare argentina ad invadere le Falkland. Per il resto, articolo molto interessante.
Saluti.
Anonimo
30 Aprile 2008 @ 18:48
Mai letto un cumulo cosi enorme di stronzate. Sono un massone da 15 anni e posso chiaramente vedere che l’autore di massoneria non capisce e non vuole capire nulla – evidentemente lo diverte molto di piu’ costruire calunnie sulla base dei soliti cliche’. Per fortuna, nelle aule di giustizia contano i fatti. Giuseppe Alvaro (anonimo solo in quanto non iscritto al blogger)
Anonimo
3 Maggio 2008 @ 22:56
anche l’incidente aereo del Grande Torino non fu mai del tutto chiaro, caro Paolo, anzi sembra un argomento tabu dato che si cerca sempre di evitare di parlarne, eppure certi fatti sono quantomeno singolari
Anonimo
5 Maggio 2008 @ 15:07
Ciao Paolo volevo sapere la tua idea sull’incidente aereo del Torino del 49 visto che lo hai paragonato alle fini misteriose di Pantani e Senna..mi sorprende data la voragine temporale che separa questi eventi..
Alessandro
AlexFocus
27 Settembre 2010 @ 12:35
Caro avv. Franceschetti, vorrei fare un paio di cosiderazioni.
Il numero 18 (oltre a rappresentare il sangue nella smorfia napoletana) è il numero di gradi segreti della massoneria: ricordo il "caso" (forse anche lei ha scritto che il caso non esiste?) del compositore Igor Markevitch, il marito della Duchessa Topazia Caetani, che fu interpellato in ragione dell'essere Grado-LI (il numero espresso in lettere romane) quando Prodi fece il gioco del piattino sul tavolo con le lettere. Inoltre, per quanto riguarda i delitti di Firenze ricordo di aver letto sul blogo del compianto G. Cosco che, alle donne cui veniva asportata la vulva ed il seno snistro, veniva inserito il gambo di una rosa nella vagina ebben mi sembra quasi, oltre che una "firma", anche una sorta di riequilibrio cosmico.
Cordiali saluti