“1994” di Luigi Grimaldi e Luciano Scalettari

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1994

L’ANNO CHE HA CAMBIATO L’ITALIA.
DAL CASO MOBY PRINCE AGLI OMICIDI
DI MAURO ROSTAGNO E ILARIA ALPI.
UNA STORIA MAI RACCONTATA

Luigi Grimaldi
Luciano Scalettari

edizioni Chiarelettere

– in libreria dal 21 ottobre –

Sei anni, dal 1988 al 1994. Quattro storie. Quattro misteri tra la Prima e la Seconda repubblica. Il delitto Rostagno (1988), la tragedia del traghetto Moby Prince (1991), gli omicidi dell’ufficiale del Sismi Vincenzo Li Causi (1993) e dei reporter Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (1994). Un filo lega fatti e date che preparano la grande svolta del 1994, l’anno della discesa in campo di Berlusconi e del suo trionfo.
Questa è una controinchiesta che impiega i risultati di diverse indagini della magistratura (da “Sistemi criminali” della Procura di Palermo a “Cheque to cheque” della Procura di Torre Annunziata, e molte altre). Testimonianze e documenti inediti, in un coacervo di omissioni, depistaggi, prove inquinate. Negli anni emergono brandelli di verità sulla tragedia del Moby Prince, nella rada di Livorno, dove erano in corso manovre illecite di trasbordo di armi e materiale bellico. E sul progetto Urano, una delle più colossali operazioni di smaltimento di rifiuti tossici. Il puzzle non è completo, ma ce n’è abbastanza per cogliere il disegno finale.
Mogadiscio, Livorno, Trapani, Palermo, Roma, Milano: tappe di un unico percorso che porta alle stragi di mafia del 1992-1993 e pone sotto una nuova luce la svolta elettorale del 28 marzo 1994, una settimana dopo l’uccisione in Somalia di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i due giornalisti del Tg3 pronti a mandare in onda un servizio annunciato e clamoroso.
Un percorso che parla di traffici internazionali di armi, del coinvolgimento di personaggi della comunità per tossicodipendenti di Mauro Rostagno e del suo socio Francesco Cardella. E degli affari sporchi dei socialisti e della mafia, soprattutto trapanese, non quella delle coppole storte ma dei colletti bianchi e della massoneria. In prima linea anche uomini importanti nel progetto Dell’Utri per la nascita di Forza Italia. Ecco la faccia nascosta della Seconda repubblica.

Postfazione di SALVATORE BORSELLINO.
In APPENDICE, intervista ai magistrati ANTONIO INGROIA e LUCA TESCAROLI.

Gli autori:

Luigi Grimaldi, giornalista freelance, ha collaborato con “Il Gazzettino” di Venezia,“Liberazione”,“Avvenimenti”,“Famiglia Cristiana” e con la trasmissione televisiva CHI L’HA VISTO? Ha scritto TRAFFICO D’ARMI. IL CROCEVIA JUGOSLAVO (con Michele Gambino, Editori Riuniti).

Luciano Scalettari, inviato speciale di “Famiglia Cristiana”, è stato anche consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul delitto Alpi-Hrovatin dal marzo 2004 all’8 febbraio 2005, quando si è dimesso dall’incarico. Sul caso Ilaria Alpi ha scritto ILARIA ALPI. UN OMICIDIO AL CROCEVIA DEI TRAFFICI (con Alberto Chiara e Barbara Carazzolo, Baldini & Castoldi).

12 Commenti

  1. Chissà se nell'appendice Ingroia risponde a queste interessanti domande….solo per testarne l'onestà

    http://www.censurati.it/2010/03/31/15-domande-ad-antonio-ingroia/

    Già nel 94 quindi si avrebbe avuto un piano per far entrare Berlusconi quando questo fino al giorno prima manco ci pensava alla politica, tutto pronto?
    O è stata la risposta di una potente loggia contro la loggia che ha ordito MANI PULITE con Contrada e servizi stranieri?
    Lo chiarirà il libro?

  2. Ciao Paolo, ciao Solange,
    è la prima volta che scrivo sul vostro sito anche se ho cominciato a leggere le vostre inchieste ed i vostri articoli qualche mese fa.
    E' inutile dirvi che, come altri lettori, trovo sconcertanti alcuni post nel senso che, leggendoli, è come se sentissi un qualcosa di "già sentito". Mi spiego meglio….. si ritiene (ed io credo che sia sacrosanto) che le persone semplici, quelle del popolo, che lavorano e che osservano ciò che accade loro intorno, sappiano ben più di quanto possano sapere le "istituzioni". Tutti, nel nostro quartiere, sappiamo se ci vivono delinquenti, da quali persone è meglio stare alla larga, quali strade evitare, se una certa persona ha commesso abusi edilizi, ecc…. il più delle volte, per timore, per pigrizia, per quieto vivere, ci disinteressiamo di tutto questo perchè "tutto sommato, finchè non ci vado di mezzo io…". In realtà io più volte ho deciso di voler sfatare questa consuetudine e mi è venuto in mente, pensando di essere nel mio diritto, di denunciare alcune situazioni che avvenivano nella mio quartiere….per carità, siamo fortunatamente ben lontani da complotti in stile Moby Prince, Ilaria Alpi, ecc… ma inevitabilmente quando mi recavo dalle forze dell'ordine, funzionari comunali e compagnia bella le risposte più gettonate erano (e sarebbero anche adesso, credo) : "Purtroppo non possiamo farci niente", "Interverremo al più presto" (….ovvero MAI), oppure c'era lo strumento della dissuasione burocratica : "Dovrebbe recarsi nell'ufficio X e richiedere l'apertura della pratica Y che verrà poi passata all'ufficio Z che rilascerà un certificato A. Se poi lei facesse firmare questo certificato ad almeno un migliaio di persone e ce lo riportasse potremmo iniziare a pensare ad un intervento..".
    Insomma, è come se la nostra vita di tutti i giorni fosse un paradigma di quello che succede su scala nazionale o addirittura mondiale. Pochi sono quelli che hanno il coraggio di denunciare, tanti sono quelli che rimangono nell'ombra sperando di non dover mai trovarsi a dover fronteggiare certi "poteri occulti" e infine moltissimi (la stragrande maggioranza) che ignorano assolutamente di vivere in un paese e in un mondo dominati dal potere, dal denaro e dall'assoluta mancanza di ogni tipo di pudore e rispetto …… Forza Paolo, forza Solange, continuate così

  3. Da quando leggo questo blog ( qualche mese) vivo meglio.

    Dopo la paura iniziale, la presa di coscienza, la "pillola blu" per capirci, ho iniziato ad accettare l'orrore che ci è intorno e coloro che tirano i fili delle nostre vite.

    Apprezzo di più il qui ed ora. Ecco perchè vivo meglio.

    Tuttavia ho due domande a cui non so dare risposta (bè, più di una ma due che mi si ripropongono continuamente … ):
    per ogni piccolo passo avanti che si fa verso la consapevolezza e la verità, non sembra anche a voi che questo Paese e chi lo Governa faccia chilometri indietro verso la totale assenza di libertà trascinando tanta, troppa gente con sè?
    E:
    Dobbiamo solo attendere l'inevitabile, o possiamo fare qualcosa a parte parlare parlare e parlare ancora di questi casi, instillando il dubbio e il desiderio di informazione nei nostri interlocutori?

    Ciao a Tutti,
    Francesca

  4. Buona sera a tutti.

    Così come scrissi l'anno scorso o anche più in questo blog ( impossibile che qualcuno se lo ricordi ), proporrei, invece, la realizzazione di un libro incentrato sul 1992.

    Come anno, molto probabilmente, mi sembra ancor più interessante per veri punti:

    Uccisione di Falcone e Borsellino;

    Il Britannia con la relativa svendita dell'Italia;

    Nascita di Manipulite;

    Trattato di Maastricht.

    Argomenti apparentemente separati, ma qualche legame potrebbe esserci.

    Un saluto.

    Luka78

  5. …Gargiulo ti facevo più giovane…

    uno che di secondo nome fa pomponio non può altro che avere genitori nati durante il congresso di vienna, ma Gargiulo è giovine nell'animo !!
    ;))

    Чингис Хан

  6. Per Giovanni
    Vero, le cose si sanno, la domanda da porsi, quindi, è: perchè le istituzioni non intervengono? Perchè dissuadono, con i mezzi da te ricordati, i cittadini dal denunciare? Per rispondere a queste domande si deve capire che tipi di appoggi hanno coloro che delinquono.

    Per Luka 78
    Vero anche l'anno 1992 è stato importante per i motivi che hai ricordato (e ched, seppur separatamente, abbiamo trattato in alcuni articoli di questo blog), ma ha ragione anche Gargiulo quando afferma che il 1943 è stato un anno decisivo (ma non per la sua nascita :-)). E' in quell'anno infatti che nasce il patto scellerato tra mafia, politica, industriali, militari, finanza e servizi segreti, i cui protagonisti hanno condizionato, e condizionano, la vita del paese.

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