A proposito del recente libro di Ferruccio Pinotti, Fratelli d’Italia.
Premessa.
L’inchiesta portata avanti da De Magistris probabilmente tocca quello che a nostro parere è il problema più grosso del nostro stato, da decenni: i rapporti tra criminalità organizzata, politica e finanza.
Pochi si ricordano dell’inchiesta che nel 1992 Cordova fece sulla massoneria calabrese. E pochi hanno notato le similitudini con l’attuale inchiesta di De Magistris. Vale la pena di ricordarle. Prima però segnaliamo che oggi tutte queste inchieste – ma molto altro ancora – sono raccontate in un libro, Fratelli d’Italia, di Ferruccio Pinotti. Il libro è grande, 800 pagine circa. E’ ben documentato, e contiene anche interviste ad alcuni Gran maestri di diversi Riti. Ma da esso è possibile ricavare alcuni punti fermi che possono essere oggetto di approfondimento.
Analizzare il sistema massonico, e capire tutte le implicazioni che comporta questa istituzione, le interferenza con la società, con la giustizia, ecc., è una cosa impossibile da fare nelle poche righe di un articolo di un blog. Sarebbe un po’ come voler spiegare il funzionamento del mondo in poche righe. Il nostro scopo quindi è solo fornire alcuni spunti di riflessione per permettere poi un ulteriore approfondimento a chi lo vorrà fare, rimandando ad altri libri o testi. Evidenziando, in particolare, quei punti che vengono di solito trascurati quando si parla di massoneria, che sono importanti per capire realmente il sistema nel suo insieme.
Alcuni dati.
In massoneria sono iscritte in Italia circa 50.000 persone, tra iscritti ufficiali e non ufficiali (c.d. all’orecchio perché il loro nome non compare nelle liste ufficiali). Questo numero immenso di persone è costituito prevalentemente da militari, imprenditori, professionisti, docenti universitari, politici. In altre parole buona parte dell’inteligencia italiana e delle persone che ricoprono incarichi di potere.
Tra questi ricordiamo come legati direttamente o indirettamente alla massoneria, Cossiga, Andreotti, Prodi, Berlusconi, De Benedetti, molti componenti legati alla famiglia Agnelli, Vittorio Valletta (dirigente Fiat per molti anni, l’uomo che ha portato la nostra fabbrica al successo degli anni d’oro), i governatori della Banca d’Italia Fazio, Ciampi, Carli, l’ex presidente di Mediobanca Cuccia, l’ex presidente del senato Marcello Pera, ma anche molti cardinali, vescovi, il Preside della facoltà di beni culturali di Bologna Panaino, ecc…
In particolare il mondo bancario, finanziario e imprenditoriale ha legami fortissimi con la massoneria. Oltre ai già citati Agnelli, De Benedetti, e molti presidenti della Banca d’Italia, troviamo Volpi, Joel, Toeplitz, Stringher, Caltagirone, De Bustis (che apparterrebbe agli illuminati, secondo il libro di Pinotti), secondo alcune voci Consorte, Fiorani e tanti altri.
D’altronde, per capire i buoni rapporti tra massoneria e cariche ufficiali dello stato, basti pensare che Prodi alla riunione di apertura del GOI (Grande oriente d’Italia) ha mandato un messaggio di augurio e benvenuto, di cui vale la pena riportare il testo: “La repubblica e il Governo vi salutano, la Repubblica si riconosce nei valori della massoneria”. Il saluto è stato portato dal sottosegretario alle politiche giovanili De Paoli.
Mentre l’ex Presidente della Corte Costituzionale e della RAI Baldassarre ha presenziato di recente ad una riunione del GOI, intervenendo sul tema della tripartizione dei poteri dello stato.
In altre parole: i legami tra alte cariche dello stato e massoneria sono fortissimi ed indiscussi. Sono poco pubblicizzati e poco dichiarati, questo si. Ma sono ufficiali.
Nulla di strano in ciò. Basti ricordare che il primo parlamento dell’Italia unita era composta in gran parte da massoni come Crispi, Depretis, Zanardelli.
La massoneria come istituzione mondiale.
La massoneria è un fenomeno mondiale, organizzato cioè su scala mondiale. Il vertice del Grande Oriente, in tutto il mondo, si trova nella corona inglese. Sono appartenuti alla massoneria quasi tutti i Presidenti degli Stati Uniti, e personaggi come Gheddafi e Arafat, presidenti Francesi, Re Del Belgio, di Olanda, e via discorrendo. Ovverosia i vertici del mondo.
E’ una creazione della massoneria – come, perché, e in che misura, sarebbe un problema tutto da studiare e approfondire – l’ONU, ma anche la Croce Rossa, il WWF (il cui presidente è Filippo Di Edimburgo).
Fu una creazione massonica il cosiddetto gruppo Bilderberg, e lo fu anche la cosiddetta commissione Trilaterale.
Per capire il problema che potenzialmente può crearsi, in virtù di questa fratellanza tra esponenti di spicco di ogni parte del mondo, si cita spesso l’episodio del Britannia, del 1992; in quell’anno, sul Piroscafo Britannia, della Corona inglese, si riunirono alcuni vertici della finanza e della politica mondiale, tra cui Draghi e Prodi e si decise che sarebbero state privatizzate alcune aziende italiane. Passarono in mani straniere dopo questa riunione la Buitoni, la Invernizzi, Locatelli, Ferrarelle, ecc… Inoltre in quell’occasione, stando a quello che riportano alcuni storici e giornalisti, pare – ma il condizionale è d’obbligo – che si decidesse l’affossamento della lira che infatti avvenne negli anni seguenti, ove la nostra moneta conobbe una svalutazione senza precedenti (fine della svalutazione era quella di far acquistare le nostre aziende ad acquirenti stranieri, per un prezzo irrisorio).
Si spiega probabilmente così – in virtù del legame massonico mondiale – la presenza della Banca d’Inghilterra (i cui vertici sono nominati dalla Corona Inglese) nella BCE con il 17 per cento delle quote (nonostante non sia un paese dell’area Euro); e si spiega così perché molte banche italiane effettuano investimenti ingenti in azioni di Chase Manhattan Bank, Barclayrd, Morgan Stanley, ecc., tutte legate direttamente o indirettamente alla Corona Inglese per mezzo di un complicato gioco di scatole cinesi, creando dei conflitti di interessi spaventosi.
La massoneria ha diverse sfaccettature. Esistono migliaia e migliaia di logge, e decine di istituzioni massoniche o paramassoniche (organizzate cioè come la massoneria, senza potersi chiamare ufficialmente con questo nome). Abbiamo il Grande Oriente, la più diffusa a livello mondiale. Poi abbiamo i Rosacroce, I cavalieri di Malta, i Templari, l’Opus Dei e chissà quante altre magari sconosciute. Tutte queste istituzioni sono caratterizzate dal segreto per quanto riguarda il loro funzionamento interno, e dal fatto di trasformarsi, spesso, in veri e propri comitati di affari, anche illeciti.
Queste istituzioni sono diverse tra di loro, e talvolta sono in conflitto. Ma molto spesso collaborano e cooperano. Basti ricordare che Gelli apparteneva contemporaneamente alla P2, che tecnicamente era una loggia del Grande Oriente, ma era iscritto anche ai Cavalieri Di Malta e ai Templari, per sua stessa ammissione.
Le logge massoniche coperte.
In teoria la massoneria è un istituzione in cui si entra per fare un percorso iniziatico di conoscenza e approfondimento dei temi principali dell’esistenza. Questo è senz’altro vero per alcuni o molti dei suoi iscritti e per numerose logge.
In teoria poi la lista degli iscritti dovrebbe essere pubblica, essendo vietate dal nostro ordinamento le associazioni segrete.
Ma in realtà esiste il fenomeno delle logge massoniche coperte, o segrete, dove si iscrivono uomini politici che non vogliono rivelare la loro appartenenza alla massoneria; e a queste logge si affiliano anche boss mafiosi come Inzerillo, Bontate, Riina, Bagarella, Lo Piccolo, Mandalari (il commercialista di Riina) che certamente non entrano in questa istituzione per una sete di conoscenza e approfondimento della ricerca interiore.
La ragione dell’esistenza delle logge coperte la spiega il Gran Maestro Di Bernardo, a pag. 396 del libro: “Le logge coperte sono sempre esistite. La loro funzione era quella di salvaguardare persone di particolare importanza istituzionale, politica e finanziaria, proteggendole da pressioni indebite da parte di altri fratelli”.
Le logge massoniche coperte insomma sono il collante tra criminalità organizzata, politica, finanza e imprenditoria (non a caso i più grandi scandali finanziari italiani hanno visto come protagonisti dei massoni). E le logge massoniche coperte sono il motivo, o comunque uno dei motivi, dell’espansione della criminalità organizzata mafiosa nelle regioni del centro e del nord. Un esempio chiarirà meglio la questione. Se un capo camorra deve costruire un grosso immobile al nord, qualora sia affiliato alla massoneria, chiederà aiuto ai “fratelli” del nord. Che, per il solo motivo di avere davanti un fratello, lo aiuteranno in questa impresa. Se deve riciclare denaro sporco, sono ancora una volta le collusioni con un banchiere massone che consentiranno questo riciclaggio. E il legame massonico è la spiegazione dell’espansione della mafia negli stati dell’Unione Europea. Considerando che la massoneria è una fratellanza “mondiale” non sarà difficile per un mafioso trovare appoggi in Russia, in America, o alle Cayman.
Così come non è difficile, per massoni appartenenti alle varie mafie, entrare in collegamento tra loro e stringere patti di alleanza; di qui nascono i patti di alleanza tra mafia, ‘ndrangheta e camorra.
Ecco il motivo per cui quando un magistrato inizia ad indagare sulle cosiddette logge massoniche coperte viene regolarmente silurato, fisicamente e/o lavorativamente.
Il problema centrale della massoneria. Il giuramento massonico.
Ora, qui sta il nodo centrale del problema massoneria, tra gli iscritti alla massoneria esiste un giuramento di fedeltà che li porta ad aiutarsi l’un l’altro.
Questo è il nodo cruciale del problema massonico: è possibile che un pubblico ufficiale o un funzionario statale siano servitori dello stato ma, contemporaneamente, prestino fedeltà ad un’istituzione non statale?
Il tema, ovviamente, è tutto da approfondire, perché ovviamente i più alti esponenti della massoneria negano che il loro giuramento di fedeltà prevalga sulle leggi dello stato. Ma, francamente, quando in una loggia coperta operano mafiosi, esponenti dei servizi segreti, imprenditori, e politici, c’è perlomeno da dubitare di queste affermazioni di lealtà allo stato.
Occorre inoltre tenere presente una cosa che pochi sanno; all’interno la massoneria ha i propri tribunali, organizzati in tre gradi proprio come avviene nell’ordinamento giudiziario italiano.
La massoneria si configura quindi come un vero stato nello stato. Potremmo dire uno stato al di sopra dello stato. O perlomeno, per usare le parole della 32 Commissione parlamentare antimafia, “le logge coperte … sono in grado di determinare gravi interferenze nell’esercizio di funzioni pubbliche”.
Ecco il motivo dell’allarme che suscita la possibilità che un presidente del Consiglio possa appartenere ad una loggia coperta di San Marino o comunque avere interessi ad essa legati.
Ecco la potenziale bomba che potrebbe scoppiare se l’inchiesta di De Magistris, nei suoi contenuti, fosse portata alla luce. Ed ecco perché il clamore mediatico si preferisce dirottarlo sul problema del suo “presenzialismo” in TV, per stornare l’opinione pubblica da un problema immenso, che coinvolge il problema dei rapporti tra politica e criminalità organizzata.
Il legame della massoneria con i servizi segreti
C’è un dato importante poi che non bisogna trascurare: i servizi segreti sono quasi sempre stati diretti da appartenenti alla massoneria, con tutte le conseguenze del caso. E’ documentalmente accertato che furono diretti per quasi 30 anni da appartenenti alla massoneria, oggi non si sa poiché mancano elenchi di iscritti recenti. Ma non a caso è coinvolto nell’inchiesta di De Magistris l’odierno capo della sezione calabrese del Sismi, oltre a vari politici.
Per qualche decennio i servizi segreti non rispondevano, insomma, al Governo, ma a Gelli. Ed è probabilmente per questo – per la presenza dei servizi segreti deviati – che in tutti i fatti giudiziari più gravi di questi ultimi anni, quando erano presenti i servizi segreti, i testimoni sono morti in modo misterioso e sempre con le stesse tecniche (suicidi in ginocchio; incidenti stradali; infarti improvvisi). Diciamo “probabilmente” perché il dubbio è sempre un obbligo, quando si tenta di ricostruire un sistema di potere senza avere prove documentali certe (cosa peraltro estremamente facile quando chi deve indagare è legato a quel gruppo di potere e per non tradire il giuramento fatto non indaga). Tuttavia è un fatto che nei principali episodi stragisti dell’Italia di questi ultimi decenni (solo per far qualche esempio: Italicus, Ustica, Moby Prince, Piazza Fontana; Strage di Bologna; strage di Via D’Amelio e strage di Capaci) i servizi segreti deviati erano sempre coinvolti in vario modo; e i testimoni sono sempre morti nello stesso identico modo: con una tecnica che oltre ad essere sempre uguale, è indizio dell’intervento di persone che adottano tecniche sofisticate (ecco il significato dell’espressione “menti raffinatissime” usata da Falcone riguardo al suo attentato all’Addaura). Ciò indica che probabilmente c’è un filo conduttore tra tutte queste stragi. E questo filo conduttore probabilmente lo si troverebbe nello logge massoniche deviate.
Conclusioni.
In conclusione: le logge massoniche coperte sono il collante che lega tra di loro criminalità, finanza e politica. Il giuramento massonico, e i vari legami che in queste sedi si creano, sono la spiegazione dell’espansione della criminalità organizzata in tutti i campi della vita sociale e politica. Ai vertici della finanza, della politica, dell’imprenditoria, ci sono molto spesso persone legate, direttamente o indirettamente alla massoneria. E i servizi segreti deviati sono stati, da sempre, il braccio armato della massoneria deviata.
Ma su queste logge è impossibile indagare, perché, appunto, chi tocca questi fili muore, o viene delegittimato.
Per questo motivo è importante seguire da vicino, per tutti noi che ci occupiamo di queste vicende, le vicende di De Magistris, Woodcock e Forleo. Perché, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno toccato i vertici del potere. Hanno toccato cioè quel filo sottile che lega politica e criminalità, ove risiede la spiegazione della maggior parte dei disastri che affliggono il nostro paese da decenni.
Approfondimenti.
Gli interrogativi suscitati dal fenomeno massonico sono molti e andrebbero approfonditi ben oltre quello che è lo spazio di un blog come questo.
Segnaliamo alcune domande e spunti di riflessione.
– In che rapporto sono le logge coperte con quelle ufficiali? Le logge ufficiali dichiarano spesso l’illegittimità e la criminalità di queste logge coperte. Ma al di là delle posizioni ufficiali, i singoli iscritti in che rapporti sono tra loro? E i tribunali massonici, valgono anche per le logge coperte, oppure solo per quelle ufficiali? In altre parole: le logge coperte in che misura partecipano alle atività e sono collegate con le logge ufficiali?
– Dall’essere iscritti in massoneria derivano spesso le proprie fortune e i propri legami; come si comporta allora un funzionario dello stato quando si troverà a dover scegliere tra far prevalere il giuramento di fedeltà allo stato e quello alla massoneria? Cioè quando si troverà a dover scegliere tra il violare la legge, o perdere d’un colpo la fortuna che gli è arrivata attraverso i canali massonici?
– Il giuramento massonico è compatibile con il giuramento che un servitore dello stato fa, nei confronti dello stato stesso?
– In che misura l’appartenenza alla massoneria di alte cariche dello stato, è in grado di interferire nelle corrette relazioni tra stati? Questo tema vede un vivace dibattito tra teorici del complotto, che vedono la massoneria come un’organizzazione sovranazionale che decide spesso le sorti dell’umanità; e coloro che negano l’esistenza di questo complotto, di queste collusioni tra alti vertici delle istituzioni. Eppure queste collusioni possono essere intraviste. Riportiamo le parole di Di Bernardo, Gran Maestro degli Illuminati: “Le concordanze ci sono sempre al vertice. A un certo livello ci sono sempre state, segretamente. Quando si parla di questo filo segreto si parla di un dialogo sottile, profondo, che esiste tra persone di qualità. Sono queste convergenze a evitare – in caso di crisi o conflitti – i danni maggiori le situazioni irreparabili E’ chiaro che, alla base della piramide, troviamo il prete e il massone che si comportano come Don Camillo e Peppone. Ma i vertici, poiché sono vertici illuminati, si toccano sempre. Questo vale per tutto. E io ritengo che siano non solo fortunati, ma beati, coloro che – sia pure per un singolo istante della loro vita – possono vedere queste connessioni ideali tra i vertici”.
Bibliografia essenziale
Pochi avevano fatto un’indagine accurata su questo fenomeno, ma oggi è stato fatto da
– Ferruccio Pinotti, Fratelli D’Italia, BUR.
Per approfondire il problema della massoneria però si può leggere:
– Trame atlantiche, storia della loggia massonica P2 di Flamini, Kaos edizioni.
– Arcuri, Sragione di stato, BUR.
E’ utile leggere libri scritti da Massoni e diretti a Massoni.
– Il libro nero della Framassoneria, di Serge Raynaud de La Ferriere, scritto da un 33 grado della massoneria, ove si parla esplicitamente della massoneria come di un’organizzazione verticistica mondiale.
– Statuti generali della società dei liberi muratori. Si trova in vendita in alcune librerie esoteriche, o su Internet, inserendo su Google il titolo.
Ricordiamo poi le inchieste più importanti riguardanti la massoneria:
quella sulla Loggia P2 (su cui si possono trovare molti libri e atti parlamentari)
Loggia Camea. Ne parla Arcuri nel libro “Sragione di Stato”, BUR.
Loggia Scontrino, scoperta a Trapani.
Inchiesta De Magistris e Inchiesta Woodcock, attualmente in corso.
Da leggere anche il Libro nero della finanza internazionale, edizioni Nuovi Mondi Media, di Robert Denis e Backes Ernest.
libera mente
9 Dicembre 2007 @ 20:58
Scusi, dott.Franceschetti, ma il “collante” concreto dei legami e dei poteri occulti a cui si riferisce il Suo articolo, non risale all’inganno della riserva frazionaria bancaria, ed all’immensa truffa del signoraggio applicato alle valute degli U.S.A. e dell’U.E. dalle rispettive banche centrali, dato che queste non sono di proprieta’ pubblica, bensi’ privata?
Con tali espedienti, un manipolo di banchieri consegue congiuntamente forme di controllo sicure sulle nazioni attraverso:
l’appropriazione fraudolenta di immense somme di denaro;
l’omerta’ garantita, per ragioni di auto-conservazione, dell’intera classe politica, sia al potere, sia all’opposizione;
il controllo centralizzato del potentissimo sistema mediatico moderno, della stampa e dell’informazione in genere;
il controllo, di conseguenza, del sistema scolastico, pubblico o privato che sia;
la soppressione, attraverso la negazione della disponibilita’ finanziaria, di forme di opposizione politica o culturale e di concorrenza economica rispetto
agli assetti da costoro preferiti;
l’indottrinamento a proprio arbitrio, per quanto sopra, della generalita’ dei “cittadini” in modo da renderli schiavi ignari di esserlo.
Se, quindi, la massoneria è la struttura burocratica di cui dispongono gli illuminati, dietro le quinte della epocale menzogna che ci ostiniamo a chiamare “storia moderna”, il controllo dissimulato della finanza pubblica è la miniera da cui essi attingono le risorse per sostenere tale apparato. Lei è d’accordo con tale considerazione? La cosa mi pare strategica per impostare un’analisi della tragica situazione che asserve ed ottenebra noi uomini “comuni”.
Cordialmente
Ermanno Brocca
Paolo Franceschetti
10 Dicembre 2007 @ 11:37
Salve
Sottoscrivo quello che lei dice e lo condivido.
Se, quindi, la massoneria è la struttura burocratica di cui dispongono gli illuminati, la finanza pubblica è la miniera da cui essi attingono le risorse per sostenere tale apparato.
Potremmo dire, per fare una semplificazione, che il fine è il denaro, e la massoneria è il mezzo con cui lo conseguono la politica, la criminalità e la finanza.
Entrambe le cose, massoneria e finanza pubblica, sono dei collanti a questo fenomeno, ma la prima è il mezzo, la seconda è il fine. Il saccheggio delle finanze pubbliche avviene infatti di concerto tra crimnalità organizzata, politica e finanza, che si ridistribuiscono queste risorse.
Se ha letto l’articolo recente sul blog di beppe grillo a proposito di questa tematica, può capire perfettamente come l’una cosa non esclude l’altra, ma anzi sono tra loro complementari.
Giorgio Mattiuzzo
10 Dicembre 2007 @ 20:26
Volevo solo ricambiare il saluto a Paolo Franceschetti ed augurargli buona fortuna per questo blog che ho personalmente iniziato ad annoverare tra le letture fondamentali quotidiane.
Sono sommamente felice di vedere che sempre più persone finalmente “osano” parlare di certi argomenti, come quello trattato in questo post, senza la paura di essere trattati da lunatici visionari cospirazionisti (anche se l’accusa si calerà implacabile, mi creda).
Far conoscere e sapere e rendere pubbliche operazioni che in fin dei conti tanto oscure non sono è il primo passo per far diffondere la conoscenza.
Una nota di servizio. Il “signoraggio” è una questione che andrebbe approfondita, ma bisogna fare attenzione a rimanerci invischiati. L’enorme truffa della riserva frazionaria (che non è il signoraggio) non è una truffa ai danni dello Stato, ma una truffa perpetrata dallo Stato, il quale è l’entità che permette l’esistenza della riserva frazionaria.
Paolo Franceschetti
10 Dicembre 2007 @ 20:58
Ciao Giorgio. Grazie.
Lo so che l’accusa si calerà implacabile. Ma in realtà spesso mi è capitato. Anche mio padre, in casa, mi ripete spesso che ho la fissa del complotto.
Mio padre appartiene a quella stragrande categoria di persone che ritiene che Andreotti sia una bravissima persona, che i nostri politici sono solo un po’ ladruncoli, ma in fondo sono persone rispettabili (più dei magistrati che indagano su di loro, e se questi magistrati indagano vuol dire senz’altro che il complotto c’è, ma della magistratura).
So che verrò visto come un complottista e come un matto. Ma quando il mio lavoro serve a dare un piccolo aiuto, anche solo psicologico spesso (essendo le procure e le forze di polizia alla totale paralisi) a chi si trova a dover combattere contro questi poteri occulti, allora il fatto di essere considerato un “complottista e visionario” non mi interessa.
Onde ridurre al minimo queste accuse, comunque, cerco di basarmi molto su atti giudiziari e parlamentari. E evito di dire le cose peggiori di cui sono a conoscenza. Queste cose, se possibile, cercherò di tirarle fuori dagli atti giudiziari, ove sia possibile.
Quanto al signoraggio… un giorno approfndirò meglio la questione. I dubbi vengono sempre, quando ci si occupa di queste cose.
Un abbraccio.
Ciao
Paolo
elvis
11 Dicembre 2007 @ 11:28
Salve Prof. Franceschetti, mi chiamo Elvis e redigo una piccola rubrica chiamata L’altraInformazione sul sito Pmnet.it, e da molto tempo che cerco di spiegare queste cose ma devo dire che lei è riuscito a fare un sunto molto valido del problema massoneria-potere-stato… la ringrazio e mi permetterò (se lei vorrà) di citare alcuni suoi esempi nonchè l’eloquente frase dell’illuminato De Bernardo… grazie!
[email protected]
PS:Volevo anche dire che le ragioni occulte che legano tali personaggi e che li fanno confluire in logge segrete sono ragioni di carattere spirituale-esoterico il che spiega perchè un “semplice” giuramento può costringere persone apparteneneti a realtà criminali e statali a convivere nelle logge per il resto basta rifarsi (riepto) alla citazione dell’Illuminato De Bernardo
Un saluto a tutti
Elvis
Paolo Franceschetti
11 Dicembre 2007 @ 14:04
Ciao Elvis.
Fai quello che vuoi. Puoi anche copiare direttamente tutto l’articolo se vuoi. Come immagini, il nostro scopo non è certo quello di pubblicare per una questione di immagine o altro. L’unico mio scopo è diffondere queste informazioni il più possibile, quindi prendi pure i materiali che vuoi, senza farti problemi di copyright.
Quanto alle ragioni di carattere spirituale ed esoterico, le conosco bene. Ma non era possibile ovviamente parlare di tutto ciò in un solo articolo. Approfondiremo altri aspetti in articoli successivi.
Un saluto a tutti.
PS. ora vado sul tuo sito. Mi fa piacere vedere che in giro ci sono molte persone che si occupano di queste cose. I giuristi sono ancora in pochi, ma perlomeno abbondano le altre categorie. 🙂
Passini Daniele
11 Dicembre 2007 @ 21:36
E’ stata una piacevole sorpresa scoprire il suo blog.
Ho letto con attenzione quello che lei ha scritto sui poteri occulti e le loggie massoniche e mi ha colpito il fatto che in questo paese un argomento di prima importanza come questo non sia trattato praticamente da nessuno.
Nel mio piccolo ho deciso di riportare il suo articolo sul mio blog sperando di dare un contributo al diffondersi della verità.
Spero lei visiti il mio blog, io visiterò spesso il suo, e spero soprattuto che non abbandoni la sua “battaglia”.
Con molta ammirazione.
Passini Daniele
http://www.liberareilpensiero.blogspot.com
Anonimo
12 Dicembre 2007 @ 3:20
Un piccolo contributo per chi vuole informarsi: l’argomento è trattato anche, con molti approfondimenti storici, sul sito http://www.luogocomune.net. Ci sono filmati, articoli e interventi sul forum.
Paolo Franceschetti
12 Dicembre 2007 @ 11:24
Ciao Daniele e cia anonimo.
Per anonimo, rispondo che luogo comune lo conosco, tanto che l’ho segnalato tra i link consigliati sulla destra.
Quanto s te Daniele, in realtà l’argomento è trattato. Solo che nei quotidiani e settimanali è trattato spesso di sfuggita e senza approfondire, perchè è un argomento troppo pericoloso e scomodo.
In compenso di materiale sulla massoneria e i poteri occulti in genere ce ne sono molti, sotto forma di libri, siti internet, ecc…
Ma, perlomeno fino ad oggi col libro di Pinotti, erano abbastanza confusi e disorganizzati, perchè trattavano solo alcuni aspetti del problema massoneria, senza darne una visione d’insieme.
Ti ringrazio e, appena chiuderò questo post, visiterò il tuo sito.
Un abbraccio.
Andrea Chessa
12 Dicembre 2007 @ 19:17
Egregio dottor Franceschetti,
mi sono imbattuto per caso nel suo blog, ed è stata sicuramente una piacevole scoperta.
Non è comune che argomenti fondamentali per il nostro Paese – come il signoraggio, lo strapotere delle banche, la massoneria, le collusioni tra classe politica e dirigente e mafia – vengano trattati con serietà, pacatezza e soprattutto competenza.
Se mi permette vorrei aggiungere il suo blog nel mio sito, tra i siti consigliati, e permettermi di pubblicare i suoi articoli in modo da dar loro rilevanza e importanza.
Sperando che gradisca questo mio intervento la saluto.
Andrea
Paolo Franceschetti
12 Dicembre 2007 @ 20:14
Si Andrea. Gradisco molto quello che dici e ovviamente puoi inserire il mio sito tra i tuoi link e puoi prendere tutti gli articoli che vuoi anche in futuro.
Più queste notizie si divulgano e si diffondono e meglio è.
Ciao
Kim
13 Dicembre 2007 @ 12:31
Egregio Professore,
potrebbe dirci come è finita l’ichiesta Cordova?
Qualcuno è stato arrestato o condannato?
Sono passati molti anni e credo che ormai ci saranno state delle sentenze.
Paolo Franceschetti
14 Dicembre 2007 @ 18:53
Si Kim.
L’inchiesta Cordova è finita, come tutte quelle di questo tipo, in un nulla di fatto.
Passò per avocazione alla procura di Roma e venne archiviata.
Come succederà, vedrai, sia alle inchieste di Woodcock che a quelle di De Magistris.
Quando la gente se ne dimenticherà e i giornali non ne parleranno più, verrà affossata da qualche procuratore colluso, oppure semplicemente impaurito di andare contro il potere.
D’altronde, dove non ci pensano i procuratori o i giudici ad affossare tutto, ci pensa la legge, visto che oggi il novantacinque per cento dei reati va in prescrizione.
E, se vuoi, puoi chiamarmi Paolo, oppure con nome e cognome.
Ciao
Paolo
libera mente
14 Dicembre 2007 @ 20:06
Vorrei rilanciare la conversazione su un punto che mi pare importantissimo; Lei scrive “Potremmo dire, per fare una semplificazione, che il fine è il denaro, e la massoneria è il mezzo con cui lo conseguono la politica, la criminalità e la finanza”; io proporrei l’ulteriore considerazione che, quando si dispone di fonti finanziarie praticamente illimitate, come accade ai banchieri che asservono indisturbati i principali stati addebitando loro l’emissione di valuta a corso forzoso, la ricchezza passa in secondo piano perché è completamente sotto controllo; l’intento primario diviene allora il potere, ammesso che non lo fosse dagli albori settecenteschi della opera di infiltrazione massonica della societá civile; ciò che ci si prospetta ormai imminente, quindi, non è solo la perpetuazione di una tosatura da “pecore matte” sotto una asfissiante cleptocrazia, bensí il venir irregimentati da un governo planetario spacciato come “nuovo ordine mondiale”, di cui è giá cominciata la promozione mediatica, sotto l’egida dei vertici mondiali della criminalitá organizzata! E´uno scenario da incubo. Non sta, peró, anche diventando vero?
Ermanno Brocca
Anonimo
19 Dicembre 2007 @ 21:35
Il mio suggerimento non era rivolto a lei, Paolo Franceschetti, ma in risposta a chi affermava che l’argomento non è trattato da nessuno in Italia. Colgo l’occasione per sottolineare che non collaboro in alcun modo al sito citato: ne sono un semplice utente.
A proposito della prescrizione quale causa prima di affossamento dei processi, mi sembra davvero poco plausibile la percentuale da lei indicata: che ciò accada per il 95% dei processi significherebbe un sistema giudiziario che ordinariamente produce una montagna di carte e, a ogni morte di papa, fa eseguire una condanna.
A Ermanno Brocca vorrei chiedere, pur conscio del rischio di avveramento dello scenario che ha evocato, a cosa (rectius: a chi) si riferisca con: “vertici mondiali della criminalità organizzata”.
Paolo Franceschetti
20 Dicembre 2007 @ 11:54
Per anonimo e Ermanno Brocca.
Anonimo. Confermo, da avvocato che il 95 per cento dei reati va in prescrizione, specie quelli dei colletti bianchi: falsi in blancio, corruzione abuso di ufficio, e poi quelli comuni: lesioni, truffe, violenze sessuali, e varie.
Si riesce a portare in giudizio solo rapine, omicidi, e qualche altro reato.
E i PM lavorano prevaltemente su montagne di carta inutili.
Quando arriva in studio un imputato, la prima cosa che si fa è il calcolo della prescrizione. E in genere ci si arriva sempre.
Se poi il reato non va in prescrizione, facciamo i calcoli per far durare il processo più a lungo, così intanto il tipo se ne sta in giro per parecchi anni.
Quanto a Brocca. Si condivido quelli che dici.
Credo che Brocca per vertici mondiali, intende alludere al fenomeno delle collusioni tra grandi banche, multinazionali, e criminalità organizzata, che formano una sorta di trio indissolubile.
Anonimo
31 Gennaio 2008 @ 10:46
Salve Prof.Franceschetti,
avrei alcune domande e considerazioni da proporLe;
quanto accaduto in italia dal 1992,il panfilo britannia, tangentopoli,la morte di Falcone e Borsellino, sono avvenimenti che dovremmo considerare sotto un’unica regia?
Non per rivalutare craxi, ma perchè solo lui è stato il politico che tangentopoli ha annientato? Forse non voleva che l’italia fosse svenduta agli anglo-americani?
Non penso che la sua onestà fosse più o meno cristallina di quella di un andreotti, eppure è stato l’unico politico a pagare.
Grazie