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18 Comments

  1. Anonimo
    30 Marzo 2008 @ 12:27

    “Davvero siamo in un momento di crisi dello Stato di diritto.”
    in italia casomai esiste lo stato di rovescio. 🙁

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  2. Anonimo
    31 Marzo 2008 @ 8:11

    in questo paese marcio chi si mette contro certa gente (mafia, casta politica, poteri forti occulti) fa una brutta fine. era già evidente ai tempi di falcone e borsellino… per fortuna de magistris è ancora vivo, per ora…

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  3. Peppe Rizzo
    31 Marzo 2008 @ 12:05

    Confido in una svolta…. La gente non ha gli occhi bendati per fortuna… Basta solo mettergli le cose davanti… I miei complimenti per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo Ingroia, De Magistris e tutti quei magistrati che sono impegnati nella lotta a questi ormai celebri poteri occulti

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  4. Anonimo
    31 Marzo 2008 @ 13:59

    bisogna vedere come andranno le elezioni… se vincerà ancora la casta attuale non ci saranno speranze, ergo la cosa migliore sarà andare via da questo paese marcio. tra due settimane vedremo…

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  5. Pierluigi80
    31 Marzo 2008 @ 15:56

    Per anonimo delle 15:59

    Credi davvero che le prossime elezioni siano determinanti?
    Riesci a trovare, con cognizione di causa, non azzardo a dire nemmeno schieramenti politici, ma anche solamente singole persone che siano fuori dalla casta attuale?
    Le tue affermazioni, a rigor di logica, potrebbero essere determinate da due fattori:
    – Utopia;
    – Militanza politica.

    Tornando al post, come potete giudicare la pubblicazione di un articolo del genere in un giornale “classico”?
    Ci dobbiamo aspettare la morte del giudice Ingroia e del giornalista?

    Oppure esiste ancora un barlume di liberta’ nell’informazione attuale?

    In ogni caso non si puo’ non apprezzare la pubblicazione di questo articolo da parte vostra sul blog, ribadendo la vostra apertura a 360 gradi.

    Un’ultima domanda: l’errore di battitura del nome del Giudice nel titolo e’ puramente casuale o vi e’ servito per attrarre internauti in cerca di ben altro??

    Saluti

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  6. Solange Manfredi
    31 Marzo 2008 @ 16:11

    Per Pierluigi80.
    Acci…è stato un errore di battitura…ma c’è anche da dire che Sigmund Freud su tali errori ha scritto volumi interi :-))))

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  7. Paolo Franceschetti
    31 Marzo 2008 @ 16:11

    L’errore del nome l’ho corretto subito… 🙂

    Non ci aspettiamo la morte di Ingroia più che altro perchè ha fatto una denuncia grave, ma pur sempre generica. Negli anni tantissime persone hanno fatto denunce così. Borsellino e Falcone senz’altro, ma anche il giudice Priore, la giudice Forleo, De Magistris, Colombo, Bocassini, e altri.

    Reply

  8. Pierluigi80
    31 Marzo 2008 @ 16:37

    La domanda era in senso chiaramente ironico…

    Reply

  9. Anonimo
    31 Marzo 2008 @ 16:55

    pierluigi, la mia è solo una speranza, del resto la speranza è l’ultima a morire… se poi la casta vince ancora me ne vado, non voglio perdere altro tempo in questo paese marcio.

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  10. Anonimo
    1 Aprile 2008 @ 16:10

    non voglio certo difendere i poteri occulti, ma mastella è un povero innocente? per me è il colpevole principale nel caso de magistris.

    Reply

  11. Nathan 2000
    2 Aprile 2008 @ 6:44

    E’ vero che il procuratore Ingroia è generico pur nella gravità delle sue affermazioni…. ma è, comunque, l’ufficialità! Nel senso che le sue affermazioni devono, necessariamente, essere frutto di conoscenze che gli derivano dal suo lavoro di inquirente. Del resto, qualche anno fa, una puntata di Blu Notte di Carlo Lucarelli, quella sul giudice Paolo Borsellino, parlava di “TRATTATIVA” tra apparati dello stato (per tramite di torbidi personaggi) e portavoce della mafia (vedi Ciancimino)…. ma era un programma televisivo! Per quanto potesse essere ben fatto, non era l’ufficialità.
    Il 23 novembre 2007, in una serata organizzata nella mia città, Potenza, in Basilicata, dall’associazione Libera, che aveva per tema la Legalità, era ospite il Procuratore Ingroia. E quella sera, la parola “Trattativa”, almeno in me, ha sortito un effetto diverso rispetto al programma di Lucarelli. Perché? Perché era l’affermazione di chi conosceva fatti (evidentemente con riscontri) che, fino a quel momento, avevamo potuto soltanto sospettare. Lui, invece, ce li poneva davanti in modo, diciamo così, brutale, come cosa comprovata. E questo fatto, non lo nego, aveva provocato in me seri turbamenti…. perché una cosa è il sospetto; ben altra è la conferma di un sospetto da parte di chi detiene informazioni circostanziate su un tema.
    La mia idea, dunque, è questa: mantenersi nei limiti del generale perché le notizie non devono sfuggire di mano a chi indaga…. ma mettere al corrente un po’ di persone circa alcuni fatti inquietanti è fondamentale.
    E mi auguro che personaggi come Ingroia si moltiplichino in maniera esponenziale nel nostro paese. In questo modo, le informazioni cominceranno a circolare con più frequenza ed avremo una speranza in più di poter guardare ai poteri forti con occhi diversi dalla semplice rassegnazione.
    Dott. Franceschetti, Dott.ssa Manfredi: continuate così perché siamo un buon numero di persone a seguirvi! E stiamo facendo il tam tam in rete per crescere di numero ed essere informati ed informare ogni giorno di più la gente.

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  12. Anonimo
    2 Aprile 2008 @ 6:58

    quando un magistrato serio cerca di fare chiarezza su certi grossi scandali viene eliminato in qualche modo. è evidente che siamo in un regime che non c’entra nulla con lo stato di diritto. la legge uguale per tutti è una favola purtroppo, e la colpa non è solo della casta politica…

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  13. Solange Manfredi
    2 Aprile 2008 @ 8:23

    Grazie nathan 2000 per il tuo incoraggiamento.
    Per quanto riguarda la “TRATTATIVA”, intercorsa tra apparati dello Stato e mafia, ne parleremo in un prossimo articolo riprendendo fonti ufficiali (ovvero le sentenze penali che, negli anni ’90, hanno dedicato interi capitoli alla vicenda).
    Un saluto

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  14. Anonimo
    2 Aprile 2008 @ 8:39

    La gente deve sapere, ma prima deve voler sapere, c’è ancora troppa gente che crede a quello che viene propagandato in TV, e ha perso la capacità di formularsi delle domande semplici ma necessarie.
    L’Italia è un paese di misteri, lasciato dal dopoguerra in un Truman Show di cui troppo pochi ancora si sono accorti. Speriamo che si inneschi un meccanismo di risveglio di massa, speriamo.

    Reply

  15. Fabio Piselli
    2 Aprile 2008 @ 9:46

    Indipendentemente dalla specificità degli elementi probatori a supporto delle accuse contro Mastella, strumentali o meno, è importante evidenziare il meccanismo della strumentalizzazione dell’azione giudiziaria da parte di poteri occulti, o meglio, non evidenti.

    Se un comunicazione di notizia di reato può far cadere un governo non credo che possa dipendere esclusivamente dal contenuto della notitia criminis stessa, ma dal suo potere estorsivo laddove questo strumento giunga nelle mani diverse da quelle dei magistrati puri

    la “trattativa” prende forma nel raggiungimento del minimo danno, al quale sembra che i magistrati si siano ormai abituati, sacrificando anche i propri colleghi più protesi al rispetto dell’obbligatorietà dell’azione penale, specialmente contro un membro delle istituzioni

    Nei fatti nei quali sono stato coinvolto, dal Moby Prince al caso Narduccimostro di Firenze, i poteri forti hanno avuto un ruolo effettivo, ingerendo nelle indagini o condizionandone l’indirizzo, ma non hanno ancora un volto definito

    Nel mio lavoro ho potuto sentirne il tipo di colloqui e la voce, comprenderne lo spessore sociale, ma è stato come ricostruire la foto di un perfetto sconosciuto rotta in mille pezzi

    rimane l’ombra, la presenza di questi soggetti occulti, che ascoltandoli si comprende che sono meno occulti di quanto sembra, meno nascosti di quanti si possa ipotizzare

    si nascondono nell’evidenza del loro ruolo, pubblico o privato, certamente tale da consentirgli un valido alibi sociale

    mi chiedo però, atteso il lungo tempo nel quale questi poteri occulti hanno periodicamente depistato, inquinato, “bollato” come possa avvenire il turn over interno, le dinamiche di cambiamento e di rimpiazzo dei ruoli e dei controlli

    non vi sono poteri occulti esterni ad una istituzione, ma tali poteri forti, durante gli anni, hanno consentito ai propri controllati di entrare nelle varie branche istituzionali, i quali col trascorrere dei decenni hanno ormai raggiunto dei ruoli verticistici proprio dentro le istituzioni stesse, non dovendo più perciò inquinare, depistare o “bollare”, ma semplicemente eterodirigere lo strumento notitia criminis, lo strumento indagine, i soggetti inquirenti versus i fatti inquisiti rispetto ai soggetti indagati, trattare quindi

    la mia follia prende forma nello stimolare una profonda indagine storica nei confronti di coloro che occupano ruoli chiave all’interno delle più importanti branche dello Stato

    le loro eventuale connivenze con eventuali organizzazioni o fratellanze massoniche, le loro parentele, il loro percorso di carriera rispetto ai risultati raggiunti e se tali siano compatibili con il ruolo acquisito e così via

    da offrire al confronto dl popolo italiano in nome di quella trasparenze di cui abbiamo bisogno per capire da chi siamo rappresentati e non governati

    il popolo italiano è il giudice supremo dei fatti che patisce, il quale ha il dovere di sostenere quei giudici delegati, i magistrati, nella lotta contro coloro che gli azzoppano le inchieste

    fidandosi ed affidandosi alla loro onestà professionale senza ingerire nei contenuti delle loro inchieste, per le quali ci sarà il tempo di valutarle dopo la loro conclusione

    credo che se un magistrato si senta appoggiato dalla collettività si senta altresì difeso contro i propri livelli superiori che magari ne “bollano” il lavoro e si senta perciò più stimolato a restare in toga e non mettersi il grembiule

    come dire, meglio essere noi popolo italiano i suoi fratelli…..

    Fabio Piselli

    Reply

  16. Anonimo
    2 Aprile 2008 @ 12:23

    http://www.pinomasciari.org/chisono
    ma in che paese siamo???
    ALLUCINANTE!!! 🙁

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  17. Abate Vella
    7 Aprile 2008 @ 12:59

    Caro Fabio Piselli,

    tu come Paolo e Solange potete affrontare le cose da un punto di vista “tecnico” perché questo fa parte del vostro lavoro.

    All’origine di tutto questo sta un solo fatto: l’Italia non é mai stato un paese sovrano ma solo una costruzione posticcia.

    Anzi due costruzioni posticce: una dal 1861 al 1945 ed una dal 1945 ad oggi. La prima ad uso e consumo dell’impero britannico, la seconda di quello americano. Anche se forse alla fine a comandare erano sempre gli stessi gruppi (esterni).

    La differenziazione economica tra nord e sud nasce da questo. Dal fatto che non si é mai permesso all’Italia di diventare uno vero stato. Le fandonie sui meridionali incapaci o mafiosi, il muro invisibile creato tra nord e sud sono elementi artificiali creati ad arte per far credere alla gente che questa differenziazione sia naturale ed ovvia.

    Se anche voi che avete qualche “arma” in piú riuscirete a guardare le cose sotto questo punto di vista si potrebbe dare un volto a tutto questo.

    Pino Masciari, nominato dall’anonimo viene deportato non perché la criminalitá organizzata ha non so quali connessioni, ma perché l’imprenditore calabrese stava di fatto intralciando il normale funzionamento dello stato.

    Reply

  18. Anonimo
    12 Aprile 2008 @ 12:23

    il povero pino masciari ha due nemici: la ndrangheta e lo stato! pazzesco ma vero. io sto pensando seriamente di andare a vivere all’estero…

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