Paolo Franceschetti
Sommario.
1. Premessa. La teoria Gender. 2. L’origine della teoria. 3. Le ricadute pratiche. 4. L’applicazione della teoria e la realtà dei fatti. 5. A cosa serve l’introduzione della teoria Gender. 6. Conclusioni e possibili ipotesi di soluzione
1. Premessa. La teoria Gender.
Di recente, su impulso della comunità europea, che impone (giustamente) di abolire gradatamente le differenze di genere tra uomo e donna, in Italia la riforma della scuola ha obbligato gli istituti a conformarsi alle direttive educative imposte dalla cosiddetta “teoria Gender”. Il termine nasce nel mondo anglosassone, dove per “Gender theory” si allude a tutti quegli studi, corposi, che analizzano la differenza tra maschi e femmine. In Italia il termine è utilizzato per indicare una sorta di nuovo orientamento politico sociale, che vorrebbe introdurre nelle scuole l’educazione alla diversità e al rispetto del diverso.
Quando sentii parlare di questa teoria e della sua diffusione nelle scuole, lì per lì pensai ad una bufala perché veniva proposta come una specie di invito esplicito alla masturbazione e all’omosessualità anche per i bambini delle elementari e dell’asilo. Mi pareva quindi una di quelle bufale che corre su internet per creare casino nel mondo complottista e poter un giorno mettere il bavaglio alla rete dicendo: “purtroppo in rete c’è molta disinformazione (come se sui media tradizionali non ce ne fosse) ed è quindi opportuno regolamentare internet”.
A un certo punto mi sono accorto che, nonostante si tratti di una questione molto seria, ad un primo approccio non ci si capisce nulla e approfondire è quasi impossibile.
Gli omosessuali talvolta portano l’ideologia Gender come una bandiera di libertà; i tradizionalisti sono contro, in alcuni casi ci sono stati veri e propri scontri fisici tra gruppi opposti pro/contro Gender. Il ministro dell’istruzione ha negato che sia stata introdotta la teoria Gender, ma genitori e spesso professori o presidi si sono rivoltati contro questa parte della riforma scolastica introdotta da Renzi.
E’ un passo in avanti, dicono i progressisti, il traguardo del rispetto delle diversità è vicino. Allora da questo punto di vista pare una cosa positiva.
E’ un passo indietro, dicono i conservatori, perché con questa teoria si vorrebbe far diventare l’omosessualità una cosa normale e si vorrebbe far masturbare i figli nelle scuole. In effetti se fosse cosi avrebbero allora ragione i cattolici.
Chi guarda superficialmente la cosa, quindi, potrebbe credere che tutta la questione si riduca ad un problema pro o contro l’omosessualità; oppure tra sinistra progressista e un vaticano conservatore.
Sono quindi andato a vedermi i documenti, per capire l’origine di questa teoria, e come sia potuto avvenire che addirittura il governo abbia potuto stampare dei libretti da distribuire in tutte le scuole, ispirati alla ideologia Gender creando ovviamente contrasti, lotte, diatribe, ecc.. In questi opuscoli, poi ritirati dopo una furibonda battaglia parlamentare, il governo Letta invitava gli insegnanti a educare alla diversità, introducendo esempi in ogni materia che prescindessero dai consueti stereotipi dell’uomo e della donna (uno degli esempi clou fu il quesito di matematica: Rosa e i suoi due papà hanno comprato tre lattine di tè freddo al bar. Se ogni lattina costa 2 euro, quanto hanno speso?).
La necessità di approfondire la questione mi è venuta quando ho letto che il ministro dell’istruzione minacciava querele contro chi osasse sostenere che la riforma Renzi introducesse la teoria Gender.
A quel punto, ben sapendo che se un ministro arriva a dire una cosa del genere allora probabilmente la cosa è vera, ma stupito dal fatto che la questione prendesse certi toni drammatici, ho deciso di farmene un’idea personale.
2. L’origine della teoria.
La teoria Gender prende le mosse da alcuni studi, indubitabilmente corretti. Si parte dal presupposto, giusto, che maschio e femmina sia una sorta di costrizione sociale, di vestito, cucito addosso agli individui, per tutta la vita costretti a recitare i loro ruoli anche quando non se li sentono.
Tale premessa è incontestabile. Tra i poli opposti del macho e della femmina debole tutta casa e cucina c’è una sfumatura di colori che vanno dall’omosessuale, al transessuale, all’ermafrodito, e poi ci sono i maschi a cui piacciono le cose tradizionalmente da donna (come il mio amico Maurizio, che fa il supermacho superscopatore, ma in privato mi confessa che gli piacciono le gonne e i vestiti femminili e quando è solo si veste con le scarpe coi tacchi della moglie), e le donne a cui piacciono le cose tradizionalmente da uomo (come la mia amica Ambra, a cui domandi “cosa facciamo stasera?” e lei “andiamo a tirare col fucile?” e fa cento colpi e cento centri, una cosa mai vista in vita mia).
Gli studi di Margareth Mead, agli inizi del secolo, dimostrarono inequivocabilmente che una società poteva basarsi su una ripartizione dei ruoli completamente differenti, e ciò era comprovato dalle società tribali delle isole dell’Oceania che la studiosa ebbe modo di visitare, dove le donne andavano a caccia e si comportavano “rudemente” e gli uomini badavano alla casa ed avevano comportamenti frivoli, stavano molto attenti alle loro acconciature, alla bellezza, ecc.
La rigida divisione tra sessi che per secoli ha dominato la società ha portato, e porta tuttora a degli squilibri.
Una donna che senta la necessità di fare carriera nel mondo degli affari e dia poca importanza al rapporto sentimentale è vista come “poco femminile” e talvolta temuta dagli uomini. Un uomo che senta la vocazione di fare il casalingo e di farsi mantenere da una donna senza andare a lavorare è visto con sospetto, come un parassita nullafacente. L’uomo che va con molte donne è guardato con ammirazione, e viene giudicato bonariamente dagli amici come uno un po’ irruento e con una sessualità esuberante; la donna che ha molti uomini contemporaneamente è quasi sempre una troia.
Insomma, la divisione in sessi ha penalizzato da sempre non solo la donna, come si sente dire comunemente, ma anche l’uomo, ove non gradisse del tutto l’abito che la società è sempre stata pronta a confezionargli addosso.
Non parliamo poi delle problematiche che sorgono se una persona vuole cambiare sesso, o se durante il matrimonio scopre di avere tendenze omosessuali.
La teoria Gender vuole porre rimedio a questo stato di cose, introducendo una nuova mentalità, rispettosa delle differenze individuali, per educare la popolazione a una nuova concezione della sessualità e delle differenze di genere.
Fin qui la premessa è ineccepibile, lodevole, e da salutare come una ventata di novità.
Tale teoria postula un meraviglioso mondo, dove l’uomo che voglia andare in giro con i tacchi a spillo e il rossetto venga rispettato, cosi come venga rispettata una donna che si metta a ruttare e fare a braccio di ferro bestemmiando al bar, ove sia assolutamente normale l’accettazione della diversità in tutte le sue forme, e l’essere umano sia rispettato sino al punto da fargli cambiare sesso come e quando vuole, dove nessun trauma arrivi ad un bambino che sia allevato da due papà o due mamme, perchè la salute psichica del bambino si misurerà in funzione dell’affetto e degli insegnamenti che riceve e non dal fatto che abbia necessariamente un padre maschio e una mamma femmina.
Tale teoria postula un meraviglioso mondo, dove l’uomo che voglia andare in giro con i tacchi a spillo e il rossetto venga rispettato, cosi come venga rispettata una donna che si metta a ruttare e fare a braccio di ferro bestemmiando al bar, ove sia assolutamente normale l’accettazione della diversità in tutte le sue forme, e l’essere umano sia rispettato sino al punto da fargli cambiare sesso come e quando vuole, dove nessun trauma arrivi ad un bambino che sia allevato da due papà o due mamme, perchè la salute psichica del bambino si misurerà in funzione dell’affetto e degli insegnamenti che riceve e non dal fatto che abbia necessariamente un padre maschio e una mamma femmina.
3. Le ricadute pratiche.
Per capire bene l’impatto delle teorie Gender sull’educazione scolastica bisogna leggersi il pallosissimo documento “Standard per l’educazione sessuale in Europa”, commissionato dall’OMS, al fine di capire cosa si vuole fare dal punto di vista operativo nelle scuole. Occorre verificare cioè in che modo questa teoria e questi studi debbano essere applicati nella realtà prima di poter dare un giudizio.
Il documento per decine di pagine ribadisce l’ovvio (la necessità di dare una corretta educazione sessuale ai giovani, la necessità di educarli al rispetto del diverso).
A quel punto uno si domanda: ma dove sta lo scandalo? Sarà mica che hanno ragione quelli che vogliono bollare di tradizionalismo e fascismo i detrattori della Gender?
Pagine e pagine di teorie meravigliose, di amore, rispetto, comprensione, attenzione ai bisogni del bambino. Leggendo le prime pagine viene quasi da pensare che il documento sia stato redatto da qualche maestro ispirato, o da qualche illuminato in contatto con mondi superiore, tanto è meravigliosa la società che propongono.
Basti dire che la maggior parte sono direttive condivisibili, meravigliose, amorevoli… in una parola direi “stupende”, praticamente le linee guida che tutti nel mondo attendevano al fine di crescere degli esseri umani consapevoli, rispettosi, amorevoli verso il prossimo e verso se stessi. E viene da dire: “è fatta. Dopo l’introduzione di queste linee guida, il mondo cambierà definitivamente e diventerà un oasi di pace e amore”.
Il bello viene da pag. 37 in poi, dove ci sono le direttive sintetiche che gli insegnanti di educazione sessuale dovrebbero applicare sui bambini di varie fasce di età.
C’è la fascia da 0 a 4 anni, poi quella da 4 a 6, poi quella da 6 a 9, ecc.
Sono 144 direttive, quindi è impossibile elencarle tutte.
Il problema sorge per solo una ventina di direttive in tutto, sparse qua e là quasi innocentemente.
Si tratta di direttive dove si consigliano gli educatori sul da farsi, tra le quali prendo, come esempio quelle rivolte ai bambini da 9 a 12 anni. L’educatore deve (cito testualmente):
– mettere il bambino in grado di: a) decidere se avere esperienze sessuali o no; b) effettuare una scelta del contraccettivo e utilizzarlo correttamente; c) esprimere amicizia e amore in modi diversi; d) distinguere tra la sessualità nella vita reale e quella rappresentata dai media;
– aiutare il bambino a sviluppare l’accettazione della sessualità (baciarsi, toccarsi, accarezzarsi);
– trasmettere informazioni su masturbazione, piacere e orgasmo.
Queste sono solo alcune delle 144 direttive e – lo ripeto – solo quelle per i bambini da 9 a 12 anni. Ma ovviamente ce ne sono altre in tutte le altre sezioni.
Il pensiero corre ai miei professori del liceo, quello di matematica che toccava sempre i seni alle ragazze, tranquillo dell’impunità del preside, tanto che quando fu denunciato da una ragazza fu la ragazza a dover cambiare istituto, non il professore; o al professore di storia e filosofia, che ogni lezione la incentrava sui ragazzi di quell’epoca, che secondo lui pensavano sempre al sesso, tanto che la maggior parte delle lezione se ne andava coi suoi racconti tesi a dimostrare che il sesso è peccato”.
La memoria corre alle suore da cui andai a scuola alle elementari, che spesso ci massacravano di botte, dimostrando molto poco rispetto per la psiche di noi fanciulli (non tutte ovviamente, solo alcune di loro), ecc.
E mi domando che cosa avrebbero fatto se si fossero improvvisati educatori sessuali protetti dallo scudo delle direttive europee per l’educazione.sessuale.
Il pensiero corre ai miei professori del liceo, quello di matematica che toccava sempre i seni alle ragazze, tranquillo dell’impunità del preside, tanto che quando fu denunciato da una ragazza fu la ragazza a dover cambiare istituto, non il professore; o al professore di storia e filosofia, che ogni lezione la incentrava sui ragazzi di quell’epoca, che secondo lui pensavano sempre al sesso, tanto che la maggior parte delle lezione se ne andava coi suoi racconti tesi a dimostrare che il sesso è peccato”.
La memoria corre alle suore da cui andai a scuola alle elementari, che spesso ci massacravano di botte, dimostrando molto poco rispetto per la psiche di noi fanciulli (non tutte ovviamente, solo alcune di loro), ecc.
E mi domando che cosa avrebbero fatto se si fossero improvvisati educatori sessuali protetti dallo scudo delle direttive europee per l’educazione.sessuale.
4. L’applicazione della teoria. La realtà dei fatti.
La realtà dei fatti è quindi diversa rispetto a come viene propinata dai media.
L’idea Gender è meravigliosa e auspicabile se fossimo in un mondo ideale, e se chi la dovesse applicare fosse un essere umano ideale.
Quali caratteristiche dovrebbe avere l’essere umano ideale, dal punto di vista sessuale e sentimentale?
Dovrebbe essere più o meno così:
1) essere equilibrato, centrato, e amorevole;
2) saper amare davvero l’altro e il prossimo e saperlo rispettare;
3) essersi confrontato con la propria parte omosessuale ed essersi interrogato – ove tale parte sussista – se e come viverla;
4) essere monogamo, ma per scelta, convinto che la fedeltà sia un dono che si fa all’altro per amore, e non una pretesa o un obbligo; deve cioè essere una persona sessualmente attiva, che desidera anche altre persone, ma che per amore dell’altro e senza sacrificio, decide di praticare la monogamia, contemporaneamente essendo disposto ad accettare la (eventuale) poligamia dell’altro;
5) essere uno che a fronte della scoperta dell’omosessualità del partner gli dica “ti amo, e per rispetto vorrei che tu vivessi a pieno questa tua esperienza, finché non deciderai in che ruolo collocare il nostro rapporto”;
6) essere uno che a fronte del presunto tradimento dell’altro dica “caro/a, ho scoperto che mi tradisci; è evidente che ho sbagliato in qualcosa, che non ti ho ascoltato, che non ho saputo vedere i segnali, in cosa posso fare autocritica e recuperare il rapporto di fiducia con te? Cosa provi davvero per questa persona? D’ora in avanti non tenermi nascosto nulla, va pure in vacanza col tuo amante e vediamo di unirci sempre di più”;
7) essere uno che, scoperta l’omosessualità del figlio, anziché preoccuparsi, veda questo come un’opportunità di crescere insieme e apprendere di più dalla vita e da se stessi;
8) essere uno che sia stato educato al rispetto di se stesso, e che a fronte del partner che gli vuole imporre qualcosa, dalla vacanza alle frequentazioni, dica un fermo ma amorevole no, anziché appiattirsi alle richieste per convenienza.
Se esistesse un essere umano che ha raggiunto un tale grado di consapevolezza, allora una linea guida come quella che abbiamo visto al paragrafo precedente sarebbe comunque utile per la formazione del bambino e potrebbe essere applicata correttamente.
Questo ritratto di essere umano quasi perfetto è però praticamente introvabile. La maggior parte delle coppie infatti ritiene ancora la gelosia una cosa normale e non tollera tradimenti, presunte omosessualità del partner o dei figli, ed è lontanissima dal vivere il concetto di amore vero, essendo più vicina al concetto di “possesso”.
Il problema è che tale direttiva non tiene conto di un banalissimo dato di fatto: dal punto di vista sessuale la maggior parte delle persone non solo non è affatto equilibrata e centrata, ma ha quelle che in psicologia sono considerate devianze o problemi: eiaculazione precoce, impotenza, anorgasmia, sadomasochismo, feticismo ecc. Ogni persona poi ha le sue “stranezze”, da quelle più piccole e banali, come l’eccitarsi solo in determinate condizioni ambientali, a quelle più assurde, come quelle di chi non riesce ad avere rapporti sessuali senza utilizzare particolari oggetti, o simulare situazioni varie.
Per non parlare della percentuale, altissima, di coloro che hanno delle vere e proprie perversioni criminali.
Il problema dell’ideologia Gender è, molto semplicemente, che non esiste un numero sufficiente di educatori che abbia l’equilibrio tale da poter insegnare ai bambini il rispetto di genere (altrui e proprio) per il semplice motivo che ancora non hanno raggiunto tale equilibrio in loro stessi.
Le demenziali 20 regole che ho esemplificato, imposte dalle direttive che si ispirano alla ideologia Gender, porteranno quindi a una conseguenza inevitabile nelle scuole: abusi, facilitazioni della pedofilia, e traumi vari ai bambini.
5. A cosa serve l’introduzione della teoria teoria Gender.
A questo punto possiamo tirare le nostre conclusioni e capire meglio l’obiettivo della riforma Gender:
– l’obiettivo teorico della riforma è lodevole e teoricamente condivisibile: i bambini devono essere educati al rispetto di genere;
– la riforma conseguirà (volutamente, è il caso di dirlo) l’obiettivo opposto: aumenterà gli abusi sui minori nel lungo termine, e nel breve termine creerà la falsa contrapposizione tra progressisti e conservatori omofobi. Una riforma del genere, in mano a insegnanti e politici inconsapevoli e non in grado di gestire una problematica come quella del genere, sta producendo e produrrà sempre di più in futuro, scontri, tensioni, cause legali, ecc.: cattolici contro omosessuali; omosessuali contro eterosessuali; politici contro politici; genitori contro insegnanti; magistrati contro cittadini; in un clima in cui a risentirne e a restarne traumatizzati saranno soprattutto i bambini.
La riforma, cioè, si inquadra in quel contesto di riforme volute dal parlamento europeo in tutti i campi (economico, politico, finanziario, sociale, scolastico) per distruggere i fondamenti della società e ricostruirne una nuova basata sul NWO creando caos sociale ad ogni livello.
La tecnica è nota e ne abbiamo parlato in vari articoli e l’Europa la sta applicando un po’ ovunque.
Si parte da una premessa giusta (educare al rispetto delle diversità) e si fa una legge in parte giusta (educare i bambini alla sessualità) con qualche appiglio per ribaltare completamente il risultato e creare più caos di quanto già non ce ne sia (dando mano libera ai pedofili e ai pervertiti di poter agire liberamente nelle scuole).
I primi frutti dell’introduzione dell’ideologia Gender si vedono già.
Alcuni sindaci hanno ritirato alcuni libri ispirati all’ideologia Gender dalle scuole. Una maestra è stata denunciata da un rappresentante dell’Arcigay e linciata mediaticamente su tutti i giornali, per aver detto a scuola che l’omosessualità è una malattia (salvo poi essere scagionata dagli allievi che hanno detto “ma no… veramente ha detto tutt’altro…”) e la questione per giorni ha impazzato sui giornali come emblema del problema dell’omofobia in Italia (che solo la teoria Gender potrebbe sconfiggere).
Il Ministro dell’istruzione minaccia denunce contro coloro che sostengono che la riforma Renzi della “buona scuola” obblighi a educare sessualmente i giovani secondo le teorie Gender. La riforma, ha precisato la ministra, impone solo di educare al rispetto della diversità.
Ogni tanto nei giornali escono notizie di genitori preoccupati per i vibratori a scuola.
Una preside ha inviato una lettera al ministero per denunciare l’introduzione della teoria Gender nelle scuola, e il ministero ha mandato gli ispettori (sic!) ritenendo inaccettabile il comportamento della preside.
In una scuola sono state denunciate delle suore che, secondo quanto hanno detto i giornali, avevano fatto educazione alla masturbazione a bambini di 10 anni.
In alcuni comuni sono state fatte raccolte di firme.
La maggior parte delle notizie sono false e volutamente distorte, per poter essere interpretate come uno preferisce.
Come è falso che questa teoria sia “imposta” dall’UE; l’UE in realtà impone solo, con vari regolamenti, direttive, e indicazioni, di abolire le differenze di genere tra uomo e donna in tutti gli ambiti, il che è sacrosanto. In compenso però le teorie Gender nella scuola sono, di fatto, applicate in diversi paesi dell’UE.
Ma la situazione è di estremo caos.
Solo per fare un esempio personale, ho postato sulla mia pagina facebook un video dell’avvocato Amato, di tendenza dichiaratamente cattolica. Una ragazza omosessuale mi ha ritirato l’amicizia sentendosi profondamente ferita dal video (sue parole testuali). Un altro mi ha dato del fascista dicendo in aggiunta che probabilmente poi di nascosto vado a trans.
A riprova che non si può discutere serenamente di Gender senza creare conflitti.
Se sei contro questa nuova tendenza, sei omofobo e retrogrado. Se sei a favore, sei un pedofilo o un frocio.
6. Conclusioni e possibili soluzioni.
Dobbiamo quindi preoccuparci, gridare allo scandalo, arroccarci sulle vecchie posizioni, o sposare le teorie Gender?
Nulla di tutto ciò.
C’è invece la possibilità di trasformare la questione Gender in un’occasione favorevole per la crescita dei nostri figli e di noi stessi. Vediamo come.
Lo sfascio del sistema in cui viviamo è inevitabile, e questa ideologia porterà, col tempo, allo sfascio della famiglia tradizionale e dei valori tradizionali.
I bambini saranno spesso abusati e traumatizzati ma purtroppo, occorre dirlo, i bambini sono da sempre stati abusati e traumatizzati perché – in questo ha ragione l’ideologia Gender – l’imposizione rigida dei ruoli ha provocato da sempre una serie di problemi psicologici.
Il bambino è inoltre traumatizzato su vari fronti, non solo quello sessuale, e questo in tutte le epoche, perché la maggior parte dei genitori riversa inevitabilmente i propri disturbi personali sul bambino stesso, che fin da piccolo è costretto a subire limitazioni prive di senso, ad essere sgridato senza criterio, talvolta picchiato, è costretto a subire le urla dei genitori tra di loro, gli abbandoni, la violenza verbale e fisica che a volte sussiste nella coppia, ecc. Gli studi di Alice Miller in tal senso sono stupendi ed esemplificativi (“Il dramma del bambino dotato”, “Il bambino inascoltato”, “La fiducia tradita”, “La chiave abbandonata”, alcuni dei suoi testi chiave).
In tal senso nulla di nuovo sotto il sole dei bambini, che saranno “solo” costretti ad un ulteriore abuso oltre a quelli che quotidianamente subiscono dagli ignari genitori, spesso convinti di essere ottimi genitori.
Questa situazione di caos e ulteriore abuso, però, potrà avere effetti positivi qualora le famiglie si riapproprino del proprio ruolo, senza delegare alla scuola l’educazione dei bambini.
Se fino ad oggi a casa di sesso non se ne parlava, o se ne parlava male, oggi per arginare l’effetto traumatico della riforma Gender l’unica possibilità è che i genitori si sforzino sempre di più di dialogare con i figli, di accettare davvero le diversità e di spiegare loro che se l’insegnante si masturba in classe è solo un pervertito, non un educatore, e a fronte di un insegnante che vorrà “far provare nuove esperienze” al bambino di 9-12 anni, come da protocollo, gli si spieghi che forse, a quell’età, tali esperienze potrebbero provocarli un trauma e sarà meglio rimandarle magari a quando sarà adulto e in grado di decidere da solo quali esperienze diverse provare. E a fronte di un insegnante che esalterà l’omosessualità dicendo che è normale, invitando i bambini di 9 anni a farne esperienza, il genitore dirà: “sì tesoro, in effetti è normale, ma statisticamente l’80% delle persone è ancora eterosessuale, quindi direi che potrai fare queste prove più in là magari dopo i venti anni”.
Così magari, invece di portarli al doposcuola, forse sarà la volta buona che un genitore anaffettivo trovi una buona scusa per portare i figli con sé e passarci più tempo insieme.
In pratica, proprio perché la riforma Gender è arrivata nel momento in cui la famiglia si era deresponsabilizzata dal suo ruolo educativo, allora è proprio questo il momento buono affinché l’educazione sessuale dei figli venga riportata nel luogo principale dove dovrebbe essere effettuata: la famiglia.
MAESTRO DI DIETROLOGIA
16 Ottobre 2015 @ 16:57
Buon articolo, condivido tutto.
Secondo me, alla fine e nonostante tutto, sarà un bene.
Nell'immediato un male, ma alla lunga un bene. Ci sono due mondi dietro all'ideologia Gender…
Uno che è rappresentato dalle prime pagine dell'opuscolo ed un altro da quelle più ambigue e strumentali, il primo mondo è quello che prevalerà a lungo termine, il secondo è quello che subiremo nella prima fase dove verranno destrutturate le vecchie forme sociali.
pietro villari
16 Ottobre 2015 @ 21:19
Ciao Paolo, uno scritto gradevole, evidente frutto di una mens sana in corpore sano di mezza eta'.
A ben ponderare, avremmo tutti motivo di certezza nel credere che a lungo termine il NWO cambiera' tutto per nulla cambiare.
Tuttavia, i danni nel breve periodo rientrano nella logica cosmogonica del Bilanciamento: gli Dei hanno sete di Energia vitale e i giovani ne sono pieni. Ne abbiamo gia' discusso nel corso dei vecchi post degli anni passati relativi agli omicidi sacrificali e alle punizioni inflitte da famiglie massoniche e dagli Ordini dei cerchi interni.
roberto
16 Ottobre 2015 @ 21:34
Temo, caro avvocato, che questa volta le sia sfuggito qualcosa. A parte la signora da lei citata che è stata a vedere le donne cacciatrici e i maschi casalinghi, cosa folcloristica, la teoria gender ha qualcosa di drammatico: nega la diversità BIOLOGICA tra maschi e femmine e questa negazione è semplicemente assurda oltre che mostruosa. La teoria nasce nel cervello di John Money (1921-2006)che insegnava alla prestigiosissima John Hopkins University. Grazie alla sua teoria aveva aperto, dal 1965, una Clinica per l’Identità di Gender, dove si facevano operazioni plastiche e iniezioni di ormoni per transessuali. La faccio corta, avvocato. Stupì il mondo con la storia di David Riemer, bambino che fu da lui cresciuto "al Femminile" e che divenne Brenda. Brenda aveva un gemello maschio e Money pensò che era quello che serviva per dimostrare la sua tesi e cioè che di due Dna maschili uno poteva essere indirizzato al "femminile". Quando il bambino divenuto giovinetto si suicidò fu chiaro a tutti gli scienziati che Money aveva partorito una "cazzata" scientifica.. Finì rapidamente nel dimenticatoio e con lui la sua teoria gender. Quindi è inutile discutere su un fallimento. Il problema è che i poteri forti, per motivi che mi sfuggono e col pretesto del "rispetto per i generi", ci stanno martoriando in tutti i modi e tutti i giorni con queste fandonie. Tutti i media insieme, non le sembra sospetto? La saluto cordialmente.
Anonimo
17 Ottobre 2015 @ 12:25
Concordo in pieno con questo intervento. Un conto è insegnare ai bambini il rispetto per gli alti a prescindere da opinioni,convinzioni politiche e religiose,tendenze sessuali etc..altro conto è banalizzare la differenziazione biologica tra uomo e donna,ignorando l'evoluzione avvenuta in centinaia di migliaia di anni. Pensare che l'evoluzione dell'essere umano ha portato ad una differenziazione fisica tra uomo e donna,ma non a livello psicologico è,per me,inaccettabile e sbagliato.
Giuseppe Mignanelli
Anonimo
25 Luglio 2017 @ 15:21
In realtà il caso Riemer dimostra che non è possibile modificare l'identità sessuale delle persone, neppure con la riattribuzione (non voluta) del sesso. Prova lampante che non è il mondo esterno a dover imporre un modello ma che sono stimoli che fanno parte dell'individuo. Questo "predica" il "gender": Siamo come siamo e imposizioni arbitrarie sono pericolose per la salute psichica.
Mario Pansera
16 Ottobre 2015 @ 22:09
ma basta co sta teoria gender.. non esiste nessuna teoria gender. Esistono i gender studies che non hanno niente a che vedere con quello scritto nell'articolo. La teoria gender e' il nuovo spauracchio di bigotti e clericali… e basta co sta truffa. Andatevi a leggere qualcosa di serio sui gender studies
Anonimo
16 Ottobre 2015 @ 22:16
Sono molto contrario al Gender nelle scuole.
Io da piccolo non ho mai fatto ed. sessuale a scuola e sono ancora vivo!
Il vero motivo è quello di distruggere le fondamenta dell'umanità partendo dai bambini distruggendo la loro purezza ed innocenza, quando i bambini vanno lasciati in santa pace.
Vogliono così incoraggiare i bambini a diventare tutti omosessuali.
Io non ho nulla contro l'omosessualità, ma non va inculcata con la forza con il lavaggio del cervello.
La scuola deve solo istruire, mentre l'educazione per esempio per il rispetto del prossimo spetta solo ai genitori.
E' poi una materia inutile che non serve a nulla e per me anche dannosa visto che ogni bambino ha uno sviluppo psicologico ed una sensibilità diversa dall'altro e queste cose le possono sapere solo i genitori e non la scuola.
Per fare un esempio è come se mettessero come materia di studio come farsi crescere i capelli.
Ma non c'è bisogno perchè i capelli prima o poi crescono da soli…
Dipendesse da me abolirei soldi, scuola e lavoro per sempre,
perchè prima con la scuola e poi con il lavoro, siamo tutti schiavi e non c'è peggior schiavo di colui che non sa di esserlo…
Anonimo
16 Ottobre 2015 @ 22:53
Resto perplesso dall'articolo … che elogia la teoria di genere (mondo perfetto) ma di fatto afferma che NON è praticabile (anche perché il mondo è abitato dagli esseri umani che sono imperfetti di natura). Dunque se è una fantasia che resti tale … grazie! Personalmente gradirei che la scuola italiana fosse di alto livello, che insegnasse l'italiano, la matematica, la storia, la geografia, le lingue straniere (ancora oggi poco e male insegnate!!) mentre lascerei alla famiglia e al singolo individuo l'educazione sessuale (anche perché ogni individuo sviluppa la propria sessualità in età differente …).
Anonimo
17 Ottobre 2015 @ 1:25
È' apprezzbile questa Sua buona analisi.
Non sarebbe il caso di ritornare ad insegnare nelle scuole Matematiica o Italiano e mandare a quel paese quest'ennesima stupidaggine (ed è dire poco) dell'Europa?
La tragedia della scuola e' che viene chiamata ad EDUCARE (anziché limitarsi a dare conoscenze) e, ormai, il lavaggio del cervello imperante ha fatto passare questo per una cosa scontata e normale.
Il grado di controllo sociale attraverso la scuola e' pazzesco. Le famiglie, nella maggior parte dei casi, purtroppo, non se ne rendono conto.
Anna M. L.
laurama
17 Ottobre 2015 @ 5:33
Cit. Il bambino è inoltre traumatizzato su vari fronti" c'é anche il fronte, oltre a quello esaminato in questo articolo, della psichiatria che interviene in casi di deficit di attenzione o di iperattività, come denunciato da CCDU onlus, questa é un'epoca non facile per i bambini, non vorrei essere nei panni di quei genitori che hanno figli in età scolare. Bisognerebbe fare un bel respiro, fermarci un attimo e riflettere come abbiamo potuto arrivare a questo punto. Ma senza creare ulteriori divisioni come invece sembra voler fare l'Avv. Amato (nel video sulla pag. fb ) che vuole salvare un ambiente accusando l'altro.
Mario Pansera
17 Ottobre 2015 @ 9:48
io rimango slalordito dal livello della conversazione. Non esiste nesssuna teoria o ideologia gender. Ve la state inventando. Io lavoro nel campo delle scienze sociali nell'ambito accademico e le cose scritte sulla fantomatica teoria gender mi fanno rabbrividire. Esistono i 'gender studies', non l'ideologia gender. I gender studies, come altri rami della teoria sociale, partono dal presupposto basato sull'osservazione storica che il 'genere' (cioe il ruolo che il mascchio e la femmina svolgono in ogni societa) e' una costruzione sociale e come tale non e' immutabile ma dipende da contigenze ambientali e storiche. Punto! non esiste nessuna ideologia gender che traumatizza i bambini finitela di dire stupidaggini. …sui riferimenti al nuovo ordine mondiale… beh manco perdo tempo a parlarne. Andatevi a leggere Gramsci e M. Foucault per capire come funziona il potere altro che Nuovo ordine mondiale.
Anonimo
17 Ottobre 2015 @ 11:08
Cari Signori, ma come non riuscite a capire che la femminilizzazione del maschio serve al Potere in quanto il maschio femminilizzato è più docile, deprivato dell'aggressività testosteronica, dunque incapace di qualsivoglia virile ribellione? È per antonomasia un maschio passivo, che non si riproduce, oltretutto, e che è completamente succube "di chi gli sta sopra", sia a livello sessuale che politico. Datemi pure di omofobo, ma non censurate questa mia considerazione, grazie!
Anonimo
17 Ottobre 2015 @ 12:34
purtroppo non si parla mai del DIRITTO del bambino ad avere un ambiente sano ed eterosessuale, l'omosessualità, essendo un'eccezione, deve essere affrontata al momento opportuno come la sessualità e sicuramente NON DALLA SCUOLA !
le nozioni ed il metodo di studio spettano alla Scuola, tutto il resto alla famiglia che, per DIRITTO del bambino (parte debole da tutelare) deve rappresentare la naturalità della procreazione,ovvero una MADRE ed un PADRE…. le eccezioni le abbiamo imparati tutti, con rispetto ed educazione al momento giusto.
L'ugualitarismo uomo donna, o omosessuale eterosessuale, sono ideologie deteriori tipiche di un regime.
I modi del regime si vedono dalle spedizioni punitivi delle associazioni LGBT e dei loro seguaci…. chiamarli fascisti é fargli un complimento !
Anonimo
17 Ottobre 2015 @ 15:43
Finalmente un'analisi equilibrata e lucida. La questione chiaramente è molto ampia e complicata. Condivido quasi tutto il ragionamento, ma da madre che ha partorito naturalmente ed ha allattato per 3 anni una figlia , vorrei che si capisse e puntualizzo che dovrebbe essere maggiormente esposta la questione della differenza tra uomo e donna (sesso naturale) . Perchè un conto è lo stereotipo sociale del maschile e del femminile (una donna puo' fare il maschiaccio ma poi se vuole procreare deve partorire ,come un papa' puo' travestirsi da donna ma non puo' allattare un figlio al seno ). Quello che mi preme dire, che queste non sono mie "seghe mentali",e vanno comprese in chiave piu' ampia per capire il senso del ragionamento stesso. Posso ormai affermare per esperienza di vita personale e facendo paragoni, che un figlio a cui venga fatto mancare una base "naturale" abbia delle notevoli deficenze nello sviluppo. Basterebbe la logica per arrivarci e non occorre essere dottori. E' chiaro che il pediatra venduto o rincoglionito dal sistema capitalistico e uscito da un 'universita' corrotta non ammettera' mai questo, ma ci sono molti studi nuovi e vecchi che denunciano i danni PSICO-FISICI subiti dai figli cresciuti senza cure parentali chiamiamole "mammifere". Io stessa appartengo alla generazione del latte in polvere e vedo l'enorme differenza che c'è tra me e mia figla, io ho subito molti traumi sia emotivi che fisici, lei invece sta' molto meglio di me e non di certo per fortuna del caso ! Un altro punto da dover chiarire è cosa si intende per famiglia? La famiglia in una societa' strutturata deve essere per forza "istituzionalizzata" perchè è anche creatrice di fatto dei futuri cittadini e quindi responsabile diretta del risultato sociale futuro. Allora il bene tra le persone basta per considerare tutti i gruppi di famiglie adatte ad un' ipotetica societa' migliore? Ecco qui' il senso della mia critica… chi è capace di procreare? gli etero, oppure va bene che i i figli si possano far nascere tecnologicamente senza conseguenze negative per gli individui stessi e per la comunita' intera? Insomma non vedo troppo scontato il finale e figuriamoci l'ipotetco miglioramento dell'umanita', se andiamo avanti in questa maniera ignorante. Ignorante proprio del senso della vita e delle leggi che la regolano. Non credo che l'ndividuo sia equilibrato veramente se non ha il giusto rapporto con il fisico e lo spirituale, in quanto viviamo in uno stato sensibile e in una realta' tangibile.P.S La lista dell'essere umano perfetto è forte ma non la vedo cosi' utopistica, forse un tempo era cosa scontata….Mi piace pensare che molti nel loro piccolo stiano gia' lavorando con successo in quel senso!
pietro villari
17 Ottobre 2015 @ 17:28
Vedo che un commentatore ha tirato fuori il distintivo qualificandosi con il mitico "io sono dell'Universita', squadra Scienze Sociali", per farla completa ha quindi evocato dalla loro tomba gli scritti dei Gramsci e dei Foucault per comprendere il Potere (buonanotte…).
E quando mai in una qualsiasi Universita' italiana si e' affrontato seriamente (si lasci perdere il "professionalmente", perche' di quello qui ne abbiamo le tasche piene: si vendono a due soldi al mazzo)una ricerca sul vero Potere nella societa' postmoderna (ammesso che ne sia esistita una Moderna).
Hanno mai parlato, nelle Universita' ("Universitas" dovrebbe essere ben altra cosa, ma quello e' un problema vecchio di secoli) di cio' che resta di una vittima ? Vi hanno mai insegnato (nelle aule, non "altrove") il motivo delle cerimonie e dei rituali, il loro stretto rapporto con il Potere ?
Si ha idea di cosa significhi tracciare enormi cerchi al fine di "rovesciare" realta' sociali e non solo?
Sistrino
17 Ottobre 2015 @ 17:29
@ Mario Pansera
Appunto. I gender studies si sono occupati delle ideologie che le varie società avevano sul genere. E si sono accorti del legame che queste ideologie avevano con l'organizzazione sociale e l'ambiente.
Ora, sia la "teoria gender", che l'idea comune e tradizionale sul genere sono ideologie.
E' un fenomeno risaputo nelle scienze socali, che la conoscenza scientifica da loro prodotta, venga in un secondo tempo ad essere fagocitata dalla società stessa, e ovviamente "volgarizzata".
Poi, come la metti la metti, la scoperta dell'eros traumatizza un pò tutti.
Leggiti qualche articolo di Paolo sui delitti rituali, oppure vai a parlare con le persone più oppresse e marginali della società, per capire ancora di più, come funziona il potere.
pietro villari
17 Ottobre 2015 @ 18:45
La grande maggioranza della popolazione di una societa' appartiene alle classi tagliate fuori dal Potere (quello vero, stegocratico).
Questa "massa" fa parte dei beni di ogni Stato, intesi quali mezzi a disposizione del Vertice (che li considera propri) per espandere, conservare e tramandare il proprio potere. Non importa come: il fine giustifica i mezzi.
Per queste necessita' vengono costantemente svolte attivita' di manipolazione della realta', operando persino il caos controllato al fine che tutto cambi affinche' nulla cambi.
In pratica, bisogna periodicamente rovesciare la realta' per rinnovare la forza di un Sistema lasciando intatta la parte alta, sacralizzata, del Potere piramidale (non a caso raffigurato staccato dalla grande base tronca.
Per manipolare bisogna operare in termini magici, ovvero tracciare cerchi virtuali (il fine primario dell'Informazione,o meglio dei cosidetti Media) all'interno dei quali valgono solo le verita' e le leggi di chi li crea).
Paolo Franceschetti ha qui messo bene in luce quali problematiche si sono gia' verificate, o si manifesteranno nel breve e nel lungo termine, essendo stato recentemente tracciato un potente cerchio anche nel campo della Sessualita' delle masse,attaccando simboli al fine di operare in ambito razionale e (questa e' la parte piu' importante) in profondita', nel nostro inconscio.
E' cosi' terribile che esista qualcuno che ricordi, a tutti noi, come funziona il Sistema incui viviamo ?
Accept
17 Ottobre 2015 @ 22:30
Io credo che nella scuola di adesso come nella nostra società siamo arrivati alla disumanizzazione dell'essere umano . La scuola dovrebbe aiutare a diventare uomini donne consapevoli e responsabili. Se invece di inculcare nozioni nelle menti dei bambini si cominciasse ad insegnare il rispetto per sé stessi e per gli altri e che chi e diverso da noi e una sfida che serve a testare le nostre convinzioni credo che non ci sarebbe poi tanto altro da spiegare. Mi sembra che se la questione è l.accettazione del diverso allora si dovrebbe partire dalla base
laurama
18 Ottobre 2015 @ 7:17
Secondo me però é solo un problema degli adulti e i bambini non vanno coinvolti, al limite in qualità di adulti essere pronti nel saper rispondere alle loro domande, ma senza forzarli, soprattutto i più piccoli.
I bambini devono solo giocare liberi, e non manipolati, se leggete questo documento dell'OMS http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf a pag. 38 le fasce di età che dovrebbero essere coinvolte vanno da 0 a 4 anni.
Questa cosa a me sinceramente fa rabbrividire
Anonimo
18 Ottobre 2015 @ 8:48
Penso che l'educazione sessuale ad un individuo maschio o femmina debba essere insegnata dai genitori o se cosi non fosse sarà la vita ad insegnargliela.
Credo comunque che questa teoria sia partita dalle pari opportunità tra uomo e donna e questo credo sia giusto per cui passare ad esempio delle pubblicità dove si vede la donna che stira o pulisce il pavimento ed il marito che rientra dal lavoro sia ormai una cosa superata.
Leggo però a volte che la questione delle pari opportunità e diversità si confonde con altri argomenti. Sembra quasi che al genere maschile e femminile ( come dice con le sue sfumature che secondo me sono minoritarie e che devono essere rispettate) si aggiunga poi il genere gay. Qui si confonde nelle discussioni i generi con gli orientamenti sessuali. Perché si vuole confondere gli orientamenti sessuali con i generi biologico sessuali?
Anonimo
18 Ottobre 2015 @ 9:42
Non esiste nessuna teoria o ideologia gender! Basta accendere la televisione a una qualsivoglia ora della giornata per dimostrarlo!
Anonimo
18 Ottobre 2015 @ 10:28
http://ilmortificatore.blogspot.it/2010/09/giovanni-allevi-nuova-icona-gay.html?m=1
Giulia
20 Ottobre 2015 @ 18:49
E' divertente questo luogo comune delle"pari opportunità". La donna possiede un corpo in grado di promanare un potere reale ed effettivo ed il maschio no: dove sarebbe la pari opportunità?
Quando la donna prende coscienza della forza sovrannaturale che possiede, essa per prima comincia ad usare il proprio corpo come uno strumento, da qui la prostituzione sacra che ben conoscevano gli antichi.
L'omosessualità, la quale è parte del creato,si spiega comunque come sbilanciamento della sessualità in un vicolo cieco, da un punto di vista biologico in quanto è impedita la riproduzione e da un punto di vista metafisico in quanto è impedita l'unione del due nell'uno.
La scuola deve dare conoscenza tesa all'ideale della verità e della libertà, si parli pure di sesso ma solo nei suoi significati più alti e si accantonino assurdi totem quali l'uguaglianza dei generi: ragazzi e ragazze si orienteranno da soli secondo la propria indole.
Paolo Federico
Anonimo
20 Ottobre 2015 @ 20:28
Giusto o sbagliato che sia, sono i metodi dell'agenda del NWO che sono insopportabili: su ogni aspetto c'è una pressione ridicola, e zeppa di simbologie stucchevoli. Per spingere sul gender, su Mtv, hanno questa nuova veejay lesbica: si chiama Ruby Rose, è australiana. sIgnifica Rosa Rossa.
Anonimo
24 Ottobre 2015 @ 10:13
Scusa Mario, ma se non esistono teorie del gender come fanno ad esistere studi del gender, in inglese chiamati anche "gender theory"?…Non è più semlice dire che non esistono "idologie del gender" come affermano certi religiosi o la destra ecc ecc ?…
Il fatto è che le teorie del gender esistono dagli anni 60 e non sono questo grande spauracchio, ci sono molti pro e anche qualche contro (ad esempio l'ideologia tragica di John Money o anche certe controversie legate agli studi di Kinsey), però in Italia si preferisce delegare la riflessione alla propria fede ideologica.
Infatti, persona di destra "antigender" : "Stanno introducendo i gender che distruggono l'identità sessuale, promuovono l'ommosessualità per il volere del capitalismo e del satanismo, corrompono i nostri figli con ideologie malate, distruggono la famiglia tradizionale" ecc e persona di "sinistra", "non esiste nessuna fantomatica teoria del gender se non nelle menti dei malati cattolici e fasscisti, esistono i gender studies dagli anni 60" ecc….
Comunque, a proposito di costruzioni sociali, non c'è solo quello sessuale, ma anche quello politico da scardinare, visto che sopratutto in Italia le persone che si considerano di destra e di sinistra si comportano in modo stereotipato quando nella realtà "destra" e "sinistra", "fascismo" e "comunismo" o "capitalismo" sono solo costruzioni artificiali, e ancora a proposito dello spettro del cattivo capitalismo, non è m ai esistito e non esiste il sistema o l'ideologia del capitalismo ma è solo una fantasia dell'estrema sinistra comunista/anarchica o dell'estrema destra nazifascista, semmai sono esistiti e esistono modi di produzione economica detti capitalisti perché basati sul ruolo del capitale(in termini reali, non il fantomatico mostro con cui si identifica questa parola), ma un'ideologia del sistema capitalista non è mai esistita, così come la fantomatica dittatura del capitale, semmai tali interpretazioni l'hanno inventata gli anticapitalisti, e come tali sono precursori delle crociate antigender, vista la distorsione operata.
Per finire:esistono studi sul genere, non esiste una fantomatica dittatura del gender, esistono studi e pratiche basate sul capitale e il libero mercato, non esiste un fantomatico "sistema capitalista" che distrugge il pianeta e gli esseri umani, il resto dipende dal potere e dalle persone che lo usano…
Non a caso, e ben applicati gli studi sul genere miglioreranno la società, e gli studi e le pratiche basate sulla libertà economica hanno indubbiamente migliorato il mondo e la società, a meno che non si pensi che si stava meglio nei tempi primitivi quando si moriva a 50 anni oppure nei regimi "anticapitalisti" e catto e/o comunisti dove si muore di fame e non c'è la proprietà privata, le guerre, lo sfruttamento economico, la distruzione ambientale al contrario ci sono da sempre, e anzi sono diminuite in statistica proprio con la libertà economica e totale …
Esiste solo il potere
GREGG
24 Ottobre 2015 @ 12:42
Una bellissima vendita di una FAVOLE GRADEVOLE che distruggerà i morali, che permetterà gli abusi sessuali, emozionali, e psicolgici dei minori che hanno i loro Diritti ben definiti nel ONU. Sembra che una apertura al cancello dei pedofili, la pornagrica sui minori e un eccetazione ai nuovi, più giovani, incinti… e cosi avanti. MA DAI! BASTA CON LA RETORICA DELLA MENTE SANTA E GUARDIAM I FATTI REALI IN QUESTA SOCIETA' SEMLICEMENTE 'UMANA'.
Anonimo
26 Ottobre 2015 @ 12:32
Buongiorno Paolo e commentatori,
consiglierei a tutti di leggere qualche saggio di F.Dolto e Winnicot per approfondire attraverso i loro studi quale può essere la causa di deviazioni sessuali da adulti..il rapporto con la madre..il ruolo psicologico di una madre e di un padre che biologicamente hanno caratteristiche diverse..tutto inizia dal momento che si viene alla luce,i primi tre anni sono fondamentali per la costruzione della personalità,la madre come donna e il padre come uomo hanno delle differenze che in sintesi dovrebbero fare continuare la vita nel mondo secondo i canoni della natura. Tutte le devizioni che sono e che ci sono sempre state derivano proprio da quel rapporto simbiotico con la madre che il padre deve'spezzare'…e da tante altre cose. Consiglio vivamente la lettura originale di questi saggi. Cordialmente
Pino
26 Ottobre 2015 @ 15:44
Le cose non stanno come ce le raccontano: leggete le parole di un maestro di Yoga e poi fate le vostre logiche deduzioni….
http://saluteolistica.blogspot.it/2013/09/prof-veronesi-i-bisex-domineranno-il.html
Anonimo
29 Ottobre 2015 @ 21:07
E il bel libro della bella Enrica Perucchietti su questo tema? Lo vogliamo cassare, nonostante la sua importanza e accuratezza di analisi?
GREGG
30 Ottobre 2015 @ 6:40
Sono ritornato qui perchè in mia posta + arrivato un commento che non trovo qui, ma sono qui lo stesso. Sai una cosa, in generale, sia qui sia Facebook sia nelle vita quotidiana interna della 'MANTRIX' > quasi tutti scrivono… dicono… referiscono… suggeriscono > leggi un libro o un altro di una o l'altro/a. Ma è raro che qualcuno/a arriva con qualcosa originale che uscito fuori di Loro Stessi come un 'Essere' e non un pappagalloche vive e ripete i pensieri… opinioni.. tempi… mensogni… forse sbagli di un altro/a.
Fatti sono… questo programma è stato messo avanti da chi? Di sicuro sarà abusato da parte degli perverti di tutti i tipi e i Bambini saranno le vittime di qualche libro… qualche artista delle belle parole… qualche saggio che viva in una nuvole verde invece partecipare nella vita che fa schifo nella Realtà intorno i Bambini e loro Genitori in QUESTO MONDO e non tra le pagine di una o l'atro/a che forse era anche un perverto!
Mi dispiace… attualmente ed onestamente non nel senso che scrivo come sono le cose, ma perchè esistono troppi che devono mostrare una laurea… che sanno come leggere… che stanno diventando un 'Dio' (senza fregare per il mondo in quale vivono e loro responsibilità a proteggere e preservare questo mondo) e cosi avanti. Basta con il Look Mentale e focalizziamo sugli fatti reali e le statistiche sugli abiusi dei Bambini nel Vaticano… uffici dei politici… le streda intorno e le case vicini e cosi avanti e guardiamo il fatto che COLORO CHE ABUSONO I BAMBINI sono Papi, Prete e Suore, laureati e non, con o senso i titoli professionale o di lavoro, e cosi avanti. Hanno letto, scritto e gettato anche nel cestino i libri… di tutti i tipi e sono nelle scuole negli uffici dei preside che anche fanno trafficare la droghe… sono nelle classe e stanno spingendo anche la programma 'Gender'.