Di Solange Manfredi
1. Premessa.
Da qualche giorno i giornali riportano la notizia di una inchiesta romana su una associazione a delinquere, denominata nuova loggia P3, che vedrebbe coinvolti politici, faccendieri, criminalità organizzata, e magistrati.
I magistrati coinvolti sono persone ai vertici della magistratura, ex Presidenti dell’A.N.M., ex Consiglieri del C.S.M. , avvocati generali della Cassazione, ovvero:
– il dr Arcibaldo Miller, Capo degli Ispettori del Ministero della Giustizia e membro dell’A.N.M;
– il dr Antonio Martone, ex Presidente dell’A.N.M., ex Avvocato Generale della Corte Suprema di Cassazione ed oggi capo di una Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche;
– il Sottosegretario di Stato Giacomo Caliendo, ex Consigliere del C.S.M ed ex Presidente dell’A.N.M;
– il Presidente della Corte di Appello di Salerno Umberto Marconi, consigliere del CSM ed ex membro dell’ANM;
– il Presidente della Corte di Appello di Milano Alfonso Marra;
– il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione Vincenzo Carbone.
Niente di nuovo, l’intreccio in odor di massoneria tra magistratura e potere c’è sempre stato.
Solo per fare un esempio, da più di un anno si sta celebrando, nel più assoluto silenzio, un processo sulla compravendita di sentenze in Cassazione che, visto il coinvolgimento di personaggi legati dal vincolo massonico, è stato denominato Hiram (figura allegorica della massoneria, nonchè nome della rivista ufficiale del Grande Oriente d’Italia).
Ed ancora l’intreccio tra magistratura e potere massonico (di oggi e di ieri) è ben evidenziato nel libro di Gioaccino Genchi “Gioacchino Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato”.
Per non parlare degli scandali che negli anni ’80 e ’90 videro coinvolti magistrati iscritti alla loggia P2.
Ma, a questo punto, una domanda sorge spontanea: perché nella maggior parte degli scandali che vede coinvolti magistrati compare sempre anche la massoneria?
Come fanno i massoni a poter sempre contattare il magistrato giusto al momento giusto? 2. La “Fratellanza Giuridica”.
La risposta non è semplice ma forse, in questa sede, si può aggiungere un dato che potrebbe essere importante per capire gli intrecci di “certo” potere.
Quando mio padre (avvocato) morì, 15 anni fa, nella cassaforte di casa trovai, insieme al suo tesserino di affiliazione alla massoneria, centinaia di documenti massonici.
Tra questi rinvenni un piccolo libricino rilegato che riportava in copertina: “Fratellanza Giuridica” Statuto Appena ne lessi il contenuto rimasi sconvolta, come sconvolti sono rimasti avvocati e giudici (non massoni ovviamente) a cui l’ho mostrato.
L’esistenza di uno Statuto che, all’interno delle varie logge (e quindi tra massoni già vincolati dal giuramento di silenzio, assistenza ed aiuto reciproci e dal divieto di denunciare un fratello al Tribunale profano 1), univa in una “più fraterna collaborazione” avvocati – cancellieri – docenti di materie giuridiche – dottori commercialisti – magistrati – notai – ragionieri ed ufficiali giudiziari, in altri termini tutti i tasselli “sensibili” di un Tribunale, era sconvolgente.
Un legame cosi’ stretto tra i protagonisti delle vicende giudiziarie si prestava veramente a deviazioni infinite.
Il fatto, poi, che gli elenchi di questa “Fratellanza Giuridica” fossero a disposizione dei massoni iscritti alle varie logge italiane poteva rendere ogni Tribunale raggiungibile da qualsiasi fratello in cerca di aiuto massonico.
Nessun rischio a chiedere un “aiutino”: il massone infatti ha giurato sia di aiutare sia di non denunciare mai un fratello al Tribunale profano. Non a caso ogni scandalo che ha riguardato magistrati e massoni è sempre stato originato dalla scoperta di documenti durante una perquisizione o, come in questo caso, da intercettazioni telefoniche; ma mai in nessun caso un’indagine ha avuto origine dalla denuncia di un fratello verso un altro fratello.
Se all’interno della stessa loggia, della stessa cittadina, si ritrovano regolarmente per studiare, lavorare, o altro… avvocati, cancellieri, magistrati e ufficiali giudiziari, si sa, l’occasione fa l’uomo ladro. La frequentazione, l’amicizia, ma, soprattutto, il giuramento di reciproco aiuto ed assistenza, fanno sì che in queste “logge” possa scattare la richiesta di “aiutino”. In fondo, per insabbiare un processo, per depistare, per creare confusione, basta poco: una notifica sbagliata, un fascicolo sparito, una nullità non rilevata, ecc.. piccoli errorini, idonei a deviare il corso di un processo; ma errorini per cui in Italia non si rischia assolutamente nulla.
Certo si parla di possibilità, non è detto che accada però, come già sottolineato, l’occasione fa l’uomo ladro.
Proprio per questo i magistrati ed avvocati più attenti a livello deontologico (non vi preoccupate, è una razza ormai quasi estinta) evitano le frequentazioni con avvocati almeno dello stesso foro in cui esercitano.
Il motivo di tale comportamento è chiaro (o dovrebbe esserlo) il giudizio del magistrato, per non lasciare adito ad alcun dubbio, deve essere il più possibile scevro da condizionamenti di qualunque genere.
Chi frequenta i Tribunali, invece, spesso si trova a dover costatare comportamenti ben diversi, e si può incappare in situazioni in cui avvocati e magistrati dello stesso foro dividono l’affitto di una garconier con cui andare con le rispettive amanti.
Sarà, dunque, forse un caso che più di 7 processi su dieci saltano per notifiche sbagliate? Sarà forse un caso che spesso le indagini o processi che vedono coinvolti massoni hanno un iter burrascoso con avocazioni di indagine (Why not, Toghe Lucane), trasferimenti di sede (Piazza Fontana, Golpe Sogno, Scandalo loggia P2) od altro?
Probabilmente si, non vogliamo in alcun modo pensar male anche se, come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma, raramente, si sbaglia.
3. Lo Statuto.
Trascrivo qui il contenuto dello Statuto rinvenuto tra i documenti di mio padre.
Ovviamente, e per estrema correttezza, avverto il lettore che non posso assicurare che detto statuto sia vero, ma, dati i rapporti che intratteneva mio padre (avvocato), ciò che mi aveva detto riguardo i magistrati che frequentavano regolarmente la nostra casa e il fatto di averlo rinvenuto all’interno di una cassaforte insieme a centinaia di documenti giuridici firmati da “fratelli”, mi fa propendere per il si.
Se così fosse parrebbero esistere “Fratellanze” costituite esclusivamente da magistrati, avvocati, cancellieri, ufficiali giudiziari, professori universitari, ecc.. le cui “deviazioni” potrebbero condizionare il sistema giudiziario ostacolando il corso di processi importanti.
A.G.D.G.A.D.U.
GRAN LOGGIA NAZIONALE DEI LIBERI MURATORI D’ITALIA
“GRANDE ORIENTE D’ITALIA” * STATUTO DELLA “FRATELLANZA GIURIDICA” (Approvato a Roma, il 21 settembre 1968)
1
La Fratellanza Giuridica è costituita da Fratelli attivi e quotalizzanti nelle rispettive Logge della Comunione italiana, appartenenti alle seguenti categorie professionali, e che ne facciano domanda: avvocati e procuratori legali –cancellieri – docenti di materie giuridiche – dottori commercialisti – magistrati – notai – ragionieri – ufficiali giudiziari.
2
La Fratellanza Giuridica ha come principali finalità:
a) Dare, quando richiestane, pareri giuridici al Grande Oriente o ai vari Organi massonici, attraverso la Gran Segreteria;
b) Promuovere lo studio dei problemi interessanti i vari aspetti del diritto, internazionale e nazionale, e quelli delle singole categorie iscritte alla Fratellanza;
c) Consentire una più fraterna collaborazione, nell’ambito di ciascuna categoria, per l’esercizio dell’attività degli iscritti;
d) Indicare nominativi di difensori d’ufficio, se richiestane dai Tribunali massonici;
e) Curare la raccolta della giurisprudenza delle decisioni degli organi giudiziari massonici, anche comparata con l’opera giudiziaria delle altre Comunioni regolari;
f) Studiare ed approfondire ogni altra questione attinente all’esercizio professionale degli iscritti, nel rispetto delle leggi e delle tradizioni massoniche.
3
La Fratellanza Giuridica ha sede presso il suo Presidente effettivo.
Essa può essere sciolta in qualunque momento, o per decisione del Gran Maestro, previo il parere favorevole del Consiglio dell’Ordine, o per decisione dell’Assemblea degli iscritti.
Le elezioni e le decisioni dei vari Organi della Fratellanza Giuridica sono valide a maggioranza semplice ed impegnano anche gli assenti e, per il caso di scioglimento, con il voto favorevole di almeno due terzi degli iscritti.
Le cariche non sono rinunciabili ed impegnano gli eletti sino a quando non siano accettate eventuali loro dimissioni, da inoltrarsi al Consiglio Direttivo.
4
Sono Organi della Fratellanza Giuridica:
a) L’Assemblea degli iscritti;
b) Il Consiglio Direttivo;
c) L’Ufficio di Presidenza;
d) Ufficio di Segreteria e Tesoreria.
5
L’Assemblea degli iscritti è convocata dall’Ufficio di presidenza almeno una volta l’anno, entro il 31 marzo, o quando appaia opportuno, ovvero quando gliene faccia richiesta la maggioranza semplice del Consiglio Direttivo oppure almeno un quinto degli iscritti.
Alla Assemblea sono demandate tutte le decisioni comunque riguardanti la Fratellanza Giuridica, anche nelle materie di spettanza dei singoli Organi.
6
Il Consiglio Direttivo è composto dai Delegati circoscrizionali, che durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
I Delegati circoscrizionali vengono eletti, anche mediante schede inviate per posta, dagli iscritti alla Fratellanza Giuiridica, nell’ambito delle circoscrizioni regionali massoniche.
Il Consiglio Direttivo si riunisce per convocazione dell’Ufficio di Presidenza, almeno due volte l’anno, ovvero quando ne faccia richiesta, allo stesso Ufficio di Presidenza, almeno un terzo dei suoi membri.
7
Le riunioni del Consiglio Direttivo sono valide con la presenza di almeno la metà dei suoi componenti. In caso di parità di voti prevale quello del presidente.
8
Ciascun delegato circoscrizionale deve promuovere riunioni di iscritti, iniziative e attività varie, nell’ambito della propria circoscrizione, in armonia con le leggi massoniche, con le finalità della Fratellanza Giuridica, con le deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.
9
L’Ufficio di Presidenza è composto:
a) Dal Gran Maestro;
b) Dal presidente effettivo, che viene eletto dal Consiglio Direttivo;
c) Da un Vice-Presidente.
Al Presidente effettivo (o, in caso di suo impedimento o assenza, al Vice-Presidente) spettano la rappresentanza, la direzione, le decisioni di ordinaria amministrazione della Fratellanza Giuridica.
10
L’Ufficio di Segreteria è composto:
a) Dal Gran Segretario;
b) Da un Segretario o da un Vice-Segretario, nominati dal Consiglio Direttivo, ai quali spetta la tenuta degli schedari, dei verbali, della corrispondenza della Fratellanza Giuridica. L’Ufficio di Segreteria effettua il controllo annuale della regolare appartenenza alle Logge della Comunione di tutti gli iscritti della Fratellanza.
Il Segretario o il Vice-Segretario possono essere eletti anche al difuori del Consiglio Direttivo, nel qualcaso vi partecipano senza diritto di voto.
11
Il Tesoriere è nominato da Presidente effettivo, anche non fra i Delegati circoscrizionali, nel qual caso partecipa al Consiglio Direttivo senza diritto di voto.
Il Tesoriere cura l’amministrazione, la contabilità, la riscossione delle quote e degli eventuali contributi volontari, e quant’altro attiene alla economia della Fratellanza Giuridica.
Il Tesoriere redige, entro il 31 dicembre di ciascun anno il bilancio consuntivo degli incassi e delle spese, ed un bilancio preventivo per l’anno successivo, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea.
12
Per far fronte alle spese di organizzazione e funzionamento della Fratellanza Giuridica, tutti gli iscritti devono versare una quota annuale.
13
Entro il 31 maggio di ciascun anno il Consiglio Direttivo:
a) Predispone ed approva bilanci consuntivi e preventivi redatti dal Tesoriere da sottoporre all’Assemblea;
b) Fissa l’ammontare della quota annuale obbligatoria a carico degli iscritti;
c) Redige una relazione morale sull’attività compiuta nell’anno precedente che, se approvata dall’Assemblea, viene inviata alla Gran Maestranza;
d) Delibera la destinazione delle somme pervenute per contributi volontari dai vari iscritti.
14
Ogni notizia relativa agli elenchi degli iscritti potrà essere chiesta e fornita dai rispettivi Delegati circoscrizionali, a ciascuno dei quali tali elenchi verranno consegnati, ovvero, in mancanza, dall’Ufficio di Segreteria.
15
Il presente Statuto potrà essere modificato con delibera di almeno un terzo degli iscritti, i Assemblea.
16
E’ demandata al Consiglio Direttivo la formulazione del regolamento di attuazione del presente Statuto.
Note:
1. come rivela una sentenza a sezioni unite del Tribunale massonico del 28/X/1978, per il principio n. 1 Cap. IV degli Antichi Doveri” il massone anche se a conoscenza di un reato non può neanche minacciare di denunciare un fratello a quello che viene definito “Tribunale Profano”, ovvero l’organo giudiziario previsto dalla Costituzione italiana, pena l’immediata espulsione dalla loggia.
Anonimo
20 Luglio 2010 @ 17:07
Grande articolo che descrive con chiarezza come si organizzano i massoni per fregarci.Faccio una considerazione della cosa dal punto di vista teosofico.
Mi pare di aver capito che la massoneria "pratica una teosofia"di stampo neoplatonico,la filosofia di Platone derivava da quella degli gnostici alessandrini i quali sostenevano che NON TUTTI GLI UOMINI avevano la possibilità di raggiungere l'illuminazione,Ma soltanto chi fosse "provvisto"della scintilla divina la quale è propria del VERO FILOSOFO.Dal punto di vista comportamentale questa teosofia non può che indurre le persone che la seguono(quindi in questo caso i massoni)a sentirsi superiori rispetto a chi la ignora.E viene anche di conseguenza "naturale" il fatto di scrivere vere e proprie leggi sul come difendersi nei confronti di noi inferiori-non iniziati.Gli ideali di fratellanza,uguaglianza e libertà sono applicati solo tra loro perchè loro sono gli illumniati,loro conoscono i miseri della vita attraverso i vari gradi e rituali,noi invece siamo un cazzo.
PAINBURN
Anonimo
20 Luglio 2010 @ 17:53
Urca.
Questa è una bella bomba giornalistica.
Diranno che è vecchio e non esiste più, ma resta nero su bianco.
Ce ne saranno altri: giornalisti, medici, professori… ecco perché in questo Paese vanno in galera solo i poveracci.
Anonimo
20 Luglio 2010 @ 18:14
la REPUBBLICA (poco fa):
Mafia, i Pm: "Vicini a verità su stragi.
Politica potrebbe non reggerne il peso"
sta per scoppiare la bomba….
Anonimo
20 Luglio 2010 @ 18:41
Ciao Solange,
Complimenti per l'articolo, che e' piuttosto scioccante, almeno per me. In pratica tutti i nostri peggiori incubi sugli inciuci massoneria-giustizia sono reali, andiamo bene….A questo punto alcune domande sono d'obbligo:
1) Tu hai detto di averlo mostrato a magistrati ed avvocati non appartenenti alla massoneria, che ne sono rimasti scioccati, ma a parte cio' costoro hanno denunciato pubblicamente la cosa?
2) Che tu sappia, ne sono state mai trovate altre copie?
3) A quali conseguenze potrebbe portare il renderlo pubblico adesso?
4) Esponenti della vecchia P2 o pentiti di mafia ne hanno mai fatto cenno?
5) Se questo statuto e' vero, e apprezzo che tu abbia sottolineato che potrebbe non esserlo, pensi che giudici come Falcone e Borsellino potessero esserne stati a conoscenza e siano stati uccisi anche per impedirgli di rivelarlo?
Scusa la raffica di quesiti, ma ho bisogno di chiarirmi le idee al riguardo, anche se e' gia' spaventoso cosi'.
Grazie!
Anna
Solange Manfredi
20 Luglio 2010 @ 19:34
Ciao Anna,
Che io sappia sino ad oggi non è stato fatto nulla, nè ho trovato nelle carte processuali da me studiate riferimenti precisi. Cosa succederà, e se possa servire, solo il tempo lo dirà. Falcone e Borsellino credo siano stati uccisi perchè avevano capito, ed avevano le prove, di tante, troppe cose e non erano ricattabili o corruttibili. Se sapessero questo, ancora una volta non lo so.
Anonimo
20 Luglio 2010 @ 21:15
http://violapost.wordpress.com/2010/07/20/stragi-di-mafia-berlusconi-infuriato-cospirano-contro-di-noi-il-video/
Jimi
20 Luglio 2010 @ 21:16
grazie per il grande coraggio Solange
Anonimo
20 Luglio 2010 @ 23:31
Brava Solange… e c'era chi ti criticava per non aver toccato la magistratura!
Il processo Hiram è la punta di un iceberg.
G.P.
Anonimo
21 Luglio 2010 @ 0:16
Ciao Solange, interessantissimo!
Se vai su chiesaviva trovi anche la versione dedicata ad ecclesiastici massoni, da brivido pure quella.
Personalmente pensi che ci stiamo avvicinando allo smascherarli? Io me lo auguro con tutto il cuore.
Dopo aver letto il tuo articolo, "il prezzo del potere", ho maturato una nuova sensibilita' sulla massoneria. Di rabbia sicuramente ma anche di commiserazione.
Con ammirazione,
nemesis
Anonimo
21 Luglio 2010 @ 6:39
tenetevi pronti al piagnisteo italico di vecchio stampo: qualcuno sta per rimetterci la pelle; una bomba, un morto in incidente … tutto può succedere e niente cambierà
Anonimo
21 Luglio 2010 @ 8:39
Provenzale, c'è una sequenza temporale che è ineludibile in tutte le cose: la signora Solange è stata criticata per non aver indicato la magistratura come componente infiltrata dal malaffare e dalle cricche "prima" di avere reso pubblico questo articolo. Mi sa che a forza di frequentare questo blog il tuo acume critico si stia progressivamente indebolendo.
Anonimo
21 Luglio 2010 @ 9:23
No, dimostra solo che Provenzale conosce il lavoro di Solange, di quanto ha già scritto in passato anche sulla magistratura.
Cosa ben diversa da chi legge qualche riga e spara fesserie
Anonimo
21 Luglio 2010 @ 9:24
Che mi dite della massoneria gay gestita dai capitalisti della moda?
Bisognerebbe occuparsi anche di questo.
P.S.
I disturbi cognitivi sono alterazioni delle cosiddette funzioni alte (intelligenza, attenzione, memoria, linguaggio, lettura, scrittura, ecc.). Occorrono in conseguenza di un danno al cervello che può essere presente dalla nascita (congenito) o presentarsi durante la vita (acquisito). Negli adulti le cause più frequenti di disturbo cognitivo acquisito riguardano un trauma cranico (lesione alla testa causata da una ferita; ne è coinvolto il cranio e/o la sua parte interna, l'encefalo), il morbo di Alzheimer (malattia degenerativa del cervello, che incomincia a manifestarsi intorno ai 65 anni, dapprima con sola perdita della memoria, per poi passare alla perdita delle varie funzioni vitali dell'uomo; è la più comune forma di demenza senile), l'epilessia (malattia del sistema nervoso, caratterizzata dalle cosiddette "mosse epilettiche, vale a dire un'alterata regolazione di scarica di energia all'interno del cervello), le infezioni al cervello provocate da virus, i tumori al cervello ed altre malattie del sistema nervoso. Per valutare l'entità del danno cognitivo, il medico specialista (neurologo o neuropsichiatra) utilizza dei test standardizzati, che forniscono anche delle indicazioni sulle aree della cognizione danneggiate. La terapia, oltre che dell'intervento medico indirizzato alla causa (trauma, tumore, ecc.), si avvale di tecniche psicologiche riabilitative che favoriscono il miglioramento delle possibili capacità alterate (memoria, linguaggio, ecc.).
Tenebrae Lucentes
21 Luglio 2010 @ 9:24
Ho letto anch'io il documento intitolato: "Fratellanza Giuridica". Mi pare opportuno rilevare una cosa: L'intestazione dice : "Gran Loggia Nazionale dei Liberi Muratori-Grande oriente d'Italia". Su questo punto è importante notare che non si tratta del G.O.I. ma , mi pare , dell'Obbedienza del Principe Giorgio Paternò ; Obbedienza , formalmente "spuria" , "irregolare" , ma che , secondo Cossiga, può contare su un Gran Maestro-Sovrano gran Commendatore ,in diretto contatto con la famiglia reale inglese. Da notare anche che Giorgio Paternò , nel 2001 , conferì a Licio Gelli la carica di Gran Maestro Onorario della sua obbedienza.
Anonimo
21 Luglio 2010 @ 20:53
se tutto è così, scusate se chiedo, quale è il problema?, praticamente l'Italia è tutta massonica, è il sistema, anche se non c'è una loggia, le modalità di tutto sono massoniche, protezione, favori, basta conoscere qualcuno che conosce qualcuno che anche indirettamente può influenzare l'andazzo di qualcosa, basta pagare non importa come, prima o poi… è come la mafia. Certo che così un paese è rovinato perché il sistema preclude alla gente di godere di una giustizia vera uguale per tutti, non è un paese libero, non può esserlo se non c'è la garanzia del diritto; è un paese per pochi, tutto il resto siamo solo merce, schiavi. E' sconfortante constatarlo e parlarne senza neanche sapere quale è l'atteggiamento giusto per starci, cosa uno potrebbe fare oltre che vedere perplesso ogni volta, Zionela.
Anonimo
22 Luglio 2010 @ 13:09
Interessanti le parole di questo maresciallo
http://www.daw-blog.com/2010/07/22/mafia-il-problema-erano-i-magistrati/
ZX
Anonimo
23 Luglio 2010 @ 8:55
Intanto succede che (scusate l'OT, ma è importante) si susseguono due notizie riguardanti la magistratura: una buona e una cattiva. Cominciamo con la buona: il 20 luglio u.s.,Tribunale di Palermo ha assolto – perchè "il fatto non sussiste" – Nichi Grauso, l'avvocato Luigi Garau, l'ex giornalista Antonangelo Liori dall'infamante accusa di essersi intascati il miliardo che il padre di Silvia Melis aveva stanziato per i sequestratori della figlia, Silvia, rapita nl 1997, e liberata dopo 265 giorni di prigionia. Tutto ciò suona anche come postuma riabiitazione del povero Luigi Lombardini, perseguitato dal pool di Giancarlo Caselli per aver "trattato" con l'Anonima sarda in decine di casi di sequestro, riportando a casa i sequestrati.
La cattiva è che Caselli, non nuovo a sconfessioni di questo tipo, non pagherà dazio per questa sentenza che gli dà torto.
Rolando
Anonimo
23 Luglio 2010 @ 16:21
Cosa ne dite del recentissimo e presunto suicidio a Bova Marina (RC) di Paolo Maria Quattrone, Provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria in Calabria? E' vero suicidio o è stato "suicidato"?
Anonimo
24 Luglio 2010 @ 10:02
Riciao,
sono sempre quello dei "fuoritema centranti il tema".
Volevo porre in evidenza questo articolo ( http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/07/notizie-censurate-dal-golfo-gli.html ) di cui alcuni, magari, saranno già a conoscenza. Ovviamente, l'articolo e diretto a coloro i quali non l'avessero già letto e riprende l'argomento dell'uso di armi non convenzionali di cui Solange, se non ricordo male, ha già toccato in un convegno da lei tenuto. Bene approfittando di questo link volevo sapere su quali altri siti/blog/etc. vi informate.
Come al solito spero rispondiate in massa.
Saluti e come sempre scusatemi per la mia prolissità.
Anonimo
24 Luglio 2010 @ 14:13
Come volevasi dimostrare !
….il 20 luglio 2010,Tribunale di Palermo ha assolto – perchè "il fatto non sussiste" – ……
e, ovviamente anche il povero Giudice così detto "sceriffo" Luigi Lombardini, perseguitato dal pool di Giancarlo Caselli per aver "trattato" con l'Anonima sarda in decine di casi di sequestro, riportando a casa i sequestrati.
…..sarete contenti ora ?
Un grande ed onesto Giudice che si era sempre prodigato per il bene di tutti gli oppressi…messo alla gogna e costretto ad un gesto estremo mediante l'uso di una 357 Magnum, ora finalmente, completamente assolto da ogni infamante accusa.
Chi li pagherà i danni ?
Noi li pagheremo ! Branco di caproni !
Noi che paghiamo le tasse.
Mica gli avvocati che evadono il fisco !
Ma ben ci sta !
Avanti alla prossima riabilitazione e relativa equa riparazione mediane MEGA risarcimenti per danni subìti, ( leggasi il precedente argomento ).
Poverà Ialia !
Con il senno di poi a 18 anni me ne sarei andato ovunque ma MAI E POI MAI sarei rimasto qui, in questa latrina !
E pensare che fior di giovani hanno combattuto rimanendo uccisi per essa ! E per esseri come voi ! Indegni !
Anonimo
24 Luglio 2010 @ 21:45
I danni li pagheremo noi contribuenti perché in Italia non c'è uno straccio di legge che inchiodi i magistrati alla responsabilità civile delle loro malefatte. Chissà perché, un primario chirurgo deve pagarsi l'assicurazione privata in caso di errore, ed il giudice no. Ma l'alternativa quale sarebbe? Avallare tutti gli errori giudiziari, tipo quello di Enzo Tortora, o lasciar passare l'allucinante calvario abbattutosi nel 1990 sul professor Schillaci, accusato di avere sodomizzato la figlia quando invece le sue piaghe erano state prodotte dalla tachipirina. L'allora presidente della Repubblica chiese perdono a nome dello Stato.
http://www.truciolisavonesi.it/articoli/numero136/bruni2.htm
Luigi Lombardini, un uomo dello Stato, ma dallo Stato perseguitato, è morto: che risarcimento potremo mai corrispondergli?
Galeazzo Gargiulo
25 Luglio 2010 @ 19:34
Godiamoci questo periodo di crisi, perchè è solo in periodi come questo che la verità viene divulgata.
Ricordate il '92?
Io sì!
Oggi l'atmosfera è simile, con una sostanziale differenza: mentre nel '92, Tangentopoli rappresentò la mera divulgazione di ciò che sapevano tutti, oggi emergono verità non diffuse.
Mi riferisco al fatto che la magistratura è il più corrotto, massone ed inespugnabile dei poteri!
Probabilmente i burattinai del piano superiore vogliono smantellare anche tale potere, dopo quello esecutivo e quello politico. I motivi precisi non li conosciamo, godiamoci però le verità che emergono, e quando vediamo qualche toga impagliata e tutta impettita, non guardiamola più dal basso verso l'atto, al contrario!!!
Conte Senza Palazzo
25 Luglio 2010 @ 19:59
"Con il senno di poi a 18 anni me ne sarei andato ovunque ma MAI E POI MAI sarei rimasto qui, in questa latrina!"
…non e' mai troppo tardi.
Anonimo
26 Luglio 2010 @ 17:22
Vi segnalo questa intervista al massone Gioele Magaldi:
http://www.youtube.com/watch?v=bRR9m2ieTjc
Anonimo
26 Luglio 2010 @ 20:29
una domanda solange.
ma come mai il signor B. ex tessera piduista se la prende attraverso il suo partito di avvocati sempre con i magistrati del partito dell'opposizione che per lo piu' sono suoi colleghi FRATERNI?
non mi dire perche' non sono degli affiliati,poiche' molti di loro sono in odore di affiliazione.
e' una messinscena?
ma se lo fosse a che pro?
dividere il paese?
nelle domande c'e la risposta,ma la tua risposta e' quella che mi interessa di piu'!!
grazie in anticipo.
candido
Anonimo
27 Luglio 2010 @ 11:56
guarda caso, i magistrati coinvolti nella cosiddetta p3 sono tutti amici del regime infame, altro che toghe rosse…
Anonimo
27 Luglio 2010 @ 12:27
il problema sono appunto i magistrati amici del regime, mentre quelli indipendenti e scomodi vengono eliminati…
http://toghe.blogspot.com/2010/07/salvate-il-soldato-fofo-ovvero-dei-veri.html
Anonimo
1 Settembre 2010 @ 20:28
Comunicato dei senatori Pd della Commissione Lavoro del Senato, 20 luglio 2010
La funzione di Presidente dell’Autorità indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (Civit) richiede non soltanto assoluta integrità personale e indipendenza totale nei confronti di qualsiasi altro potere pubblico o privato, ma anche assenza di qualsiasi ombra su tali qualità. Nel momento in cui sulla persona del dott. Antonio Martone si appuntano notizie di comportamenti gravemente incompatibili con questi requisiti, ancorché fondate su conversazioni telefoniche di terzi, egli ha il dovere di prendere pubblicamente, in qualità di Presidente della Civit, una posizione dalla quale risulti in modo molto preciso e netto
– l’inesistenza dei comportamenti che gli vengono attribuiti;
– la sua estraneità a qualsiasi rapporto associativo, formale o informale, con soggetti interessati a influire sul funzionamento di organi istituzionali, giurisdizionali o amministrativi;
– l’assenza di qualsiasi fatto o circostanza, presente o passata, che lo renda suscettibile di ricatto o pressioni da parte di chicchessia.
Una siffatta presa di posizione chiara, netta e convincente, appare particolarmente necessaria in questo momento, nel quale la Civit è oggetto di attentati ripetuti non solo alla sua indipendenza, ma alla sua stessa esistenza, anche ad opera di esponenti del Governo e componenti della maggioranza. Il grado di autorevolezza di un’istituzione come la Civit dipende, certo, dalla competenza tecnica e professionale dei suoi componenti, ma è anche correlato alla loro riconosciuta e indiscussa integrità morale: qualsiasi ombra che li sfiori finirebbe per riflettersi sull’istituzione e conseguentemente indebolirla, contribuendo al disegno di chi vuole impedirne il funzionamento e ostacolare l’emancipazione delle amministrazioni pubbliche italiane dal circolo vizioso di arretratezza, inefficienza, opacità e malaffare in cui troppo sovente sono imprigionate.
Pietro Ichino, Luigi Zanda, Tiziano Treu, Giorgio Roilo, Rita Ghedini, Tamara Blazina, Paolo Nerozzi, Achille Passoni
La risposta di Antonio Martone
Il “comunicato dei senatori PD della Commissione Lavoro del Senato” diramato oggi, mi impone di uscire, sia pure con sintetiche dichiarazioni, dal riserbo che, per il rispetto che devo all’operato dei magistrati, mi ero imposto subito dopo aver inviato ai mezzi di informazione, il 12 luglio, la lettera aperta al Presidente dell’ANM che allego.
Con riferimento ai fatti che i mezzi di informazione hanno tratto dall’ordinanza del GIP di Roma e alle intercettazioni pubblicate oggi su il Fatto Quotidiano, ribadisco che non ho mai fatto o tentato di fare interventi sui giudici della Corte Costituzionale, sui componenti del CSM e sui magistrati della Cassazione che hanno adottato i provvedimenti ivi richiamati e sono del tutto estraneo agli episodi relativi alla candidatura alla presidenza della Regione Campania, agli impianti eolici, alle nomine di dirigenti degli uffici giudiziari e alla decisione sulla esclusione della “Lista per la Lombardia” in occasione delle ultime elezioni regionali.
Non ho mai fatto parte di associazioni segrete e non ho tenuto alcun comportamento che mi possa esporre a ricatti o illegittime pressioni, come credo possano dimostrare i quasi 45 anni di appartenenza all’ordine giudiziario e, in generale, tutta la mia vita.
Ciò nonostante, in questo delicato frangente, rappresentare all’esterno la CIVIT mi pone in una situazione di imbarazzo che non voglio si rifletta sui lavori di un’Istituzione nella quale credo. Pertanto, d’accordo con i componenti della Commissione, fin dalla settimana passata ho pregato il componente decano di sostituirmi in attesa del periodo feriale.
Anonimo
13 Settembre 2010 @ 9:43
Non credo si possa trattare della pseudo-Obbedienza massonica del
" principe" Paternò. Come si può vedere quel documento, qualora fosse dimostrato autentico, riporta la data del 1968. Principe Paternò in contatto con i reali inglesi? Ma per piacere!
Ma il sovrano gran maestro
" principe" Paternò non è un barbiere?
Meditate gente, meditate.
Luigi Iovino
23 Dicembre 2010 @ 11:37
Stiamo cercando di dare pubblicità a questo articolo e di farne oggetto di una conferenza stampa del Comitato Spontaneo Cittadini Contro la Malagiustizia, chiunque ci volesse aiutare è il benvenuto http://www.facebook.com/IovinoLuigi?ref=name#!/home.php?sk=group_164403996913619&ap=1
Anonimo
9 Gennaio 2011 @ 12:35
Buongiorno,
il documento pubblicato dalla redattrice dell'articolo non è scandaloso. E' normale che all'interno di un'associazione le persone che svolgono la stessa professione si incontrino per discutere sulle problematiche del loro lavoro ovvero per approfondire la loro amicizia. Lo statuto della "fratellanza giuridica" ha lo stesso scopo degli statuti delle associazioni giuridiche "profane", che direttamente od indirettamente fanno incontrare avvocati ed altri operatori della giustizia. Le modalità operative sono le medesime: iscrizione all'associazione, versamento del contributo, partecipazione ai convegni ed alle riunioni e poi… lauta cena finale. Per quanto riguarda gli obblighi deontologici degli avvocati bisogna ricordare che essi sono tenuti al reciproco rispetto e non vi è nessuna norma che vieta di frequentare privatamente i colleghi o gli altri operatori della giustizia. Concludo il mio intervento ricordando l'insegnamento di un caro maestro: i clienti degli avvocati prima o poi vanno via. I colleghi, invece, rimangono. Questo è il motivo per il quale gli avvocati posso essere avversari tra loro ma mai nemici. Cordiali saluti a tutti. ISKENDER
Nicola Piccenna
19 Gennaio 2013 @ 17:51
La presenza, anche molto diffusa, di magistrati massoni non la discute più nessuno. Tuttavia, gli organismi più direttamente interessati quali CSM, Procura Generale presso la Corte di cassazione ed ANM, nulla fanno per giungere alla loro individuazione e, quindi, a pubblicarne i nomi. Proponiamo una petizione affinché la Procura Generale dello Stato inoltri un atto d'interpello a tutti i magistrati Italiani chiedendo loro se sono iscritti alla massoneria. Credo sia una tappa ineludibile per l'talia
Nivola Piccenna
Nicola Piccenna
19 Gennaio 2013 @ 17:58
http://firmiamo.it/magistrati-italiani-appartenenti-alla-massoneria
per chi volesse aderire e, soprattutto, firmare!