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123 Comments

  1. Anonimo
    31 Ottobre 2008 @ 21:55

    Che vergogna…

    Mario

    Reply

  2. Anonimo
    31 Ottobre 2008 @ 23:27

    che ci sia qualcosa di subdolo in ciò
    che sta accadendo si sente nell’atmosfera claustrofobica creata ad arte dall’attuale governo…allertiamo tutti i movimenti progressisti e democratici allora!! La sorte di questa gente mi sta’ molto a cuore!

    Reply

  3. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 0:49

    E’ possibile sapere se (ALLO STATO ATTUALE)in Italia il numero di soldati, corpi speciali ecc. è tale da “tenere a bada” un eventuale vera, convinta e massiccia sommossa? Si ha notizia di possibile presenza in questi corpi di persone non italiane? Che ruolo potrebbero avere, nell’ipotesi considerata, gli Americani, presenti con le loro basi in maniera massiccia sul territorio?
    Mi sembrano domande a cui è necessario dare una risposta per rendere il quadro più completo.

    Reply

  4. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 6:51

    Bello! sembra propro tutto un’enorme conferma.

    Gemma

    Reply

  5. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 7:58

    Complimenti, davvero, per la lucida ricostruzione.
    Vorrei, però, sottolineare un’importante differenza rispetto al precedente tentativo di colpo di stato: la diffusione di internet che, negli anni ’60 non esisteva ancora.
    Solo grazie ad essa, credo – anzi spero – che ci salveremo.
    Emil

    Reply

  6. Fabio Piselli
    1 Novembre 2008 @ 9:17

    Inizio col dire che sebbene siamo gestiti da soggetti fragili non credo che saremo mai a rischio di un colpo di Stato, inteso come il classico golpe; mentre siamo esposti ai gravi rischi dello Stato dei colpi, intesi come quelle piccole e singole azioni compiute dal governante di turno per acquisire quel potere tale per non farsi spoltronare tramite il golpe emotivo, psicologico e percettivo attuato nei confronti della collettività che forma lo Stato, la quale lo sosterrà con la propria paura, con la propria debolezza, con la propria ignoranza.
    Non temo i rigurgiti eversivi o i piani di destabilizzazione per il semplice fatto che siamo già destabilizzati, temo invece l’impedimento di stabilizzarci “con mezzi propri” cioè con le capacità personali e sociali della collettività.
    Chi conosce la storia del nostro strano paese certamente riconosce alcuni segnali inquietanti, che abbiamo già visto negli anni bui della Repubblica e negli anni di piombo, ha motivo perciò di essere preoccupato rispetto al rischio della concretizzazione di quei piani di rinascita allora tentati ed oggi concretizzandi in modo più silente ed un tantino subdolo.
    Sono però cambiati gli assetti internazionali, sono scaduti alcuni requisiti essenziali affinchè una simile rinascita possa vedere il parto, ragion per cui non ci sarà un colpo di Stato ma solo tanti piccoli colpi compiuti dal governo di turno per derubare la collettività di quella capacità d’autonomia per comprendere la misura reale della propria libertà di scelta.
    Siamo infatti liberi di scegliere ma purtroppo abbiamo una offerta democratica che ci è liberamente “imposta” alla quale non partecipiamo in maniera pratica ed effettivamente democratica, se non con il presunto libero voto che è ormai diventato solo l’alibi della democrazia ma che in pratica non ci consente di partecipare al suo percorso politico, se non con le proteste laddove non siamo d’accordo, le quali saranno altresì strumento della politica per condizionarci con la paura.
    Noi votiamo, ci assumiamo la grande responsabilità della espressione della democrazia, per poi essere esautorati da ogni gestione del nostro voto, che è trasformato in un atto di fede e non più in uno strumento democratico che prevede anche un’eventuale riflessione o la sua messa in discussione laddove il votato non rispetti il mandato ricevuto dalla collettività.
    Abbiamo il potere della conoscenza offerto dal confronto con il resto del mondo, con ciò che accade nel resto del mondo democratico, nei paesi nei quali le cose funzionano, nei quali le leggi sono strumento sociale e non un mezzo di giustizia strumentalizzato, nei paesi ove la collettività osserva l’operato del governo e non dove il governo gestisce l’operato della collettività, nei paesi nei quali la coscienza del sacrificio proprio e dei propri avi per raggiungere la libertà attuale è elevata, pari alla coscienza della solidale reciprocità, di essere membri di un sistema che si basa sulla coscienza di esserlo, il sistema, governato da delegati e non da governanti per delega.
    Noi, italiandi, siamo ancora vincolati ad una mentalità che produce il regime, che necessita del gigante nano che catalizza la bassa statura della nostra democrazia per offrire la parvenza di una forza che non c’è, compensata perciò dai colpi e dalle furbate.
    Se vogliamo veramente assumerci la responsabilità della forza della democrazia nei confronti dei nostri governanti, dobbiamo iniziare a conoscere che cosa è la democrazia, oggi, non solo riferirci alla conquista della democrazia di ieri rispetto al fascismo.
    La democrazia, la libertà è “cosa nostra”, non è un dono o una cessione, è stata una conquista al prezzo del sangue, che non sappiamo usare, che non amiamo.
    Riflettiamo, se siamo capaci di esprimere la nostra proprietà democratica, costruendo qualcosa di solido con questo meraviglioso strumento, iniziando a farlo in prima persona e non per delega data a qualche votato; riflettiamo, se siamo solo capaci di rappresentare il timore di perdere il diritto di protestare, di lamentarci e basta per ciò che pretendiamo ci venga dato dal votato di turno.
    Noi, collettività, siamo la Democrazia, da esprimere, da conoscere, da scambiare e soprattutto da difendere dalla nostra stessa debolezza collettiva, perchè siamo troppo impegnati a seguire le nostre ambizioni egoistiche nate dalla nostra paura, che è il vero golpe che subiamo.
    Non ci manca nulla per essere liberi, abbiamo già tutti gli strumenti per applicare e vivere la nostra libertà, dovremmo solo riflettere sul concetto di libertà collettiva, che ha un prezzo anche in termini di sacrificio personale, oppure sul concetto di libertà esclusivamente personale che inevitabilmente dazia il benessere collettivo.
    Tutto quì, perciò prima di fischiare il marpione di turno, alto, basso, onesto, ammanagliato, rosso, nero o neutro, proviamo a chiederci quali sono gli strumenti democratici di cui disponiamo per porci e porlo in discussione, strumenti che non sappiamo usare, non oltre la manifestazione della nostra “ignoranza” fra l’espressione del dissenso e quella della rabbia.
    In poche parole è’ come aver sposato una gran bella donna o un gran bell’uomo, caldi e passionali, energici e vitali, per poi ignorarli perchè abbiamo paura di non essere all’altezza, lasciarli quindi marcire seduti sul divano, ignorando che proprio la passione e l’energia sono la loro vita, arrabbiandoci quando sarano gratificati da qualcuno altro che sembra poterne soddisfare le esigenze di passione, di energia, di vitalità, arrabbiandoci di essere cornuti per aver perduto qualcosa che abbiamo sempre avuto accanto a noi, ma che abbiamo sempre ignorato, che non abbiamo amato ma solo conquistato.
    Questo è ciò che facciamo con la bellezza della Democrazia, la lasciamo in mano a chi ne sfrutterà la debolezza, la frustrazione, arrabbiandoci perchè la vediamo maltrattare senza chiederci perchè non abbiamo fatto nulla per amarla, per farla crescere, per rinforzarla e per crescere con lei.
    Sembriamo essere solo un paese di cornuti che si attiva per protestare le lamentele, quelle che non riusciamo a fare a noi stessi.
    Cresciamo una volta per tutte, con la consapevolezza che la nostra libertà ed il rispetto della democrazia non dipendono dalla lateralizzazione politica, ma dalla nostra capacità di iniziare a prendere coscienza del valore della democrazia stessa, nella quale, proprio per il suo meraviglioso valore, c’è spazio per ogni libera lateralizzazione politica…
    Fabio Piselli

    Reply

  7. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 9:49

    Sign.Piselli, io sono d’accordo con lei ma è troppo utopico, troppo teorico tutto ciò perchè c’è troppo clientelismo, c’è troppo egoismo e ci sono milioni di persone che ancora vanno appresso a quello che si dice in tv e nei giornali…l’italiano si potrà svegliare solo e soltanto quando si accorgerà che in casa (ammesso che ce l’abbia ancora..)non c’è cibo per i suoi figli…la mia paura è che si vada a finire come in Cina dove i diritti violati sono all’ordine del giorno e le soppressioni violente e tutt’altro che democratiche…siamo su quella strada…Claudio

    Reply

  8. Fabio Piselli
    1 Novembre 2008 @ 10:02

    Claudio,

    non sia così pessimista, il mio frigo è vuoto,le mie rate sono inevase, ma ho ancora la libera scelta democratica di agire per fare qualcosa per risolvere il problema, quella di alzarmi e inventarmi una fonte di guadagno, da scrivere liberi a fare massaggi o far giocare dei bambini…

    in Cina manca proprio questo…

    La teoria è lo stimolo “intellettuale” per porre in pratica ciò che ognuno sarà capace di elaborare con il proprio pensiero, con il confronto e con il ragionamento autonomo…

    la pratica, giusta o sbagliata, è il pnesiero comunque imposto sul quale riflettere a posteriori…

    il fatto che milioni di persone si siano rese condizionabili è la democrazia, compresa la scelta di arrendersi al telecomando, invece di spengere la Tv e darsi altre opportunità…

    sforziamoci per proporre alle opportunità quindi…

    Fabio

    Reply

  9. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 10:24

    Per Fabio:
    “in poche parole è’ come aver sposato una gran bella donna o un gran bell’uomo, caldi e passionali, energici e vitali, per poi ignorarli perchè abbiamo paura di non essere all’altezza, lasciarli quindi marcire seduti sul divano, ignorando che proprio la passione e l’energia sono la loro vita, arrabbiandoci quando sarano gratificati da qualcuno altro che sembra poterne soddisfare le esigenze di passione, di energia, di vitalità, arrabbiandoci di essere cornuti per aver perduto qualcosa che abbiamo sempre avuto accanto a noi, ma che abbiamo sempre ignorato, che non abbiamo amato ma solo conquistato”.

    Descrizione sublime dello “stato” di cose, che mi trova d’accordo, sopratutto nel concetto di responsabilizzazione dello stato inteso come collettività. Attenti però a non farsi prendere dall'”ansia da prestazione” o meglio “paura di rimaner cornuti” perchè anch’essa è un mostro figlio della strategia della tensione….
    Forse, e tu mi insegni, metafora più significativa è quella del minore che ha subito violenza in famiglia e il cui senso di colpa per essere “parte del crimine” lo rende incapace in primis di essere consapevole (rimozione culturale, revisionismo storico, “paura-anzi impossibilità-di essere comunisti”), e di ribellarsi per poi per ricominciare a crescere e a vivere…Ne è pieno un secolo, di questo meccanismo.
    Segretius

    Reply

  10. Duffy
    1 Novembre 2008 @ 10:41

    grazie dell’ottimo articolo
    come sempre

    Reply

  11. Fabio Piselli
    1 Novembre 2008 @ 10:45

    Segretius,

    la prima azione che compio quando seguo un caso di “abuso” è l’identificazione della vittima rispetto al persecutore, proprio per rompere la catena del “segreto” che lo lega all’abusante…

    il trauma si elabora poi con la sofferenza e con la capacità di restistere alla sofferenza stessa, conscia ed incoscia, senza attivare dei meccanismi difensivi, come la rimozione per esempio..

    noi, collettività siamo cresciuti ormai dentro la democrazia, però siamo immaturi, esposti agli abusi ma non per questo delle vittime…

    la debolezza tende a collidere con il persecutore, con la sua volontà di sfruttare le poche risorse per influenzare quel senso di colpa per dominare la vittima e cooptarla nella sua cultura abusante…

    la vittima, specialmente matura cronologicamente (come lo siamo noi) ha la risorsa sociale e collettiva del confronto e della tutela reciproca e solidale, acquisita con la evoluzione e la maturità, oppure ignorata con la crescita immatura ed egoistica…

    sforziamoci di non cercare abusanti al momento e nemmeno di riconoscerci come vittime…

    sforziamoci solo di porre fine alle violenze….per poi capirne le responsabilità, collettivamente senza “proiettare” sui singoli persecutori o sulle singole vittime la nostra colpa e la nostra debolezza, altrimenti non cresceremo mai…

    F

    Reply

  12. Solange Manfredi
    1 Novembre 2008 @ 11:28

    Caro Fabio,
    io, personalemte, credo che una sorta di colpo di stato vi sia già stato con la ratifica da parte del parlamento che Trattato di Lisbona. Ratifica operata nel più assoluto silenzio senza spiegare ai cittadini cosa è stato firmato e cosa comporterà questo in futuro per l’esercizio della sovranità di cui sono titolari.
    Ma oltre a ciò oggi vi è una variabile in più rispetto al passato ed è una variabile che preoccupa il mondo: la crisi delle banche.
    Ora non so se anche in questo caso, come successo più volte in passato, un colpo di stato militare verrà solo minacciato per poi ottenere indebiti vantaggi calpestando ancora una volta la democrazia.
    Quello che è importante, e che cerchiamo di fare con la pubblicazione di questi articoli, è che le persone capiscano il meccanismo e non siano più vittime di una pericolosa strumentazione.
    Hai ragione quando dici che la forza è nella collettività, ma questa collettività deve essere consapevole ed informata altrimenti diventa “carne da macello” nella mani di pochi che la usano per scopi personali.
    Un abbraccio

    Reply

  13. Fabio Piselli
    1 Novembre 2008 @ 11:49

    Ciao Solange,

    pienamente d’accordo, credo che la reciproca esposizione sia indirizzata per comunicare un confronto collettivo…

    il problema del sapere nasce dalla volontà di essere informati e d’informarsi con tutti gli strumenti a disposizione…

    la minaccia grave che oggi subiamo è il futuro dei giovani, che rappresenta lo strumento estorsivo prima di tutto nei confronti dei loro genitori che dobbono investire sui propri figli, con tuti i sacrifici da valutare e pianificare anche in base alle scelte politico-economiche…

    l’azione che è posta in essere agisce proprio su questo, sulla minaccia della “stabilizzazione” economica delle famiglie, che ora sono assolutamente confuse rispetto alla ri-pianificazione degli investimenti sui propri figli, lo studio prima di tutto, seppur senza rinunciare al telefonino di moda purtroppo…

    Il resto, l’immagine dei militari armati in strada rappresenta il messaggio della “scadenza” interna italiana in favore degli investitori esteri, i quali, paradossalmente, sono stimolati ad aderire alla pianificazione di progetti “ad hoc”, industriali e mobiliari, nati dalla svalutazione di quelle realtà economiche interne che fino ad oggi hanno dato stabilità alle famiglie…

    in questo modo il riciclo fra l’economia sana e l’economia despota si basa sul ricatto verso il lavoratore medio, che vive da un lato la paura della perdita dell’impiego e dall’altra il terrore della perdita degli investimenti futuri dei propri figli nella speranza di una vita diversa..

    ..terrore compensato con la “pubblica gestione privata” della scuola, un vero invito a schierarsi con il padrone abbandonando quella parte politica che al momento non ha soluzioni immediate per il lavoratore medio..

    i golpe si attivano prima di tutto con la guerra psicologica, che passa attraverso la tanta paura ed i pochi soldi, che stimolano debolezza e frustrazione, compensata dai sorrisi ampi e ricchi dei padroni…

    è la tecnica del persecutore, che si mostra coi gli stivali lucidi di fronte alla sua stessa vittima piena della propria cacca, la quale per fuggire dal prorpio puzzo si allea al male per sconfiggere la paura del male…

    vedrai che tra non molto si apriranno numerosi concorsi per entrare nelle forze armate e di polizia, utili a soffisfare le esigenze di lavoro delle sacche più povere, a fornire “educazione” rispetto alla precarietà dello studio in assenza di un lavoro stabile…

    il golpe non è sulla collettività ma sul paese, inteso come risorsa economica da proporre nelle trattative internazionali, che una volta erano basate sul rischio militare e nucleare, oggi solo su quello industriale e bancario…

    “…prima lo svalutiamo per ridurne il peso commerciale, poi lo epuramo delle tossine, quindi lo rivalutiamo e lo poniamo sul tavolo delle trattative con il nostro assoluto valore e la totale gestione…”

    non ho paura die militari sulle strade, sono e restano quel che son sempre stati, manovalanza.

    ho paura dei colletti bianchi, meno “massicci”, meno visibili, meno dotati ma che ci stanno facendo un mazzo così…

    fermare loro è la priorità.

    iniziando a capire quale è il valore economico del nostro paese nel mercato internazionale con una proiezione a 10 anni, specialmente in sede di investimenti energetici ed in base alle alleanze post elezioni USA…

    F

    Reply

  14. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 13:42

    Fabio solo due precisazioni:

    -non siamo nati nè vissuti in democrazia
    – dobbiamo prescindere dagli Usa (sopratutto ora che sembra possibile se non ovvio, almeno per i non Italiani), come da altre possibili dipendenze, proprio per sperare in un qualcosa che assomigli alla democrazia.

    Altrimenti é inutile parlare di liberartà dai persecutori, che vengono invece definiti salvatori, alleati….
    La metafora continua…

    Segretius

    Reply

  15. sytry82
    1 Novembre 2008 @ 14:15

    Hai citato anche i provocatori in piazza, ebbene, un video che gira su youtube … inizialmente tolto dal web, poi rimesso, (forse perchè chi come me lo aveva visto fece rumore sul proprio blog affinchè fosse ripubblicato) mostra proprio uno di questi provocatori all’opera.
    Interne ha bucato talmente tanto la fortezza informativa dei media tradizionali, che Mentana ieri sera ha dovuto presentare un contro video per cercare di convincerci che il ragazzo immortalato in quel video era un normale militante ……… un normale militante che sale per ultimo nel cellulare della polizia e “casualmente” era disponibile l’audio della sua conversazione al telefono … insomma chi lo riprese si muni anche di una giraffa per sentirlo meglio, forse era un veggente!

    buon week end,
    Giovanni.

    Reply

  16. Fabio Piselli
    1 Novembre 2008 @ 14:33

    Segretius,

    il male minore rispetto ai persecutori laddove abbiamo scelto di abusare come tiranni…

    sono cresciuto in una Repubblica Democratica, a scartamento ridotto e con una alleanza dominante, ma in libertà rispetto ai regimi dai quali siamo stati liberati…

    il nostro paese si basa sull’equilibrio delle alleanze, ieri militari oggi più “economiche” per quanto condizionate da una economia industriale militare…

    la recente mediazione italiana nel riallaccio dei rapporti russolibici la dice lunga rispetto all’acquisizione di quel potere che tanto abbiamo cercato, prima con l’impero Italia, ora con l’azienda Italia…

    F

    Reply

  17. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 15:38

    Ci sono provvedimenti che non vengono presi perché sono impopolari e invece andrebbero presi: bisogna affondare il bisturi o non si può guarire il malato. L’immunità ai grandi dovrebbe essere esclusa, perché al Governo dovrebbero andare persone senza macchia e che non si macchiano mai».Oggi la massoneria non esercita nessun potere. Ci sono tre, quattro comunioni che contano e che dovrebbero chiedere che gli elenchi dei massoni non debbano essere consegnati al commissariato. Rotary, Lions, associazioni sportive o religiose non hanno questo dovere e la massoneria dovrebbe prendere dallo Stato non il segreto ma la riservatezza. La P2 era riservata, non segreta, ed è stata perseguitata per distogliere l’attenzione da altre questioni». «Archivi completi non né ho mai conosciuti: alcune cose vengono sepolte nell’oblio e poi possono riemergere».
    «Le stragi ci sono sempre state e ci saranno sempre perché non c’è ordine: infatti sono arrivate dopo gli anni ’60. Se domani tornassero le Br ci sarebbero ancora più stragi: il terreno è molto fertile perché le Br potrebbero trovare molti fiancheggiatori a causa della povertà che c’è nel paese». «Le stragi sono frutto di guerra tra bande». Gelli Licio

    Reply

  18. Cangrande
    1 Novembre 2008 @ 15:49

    Tutto bello, tutto giusto, l’articolo. O quasi….

    L’articolo è iniziato su Piazza Navona, con la contrapposizione, “la sinistra”, la “destra”, etc….

    Il “palazzo” si sta cagando addosso.
    MAI dal dopoguerra è accaduto che studenti di destra e di sinistra manifestassero a braccetto.

    Per una causa condivisibile o meno, non è questo il punto….

    La Casta DEVE poter usare la contrapposizione del “divide et impera”. Da che mondo è mondo.

    Il “solve et coagula” massonico.

    Gli infiltrati o utili idioti (ma propendo per la prima ipotesi), erano ben altri.

    Vi posto il link del video, ad ora, ormai, diffusissimo:

    http://www.youtube.com/watch?v=5wTeI_tatoY

    Gradirei commenti.

    Grazie per l’ottimo lavoro che fate !

    Reply

  19. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 17:16

    mah, da un po’ di tempo leggo tutti i commenti e mi sembra di capire che siete un club molto chiuso di gente che si risponde a vicenda con anticonformistiche visioni di accadimenti attuali, che un po’ mi hanno contagiato (senza peraltro che voi abbiate tenuto in alcun conto il mio commento….sob sob..il mio piccolo contributo…neppure cassato, ignorato!!!Eppure ci credevo…)
    Scmbiatevi i numeri di cellulari e non se ne parli più…)

    Ma parlando seriamente (dopo il motivato sfogo precedente) mi chiedo alcune cose:

    1. se quanto dite fosse scomodo il sito non esisterebbe da tempo come è già successo per altri che per un motivo o l’altro vengono fatti sloggiare.
    Qui prodest tutto questo ?
    QUAL’E’ IL POTERE CHE VI CONSENTE ANCORA DI ESISTERE COME BLOG?????Sicuramente sarete monitorati e controllati ma dicendo solo chiacchiere siete innocui oppure ancor peggio contribuite a sviare l’attenzione su cose non rilevanti.

    2. se anche la sinistra aveva in cantiere una legge per bloccare la libertà del web ed iniziare a “schedare” ciò che ora può avvenire (apparentemente) in libertà, perchè il governo Berlusconi non ha ancora fatto un decretino prima di ogni altra cosa? Tenendo conto anche della P2…(e la P1 cos’è??)

    3. che senso ha rendersi conto di certe cose e continuare a ripeterLe all’infinito??
    “E quanti sono i gradi?”
    Perchè ? Per sviare ulteriormente l’attenzione? Esitono i buoni o i buoni sono dei s..aioli telematici?
    Ossia quali sono, volendo considerare veritiere e davvero importanti le vostre affermazioni, le alternative al masochistico senso di sentirsi governati da sette se davvero (dubito ergo sum…) voi ne siete fuori?

    Non fate i permalosi clubbisti!

    ‘Syg’

    Reply

  20. Fabio Piselli
    1 Novembre 2008 @ 18:16

    come la metti giù triste…

    non è così complottisitica la cosa..

    F

    Reply

  21. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 19:39

    E ancora c’è chi, porta sul corpo le conseguenze di un’aggressione che gli ha “aperto” gli organi interni e quasi spappolato il fegato. Che ha addosso una sentenza di morte, con la quale giornalmente, convive, cercando di non pensarci.
    Oppure chi, riceve e viene violata attraverso messaggi di intimidazione a non andare avanti o (ultima, in ordine di tempo)denigrata attraverso una serie di falsità e stereotipi: classica dinamica che ‘certi poteri’ attuano quando, a cercare la verità è una donna: la denigrazione sessuale.
    Che motivo c’è di chiudere il blog? Sarebbe soltanto un’anomalia. Mentre la(messi)scena deve essere normalizzatrice.
    La coreografia dell’o-sceno, si trasveste della banalità del luogo comune.

    fosca

    Reply

  22. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 20:04

    A proposito di denigrazione ma avete letto?
    Mez, stampa Gb ironizza su prove contro Amanda «Il pm si è ispirato a un blog esoterico»
    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=33876&sez=HOME_INITALIA
    Risposta della Carlizzi
    ILLAZIONI CALUNNIOSE E DIFFAMATORIE.
    Quanto riportato nell'articolo ,di ciò che ha pubblicato il The Independent, è a mio avviso, un ulteriore danno che si va preparando per gli imputati dell'omcidio di Meredith Kercher.
    Per quanto affermato sul mio conto, provvederò a tutelare la mia immagine presso le competenti sedi.
    Tuttavia, sarà bene ricordare, che il PM Giuliano Mignini, applicò nei miei confronti un provvedimentio di custodia cautelare con arresti domiciliari, provvedimento che tuttavia non ha scalfito in me il rispetto che si deve ad un rappresentante delle nostre Istituzioni.
    E sarà bene anche documentarsi sulla motivazione della sentenza a carico di Rugy Guede, e dei decreti di rinvio a giudizio per Amanda e Raffaele. Infatti il Giudice, che pure ha ritenuto di condannare l'uno e di rinviare a giudizio gli altri due, ha respinto ogni ipotesi con caratteristiche esoterico-rituali, essendo invece convinto che si sia trattato di un gioco di sesso estremo con violenza carnale, finito male.
    Sono pertanto affermazioni false e calunniose, nonchè lesive della credibilità mia ma anche del PM Mignini, che di certo non sembra un magistrato vittima del plagio mediatico proveniente dalle mie libere opinioni.
    Perchè non si punta il dito contro tutti quegli illustri opinionisti ed esperti che su questo caso hanno parlato e parlano dai salotti televisivi?
    Perchè non si commenta invece ciò che l'imputato Spezi Mario, ha scritto sul suo sito, e che forse ha fatto temere al Giudice il pericolo di fuga dei due?

    Reply

  23. Anonimo
    1 Novembre 2008 @ 21:25

    siamo già in pieno regime… per ora è un regime abbastanza soft, ma forse presto diventerà hard, vedremo…
    intanto chi fugge all’estero fa benissimo, qui la situazione politica ed economica è veramente brutta e il peggio deve ancora arrivare…

    Reply

  24. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 21:48

    Non c'è da meravigliarsi delle operazioni carliziane (personalmente avendo avuto una diretta esperienza ….direi addirittura prevedibile), sarebbe l'ora che la facesse finita di far danni, quello che scrive il quotidiano Britannico è solo a danno del nostro Sistema Giudiziario e a piena soddisfazione della carlizzi & co. ……le manovrine continuano, che schifo e che palle.

    Reply

  25. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 21:56

    Dopo le richieste di falsa testimonianza (mi riferisco a quel che Babbini avrebbe (falso) detto….ti ricordi Gabriella ? lo hai chiesto a due persone che conosciamo), le falsità raccontate a destra e a manca ( il figlio illegittimo Carpigiano del mostro di firenze)………e ancora, ancora ….ancora e ancora. Quanto ancora vuoi far di danni ?

    Reply

  26. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 22:01

    Aspoetto una querela adesso……e falla questa volta, invece di fare come i bambini e dire : pinocchio……ti ricordi ?

    Reply

  27. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 22:02

    Aspetto una querela adesso……e falla questa volta….invece di solo minacciarla

    Reply

  28. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 22:02

    Aspetto una querela adesso……e falla questa volta….invece di solo minacciarla

    Reply

  29. Stefania Nicoletti
    1 Novembre 2008 @ 22:05

    5 commenti in 14 minuti.
    Non male come media, per uno che il 23 ottobre scorso, cioè 9 giorni fa, alle ore 20:42, aveva dichiarato:
    “Comunque, tanto per essere chiari, non ho più nessun interesse a scrivere su questo blog, perchè quel poco che potevo fare l’ho fatto, e quindi ho esaurito le mie motivazioni di partecipazione, peraltro in un “circolo” di discussioni affrontate in termini che non condivido, non capisco e giudico molto negativamente nel metodo.”

    Reply

  30. Paolo Franceschetti
    1 Novembre 2008 @ 22:09

    Syg… mi dispiace non aver risposto ad alcune tue domande ma evidentemente mi sono sfuggite. Spesso mi assento per lavoro uno o due giorni e magari mi perdo delle cose. Mentre Solange, invece, risponde solo quando gli gira bene e ha gli astri a favore. Il che non capita spesso.
    Stefania Nicoletti non so perchè non ti abbia risposto.

    Parto dalla domanda numero tre. Chi sono i buoni? Molte persone comuni. Alcuni politici che però non si rendono conto della situazione, oppure sono impossibilitati ad agire come vorrebbero. Sono diversi i buoni. Ma al potere ce ne sono pochi, perchè negli ultimi decenni i migliori sono stati emarginati.

    Le alternative al masochistico sentirsi governare da sette è rendersi conto che nei secoli scorsi si stava anche peggio. Bastava dire che la Madonna non era vergine per essere mandati al rogo. Oggi un pochino più di libertà c’è, e questo proprio – paradossalmente – grazie alla massoneria.

    Il perchè berlusconi non abbia fatto una cosa del genere non lo so, ma prima o poi lo faranno o cercheranno di farlo.

    Quanto a noi e al nostro sito e al perchè noi siamo ancora vivi è una cosa che mi domando spesso anche io.
    Prima di tutto hanno cercato di farci fuori tre volte a testa a me e Solange. E ci siamo salvati solo grazie al nostro angelo custode, o ad un gran culo come preferisci. Mentre una volta tornai a casa e trovai Solange priva di conoscenza avvelenata, e chiamai l’ambulanza. Non sappiamo cosa volessero quel giorno e qual era il loro fine. E siccome in genere non entro mai in camera di Solange quando dorme, quel giorno entrai solo perchè notai che i cani avevano un atteggiamento strano: Altrimenti sarei andato a letto come sempre e non so se l’indomani Solange sarebbe stata viva.

    Inoltre riceviamo un numero di minacce settimanali sufficienti a farci domandare se moriremo di vecchiaia.

    Gurdando altre persone che fanno il nostro lavoro, e che si sono occupate delle cose di cui ci occupiamo noi, vedo che alcune sono morte (penso a Giuseppe Cosco e Cecilia Gatto Trocchi). Altre sono ancora vive, come la Carlizzi, Marcello Pamio di disinformazione, Padre Villa, i ragazzi di Comedonchisciotte, Fabio Piselli, e altri. Ma sono vivi grazie ad una serie di coincidenze e di condizioni favorevoli non facilmente ripetibili, come accade per noi.
    Tra queste condizioni favorevoli c’è. comunque, la fortuna, perchè Piselli, ad esempio, è stato comunque riepmpito di botte e messo dentro un auto a cui hanno dato fuoco. La Carlizzi ha subito diverse volte dei tentativi di farla fuori e il figlio è stato investito in un incidente stradale non certamente casuale…

    Reply

  31. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 22:13

    Cara Nicoletti, dopo aver letto l’articolo sul Messaggero…..abbi pazienza ma non ho retto, è troppo. Umanamente inopportabile. Non ho voglia di polemiche con te, sento solo la necessità di non starmene zitto davanti a certe schifezze.

    Reply

  32. Stefania Nicoletti
    1 Novembre 2008 @ 22:21

    D’accordo, Fabozzi. Ma perché farlo qui? Gabriella ha un suo sito e dei suoi contatti.
    Sull’articolo del Messaggero non mi esprimo. Dico solo che riprende un articolo inglese che però sembra scritto in quel di Firenze, per poi approdare a Canary Wharf, per poi rimbalzare a Roma. Il percorso sembra essere Firenze-Londra-Roma.

    Reply

  33. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 22:22

    La carlizzi l’ha già fatto con tutti quelli che si sono occupati del caso del cosidetto mostro di firenze, direttamente o indirettamente, lavorando al discredito della persona. Come mai un soggetto “dotato di poteri divini” che “riceve dei doni” dall’aldilà in forma di rivelazioni, si abbassa poi a chiedere a taluni di fare falsa testimonianza ?

    Reply

  34. Paolo Franceschetti
    1 Novembre 2008 @ 22:22

    Senti Fabozzi…
    ti chiedo scusa ma non riesco proprio a capire.
    Non censuriamo mai nulla e non sarà questa la volta che lo faremo. Però vorrei che se posti qualcosa su questo blog, almeno ti spiegassi meglio.
    Qual è il problema?
    A che fatti alludi?
    Cosa intendi dire con le cose sensa senso che hai detto?

    Inoltre: perchè ti rivolgi a Gabriella sul nostro blog? Gabriella in genere NON legge il nostro blog e tantomeno legge i commenti dietro ai post, quindi le tue domande, oltre che incomprensibili, non arriveranno alla persona a cui devono arrivare.
    Vuoi spiegarti quindi meglio?

    Reply

  35. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 22:24

    Perchè qui ? Forse perchè è abbastanza letto quello che qui viene scritto….solo per questo, niente polemiche.

    Reply

  36. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 22:27

    Franceschetti, ho scritto qui per il semplice fatto che qui ho letto il post anonimo sull’articolo del messaggero.

    Reply

  37. giuseppe fabozzi
    1 Novembre 2008 @ 22:34

    Riguardo poi alle cose senza senso :
    1 Ho scritto molto chiaramente che la Gabriella Pasquali Carlizzi ha richiesto in due occasioni a soggetti che conosco, di fare falsa testimonianza sul caso del cosidetto mostro di firenze.
    2 Ho buone e consistenti ragioni per pensare che il comportamento della suddetta persona non è nè chiaro nè tantomeno rivolto alla ricerca della verità.
    3 Sono stato più volte minacciato dalla stessa di querela per le ragioni più assurde, gradirei questa volta averne una 🙂

    ….perchè lo sto scrivendo qui ? Perchè è letto da TUTTI o meglio da MOLTI.

    Reply

  38. cives
    1 Novembre 2008 @ 23:16

    salve. poche cose in riferimento all’articolo in commento.
    1. qual’è il ruolo della alitalia in tutto ciò?
    2. chiedo all. avv. francescehetti, potrebbe spiegare da giurista la sostanza della modifica agli articoli del codice penale citati e la loro non attinenza coi reati di opinione?
    3. sulla militarizzazione. ma davvero i militari sul territorio sono tanti da poter essere utilizzati a quel fine? . numericamente non mi sembra quella gran potenza di fuoco. in fondo altre volte in passato sono stati dispiegati senza propositi eversivi, come per l’operazione vespri siciliani.
    chiedo ancora all’avvocato, potrebbe fare i nomi dei politici ‘buoni’ di cui parla nel suo post? la bindi ha detto, dopo l’uscita di cossiga e la ricomparsa di gelli bisogna vigilare… e cossiga ha risposto – stando alla repubblica – che la bindi è brutta stupida e cretina. ma l’emerito nel merito ha taciuto, pare.

    Reply

  39. cives
    1 Novembre 2008 @ 23:22

    più precisamente

    (ASCA) – Roma, 31 ott – ”Tornano i fantasmi del passato ed e’ inquietante che in Tv vada in onda l’autocelebrazione di Licio Gelli e un nuovo tentativo di inquinare la vita pubblica”. Ad affermarlo e’ Rosy Bindi (Pd), vicepresidente della Camera. ”Non abbiamo mai avuto dubbi -aggiunge- su chi era davvero Berlusconi e sulla sua iscrizione alla P2. Di questo dobbiamo essere tutti grati a Tina Anselmi che ha avuto il coraggio di scoperchiare la trama pidduista. Dopo i suggerimenti di Cossiga su come condizionare il movimento degli studenti e le dichiarazioni di Gelli dobbiamo essere ancora piu’ avvertiti e vigilanti sui rischi che corre la nostra democrazia”.

    P2/ Cossiga: Rosy Bindi e’ brutta, cattiva e cretina
    “Prima pensavo che fosse brutta ma intelligente”
    postato 1 giorno fa da APCOM
    ARTICOLI A TEMA

    Roma, 31 ott. (Apcom) – “Pensavo che Rosy Bindi, la ‘cattolica adulta’ da cui non sono disposto a prendere lezioni di etica, né sessuale né politica né di altro genere, fosse brutta ma intelligente, mentre è brutta, cattiva e cretina”. E’ quanto dichiara il senatore a vita Francesco Cossiga, circa le dichiarazioni della vice presidente della Camera sulle parole di Licio Gelli.

    Cossiga ricorda anche che “a suo tempo lei accettò di essere candidata contro Tina Anselmi da due esponenti della Dc che rimproveravano Tina di aver maldestramente gestito la commissione d’inchiesta a danno di esponenti della Dc, coinvolgendoli con la P2 con la quale avevano al massimo avuto lo stesso genere di rapporti che avevano avuto Fanfani, Moro e molti altri, me compreso”.

    Reply

  40. Anonimo
    2 Novembre 2008 @ 2:20

    Reply

  41. Solange Manfredi
    2 Novembre 2008 @ 8:33

    Per cives.

    “chiedo all. avv. francescehetti, potrebbe spiegare da giurista la sostanza della modifica agli articoli del codice penale citati e la loro non attinenza coi reati di opinione”

    Abbiamo già scritto un articolo spiegando giuridicamente la cosa. Lo trovi all’indirizzo:

    http://paolofranceschetti.blogspot.com/2007/11/attentato-agli-organi-costituzionali.html

    Reply

  42. Anonimo
    2 Novembre 2008 @ 11:10

    Rispondo a Cangrande:
    la rissa del 29 è stata un messinscena da parte del governo, per fare “divide et impera” sull’ Onda Anomala degli studenti:
    1) C(K)ossiga che in un’intervista anticipa la strategia da usare (forse per avvisare).
    2) Verso le 10 un camioncino, non autorizzato, si fa largo, a furia di cazzotti, nel corteo organizzato dai Cobas, dove ci sono soprattutto liceali.
    “Nuove immagini e testimonianze
    contro i fascisti di piazza Navona”
    http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-5/foto-sequenza-navona/foto-sequenza-navona.html
    “Ho visto quelli del camion bianco
    aggredire e picchiare i ragazzini”
    http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-5/ltestimonianza-prof/ltestimonianza-prof.html

    3) I media ed i giornali berlusconiani iniziano immediatamente ad incolpare la sinistra, anche grazie a dei video girati sia da quelli del blocco che dalle tv.

    Sui video, vorrei spendere due parole:
    1)nel video che ha pubblicato il blocco, si vedono soprattutto ragazzi dai 20 anni in su, mentre, come ho detto prima, in quel momento dovrebbero esserci ragazzi dei licei
    2)Ci sono dei video strani:
    http://it.youtube.com/watch?v=hFtUMqREeNY
    Che “casualità” uno del blocco che riprende per caso la rissa scoppiata
    Dei video che dovrebbero far pensare come questo:
    http://it.youtube.com/watch?v=xw6JrPS4j9A
    dove vengono ripresi i manifestanti di sinistra che entrano in piazza navona con i caschi mentre la polizzia li sta a vedere.

    Per non parlare poi delle aste di bandiere fatte di legno massiccio, illegali, e non di plastica, o dei caschi che avevano quelli del blocco al momento della rissa: se erano andati lì pacificamente perchè avevano con loro i caschi?

    Come ha detto la Guzzanti ad Anno0: tra un pò ci ritroveremo un paio di quelli là in parlamento 😐

    Gelli dice che è anche tempo di BR: l’ultima volta che sono scese in campo era per favorire il precariato, oggi voglio vedere a cosa serviranno…

    Reply

  43. Anonimo
    2 Novembre 2008 @ 14:53

    Reply

  44. Anonimo
    2 Novembre 2008 @ 18:48

    “E se, come già successo in Argentina, la gente assaltasse le banche per riavere i suoi soldi?”

    Risposta: non servirebbe a un PIFFERO, per il semplice fatto che “i soldi” (sic !) nelle banche NON-CI-SONO !!
    Provate già oggi a presentarvi allo sportello di una QUALUNQUE banca italiana per prelevare 10.000€ e ascoltate la risposta…
    Questo peraltro E’ NORMALE, in quanto “i soldi” (sic!) le banche LI PRESTANO; anzi col meccanismo del CREDITO FRAZIONARIO addirittura le banche il denaro – sotto forma di credito bancario – LO CREANO DAL NULLA, e su questo denaro creato dal nulla LUCRANO dei begli interessi(vedi la definizione di “banca” contenuta nell’Enciclopedia Britannica: “la banca lucra interessi sul denaro che crea dal nulla”)

    Domanda: dopo la BASTONATA presa dalla sinistra tutta alle scorse elezioni A CHI GIOVA creare disordine?

    Reply

  45. Anonimo
    2 Novembre 2008 @ 18:54

    A proposito di “colpi di stato”.

    Questo interessante post ne ha citati due che – se ho ben capito – sono mezzi falliti e mezzo riusciti (o il contrario…).

    Sarebbe forse più interessante parlare di quello PIENAMENTE riuscito pianificato nel 1992 sul Britannia… qualcuno ne sa qualcosa ?

    Reply

  46. Anonimo
    2 Novembre 2008 @ 22:32

    Ch.mo Prof. Franceschetti la ringrazio per l’attenzione…
    …non so…un conto è leggere in giro e scrivere qualcosa sul proprio blog in un periodo di “cazzeggio” in attesa “magari” di trovare un lavoro decente all’interno dello splendido “ambiguo” mercato del lavoro che ci fa studiare (immotivatamente) fino a 40 anni con master e stramaster per poi lasciarci sulla strada…,un conto è farlo come “secondo lavoro” come fa Lei.
    Un’ ultima curiosità, se ha tempo altrimenti non importa…e poi taccio per sempre…
    Che cosa contrappone a tutte le cose che combatte?Anche perchè questo Suo modo di accostarsi suppongo la penalizzerà non poco in ogni ambiente, non da ultimo quello giuridico…. .. . .
    Mi dispiace aver appreso del dott. Cosco che combinazione è Stato il mio primo casuale approccio a questo genere di tematiche.
    Il suo sito era molto…esoterico ma anche…”cattivo”.
    Una bella dose di concretezza ed aggressività che avevo subito curiosamente percepito (contrariamente a coloro cui raccontavo quanto letto) e che suppongo poi riversasse nei libri…
    Alle volte mi vien da pensare che ad essere banali,semplicistici o “inconsapevoli ingenui” menefreghisti ci sia solo da guadagnare.
    Forse a lungo termine no, ma chi può dirlo?
    boh
    Rinnovo il grazie.
    ‘SyG’

    Reply

  47. Paolo Franceschetti
    2 Novembre 2008 @ 23:39

    Ciao Syg.

    Non ho capito la domanda. In che senso “cosa contrappongo alle cose che combatto”? Che significa contrapporre?

    Quanto alla mia vita professionale finora non sono stato penalizzato eccessivamente. Ho avuto qualche difficoltà, ma nulla di grave.
    Il peggio, a mio parere deve ancora venire.
    Per adesso il problema maggiore è che hanno cercato di farmi fuori.
    I lavori che ho perso grazie a ciò di cui mi occupo, per la verità, considerato l’ambiente, è stato meglio perderli che trovarli.

    Mi hanno buttato fuori da un istituto di roma con cui collaboravo, e poi ho scoperto che il direttore di tale istituto – con cui ho lavorato a stretto contatto di gomito – era un assiduo frequentatore del cerisdi, il centro dei servizi segreti di Palermo da cui azionarono l’autobomba di Via D’Amelio e da cui parti la telefonata che avvisava Brusca dell’arrivo di Falcone a Punta Raisi, prima della strage di Capaci.
    Posti così non li rimpiango davvero.
    Il problema l’avrei avuto se continuavo a stare li in mezzo.

    UN saluto
    Paolo

    Reply

  48. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 0:19

    la strategia della tensione giova a chi sta al governo… lo abbiamo già visto negli anni ’70 e dintorni, e ora a quanto pare stanno facendo le prove… e ora al governo non ci sono certo i comunisti… e gelli, ammiratore di berlusca, è un fascista dichiarato. insomma, il problema per ora non è certo la sinistra…

    Reply

  49. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 0:44

    E’ davvero un periodo preoccupante. Bisogna stare in guardia e saper leggere i significati dei fatti che accadono, senza degenerare in un inutile cospirazionismo.

    L’articolo è molto interessante. Cosa, però, fare una volta che daranno il via alle danze?

    Ad esempio, perché non organizziamo una manifestazione per cacciare Gelli dalla TV?

    Reply

  50. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 1:39

    e cosa dire della legge elettorale porcata fatta dalla destra? grazie a quella porcata infame i piccoli partiti sono rimasti fuori dal parlamento, dove la sinistra non esiste. credo che sia l’unico caso in tutta europa. anche un ragazzino, se è sveglio, capisce che il regime di questo paese non è certo di sinistra…

    Reply

  51. Paolo Franceschetti
    3 Novembre 2008 @ 8:19

    Ai due anonimi…

    Il problema itlaiano principale E’ la sinistra.
    Perchè chi ha fatto vincere questa destra è stata la demenziale campagna elettorale della sinistra.
    E il demenziale modo di governare della sinistra.
    Che però – questo è il punto – non è demenziale, ma frutto di un piano preordinato e voluto a monte, tra destra e sinistra.

    Secondo.
    Perchè dovremmo cacciare Gelli dalla TV scusa?
    Preferisco Gelli a Costanzo e Santoro.
    Perchè Gelli, almeno è… Gelli.
    Ma Costanzo che apparteneva alla P2?
    Berlusconi, tessera 1816 della P2?
    Cossiga lo hanno fatto Presidente della Repubblica.
    La differenza rispetto a Gelli non la vedo. Anzi si. Gelli mi pare più intelligente di altri.

    E se conosci la Rosa Rossa, e ti leggi “La rosa Rossa, il futuro della sinistra” e poi leggi la recensione di Rossana Rossanda sul manifesto, dal titolo “La rosa e la croce” capirai che nessuna differenza passa tra Bertinotti e Gelli.
    E anzi. Io preferisco Gelli. Almeno lui si sa bene chi è. Chi sono i massimi esponenti di questa sinistra, invece, ancora lo hanno capito in pochi.

    Reply

  52. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 9:34

    infatti il governo precedente è stato un disastro, ha perso le elezioni e ora abbiamo un osceno governo di destra, senza dubbio. e se abbiamo una casta politica pessima la colpa è ovviamente della gente che l’ha votata, per l’ennesima volta. ergo io sono innocente. 🙂

    Reply

  53. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 13:53

    Reply

  54. cives
    3 Novembre 2008 @ 16:25

    beh se governi con gruppi assolutamente eterogenei dini mastella diliberto ..e non hai la maggioranza se non grazie alla montalcini ed a qualche altro novantenne non eletto è ovvio che non puoi fare. se prodi avesse condotto una maggioranza coi numeri che ogni volta ha berlusconi allora potremmo giudicare.

    potreste postare l’articolo della rossanda La rosa Rossa, il futuro della sinistra” grazie in anticipo

    Reply

  55. cives
    3 Novembre 2008 @ 16:49

    trovato l’articolo, lo posto io. mi sembra un normale intervento di un comunista su chi non vuol fare più la rivoluzione e legge il mondo in maniera diversa da lui. che c’è di massonico?

    LA CROCE E LA ROSA
    Rossana Rossanda

    Cesare Salvi ha scritto un libro chiaro e senza reticenze sulla crisi dei Democratici di sinistra e da dove ricominciare per mettervi fine (“La rosa rossa”, Mondadori, Milano 2000, pagg.142, L. 24.000). La crisi – egli scrive – è clamorosa fra gli iscritti e i votanti, in caduta verticale proprio quando l’allargamento ad area del vecchio partito avrebbe dovuto farli crescere. Le cifre dei DS restano di tutto rispetto: seicentomila sarebbero gli iscritti (anche se si stenta a vederli, nella chiusura della maggior parte delle sedi e de l’Unità) e 5.400.000 sono stati i voti alle europee del 1999. Ma erano già due milioni e mezzo di meno rispetto al 21 aprile del 1996, e non recuperati da Rifondazione Comunista. E poi nelle regionali del Duemila i DS, dove si presentano in lista separata perdono ancora 1.600.000 voti; in Lombardia, dove si presentano con Martinazzoli, prendono meno voti che nel 1996 da soli. A questo calo corrisponde un astensionismo mai raggiunto in Italia: sono i voti di sinistra che hanno disertato.
    Salvi esamina i voti in un tempo ravvicinato, perché ritiene che fino alla prova del 1996 – sconfiggere Berlusconi e andare per la prima volta al governo – l’elettorato dell’ex PCI, pur turbato dal cambiamento del nome e dalla scissione, abbia rinnovato una fiducia. Sono i quattro anni dei DS nella maggioranza del governo che mettono fine alla delega. E così oggi i DS sono fra i “socialisti” europei una forza minore. Non solo, ma avvelenati dalla persuasione che, differentemente da Francia, Germania e Gran Bretagna, e per lungo tempo la Spagna, in Italia una forza che si richiami sia pur vagamente al socialismo non ce la farà mai a guidare una coalizione che raggiunga la maggioranza dei voti, non mettono più freno alla rincorsa al centro, contendendo al Polo l’opinione moderata con argomenti moderati.
    Ma la deriva è iniziata da tempo. Salvi la denuncia solo ora – qualcuno dice “Fuori tempo massimo” – come se anch’egli avesse concesso un tempo d’appello al partito scombussolato dal 1989 e dall’oscillazione del gruppo dirigente sulle prospettive di lungo termine. Sa che la prospettiva liberista è stata scelta almeno da quando l’euro è stato raggiunto e la “fase due” non si è aperta, donde la crisi del governo Prodi. Ma se brucia i vascelli soltanto ora, è perché non vede neppure ammessa dalla leadership del suo partito la sconfitta alle regionali del 2000, che segnano oltre al rovescio elettorale la sua scomparsa dalle regioni storiche del nord, come è stata un segnale funesto la perdita di Bologna, roccaforte che pareva dover restare rossa o almeno rosa. Veltroni e D’Alema rifiutano di parlare di sconfitta, o se incidentalmente la ammettono, la attribuiscono a un essere gli italiani fondamentalmente di destra, quindi da catturare con argomenti sempre più moderati.
    E nel medesimo tempo rifiutano qualsiasi discussione e consultazione del partito. La proposta ancora vagamente lumeggiata al Lingotto di essere una forte socialdemocrazia lascia il posto alla scelta, non esplicita ma perseguita un passo dopo l’altro, di diventare un partito democratico sul modello americano. Né le perdite del New Labour né le proprie frenano la dirigenza DS dal puntare a un bipolarismo fra il centrodestra, somigliante ai repubblicani, e un centrosinistra diventato partito dei democratici. Distinzioni di classe non ce ne sarebbero più e quelle di “valori”, che Veltroni peraltro ha cercato fuori da una genealogia socialista, stingono ogni volta che si presenta una spinta di destra. I DS le vanno incontro, sulle questioni sociali, sulla sicurezza, sulla scuola, sulle pretese vaticane. Molto oltre i limiti d’una moderna democrazia repubblicana.
    Per questo Salvi parla. Egli pensa che l’errore viene dall’89: non si era opposto alla svolta e la considera necessaria ancora oggi, ma ritiene che essa sia andata di molto oltre il segno. Non ha cancellato quanto del Partito comunista era o pareva subalterno all’Urss, ne ha cancellato l’identità sociale. E lo ha fatto sia nel cambiare il nome – abiura cui altri partiti in Europa non si sono piegati – e senza aprire un onesto esame della propria storia, valori e limiti, liquidando del tutto quel ruolo democratico e progressista del PCI nel quale Salvi – venuto alla politica nel ’68, giusto a venti anni – aveva creduto di trovare una gestione antiestremista ma coerente della spinta di quegli anni. Così facendo si sono perduti militanti ed elettori, devastati nelle ragioni della propria vita.
    E non più rappresentati nei loro interessi e fini, a partire dai diritti del lavoro. Questo è l’argomento centrale de “La rosa rossa”. La scelta preliminare caratterizzante d’un partito socialista è rappresentare il lavoro e i suoi diritti. È l’unica vera ragion d’essere dei comunisti o socialisti o socialdemocratici: rappresentare la classe di coloro che non hanno mezzi di produzione, dipendenti o eterodiretti, nel dominio planetario del capitale globalizzato. Giurista di formazione, Salvi espone la tesi come un’ovvietà giuridica, dalla quale deriva un’intera teoria della società: il rapporto di lavoro non è assimilabile ai contratti retti dal diritto civile. Essi presuppongono una parità fra contraenti che nel rapporto di lavoro non è data: è l’antica critica di Marx sul limite che la struttura sociale mette alla libertà.
    Dire questo oggi è sommamente eretico. Significa non solo che il lavoro è pagato sempre meno di quel che rende (è sfruttato, ammette la coscienza comune) ma che un contratto di lavoro non è come gli altri, che hanno per oggetto una cosa – una terra, un edificio, una vettura, un prodotto o un servizio – ma intelligenza, forza fisica e psichica, competenza moltiplicate per il tempo. Che non sono “cose”, sono inerenti all’io, alla persona, alla sua sopravvivenza e realizzazione. Non possono perciò essere valutate dal mercato, come non lo è il corpo dallo schiavismo in poi. Nessuno può possedere il corpo e la mente dell’altro, che sono un unicum e sono lo strumento della umana libertà. Tutto quel che di essa è messo a diposizione o utilizzato ha dei limiti, va dunque regolata in altro modo che lo scambio fra cose, tenendo fermo e invalicabile un essenzialmente umano, cui ordinare la società e in essa i rapporti di proprietà, di produzione, di servizi e di mercato. Tirate le somme, l’idea del socialismo, dalla prima alla terza internazionale, è riducibile a questo.

    §

    Il lavoro dell’uomo non è riducibile a merce: questo è un approdo della modernità, che va oltre, e a dire il vero contro la spinta naturale all’appropriazione dell’altro (per non parlare dell’altra), da dominare o mettere a frutto per la propria sopravvivenza. Ma su questo principio è nata la sinistra, non solo sull’equilibrio fra libertà e uguaglianza, che Norberto Bobbio ricorda sempre. E con questo si rivendica non solo il diritto al lavoro in quanto accesso a una sia pur inuguale distribuzione del reddito – richiesta minima del disoccupato e garanzia per l’occupato di poter almeno parzialmente progettare la propria esistenza. Si sottolinea la peculiarità dei diritti del lavoro, che non può essere acquistato o venduto a qualsiasi condizione, fungibile, usa e getta, separato dalla persona che lo eroga. È per questo che il contratto di lavoro non è riducibile al resto dei contratti civili.
    Affermandolo, Cesare Salvi mette il dito sull’ingranaggio del discorso spesso vago del liberismo o dell’antiliberismo. Il problema non è tanto e soltanto se il capitale si sposta o si scambia, ma quali esiti ne derivano per il lavoro dal quale dipende la sua riproduzione. Se questo è l’orizzonte, la sfera politica gli impone dei limiti – percepisce una tassa sugli spostamenti finanziari, stabilisce l’obbligo del contratto e i suoi livelli minimi salariali e normativi, dall’orario alle condizioni di lavoro, vieta lo scioglimento unilaterale del rapporto da parte dell’impresa. Implica insomma un’iniziativa autonoma del politico rispetto ai meccanismi puri del mercato, e una serie di interventi in settori strategici per lo sviluppo. Sono dunque lo Stato o i governi locali, dove si esprime una volontà collettiva o il rapporto di forza fra volontà conflittuali, a garantire un campo che il mercato non può né ignorare né scompaginare oltre un certo limite.
    Tener ferma questa “inflessibilità” implica ordinare le priorità politiche, valutare in termini non puramente monetari la spesa sociale, iscrivere in essa i diritti delle parti. Ad essa inerisce il costo del Welfare, cioé l’accesso a prestazioni che non riguardano solo i lavoratori ma tendono a essere universali, beni in sé, anch’essi diritti non acquistabili né vendibili. Ne deriva un ruolo del “pubblico” che si é tentato di azzerare, come dipanando una matassa, dai diritti del lavoro – ragion d’essere d’un partito socialista, o comunista o socialdemocratico, è nel come arrivarci che si è delineata una differenza – discende una diversa architettura della società. Quando una formazione politica vi rinuncia non è più né socialdemocratica né comunista né socialista – è liberista.
    Ed è questo passo che ha compiuto o sta compiendo il partito dei DS, smentendo anche quel minimo di ispirazione che egli vede nella mozione conclusiva del congresso del Lingotto. Ma se sulla periodizzazione di questo processo si potrebbe discutere, è un fatto che con la sua uscita il problema è posto dall’interno di quel partito, da un suo ministro al governo. Che D’Alema, esplicitamente liberista, non registri, che Veltroni, intento a rutellizzare le truppe, non apra bocca si può capire: che la sinistra dei DS non lo discuta e faccia suo e non lo presenti alla base è sorprendente. E sarebbe sorprendente che non facesse lo stesso la CGIL, investita ormai nella sua ragion d’essere.
    Ma è tema decisivo anche per Rifondazione e per le forze della cosiddetta sinistra critica. Esso rimette infatti in discussione un tema sul quale è sceso un non innocente silenzio, il peso del lavoro nella valorizzazione del capitale, troppo presto, e con un uso discutibile dei Grundrisse, gettato nel nulla. E verrebbe al dunque il discorso sul riformismo e la socialdemocrazia quando una rivoluzione non è – e non è detto che più sarà – all’ordine del giorno. Viene al dunque un confronto con le pratiche antagoniste radicali ma parziali ed eminentemente simboliche. O su un conflitto ridotto al solo terreno sociale. Su tutto questo sarebbe interessante verificare accordi e dissensi, riaprendo un dialogo che con l’attuale dirigenza dei DS è finito.

    Reply

  56. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 17:01

    Dal suo blog, l’esponente del Pdl avanza pesanti insinuazioni
    “Abbasso la mignottocrazia, viva la Repubblica”
    “Calendarista delle pari opportunità
    quali favori ha fatto al premier?”
    Il senatore Guzzanti ancora contro la Carfagna, duro attacco a Berlusconi
    di MARCO PASQUA

    “Calendarista delle pari opportunità quali favori ha fatto al premier?”

    Il ministro Mara Carfagna

    ROMA – Paolo Guzzanti, senatore di Forza Italia, torna a criticare Silvio Berlusconi e, stavolta, attraverso le pagine del suo blog, se la prende anche con Mara Carfagna. Il ministro viene definito “calendarista alle pari opportunità”, “inadatta” a ricoprire quel ruolo. Non solo: quella di Berlusconi, nei suoi confronti, sarebbe stata una “nomina di scambio”, offerta in cambio di qualcosa che il senatore non specifica.

    Una presa di posizione che fa seguito alle dichiarazioni, rilasciate lo scorso 8 ottobre, quando Guzzanti aveva attaccato il premier per aver lodato la Russia di Putin. “Berlusconi mi fa vomitare”, aveva detto in quell’occasione. Adesso critica senza troppe mezze misure il ministro delle Pari Opportunità: “Secondo quanto dicono alcuni testimoni che considero credibili, attendibili e tutt’altro che interessati – scrive nei commenti, rispondendo ad un suo lettore – esistono proporzionati motivi per temere che la signorina in questione occupi il posto per motivi che esulano dalla valutazione delle sue capacità di servitore dello Stato, sia pure apprendista. La sua intelligenza politica è nulla”.

    Ancora: “Resta aperta una questione irrisolta: quali meriti straordinari hanno condotto questo giovane cittadino della Repubblica ad una carriera così fulminea? Mi chiedo come questa persona abbia ottenuto il posto”.

    Ma l’accusa di Guzzanti è più pesante, perché è quella di una vera e propria nomina di scambio, un favore fatto alla Carfagna dal premier. Facendo riferimento ad alcune intercettazioni mai pubblicate dai giornali, ma che lui avrebbe letto, Guzzanti risponde ad un lettore che gli chiede se le “nomine di scambio” fossero più d’una: “Per quel che ne so, dai testi oculari, più di una. Per questo lo scandalo sarebbe devastante, costituzionalmente e istituzionalmente devastante. Più di scambio, tratterebbesi di compenso. Come scrisse Cossiga: ‘ai miei tempi si offriva un filo di perle o un appartamento'”.

    Guzzanti è padre della comica Sabina, alla quale proprio la Carfagna ha chiesto un milione di euro di danni. A chi lo attacca per questa sua presa di posizione contro la Carfagna, Guzzanti dice: “C’entra il senso dello Stato, il primato delle regole, la limpidezza della democrazia. Abbasso la mignottocrazia, viva la Repubblica”. E nel post vero e proprio, il senatore si chiede se sia possibile che in una democrazia “il capo di un governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito, emozionato, soddisfatto personalmente? Potrebbe essere il suo giardiniere che ha ben potato le sue rose, l’autista che lo ha ben guidato in un viaggio, la meretrice che ha ben succhiato il suo uccello, ma anche il padre spirituale che abbia ben salvato la sua anima, il ciabattino che abbia ben risuolato le sue scarpe”. Infine, un altro interrogativo: “è lecito o non è lecito che si faccia ministro in uno Stato immaginario e anzi in un Pianeta di un’altra costellazione, una persona che ha come suo merito specifico ben soddisfatto il capo del governo?”.

    (3 novembre 2008)

    Reply

  57. Stefania Nicoletti
    3 Novembre 2008 @ 17:10

    Titolo: “La Croce e la Rosa”.
    Che c’è di massonico?

    Reply

  58. cives
    3 Novembre 2008 @ 17:38

    si certo. vabbè sono anche simboli della politica e non solo da tanto. insomma non è che chi dice croce dice massoneria, via…. probabilmente nel libro si parla dell’incontro delle culture cattolica e socialista che poi si incontreranno nel pd. quello che non capisco, e per cui chiedevo chiarimenti, è che rilievo abbiano le parole della rossanda di cui all’articolo citato. cioè la rossanda che dice che neanche rifondazione comunista ricordi le sue radici liberiste e stia divenendo liberista… mi sembra siano discussioni che leggiamo e sentiamo ogni giorno, niente di che

    Reply

  59. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 17:44

    Lascio a voi. Sul blog di Grillo Marco Travaglio parla di Licio Gelli, P2 e massoneria parlamentare. Non mi convince del tutto…voi che ne pensate?

    Gemma

    Reply

  60. Stefania Nicoletti
    3 Novembre 2008 @ 18:00

    Certo Cives, ma mica TUTTO l’articolo è un messaggio. Sennò sarebbe troppo facile. I messaggi vengono nascosti.
    L’articolo parla del libro “La Rosa Rossa”. E guarda caso viene intitolato “La Croce e la Rosa”. Già questo mi sembra un vero e proprio “manifesto”, prendendo a prestito il nome del giornale.

    Quanto a Travaglio… Troppo facile parlare di P2. Ormai della P2 ne parlano tutti. Fra un po’ anche i giornalisti enogastronomici si metteranno a parlare di P2.
    Ora poi che c’è questa polemica su Gelli che va in tv, nessuno perde occasione per parlarne. Tantomeno uno come Travaglio. E se ne fa una gran cagnara. Il punto è che anche tutto questo è voluto. I media parlano della legittimità o meno della presenza di Gelli in tv, per sviare l’attenzione sui veri e propri segnali che Gelli ha lanciato a chi di dovere.

    Reply

  61. cives
    3 Novembre 2008 @ 18:28

    questo può essere già un inizio di risposta. certo che anche voi quanto a cripticità … ma dico io, se voi vedete sto messaggio, esplicitatelo, no? che messaggio nascosto esiste in quell’articolo che sarebbe anticipato dal titolo? ammetto sono un pò in confusione. dunque a me era parso che franceschetti citasse l’articolo perchè lì la rossanda denunciava il fatto che bertinotti fosse uguale a tutti gli altri leaders. non per dire che la rossanda lancia messaggi massonici…

    Reply

  62. Paolo Franceschetti
    3 Novembre 2008 @ 20:46

    Cives… è molto semplice.
    Un libro come quello di Salvi nasconde più di un emssaggio, a vari livelli.
    Il messaggio esplicito è: il futuro della sinistra è nella rosa rorsa, nel far parte di questa organizzazione, nel proteggerla da interferenze esterne e da interferenze della magistratura.

    Poi ci sono altri messaggi, ma per andare a fondo bisogna conoscere i codici, le pagine e le righe in cui sono posizionati i messaggi, il modo di combinare le parole ecc…

    Certo. Apparentemente è un normale articolo che recensisce un libro.

    Anche il film di Benigni “Il mostro” è un semplice e banale film comico. Peccato che sia uscito il 22 ottobre del 1994, ovverosia nell’anniversario della morte due delle vittime del mostro di firenze, Susanna Cambi e stefano baldi.
    Apparentemente la cosa può sembrare una banale coincidenza. Ma in realtà se si tiene conto del fatto che la data di uscita è esattamente 13 anni dopo quel delitto; e che il 13 cabalisticamente – ovverosia per la Rosa rossa – è il numero della morte ma anche del cambiamento il messaggio è chiaro: da ora in poi si CAMBIA… e gli inqirenti dovranno essere derisi e accusati di vedere mostri ovunque.
    Come infatti è successo. Da quel momento in poi infatti gli inquirenti verranno fatti a pezzi dalla stampa.
    Se poi conmsideriamo che l’omicidio avvenne a Calenzano, luogo di abitazione di Benigni….
    E se consideriamo che il padrone di casa di Benigni nel fil, si chiama RoccaRotta….
    C’è chi ci vede delle coincidenze. E chi, invece, vede messaggi precisi.

    Reply

  63. davide
    3 Novembre 2008 @ 21:25

    ciao a tutti,
    sarà che sto diventando visionario pure io…
    ma la non risposta di andreotti alla domanda riguardante il futuro dei nostri figli…un pò mi inquieta :)))
    sto delirando?
    ciao a tutti

    Reply

  64. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 21:42

    No anonimo, Andreotti ha avuto un malore…

    Reply

  65. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 21:43

    il governo precedente ha fatto decisamente male ed è stato giustamente punito dagli elettori. e oggi abbiamo un governo osceno che è decisamente il peggiore d’europa. complimenti al popolo italiota, che si merita pienamente questa casta politica marcia infame che è sempre la stessa da quasi 15 anni! chi fugge all’estero ha ragione da vendere.

    Reply

  66. Anonimo
    3 Novembre 2008 @ 22:02

    i dati su moro sono interessanti e a dir poco eccezionali, questa è la vera informazione: COMPLIMENTI !!

    Lasciatemi muovere una critica sull’ultimo post però:
    1) militarizzare le città? a conti fatti sono qualche decina per qualche città grande……così non militarizzano neanche un parco giochi per bambini,

    2) tenuta antisommossa? non mi risulta che i militari sul territorio siano in tenuta antisommossa.

    3) infiltrati della polizia nelle manifestazioni? DAI RAGAZZI SMETTIAMOLA, oltre ad essere una grande fesseria, è quantomeno ridicola se non paradossale. Se poco poco conosceste come viene fatto un servizio di ordine pubblico scoprireste che è praticamente impossibile che un “infiltrato provocatore” possa salire su mezzo della polizia con altri poliziotti in divisa, senza che nel giro di dieci minuti tutti i poliziotti d’Italia lo sappiano ovvero tutti i carabinieri ovvero gli organi di informazione, sindacati ecc.ecc. dai basta per favore…..

    Il problema è che con questi posto a dir poco improbabili danneggiate il brillante ed encomiabile lavoro fatto per quelli seri

    Reply

  67. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 2:05

    Reply

  68. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 10:03

    Operazioni di “false flag” sono all’ordine del giorno e fanno parte della storia italiania e più in generale occidentale. Sono operazioni condotte dai servizi segreti di varie parti del mondo sotto “falsa bandiera”, ovvero organizzazione scientifica e realizzazione di un azione terroristica, bellica o semplicemente criminale in maniera da far ricadere la colpa sul nemico di volta in volta da colpire Tali operazioni ebbero un incremento notevole quando Gehlen del controspionaggio orientale nazista passò agli americani grazie alla mediazione di Martin Borman. L’intero archivio spionistico dei nazisti, comprensivo delle operazioni di “false flag” passò in mano all’ Office Secret Service americano. Dagli anni ’50 la CIA organizzò centinaia di operazioni nel mondo sotto copertura per fare ricadere le responsabilità su altri servizi. Operazioni Demagnetize, Northwood, Mkultra per citarne solo alcune, hanno visto l’utilizzo di INFILTRATI dei servizi e delle polizie occidentali allo scopo di sviare, depistare, orientare, manipolare, confondere, disturbare, screditare e infine eliminare chi rappresenta a vario titolo un problema.
    Quindi ebbene parlare di infiltrati della polizia, dei servizi perchè è proprio da loro che bisogna guardarsi per non venire usati come furono buona parte delle BR e della RAF che non erano e non sono realmente chi dicono di essere.

    Reply

  69. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 11:38

    un video su Berlusconi e Lodo Alfano

    http://it.youtube.com/watch?v=hYJrPt3Hq-Q

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  70. Solange Manfredi
    4 Novembre 2008 @ 12:45

    ATTENTATO BANCA POPOLARE VICENZA: VARIATI, SEGNALE D’ALLARME

    Vicenza, 4 nov – “Ho paura che si possa rompere un equilibrio incredibile durato per cinquant’anni. Lo temo io, ma dovrebbero temerlo anche gli americani” cosi’ il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha commentato l’attentato del 2 novembre alla Banca Popolare di Vicenza. “Vicenza – dichiara Variati – ospita gli americani da 50 anni. Li ha ospitati in tempi anche difficili, di guerra fredda e tensioni sociali, ma non e’ mai diventata un luogo sensibile per la contestazione.
    Ho paura che la mia citta’ stia per diventare un luogo su cui scaricare veleni. Si tratta di un problema molto grave, di cui l’odioso attentato alla Popolare potrebbe essere un segnale allarmante”. “Questo e’ un problema per la citta’ – prosegue Variati – ma dovrebbe essere anche un problema per gli americani, ai quali chiedo di riflettere su quanto sta avvenendo. Il Dal Molin e’ una questione irrisolta, e non credo faccia bene nemmeno agli americani semplificare la vicenda come fosse una semplice questione tra loro e il governo italiano.
    Vorrei che riflettessero su cosa voglia dire fare nuove basi militari oggi, nel 2008, rispetto a cinquant’anni fa e su quale debba essere il rapporto con la citta’ che li ha cosi’ a lungo ospitati. Non si tratta solo di risolvere questioni formali, ma anche sostanziali e che riguardano direttamente e profondante il territorio: da un progetto che ancora manca, fino alle indispensabili valutazioni sull’impatto ambientale”. (AGI)

    Reply

  71. Solange Manfredi
    4 Novembre 2008 @ 12:50

    Da Il giornale di Vicenza

    INCHIESTA. A filmarlo domenica alle 5.52 sono state le telecamere poste a controllo del centro di formazione di via Cengio della principale banca vicentina
    Un uomo solo e in bici l’attentatore alla BpVi

    Ivano Tolettini L’attentatore è solitario nel film dell’incursione. Almeno quello che opera sul luogo del violento scoppio. Arriva in bici davanti alla sede del centro di formazione della Banca Popolare di Vicenza di via Cengio all’alba di domenica. Fa la spola per due volte. La prima porta l’armamentario che ingombra meno. La seconda ha con sè la pentola a pressione. Si muove con tranquillità.

    Pare che non sia la prima volta che lo faccia.

    Agisce sul palcoscenico dell’attentato da consumato attore. Sa di essere ripreso dalle telecamere della banca perché ci sono cartelli dappertutto che le indicano. Anche un orbo li vedrebbe. Lo sconosciuto non a caso usa la bicicletta.

    Sono le 5.52 quando la bomba artigianale deflagra.

    L’attentato è stato programmato senza lasciare in apparenza nulla al caso.

    «Per noi è uno che arriva da lontano, non è uno di qui», sospira un inquirente che la sa lunga. Impiegano 3 minuti i primi poliziotti ad arrivare. L’attentatore è già volato via.

    SCENARI.

    La pista che gode di maggiore credito, come ha spiegato l’altro giorno il questore Giovanni Sarlo, è quella politica e di conseguenza è quella che porta ai gruppi antagonisti di estrema sinistra contrari all’allargamento della base americana all’aeroporto Dal Molin.

    Un attentato, ma non di matrice terroristica.

    L’altra pista, considerata minoritaria, ma presa comunque in considerazione, ruota attorno all’attività della banca. In questo caso si tratterebbe di qualcuno che sarebbe arrabbiato per qualcosa che è in apparenza incomprensibile.

    Il tipo di ordigno rudimentale realizzato, tuttavia, fa propendere nettamente per la prima ipotesi

    Reply

  72. Solange Manfredi
    4 Novembre 2008 @ 12:56

    Ci risiamo.

    Prima gli scontri di piazza, gli studenti etichettati loro malgrado come di destra e di sinistra, ed ora l’attentato alla banca.

    Anche in questo caso l’ipotesi che subito si fa strada, con le inevitabili indagini in quella direzione, è che gli autori siano gruppi di estrema sinistra.

    Anche per la strage di Piazza Fontana, ovvero la bomba alla banca dell’agricoltura, si diede subito la colpa agli anarchici.

    Ma di questo abbiamo già scritto:
    http://paolofranceschetti.blogspot.com/search/label/Piazza%20Fontana

    Reply

  73. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 13:05

    Reply

  74. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 14:46

    ANSA) – ROMA, 4 NOV – L’antifascismo e’ ‘un concetto obsoleto’, afferma il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri conversando a ‘KlausCondicio’.’Ritorna puntualmente in auge perche’ mancano nuovi argomenti seri di discussione’. Quanto all’Antimafia ‘allo stato attuale il rapporto tra costi e benefici e’ sproporzionato, soprattutto quando alcuni procuratori ‘fanno politica”. La P2 ‘e’ stata montata per non parlare d’altro’ e lo stalliere di Arcore, Mangano, accusato di reati di mafia, era ‘un eroe’.

    Reply

  75. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 14:56

    “Con la legge 24 febbraio 2006 n. 85, pubblicata in G.U. del 13 marzo 2006, n. 60 con il titolo: “Modifiche al codice penale in materia di reati di opinione”, il legislatore ha, nella sostanza privato di qualsiasi effettiva tutela le istituzioni democratiche del paese.”
    ovviamente sono stati i maledetti comunisti a fare quella legge! 🙂

    Reply

  76. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 15:09

    All’anonimo dell 23:02.

    Fesserie gli infiltrati nella polizia???? Ahahahahah

    Ma stai dicendo sul serio? No dai non scherzare….beato te che che hai ancora sogni…

    Reply

  77. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 15:34

    Riprendo la domanda già fatta da un utente sopra, a cui nessuno sembra voglia rispondere:
    Ma come mai del colpo di Stato, quello vero, quello pianificato sul Britannia e successivamente compiuto e realizzato dal “buon” Prodi e dal suo governo non ne parlate?
    Quello si che bisognerebbe analizzarlo a fondo…
    I fatti analizzati nel post (molto interessante certamente) sono solo una conseguenza di quell´altro, laddove la differenza tra destra e sinistra è stata cancellata e dove il Paese è condotto pian piano nel baratro, nelle grinfie degli americani…A volte ampliare gli orizzonti non guasta, visto che siamo il paese delle banane e tutta quest´importanza i nostri politici non ce l´hanno per potersi permettere di gestire il apese come vogliono loro.
    Saluti
    Sam

    Reply

  78. PincoRamone
    4 Novembre 2008 @ 16:19

    Anonimo: “Gelli, ammiratore di berlusca, è un fascista dichiarato. insomma, il problema per ora non è certo la sinistra…”

    Beata ingenuità…

    Gelli è persona intelligente, conosce benissimo l’effetto delle sue parole. Designare Berlusconi come suo erede nella realizzazione del Piano Di Rinascita Democratica,
    è un vero ‘bacio di Giuda’, oltre a dare l’illusione che il Piano di Rinascita Democratica non sia già realizzato.
    La funzione storica di Berlusconi, agli occhi dei nostri ‘amici’ è già esaurita, alle ultime elezioni hanno appoggiato l’altro schieramento, quello con la faccia ‘pulita’… La verità è che non vedono l’ora di levarselo dalle scatole, questa ne è un’ulteriore conferma.

    Reply

  79. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 16:31

    certo prodi è amico degli americani, ma berlusca è ancora + amico, per non dire servo degli americani. insomma siamo passati dalla padella alla brace. prodi non mi piaceva, ma berlusca è ancora peggio…

    Reply

  80. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 16:41

    >Beata ingenuità…
    no, ho solo detto una cosa vera. per ora al governo c'è la destra e l'opposizione è quasi zero. questa è la triste realtà. vedremo quanto durerà…

    Reply

  81. PincoRamone
    4 Novembre 2008 @ 16:44

    Beh, certo, per chi pensa che i governi nazionali contino ancora qualcosa al di là del teatrino fatto a posta per Voi…….

    Reply

  82. Stefania Nicoletti
    4 Novembre 2008 @ 16:50

    “L’opposizione è quasi zero” perché la verità è che NON C’E’ opposizione.
    Non c’è né governo né opposizione. C’è solo una… “convergenza”? Chiamamola così, ma è un eufemismo.

    Reply

  83. Solange Manfredi
    4 Novembre 2008 @ 16:59

    Per Sam

    Quanto successo sul Britannia è sicuramente cosa molto importante di cui parleremo. Ma, come ogni argomento trattato negli articoli che abbiamo pubblicato, si deve fare in modo approfondito e documentato. Questo richiede molto lavoro. Dateci un pò di tempo
    :-))))

    Reply

  84. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 17:04

    fino a prova contraria il governo c’è ed è un pessimo governo, e io spero che finisca presto e che il prossimo sia MOLTO migliore. vedremo…

    Reply

  85. Stefania Nicoletti
    4 Novembre 2008 @ 17:13

    Anonimo,
    ovvio che il governo inteso come esecutivo c’è. Ma intendevo dire che non c’è contrapposizione reale tra i due schieramenti, come invece vogliono farci credere. Non ci sono neanche due “schieramenti”, a dire il vero.

    Reply

  86. Anonimo
    4 Novembre 2008 @ 17:32

    infatti, c’è solo idv che si oppone almeno in parte al governo. tutto il resto è casta marcia e il pd è quasi uguale alla destra. il regime della casta, appunto.

    Reply

  87. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 9:08

    Per chi è interessato alla storia del Britannia, segnalo un interessante articolo di Antonella Randazzo dal titolo “Come è stata svenduta l’Italia” sul sito disinformazione.it all’indirizzo:

    http://disinformazione.it/svendita_italia2.htm

    Mario (non lo stesso del primo post…)

    Reply

  88. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 11:41

    Ma di rosa rossa si parla solo in Italia?
    Ci sono siti esteri che possono essere consultati?

    Doc

    Reply

  89. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 11:56

    Scusatemi se svio dall'articolo, ma leggete qua:

    http://www.dire.it/HOME/napolitano_un.php?c=15521&m=3&l=it

    ce lo vogliono proprio far entrare in testa questo nuovo ordine mondiale eh?
    Obama, cambiamento ecc ecc…"cambiare tutto per non cambiare nulla". Quanto siamo ingenui…

    Michele R.

    Reply

  90. Marco
    5 Novembre 2008 @ 12:10

    Ciao Paolo.
    Vorrei capire una cosa a proposito del film di Benigni ‘Il mostro’. Concordo che non siano tutte coincidenze ma come può la Rosa Rossa provocare tutte queste ‘coincidenze’. Hai un opinione a riguardo? Quali sono i metodi della Rosa Rossa per lanciare un messaggio? Voglio dire: avranno fatto pressioni perchè il film uscisse proprio in quella data e si chiamasse in quel modo; avranno fatto in modo che quel personaggio del film avesse RR come iniziali; ma la località di nascita di Benigni? Hanno deciso loro il regista? Non riesco proprio ad immaginare come si possa mettere tutto in piedi.

    Reply

  91. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 12:48

    sarà l’illusione di un giorno, ma almeno oggi voglio credere che un mondo migliore sia possibile… lo so sono ingenua, ma ho bisogno di credere qualcosa di importante sia accaduto. Almeno è cambiato il colore della pelle.
    Grazie per il vostro blog, fonte di grosse riflessioni.
    betula

    Reply

  92. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 12:57

    Per Marco un piccolo contributo “intuitivo” : come ti spieghi che Benigni non parla più di politica e si occupa di Divina Commedia?… credo che senza il suo cospicuo contributo le “coincidenze” non sarebbero state tali…ma tranquillo, è fantascienza!

    Reply

  93. PincoRamone
    5 Novembre 2008 @ 13:38

    dai, ne sparo una, tanto per farsi due risate….
    Dando per scontato (almeno per me) che con Obama niente è cambiato, solo un ‘lifting’ alla faccia dell’Impero…facciamo qualche collegamento: il numero 666 è sempre stato collegato a Nerone perchè numericamente pare corrispondesse a “Caesar Nero”…il nome Barak vuol dire Benedetto in Swahili, già…come il Papa….un “Papa Nero”?…

    Reply

  94. Roberto
    5 Novembre 2008 @ 13:56

    Ho una domanda per Paolo Solange e Stefania o per chiunque altro possa darmi una risposta; seguendo le vostre segnalazioni su film pubblicità o altro che possono avere significati occulti esoterici , mi è venuta in mente una serie tv , trasmessa anche da italia uno, Millennium. Voi che ne pensate? la ricordate?

    Reply

  95. PincoRamone
    5 Novembre 2008 @ 13:57

    Mi sono accorto che sul web già ne parlano, c’è dentro anche Nostradamus e Malachia..ma tanto l’altro era “Mc Cain” (..informatevi sulla stirpe di Caino o ‘Cainiti’)…

    Scusatemi per l’OT.

    Reply

  96. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 14:07

    Dove ne parlano pinco?

    Reply

  97. PincoRamone
    5 Novembre 2008 @ 14:49

    un pò in giro, basta cercare Obama + “Papa nero” o + ” Nostradamus” o + “Caesar Nero”…

    Reply

  98. Stefania Nicoletti
    5 Novembre 2008 @ 15:09

    A proposito di Caino e dei Canaiti: collego il tutto, arrivando anche anche a… Benigni, dato che se ne è parlato prima.

    Un mese fa, il 5 ottobre, la Rai promuove un’iniziativa con il Vaticano: la lettura integrale della Bibbia, che viene trasmessa “giorno e notte” in tv. Varie persone, famose e non, si avvicendarono per una settimana sul pulpito della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma.

    Tra queste, nella prima giornata, Roberto Benigni. Il quale legge proprio il passo della Genesi (4, 1-16) che racconta la vicenda di Caino e Abele.
    Qui trovate il video:
    http://it.youtube.com/watch?v=d6oabEQKtL4
    Da notare che Benigni è praticamente colui che “inaugura” questa lettura della Bibbia, dato che legge il suo brano subito dopo il Papa.

    Quella sera il TG1 nel suo servizio manda in onda proprio il passo in cui Benigni recita:
    «Allora il Signore disse a Caino: “Dov’è Abele, tuo fratello?”. Egli rispose: “Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?”. Riprese: “Che hai fatto? LA VOCE DEL SANGUE DI TUO FRATELLO GRIDA A ME DAL SUOLO!”»

    Perché il TG1 sceglie di trasmettere questa parte della lettura? Perché proprio questa parte, in cui Benigni (esempio perfetto di rosacrociano doc, lo ricordo) pronuncia in pochi secondi la parola FRATELLO 3 volte, e con quella frase finale che sembra un ordine di esecuzione dato a qualcuno?

    Da notare anche che la lettura della Bibbia si concluderà il 12 ottobre, data a somma 13. La lettura dell’Apocalisse in una data a somma 13…

    Ora, non so se tutto questo si possa ricollegare a Barack Obama e a “Giovanni di Caino” (John McCain). Ma mi è venuto in mente perché prima si parlava di Benigni e di messaggi nascosti nei film o in altri eventi televisivi come questo.

    Inoltre ricordiamoci che “CAMBIAMENTO”, lo slogan di Obama, che durante la campagna elettorale veniva (e viene ancora) ripetuto praticamente come un mantra, non è altro che quel numero 13 di cui tanto parliamo.
    “Change, we believe in”, “Change, we need”… “Crediamo nel cambiamento”, “Abbiamo bisogno del cambiamento”…

    Dunque forse tutto questo andrebbe visto da un’altra prospettiva. Mi spiego: un cambiamento ci sarà. Naturalmente non è quello che si aspettano i milioni di americani che hanno votato Obama, ma a partire dalla sua elezione un cambiamento ci sarà.

    Reply

  99. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 15:14

    Perchè il 12 ottobre è a somma 13? 1+2+1+0=4.

    Reply

  100. Stefania Nicoletti
    5 Novembre 2008 @ 15:17

    Correggo: la lettura della Bibbia si concluse l’11 ottobre (non il 12 come ho scritto), data a somma 13.

    Roberto, ricordo quel telefilm “Millennium”. Era dello stesso creatore di X Files, vero?

    Reply

  101. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 15:33

    Mi autocorreggo: 1+1+1+2+8=13.

    Reply

  102. cives
    5 Novembre 2008 @ 15:42

    scusate l’ingenuità. ma che senso ha lanciare messaggi criptati? capisco le esigenze di segretezza dei terroristi che comunicando con doemienti etc. ma questi non potrebbero mandare due sms e chi deve eseguire o comunuqe capire? cmq non capisco perchè obama non dovrebbe poter o voler cambiare. lo hanno fatto gli altri grandi leaders con sensibili ripercussioni sulla pelle della gente, non è mica una cosa mai vista.

    Reply

  103. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 16:56

    Ciao a tutti…vi voglio raccontare una cosa curiosa: stamattina appreso della vittoria di Obama lo dico alla mia collega di lavoro, che allegramente mi risponde: “un presidente nero come il papa di quella canzone” e si mente a canticchiare “Papa nero” dei Pitura Freska…sulle prime ci rido su poi…pensandoci subito dopo mi vengono i brividi..che coincidenza diabolica poi…riprendo quello che dice Pincoramone: e se fosse Obama il papa nero?…in effetti su Rete ci sono diversi che ne parlano..in disinformazione.it ci fu un articolo mesi fa che parlò di lui come un cavallo di Troia dell’impero…ed è spalleggiato da Kissinger..uno che non è propriamente un angioletto…scusate il fuori tema

    Reply

  104. PincoRamone
    5 Novembre 2008 @ 17:19

    o un Anti-Papa…. Dio e Mammona …

    il codice che ho dovuto digitare è labahile (l’abahile = l’abbaglio)

    Reply

  105. Roberto
    5 Novembre 2008 @ 17:22

    Si stefania ero quello creato da cris carter, ne ho visto mezza serie , sto provvedendo a procurarmele tutte.

    Reply

  106. cives
    5 Novembre 2008 @ 17:35

    Reply

  107. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 19:22

    Ero convinto che l’elezione di Obama fosse presagio di eventi drammatici (guerre mondiali o il suo stesso omicidio), ma vedendo le immagini di gioia collettiva, ascoltando Napolitano che lo indica come speranza del nuovo ordine mondiale, ho chiara la realtà: è il primo monarca planetario, l’avanguardia del governo unico. E la sua era avrà il punto mediano nel 2012.

    Reply

  108. Stefania Nicoletti
    5 Novembre 2008 @ 19:45

    Sì, Roberto. Ricordo di averne vista qualche puntata. Ma forse dopo mi stufai e non lo guardai più. O forse lo bloccarono… Non ricordo.
    Certo che ripensandoci… Sarebbe interessante rivederlo.

    Reply

  109. Paolo Franceschetti
    5 Novembre 2008 @ 19:46

    Rispondo a due domande..
    Per anonimo.
    La rosa rossa esiste in tutti gli stato del mondo. Se ne parla solo su siti specialistici, su testi particolare. Ma tieni presente che la Golden Dawn ha anche un suo sito ufficiale.
    http://www.esotericgoldendawn.com/

    Certo… non se ne parla nei termini in cui ne parliamo noi…

    Rispondo poi a Marco che scrive:

    “Vorrei capire una cosa a proposito del film di Benigni ‘Il mostro’. Concordo che non siano tutte coincidenze ma come può la Rosa Rossa provocare tutte queste ‘coincidenze’. Hai un opinione a riguardo? Quali sono i metodi della Rosa Rossa per lanciare un messaggio? Voglio dire: avranno fatto pressioni perchè il film uscisse proprio in quella data e si chiamasse in quel modo; avranno fatto in modo che quel personaggio del film avesse RR come iniziali; ma la località di nascita di Benigni? Hanno deciso loro il regista? Non riesco proprio ad immaginare come si possa mettere tutto in piedi”

    Talvolta è tutto preparato, all’insaputa dell’ignara vittima che non sa di essere usato come “messaggio”.
    Altre volte la persona è semplicente connivente a acconsente per non avere guai peggiori. Altre volte la persona è dentro all’organizzazione fino al collo e addirittura ne è uno dei vertici.

    Talvolta può essere tutto un incredibile coincidenza.

    Quale sia la verità su Benigni spetta al nostro intuito capirla. E forse non la sapremo mai davvero

    Reply

  110. Stefania Nicoletti
    5 Novembre 2008 @ 19:49

    » 2008-11-05 13:18
    MAFIA: PM PALERMO INTERROGANO LICIO GELLI, LUI NON RISPONDE

    PALERMO – I Pm della Procura di Palermo hanno interrogato Licio Gelli nell’ambito dell’inchiesta su mafia e massoneria. L’ex maestro venerabile della loggia P2 si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gelli, infatti, è stato sentito come “indagato di reato connesso archiviato”.

    Negli anni scorsi era stato coinvolto nell’indagine “Sistemi criminali” in cui era indagato per “eversione sovversiva dello Stato e associazione mafiosa”. La Procura ha ritenuto di sentire Gelli perché sarebbe stato in contatto con alcuni indagati dell’inchiesta che nel giugno scorso ha portato all’arresto di imprenditori, massoni e boss che avrebbero “ritardato” processi in Cassazione.

    All’interrogatorio, che si è svolto nella caserma dei carabinieri di Arezzo, hanno preso parte il procuratore aggiunto Roberto Scarpinato e i sostituti Fernando Asaro e Paolo Guido.

    Reply

  111. Anonimo
    5 Novembre 2008 @ 21:44

    @ Stefania:

    ho la strana sensazione, che Gelli non s’apettava di essere chiamato. Sarà che quell’intervista (intendo quella all’avvocato di Reina) di-spiegava tutti i suoi effetti?

    Obama come il papa nero? il KKK sarà contento. Comunque poco male, visto che se, la profezia si avvera, siamo vicini alla fine del mondo e, conseguentemente, anche dellla rosa rossa. Ohhhh!

    fosca

    Reply

  112. Roberto
    5 Novembre 2008 @ 22:46

    Riguardo a Millennium visto che ci sono molti episodi con riferimenti esoterici e biblici , si ricercano pezzi della vera croce la mano di san sebastiano e vedendo la copertina ci sono simboli come il cerchio e l’occhio in primo piano. pensavo rientrassero nelle comunicazioni sotterranee

    Reply

  113. Stefania Nicoletti
    5 Novembre 2008 @ 22:59

    Roberto,
    il telefilm si può scaricare da internet? O si trova anche in dvd?
    Nel logo della serie c’è l’Ouroboros, il serpente che si morde la coda, il Serpente della Gnosi…

    Reply

  114. Stefania Nicoletti
    5 Novembre 2008 @ 23:03

    Ciao Fosca,
    quando ho letto la notizia di Gelli, ho pensato anch’io all’intervista dell’avvocato di Riina…

    Reply

  115. Roberto
    6 Novembre 2008 @ 10:05

    credo ci siano i dvd. COmuqnue su emule e su bittorrent si trova ( si può dire?)
    praticamente io sono rimasto come te a vederlo credo, all’inizio della seconda serie ma ho vistto le trame degli episodi che mancano e ci sono molte cose almeno per me interessanti . Comunque tra un po io ne li dovrei avere tutti

    Reply

  116. PincoRamone
    6 Novembre 2008 @ 13:25

    Obama e la ‘Rosa Rossa’?
    http://www.moonbattery.com/
    obamamania.jpg

    Reply

  117. Anonimo
    6 Novembre 2008 @ 15:10

    E' un po' di Giorni che ascolto Madonna e mi appassiono all'esoterismo e mi chiedo:
    ma come fa una musicista ad avere così potenti mezzi, tutto a grandissimi livelli…musica elettronica elaboratissima con messaggi subliminali nella musica e nelle parole sia ascoltata "per dritto che per traverso" (suicidio, sesso etc etc)
    Video con doppi significati allusivi e grandiosi (Like a prayer- baciare i piedi a prete nero che significa? -, Ray of light)
    I concerti non ne parliamo, tecnici suono, luci, video sui maxi schermi, messaggi subliminali visivi,movenze sciamaniche Sue e dei ballerini,tutto a grandissimi livelli, il massimo che nessun musicista può permettersi. Tutta gente e tecnici all'apice del loro campo..
    Mi domando, ma come fa…lei canta "non sono nè Cristiana nè ebrea"..poi rifletto, è Kabalista.. apro il sito cui sopra fate riferimento, la pagina iniziale,poi ascolto un po'di musica:
    http://www.youtube.com/watch?v=Tx8sHtIF70Q&feature=related
    Era una digressione fuori ma anche in tema,una conferma delle "percezioni esoteriche" che ho ! He he
    'SyG'

    Reply

  118. Anonimo
    6 Novembre 2008 @ 20:49

    Veramente il “papa nero” esiste dal 1500 ma su questo blog per motivi sconosciuti si è sempre evitato di nominarli

    Reply

  119. Ronaldo
    6 Novembre 2008 @ 23:05

    chi sarebbe il papa nero che esiste dal 1500

    Reply

  120. Anonimo
    11 Novembre 2008 @ 1:44

    Scusate vorrei dire che io sono andato a parcheggiare la macchina in una viuzza, solo che mi sono accorto che la stavo parcheggiando di fronte ad una sede della cgil, ora le persone che stavano lì di fronte hanno preso a guardarmi male con grande sospetto come se stessi facendo chissà cosa, manco fossi una spia o peggio un attentatore. Insomma ma perchè tutta questa tensione secondo voi?

    Reply

  121. Paolo Franceschetti
    12 Novembre 2008 @ 10:10

    Caro anonimo…

    non ci sono motivi oscuri per cui non abbiamo mai nominato questo papa nero. Semplicemente… io non ne so abbastanza e penso anche Solange e Stefania.

    Reply

  122. Anonimo
    15 Novembre 2008 @ 21:39

    Confessioni di un ex massone
    Maurice Caillet, Venerabile di una Loggia francese, ne svela i segreti

    Maurice Caillet, Venerabile di una Loggia francese per 15 anni, svela alcuni segreti della Massoneria in un libro di recente pubblicazione e dal titolo: “Sono stato massone” (LibrosLibres).

    Rituali, norme di funzionamento interno, giuramenti – in particolare le implicazioni del giuramento che obbliga a difendere gli altri “fratelli” massoni – oltre all’influenza sulla politica da parte di questa organizzazione segreta vengono ora alla luce.

    Il volume svela anche la decisiva influenza della Massoneria nell’elaborazione e approvazione di leggi come quella dell’aborto in Francia, a cui Maurice Caillet, in quanto medico, ha partecipato attivamente.

    Nato a Bordeaux nel 1933 e specializzato in Ginecologia e Urologia, Caillet ha effettuato aborti e sterilizzazioni prima e dopo la legalizzazione nel suo Paese delle interruzioni di gravidanza. Membro del Partito Socialista Francese, è arrivato a ricoprire incarichi di rilievo nell’amministrazione sanitaria.
    http://www.zenit.org/article-16077?l=italian

    Reply

  123. Anonimo
    24 Febbraio 2009 @ 10:50

    “ANGEL HEART ASCENSORE PER ‘INFERNO” di HJIRTSBERG.

    Paolo, che ne pensa di questo romanzo? Io l’ho riletto l’altro giorno e ho trovato moltissimi riferimenti alla Magia Nera africana, ai rosacroce, alla Massoneria ed al Satanismo; anzi, in una scena viene descritta una messa satanica con tanto di vergine e bambino da sacrificare… il romanzo è di fatto un Thriller, ma l’ambientazione richiama tutta una serie di componenti piuttosto inequivocabili.

    Reply

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