Questi provvedimenti sono incostituzionali?
Sì.
L’articolo 16 della Costituzione afferma che sono ammessi i limiti alla libertà di circolazione in via generale per motivi di sanità o sicurezza.
Il testo per intero della norma dice questo: Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
In altre parole, la Costituzione consente di limitare la circolazione per motivi di sanità e sicurezza e quindi, dal punto di vista teorico, questi provvedimenti sembrano legittimi; ma, nel momento in cui si vieta a due coniugi di passeggiare a coppia, o si vieta di fare passeggiate solitarie sulla spiaggia o in un bosco, tale divieto non ha più nulla a che fare né con la sanità, né con la sicurezza. Stesso discorso vale per altre norme, come ad esempio quella dell’apertura dei negozi per bambini due giorni a settimana (provvedimento che aumenterà gli assembramenti, anziché evitarli) o l’assurda norma che non si possa circolare per andare nella propria campagna, lavorando da soli. Si tratta di provvedimenti, infatti, che anziché proteggere la salute, la danneggiano ancor di più.
Se questi decreti verranno considerati costituzionali o no, sarà la Corte Costituzionale a dircelo, fra diversi mesi. Il meccanismo di impugnazione di una legge davanti alla Corte, infatti, è talmente farraginoso e complesso da rendere praticamente impossibile una tutela immediata ed efficiente dei propri diritti.
Il Presidente del Consiglio può limitare la libertà personale con dei provvedimenti amministrativi (quali sono i DPCM del presidente Conte)? E le Regioni?
Sì.
La Delibera del Presidente del Consiglio 1.2.2020 è presa in conformità al DL 1.2018, il cosiddetto Codice della Protezione Civile, che è una legge dello Stato. Quindi, in sostanza, sono sia la legge sia la Costituzione a consentire tali limitazioni.
L’articolo 7 lettera C, e l’articolo 24 del Codice della Protezione Civile, infatti, legittimano il Presidente del Consiglio a deliberare lo stato d’emergenza di rilievo nazionale, fissandone la durata e determinandone l’estensione territoriale con riferimento alla natura e alla qualità degli eventi.
L’articolo 24, intitolato “Deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale”, indica le modalità di queste delibere. Tra i punti più importanti c’è il limite massimo di durata dello stato di emergenza, che è fissato in un anno, prorogabile al massimo per un altro anno, e l’attribuzione anche alle Regioni degli stessi poteri.
Le sanzioni emanate in attuazione dei DPCM del governo Conte sono legittime?
No.
I provvedimenti amministrativi sono illegittimi in tre casi (L. 241/1990, articolo 21 octies): 1) Incompetenza. 2) Eccesso di potere. 3) Violazione di legge.
L’eccesso di potere è una figura del diritto amministrativo che ricorre nei casi in cui il provvedimento amministrativo sia palesemente illogico, irragionevole, o emanato per un fine diverso da quello dichiarato ufficialmente. Ora, è evidente che ricorre proprio questa figura nelle assurde restrizioni senza logica imposte da questi decreti. Ammesso e non concesso che sia giusto non creare assembramenti per non diffondere il virus, non ha alcun senso logico multare persone che vogliono fare un semplice giro in auto senza scendere dalla stessa, runner che corrono solitari in posti dove è impossibile creare assembramenti, persone che vanno nella propria campagna a lavorare da soli, ecc. Questi provvedimenti sono del tutto illogici, oltre che restrittivi della libertà personale.
Alla fine di questa emergenza, molti di questi provvedimenti verranno impugnati davanti ai TAR e/o davanti al Giudice Ordinario. A mio parere, su queste questioni sarà competente anche il GO, trattandosi di questioni relative a diritti soggettivi. Tuttavia è già successo che il TAR Campania, dichiarandosi competente, abbia annullato un provvedimento di questo tipo, che riguardava un runner solitario sanzionato.
E’ probabile inoltre che ne scaturirà un conflitto di giurisdizione tra Giudice Ordinario e Amministrativo (con aumento sia del caos, sia dei tempi processuali), che dovrà essere composto davanti alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.
L’autocertificazione diffusa dal governo ha valore? Ed è legittima?
Sì.
In teoria l’autocertificazione è una dichiarazione effettuata spontaneamente, per iscritto, dal cittadino. Ovviamente questa dichiarazione è poi soggetta a controlli successivi.
Tale dichiarazione può essere compilata a mano, ed è a forma libera; cioè il cittadino, purché dichiari le sue generalità e dichiari i motivi dello spostamento, può teoricamente compilare la certificazione anche a mano, su un foglio di carta. Ora, dal momento che la maggior parte dei cittadini italiani non sa scrivere correttamente (ricordiamo che solo il 4% della popolazione italiana è laureata, e molti dei laureati non saprebbero compilarsi un’autocertificazione da soli), il modulo fornito dal governo è solo uno strumento per semplificare i controlli e agevolare il cittadino. Per questo motivo, se qualcuno non ce l’ha con sé, lo forniscono le forze dell’ordine che vi fermano. In sostanza il governo ha tenuto conto del fatto che la maggior parte delle persone non avrebbe saputo compilare la certificazione da sé, o avrebbe avuto problemi a stamparla, ecc., e ha semplicemente fornito un’agevolazione a chi la vuole utilizzare. Ovviamente non è obbligatorio né portarla con sé, né firmarla qualora le forze dell’ordine vogliano aiutarvi a compilarla. In tal caso, però, le forze dell’ordine sono autorizzate a controllare il motivo per cui vi spostate, e se ritengono che il vostro spostamento non sia tra quelli autorizzati possono multarvi.
Soprattutto, per evitare confusione, è bene ribadire che con l’autocertificazione non si certifica il proprio stato di salute, ma si certifica solamente – e molto più banalmente – che non ci è stato fatto il tampone e quindi non siamo soggetti a quarantena.
Alberto Medici
14 Aprile 2020 @ 13:34
Una spanna sopra tutti. Bravo Paolo.
Anna
14 Aprile 2020 @ 15:48
Esatto, l’Italia è un paese di analfabeti funzionali, di ritorno e da assenza di istruzione, ecco perché questa pantomima di un finto virus ha fatto presa, laddove i tedeschi sono già scesi in strada a protestare per le misure restrittive che non sono manco lontanamente assurde e dittatoriali come da noi.
E mentre gli svedesi sbufalano la fake news che li vorrebbe contagiati, morti e chiusi in casa, i tedeschi protestano e i brasiliani se ne sbattono i coglioni e festeggiano in strada come sacrosanto, i deficienti italiani, convinti da un virologo accattone da social che gli asini in Lombardia volino, chiedono a gran voce misure ancora più marziali perché non sono in grado di gestire la notiziona che tutti dobbiamo morire prima o poi, e chi cazzo se ne frega come e di cosa, l’importante è VIVERE perdio, e vaffanculo i virus!
Essere italiani al giorno d’oggi è la disgrazia più grande che possa capitare. Hitler avrebbe dovuto annetterci alla Germania, staremmo messi molto meglio della condizione di fregnoni impauriti ignoranti e invidiosi di chi se ne frega di mascherine da carnevale e guanti da patetici salumieri di quartiere, e saremmo liberi.
Spero solo si avveri ls profezia di Gustavo Rol che entro il 2025 l’Africa ci colonizzerà, può solo portare un po’ di ossigeno a sto paese di cervelli infracichiti.
pippo filippo
21 Aprile 2020 @ 23:24
Ovviamente concordo. Fatti prigionierii con la scusa di una quasi banale influenza (da laboratorio).
Scopriremo dopo cosa c’è “sotto”, amaramente.
Alessandro
14 Aprile 2020 @ 16:45
sull’autocertificazione forse avrei qualche dubbio….
La richiesta di autocertificazione da parte di qualsiasi esponente delle forze dell’ordine è illegittima e illegale.
Secondo le leggi vigenti le forze dell’ordine possono chiedere al cittadino di identificarsi esibendo un documento solo giustificando e notificando al cittadino il motivo del fermo.
L’obbligo di presentazione di autocertificazione non è espressa nel decreto legge.
In base all’art. 48 della legge 445 del 2000 le amministrazioni possono fornire modelli di autocertificazioni precompilati ma il cittadino può rifiutarsi di utilizzarli in quanto l’autocertificazione è un diritto e non un dovere e nel particolare in base all’art. 49 della stessa legge comma 1 non è prevista la possibilità di autocertificare il proprio stato di salute.
mi date il vostro parere, grazie Alessandro
Paolo Franceschetti
14 Aprile 2020 @ 17:53
L’abbiamo già dato il parere.
Giotto.
14 Aprile 2020 @ 19:16
Ma il virus esiste sul serio , non è un invenzione , ed è cattivo, è folle credere che sia un virus inventato , nel senso che non esiste. Purtroppo non colpisce solo le persone con gravi patologie, ma può colpire pure i più giovani e in buona salute, non si tratta di una semplice forma influenzale, ma di un qualcosa di molto peggio che se colpisce nella forma peggiore spaventa realmente con sintomi mostruosi… giusto fare qualche ricerca su internet e trovare qualche testimonianza, è tremendo ….
jenseits
14 Aprile 2020 @ 19:43
Giotto, forse non e´ chiara la differenza fra virus inventato (probabilmente non lo e´) e virus diffuso a proposito o comunque enfatizzato al solo scopo di instaurare un regime che in ogni caso, in questo approvo Anna, attecchisce solo nei paesi ignoranti. Cosicche´ evitiamo di pubblicare commenti che facciano vedere il blog come un club di improvvisati.
Anna
14 Aprile 2020 @ 19:52
No, quello che è davvero tremendo è leggere queste emerite stronzate.
Fai una cosa, spostati sul blog di Travaglio e Gomez o Butac, dal tuo livello di obnubilamento mentale direi che sono i posti giusti per te.
“È un virus cattivo…gne gne gne”.
Mado’ che strazio!
Giotto.
14 Aprile 2020 @ 20:23
Ma io sarò cosi obnubilato mentalmente come dite , ma non cosi ignorante da non riuscire a capire che si tratta di qualcosa di realmente spaventoso e pericoloso, perchè questo virus è al limite … nel senso che si trova a un livello di soglia, dove i danni che produce sono ancora relativamente contenuti , ma nel disgraziato caso che si dovesse sviluppasse una versione del virus che superasse l’attuale livello di pericolosità , si tornerebbe ai tempi del medioevo, perché diventerebbe dello stesso livello di pericolosità di una peste. Adesso questo è una cosa intermedia, possiamo farcela e non é solo una forma influenzale, ma qualcosa di cattivo nelle forme peggiori. Se non siete capaci di comprenderlo , io non ci posso fare niente.
fab
16 Aprile 2020 @ 21:27
Buongiorno ,sono stato multato perche in bicicletta facevo attivita motoria sportiva nei pressi del mio domicilio ,da solo ,a 100 m sono stato bloccato dalla polizia e multato .in sardegna la legge regionale ,della quale non ero minimamente a conoscenza ,vieta l utilizzo di qualsiasi mezzo per attivita motoria .devo pagare la multa secondo lei o c e la possibilita di impugnarla davanti al prefetto ed eventualmente in seguito, se respinta, dal giudice di pace ;
,la legge regionale puo essere piu restrittiva d un decreto nazionale come in questo caso ed essere legale e quindi poter far sanzionare i cittadini ?
Cordialita